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venerdì 25 gennaio 2019

INFO BOX ... PROSSIMAMENTE ... La Giornata della Memoria 2019 con Dova Cahan


INFO BOX ... PROSSIMAMENTE ...

   La Giornata della Memoria

in Mugnano prov. di Napoli (Na)
domenica 27 gennaio 2019 ore 10:30

Incontro Letterario per 
NON DIMENTICARE:

Libro e Testimonianza della Regista e Scrittrice
 Dova Cahan
             Un Askenazita tra Romania ed Eritrea



PRESENTAZIONE:
Domenica 27 Gennaio 2019 

LA GIORNATA DELLA MEMORIA
 #Mugnano di Napoli  ... PER NON DIMENTICARE ...



Lo sterminio nazi-fascista di #Ebrei
  

e di tante altre #persone #innocenti
che, allora come oggi, sono state 

#vittime del rancore e della
cieca #intolleranza razziale.














Location: 
Caffetteria #PinkPanther  Sala Eventi,
Via Provinciale Mugnano/Melito 
Mugnano prov. di Napoli
Tel.: 0815764436
ore 10.30, domenica 27 gennaio 2019


#Interverranno: 
Il Sindaco di Mugnano di Napoli  
dott. Luigi Sarnataro

I Presidenti degli Enti ProLoco di Mugnano di Napoli: 
Proloco Munianum
Pres. M.Di Maro 
Proloco Mugnano Sociale
Pres. Alessio Happy Life Filace

Pres. dell'Associazione #RosaBianca  
Tina Bianco


 
  La scrittrice ebraica 
 Dova Cahan
 Autrice e Regista di diverse opere.
 Il Poeta Marco Palma,
 che declamerà una sua poesia.
 #Moderatore #Presentatore
 dott. Salvatore Salatiello
 #Relatrice Tina Bianco


L'evento sarà incorniciato dai dipinti di alcuni artisti locali del coordinamento Culturale #IlCarro


che hanno voluto tributare all'iniziativa una loro personale rappresentazione artistica:

Antonio Bruno, Mario Giamminelli, 
Vittorio Musella, Francesco Sellone, 
Vincenzo Tesone.





   Nel corso della manifestazione,           
   inoltre, sarà   presente 
   il maestro   Vittorio Calabrese,
   che raccoglierà le immagini         
   fotografiche dei  momenti più 
    significativi dell'evento.






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PRESENTAZIONE DEL LIBRO 
di Dova Cahan


Un askenazita tra Romania ed Eritrea
Trama:

Da internet: Si tratta della biografia del padre, Herşcu Şaim Cahan (1912-1974), pioniere sionista  emigrato dalla Romania all’inizio della dittatura comunista e rimasto nell’ex colonia italiana Eritrea fino alla morte. Il libro è stato scritto in lingua italiana.
Tra gli anni 1938 e 1945, purtroppo, la feroce propaganda antisemita degenerò in prigionia, deportazioni, sterminio e genocidio. Il genocidio più grande della storia umana, noto inizialmente come “Olocausto”, ma che oggi è più correttamente conosciuto anche con il nome di “Shoah” il cui significato nella lingua ebraica è “catastrofe”, ovvero “distruzione”; definizione, quest’ultima, ben più adatta di “olocausto”, che è un termine biblico che ricorda i sacrifici nel Tempio di Gerusalemme. L’Europa del secolo passato, continente di grande civiltà e all’avanguardia di tutte le dottrine religiose, letterarie, filosofiche, politiche e scientifiche, si è ridotta in uno spettro di malvagità e crudeltà fino che ha portato allo sterminio di sei milioni di ebrei  solo perché appartenenti ad un altra cultura e tradizione.
Mio padre, Herscu Saim Cahan, fu anche un grande sionista che riuscì a scampare prima alle deportazioni dei filonazisti e successivamente dei filocomunisti, ma fu costretto ad abbandonare ancora una volta tutti i suoi beni, e a rifugiarsi con la sua famiglia, agli inizi del 1948, prima nella Palestina Mandataria Britannica e poi a prendere nuovamente la via dell’esilio. Gli inglesi, che si attenevano rigorosamente al “Libro Bianco”  che limitava il numero dei profughi ebrei a restare in Palestina, timorosi del rancore e delle minacce dei Paesi arabi confinanti e della popolazione araba locale, non permisero più agli ebrei sopravvissuti provenienti dall’Europa, di accedervi e di rimanere.
Dopo aver ricordato la storia tragica del popolo ebraico, ho sempre concluso con una riflessione a cui sono giunta come autrice di un libro dedicato alla grande figura sionista di mio padre, vittima di questo orribile periodo: ripercorrere le sue vicissitudini mi ha fatto ben comprendere come il sacrificio di sei milioni di ebrei ha reso indispensabile, e non più procrastinabile, la fondazione della Stato d’Israele, come casa, rifugio e patria del nostro popolo.
Israele sorge dalle ceneri della Shoah e giunge alla sua fondazione come Stato indipendente e democratico. Anche io oggi risiedo, realizzando quello che fu il grande sogno di mio padre e che con grande rammarico lui non riuscì mai a realizzare.
Devo ancora una volta riaffermare che Israele, che dal 1948 fin ancora ad oggi, lotta per la sopravvivenza sua, dei suoi cittadini e anche quella degli ebrei della diaspora, ma non manca mai di tendere la mano agli Stati vicini nel nome della pace. Israele rappresenta, altresì, un modello d’integrazione con oltre 14 mila studenti stranieri, provenienti da tutto il mondo tra cui anche l’Italia, che vengono da noi per sperimentare le nuove frontiere della ricerca e della tecnologia, ovvero il presente ed il futuro d’Israele.

Il “Giorno della Memoria” offre utili e necessarie riflessioni per non dimenticare mai e mai più, con la speranza che nel futuro si riesca a ricostruire in maniera più positiva ciò che il nazifascismo è riuscito a distruggere soltanto pochi decenni fa.

Di conseguenza la mia famiglia dovette nuovamente prendere la via dell’esilio e rifugiarsi ad Asmara, Eritrea, ex-colonia italiana persa definitivamente nel 1941 e ceduta agli inglesi. Ritengo che tenere viva la memoria della Shoah significhi non soltanto l’obbligo di non dimenticare la tragedia del popolo ebraico nel passato ma di ricordare anche ciò che è avvenuto durante questi ultimi 70 anni, affinché le nuove generazioni possano imparare a costruire un presente e un futuro migliore perché tutto ciò non si ripeta mai più. Oggi vediamo che il seme dell’odio, della violenza e dell’intolleranza si risvegliano ancora una volta in Europa e per questo motivo il mio messaggio ai giovani studenti e a tutti coloro che hanno avuto modo di ascoltarmi è stato quello di ribadire l’importanza di questa giornata. Il Giorno della Memoria è doveroso non soltanto per ricordare i sei milioni di ebrei sterminati dall’ideologia nazifascista ma anche per contrastare l’attuale antisemitismo che l’Europa purtroppo sta attraversando nuovamente ora. Il mondo non deve divenire ancora una volta teatro di guerra e persecuzione causate dallo stesso odio che tutti abbiamo visto manifestato contro gli Ebrei nella seconda guerra mondiale.

