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martedì 21 dicembre 2021

Guido Morselli - Uomini e Amori

GUIDO MORSELLI
Uomini e Amori

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) - 25.11. 2021
 
Un viaggio nell’anima ma anche nell’amore, così definirei questo romanzo di Guido Morselli. Dove all’amore ci si dà e si dà ma ad un certo punto bisogna riprendersi e avere. La storia narra di due amici, molto amici, ambientato in una Milano prima e tra la Seconda Guerra Mondiale, si narra delle loro avventure di vita, dei drammi e delle malattie ma soprattutto delle loro esperienze amorose; Questi due uomini fanno parte dell’alta borghesia, quella che ha la vita facile e ha la tendenza a giudicare gli altri e guardare gli altri dall’alto in basso.
Nel testo abbiamo due amici, apparentemente opposti, ma con vicende umane, professionali ed erotiche che s’incrociano. Da una parte abbiamo il dottor Saverio Maggio, medico preciso e scrupoloso, pedante e riflessivo, sposato con l’affascinante e dolcissima Nene; dall’altra parte ritroviamo il suo amico Vito Cambria, artista, precisamente pittore, incostante e trasgressivo, e dalle grandi prospettive ma che spreca il suo talento e, virtuoso del “libero amare”, è affiancato della sua compagna, Lucia Weiss, e anche della sua sensuale musa Marina Danzi. Questi due uomini, protagonisti dell’intera opera, sono uno l’opposto dell’altro, ma sono anche due facce della medesima medaglia, sono simili, perché sono entrambi estremamente concentrati su se stessi e sul proprio ego. Avranno un destino comune: essere esiliati, in una postazione militare, in solitudine, in una remota cittadina della Calabria e dove Vito Cambria morirà; entrambi non realizzeranno a pieno i loro propositi e le loro aspirazioni.
In alcuni tratti il testo potrà sembrare eccessivamente ragionato e riflessivo e anche noioso, diciamolo, sia per l’uso della terminologia, molto elaborata, sia per le continue digressioni; insomma è pesante veramente. Devo, però, notare che l’autore, Guido Morselli, riesce, per i protagonisti, Saverio e Vito, a scandagliare bene i loro stati d’animo, ma, per altri personaggi, come Lucia, ad esempio, i tratti, i sentimenti e la loro psicologia, non sembrano sviluppati adeguatamente, come volutamente arronzati, forse perché considerati marginali o di contorno alle meditazioni intellettuali dei due amici.
Il romanzo, secondo me, ha un difetto enorme, anche se stilisticamente può sembrare bello e le vicende molto suggestive, non genera empatia nel lettore. Insomma è stata una fatica, non un piacere, leggerlo fino in fondo infatti, nella mia copia, (maggio 1999; per conto del - Club degli Editori - S.p.a. - Milano; presso Arnoldo Mondadori Editore - S.p.a.) ci sono le tantissime note al testo, sono di Paolo Fazio, e vi è anche un saggio finale di Valentina Fortichiari. Praticamente le istruzioni alla comprensione e al perché al romanzo. L.Ch.
Il mio voto in una scala libri da 1 a 5 è solo un 2 e mezzo! 📚📚📖🕮🕮

 
NOTA:
Uomini e Amori fu il primo romanzo in assoluto composto da Guido Morselli: l’ideazione e le prime redazioni risalgono alla prima metà degli anni Quaranta. L’opera fu abbandonata e rimaneggiata più volte, tra il 1943 ed il 1957, e successivamente abiurata dall’autore. La prima edizione, postuma, risale al 1998.

TRAMA
UOMINI E AMORI
di Guido Morselli
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Nella Milano dei primi anni Quaranta, straordinariamente presente nelle atmosfere e in piccoli tocchi di somma precisione, si disegnano le storie sentimentali ed erotiche del medico Saverio Maggio e di sua moglie Nene, del giovane pittore Vito Cambria, di Lucia Weiss, sua compagna, e di Marina Danzi, sensuale musa di Vito. Tra sedute di posa, rappresentazioni teatrali e serate mondane, le vicende dei protagonisti si intrecciano con il dilemma arte-vita e gli enigmi del desiderio. La guerra, combattuta in una dissimulata località calabrese, allontanerà infine i due personaggi maschili dall’ambiente lombardo e dai loro tormenti amorosi, costringendoli a scoprire bruscamente un’altra realtà.
Uomini e amori è la prima – e inedita – prova di romanzo lasciataci da Guido Morselli. Ancora intrisa di un forte autobiografismo, testimonia dell’ambizione di affrontare un intreccio narrativo di ampio respiro. Preceduta da un minuzioso lavoro preparatorio e passata attraverso intricate e sofferte vicissitudini redazionali, essa mostra già quella complessità di tessitura che ritroveremo in tutta l’opera successiva.
 
