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martedì 27 settembre 2022

Dario Correnti - Il Destino Dell'Orso

DARIO CORRENTI 
Il Destino Dell’Orso
 
Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) -  21 agosto 2022
 
- Il Destino dell’Orso - è il secondo libro della fortunata serie dei Gialli/Noir che sta sfornando Dario Correnti. Faccio notare che Dario Correnti è uno pseudonimo; anzi, un doppio pseudonimo, perché nasconde due autori.
Il primo libro è stato - Nostalgia del Sangue - dove abbiamo imparato a conoscere la strana coppia Marco Besana, cronista di nera, che attualmente lavora in collaborazione con una famosa testata nazionale perché è giunto all’età della pensione, ma è un cronista che porta con se un enorme bagaglio di esperienza e resta una firma autorevole nel panorama della “nera”; e l’altra faccia della coppia: la giovanissima Ilaria Piatti, detta, offensivamente, “Piattola” dalla redazione, giornalista in stage, molto casinista, indecisa, con un’adolescenza difficile alle spalle in quanto macchiata dall’omicidio della madre da parte del padre; lei ha un assurdo gusto nel vestire o meglio, non ha gusto e logica nel vestire, però possiede una grande intelligenza, utile per stanare i Serial killer ed in più lavora come una nerd. Come dicevo il primo volume è - Nostalgia del Sangue - Il Destino dell’Orso è il secondo e - Tutti i nomi della Morte - è il terzo; sicuramente ve ne saranno altri.
In questo - Il Destino dell’Orso - si approfondisce di più la conoscenza tra Marco e Ilaria, di loro ne scopriamo caratteristiche peculiari, capacità e vissuto. Anche il loro rapporto umano e professionale si salda con più forza. Tutto questo durante l’ennesimo servizio di cronaca che questa volta spingerà i nostri protagonisti in Svizzera, nei Grigioni. Tutto parte dal ritrovamento di un corpo sbranato dall’Orso M18 Fulvio e culminerà, grazie all’intuizione formidabile di Ilaria e le capacità investigative di Marco, nella scoperta di un serial Killer avvelenatore molto particolare. Non mancheranno i colpi di scena, i codici cifrati, manie dell’alta borghesia milanese e i litigi; un giallo ma anche un thriller psicologico in piena regola.
Da pagina 40:
<< Tutto è veleno, e nulla esiste senza veleno.
Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto.>>.
Questa volta sia la vita di Ilaria che quella di Marco finiranno con l’intrecciarsi fisicamente con chi procura morte fino a giungere ai più tragici eventi tra avvelenatori – Specific –,  - Random -  e assassine innamorate.
Anche in quest’opera sono citati seria killer famosi del passato tra tutti è narrata la storia di un’avvelenatrice seriale del ‘700 – Giovanna Bonanno -, sopranominata “La Vecchia dell’Aceto”, condannata alla forca, previa tortura, a Palermo, nel 1789, accusata non  di – magarìa - (Magia) o maleficio ma addirittura di – Veneficio.
Il racconto è abbastanza lungo perché sono circa 477 pagine fitte e in carattere piccolo, ma i mini capitoli aiutano a non perdersi perché gli attori in gioco sono tanti. Anche in quest’opera non mancano gli amici che aiuteranno la coppia grazie alle poche ma buone conoscenze di Ilaria e alle grandi amicizie di Marco. Questo usus scribendi lo ritroviamo, per ora, in tutte e tre le opere, che fino ad ora ho letto: Narrazione da parte dei giornalisti, quindi non possiamo intuire in anticipo cosa sta per avvenire o chi potrebbe essere il cattivo di turno, due protagonisti differenti per età e metodo di indagine, presenza e/o scoperta del o dei serial killer, l’aiuto di medici e/o forze dell’ordine, riferimento a serial killer del passato o a famosissimi assassini seriali moderni, eccitazione, paura di non farcela ed infine successo rocambolesco. Ecco! Questo modus operandi letterario funziona, ecco perché consiglio anche questa lettura! L.Ch.

Il mio voto, nella mia scala, da 1 a 5,  apprezzamento libri, è un 3 Libri! 📕📗📘🕮🕮 L.Ch.
 