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Un askenazita tra Romania ed Eritrea

Le parole dell’ Autrice

Da internet : Il mio impegno è stato quello di ricordare gli errori del passato commessi verso il Popolo ebraico fino allo sterminio e al genocidio da parte dei nazifascisti.
Questi eventi antisemiti non furono eventi sporadici che accadevano a quel tempo solamente in Germania ed in Italia, ma in tutta l’Europa già dagli anni ’30 e in particolare dal 1938 con le emanazioni delle “Leggi Razziali”. Questo fu il punto di partenza dell’odio e del razzismo (in una sola parola, antisemitismo) verso un popolo scacciato dalla sua terra d’Israele, perseguitato e minacciato. Per secoli questo popolo è stato costretto a subire innumerevoli emigrazioni e spostamenti in cerca di nuovi luoghi dove poter vivere tranquillamente, praticare il proprio credo religioso, con le sue tradizioni e la sua cultura, le attività intellettuali, sociali e professionali.
Ho fornito la mia testimonianza nella veste di figlia di un condannato rumeno ai lavori forzati, che durante gli eventi filo nazisti in Romania, eseguiti dai legionari conosciuti anche sotto il nome delle “camicie verdi” del generale rumeno Ion Antonescu, collaboratore della Germania Nazista di Adolf Hitler,  fu costretto ad abbandonare gli studi superiori al Liceo Commerciale di Galati e rinchiudersi in casa, come del successe ad altri giovani studenti rumeni espulsi dalle scuole locali.


Dova Cahan Vita

Da internet: Dova Cahan, israeliana di origine romena (è nata a Bucarest il 1947) e cultura italiana, scrittrice e regista



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La poesia di Marco Palma 
per la 
Giornata della Memoria 
per 
Non Dimenticare 







Marco Palma 
per Mugnano di Napoli (Na)
per il Giorno della Memoria

Era un giorno di primavera ricordo
Profumo di poco cucinato
Mamma in queste cose era brava
Papà col pianoforte suonava Chopin
Era per rabbia, non lavorava da tempo
Cielo di stelle e sulle nostre braccia
Poi voci germaniche, camice nere
Ho tutto nella mente,
Mi sembra ieri
Armi puntate, papà cerca di parlare
E' a terra ferito con la fronte segnata
Fiotti di sangue coprono il suo volto
E poi giù per le scale
Nel cortile allineati
Valigie di cartone
Camion che partono
Da lontano il vento
E il silenzio di un quartiere ormai spento
Tacciono le Armi che sparano e feriscono
E poi il treno che fischia
Ammassati come bestie
Stringo forte i miei genitori
Papà tiene dentro le sue paure
Il suo dolore
E tanto il calore
E poi la notte
E poi il sole
La desolata meta
Fumi lontani e filo spinato
Treni squarciati da un' improvvisa luce
L' uomo vestito di nero e di croci
I suoi stivali lucidi
Divisi, ogni uno da una parte
Bambini, vecchi, donne
Gli uomini di fronte
Ci strappano le nostre valigie
Una fila di persone
Entra in capannoni freddi e grigi, quei
Improvvisi fumi neri senza ragione
Ho paura mi batte il cuore
Guardo adesso il mio braccio 
con dei numeri oggi con un altra ragione, 
senza più un nome ne religione
Bambini in fila che cantano verso ciò 
che mi sembra una scuola
Un signore mi chiama
Mi mette in disparte
Penso a quei bambini, ai loro sorrisi
Che mai più vedrò
E poi la fame, corpi scheletrici
E quel fumo nero, che mai finiva, 
quel puzzo che non capivo
Quel sangue alla neve misto
Mamma e papà
Che non mai più visto e tanta gente che conoscevo
E poi un giorno l'uomo vestito di croci
Si agita parla nasconde
Carte e corpi
Mitra che urlano e stramazzano
Gente di un altro mondo
Altre. Razze
Scrutano il campo e cercano e trovano
Corpi sovrapposti accatastati
Sepolti
Increduli un silenzioso pianto
Di chi non si abituerà mai alla morte
E sarà ' come un macigno
Un fardello
Che mai più  possa a ripetersi

Marco Palma
X la shoah

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venerdì 28 settembre 2018

Charles Bukowski - Post Office


Charles Bukowski
(Henry Charles "Hank" Bukowski Jr)
Post Office

Mercoledì 24 gennaio 2018

Libertà, ecco cosa leggo in questo libro!
Certo la vita di Chinaski (Bukowski) è fatta di tanto sesso e alcol, e le avventure sono favolose e tristi; ma anche se sembra che il protagonista voglia vivere da “sfaticato” a me sembra che voglia solo non sottomettersi completamente al “sistema” ma mantenere un certo grado di libertà di pensiero e di azioni! Per me Questo è il senso ultimo di questo meraviglioso spaccato di Vita. La Libertà! 

Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 4 Libri. 📙📘📗📕📖 #LuigiaChianeseBooksReviewBlogger 

TRAMA
Post Office 
Charles Bukowski
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
"Non potevo fare a meno di pensare. Dio mio, questi postini, non fanno altro che infilare le loro lettere nelle cassette e scopare. Questo è il lavoro che fa per me. oh. sì sì sì." Ma il paradiso sognato da Henry Chinaski, il leggendario e popolare alter ego di Bukowski, viene brutalmente smentito dalla realtà quando, assunto dall'amministrazione postale americana, si ritrova con la sacca di cuoio sulle spalle a girare in lungo e in largo attraverso la squallida periferia di Los Angeles. Profondamente deluso dalla monotona routine quotidiana e insofferente agli sterili e rigidi regolamenti della macchina burocratica. Chinaski si consola affogando le sue frustrazioni nell'alcol e trovando rifugio tra le morbide braccia di donne più sole di lui, come la calda e accogliente Betty, l'insaziabile e vogliosa texana Joyce e Fay, la contestatrice hippy che gli darà una figlia prima di sparire in una remota comunità. Tra clamorose sbornie, azzardate puntate all'ippodromo e "movimentate" nottate in motel sgangherati, Chinaski riuscirà a "guadagnarsi" il licenziamento e a farsi riassumere, ma solo per licenziarsi definitivamente, inorridito e disgustato da quell'immenso ufficio postale che, poi, è la vita stessa.

Editore ‏ : ‎ TEA; 9° edizione (6 luglio 2017)
Lingua ‏ : ‎ Italiano Traduzione di Simona Viciani
Copertina flessibile ‏ : ‎ 192 pagine - 
Dimensioni ‏ : ‎ 12.6 x 1.7 x 19.8 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8850246978 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8850246977
Etichette – Generi: Charles Bukowski  Autori USA 

