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martedì 10 maggio 2022

Patrick McGrath - Follia

Patrick McGrath 
Follia


Ipnotica! È una storia ipnotica narrata magistralmente da Patrick McGrath. La follia amorosa, il sentimento amoroso su tutti i livelli: emotivo, passionale, torbido, sessuale, erotico, conscio ed inconscio, insensato, geloso, possessivo, omicida e suicida, sono trattati dall’autore con delicato magnetismo e con lucida consapevolezza, consapevolezza quasi clinica.
In questo romanzo psicologico i personaggi sono ben caratterizzati; in primis Stella Raphael, Edgard Stark e lo psichiatra criminale Peter Cleave; quest’ultimo è  il più ambiguo di tutti i personaggi; in quanto mescola il suo essere psichiatra al suo voler essere amico; ma fin dalle prime pagine mi viene da chiedere se sia morboso desiderio di Stella o di altro? La conoscenza, la gelosia e il possesso! Da pagina 255:
<< Era infatti essenziale che ora Stella
mi considerasse il suo unico sostegno.>>.
Sia ben chiaro su tutti gli attori del libro non vi è una vera e propria analisi psicologica, neanche dei protagonisti, anche se il mondo psicologico fa da sfondo a tutto, ma ugualmente sono tutti strutturati quel tanto che basta da comprendere la natura più intima di ogni soggetto, è un lavoro di limatura, di fino.
La storia è tutta prevedibile, dall’inizio alla fine, ma è comunque piacevolissima da seguire; invece il finale è aperto. Da pagina 296:
<< E naturalmente ho lui.>>.
Aperto alle varie interpretazioni del lettore e al suo sentire o al suo legarsi a qualche personaggio: all’amicizia psichiatrica di Peter Cleave, all’amore drammatico e romantico di Stella, e non è solo lei ad amare perdutamente, da pagina 93:
<<…perché si stava convincendo che la fiducia,
e la speranza e l’amore sono tali in quanto
nascono e screscono a dispetto della ragione.>>.  
Alla tenera e patetica vigliaccheria di Max, marito di Stella e psichiatra a sua volta o all’uxoricida, artista affascinante e calamitoso persuasore e psicopatico Edgard. Da pagina 250:
<< Era molto semplice: non farlo era impossibile. 
Impensabile. E quando capisci che non puoi più evitare, 
o rinviare, o ignorare una necessità,
il rischio cessa di essere un deterrente.>>.
Ora immaginate tutto questo in una Londra estiva che vira all’autunno, tra brevi e irruenti temporali, come le emozioni di Stella; l’inquietante nebbia come quella che avvolge la mente malata di Edgard, i classici bar Londinesi dove, in atmosfere gotiche e suggestive, si affogano i pensieri nell’alcol e per Stella nel gin, il tutto ambientato, per la maggior parte, in un manicomio criminale in stile vittoriano, ed ecco che il cupo romanzo neo gotico viene servito puntuale come una tazza di tè alle 16.30 in un perbene salotto inglese. Anche queste sono tra le note positive che ho ritrovato in questa piacevole narrazione. Da pagina 176:
<< Se ci pensi, quand’è che cominciamo a fare delle distinzioni
tra quel che è giusto e quel che è sbagliato?
Quando qualcosa ci ferisce a minaccia di farlo.>>.
Un racconto magistrale e leggermente inquietante, facile da leggere, coinvolgente e gradevole ed emotivamente forte, il tutto amalgamato in un linguaggio pulito, brillante e chiaro come un gin di qualità. 
E' un ottimo testo! Consigliato! Luigia Chianese 

Nella mia scala libri da 1 a 5 il mio voto è un bel 5 pieno! 📕📗📘📙📕
 

NOTE

«Emersi da una lettura che probabilmente avrà avuto poche interruzioni – senza ricorrere a sensazionalismi plateali, McGrath è un maestro nel­l'arte di non mollare la presa – ci si potrà domandare semmai in che categoria collocare questo libro avvincente ... Libro in ogni caso di atmosfere e di inquietudini sotterranee, tali da creare un disagio che a molti non dispiacerà. Ricordate la Gwendolin di Oscar Wilde? “Che tensione intollerabile” osservava quella saggia giovinetta. E continuava: “Speriamo che duri». Masolino d’Amico