TRAMA
Il Destino Dell’Orso
di Dario Correnti
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
In una valle svizzera, un giorno di luglio, un industriale milanese viene sbranato vivo da un orso. Marco Besana, giornalista di nera con troppi anni di lavoro alle spalle e altrettanta disillusione addosso, è costretto controvoglia a occuparsi di quella strana morte. Sarebbe facile archiviare il caso come un incidente di montagna se Ilaria Piatti, giovanissima reporter, perennemente precaria, non fosse convinta di avere davanti un serial killer. Molto più feroce di qualunque animale. Ilaria e Marco, accompagnati dal cane Beck's, lasciano Milano e partono per l'Engadina. E lì scoprono una catena di morti orribili e misteriose, tutte apparentemente accidentali: un uomo caduto in un crepaccio, uno carbonizzato nel suo aereo privato, un altro mummificato in un bosco. La sequenza non può essere casuale. Anche se la polizia locale non collabora e in redazione nessuno crede in loro, i due cronisti non si danno per vinti. Sono sicuri di avere di fronte un soggetto molto pericoloso, che uccide le sue vittime con armi non convenzionali, in modi originali e sofisticati. E sembra ispirarsi alla più famosa avvelenatrice seriale del Settecento, Giovanna Bonanno, conosciuta come la Vecchia dell'Aceto.
 
CENNI SULLA VITA di:
Dario Correnti
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Dario Correnti è uno pseudonimo. Anzi, un doppio pseudonimo, perché nasconde due autori. Il suo primo romanzo, Nostalgia del Sangue, è stato uno dei thriller più apprezzati del 2018. Tradotto in quindici Paesi, è diventato un caso editoriale internazionale.
Con la seconda uscita, Il Destino dell’Orso (2019), si è consolidata la fortuna della coppia di cronisti Besana e Piatti con la pubblicazione della seconda avventura. La terza Avventura è intitolata Tutti i Nomi Della Morte.

Editore ‏ : ‎ Mondadori (23 marzo 2021)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 480 pagine - Dimensioni ‏ : ‎ 14 x 2.2 x 19.1 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8804736666 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8804736660
Oppure:
Editore ‏ : ‎ Mondadori (2 luglio 2019)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina rigida ‏ : ‎ 403 pagine - Dimensioni ‏ : ‎ 14 x 3 x 22 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8804718455 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8804718451
 

