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martedì 9 febbraio 2021

Perché Mi Appartieni - Mary Higgins Clark & Alafair Burke

Perché Mi Appartieni
Mary Higgins Clark 
Alafair Burke
 

Recensione – Opinione di

Luigia Chianese Books Review Blogger

Blog Libri e Opinioni

@LibrieOpinioni

 

Mugnano di Napoli

03.02.2021

 

Questo è il 6° libro della serie UnderSuspicion, anche questo è scritto, a quattro mani, con la bravissima Alafair Burke  ; Ricordo ai lettori che la (serie Sotto Sospetto) Under Suspicion Series nasce con la  prima opera scritta solo da Mary Higgins Clark: La Notte Ritorna. Come ho scritto in altre recensioni ogni volume potrebbe essere letto a prescindere dagli altri, perché, se pur legati uno all’ altro da vari fili conduttori, in ogni testo, vi è sempre un piccolo riassunto generale del perché si è arrivati a quel punto della storia e questo è meraviglioso, (quattro righe molto esaustive seminate qui e lì dove occorre) soprattutto perché la serie è iniziata prima del 2014 e l’ ultimo, “Perché mi appartieni” è uscito nel 2021; in 7 anni capita che si possa dimenticare qualche dettaglio. 

Anche questo romanzo è accattivante, stile leggero ed essenziale, pulito, non si può dire altro. Scivola via con facilità, genera sospetti ma non svela, da dettagli ma al contempo genera suspense, anche se a pagina 2…, avevo capito “chi” ma non perfettamente il “come”. Il doppio finale mi è piaciuto tantissimo: il primo carico d’azione, secondo me qui ci sta lo zampino di Alafair Burke  ; mentre il secondo, ricco d’amore, è di Clark; ma sono mie impressioni che potete non condividere, ma ribadisco che l’esperienza legale di Alafair Burke   si sente! Ai personaggi si affeziona sempre di più, sia ai buoni che ai cattivi, sono ben delineati e carichi di fascino e mistero. Insomma un altro buon lavoro che consiglio ai lettori! L.Ch.

Voto: 4/5 --- 📚📚📚📚🕮

 

NOTE:
Da ricordare che la (serie sotto sospetto) Under Suspicion Series 

nasce con la  prima opera scritta solo da Mary Higgins Clark: La Notte Ritorna

Libri scritti con Alafair Burke  :

·        Così immobile tra le mie braccia (2014)

·        La sposa era vestita di bianco (2015)

·        Non chiudere gli occhi (2019)

·        Every Breath You Take (2017) Un Respiro Nella Neve

·        You Don't Own Me (2018) Perché mi appartieni (uscirà 20 gennaio 2021)


TRAMA

Perché Mi Appartieni
Mary Higgins Clark  E Alafair Burke

Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Mentre Laurie Moran è alle prese con l’organizzazione del suo matrimonio, viene avvicinata dai coniugi Bell: il loro figlio Martin, medico di talento, è stato ucciso cinque anni prima a colpi di arma da fuoco mentre rientrava a casa. I Bell sono sicuri che a compiere l’omicidio sia stata Kendra, l’eccentrica moglie di Martin. Determinati a provare la colpevolezza di Kendra e a ottenere la custodia dei loro nipoti, chiedono a Laurie di presentare il caso del figlio nel programma tv Under Suspicion, assicurandole la collaborazione della nuora che, dal canto suo, vorrebbe far luce e liberarsi dalla coltre di sospetti e dicerie che la perseguita da tempo. Indagando, Laurie scopre che Martin non era perfetto come sembrava e che nascondeva molti inquietanti segreti. Nel frattempo, un pericoloso stalker inizia a monitorare ogni passo di Laurie…

Editore : Sperling & Kupfer - Prima Uscita Italia: 20/26 gennaio 2021
Lingua : Italiana - Copertina rigida : 312 pagine
Etichette: 


CENNI SULLA VITA di:

Mary Higgins Clark  E Alafair Burke


Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:

Mary Higgins Clark è considerata la Regina indiscussa della suspense. Autrice di innumerevoli bestseller - tutti pubblicati in Italia da Sperling & Kupfer - con cui ha venduto centinaia di milioni di copie in tutto il mondo, ha vinto il prestigioso Agatha Award alla carriera. Dopo una vita intensa, in cui ha costruito il proprio destino con passione e tenacia, a partire dalla difficile infanzia nel Bronx, si è spenta all'età di 92 anni, nella sua residenza in Florida. www.maryhigginsclark.com

Nata e cresciuta a New York (nel Bronx), ma di origini irlandesi, è nota in tutto il mondo come la «regina del giallo americano». Mary Theresa Eleanor Higgins Clark ha raccontato di essersi «ammalata di scrittura» all'età di 7 anni, essendo gli irlandesi spesso «narratori nati». La sua vita è stata segnata da una serie di tragedie personali: a 11 morì il padre e a 15 anni dovette andare a lavorare per aiutare a mantenere la famiglia; sposata a Warren Clark, restò vedova a 35 anni. Dopo diversi rifiuti, nel 1975 riuscì a pubblicare il suo primo libro, Dove sono i bambini, diventato presto un libro molto amato. È stata autrice di numerosissimi bestseller, in Italia editi da Sperling & Kupfer, come Un colpo al cuore (2008), La culla vuota (2008), La figlia prediletta (2009), Dimmi dove sei (2009), Due bambine in blu (2010), e dell'autobiografia Una luce nella notte (2006). Ha firmato cinque mystery assieme alla figlia Carol. Ex presidente della Mystery Writers of America, ha diviso il tempo tra l'attività di scrittrice e quella di nonna di molti nipoti. Ha inoltre vinto il Premio Agatha Christie alla carriera. Nel 2017 è uscito La sposa era vestita di bianco, scritto a quattro mani con Alafair Burke, e nel 2019 Sperling & Kupfer ha tradotto L'ultimo ballo e un secondo romanzo - Non chiudere gli occhi -, ancora scritto con Alafair Burke, figlia del celebre scrittore James Lee Burke. La notizia della sua scomparsa è stata data «con grande tristezza» dal suo editore Carolyn K. Reidy, AD di Simon & Schuster, specificando che l'autrice di decine di bestseller si è spenta il 31 gennaio 2020 in Florida per "complicazioni legate all’età anziana".


Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Alafair Burke figlia di un mostro sacro della letteratura americana, James Lee Burke, insegna diritto a New York ed è scrittrice di successo, apprezzata da autori come Michael Connelly («Sono un fan di Alafair Burke fin dal suo esordio, eppure continua a sorprendermi») e Lee Child («Intelligente, brava, capace e molto consigliata»). È l'autrice de La ragazza nel parco e Una perfetta sconosciuta (entrambi Piemme).


Nel Blog sotto l' etichetta Alafair Burke   

Troverai alcune delle mie recensioni sulle opere di questa autrice




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martedì 2 febbraio 2021

Tommaso Scotti - L' Ombrello dell' Imperatore

 
TOMMASO SCOTTI

L’OMBRELLO DELL’ IMPERATORE

 

Recensione – Opinione di

Luigia Chianese Books Review Blogger

Blog Libri e Opinioni

@LibrieOpinioni 

Mugnano di Napoli

27.01.2021

 

Da dove iniziare … ecco! Direi dalla cosa più strana che ho letto sul Giappone in questo testo: da pagina 42:

<< Ogawa sarebbe stato torchiato per giorni

nel tentativo di estorcergli una confessione:

secondo la legge Giapponese

era colpevole fino a prova contraria.>>. 

Penso che questo concetto, “colpevole fino a prova contraria.”  ribadito nelle note finali dell’ autore come vero e  non come frutto di fantasia romanzesca, resterà appiccicato alla mia mente in aeternum come  qualcosa di agghiacciante, soprattutto se come viene descritto a pagina 47:

<< A  volte sono le coincidenze più banali

a stravolgere una vita intera.>>. 