TRAMA
Follia
di Patrick McGrath
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Inghilterra, 1959. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre, con apparente distacco, il caso clinico più perturbante che abbia incontrato nella sua carriera – la passione letale fra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra dell'ospedale, e Edgar Stark, un artista detenuto per un uxoricidio particolarmente efferato. 
È una vicenda cupa e tormentosa, che fin dalle prime righe esercita su di noi una malìa talmente forte da risultare quasi incomprensibile – finché lentamente non ne affiorano le ragioni nascoste. Alla fine del libro ci si troverà a decidere se la "follia" che percorre il libro è solo nell'amour fou vissuto dai protagonisti o anche nell'occhio clinico che ce lo racconta.
Il fatto è che in questo straordinario romanzo neogotico McGrath ci scalza dalla posizione abituale, e confortevole, di lettori, chiedendoci di adottare il punto di vista molto più scabroso di chi conduce una forma singolarmente perversa di indagine: il lavoro analitico. 
Eppure qualcosa, forse una tensione che a poco a poco diventa insopportabile, ci avverte che i conti non tornano, e che l’inevitabile, scandalosa e beffarda verità sarà molto diversa da quella che eravamo stati costretti a immaginare.

Editore: Adelphi (21 marzo 2012)
Lingua:‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 296 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8845926982 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8845926983
Lingua Originale: inglese
Titolo Originale: Asylum
Traduttore: Matteo Codignola
Generi – Etichette: Fiction Gotica Neo Gotico Narrativa Narrativa Gotica  

CENNI SULLA VITA di:
Patrick McGrath
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Scrittore inglese. Nato a Londra nel 1950. Il padre lavorava come psichiatra nel manicomio criminale di Broadmoor, dove il giovane Patrick passa gran parte della propria infanzia. 
A 21 anni si è trasferito in Canada dove ha lavorato nell’ospedale di Oakridge. 
Non ha perciò seguito la strada del padre e non si è laureato in psichiatria; la sua irrequietezza lo ha portato altrove, alla scrittura, ed ha immediatamente conquistato i lettori con la trama originale e coinvolgente di Follia, con oltre 500 mila copie vendute, e un successo che dura nel tempo. 
Tra gli altri suoi libri si ricorda: La lampada del diavolo (La Nave di Teseo, 2021) e Racconti di follia (La Nave di Teseo, 2020).
Dai suoi romanzi sono stati tratti i film The Grotesque (1995), di John-Paul Davidson, Spider (2002), di David Cronenberg e Asylum, di David Mackenzie nel 2005.
Dai suoi romanzi sono stati tratti i film The Grotesque (1995), di John-Paul Davidson, Spider (2002), di David Cronenberg e Asylum, di David Mackenzie nel 2005.
 
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martedì 3 maggio 2022

Ursula Poznanski e Arno Strobel - L’ Estraneo

Ursula Poznanski 
e Arno Strobel
L’Estraneo

Recensione - Opinione di
Mugnano di Napoli (Na) – 22-04-2022
 
Alti e bassi! Questo libro, scritto a quattro mani da Ursula Poznanski e Arno Strobel è pieno di alti e bassi, di noia ed emozione, di attimi d’insofferenza e altri di leggera suspense. Rientra a pieno titolo nei thriller psicologici, abbiamo i morti, gli assassini, il mandante segreto, i gregari e anche i giochetti mentali, nonostante tutto non decolla.
I personaggi, discretamente descritti, sono ordinari ed esageratamente sciocchini e distratti, sono piatti. La location non ha nulla d’interessante, prevedibilmente banale, gli eventi si sarebbero potuti svolgere ovunque se non fosse che la xenofobia di stampo neo nazista è più suggestiva se ambientata in Germania, un mediocre cliché.
Cosa altro ha di alti e bassi questo testo? All’inizio può sembrare divertente e piacevole osservare lo stesso episodio, lo stesso attimo di vita, da due punti differenti, maschile e femminile, ma alla lunga annoia da morire; è come rileggere due volte il medesimo avvenimento, trascinato ad oltranza, con solo  minimi cambiamenti che a lungo andare non producono neppure dei veri e propri indizi. 
Questo tedia! O meglio irrita!
Di contro; verso la metà della narrazione, diciamo più della metà, la suspense finalmente s’accende, s’inizia a sperare nell’evoluzione della storia, ma, tale suspense, è tirata troppo per le lunghe; il finale poi, in stile film americano di scarsa fattura, sfuma in una delusione totale.
Insomma, non lo consiglierei a nessuno, anzi dimenticatelo, come uno dei protagonisti ha dimenticato una parte della sua vita. Come è stata chiamata? Amnesia selettiva! Ebbene io penso che l’applicherò a questo libro; ma coscientemente e non per trauma o ipnosi! L.Ch.
Nella mia scala libri da 1 a 5 il mio voto è 1. 📙🕮🕮🕮🕮