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martedì 20 settembre 2022

José Saramago - Le Intermittenze Della Morte

José Saramago

Le Intermittenze Della Morte

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 01.09.2022
 
“ Il giorno seguente non morì nessuno.
Il fatto, poiché assolutamente contrario alle norme di vita, causò negli spiriti un enorme turbamento…”.
Questo è l’incipit e senza girarci intorno vi dico subito che questo romanzo è un capolavoro! Piazzatelo sotto le etichette-generi che volete: Dark Fantasy solo Fantasy, Fiction Gotica, Narrativa ma anche Narrativa Gotica o Narrativa Moderna e Contemporanea non ha importanza, io mi sono divertita dalla prima all’ultima parola, sono rimasta esterrefatta. Ho sorriso, ho provato suspense, ho gioito, mi sono fatta venire l’ansia, ero troppo preoccupata per la Morte, pardon  - morte - con la minuscola, poi leggendo il libro capirete il perché, ma sono sempre stata dalla sua parte; l’ho adorata, l’ho adorato. Per me siamo di fronte ad una delle più belle manifestazioni di Narrativa Umoristica che abbia mai letto, ora che le grandi case editrici lo piazzino sotto l’etichetta/genere desiderano resta il punto centrale: questo lavoro è grandioso! Persino la maphia, si! Con la ph, mi raccomando, che è notoriamente una bruttura, è stata uno spasso! Da pagina 62:
<< Si potrebbe pensare che, dopo tanti e tanto vergognosi cedimenti
quali erano stati quelli del governo durante i tiremmolla delle transazioni con la maphia, fino all’estremo di consentire che  degli umili e onesti impiegati pubblici
passassero a lavorare a tempo pieno per l’organizzazione criminale,
si potrebbe pensare, dicevamo, che non sarebbero possibili maggiori bassezze morali.
Purtroppo, quando si avanza alla cieca  nei pantani terreni della realpolitik,
quando il pragmatismo s’impossessa della bacchetta  e dirige il concerto 
senza badare a cosa c’è scritto nello spartito, è più che sicuro che 
la logica imperativa del degrado finisca per dimostrare che, in definitiva,
c’era ancora qualche gradino da scendere.>>.
A questo punto devo raccontarvi della parola maphia: nella mia lingua il ph si legge F ma ad un certo momento sono stata così immersa nel racconto che ho iniziato a leggerlo ad alta voce, alle 3.00 del mattino, inventandomi intonazioni e voci e rendendo la – maphia – ancora più comica fermando il fiato su - ma - e poi sospirando il ph mentre leggevo. Volevo sentire nel corpo la storia, volevo farne parte! Il racconto è entrato nel mio cervello, solo Shining di Stephen King aveva mai fatto tanto in me! La vicenda narrata ti risucchia in un tornado di avvenimenti e informazioni, non riesci e non vuoi perdere una virgola, un punto, una maiuscola o una minuscola. E bisogna anche prestare attenzione a chi dice cosa e a chi fa cosa. È un delizioso inferno in terra, drammatico e tragico, ma comico all’eccesso! La scrittura, fitta, intensa e dinamica, scorre come la vita, senza sosta; l’autore, José Saramago, premio Nobel per la Letteratura  ricordiamolo, è padrone di un linguaggio raffinato, perfetto, e lo esibisce in una performance magistrale. La vicenda è incredibile, la location perde importanza nella realtà, i personaggi deliziosi, lo stile da premio Nobel insomma non si può chiedere di più! Il finale? Be’! Il finale scioglie il cuore! L.Ch.

Lo so non è una recensione ma una manifestazione d’amore per questo libro e questo autore, quindi avete già capito che nella mia scala da 1 a 5,  di gradimento libro, il mio voto è 5; forse di più! L.Ch.
 
TRAMA
Le Intermittenze Della Morte
di José Saramago
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Un paese senza nome, 31 dicembre, scocca la mezzanotte. E arriva l'eternità, nella forma più semplice e quindi più inaspettata: nessuno muore più. La gioia è grande, la massima angoscia dell'umanità sembra sgominata per sempre. Ma non è tutto così semplice: chi sulla morte faceva affari per esempio perde la sua fonte di reddito. E cosa ne sarà della chiesa, ora che non c'è più uno spauracchio e non serve più nessuna resurrezione? I problemi, come si vede, sono tanti e complessi. Ma la morte, con fattezze di donna, segue i suoi imprendibili ragionamenti: dopo sette mesi annuncia, con una lettera scritta a mano, affidata a una busta viola e diretta ai media, che sta per riprendere il suo usuale lavoro, fedele all'impegno di rinnovamento dell'umanità che la vede da sempre protagonista. Da lì in poi le lettere viola partono con cadenza regolare e raggiungono i loro sfortunati (o fortunati?) destinatari, che tornano a morire come si conviene. Ma un violoncellista, dopo che la lettera a lui indirizzata è stata rinviata al mittente per tre volte, costringe la morte a bussare alla sua porta per consegnarla di persona.
 
Editore:‎ Feltrinelli (24 gennaio 2013)
Lingua: ‎Italiano
Copertina flessibile: ‎ 224 pagine - Dimensioni ‏ : ‎ 13 x 1.42 x 19.99 cm
ISBN-10: ‎ 8807881357 - ISBN-13:‎ 978-8807881350

Oppure:

Editore: Einaudi; EINAUDI edizione (15 novembre 2005)
Lingua: ‎Italiano
Copertina rigida: ‎205 pagine ­ Dimensioni: ‎14.5 x 1.7 x 22 cm
ISBN-10: ‎ 8806179373 - ISBN-13: ‎ 978-8806179373