Saranno proprio queste coincidenze a trasformare in positivo e in negativo la vita di tanti personaggi. Il romanzo scorre con una lentezza primaverile, nel senso che ci impiega il suo tempo a germogliare, ma alla fine ti lascia un senso di soddisfazione soprattutto nel finale.

Ciò che colpisce molto è  il continuo sottolineare, nel bene e nel male, che  essere un Hãfu,  mezzosangue, è qualcosa che incide notevolmente nella vita di un Giapponese. Anche il modo in cui è scritto il libro, colpisce, infatti, si ha l’ impressione che sia scritto principalmente per gli occidentali, per far comprendere ai non Giapponesi i tanti modi di agire dei personaggi. Questo dover spiegare la cultura delle azioni/decisioni di un Giapponese, fa perdere un po’ di suspense all’opera, ma non la rende tediosa e neppure brutta.

Resta comunque un bel giallo, scritto bene, e anche ben sviluppato, il percorso narrativo è limpido ed è suggestivo essere trasportati nell’affascinate e misteriosa cultura nipponica con tutte le sue ordinate apparenze e le sue fragilità nascoste. Da pagina 68 :

<< La vita è quell’ istante che passa tra
il momento in cui si porta l’ estremità
di uno spaghetto alla bocca
e quello in cui l’ altra lo raggiunge.>>.

L’ autore, nella nota finale, ci tiene particolarmente a ribadire che i personaggi sono frutto della sua immaginazione ma le caratteristiche che li contraddistinguono sono reali o per lo meno sono quelle che ha appreso lui in 10 anni di vita in Giappone; anche tutti i luoghi, nei minimi dettagli sono reali, incluso i quartieri a luci rosse e le storpiature linguistiche, questo è molto bello da sapere non si smette mai di imparare anche  perché nella mia immaginazione di occidentale, cresciuta tra anni ’80 e 90’ con gli animēshons ( アニメーショ) dōga eiga ( 動画 映画  lett. "film animato") o manga eiga ( 漫画 映画  lett. "film di fumetti")  Anime – Manga, già immaginavo personaggi e luoghi stile fumetto. 

Nel testo sono degni di nota anche alcuni piccoli particolari ad esempio: a pagina 108 nella descrizione del personaggio Matteo Notte, sembra di rivedere l’ autore stesso; (guardare la foto e didascalia sulla sua vita di Tommaso Scotti nella 4° di copertina e in questo blog “cenni sulla vita dell’ autore”); le musiche e canzoni ascoltate dal protagonista del romanzo, l’ispettore Takeshi James Nishida della squadra omicidi, sono i preferiti dell’ autore, notare la dedica iniziale nel libro.

Come dicevo la parte più bella e avvincente è il finale tanto quanto lo sguardo accesso sulla vita nel Sol Levante raccontata da un Italiano innamorato del Giappone.

Ho tutta l’ impressione, però, che questo sia il primo di una serie; per i più romantici ci sarà il voler scoprire come si evolverà la vita amorosa e sessuale del nostro simpatico ispettore Nishida detto Jim, ed il suo rapporto con la figlia Mia.  Gli amanti dei Gialli/Thriller/Poliziesco, invece, aspetteranno le avventure dell’ ispettore con il suo enciclopedico e logorroico amico e  collega Joe, le disavventure con il suo superiore, il commissario Yamaguchi, e soprattutto si attenderà uno sguardo occidentale sul paese del Crisantemo. L.Ch.

 voto: 3 e mezzo/5 📚📚📚📖🕮

 

TRAMA

L’OMBRELLO DELL’ IMPERATORE

di TOMMASO SCOTTI

 

Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:

L'ispettore Takeshi Nishida della squadra Omicidi della polizia di Tokyo ha un secondo nome che pochi conoscono, ma che dice molto di lui. All'anagrafe infatti è Takeshi James Nishida. Perché Nishida è un hafu: un mezzo sangue, padre giapponese e madre americana. Forse per questo non riesce a essere sempre accomodante e gentile come la cultura e l'educazione giapponese vorrebbero. Forse è per il suo carattere impulsivo, per quel suo modo obliquo e disincantato di vedere le cose e le persone che lo circondano, che non ha mai fatto carriera come avrebbe meritato. O forse è perché lui non vuole fare carriera, se questo significa mettere i piedi sotto la scrivania invece di usarli per battere le strade di Tokyo, città che ama e disprezza con altrettanta visceralità – e che allo stesso modo lo ricambia. Ma Nishida è eccezionale nel suo lavoro: lo dimostra il numero di indagini che è riuscito a risolvere. Fino al caso dell'ombrello. Un uomo, ritrovato morto. L'arma del delitto? All'apparenza, un comunissimo ombrello di plastica da pochi yen, di quelli che tutti usano, tutti smarriscono e tutti riprendono da qualche parte. Ma questo ombrello ha qualcosa che lo differenzia dagli altri. Un piccolo cerchio rosso dipinto sul manico e, soprattutto, un'impronta. E Nishida si troverà di fronte a un incredibile vicolo cieco quando scoprirà a chi appartiene l'impronta digitale del possibile assassino: all'imperatore del Giappone.


CENNI SULLA VITA di:

TOMMASO SCOTTI


Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Tommaso Scotti, nato nel 1984, laureato in matematica, seguendo una passione per le arti marziali si è trasferito in Oriente nel 2010. Ha poi conseguito un dottorato di ricerca a Tokyo, dove adesso vive e lavora. Nel tempo libero si dedica al pianoforte e alla calligrafia. L’ombrello dell’imperatore è il suo primo romanzo, che racconta con sguardo curioso e disincantato le mille solitudini, i sorprendenti codici di comportamento e la disarmante bellezza del Giappone, introducendoci alla comprensione di una cultura tanto ammirata quanto fraintesa come quella del Sol Levante.

 

Editore : Longanesi (7 gennaio 2021)
Lingua : Italiano
Copertina rigida : 320 pagine
Dimensioni : 22.5 x 3.1 x 15.5 cm


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martedì 26 gennaio 2021

Jenny Blackhurst - La Paziente Perfetta

Jenny Blackhurst
La Paziente Perfetta

 

 Recensione – Opinione di

Luigia Chianese Books Review Blogger

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Mugnano di Napoli

19 dicembre2020

<< Lei non può curarmi.>>. 
Così inizia e così finisce il libro.
Prevedibile, mi dispiace dirlo, ma è un thriller altamente prevedibile, inoltre si corre troppo nel finale se lo si paragona al resto del racconto, nel complesso, però, non è una spiacevole lettura ma si sarebbe potuta sviluppare meglio. Per capirci, le prime 50 pagine sono un po' noiosette la curiosità verso la vicenda cresce con troppa lentezza, praticamente poca suspense ma è facile da leggere anche se sono un po' soporifere le descrizioni sulla vita delle protagoniste: donne assurde, donne anagraficamente adulte ma con atteggiamenti da adolescenti al liceo; ed è proprio dalle protagoniste che ci si aspettava di più dopo tanta descrizione e con tali trascorsi; in particolare dalla protagonista Karen, una maniaca del controllo. Il finale, però, è buono, questo lo devo ammettere, è sviluppato bene, in effetti  è originale; all’inizio mi ha dato l’ impressione che avessi sbagliato tutto nella  mia mente, intuizioni e deduzioni, invece si sono aggiunti piacevoli e sfiziosi tasselli, impossibili da ipotizzare in anticipo, alle mie stesse conclusioni. Mi sono sentita come la protagonista Karen Browning, soddisfatta di aver sempre ragione! Posso dire che il libro è scritto in maniera scorrevole anche se in taluni momenti bisogna prestare un po' più di attenzione ai fatti narrati ma nel complesso prende un generoso voto di 3/5. L.Ch. 
VOTO: 📚📚📚🕮🕮

 