TRAMA
L’Estraneo
di  Ursula Poznanski e Arno Strobel
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Immagina di essere sola in casa, avvolta in un accappatoio, mentre ti asciughi i capelli dopo un bagno caldo. Improvvisamente senti un rumore al piano di sotto, uno strano tintinnio, poi un cassetto che si apre e si richiude. Scendi le scale, ti avvicini alla porta della cucina e d'un tratto ti trovi davanti uno sconosciuto: occhi azzurri, capelli scuri, spalle larghe. Sei paralizzata dalla paura, inizi a gridare. Ma lui non scappa. E, cosa ancora più inquietante, ti chiama per nome, sostiene di essere il tuo fidanzato e non capisce come tu possa non riconoscerlo. Tu però sei certa di non averlo mai visto prima, afferri un fermacarte e glielo scagli contro. Chi è quell'uomo? Perché dice di conoscerti? Stai forse diventando pazza? Immagina di tornare a casa una sera e scoprire che la tua fidanzata non ti riconosce più. Comincia a gridare, è convinta che tu sia un ladro o un maniaco, ti scaglia addosso un fermacarte e corre a rinchiudersi in camera. Non riesci a capire, inizi a guardarti intorno e all'improvviso realizzi un fatto agghiacciante: le tue cose non ci sono più. Le tue giacche, che stamattina erano appese nel guardaroba, sono sparite. Non c'è più niente di tuo in quella casa. Stai forse diventando pazzo? Siete entrambi intrappolati in un incubo. E l'unico modo per uscirne è provare a fidarsi l'uno dell'altra...
 
CENNI SULLA VITA di:
Ursula Poznanski
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Ursula Poznanski è nata alla fine degli anni Sessanta (1968)  in Austria, a Vienna, dove ha studiato e dove ancora vive con la famiglia.  Ha lavorato come redattrice in una casa editrice di medicina. Dopo il successo del suo primo romanzo per ragazzi Erebos (pubblicato in Italia da Armenia nel 2011), ha deciso di diventare scrittrice a tempo pieno. Ha pubblicato numerosi libri per bambini e per ragazzi e alcuni thriller per adulti, in particolare Blinde Vögel (2013) e Fünf (2012), tradotto in italiano Cinque e pubblicato da Ponte alle Grazie nel 2013.

Editore: ‎Giunti Editore (2 gennaio 2018)
Lingua: ‎Italiano – Traduttrice: Lucia Ferrantini
Copertina flessibile: ‎368 pagine Dimensioni: ‎12.5 x 20 x 19.5 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8809864204 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8809864207


CENNI SULLA VITA di:
Arno Strobel
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Arno Strobel è nato Land of Saarlouis, Germania il 18 agosto 1962 e ha lavorato a lungo per una grossa banca prima di dedicarsi interamente alla scrittura. È diventato un autore bestseller con una fortunata serie di thriller psicologici. Studia Ingegneria elettrica. Dopo aver lavorato per diversi anni come Consulente di gestione IT  in Germania, si è trasferito in Lussemburgo , dove ha ancora lavorato nel 2014 implementando progetti IT in una grande banca tedesca. Nel febbraio 2014, lascia il lavoro e diventa scrittore freelance. Parallelamente alle sue attività informatiche, ha iniziato una carriera tarda come scrittore quando aveva quasi 40 anni. Il suo primo romanzo, Magnus (2007) è un thriller sotto il Vaticano  per il quale Strobel aveva svolto ricerche a Roma . Il suo primo grande successo, tuttavia, rimane un altro thriller più psicologico, intitolato Der Trakt  (2010). Da allora, tutti i suoi libri sono stati bestseller in Germania. Arno Strobel ora vive con la sua famiglia vicino a Treviri.
 

