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martedì 5 marzo 2019

Consiglio .... SIAMO DONNE Evento per "La Giornata Internazionale della Donna"


SIAMO DONNE

"La Giornata Internazionale della Donna"


Con il patrocinio del comune di 
Mugnano di Napoli

in Villetta San Lorenzo
TUTTI INVITATI















Interventi ed Attività

- Intervento del sindaco di Mugnano di Napoli Dr. Luigi Sarnataro 
-  Per le vittime del Femminicidio:  Event/Director Alessandra Giarraffa  e Dr. Franca    Russo           
- Per lo Sportello Antiviolenza:  Associazione Karabà
- Per breve Excursus Storico:  sulla Giornata Internazionale della  Donna: 
  Blogger, Couselor e Dottore in Scienze dell'Educazione dott.ssa Luigia Chianese
- Intervento a sorpresa dell’ Archeologo Giornalista dott. Davide Fabris
- Poesie – Guest/Poet Marco Palma
- Consulenza Sportiva Autodifesa: Happy Life Alessio Filace nella persona di Alessio        Filace
- Gara Chef Cake Artist
- Torte e Degustazioni Gratuite Torta Mimosa offerte dai Cittadini di Mugnano Napoli
- Artigianato Locale: Artiste Artigiane
- Alberi di Mimose in Villa offerta dai partner dell’ evento
- La Panchina dei Pensieri: in memoria delle vittime di femminicidio 
  Offerta dalla Farmacia Sacro Cuore nella persona del dott. Salvatore Grimaldi
- Per L’ Organizzazione Enti ProLoco  Mugnano 
  ProLoco Mugnano Sociale: Presidente Alessio Filace 
  ProLoco Mugnano Munianum Presidente dott.ssa Milena Maddalena di Maro
- Per la Comunicazione: Centro Servizi Impresa Dr. Carlo Albanese
- Reportage Fotografico a cura di Sig. Vittorio Calabrese
- Associazione Nuova Avvenire per l' utilizzo della Villetta San Lorenzo


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Breve Excursus Storico:
sulla Giornata Internazionale della Donna:
                  Blogger, Counselor e Dottore in Scienze dell'Educazione                   
dott.ssa Luigia Chianese

Mugnano di Napoli (Na)
08 -10 marzo 2019

Mark Twain:
"Che cosa sarebbe l'umanità, signore, senza la donna?" "Sarebbe scarsa, signore, terribilmente scarsa".



BREVISSIMA STORIA DELLA
FESTA DELLA DONNA

La Giornata Internazionale della Donna ricorre l'8 marzo di ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo.

L’ 08 marzo rappresenta una delle due giornate dedicate ai diritti di genere, insieme alla Giornata Internazionale per l'Eliminazione della Violenza contro le Donne, istituita il 17 dicembre 1999 e che cade ogni anno il 25 novembre, e che in comune con l'8 marzo ha il fatto di essere nata all'interno di specifici contesti politici e sociali.

Cosa e chi, però,  ci hanno portato a celebrare la Donna oggi? l’ 08 marzo?

Facciamo una piccola premessa:
La connotazione fortemente politica della Giornata della Donna nelle sue prime manifestazioni, le vicende della seconda guerra mondiale e infine il successivo isolamento politico della Russia e del movimento comunista nel mondo occidentale, contribuirono alla perdita della memoria storica delle reali origini della manifestazione.

Ricordiamo che la storia, della Festa delle Donne, risale ai primi del Novecento:
per molto tempo è stata fatta risalire la scelta dell'8 marzo ad una tragedia accaduta nel 1908, che ha avuto come protagoniste le operaie dell'industria tessile Cotton di New York, rimaste uccise da un incendio.

L'incendio del 1908 è stato però confuso con un altro incendio nella stessa città, avvenuto il 25 marzo 1911  nella fabbrica Triangle e dove si registrarono 146 vittime,  tra cui 123 donne e 23 uomini, in gran parte giovani immigrate di origine Italiana ed Ebraica.
Altre versioni citavano la violenta repressione poliziesca di una  manifestazione sindacale di operaie tessili tenutasi a New York nel 1857 ; mentre, altre ancora,  riferivano di scioperi o incidenti avvenuti a Chicago, a Boston o a New York.
Nonostante le ricerche effettuate da diverse femministe, tra la fine degli anni Settanta e gli Ottanta, abbiano dimostrato l'erroneità di queste ricostruzioni, le stesse sono ancora diffuse sia tra i mass media sia nella propaganda delle Organizzazioni Sindacali.