CENNI SULLA VITA di:
Charles Bukowski
Henry Charles "Hank" Bukowski Jr
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Henry Charles "Hank" Bukowski Jr., nato  Heinrich Karl Bukowski, noto anche con lo pseudonimo di Henry Chineski, suo alter ego letterario nato a Andernach, 16 agosto 1920  e morto a  Los Angeles il 09 marzo 1994   è stato un poeta e scrittore statunitense. 
Ha scritto sei romanzi, centinaia di racconti e migliaia di poesie, per un totale di oltre sessanta libri. Il contenuto di questi tratta della sua vita, caratterizzata da un rapporto morboso con l'alcol, da frequenti esperienze sessuali, descritte in maniera realistica e senza troppi eufemismi, e da rapporti tempestosi con le persone. La corrente letteraria a cui spesso viene associato è quella del Realismo Sporco. 
Dopo essersi diplomato alla Los Angeles High School, frequentò il L. A. City College (università) per due anni, seguendo corsi di arte, giornalismo e letteratura. Mentre studiava là, si associò brevemente con un gruppo di nazisti, il German-American Bund (Amerika deutscher Volksbund), che prese poi in giro in “Panino al Prosciutto”. Per un po' frequentò anche gruppi di estrema sinistra. 
Nella poesia "Cosa penseranno i vicini" viene sfatata per l'ennesima volta una delle svariate leggende che gli furono attribuite nel corso degli anni, quella di essersi schierato con le frange estremiste di destra: "non ero schierato con nessun gruppo o ideologia. in realtà nell'insieme l'idea della vita e della gente mi ripugnava ma era più facile scroccare da bere a quelli di destra che alle vecchie nei bar"
«Al L.A. City College, poco prima che cominciasse la seconda guerra mondiale, mi atteggiavo a nazista. Distinguevo a fatica Hitler da Ercole e non poteva importarmene di meno. Era soltanto lo stare seduti a lezione e sentire tutte le prediche patriottiche su come dovremmo andar lì e fare del nostro meglio, mi vennero a noia. Decisi di diventare l'opposizione. Non mi prendevo il tempo neppure per informarmi su Adolf, semplicemente sputavo qualsiasi cosa che pensavo fosse malvagia o bestiale.»
(Politics, A sud di nessun nord) Il 22 luglio  1944, con la seconda guerra mondiale che ancora infuriava, fu arrestato dagli agenti dell FBI a Filadelfia, in Pennsylvania (dove viveva in quel periodo), con l'accusa di renitenza alla leva e fu tenuto per diciassette giorni in prigione, per non aver dichiarato i suoi spostamenti all'esercito. Sedici giorni dopo non superò un esame fisico-psicologico e fu dichiarato non adatto al servizio militare. In futuro parteciperà ad alcune campagne pacifiste, ma sarà sostanzialmente disinteressato dalla politica:
«La differenza tra dittatura e democrazia è che in democrazia prima si vota e poi si prendono ordini, in dittatura non dobbiamo sprecare il nostro tempo andando a votare.».
A tredici-quattordici anni bevve per la prima volta il vino, grazie al suo amico William “Baldy” Mullinax (chiamato nei libri Eli La Crosse), figlio di un chirurgo alcolizzato. 
“Questo mi aiuterà per tanto tempo”, scrisse in seguito, descrivendo l'inizio del suo amore a vita con l'alcol.
«Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare;
se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare;
e se non succede niente si beve per far succedere qualcosa.»
(Women, Donne)
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giovedì 27 settembre 2018

Andrea Camilleri Ora dimmi di te (Lettera a Matilda)

Andrea Camilleri 

Ora dimmi di te
(Lettera a Matilda)


Recensione Opinione 
di Luigia Chianes
Mugnano di Napoli (NA)

Martedì 25 settembre 2018



Ogni persona vorrebbe il privilegio di raccontare di sé ai propri discendenti. Molti lo fanno con i ricordi di amici e parenti o tramite oggetti; altri vengono ricordati nella storia. Andrea Camilleri verrà ricordato nella storia della Letteratura Italiana e Siciliana ma anche nel mondo del teatro, della radio e della TV.  Un intellettuale schierato politicamente! Il magister, da fascista, è diventato comunista e sottolinea che non appartiene alle correnti nate dalle ceneri del P.C.I. ( Partito Comunista Italiano) no! Lui è un vero comunista, perfettamente cosciente anche delle malefatte italiane ed estere del comunismo. Al di fuori di questa parentesi socio politica, Camilleri , in questa lettera, ha spiegato alla sua pronipote ed a noi, perché la lettera è pubblica, come vuole essere ricordato, lasciando, non solo un messaggio “ sotto alla scrivania a Matilda”, ma un messaggio ai critici che verranno dopo di lui. 

Andrea Camilleri si percepisce così! 

Penso che sia nostro dovere rispettare questo grande artista e non girare troppo intorno alla sua figura e al suo più famoso personaggio Salvo Montalbano Commissario, ma lasciare la visione che ha di sé immutata, rispettando l’uomo e l’artista. Questa è una lettera ma per chi ha letto , come me, quasi il 90% delle sue opere, sa che molti dei fatti raccontati qui, li si trova in altri suoi testi; magari non con le medesime parole ma in sostanza la storia è quella. 

A pensarci bene Lui scrive spesso di sé, nei pensieri e nella cucina del Commissario Salvo Montalbano, nella politica, nella visione del mondo e delle tecnologie, etc. si! Lui scrive spesso di sé!  Si veda: Esercizi di Memoria, L’ ombrello di Noè, Racconti quotidiani, Gocce di Sicilia, Le parole raccontate, Un inverno Italiano, e tanti altri che ora non rammento!

Ecco! Questo è un riassunto, molto avvincente, dei punti salienti della vita familiare, lavorativa e delle opere di un grande maestro della parola scritta e parlata, Italiana e Sicula.

Un amante della vita, un appassionato al lavoro, un intellettuale politico attento e preciso!
Io, usando impropriamente le parole del suo maestro di regia Orazio Costa, ... : <<“ sappia che non condivido nulla ...”>> io, Luigia Chianese, non condivido nulla della sua politica ... io sono di destra ma, come gli disse O. Costa: << “ non condividere le idee di una persona, quando esse sono acute e intelligenti, non significa affatto rifiutarle, anzi”>> .
Apprezzo A. Camilleri e il suo stile letterario, lo ammiro come persona e personaggio e il ritratto che fa di se stesso, è perfettamente in linea con ciò che traspare dai suoi scritti! Nulla di più e nulla di meno! 
L.Ch.


p.s.: iniziato lunedì 24 settembre 2018 e terminato in qualche ora 
n.b.:comprato lunedì 03 settembre 2018 presso la Libreria Giunti al Punto, nel centro Commerciale, Auchan in Giugliano in Campania (NA)



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Andrea Camilleri  - Ora dimmi di te 
(Lettera a Matilda)

Trama: 

Che cosa rimarrà di noi nella memoria di chi ci ha voluto bene? Come verrà raccontata la nostra vita ai nipoti che verranno? Andrea Camilleri sta scrivendo quando la pronipote Matilda si intrufola a giocare sotto il tavolo, e lui pensa che non vuole che siano altri - quando lei sarà grande - a raccontarle di lui. Così nasce questa lettera, che ripercorre una vita intera con l'intelligenza del cuore: illuminando i momenti in base al peso che hanno avuto nel rendere Camilleri l'uomo che tutti amiamo. Uno spettacolo teatrale alla presenza del gerarca Pavolini e una strage di mafia a Porto Empedocle, una straordinaria lezione di regia all'Accademia Silvio D'Amico e le parole di un vecchio attore dopo le prove, l'incontro con la moglie Rosetta e quello con Elvira Sellerio... Ogni episodio è un modo per parlare di ciò che rende la vita degna di essere vissuta: le radici, l'amore, gli amici, la politica, la letteratura. Con il coraggio di raccontare gli errori e le disillusioni, con la commozione di un bisnonno che può solo immaginare il futuro e consegnare alla nipote la lanterna preziosa del dubbio.


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           #AndreaCamilleri #Montalbano #Rai 

CENNI SULLA VITA di:
ANDREA CALOGERO CAMILLERI
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Andrea Calogero Camilleri (Porto Empedocle, 6 settembre 1925 – Roma, 17 luglio 2019), nato a Porto Empedocle, in provincia di Girgenti, figlio unico di Carmelina Fragapane e di Giuseppe Camilleri, ispettore delle compagnie portuali che partecipò alla Marcia su Roma. Vive a Roma dalla fine degli anni quaranta e dal 1968 trascorre alcuni mesi l'anno a Bagnolo, frazione di Santa Fiora, nel territorio del Monte Amiata in Toscana. Dal 26 settembre 2014 è cittadino onorario del borgo toscano, da lui descritto come suo "luogo del cuore"; il 14 agosto 2017 gli viene intitolato il Teatro Comunale del paese grossetano. 