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martedì 19 aprile 2022

Richard Flanagan - Prima Persona

Richard Flanagan
Prima Persona
Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 10 - 04 - 2022
 
Potrebbe sembrare la storia di uno scrittore, che in questo caso è un ghostwriter, che cerca di sbarcare il lunario scrivendo la vera storia o meglio l’autobiografia di un eccellente criminale, intervistandolo, ma non è solo questo; è una storia nella storia, un incontro-scontro tra verità e menzogna, tra ciò che è reale e ciò che deve sembrare reale, tra ciò che è vero e ciò che deve diventare verosimile, è un autentico gioco di potere, è un ribaltamento psicologico tra due mondi, due stili di vita, dove non ha importanza la verità. Da pagina 21:
<< E io voglio che ci metta dentro 
tutto quello i lettori vorrebbero leggere 
su Siegfried Heild.>>.
La verità non ha mai avuto importanza per nessuno, non ha mai avuto uno scopo, la verità sarebbe stata quella proposta dal narratore di turno e, soprattutto, quella che “vorrebbero leggere” i lettori, sotto la logica di un adeguato profitto.
La verità, in questo libro, viene negata anche a se stessi, per conformismo, per volontà o semplicemente perché si ha paura di essa; ma il punto è chiedersi: - la verità è davvero così indispensabile? -. Da pagina 102:
<< Trovo sconcertante che tutti diano importanza alla verità.
Non capisco bene perché l’abbiano inventata,
se per sopravvivere abbiamo bisogno di fingere,
dire bugie bianche e indossare maschere.
Mi segui?>>.
Questo romanzo racconta la vita di una vita, un viaggio tra il mondo vissuto giorno per giorno per andare avanti e i mostri che si trascinano nel proprio io. E questi mostri, viventi o inconsci, si palesano anche quando non agiscono direttamente e si fanno sentire grattando, affamati, sotto la pelle di tutti anche a distanza di tempo e passando di persona in persona, superando il confine della morte. Da pagina 13:
<< La vita non è una cipolla da sbucciare
né un palinsesto da raschiare per riportare alla luce
chissà quale significato originario e più veritiero.
La vita è un’invenzione continua.>>.
La leggera comicità che, all’inizio, utilizza il protagonista Kiff Kehlman, giovane aspirante scrittore, con cui decide di narrare la storia di Siegfried Heidl, notissimo truffatore, è solo uno stratagemma ben preciso: serve per superare le difficoltà di una narrazione continuamente frenata, messa in dubbio, abilmente contorta e manipolata da parte dello stesso Heidl. Da pagina 144:
<< Pensare? Molta gente è fatta dalle opinioni altrui, Kif.
E finché io gliene davo, erano tutti felici e contenti.>>.
Alla fine, però, il ghostwriter cede e costruisce un doppio personaggio quello di Heidl e se stesso; o meglio è Heidl che, con la propria morte, riesce a ricostruire Kiff; quasi in un perverso gioco di ruoli non dichiarato. Da pagina 158:
<< Da Heidl stavo imparando
il potere della suggestione invece che della spiegazione;
dell’evasività invece che della rivelazione;
del concedere a malapena un dato di realtà
 – o meglio, la chiacchiera su un dato della realtà –
per lasciare che fosse il lettore a immaginare
tutto ciò che lo attorniava.>>.
Il fine di Heidl, è di divertirsi, di giocare, di fantasticare e di godere dei sui inganni al prossimo, fino in fondo. Il suo reale intento, per vincere la paura del futuro, secondo me, è di lasciare un marchio a fuoco nelle persone, una cicatrice invisibile e dolorosa, che lo facesse vivere ancora, ancora e ancora, nella memoria di chi lui ha scelto di tenersi accanto e di sentirsi, al contempo, libero di decidere dove, come e quando porre fine al gioco anche per gli altri.
Quello dello scrittore, Kiff Kehlman, invece, è di emergere come autore, ma, inevitabilmente, si trasformerà in ben altro e si ritroverà cambiato e trasformato. È questo il passaggio più accattivante e, secondo il mio parere, il senso di tutto il libro: -  la metamorfosi di un autore attraverso l’illusione della verità. -. Consiglio questa lettura. L.Ch.
Il mio voto, nella mia scala libri, da 1 a 5, è un bel 3. 📘📗📕🕮🕮

Prima Persona
di Richard Flanagan
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Siegfried Heidl è il più celebre truffatore d'Australia. Alla vigilia del processo che segnerà il suo destino una grande casa editrice decide di pubblicare la sua autobiografia, commissionandola a un “ghostwriter”. L'incarico viene affidato a Kiff Kehlman, giovane aspirante scrittore con famiglia a carico e ambizioni al momento frustrate dalla realtà. Kiff, che accetta a malincuore, spinto dalla necessità, ha sei settimane di tempo per comporre il ritratto di un uomo che forse non è mai esistito, che è per sua stessa natura un'illusione, un falso, un inganno. Dopo una settimana di domande imprecise e risposte evasive, Kiff decide che l'unico modo per raccontare Ziggy Heidl è riscriverlo, fino a smarrire il confine tra ciò che è reale e ciò che non lo è. Ispirato a un episodio della vita di Flanagan, un romanzo comico e raggelante che parla con lucidità del confine sempre più labile tra vero e falso nel nostro mondo.
 