Editore: ‎ Adelphi (22 aprile 1998)
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 450 pagine
Dimensioni: ‎ 12 x 1 x 24 cm
Etichette – Generi: Letteratura Letteratura Erotica Narrativa Psicologica Romanzo

 
CENNI SULLA VITA di:
Guido Morselli
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:

(Bologna 1912 - Varese 1973) narratore italiano. Condusse una vita schiva e ritirata, per lo più in una villa a Gavirate, presso Varese. I suoi romanzi furono tutti respinti dai vari editori a cui vennero via via presentati e i continui rifiuti indussero M. al suicidio. Solo dopo la morte cominciarono a essere pubblicate le sue opere, tutte improntate a una grande perizia stilistica e a un’originale costruzione d’intrecci. Situazioni di fantapolitica o di fantastoria sono il pretesto per far emergere la paradossalità delle vicende umane: Roma senza papa (1974) racconta la perdita d’identità di una chiesa tesa al rinnovamento; Contro-passato prossimo (1975) ipotizza una diversa conclusione della prima guerra mondiale; Divertimento 1889 (1975) è la nostalgica rievocazione della fin-de-siècle attraverso il racconto di un’avventura galante di Umberto I; Il comunista (1976) descrive la crisi della fede politica di un deputato emiliano; Dissipatio H. G. (1977) traccia il profilo angoscioso di un mondo senza genere umano. È notevole, in tutti questi romanzi, la capacità di ricostruire i caratteri e i personaggi di diverse culture e ambienti sociali. Scrisse saggi di argomento letterario (Proust o del sentimento, 1943; Realismo e fantasia, 1947) e uno in difesa della fede religiosa: Fede e critica (1977, postumo). Nel 1987 è uscito il Diario di M. per la cura di V. Fortichiari.
 


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martedì 19 ottobre 2021

Pausa Caffè con Gatti di Charlie Jonas

CHARLIE JONAS

PAUSA CAFFÈ 

CON GATTI 


Recensione - Opinione di

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Mugnano di Napoli (Na) – 28.09.2021

 

Partirei da questa frase che troviamo proprio all’ultima pagina del libro a pagina 266:

<<Perché il ricordo delle persone amate è qualcosa di molto prezioso,

ed è particolarmente bello quando questi ricordi

possono essere trasmessi ad altri.>>.

Amore, amicizia, speranza, nuovi inizi sono i temi trattati, con estrema leggerezza e semplicità, dall’autrice. Una penna leggera e piacevole senza fronzoli, direi una scrittura rilassata!

Personaggi pochi ma essenziali, sufficienti, equilibrati e diversi tra loro; locations magiche, la città di Colonia in Germania ma soprattutto la magica Isola di Ischia in Italia, quest’ultima vissuta tra la primavera e l’estate; i gatti, tra cui spicca Mimi, la gatta bianca dagli occhioni verdi cangianti, ma anche Lavanda, Afrodite e Tiramisù, un Cat Caffè, stile salotto della zia, la Caffetteria Fräulein Paula, per l’esattezza, i libri, tra cui  – La Particolare Storia d’Amore di Tipsy - dallo scaffale dei  - Libri a Lieto Fine – praticamente Gatti, Caffetteria d’altri tempi e Libri, un tridente perfetto; dolci della zia, profumati e gustosi, varie storie d’amore in atto tra alti e bassi, precisamente tre sotto il segno di un’antica saggezza: da pagina 9:

<<Essere infelice non ha mai reso felice nessuno .>>.

Un pizzico d’avventura semi tragica, bugie innocenti, situazioni comiche e imbarazzanti ed il romanzo con lieto fine è servito al lettore.

A proposito di dolci; vorrei segnalare che a fine libro, dopo l’epilogo e dopo i ringraziamenti vi è una sezione, di appena sei pagine intitolata - I Dolci più Gustosi del Quaderno Blu delle Ricette della Zia (Fräulein) Paula – e ci sono ben sei ricette con ingredienti ed esecuzione da poter provare veramente, anche a casa propria; sono i medesimi dolci che vengono serviti dalla proprietaria della Caffetteria l’ esuberante Maxie, nel suo Cat Caffè, in tra cui la conquistatrice di cuori passando dallo stomaco la Girella alla Cannella con l’Uvetta.