E' stato uno scrittore, sceneggiatore, regista e drammaturgo italiano. Ha raggiunto la popolarità dalla fine degli anni novanta per aver ispirato la serie televisiva di grande successo  Il commissario Montalbano trasmessa da Rai 1. 

Negli anni seguenti Camilleri continua a pubblicare numerosi romanzi con protagonista Montalbano o che trattano eventi storici rielaborati dalla sua fantasia. Il filone narrativo del Commissario Montalbano è destinato a una conclusione in quanto nel 2006 Andrea Camilleri ha consegnato all'editore Sellerio l'ultimo libro con il finale della storia, chiedendo che questo venisse pubblicato dopo la sua morte; dichiarerà in proposito:

<<Ho scritto la fine dieci anni fa…
Ho trovato la soluzione che mi piaceva e l’ho scritta di getto,
non si sa mai se poi arriva l’Alzheimer.
Ecco, temendo l’Alzheimer ho preferito scrivere il finale.
La cosa che mi fa più sorridere è quando sento
che il manoscritto è custodito nella cassaforte dell’editore…
È semplicemente conservato in un cassetto.>>.

Racconta lo scrittore, che - rivelando il segreto dell'ultimo libro della serie - assicura:

<<Non può cadere in un burrone come Sherlock Homes
e poi ricomparire in altre forme. Montalbano non muore.>>.

 Ha anche insegnato regia all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica, e tra gli studenti ha avuto Luca Zingaretti, che poi diventerà il Commissario Montalbano

Le sue opere (oltre cento) sono state tradotte in almeno 120 lingue (tra cui inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, irlandese, russo, polacco, greco, norvegese, ungherese, giapponese, ebraico e croato) e ha venduto più di 10 milioni di copie. 

Negli anni…

Dal 1939 al 1943, dopo una breve esperienza nel Collegio Vescovile "Pio X", dal quale fu espulso per aver lanciato delle uova contro un crocifisso, studia al Liceo Classico "Empedocle" di Agrigento dove nel 1943 ottiene la maturità senza sostenere esami poiché, a causa dei bombardamenti e in previsione dell'imminente sbarco in Sicilia delle forze alleate, le autorità scolastiche decisero di chiudere le scuole e di considerare valido il secondo scrutinio trimestrale. A giugno dello stesso anno comincia, come ricorda lo scrittore,

«una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi
o su camion tedeschi e italiani
sotto un continuo mitragliamento
per cui bisognava gettarsi a terra,

 sporcarsi di polvere, di sangue, di paure».

Tra il 1946 e il 1947 vive a Enna, in due misere stanzette prive di riscaldamento, e casualmente, dapprima attirato dal tepore, comincia a frequentare con assiduità la Biblioteca Comunale diretta dall'avvocato Fontanazza. Diventato suo amico questi gli fa conoscere gli scritti originali di due celebrità letterarie locali: Nino Savarese e Francesco Lanza. Diventa anche amico di Franco Cannarozzo, che poi diverrà un famoso scrittore di romanzi di fantascienza con lo pseudonimo di Franco Enna. Camilleri ricorda che il "periodo ennese" lo indusse a partecipare a “certamen letterari”, e fu proprio nel 1947 che vinse il Premio Firenze con alcune sue poesie. Camilleri, nel documentario Rai "Il luogo e la memoria" (da lui scritto e letto) attesta il "debito letterario" verso Enna:

«... Ed io, proprio in quelle due stanzette,
credo di essermi formato come scrittore».

È stato sposato dal 1957 sino al giorno della sua morte con Rosetta dello Siesto, da cui ha avuto le figlie Mariolina, Andreina e Elisabetta, che lo hanno reso nonno.  

Nel 1978 esordisce nella narrativa con Il corso delle cose, scritto dieci anni prima e pubblicato gratuitamente da un editore a pagamento con l'impegno di citare l'editore stesso nei titoli dello sceneggiato TV La mano sugli occhi tratto dal libro che non viene distribuito e rimane ignoto al pubblico dei lettori.  

Nel 1980 pubblica con Garzanti Un filo di fumo, primo di una serie di romanzi ambientati nell'immaginaria cittadina siciliana di Vigata a cavallo fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento. Grazie a quest'ultima opera Camilleri riceve il suo primo premio letterario a Gela. Nel 1984 pubblica, per Sellerio editore, La strage dimenticata, senza successo. 

Nel 1992 riprende a scrivere dopo dodici anni di pausa e pubblica La stagione della caccia e

nel 1993 La bolla di componenda, entrambe presso Sellerio Editore. 

Nel 1994 Camilleri dà alle stampe La forma dell'acqua, primo romanzo poliziesco con protagonista il commissario Montalbano, personaggio destinato ad imporsi nel panorama letterario del romanzo giallo in Italia mentre la serie televisiva su Montalbano, interpretato da Luca Zingaretti, fa di Camilleri ormai un autore cult.  Il nome Montalbano venne scelto da Camilleri in omaggio allo scrittore spagnolo Manuel Vázquez Montalbán, ideatore di un altro famoso investigatore, Pepe Carvalho: i due personaggi hanno in comune l'amore per la buona cucina e le buone letture, i modi piuttosto sbrigativi e non convenzionali nel risolvere i casi e una storia d'amore controversa e complicata con donne anch'esse complicate.

Successivamente (1995) Il birraio di Preston, che partecipa al Premio Viareggio e grazie al quale, pur senza classificarsi, riesce a ottenere un discreto successo di pubblico vendendo quasi 70 000 copie. 

Con quest'opera partecipa a Siracusa, nel 1996, anche al Premio Vittorini, entra nella rosa dei tre vincitori ma il Superpremio della giuria viene aggiudicato a Gustaw Herling. Camilleri diventa un autore di grande successo e i suoi libri, ristampati più volte, vendono mediamente intorno alle 60 000 copie, anche se non tutti trovano il consenso unanime della critica che lo accusa di essere a volte ripetitivo.

Dal 1995 al 2003 si amplia il fenomeno Camilleri, che di fatto esplode nel 1998.

Titoli come La concessione del telefono e La mossa del cavallo (1999) vanno a ruba. La mossa del cavallo è un romanzo poliziesco ispirato da un fatto di cronaca realmente accaduto a Barrafranca (Enna) nel XIX secolo. Da esso è stato tratto il film TV La mossa del cavallo - C'era una volta Vigata trasmesso da Rai 1 il 26 febbraio 2018, con protagonista Michele Riondino. È la prima trasposizione televisiva di un romanzo storico dello scrittore. 

Nel 1996, pubblica Il ladro di merendine, prima e principale fonte di notizie sul background familiare di Montalbano.

Due anni dopo, nel 1998, è la volta di Un mese con Montalbano, prima raccolta di racconti sul commissario seguita l'anno successivo da un'altra antologia di racconti intitolata Gli arancini di Montalbano.

Camilleri nel 1998, «assittato» a leggere nella sua casa romana. 

La serie quindi prosegue con il romanzo La gita a Tindari del 2000. 

Nei primi anni duemila si susseguono diverse storie del commissario ambientate nella immaginaria Vigata. 