Editore:Bompiani (5 settembre 2018)
Lingua:Italiano
Traduttore: Alessandro Mari
Titolo originale: ''First Person'' (2017)
Prima Pubblicazione: 02 ottobre 2017
Copertina flessibile: ‎430 pagine
ISBN-10: ‎ 884529644X - ISBN-13: ‎ 978-8845296444
Dimensioni: ‎ 15 x 2.74 x 21 cm
 
CENNI SULLA VITA di:
Richard Flanagan
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Richard Flanagan (1961) è nato e cresciuto in Tasmania, dove vive con la moglie e i tre figli. È Scrittore, Sceneggiatore e regista Australiano. Abbandonata la scuola in giovane età, ritorna in seguito a studiare e si laurea all'università della Tasmania con un  Bachelor’s Degree nel 1983. In seguito frequenta un Master in storia ad Oxford, al Worcester College, e, prima di dedicarsi alla scrittura, svolge i lavori più disparati, dalla guida fluviale (tema del suo esordio nella narrativa) all'imbianchino. Comincia il suo apprendistato (come esso stesso ama definirlo) nella saggistica trattando temi storico-politici della sua nazione e biografie come quella del noto truffatore australiano John Friedrich. In seguito, a partire dal 1994, esordisce come narratore con - Morte di una guida fluviale - il cui protagonista, Aljaz Cosini, nell'attimo del suo annegamento rivive la propria storia e quella dei suoi antenati al quale fa seguito una serie di acclamati romanzi che spingono alcuni critici a definirlo il più talentuoso romanziere della sua generazione. È autore di sei romanzi tra i quali - La vita sommersa di Gould -, basato sulla storia d'amore tra l'artista William Buelow Gould e una giovane donna di colore, che si è aggiudicato il Commonwealth Writers’ Prize nel 2002, La donna sbagliata dà voce alle ansie dell'Occidente post 11 settembre, mentre  - Solo per desiderio - verte sulle storie parallele dello scrittore Charles Dickens e dell'aborigena Mathinna.  - La strada stretta verso il profondo Nord -, ambientato durante la seconda guerra mondiale presso i campi di prigionia giapponesi e la Burma Railway, è in trentotto paesi, gli è valso il Man Booker Prize 2014.
 
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martedì 5 aprile 2022

Andrew Michael Hurley - Il Giorno Del Diavolo

Andrew Michael Hurley

Il Giorno Del Diavolo


Recensione - Opinione di
Mugnano di Napoli (Na) 
01.04.2022
 
Non consiglio questo libro se si è appassionati di Horror o Horror Psicologici. Lo consiglio se si è appassionati di ornitologia e natura in genere. Viene etichettato dalle case editrici anche come Horror perché parla del maligno, della malvagità,  del Diavolo che passa di cosa in cosa, di animale in animale e di persona in persona, ma anche di stagione in stagione attraversando i secoli, ma di tensione horror ne ha ben poca. Da pagina 10:
<< Il Diavolo non lasciava impronte nella neve, 
non bussava alla porta.
Era come se fosse l’aria stessa, dicevano.
La roba che respiravano. >>.
Suggestive, invece, sono le descrizioni dell’ambiente e in particolare dell’ambiente rurale, maestoso e molto faticoso,  in cui è avvolta la storia; le Endlands inglesi e il villaggio nella brughiera del Lancashire; Nella brughiera, appunto, non è un luogo a caso, l’autore l’ha scelto per un motivo bene preciso secondo me, forse, perché è un luogo misterioso e sinistro ed è il medesimo luogo dove sono state ambientate molte storie note al grande pubblico: è dove Sherlock Holmes passa per affrontare il terribile Mastino dei Baskerville, oppure dove hanno ballato le streghe narrate da Shakespeare nell’inizio del Macbeth, ed anche il luogo dove è ambientato il disperato amore raccontato in Cime Tempestose. Il luogo, però, è importante, ma non basta, perché la storia lo dovrebbe essere di più. Toccanti i paesaggi, ma, ad un certo punto, tediano fino all’inverosimile, la tentazione di abbandonare la lettura è forte, ma è più forte il desiderio di sapere “dove vuole andare a parare” l’autore Andrew Michael Hurley.
Come ho già accennato le descrizioni delle locations nello spazio e nel tempo, ma anche nella memoria della famiglia protagonista i Pentecost, e nella storia sono eccellenti, fin troppo meticolose direi, quasi da far perdere l’orientamento nel racconto, ma i personaggi e gli eventi non sono narrati con la medesima efficacia o  con la medesima passione, infatti, anche la morte è quasi banale. Da pagina 91
<< Ognuno di noi muore prima di ciò che possiede,
ognuno di noi tramanda ai vivi un museo accidentale. >>.
I personaggi sono flosci, arronzati, quasi forzati, in atteggiamenti e in azioni. Le vicende narrate non hanno molto pathos e sono scadenti in suspense e brividi e ricordo ancora che questo testo è catalogato negli Horror. Le tradizioni raccontate, i riti che vengono eseguiti, come svegliare e dar da mangiare al Diavolo e poi farlo andare via, non danno al racconto quel guizzo di curiosità che il lettore cerca, ciò che doveva essere ingannevole, sinistro, cupo e spaventoso semplicemente non lo è. La parte Horror doveva essere elaborata meglio perché così concepita la storia è solo un affascinante viaggio in folcloristiche tradizioni di dura vita campestre. L.Ch.
Nella mia scala libri da 1 a 5 il mio voto è un semplice 2. 📗📙📖📖📖
 