Traduttrice Rita Desti

 
CENNI SULLA VITA di:
José Saramago
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
José Saramago nato in portogallo, Azinhaga nel 1922 – e morto a Tias,  Isole Canarie nel 2010, è stato narratore, poeta e drammaturgo portoghese, ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1998. Costretto a interrompere gli studi secondari fece varie esperienze di lavoro prima di approdare al giornalismo che ha esercitato con successo su vari quotidiani. Dopo il romanzo giovanile Terra e due libri di poesia caratterizzati da una forte sensibilità ritmico-lessicale, si è rivelato acquistando fama internazionale con un'originale produzione narrativa in cui rielaborazione storica e immaginazione mistica e allegorica, realtà e finzione si mescolano in un linguaggio tendenzialmente poetico e vicino ai modi della narrazione orale. Tra le sue opere più note pubblicate da Feltrinelli: Il vangelo secondo Gesù CristoCecitàTutti i nomi, L'uomo duplicatoL'ultimo QuadernoDon Giovanni o il dissoluto assolto. Riconosciuto come uno degli autori più significativi del Novecento, la sua produzione spazia dalla poesia al romanzo, dal teatro La seconda volta di Francesco d'Assisi e Nomine Dei ai racconti storici. Intellettuale raffinato e impegnato, ha spesso fatto discutere per i suoi racconti dissacranti che colpiscono al cuore i mali della nostra società. Nel 1998 l’Accademia di Svezia gli ha conferito il Premio Nobel per la Letteratura premiando le sue qualità di scrittore ma anche l’uomo delle battaglie civili. Fissa in una frase il perché del proprio scrivere: “Le parole sono l’unica cosa immortale: quando uno è morto, ai posteri rimangono solo loro". Tra le pubblicazioni più recenti per Feltrinelli figurano: nel 2012 Lucernario, romanzo giovanile perduto e ritrovato; nel 2014 Alabarde Alabarde; nel 2019 Diario dell'anno del Nobel.
 