I fatti che hanno realmente portato all'Istituzione della Festa della Donna l’ 08 marzo sono in realtà più legati alla rivendicazione dei diritti delle Donne, tra i quali il Diritto di Voto.

Sono molti gli avvenimenti che, dall'inizio del Novecento, hanno portato alla lotta per la rivendicazione dei Diritti delle Donne e all'Istituzione della Giornata Internazionale delle Donne

Il primo evento importante fu il VII Congresso della II Internazionale Socialista svoltosi a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907vi parteciparono 884 delegati di 25 nazioni. Tra questi vi furono le più importanti personalità marxiste del tempo come i Tedeschi Rosa LuxemburgClara Zetkin e August Bebel, i Russi Lenin e Martov, il Francese Jean Jaurès. In quella sede vennero trattati, oltre al problema dell'atteggiamento da tenere in caso di una guerra europea e al tema del Colonialismo, anche la Questione Femminile e la Rivendicazione del Voto alle Donne.

I partiti socialisti si impegnarono a lottare per riuscire ad introdurre il suffragio universale.

 Il 26 e 27 agosto 1907,  si svolse invece la Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste, alla presenza di 58 delegate di 13 paesi, durante la quale fu istituito l'Ufficio di Informazione delle Donne Socialiste e la Tedesca Clara Zetkin fu eletta segretaria e la rivista, da lei redatta, Die Gleichheit (L'Uguaglianza), divenne l'organo dell'Internazionale delle Donne Socialiste.

Nel febbraio 1908 la Socialista Corinne Brown dichiarò sulla rivista - The Socialist Woman -  “che il Congresso non aveva alcun diritto di dettare alle Donne Socialiste come e con chi lavorare per la propria liberazione".    Il 3 maggio 1908 la Brown presiedette la Conferenza del Partito Socialista a Chicago, causa l'assenza dell'oratore ufficiale designato, che venne ribattezzata "Woman’s Day", durante la quale si parlò dello sfruttamento dei datori di lavoro nei confronti delle operaie, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto. 

Alla fine del 1908 il Partito Socialista Americano decise di dedicare l'ultima domenica del febbraio del 1909 all'organizzazione di una manifestazione per il 
voto alle donne.

La prima "Giornata della Donna" negli Stati Uniti si svolse quindi il 23 febbraio 1909.

A Copenaghen il 26 e 27 agosto 1910 durante la Seconda Conferenza Internazionale delle Donne Socialiste, che, si decise di seguire l'iniziativa americana istituendo una Giornata Internazionale dedicata alla Rivendicazione dei Diritti delle Donne.

In realtà per alcuni anni negli Stati Uniti e in vari Paesi Europei la giornata delle Donne si è svolta in giorni diversi.
Negli anni successivi, fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale,  sono state poi organizzate molte altre giornate dedicate ai diritti delle Donne
A San Pietroburgo, l'8 marzo 1917, le Donne manifestarono per chiedere la fine della guerra. In seguito, per ricordare questo evento, durante la Seconda Conferenza Internazionale delle Donne Comuniste che si svolse a Mosca il 14 giugno 1921, fu stabilito che l'8 marzo fosse la Giornata Internazionale dell'Operaia.

In Italia la prima Giornata della Donna si  svolse nel 1922, ma il 12 marzo e non l'8 marzo.
Nei decenni successivi il Movimento per la Rivendicazione dei Diritti delle Donne ha continuato ad ingrandirsi in tutto il mondo. Anche se tra la prima e la seconda guerra mondiale molte manifestazioni furono annullate o represse, altre si svolsero in maniera fiacca o non furono molto incisive.

Nel settembre 1944 a Roma fu  istituito l’UDI, Unione Donne Italiane, e si  decise di celebrare il successivo 8 marzo 1945  La Giornata della Donna nelle zone Liberate dell'Italia. 

Dal 1946 fu introdotta la Mimosa come simbolo di questa giornata.    Questo fiore fu scelto perché di stagione e poco costoso.

Tuttavia in Italia si deve arrivare agli anni Settanta per vedere la nascita di un vero e proprio Movimento Femminista.
L'8 marzo 1972 in Piazza Campo de Fiori a Roma si svolse la manifestazione della Festa della Donna, durante la quale le Donne chiesero, tra le varie cose, anche la legalizzazione dell'aborto.