Nel 2000 pubblica Favole del tramonto in cui Camilleri, benché ormai felicemente nonno, comincia a scrivere favole, non per i suoi nipoti, ma in seguito alla richiesta di una cooperativa di carcerati ed ex detenuti per i quali compose una prima favola: La magarìa

Nel 2001 viene pubblicato il romanzo Il re di Girgenti, ambientato nel Seicento, interamente scritto in siciliano inframmezzato con lo spagnolo. Nello stesso anno dà alle stampe Le inchieste del commissario Collura, antologia di racconti gialli ambientati su una nave da crociera in cui sembra comparire anche Silvio Berlusconi. Il libro contiene anche un'Intervista sul commissario Collura a cura di Giovanni Capecchi dove Camilleri racconta che a 12 anni avrebbe voluto fare il marinaio e come i racconti di mare che ha letto lo abbiano aiutato molto a scrivere le storie del commissario Collura. Suso Cecchi d'Amico ha tratto una sceneggiatura dai racconti ma la proposta cinematografica non si è realizzata mentre è andata a buon fine la composizione di un'opera lirica, rappresentata in vari teatri italiani, su un libretto di Rocco Mortelliti tratto dal racconto Il fantasma nella cabina.

Il 26 gennaio 2003, al Palazzo del Quirinale a Roma ha ricevuto la medaglia di Grande Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana dall'allora Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi. 

Tra le altre onorificenze la cittadinanza onoraria di Santa Fiora, nel 2014, e di Agrigento, sempre nel 2014, oltre che esser stato insignito di molte lauree honoris causa

Nel 2004 La pazienza del ragno, nel giugno 2005 La luna di carta: tutti con protagonista Salvo Montalbano. 

A marzo 2005 viene edito Privo di titolo

Tra il 2006 e il 2008, pubblica altri cinque romanzi che hanno per protagonista Montalbano: 
La vampa d'agostoLe ali della sfingeLa pista di sabbiaIl campo del vasaioL'età del dubbio.

Nel 2007 vince il Premio letterario "La Tore - Isola d'Elba". Di particolare interesse la serie di romanzi biografici, di fantasia, dedicata ai grandi pittori: nel 2007 pubblica per Mondadori Il colore del sole (Caravaggio), nel 2008 per Skira La Vucciria (Guttuso) e nel 2009 sempre per Skira il romanzo ambientato nella "sua" Agrigento,  Il cielo rubato. Dossier Renoir (Renoir). Nel 2009 pubblica per Rizzoli il romanzo pirandelliano La tripla vita di Michele Sparacino.  

Inoltre, sempre nel 2008, pubblica, per la prima volta sul web (e precisamente sul quotidiano on-line Agrigento Notizie) un suo racconto, La finestra sul cortile (già apparso in versione cartacea sul mensile Il Nasone di Prati), che vede come protagonista sempre il commissario Montalbano, inserito come appendice nel libro Racconti di Montalbano.

Nel febbraio 2008 per Mondadori pubblica Il tailleur grigio e nel giugno dello stesso anno con Sellerio Il casellante, secondo romanzo di una trilogia di romanzi fantastici, primo dei quali è il romanzo Maruzza Musumeci pubblicato nel 2007, conclusasi nel 2009 con Il sonaglio

Il 4 settembre 2008 ha vinto il Premio internacional de novela negra RBA con un inedito in lingua spagnola dal titolo La muerte de Amalia Sacerdote che sarà pubblicato in Spagna il 9 ottobre 2008 e in Italia nel 2009 con il titolo La rizzagliata.

Camilleri ha partecipato alla manifestazione No Cav Day, l'8 luglio 2008 a piazza Navona, contro i provvedimenti del governo Berlusconi IV in materia di giustizia. Camilleri al No Cav Day a Roma nel 2008. 

Il 29 gennaio 2009 decide di entrare in politica prospettando il "Partito dei Senza Partito" insieme con Antonio Di Pietro e Paolo Flores d'Arcais per partecipare alle elezioni europee del 2009 ma il 12 marzo dello stesso anno viene annunciato il mancato accordo fra i tre.

Il 2009 incomincia con il romanzo La danza del gabbiano, vincitore nello stesso anno della XXVI edizione del Premio Cesare Pavese. Tutti presso Sellerio nella collana La Memoria, fondata da Leonardo Sciascia.

Nel 2010 nella stessa collana escono i successivi romanzi di Montalbano, La caccia al tesoro e Il sorriso di Angelica, ai quali si affianca un terzo romanzo, Acqua in bocca, pubblicato da minimum fax. Quest'ultimo scritto insieme con Carlo Lucarelli nella forma "epistolare" già sperimentata con successo ne La scomparsa di Patò, il romanzo vede per la prima volta il commissario Montalbano interagire con un altro investigatore letterario, l'ispettore Grazia Negro creata appunto da Lucarelli. Il successo della serie sul commissario porta Camilleri a essere conosciuto e premiato anche all'estero. Il campo del vasaio (tradotto in inglese da Stephen Sartarelli) vince il premio International Dagger conferitogli dalla Crime Writers' Association. L'annuncio è stato fatto il 5 luglio 2012 durante la cerimonia di premiazione tenutasi a One Birdcage Walk a Londra.  

Nel 2010, oltre ai romanzi con protagonista Montalbano, escono presso Sellerio Il Nipote del Negus, una divertente storia ambientata nella Vigata del ventennio fascista, e, presso Mondadoril’Intermittenza, thriller ambientato nella Milano odierna.

Nel 2011 Camilleri pubblica I fantasmi, romanzo breve fra il giallo, il fantastico ed il satirico, e collabora con Edoardo De Angelis nel brano Spasimo, contenuto nell'album del cantautore romano Sale di Sicilia, insieme con Franco Battiato. Sempre lo stesso anno gli viene conferito il Premio Fondazione Il Campiello.

Nel 2013 con La rivoluzione della luna, Camilleri prendendo spunto da un episodio storico, che descrive arricchendolo dei colori della sua fantasia, richiama la convinzione dell'autore che le donne abbiano doti tali da esercitare un'azione politica coraggiosa e concreta, che classi sociali misogine e reazionarie ostacolano con ogni mezzo. 

Nel marzo 2013, in seguito alle Elezioni politiche, assieme ad altri personaggi famosi lancia una raccolta firme con l'appoggio di MicroMega con l'intento di non fare entrare al Senato Silvio Berlusconi per la questione del conflitto d'interessi facendo applicare il D.P.R. n. 361 del 1957, riprendendo peraltro l'iniziativa portata avanti già nel 1994 e nel 1996 da un altro comitato di personaggi e conclusasi con il parere sfavorevole della Giunta delle elezioni della Camera dei deputati.  

Il 5 giugno 2013, nel corso della presentazione in un programma televisivo del suo libro Come la penso, ha espresso alcune sue considerazioni sulla situazione politica italiana; la sua contrarietà al governo Letta e alla rielezione del capo dello Stato Giorgio Napolitano. Ha manifestato il suo appoggio alla lista Tsipras per le elezioni europee del 2014, salvo poi ritirarlo per polemiche interne.

Inseguendo un'ombra del 2014, può essere considerato il complemento romanzato della biografia

dell'umanista Flavio Mitridate.

Nel 2017 gli è stato dedicato un asteroide, denominato appunto 204816 Andrea Camilleri.  