TRAMA

La Paziente Perfetta

di Jenny Blackhurst


Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Karen, Eleanor e Bea sono amiche sin da quando erano bambine. Tra loro non ci sono segreti, e ciascuna conosce le altre alla perfezione. Adesso che hanno superato i trent'anni, hanno cominciato ad allontanarsi a causa delle difficoltà di tutti i giorni: Eleanor è una moglie e una madre sommersa dalle responsabilità e che fatica a stare dietro a tutte le cose da fare; Bea è felicemente single, o almeno questo è ciò che lascia credere agli altri; Karen fa la psichiatra e, nonostante il proprio passato oscuro, considera se stessa la roccia del gruppo, l'amica su cui contare. Ma quando una nuova paziente si presenta nel suo studio con disturbi che non le sono ancora del tutto chiari, Karen comincia a temere di aver messo le sue più care amiche in pericolo. Perché la sua paziente sa cose sulle tre donne che nessuno all'infuori del loro ristretto circolo potrebbe (o dovrebbe) conoscere...
 







 

CENNI SULLA VITA di:

Jenny Blackhurst

 

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Jenny Blackhurst è cresciuta in Inghilterra, nello Shropshire, è una scrittrice inglese. Vive con il marito nel suo luogo di nascita, Shropshire, e ha esordito nella letteratura con il thriller - Era una famiglia tranquilla (How I Lost You). In Italia tutti i suoi romanzi sono pubblicati dalla Newton Compton Editori.  Ha ottenuto in pochissimo tempo il consenso della critica e un grande successo di pubblico. La Newton Compton ha pubblicato anche La paziente perfetta e La figlia adottiva, La strana morte di Evie White.

Copertina rigida: 384 pagine
Dimensioni: 15.5 x 3.5 x 23.5 cm
Editore: Newton Compton Editori : 29 marzo 2018
Prima pubblicazione: 28.08.2016
Lingua: Italiano







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martedì 19 gennaio 2021

Andrew Michael Hurley - Loney

 Andrew Michael Hurley
Loney

 

Recensione – Opinione di

Luigia Chianese Books Review Blogger

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@LibrieOpinioni

 Mugnano di Napoli

Sabato 05.12.2020
 
È un quasi Horror, per essere più precisa un horror psicologico, un quasi Thriller con un tantino di gotico mistero. Eppure in copertina vi è scritto: 
“Non è solo un buon libro, è strepitoso.
Una storia straordinaria.”
Stephen King
 Mi sono fidata di uno degli autori che amo di più invece, questo libro, dalla meravigliosa copertina, mi ha lasciata con l’amaro in bocca. Non posso dire che mi sia piaciuto ma neppure il contrario. È tutto “un quasi”! La copertina della mia copia, però, con quella scritta scura, tra il nero e il grigio topo, con la casa disegnata nell’ incavo nella consonante L e il ramo d’albero che cresce intorno alla vocale Y, con la minuscola goccia di sangue che cola dalla punta bassa del ramo, come un fiore, tutto su un fondo bianco, è meravigliosa; complimenti al Polystudios.net per il progetto grafico. Narrato in prima persona, lo stile è bellissimo, chiaro e pulito, posso affermare che, questo racconto, è un eccezionale sfoggio di scrittura elegante e discreta, senza fronzoli, ridondanze, mancanze o esagerazioni, tanto scorrevole che le circa 360 pagine si leggono in massimo due giorni, forse troppo perfetto. A voler trovare un difetto potrei dire che la narrazione è un tantino prolissa, perché per più della metà del testo non succede molto, è una continua attesa, ma senza suspense, e questo per me è un problema in un horror/thriller, ma stilisticamente è un lavoro magistrale.  Da pagina 312:
<< Tonto, non sempre la verità è scritta sulla pietra.
Anzi, non lo è mai.
Esistono solo versioni diverse di uno stesso fatto.
E a volte conviene essere selettivi
circa la versione che si decide di dare alla gente.>>.
In fondo l’autore insegna letteratura inglese, non poteva essere scritto male.