Prenderei al mattino un Cafè Italiano (espresso) accompagnato da un Dolce al Limone con lo Zafferano mentre, nel pomeriggio, un Tè alla Menta con Torta di Mele affondate con le Noci; grazie!

Il mio voto, in libri, da 1 a 5, per questo testo, è un bel 2 e mezzo, non di più! L.Ch.

 

TRAMA

Pausa Caffè con Gatti

di Charlie Jonas

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Si aggirano furtivi tra i tavolini, dormono sugli scaffali, usurpano le sedie più comode. Sono loro i veri padroni della caffetteria più famosa della città: i gatti, come la dolce e bianca Mimi. Sarà forse per questo che lì succedono cose straordinarie. Al suono delle fusa tutto sembra più semplice, ogni scelta meno ardua, ogni errore meno irrimediabile. Perché tutti hanno ostacoli da superare e scuse da fare, ma i gatti ci aiutano a trovare il coraggio di cambiare. Basta poco perché tutto accada: si sceglie il tavolo preferito, si ordina un caffè e una fetta di dolce, si prende un libro dagli scaffali. Ma soprattutto si segue una regola: aspettare. Aspettare che gli strambi avventori dal passo felpato decidano di avvicinarsi. Perché, si sa, è inutile chiamare un gatto: verrà solo quando lui vorrà. È così per Maxie che non è mai riuscita a capire quale sia il suo sogno nel cassetto, o Leonie che non dice la verità per non ferire una persona cara. Poi c’è Paul che vorrebbe tanto abbracciare sua figlia Emma, che si sente spesso sola. Per loro la caffetteria è l’unico posto in cui tutto sembra di nuovo possibile. In cui il passato può servire per cambiare il presente. Se ne esce diversi, più forti, più ottimisti. In fondo, niente di quello che si è fatto o detto è imperdonabile. E dove c’è un rimorso c’è sempre una seconda occasione. Mimi e i suoi amici sono lì per ricordarcelo: nulla è mai perduto per sempre.

 




CENNI SULLA VITA di:
Charlie Jonas

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Charlie Jonas è lo pseudonimo di una famosa giornalista tedesca amante dei gatti. Per scrivere il suo romanzo d’esordio – Pausa caffè con gatti – si è ispirata a un luogo reale, in cui si può entrare per comprare un libro, gustare una tazza di caffè o una fetta di torta, ma anche adottare o semplicemente coccolare teneri gatti.

(Non sono riuscita a reperire la foto dell’autrice e il suo vero nome quindi mi accontenterò di un gatto.)


Editore : ‎ Garzanti ( 8 aprile 2021 )
Lingua : ‎ Italiano
Copertina flessibile : ‎ 288 pagine
Dimensioni ‏ : ‎ 21.8 x 2.5 x 14.5 cm







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martedì 10 agosto 2021

Margherita Capitò - Il Delitto Della Via Accattapane

 Margherita Capitò

Il Delitto Della 

Via Accattapane

 

Recensione – Confronto di

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Mugnano di Napoli –22.07. 2021

 

Questa non è una vera e propria recensione diciamo che è una recensione/confronto, forse anche cattivella, che non ho potuto non fare.

Un libro di 170 pagine circa che scorrono velocemente, niente di geniale ma si lascia leggere sotto un ombrellone. Scritto da una donna, al suo primo romanzo, e come protagonista vi è una donna, precisamente “La Commissaria”.

Ora leggetemi bene, volevo scrivere “leggetemi con attenzione” non bene, ma sono Partenopea tollerate, per favore, le mie espressioni napoletane (Sientm’ Buon) tradotte in italiano: preparatevi sparo la bomba:

La Commissaria, la dott.ssa Sonia Castelbarco è, a parer mio, un perfetto alter ego femminile di Salvo Montalbano, sapete tutti chi è Montalbano vero? Immagino i fan in preda ad un attimo di soffocamento emotivo! 