Nel numero 2994 del fumetto Topolino del 16 aprile 2013 appare la storia "Topolino e la promessa del gatto". Il racconto ambientato in Sicilia vede Topolino aiutare il commissario Salvo Topalbano, parodia del celebre commissario Salvo Montalbano. Un altro personaggio della storia, il signor Patò, è stato disegnato secondo la fisionomia dello scrittore siciliano. La storia, disegnata da Giorgio Cavazzano e tratta dai testi di Francesco Artibani, è stata supervisionata proprio da Camilleri. Lo stesso autore in un'intervista afferma che è la prima volta che il suo personaggio appare in un fumetto nonostante avesse avuto altre offerte in passato. In un dialogo con lo scrittore Francesco Piccolo, Camilleri descrive al lettore il suo metodo di scrittore forse sorprendente per il lettore che dalla personalità dell'autore si aspettava un modo di comporre del tutto diverso. Una caratteristica dei libri di Andrea Camilleri è che hanno tutti una struttura prefissata e ben regolare:

<<Per un romanzo di Montalbano diciotto  capitoli ciascuno di dieci pagine,
ogni pagina nel mio computer vuol dire 23 righe.
Un romanzo ben congegnato sta perfettamente in 180 pagine.
Per i racconti, 24 pagine, o meglio 4 capitoli di 6 pagine ciascuno.
Se non sento questa mia metrica vuol dire che qualcosa non va.>>.

Questa esigenza di ordine geometrico-matematico, continua Camilleri, lo costringe come un geometra a fare una sorta di pianta del romanzo che intende scrivere e che pure ha completo nella sua mente.

«I vuoti, i pieni, dove c'è la finestra, dove c'è il giardino.
Ho bisogno di organizzarmi questo schema,
e fino a quando non organizzo questo schema
sono incapace di scrivere.»

Del resto anche Simenon, il suo maestro, faceva lo stesso e

«Quindi vuol dire che non sono solo nelle mie manie,
questo mi consola».

Nella nota finale del suo centesimo libro, L'altro capo del filo, pubblicato nel maggio 2016, Camilleri dichiara che questo è «un Montalbano scritto nella sopravvenuta cecità»; infatti, all'età di 91 anni, Camilleri ha dovuto dettare il romanzo alla sua assistente Valentina Alferj, «l'unica che sia in grado di scrivere in vigatese.», non potendo più scrivere autonomamente in quanto ha perso la vista.

<<Diventando cieco mi è venuta una curiosità
immensa di intuire cosa sia l’eternità,
quell’eternità che ormai sento così vicina a me.>>.

Una peculiarità di alcuni romanzi di Camilleri è l'uso di un particolare linguaggio commisto di italiano e siciliano. Come sue prime opere letterarie Camilleri scrisse poesie che rispettavano scrupolosamente le regole di composizione e usavano il linguaggio letterario italiano.

Le sue poesie furono premiate in concorsi poetici importanti e furono riconosciute come notevoli, tanto che Giuseppe Ungaretti le fece stampare in una sua antologia e lo stesso fece Ugo Fasolo.

In seguito lo stesso Salvatore Quasimodo insistette per avere delle sue poesie da pubblicare.

Il nuovo interesse per il teatro fece però abbandonare a Camilleri la poesia, anche se continuò con la scrittura di brevi racconti in italiano. Questo fino a quando, avendo deciso di voler rappresentare opere teatrali sue con parole sue, si rese conto di non riuscire a esprimersi in italiano in opere di grande respiro, e così smise di scrivere sia in versi sia in prosa. Lavorando per il teatro Camilleri s'imbatté nelle opere in dialetto di Carlo Goldoni e del Ruzante e da lì gli nacquero l'amore per Gioacchino Belli e Carlo Porta e la scoperta dell'uso letterario del siciliano, che gli fece tornare la voglia di scrivere. 

Il particolare linguaggio di Camilleri si formò quando, assistendo in ospedale suo padre morente, volle raccontargli una storia che avrebbe voluto pubblicare ma che non era capace di comporre in italiano: fu suo padre a suggerirgli di scriverla come gliel'aveva raccontata. Tuttavia uno scrittore che volesse essere compreso da tutti non poteva esprimersi completamente in siciliano, pertanto occorreva adottare un linguaggio equilibrato dove i termini dialettali avessero la stessa qualità e significanza, la stessa risonanza di quelli italiani. Fu un duro lavoro di elaborazione che continua tuttora, ad esempio nei romanzi scritti in vigatese dove la base del lavoro è sempre una iniziale struttura in lingua italiana, con cui mescolare i termini tratti non dalla letteratura alta ma dai vari dialetti siciliani comunemente parlati,

«... Non si tratta di incastonare parole in dialetto
all'interno di frasi strutturalmente italiane,
quanto piuttosto di seguire il flusso di un suono,
componendo una sorta di partitura
che invece delle note adopera il suono delle parole.
Per arrivare ad un impasto unico,
dove non si riconosce più il lavoro strutturale che c'è dietro.
Il risultato deve avere la consistenza della farina lievitata
e pronta a diventare pane.»

Camilleri è stato iscritto al Partito Comunista Italiano dal 1945. 

La mattina del 17 giugno 2019, mentre si stava preparando a partecipare con la sua Autodifesa di Caino allo spettacolo del successivo 15 luglio alle Terme di Caracalla, Camilleri veniva colto da un arresto cardio-respiratorio e trasportato in gravi condizioni all'ospedale Santo Spirito di Roma, dove veniva ricoverato con prognosi riservata nel reparto di rianimazione. Lo scrittore non riprese più conoscenza e morì la mattina del 17 luglio 2019, all'età di 93 anni.  

È stato sepolto nel Cimitero acattolico di Roma, dopo aver ricevuto un funerale strettamente privato, com'era suo desiderio.

L'ultimo libro pubblicato prima della sua morte è il romanzo breve giallo Km 123 nel 2019. 