Molto ben elaborato il bigottismo e il fanatismo religioso che dilaga tra i protagonisti, questo è tra le prime cose che noterete, un po' più accentuato su taluni personaggi più moderato su altri; la trama è semplice ma non la racconterò leggetela sotto nel mio blogIl ritmo della storia è lento, come le onde del mare, ma non troppo e per quanto i personaggi ed i luoghi siano ben descritti e ben sviluppati molto spesso non portano a nulla e forse è questo ciò che mi ha infastidito della storia. Ci sono, infatti, tante cose accennate e sospese ma senza consistenza. All’inizio sembrano tanti  indizi sparsi ma non è così. Per questo si rimane un po' spiazzati, come impotenti ed arrabbiati dinnanzi agli eventi, si vorrebbe aiutare i protagonisti a risolvere qualcosa ma non si può, questa è la sensazione che si prova leggendo questo libro.

Un po' come dice a pagina 195-196:
<< … diceva che la morte ha lo stesso
tempismo degli attori incapaci,
e credo che avesse ragione.
Quando qualcuno muore,
è normale rammaricarsi
per come lo si trattava da vivo.
… È il peggior senso di colpa possibile,
perché è assolutamente irreparabile.>>.
Nel complesso non lo sconsiglio, ma non mi sento neppure di consigliarlo è, come dicevo all’inizio, “un quasi” che sta a Voi decidere se scoprire o meno.
Come mette in evidenza il narratore a pagina 359:
<< … ci sono solo versioni diverse della verità.
E ad amministrarle sono sempre
gli strateghi più forti e preparati.>>.
Scegliete Voi, allora, che fare: leggerlo, per curiosità, o no! Potrebbe essere un capolavoro ed io non l’ho capito!  L.Ch. 📚Voto? 📚📚📚 🕮🕮

TRAMA

Loney

di Andrew Michael Hurley


Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Per la voce narrante di questo romanzo Loney vuoi dire tante cose insieme: uno strano nulla sulla costa del Lancashire, una stagione della vita, una dimora che cela segreti, la memoria delle vacanze di Pasqua trascorse laggiù insieme ai genitori, al fratello maggiore Hanny e a una piccola comunità fanatica in cerca di un miracolo impossibile. Loney è il tempo del legame esclusivo con il silenzioso, oscuro Hanny, fatto di muti scambi attraverso oggetti e piccoli giocattoli, e del rapporto controverso con due preti molto differenti: padre Wilfred, morto in circostanze tutte da chiarire, e il giovane padre Bernard, forse troppo interessato alla vita e alle opere del suo predecessore. Anni dopo quello strano nulla ancora respinge e chiama con i suoi riti antichissimi, i suoi misteri macabri, i suoi prodigi sanguinosi. 
Pubblicato in prima battuta da Tartarus Press, piccolo editore specializzato in romanzi dell’orrore e del soprannaturale, poi portato a un pubblico più vasto da John Murray, editore inglese di lungo corso, Loney ha vinto il Costa First Novel Award 2015 e si è meritato subito l’etichetta impegnativa ma meritata di classico moderno.
 

CENNI SULLA VITA di:

Andrew Michael Hurley


Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Nato nel 1975 a Preston, scrittore Britannico, dopo aver vissuto a Manchester e a Londra, vive e lavora nel Lancashire. Ha esordito nel 2006 con la raccolta di racconti Cages and Other Stories e ha pubblicato il suo primo romanzo, Loney, nel 2014. Stampato inizialmente in sole 278 copie, ha in seguito riscosso un buon successo e ottenuto un Premio Costa. Grazie al secondo romanzo, Il giorno del diavolo, è stato insignito dell' Encore Award destinato alla seconda opera pari merito con la scrittrice Lisa Mclnerney. Giornalista per il Guardian, insegna scrittura creativa alla Manchester Metropolitan University. 
Copertina flessibile : 368 pagine
Editore : Bompiani (13 marzo 2019)
Traduttore: Vincenzo Vega
Prima Pubblicazione: 01 ottobre 2014 - Lingua  : Italiano


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