Lei, guarda un pò! Adora il mare, scappa, appena può, al mare, non nuota ad oltranza come Salvo, ma fa vela, ma il mare "l’attrae assai"; abita in una villetta solitaria, anche lei, ma che coincidenza! (Ma la casa sulla spiaggia di Marinella con terrazzino sul mare della Sicilia non l’ha, e li parte il volgarissimo gesto dell’ombrello da nasce da un fantasma dispettoso che vive tutto nella mia testa.)  Lei adora mangiare, come Salvo Montalbano, ma ha una cosa in più, la commissaria, è esperta di vini; altra particolarità: Salvo Montalbano ragionava mentre era in pausa, fuori dal commissariato, ed anche la bella Commissaria Sonia ha questa abitudine. La Commissaria, poi, ha un modo d' investigare un po' fuori dagli schemi, come Salvo Montalbano, dirige il commissariato come una famiglia allargata, come Salvo Montalbano, (manca solo Catarella, ma forse no!) affiancata, nel suo commissariato, dal suo manipolo di fedelissimi, come Salvo Montalbano; il Vice Commissario, l’ Ispettor dott. Pasquale Cirillo, il Napoletano, che sarà l’ infiltrato, nelle vicenda narrata, mi ricorda il buon Giuseppe Fazio sempre, della serie Montalbano di Camilleri; abbiamo, poi, l’Ispettore Salvatore Giampiccolo, chiamato Ninì, lo sciupafemmine, che mi ricorda, ovviamente, il vice di Montalbano, lo sciupafemmine per eccellenza, Mimì Augello, anche se Ninì capitolerà d’amore per la sua bella Sonia; il vice Ispettore Antonini Fulvio, altro fedelissimo; e non poteva mancare un Medico Legale che state certi farà la sua strada, altri agenti con vari soprannomi, tipo Francesco Zanon, Veneziano, detto perciò Gondola, ed infine un allegro Questore; in questo caso un Questore molto disinvolto, non voglio spoilerare, ma da pagina 85:

<< è solo un uomo d’ordine.

E se c’è qualcosa di più pericoloso di un uomo di potere,

è proprio un uomo d’ordine.>>

 - << Perché>> -

<< Perché un uomo di potere è prevedibile.>>.

Il disinvolto Questore di questo romanzo è il dott.re Cesaroni, e non vi racconto come i rapporti tra i Questori e Salvo Montalbano siano particolari, che coincidenza!

Alla storia principale, giusto per trovare ancora altre similitudini con Camilleri, vi è una sotto storia, in questo caso, l’amore di Ninì per la bella Sonia e la storia del medico Michele Rocca, ex carcerato per “imputazione politica di stampo brigatista”! Storia nella storia, tipico modus operandi narrativo del Maestro. E per finire, come nelle peggiori tradizioni italiche anche qui chi è di “sinistra” è meglio tollerato … ma lasciamo perdere la politica su questo piano. 

Vogliamo parlare delle decisioni prese al limite della legalità, tipo far partecipare un civile, solo perché ha il porto d’ armi e sa sparare, in una irruzione armata? Queste sono bravate che si può permettere solo Salvo Montalbano al culmine della sua popolarità ed esperienza sul campo, non una giovane Commissaria alle prime armi, forse la si voleva rendere audace e sfrontata verso le regole come Montalbano. È, però, sull’ espressione a pagina 127:  

<< il saltafosso funzionò>>

tipica strategia interrogativa/investigativa di Salvo Montalbano, lo “Sfunnapedì” per l’appunto, che posso affermare che l’autrice, Margherita Capitò, sembra molto, ma molto, ma molto liberamente ispirata dal grande maestro Andrea Camilleri.

Tutto questo per farvi capire com’ è l’andazzo di questo giallo! Sapete però che vi dico! Che nonostante tutto il lavoro è bello, scritto bene, (non siamo ai livelli di Camilleri sia chiaro), ma è un buon lavoro, completo, leggibile, scorrevole, mai noioso, e con un bellissimo ed originale finale.

E per puro piacere personale desidero concludere con una citazione da questo libro, quella a pagina 96:

<< Ha ragione, ma sa com’è: ognuno è segnato dalla propria storia.>>.

Il mio voto, d’ incoraggiamento, è un bel 3 libri su 5. Buona lettura L.Ch.