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martedì 13 settembre 2022

Stephen King - Fairy Tale

Stephen King
Fairy Tale

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 11 Settembre 2022
 
Tutto! Ecco la parola appropriata, Tutto! Questo romanzo è una summa di tutte le favole e fiabe più note che il mondo conosce. Ora vi scrivo la pozione magica con cui, secondo me, è stato portato alla luce  Fairy Tale:
Fondete le Fiabe dei Fratelli Grimm, però nelle loro versioni originali, quindi dove i cattivi sono disumani sul serio;
Uniteli ai colori e ai buoni sentimenti delle storielle Disney;
Aggiungeteci la magia dell’horror e del terrore di Howard Phillips Lovecraft, (in particolare  de - Il Richiamo di Cthulhu -); Non dimenticate un pizzico di Henry Kuttner, Clark Aston Smith, August Derleth e tanti altri, alcuni citati sotto varie forme in questo racconto;
Aggiungete dei piccoli riferimenti ai vari romanzi dell’autore stesso, ad esempio Cujo e amalgamate, nella  vostra mente, anche un inizio tragico stile - Furore - di John Ernest Steinbeck – inizio tragico che sembra incombere nelle previsioni del protagonista, ma che, fortunatamente, non si realizzerà;
É obbligatorio immergere, nella pozione che vi sto scrivendo, le ambientazioni stile Serie Televisive Fantasy ed utilizzate come misurino il Trono di Spade di George R.R. Martin;
Irrorate abbondantemente il Tutto con lo stile unico e ricco di dettagli del maestro Stephen King ed avrete Fairy Tale.
Data la pozione magica ora torniamo all’opera vera e propria; quando dico Tutto intendo che in Fairy Tale non manca quasi nulla di noto.
Questo Tutto inizia con una Promessa da mantenere, una Promessa frutto di uno Scambio-Preghiera rivolto a Dio in persona. Un Dio che non si conosce e che non si frequenta veramente ma che in questo frangente necessita d’esistere, e ci si rivolge proprio a Lui, l’entità più alta, più misteriosa e diciamolo più magica. Da pagina 12:
<< Se farai questo per me, chiunque tu sia,
io farò qualcosa per te>>, dissi.
<< È una promessa, e che io possa morire se non la mantengo.
Mostrami quello che desideri da me, e io lo farò. Lo giuro.>>.
Dopo questa Promessa-Preghiera, che è quasi un Voto, devo dirvi che in questa avventura non mancano i personaggi che materialmente accendono le scintille del racconto, quelle che hanno portato alla suddetta Promessa fatta da Charlie Reade, il protagonista, che stanno nelle fondamenta del racconto e sono:
Il caro genitore, questa volta l’amata madre del protagonista, che muore in un terribile incidente; investita, e tranciata in due, sul vecchio ponte di Sycamore Street, sul Little Rumple, nella cittadina di Sentry’s Rest, nell’Illinois.
Il padre Giorge Reade che, dopo la morte della moglie, cade nella depressione e nell’alcolismo, ed il nostro protagonista, dai 7/8 ai 17 anni, dovrà occuparsi, da solo o quasi, del padre e di se stesso.
Il vecchio burbero, malato e poi ferito, Signor Howard Adrian Bowditch, (AB) che vive al numero 1 di Sycamore Street, in una vecchia casa in Stile Vittoriano, soprannominata - Casa di Psycho - pulita ma malconcia e che custodisce un… no! Custodisce il Segreto nel suo capanno.
Ci sono, alla base del racconto, anche i Personaggi-Spalla ovvero il premuroso Lindsey Franklin, detto Lindy, che è uno sponsor degli alcolisti anonimi e aiuterà Giorge Reade, sollevando di un peso il nostro Charlie.
Il coach Harkness, severo e per nulla empatico, che farà da trampolino per l’abbandono allo sport di Charlie.
L’amorevole Melissa Wilcox, determinata e sincera fisioterapista del vecchissimo (spoiler 120 anni circa) signor Bowditch.
Oltre alle fondamenta, però, non sarebbe un -  Fairy Tale - se mancassero tutti gli altri e anche tutte le altre… cosucce… .
Non mancano Gigantesse tra cui Hana, mangiatrice di bambini e guardiana della Cittadella e della Meridiana, insieme alla sua crudele e violenta figlia, la temibile Molly la Rossa.
Non mancano Tornei e Duelli all’ultimo sangue, che a me sono sembrati una via di mezzo tra giostre medievali e i Giochi Sanguinari tra gli schiavi che si svolgevano nel Circo Massimo e nel Colosseo di Roma; in questo racconto, invece, si è costretti ad ammazzare il compagno di disavventura, o l’amico di cella, in una location che somiglia ad un tipico stadio americano.
Non mancano nuovi amici incontrati per strada, amici che, invece, moriranno strada facendo, animali salvati, esseri nati infami e malvagi come l’antipatico