Con la risoluzione 3010 del 18 dicembre 1972 ; ricordando i 25 anni trascorsi dalla Prima Sessione della Commissione sulla Condizione delle Donne (Svolta a Lake Success, nella Contea di Nassau, tra il 10 e il 24 febbraio 1947), l' ONU proclamò l’ anno 1975 "Anno Internazionale delle Donne". Venne seguito, il 15 dicembre 1975, dalla Proclamazione del "Decennio delle Nazioni Unite per le Donne: Equità, Sviluppo e Pace" - 1976-1985, tramite la risoluzione 3520.

Il 16 dicembre 1977, con la risoluzione 32/142 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite propose a ogni paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dichiarare un giorno all'anno "Giornata delle Nazioni Unite per i Diritti delle Donne e per la Pace Internazionale" ("United Nations Day for Women's Rights and International Peace") e di comunicare la decisione presa al Segretario Generale.

Adottando questa risoluzione, l'Assemblea riconobbe il ruolo della Donna negli sforzi di pace e riconobbe l'urgenza di porre fine a ogni discriminazione e di aumentare gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale del loro paese. 

L'8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, fu scelta come la data ufficiale da molte nazioni; tra cui l’ Italia.

Insomma, riassumendo possiamo dire che la Festa della Donna ha origine dai movimenti femminili politici di rivendicazione dei diritti delle Donne di inizio Novecento. Per alcuni anni la giornata delle donne è stata celebrata in giorni diversi nei vari Paesi del mondo, mentre l'8 marzo divenne la data più diffusa in seguito alla Seconda Conferenza Internazionale delle Donne Comuniste del 1921 e alla decisione, presa in quella sede, di istituire la Giornata Internazionale dell'Operaia.

Oscar Wilde:
Fornite alle donne occasioni adeguate e le donne potranno fare tutto.



Citazioni Letterarie nella Storia



William Shakespeare:
Dagli occhi delle donne derivo la mia dottrina: essi brillano ancora del vero fuoco di Prometeo, sono i libri, le arti, le accademie, che mostrano, contengono e nutrono il mondo.

Lev Nikolaevic Tolstoj
Le donne sono una vite su cui gira tutto.






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domenica 27 gennaio 2019

Info box ... Informativo ... Tra Memoria e Riflessione di Luigia Chianese


Tra Memoria e Riflessione 

di Luigia Chianese



#LaGiornatadellaMemoria
27 gennaio 2019 domenica

Oggi Mugnano di Napoli, il paesino in cui vivo, ha, anch’esso, celebrato
#LaGiornatadellaMemoria, tra i tanti eventi che ci sono susseguiti in questa settimana quello di oggi mi ha colpito particolarmente.

Oggi abbiamo avuto una vera
#RivoluzioneCulturale
Il Commercio, le Istituzioni, la Cultura e il Sociale si sono abbracciati per un fine nobile: ricordare per #NonDimenticare.





Il grazie più sentito va alla Scrittrice Regista #DovaCahan che con le sue parole di testimonianza ha dato una dimensione “nuova” a #LaGiornatadellaMemoria.

La parola che ho scelto è “nuova” per un motivo molto semplice; l’ autrice non si è limitata alla narrazione, sintetica, dal suo libro (che verte sulle vicende della sua famiglia e della Shoa) ma è andata ben oltre.

Prima un veloce passaggio su ciò che la storia ci ha consegnato: ovvero fino a che punto può arrivare l’orrore, la cattiveria e il pregiudizio dell’ umanità, si pensi ai campi di #sterminio, e poi con la persecuzione #Comunista, ed infine ha riportato tutto ai giorni nostri.

Ed è qui che sta il “nuovo”.

#LaGiornatadellaMemoria è stata indicata per #NonDimenticare il passato e per far si che tali tragedie non si ripetano mai più; ma Dova Cahan ha messo in luce un particolare “più recente”, direi più “nuovo” ed attuale e che spesso dimentichiamo: "l’isolamento internazionale" che puntualmente subisce Israele.

Israele è la nazione per il popolo Ebraico e spesso è sotto attacco mediatico e militare. Ancora oggi, nonostante l’ olocausto, il popolo Ebraico subisce guerre e violenze. Allora viene da chiedersi: si fa tanto per ricordare, ma nella realtà la guerra, lo sterminio non sono ancora finiti, continuano a presentarsi in forme più subdole, scaricando il problema su una Nazione costretta a difendersi ogni giorno.