VOTO: 📚📚📚📖📖

 

TRAMA

Il Delitto Della Via Accattapane

Margherita Capitò

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Un'auto incendiata lungo la via Accattapane, nel mezzo della campagna, tra vigne e oliveti; accanto, il corpo di un uomo, per metà carbonizzato. Una scena a cui la polizia non pensava certo di dover assistere nella tranquilla località turistica di Donoratico. Il caso vuole che in quegli stessi giorni un nuovo commissario sia approdato nella cittadina: è Sonia Castelbarco ed è appena arrivata dal nord Italia. Nonostante la giovane età, una massa di ricci ribelli e due occhi azzurro mare, Sonia è una donna lontana dagli stereotipi: ama cenare da sola al ristorante, fare lunghe nuotate per schiarirsi le idee, e una squadra tutta al maschile non le fa per niente paura ... anzi. Con l'aiuto dell'ispettore Giampiccolo, napoletano dalla battuta sempre pronta, tutt'altro che immune al suo fascino, si getta a capofitto nella sua prima indagine, complicata dall'arresto di Maurizio Venturini, un figlio di papà arrogante e viziato, coinvolto in un giro di cocaina. Ben presto, però, quello che sembrava un banale delitto di droga si colora di tinte più inquietanti: un intrigo mafioso internazionale, in cui si nasconde il peggior malaffare intrecciato alla politica.

 









CENNI SULLA VITA di:

Margherita Capitò

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Margherita Capitò è nata a Lisbona nel 1971 da padre siciliano e da madre francese. Ha studiato in Italia e dopo il liceo classico, si è laureata in lettere. Ha vissuto per brevi periodi in Marocco, Grecia e Luisiana. È stata corrispondente dal Marocco per alcuni periodici francesi. Vive fra la Provenza e la Toscana e Il delitto della via Accattapane è il suo primo libro. 

Autore: Margherita Capitò
Prima pubblicazione 24 settembre 2014
Editore:  Giunti Editore (5 gennaio 2017)
Lingua:  Italiano
Copertina flessibile:  176 pagine









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martedì 4 maggio 2021

Daniel keyes - La Quinta Sally

Daniel keyes
La Quinta Sally
 
 
Jinx, la prima creazione, è la violenta assassina, nata per gestire il dolore, nata dalla paura e dalla rabbia, emarginata dalla stessa Sally e costretta a subire, sfogare e reagire al dolore e alla violenza;
Darry Hall è la cenerentola, l’empatica, “la traccia” o meglio la cosiddetta "Coscienza Condivisa", generata da Sally, per gestire il lutto e l’abbandono; ma è anche colei che tiene sotto controllo le altre, per molto tempo, e lo fa all’oscuro di Sally; 
la terza è Bella, la sensuale attrice, cantante, musicista, un po' svampita, creata per non sentirsi emarginata e sola e per soddisfare i piaceri sessuali;
Nola Bryant è, invece, la miope e fredda artista e intellettuale, la sapientone del gruppo, l’intelligente e saccente, venuta alla luce per ultima per elevarsi su chiunque, per sentirsi migliore.
Jinx, Darry, Bella, Nola sono le creazioni che vivono in Sally attraverso i suoi “Vuoti Temporali” e che desiderano essere “Persone Reali”; queste personalità vengono fuori all’occorrenza o al richiamo volontario o involontario di Darry. 
Vengono alla luce attraverso un mal di testa, un brivido che percorre il corpo di Sally che le fa perdere conoscenza e coscienza di ciò che le altre personalità fanno quando prendono il controllo.
Sono diversissime personalità, che Derry, volontariamente e non, fa scoprire a Sally e che, alla fine di un percorso di conoscenza reciproca, decidono di diventare una.
Per fare ciò Darry , quella empatica, ricorre all’aiuto dello psichiatra Roger Ash, di cui s’innamora, che tenterà d’arginare il “Disturbo Dissociativo dell’Identità” di Sally attraverso la Fusione delle varie identità. Le identità, attraverso questa “Fusione Sotto Ipnosi”, non moriranno del tutto ma si diluiranno in uno solo essere, generando appunto la “Quinta Sally”  come una persona completa con tanto di pregi e difetti. 
Roger Ash le ingloberà una ad una, iniziando dall’ultima nata, Nola, l'artista intellettuale, e cercando di capire come fondere, per ultima, la tremenda e pericolosissima Jinx; tutto questo anche grazie all’ ISH (Inner Self Helper – Aiutante del Sé Profondo) che non è una vera personalità ma una personificazione della coscienza, quello che i freudiani chiamano super-ego, che verrà tirato fuori per aiutare in questa unione di identità e che alla fine si scoprirà essere per Sally … (non spoilero).
Tutto questo è narrato con dovizia di particolari; tutto il processo di resurrezione e rinascita di Sally è affascinante, soprattutto se pensiamo che questa storia, benché sia il frutto dell’immaginazione creativa dell’autore, è molto vicina a fatti che realmente accadono o che possono accadere all’interno della mente di un individuo. Ricordo, a tal proposito, che l’ autore, Daniel Keyes, ha realmente studiato molti casi come quello descritto nella sua opera di fantasia, laureandosi in psicologia e lavorando, tra le altre cose, con ragazzi con difficoltà di apprendimento.
Tornando al romanzo posso dire che l’autore ha la capacità di farci entrare in comunione emotiva con Sally e con le sue personalità in modo delicato e non invadente.
Sono rimasta affascinata dalle procedure di “Fusione Attraverso l’Ipnosi”, descritte con una tale naturalezza che sembrano veramente un po' troppo fattibili, infatti mi chiedo se sia veramente così facile ubbidire ad un comando se pur consensualmente.
Il linguaggio usato da Keyes è semplice e scorrevole, e le avventure delle cinque protagoniste sono divertenti e terribili allo stesso tempo, il tutto, unito a tempi narrativi eccellenti, mai troppo veloci se non alla fine, produce un romanzo davvero interessante.
Il finale l’avrei voluto più ricco e magari avrei voluto affrontare o avere qualche informazione in più anche sullo stato d’animo del dott.re Ash dopo il risultato ottenuto, soprattutto dopo che ha accettato di utilizzare la “Tecnica dell’Auto-svelamento”; dove il terapeuta funge da modello per il paziente aprendosi e svelando sia la propria vita che i propri problemi.
Voglio far notare che il libro è intitolato “La Quinta Sally” e forse, non a caso, è diviso in cinque parti! 
Nel complesso consiglio questo testo e ancor di più, del medesimo autore, ovviamente, consiglio Una Stanza Piena di Gente” (Cliccate e si aprirà la recensione)  senza trascurare l’opera che ha portato l’autore alla fama mondiale ovvero “Fiori per Algernon”. Luigia Chianese

Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 📕📗📘📚🕮
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Video Recensione di 
Luigia Books Blogger - Blog Libri e Opinioni
Aprile 2024
Potete vederla qui su You Tube 
anche seguendo il link https://youtu.be/XZyhfCEaRqw
Grazie!

TRAMA
La Quinta Sally
di Danile Keyes
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina: 
Sally Porter apre gli occhi in un letto d'ospedale. Non ha nessun ricordo della sera precedente, né di come sia finita lì. Di una cosa però è certa: non è possibile che abbia tentato il suicidio, come le hanno riferito i medici, né che abbia quasi ucciso i due uomini che l'hanno salvata, per poi cercare di violentarla. Eppure i medici non mentono, ed è così che Sally scopre di soffrire di un grave disturbo dissociativo dell'identità. Infatti era Nola, l'artista che possiede uno studio al Greenwich Village, che voleva morire, ed è stata Jinx, la violenta assassina, a difendersi dagli aggressori. Tuttavia in Sally albergano altre due personalità, che prendono di volta in volta il sopravvento e la spingono a comportarsi in maniera bizzarra: Derry, la cameriera gentile e affabile con tutti, e Bella, la seduttrice. Sconvolta da quella rivelazione, Sally chiede aiuto al dottor Roger Ash, un esperto di personalità multipla. Per il dottor Ash, l'unica soluzione è fondere le diverse personalità per dare vita alla «quinta Sally», una Sally finalmente unita e completa. Si tratta di un procedimento complesso e doloroso, in cui Sally dovrà rivivere i traumi che hanno causato la scissione e accettarli come parte integrante del suo passato. Ma non sarà facile nemmeno per Roger Ash, perché le ombre nascoste nel labirinto della psiche di quella donna così tormentata ed enigmatica lo costringeranno ad affrontare anche i suoi demoni...
 