Nano Peterkin; animali amorevoli, tra cui la mitica cagnetta di pastore tedesco Radar, co-protagonista della storia insieme all’umano Charlie Reade, e ci si può non stupire anche per la presenza del meraviglioso Grillo Parlante ma con una Corazza Rossa che per giunta viene definito Re del Piccolo Mondo; un Re che governa parecchie creature tra cui utilissimi Topi e indispensabili Lucciole. Il Grillo Parlante telepatico, no! Proprio non l’immaginavo ma c’è! Non mancano gli aiutanti generosi tra cui troviamo un malconcio Grigio, un Non Integro, ma coraggiosissimo Pursey, il cui vero nome è nientemeno che Percival. Esistono tanti  altri personaggi fantasiosi ma preferisco citare solo la bella Sirena Elsa - Colei che un Tempo Cantava – (Non Ariel mi dispiace.) trafitta a morte giacente nel suo laghetto, le grandi Farfalle Monarca, dai colori sgargianti e simbolo del Regno e molte, molte altre creature e personaggi.
Tutto questo viene ambientato, per la maggior parte del racconto, nella Cittadella fantastica di Lilimar ad Empis, dove i palazzi e le strade, con passaggi segreti e contorti, sembrano muoversi come i dipinti di Maurits Cornelis Escher; ed a Lilimar in Empis non possono mancare il - Pozzo Scuro – (Pozzo Profondo, Pozzo Infernale) da dove fuoriesce il  malvagio Gogmagog e il - Pozzo dei Mondi – profondo 53 metri con la scala a chiocciola in pietra ed i suoi 185 scalini di varie altezze che collega appunto il Mondo degli Uomini con - L’Altro Mondo -. Luoghi dove gli alti cancelli e le pesanti porte si aprono e chiudono con Parole-Formule magiche o misteriose alzate di braccia e dove le Lune nel cielo si baciano scontrandosi e frantumandosi.
Non mancano ovviamente i malvagi per eccellenza ovvero i - Soldati della Notte – i cosiddetti  - Zombie Elettrici – avete capito bene, non solo Zombie ma anche Elettrici. 
Non può assolutamente mancare il super cattivo per eccellenza, il
Male, l’innominabile Gogmagog. Lui è descritto da Stephen King come una specie di “sostanza nera e oleosa”, una creatura che rende “l’aria mefitica e putrida”, una “bolla di carne aliena”  con “due enormi occhi gialli” una “specie di drago” con le “ali coperte di spine bianche” aguzze come degli “uncini”, una “creatura gobba e contorta con i fianchi che si gonfiano e si sgonfiano come mantici”, è una “strana carne che spruzza una sorta di fluido disgustoso” questo è Gogomagog; tale mostruosità è accompagnata dal suo perfido esecutore ed evocatore chiamato - Il Predatore - che non è altri che Elden, l’ex Principino invalido.
Ci devono essere per forza i tentacoli del Male, cioè i fidati braccio destro e sinistro, ovvero gli scagnozzi deformi e crudeli del Predatore tra cui spiccano: Petra, l’amante perfida di Elden; Il Signore e Padrone Kellin ovvero il capo-Zombie delle guardie; ed il vigliacco Zombie elettrico Aaron.
Non credo che riuscirò mai a dimenticare gli Zombie Elettrici, con il Grillo Parlante Telepatico sono delle vere chicche!
Non mancano oggetti magici tra cui torreggia su tutti la Meridiana, protetta dalla Gigantessa Hana, che ha il potere di far invecchiare o ringiovanire, ma, in ambo i casi ci sono delle conseguenze, una tra tutte è la sterilità.
Vogliamo dimenticare il nostro protagonista? L’Umano Charlie Reade, ragazzo diciasettenne, ottimo studente e ottimo atleta, con una vita, nel mondo reale, un po' dura e triste, marchiata dalla morte della madre e dall’alcolismo del padre, che letteralmente, nell’Altro Mondo, quello di Empis, si trasformerà in un classico Principe Azzurro, biondo con gli occhi chiari; Si! Credeteci, abbiamo una trasformazione in stile Dragon Ball.
Se vi è un Principe allora vi è una Principessa! Una bella Principessa, 
con le labbra sigillate dalla maledizione, quindi per necessità ventriloqua, che all’inizio si presenta come una contadina e Guardiana delle Oche, ma che in realtà è Leah di Gallien, ultima erede della stirpe reale di Empis, ed entrambi, Charlie e Leah, accompagnati dalla ringiovanita cagnetta Radar, per motivi diversi, ma insieme, faranno “il loro dovere” e lotteranno con tutte le loro forze per riportare il bene!  
La storia è narrata proprio da Charlie Reade, il nostro Principe Umano, ma chi narra è un Charlie maturo, e racconta di una lotta tra Bene e Male su due livelli; tema molto amato da Stephen king. Da pagina 509:
<< C’è un pozzo scuro in ognuno di noi,
credo, e la vena non si esaurisce mai.
Però se bevi da quel pozzo,
lo fai a tuo rischio e pericolo,
perché l’acqua è avvelenata.>>.