 Le Opere
§  I teatri stabili in Italia (1898-1918), Bologna, Cappelli, 1959.
§  Il corso delle cose, Poggibonsi, Lalli, 1978.
§  Un filo di fumo, Milano, Garzanti, 1980.
§  La strage dimenticata, Palermo, Sellerio, 1984.
§  La stagione della caccia, Palermo, Sellerio, 1992.
§  La bolla di componenda, Palermo, Sellerio, 1993.
§  Il birraio di Preston, Palermo, Sellerio, 1995. 
§  Il gioco della mosca, Palermo, Sellerio, 1995. 
§  La concessione del telefono, Palermo, Sellerio, 1998.  (Premio Società dei Lettori, Lucca-Roma)
§  La mossa del cavallo, Milano, Rizzoli, 1999. 
§  La scomparsa di Patò, Milano, A. Mondadori,2000.
§  Biografia del figlio cambiato, Milano, Rizzoli, 2000. 
§  Favole del tramonto, Roma, Edizioni dell'Altana, 2000. 
§  Racconti quotidiani, Pistoia, Libreria dell'Orso, 2001. 
§  Gocce di Sicilia, Roma, Edizioni dell'Altana, 2001. (racconti)
§  Il re di Girgenti, Palermo, Sellerio, 2001. 
§  Le parole raccontate. Piccolo dizionario dei termini teatrali, Milano, Rizzoli,2001. 
§  L'ombrello di Noè. Memorie e conversazioni sul teatro, Milano, Rizzoli, 2002.
§  La linea della palma. Saverio Lodato fa raccontare Andrea Camilleri, Milano, Rizzoli, 2002. 
§  Le inchieste del commissario Collura, Pistoia, Libreria dell'Orso, 2002. 
§  La presa di Macallè, Palermo, Sellerio.
§  Teatro, con Giuseppe Dipasquale, Siracusa, Lombardi, 2003. 
§  Romanzi storici e civili, Milano, A. Mondadori, 2004. 
§  Privo di titolo, Palermo, Sellerio, 2005. 
§  Il medaglione, Milano, Oscar Mondadori, 2005. 
§  Il diavolo. Tentatore. Innamorato, con Jacques Cazotte, Roma, Donzelli, 2005. 
§  Troppi equivoci, in Crimini, Torino, Einaudi, 2005. 
§  Vi racconto Montalbano. Interviste, Roma, Data news, 2006. 
§  Pagine scelte di Luigi Pirandello, Milano, BUR, 2007. 
§  Il colore del sole, Milano, Mondadori, 2007. 
§  Le pecore e il pastore, Palermo, Sellerio, 2007. 
§  La novella di Antonello da Palermo. Una novella che non poté entrare nel  
§  Decamerone, Napoli, Guida, 2007. 
§  Voi non sapete. Gli amici, i nemici, la mafia, il mondo nei pizzini di Bernardo
§  Provenzano, Milano, Mondadori, 2007. 
§  Maruzza Musumeci, Palermo, Sellerio, 2007. 
§  L'occhio e la memoria: Porto Empedocle 1950, con Italo Insolera, Roma, Palombi, 2007. 
§  Il tailleur grigio, Milano, Mondadori, 2008. 
§  Il casellante, Palermo, Sellerio, 2008.
§  La Vucciria, Milano, Skira, 2008. 
§  La muerte de Amalia Sacerdote, traduzione in lingua spagnola di Juan Carlos Gentile Vitale, Barcelona, RBA Libros, 2008.  (II     Premio Internacional de Novela Negra RBA 2008)
§  La tripla vita di Michele Sparacino, Milano, Corriere della Sera, 2008; Milano, Rizzoli, 2009. 
§  Un sabato, con gli amici, Milano, Mondadori, 2009. 
§  Il sonaglio, Palermo, Sellerio, 2009. 
§  L'uomo è forte, in Articolo 1. Racconti sul lavoro, Palermo, Sellerio, 2009. 
§  Il cielo rubato. Dossier Renoir, Milano, Skira, 2009. 
§  La rizzagliata, Palermo, Sellerio, 2009. (originale in lingua italiana de La muerte De Amalia Sacerdote)
§  Un inverno italiano. Cronache con rabbia 2008-2009, con Saverio Lodato, Milano,Chiarelettere, 2009. 
§  Troppu trafficu ppi nenti, con Giuseppe Dipasquale, Siracusa, Lombardi, 2009.
§  Il nipote del Negus, Palermo, Sellerio, 2010. 
§  L'intermittenza, Milano, Mondadori, 2010. 
§  Di testa nostra. Cronache con rabbia 2009-2010, con Saverio Lodato, Milano,Chiarelettere, 2010. 
§  La moneta di Akragas, Milano, Skira, 2010. 
§  Gran Circo Taddei e altre storie di Vigàta, Palermo, Sellerio, 2011. 
§  La setta degli angeli, Palermo, Sellerio, 2011. 
§  La targa, Milano, RCS Quotidiani, 2011.
§  I fantasmi, Milano, Dieci dicembre, 2011.
§  Il giudice Surra, in Giudici, Torino, Einaudi, 2011. 
§  Il diavolo, certamente, Milano, Mondadori, 2012. 
§  La Regina di Pomerania e altre storie di Vigàta, Palermo, Sellerio, 2012. 
§  Un'amicizia. Angelo Canevari, Milano, Skira, 2012. 
§  Dentro il labirinto, Milano, Skira, 2012. 
§  Il tuttomio, Milano, Mondadori, 2013. 
§  La rivoluzione della luna, Palermo, Sellerio, 2013. 
§  Come la penso. [Alcune cose che ho dentro la testa],
§  Magaria, Milano, Mondadori, 2013.
§  La banda Sacco, Palermo, Sellerio, 2013. 
§  I racconti di Nené, Milano, Melampo, 2013. 
§  La creatura del desiderio, Milano, Skira, 2013. 
§  Inseguendo un'ombra, Palermo, Sellerio, 2014. 
§  Segnali di fumo (Andrea Camilleri), Novara, Utet - De Agostini, 2014. 
§  Donne, Milano, Rizzoli, 2014, 
§  La relazione, Milano, Mondadori, 2014, 
§  Il quadro delle meraviglie. Scritti per teatro, radio, musica, cinema, Palermo, Sellerio, 2015, 
§  Le vichinghe volanti e altre storie d'amore a Vigàta, Palermo, Sellerio, 2015, 
§  La targa, Milano, Rizzoli, 2015, 
§  Certi momenti, Milano, Chiarelettere, 2015, 
§  Noli me tangere, Milano, Mondadori, 2016, 
§  Pinocchio (mal) visto dal Gatto e la Volpe, con Ugo Gregoretti, Firenze, Giunti,2016.
§  La cappella di famiglia e altre storie di Vigàta, Palermo, Sellerio, 2016.
§  I quattro Natali di Tridicino, in Storie di Natale, Palermo, Sellerio, 2016,
§  Conversazioni su Tiresia, Palermo, Sellerio, 2019,
§  Esercizi di memoria, Milano, Rizzoli, 2017, 
§  Ora dimmi di te. Lettera a Matilda, Milano, Bompiani, 2018, 
§  I tacchini non ringraziano, Disegni di Paolo Canevari, Milano, Rizzoli, 2018, 
§  La casina di campagna. Tre memorie e un racconto, Milano, Henry Beyle, 2019, 
§  Km 123, Milano, Mondadori, 2019, 
§  Autodifesa di Caino, Palermo, Sellerio, 2019,