TEA: 11 marzo 2021
Editore : Nord 22 febbraio 2018 
Lingua : Italiano 
Tradotto da : Valentina Zaffagnini
Copertina flessibile : 358 pagine


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TRAMA
Una Stanza Piena di Gente di Danile Keyes
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina: 
Il 27 ottobre 1977, la polizia di Columbus, Ohio, arresta il ventiduenne Billy Milligan con l'accusa di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie. Billy ha vari precedenti penali e contro di lui ci sono prove schiaccianti. Ma, durante la perizia psichiatrica richiesta dalla difesa, emerge una verità sconcertante: Billy soffre di un gravissimo disturbo dissociativo dell'identità. Nella sua mente «vivono» ben 10 personalità distinte, che interagiscono tra loro, prendono di volta in volta il sopravvento e spingono Billy a comportarsi in maniera imprevedibile. Nel corso del processo si manifestano il gelido Arthur, 22 anni, che legge e scrive l'arabo; il timoroso Danny, 14 anni, che dipinge solo nature morte; il violento Ragen, 23 anni, iugoslavo, che parla serbo-croato ed è un esperto di karaté; la sensibilissima Christene, 3 anni, che sa scrivere e disegnare, ma soffre di dislessia; e poi Alien, Tommy, David, Adalana e Christopher. Così, per la prima volta nella storia giudiziaria americana, il tribunale emette una sentenza di non colpevolezza per infermità mentale. Tuttavia Billy rimane un rebus irrisolto fino a quando, durante il ricovero in un istituto specializzato, a poco a poco non affiorano altre 14 identità autonome, tra cui spicca «il Maestro», la sintesi della vita e dei ricordi di tutti i 23 alter ego. E proprio grazie alla sua collaborazione è stato possibile scrivere questo libro, che con la passione e lo slancio di un resoconto in presa diretta ricostruisce l'incredibile vicenda di Billy Milligan e ci permette di entrare in quella «stanza piena di gente» che è la sua psiche. Una visita che ci lascia sconvolti e turbati, ma che ci induce a riflettere sull'abisso nascosto in ogni uomo. Perché, come scrive lo stesso Billy all'autore: «Solo chiudendo la porta sul mondo reale, noi potremo vivere in pace nel nostro».

Editore ‏ : ‎ Nord; 33° Edizione
Edizione Italiana: del 19 novembre 2009 - Lingua ‏ : ‎ Italiano
Tradotto da  : Natalia Stabilini e Isabella C. Blum
Copertina flessibile ‏ : ‎ 544 pagine - Dimensioni ‏ : ‎ 13.6 x 4.3 x 20.5 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8842914363 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8842914365



TRAMA
 Fiori per Algernon di Danile Keyes
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina: 
Algernon è un topo, ma non è un topo qualunque. Con un'audace operazione, uno scienziato ha triplicato il suo IQ, rendendolo forse più intelligente di alcuni esseri umani. Di certo più di Charlie Gordon che, fino all'età di trentadue anni, ha vissuto nella dolorosa consapevolezza di non essere molto... sveglio. Ma cosa succede quando quella stessa operazione viene effettuata su Charlie? Il diario di un uomo che "voleva soltanto essere come gli altri".

Editore ‏ : ‎ TEA; 13° edizione 
Edizione Italiana:  17 marzo 2016
Lingua ‏ : ‎ Italiano - Tradotto da: Bruno Oddera
Copertina flessibile ‏ : ‎ 314 pagine - Dimensioni ‏ : ‎ 20 x 2 x 13 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8850241917 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8850241910


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CENNI SULLA VITA di:
Danile Keyes
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Daniel Keyes  è nato a Brooklyn, 9 agosto 1927 ed è deceduto il 15 giugno 2014 a Boca Raton, Florida, Stati Uniti. Sposato con Aurea Georgina Vazquez. È stato un autore di fantascienza statunitense, principalmente noto per il suo racconto Fiori per Algernon, del 1959, vincitore del Premio Hugo nel 1960, che adattò in un romanzo omonimo nel 1966 aggiudicandosi con esso il Premio Nebula e in un film nel 1968. Ha insegnato a lungo, soprattutto a ragazzi con difficoltà di apprendimento. Proprio questo lavoro gli ha fornito lo spunto per il suo esordio narrativo, Fiori per Algernon: un successo mondiale, pubblicato in più di trenta Paesi e continuamente ristampato. Keyes ha un Bachelor of Arts in psicologia e un Master's degree in letteratura inglese ed americana. Nel 2000, la Science Fiction and Fantasy Writers of America lo ha insignito del Premio Author Emeritus. Dalle sue opere sono stati tratti dei Film: I due mondi di Charly, Un cuore semplice, Des fleurs pour Algernon. A partire dagli anni ‘80, si è dedicato prevalentemente alla non-fiction e con Una stanza piena di gente ha ottenuto una nomination al prestigioso Edgar Award.




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