Il primo livello di lotta è quello interiore di Charlie, dove il Male prende forma a causa della sofferenza e del dolore; il Male giace, cresce e si alimenta anche grazie all’amico Bertie Bird, che sembra un fastidioso diavoletto, che, sulla spalla sinistra, suggerisce i gesti brutti da compiere, le persone da deridere e sbeffeggiare. Il Male, si manifesta, più volte, anche consapevolmente, in Charlie, proprio negli anni della sua crescita, per poi cadere nell’oblio, vinto dalla - cosa giusta da fare - e dai buoni sentimenti.
Tenete a mente, però, che il Male cade nell’oblio, come Gogmagog, ma non muore mai; il Male sa attendere!
Il secondo livello di lotta tra Bene e Male è quello più ampio e generale e prende piede nel fantastico mondo di Empis dove il Male nasce dalla cattiveria gratuita e dall’indifferenza, s’invoca per vendetta e risentimento e s’abbatte prima sulla Cittadella di Lilimar e poi, sotto forma di maledizione, sui membri della Famiglia Reale e a seguire su tutti gli abitanti e il Regno di Empis.
Non temete però, vi  è un capitolo, prima dell’Epilogo, chiamato: Ecco il Vostro Lieto Fine.
È un racconto Perturbante, volendo utilizzare un termine scelto da Stephen King nel suo romanzo. Per la stesura di questo immenso lavoro mi piace immaginare King seduto dinnanzi al un grande tavolo, vicino ad una grande finestra, accanto ad un - Corridoio della Lettura - con almeno due pc e circondato da torri sbilenche di libri a destra e a manca, avanti e dietro, magari anche qualche testo aperto su alcune poltrone o sedie. Libri sugli autori citati, quelli delle Favole e Fiabe nelle varie versioni e dei racconti di Fantasia e Orrore. Ora immaginate con me fogli d’appunti nel mezzo dei suddetti volumi, sbirciate in quaderni con note scritte a mano, su cosa da tenere, altre d’accennare e altre da evitare o trasformare. M’immagino l’inizio della magia che prende forma nella mente di Stephen king e diventa il capolavoro che ci troviamo nelle mani. Ecco come immagino i natali di Fairy Tale.
Avrete già capito che il grande librone è pieno di tanti riferimenti a Favole, Fiabe, racconti Horror e Fantasy ed a Serie Televisive molto note, ma ci sono anche attinenze a scrittori eccezionali, molti scrittori, in primis H.P. Lovecraft, quindi più storie avete letto più vi divertirete a scovare i riferimenti.
La prima cosa che ho notato io, quando ho comprato il libro, alla sua uscita italiana, martedì 06 settembre 2022, però, è stata la magnifica copertina: quando sento sotto le dita le lettere rialzate e vedo le scritte color giallo-oro insieme al blu reale sul fondo, gongolo, è una mia debolezza estetica-tattile. Passiamo, poi, al retro del volume e la prima cosa che ho letto sono stati i
Ringraziamenti finali; mi sono commossa per il bellissimo pensiero che King ha rivolto ai suoi fan e famiglie vittime del Covid.
Non ho potuto non notare, prima di tuffarmi nella lettura vera e propria, sfogliando il libro a caso e avidamente, i paragrafi scritti in maiuscolo, per poi scoprire che è lo stratagemma dell’autore per riportare l’urlato, come nei social.
Gli occhi, successivamente, si sono posati su qualcosa d’incantevole ovvero i 33 disegni, tutti in bianco e nero, ve n'è uno ad ogni inizio di capitolo, Epilogo incluso, proprio come nei vecchi libri illustrati. A onore di cronaca devo riportare che i disegni dei capitoli pari sono opere di Nicolas Delort mentre quelli dei capitoli dispari e dell’Epilogo sono di Gabriel Rodriguez. I disegni che ho apprezzato di più sono stati due: quello a pagina 58, quindi il capitolo 4, dove troviamo illustrati i due protagonisti, Charlie con la sua cagnetta Radar. Mi è piaciuto perché amo immaginare che siano stati disegnati sotto indicazioni dello stesso Stephen King, quindi è come avere un manifesto della visione di King dei protagonisti.
L’altra immagine, parlo sempre nell’edizione italiana con traduzione di Luca Briasco, è quella a pagina 469 e che corrisponde al capitolo 23; vi è l’illustrazione di un mostro-umano dietro le sbarre. Di questo disegno ho apprezzato il tratto preciso e le ombreggiature, ma è stata l’espressione del viso data al soggetto, ferocia e tristezza insieme, un Hulk sconsolato, che mi ha colpito particolarmente; un’espressione molto intensa.
Una, una sola cosa ho quasi odiato: manca l’indice! Non m’interessa se fa tesina di laurea o sussidiario, se nei romanzi di questo genere non è d’uso metterlo, ma l’indice è importante. Amo gli indici con i capitoli e i sotto capitoli, sono utili, indispensabili, secondo me, specialmente nei romanzi molto lunghi, dettagliati e con tantissimi personaggi; e questo, ci potete contare, con le sue 675 pagine, Ringraziamenti esclusi, (688) è proprio un meraviglioso, affascinante e travolgente librone! Un ennesimo straordinario capolavoro di Stephen King. L.Ch.