Serie del Commissario Montalbano
§  La forma dell'acqua, Palermo, Sellerio, 1994. 
§  Il cane di terracotta, Palermo, Sellerio, 1996.  (Premio Letterario Chianti)
§  Il ladro di merendine, Palermo, Sellerio, 1996. 
§  La voce del violino, Palermo, Sellerio, 1997. 
§  Un mese con Montalbano, Milano, Mondadori, 1998.  (racconti)
§  Gli arancini di Montalbano, Milano, Mondadori, 1999.  (racconti)
§  Quindici giorni con Montalbano, a cura di Antonella Italia e Enrico Saravalle, Milano, A. Mondadori scuola, 1999. 
§  La gita a Tindari, Palermo, Sellerio, 2000. .
§  L'odore della notte, Palermo, Sellerio, 2001. 
§  La paura di Montalbano, Milano, Mondadori, 2002.  (racconti)
§  Storie di Montalbano, a cura e con un saggio di Mauro Novelli, Milano, A. Mondadori, 2002.  (raccolta)
§  Il giro di boa, Palermo, Sellerio, 2003. 
§  La pazienza del ragno, Palermo, Sellerio, 2004. 
§  La prima indagine di Montalbano, Milano, Mondadori, 2004.  (racconti)
§  La luna di carta, Palermo, Sellerio, 2005. 
§  La vampa d'agosto, Palermo, Sellerio, 2006. 
§  Le ali della sfinge, Palermo, Sellerio, 2006. 
§  La pista di sabbia, Palermo, Sellerio, 2007. 
§  Il campo del vasaio, Palermo, Sellerio, 2008. 
§ Il commissario Montalbano. Le prime indagini, Palermo, Sellerio, 2008. (Contiene: La forma dell'acqua; Il cane di terracotta; Il ladro di merendine)
§  L'età del dubbio, Palermo, Sellerio, 2008. 
§  Racconti di Montalbano, Milano, Oscar Mondadori, 2008.  raccolta)
§  La danza del gabbiano, Palermo, Sellerio, 2009.  (Premio Letterario Cesare Pavese)
§  Ancora tre indagini per il commissario Montalbano, Palermo, Sellerio, 2009. (Contiene: La voce del violino; La gita a Tindari; L'odore della notte)
§  La caccia al tesoro, Palermo, Sellerio, 2010. 
§  Acqua in bocca, con Carlo Lucarelli, Roma, Minimum fax, 2010. 
§  Il sorriso di Angelica, Palermo, Sellerio, 2010. 
§  Il gioco degli specchi, Palermo, Sellerio, 2010. 
§  Altri casi per il commissario Montalbano, Palermo, Sellerio, 2011.  (Contiene: Il
§  Giro di boa; La pazienza del ragno; La luna di carta)
§  Una lama di luce, Palermo, Sellerio, 2012. 
§  Una voce di notte, Palermo, Sellerio, 2012. 
§  Tre indagini a Vigàta, Palermo, Sellerio, 2012. (Contiene: La vampa d'agosto; Le ali della sfinge; La pista di sabbia)
§  Una cena speciale, in Capodanno in giallo, Palermo, Sellerio, 2012. 
§  Un covo di vipere, Palermo, Sellerio, 2013. 
§  Notte di Ferragosto, in Ferragosto in giallo, Palermo, Sellerio, 2013. 
§  La piramide di fango, Palermo, Sellerio, 2014. 
§  Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano, Palermo, Sellerio, 2014.  (raccolta)
§  La giostra degli scambi, Palermo, Sellerio, 2015. 
§  L'altro capo del filo, Palermo, Sellerio, 2016. 
§  La rete di protezione, Palermo, Sellerio, 2017, 
§  La calza della befana, in Un anno in giallo, Palermo, Sellerio, 2017.
§  Il metodo Catalanotti, Palermo, Sellerio, 2018, 
§  Ventiquattr'ore di ritardo, in Una giornata in giallo, Palermo, Sellerio, 2018.
§  Il cuoco dell'Alcyon, Palermo, Sellerio, 2019, 
§  Riccardino, Palermo, Sellerio, 2020, 
§  Riccardino bis. Edizione speciale 2005-2016, Palermo, Sellerio, 2020,  [contiene 2 versioni]
§  Camilleri legge Montalbano, con 2 CD, Milano, Mondadori, 2002. 
§  Un filo di fumo, letto da Fiorello, con CD, Roma, Full color sound, 2006. 
§  Il nipote del Negus, con 5 CD, Palermo, Sellerio, 2010. 

Sceneggiati Radiofonici Rai
§  Il Sindaco, radiodramma di Nicola Manzari, regia di A.C., trasmesso il 18.07.1964.
§ Le canzoni di casa Maigret, dal romanzo – Le memorie di Maigret di Georges Simenon, sceneggiatura di Umberto Ciappetti, Regia di A.C. , 13 puntate, dal 9 gennaio al 03 aprile 1972

Programmi radio Rai

§ Il girasole, programma mosaico a cura di Giacinto Spagnoletti e Vincenzo Romano, regia di  Andrea Camilleri 1973.

Regia   Lazarillo (1968)
§  La carretta dei comici (1970)
§  Re Cervo (1970)
§  Finale di partita (1970)
§  Io, Caterina (1972)
§  Francesca Da Rimini (1980)
§  L'indizio (cinque inchieste per un commissario) (1982)
§  La cicaliera (1982), di Gilbert Léautier

Sceneggiatura

§  Lazarillo (1968)
§  La mano sugli occhi (1979)
§  Western di cose nostre (1984)
§  Un siciliano in Sicilia (1987)
§  Il commissario Montalbano (1999-in produzione), Rai 2 (st. 1-3), Rai 1 (st.4+), Rai HD (st. 9-10)
§  Crimini (2006), Rai 2, episodio 1x01 Troppi equivoci
§  La scomparsa di Patò (2012)
§  Il giovane Montalbano (2012-2015), Rai 1
§  La stagione della caccia - C'era una volta Vigata, regia di Roan Johnson (2018)
§  La concessione del telefono - C'era una volta Vigata, regia di Roan Johnson (2020)

Soggetto

§  La strategia della maschera (1998)
§  Il commissario Montalbano (1999-in produzione), Rai 2 (st. 1-3), Rai 1 (st.4+), Rai HD (st. 9-10)
§  Crimini (2006), Rai 2, episodio 1x01 Troppi equivoci
§  La scomparsa di Patò (2012)
§  Il giovane Montalbano (2012-2015), Rai 1
§  La mossa del cavallo - C'era una volta Vigata (2018), Rai 1
§  La stagione della caccia - C'era una volta Vigata (2019), Rai 1
§  La concessione del telefono - C'era una volta Vigata, regia di Roan Johnson (2020) 

Premi
§  Nel 1997 con il libro Il cane di terracotta ha vinto l'XI edizione del Premio Letterari Chianti.
§  Nel 2003 ha ricevuto il Premio Vittorio De Sica nella sezione Cultura; il 20 gennaio dello stesso anno aveva già ottenuto il Premio letterario Racalmare Leonardo Sciascia per tutta la sua produzione letteraria.
§ Nel 2008 ha vinto il Premio Internacional de Novela Negra col romanzo giallo in lingua spagnola La muerte de Amalia Sacerdote.
§  Nel 2009 con il libro La danza del gabbiano ha vinto la XXVI edizione del Premio Letterario Cesare Pavese
§  Nel 2009 ha ricevuto l'Alabarda d'oro per la letteratura, Premio "Città di Trieste".
§  Nel 2010 ha ricevuto il Premio letterario Piero Chiara alla carriera.
§  Nel 2011 viene insignito del Premio Fondazione Il Campiello.
§ Nel 2014 ha ricevuto a Barcellona il IX Premio intitolato a Pepe Carvalho, il protagonista dei gialli dello scrittore spagnolo Manuel Vázquez Montalbán, dal cui cognome Camilleri ha tratto quello del suo commissario.
§  Nel 2017 gli è stato dedicato l'asteroide 204816 Andreacamilleri.
§ Nell'aprile del 2018 è stato proclamato Distinguished Professor (Professore Emerito Honoris Causa) all'Università di Roma Tor Vergata 

Omaggi

§ Nell'album di Daniele Silvestri S.C.O.T.C.H., che vanta la collaborazione di numerosi artisti (Niccolò Fabi, Pino Marino, Diego Mancino, Raiz, Stefano Bollani, Peppe Servillo) vi è anche Camilleri, che compare per la prima volta su un disco, precisamente al termine del brano Lo scotch, dove racconta una storia avvenuta durante un viaggio in treno.
§ Dal 2013 sono state pubblicate due storie a fumetti sul periodico Topolino con protagonista Topalbano (parodia di Montalbano), disegnate da Giorgio Cavazzano e scritte da Francesco Artibani, con la consulenza di Camilleri stesso.
§ Lo scrittore argentino Carlos Salem ha reso omaggio al collega siciliano chiamando Andrés Camiller un personaggio del suo romanzo Nuda è la morte.
§ Nel 2014 è stato mandato in onda su Rai 1 un film-documentario sulla vita dello scrittore  intitolato Andrea Camilleri - Il maestro senza regole.



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