Ecco! Questo è l’elemento che ha catturato maggiormente la mia attenzione.
La storia e il dolore  subito con il nazifascismo lo conosciamo e lo ricordiamo, ma nella realtà come stiamo avanzando verso la pace e verso il rispetto di tutti i popoli, di tutte le tradizioni, religioni e culture? La  risposta che mi do è che i nostri passi sono ancora lenti ed indecisi e “ciò che è accaduto può ancora accadere”, anzi sta accadendo.

Questo mi ha ha emozionato nella narrazione di Dova Cahan non la paura del passato che ritorna ma del passato che è ancora presente sotto altre forme!
Questo è stato per me il suo messaggio!

Ciò che, invece, ho trovato fuori luogo, in alcuni interventi dei presenti, è stato l’ accostamento, direi forzato e riduttivo, tra ciò che è avvenuto, nello scientifico sterminio del popolo Ebraico e non solo, con la vicenda dei migranti in Italia.

E’ come voler far passare un messaggio di “razzismo italiano” che non ha una sola chiave di lettura. Ho la convinzione che in Italia vi siano razzisti, come nel resto del mondo, purtroppo,  ma le proteste Italiane, verso lo sbarco dei migranti, non nascono da un rifiuto o da un odio verso altri popoli, altre razze o altre religioni, la protesta è verso le Istituzioni Europee e la mala gestione dell’ esodo dei migranti che stiamo subendo.
La paura ed i timori della gente non sono completamente infondati, sia in Italia che in Europa, (si leggano i giornali o si dia uno sguardo su internet) il problema non sono le persone, gli esseri umani di un altro colore, razza o fede che migrano, il problema sono i Governi, l’ Europa Unita e ciò che il Governo Italiano precedente al 04 marzo  2018  ha concordato.

La protesta degli Italiani, di una buona parte di essi per essere precisi, non nasce da o per razzismo verso l'uomo ma dalla mala gestione del flusso migratorio.
Per tanto paragonare le proteste verso i migranti con l’orrore dell’olocausto, per me, è qualcosa che è lontano dalla realtà; che forza la realtà è solo una strumentalizzazione politica contro l'attuale governo giallo-verde.

Non si sta “scientificamente pensando” di lasciar morire gente in mare, o si stanno accettando i lager in Libia; si sta però commettendo un errore grosso: non fermare, in maniera decisa,  i trafficanti e gli sfruttatori di uomini, non si sta andando a chiudere i lager in Libia, con interventi militari internazionali, e non si stanno aiutando, in maniera efficace e veloce, i popoli migranti a trovare un futuro nelle loro terre.

No! Non penserò mai all’ Italiano medio come razzista, perché rifiuta i migranti, penso all’ Italiano che protesta per una sconsiderata gestione di tale flusso umano.

Il razzismo verso il popolo Ebraico è stato vero razzismo; scientificamente studiato a tavolino, e non è paragonabile alle proteste sulla situazione migranti in Italia ed Europa.

Si può ovviamente dissentire da questa mia lettura della situazione migranti ma questo è il mio sentire; è il mio vivere in questo momento storico.
Io ci sono ora è questa è la mia visione!  

Luigia Chianese

 Si ringrazia per la " #RivoluzioneCulturale " :

Per il Commercio:
Vorrei prima di tutto ringraziare il Bar Pink Panter per aver messo a disposizione la Sala Eventi come location.

Per il Sociale:
I ringraziamenti vanno ai presidenti delle varie Associazioni organizzatrici:  
La Rosa Bianca con Tina Bianco
Proloco Munianum con Milena Maddalena di Maro
Proloco Mugnano Sociale con Alessio Filace Happy Life

Per le Istituzioni:
Il Sindaco di Mugnano, Luigi Sarnataro
ed la Vice Sindaco (mi scuso ma non ricordo il nome)



Per la Cultura:
Grazie agli “Esponenti Culturali”  
che hanno presentato le loro opere:


  • Per la Pittura:
          Vincenzo Tesone
          Mario Giamminelli
          Vittorio Musella
          Francesco Sellone


  • Per la Fotografia:
          Vittorio Calabrese


  • Per la  Poesia:
          Antonio Bruno
          Marco Palma
Che con i loro versi, semplici, precisi e mirati, si sono diretti al cuore dei presenti.


  • Un grazie per la Presentazione:
al dott. Salvatore Salatiello che con la sua introduzione ha messo subito in armonia tutti i partecipanti coinvolgendo l’interesse del pubblico.




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