Nella mia scala valutazione da 1 a 5, gradimento libri, questo libro merita un grande 4 libri. 📕📗📘📙🕮 L.Ch.  
 
TRAMA
Fairy Tale
di Stephen King
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Un ragazzo, il suo cane, la discesa in un mondo magico e oscuro. Benvenuti nel lato oscuro del «c'era una volta». Charlie Reade è un diciassettenne come tanti, discreto a scuola, ottimo nel baseball e nel football. Ma si porta dentro un peso troppo grande per la sua età. Sua madre è morta in un incidente stradale quando lui aveva sette anni e suo padre, per il dolore, ha ceduto all'alcol. Da allora, Charlie ha dovuto imparare a badare a entrambi. Un giorno, si imbatte in un vecchio - Howard Bowditch - che vive recluso con il suo cane Radar in una grande casa in cima a una collina, nota nel vicinato come «la Casa di Psycho». C'è un capanno nel cortile sul retro, sempre chiuso a chiave, da cui provengono strani rumori. Charlie soccorre Howard dopo un infortunio, conquistandosi la sua fiducia, e si prende cura di Radar, che diventa il suo migliore amico. Finché, in punto di morte, il signor Bowditch lascia a Charlie una cassetta dove ha registrato una storia incredibile, un segreto che ha tenuto nascosto tutta la vita: dentro il capanno sul retro si cela la porta d'accesso a un altro mondo. Una realtà parallela dove Bene e Male combattono una battaglia da cui dipendono le sorti del nostro stesso mondo. Una lotta epica che finirà per vedere coinvolti Charlie e Radar, loro malgrado, nel ruolo di eroi. Dal genio di Stephen King, una nuova avventura straordinaria e agghiacciante, una corsa a perdifiato nel territorio sconfinato della sua immaginazione.
 
Editore: ‎ Sperling & Kupfer 
Prima Edizione: 6 settembre 2022, Italia
Lingua: ‎ Italiano 
Tradotto da Luca Briasco
33 Illustrazioni: capitoli pari di Nicolas Delort 
capitoli dispari e epilogo di Gabriel Rodriguez
 
Copertina rigida: ‎ 688 pagine  
Dimensioni: ‎14.7 x 4.4 x 22.4 cm
 
ISBN-10: ‎ 8820074443  - ISBN-13: ‎ 978-8820074449
 
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CENNI SULLA VITA di:
Stephen King
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Stephen King è nato a Portland il 21 settembre 1947;  è uno scrittore e sceneggiatore statunitense, uno dei più celebri autori di letteratura fantastica, in particolare horror e gialli, del XX e XXI secolo. Vive e lavora nel Main con la moglie Tabitha e la figlia Naomi.
Da più di 40 anni le sue storie sono best seller incredibili Scrittore prolifico, nel corso della sua carriera, iniziata nel 1974 con Carrie, ha pubblicato oltre ottanta opere, anche con lo pseudonimo di Richard Bachman; fra romanzi e antologie di racconti, entrate regolarmente nella classifica dei best seller, vendendo complessivamente più di 500 milioni di copie in tutto il mondo, le sue opere hanno ispirato famosi registi come  Stanley Kubrick, John Carpenter, Brian De Palma, J. J. Abrams, David Cronenberg, Rob Reiner, Lawrence Kasdan, Frank Darabont, Taylor Hackford e George A. Romero. Pochi autori letterari, a parte William Shakespeare,  Agatha Christie e Arthur Conan Doyle, hanno ottenuto un numero paragonabile di adattamenti. Buona parte dei suoi racconti ha avuto trasposizioni cinematografiche o televisive, tra cui Shining, Stand by me, Ricordo di un’estate, Le ali della libertà, Il miglio verde, solo per citarne alcuni. Tra le ultime serie tv famose abbiamo 22/11/’63. Stephen king illustrazioni oggi è molto seguito sui social media, ed è anche stato insignito dal presidente USA Barack Obama della National Medal of Arts. Nel 2018 ha ricevuto il PEN America Literary Service Adward.
 
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