TRAMA
Il Giorno Del Diavolo
di Andrew Michael Hurley
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Cent'anni fa, durante una bufera eccezionale, gli abitanti delle Endlands sono rimasti confinati in casa per settimane. E quando sono finalmente usciti il Diavolo aveva seminato il suo veleno ovunque. Nessun rito, sacro o profano, è riuscito a cacciarlo. Si è portato via tredici persone in una volta sola. Il Giorno del Diavolo oggi è un giorno di tradizioni che si rinnovano per i bambini, un modo per ricordare, una messinscena intrisa di scongiuri. Ma se il Diavolo facesse veramente ritorno, a sconvolgere la vita già dura di chi ancora si occupa delle greggi, a seminare discordia tra famiglie che da sempre non si vedono di buon occhio? È autunno quando John Pentecost torna a casa, al villaggio nella brughiera del Lancashire dove è cresciuto, con la giovane moglie che aspetta un bambino. Il nonno, il patriarca, è appena morto, e oltre a congedarsi da lui bisogna dare una mano alla famiglia per riportare le pecore dai pascoli agli ovili. John e Kat sono attratti dall'idea di restare, lasciando una vita più agiata ma anche più banale per dare continuità alla tradizione. Ma antichi rancori riemersi rendono complicata la scelta, dividendo la famiglia di John, in cui sembra insinuarsi la presenza concreta del Diavolo nelle sembianze che prende quando vuole affliggerci. Una storia cupa, sinistra, inquietante, in cui la battaglia quotidiana della vita rurale è aggravata dalle complicazioni imprevedibili del soprannaturale.




CENNI SULLA VITA di:
Andrew Michael Hurley
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Andrew Michael Hurley Nato nel 1975 a Preston, scrittore Britannico, dopo aver vissuto a Manchester e a Londra, vive e lavora nel Lancashire e qui  insegna letteratura inglese e scrittura creativa alla Manchester Metropolitan University.  Loney, del 2014, il suo romanzo d’esordio, pubblicato da Bompiani nel 2017, dopo la prima tiratura di 278 copie con un piccolo editore è stato rilanciato dall’editore John Murray e ha vinto molti premi e ha ottenuto un Premio Costa. è stato tradotto in venti Paesi e ha venduto oltre 150 mila copie in Gran Bretagna. Anche il suo secondo romanzo, Il giorno del diavolo, pubblicato da Bompiani nel 2019, ha ottenuto molti riconoscimenti infatti è stato insignito dell' Encore Award destinato alla seconda opera pari merito con la scrittrice Lisa Mclnerney. Giornalista per il Guardian.

Editore: ‎ Bompiani (27 marzo 2019)
Lingua: ‎ Italiano
Traduttore: Vincenzo Vega
Copertina flessibile: ‎ 352 pagine
ISBN-10: ‎ 8845296210 - ISBN-13: ‎ 978-8845296215
Dimensioni: ‎ 15 x 2.24 x 21 cm
 


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