Visualizzazione post con etichetta Noir. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Noir. Mostra tutti i post

martedì 2 agosto 2022

Dario Correnti - Nostalgia Del Sangue

DARIO CORRENTI
Nostalgia Del Sangue

 
Mugnano di Napoli (Na) – 14 luglio 2022
 

Passato e presente, presente e basi per il futuro, esperienza e modernità, sicurezza e paura, forza e traumi, uomo e donna, maturità e gioventù; tutto! Vi è quasi tutto in questo giallo/thriller, sfociante nel noir, un libro ricco di emozioni.

I due personaggi principali sono il giornalista della cronaca nera, avanti con gli anni, con esperienza e pronto ad andare in pensione anticipata, Marco Besana e la giovane stagista, ventiseienne, Ilaria Piatti, detta “Piattola”, molto imbranata, insicura, portatrice di trauma e con un “non gusto” nel vestire ma con una spiccata intelligenza. Entrambi descritti con cura, durante tutto il racconto, nell’aspetto, nelle emozioni e nel modus operandi; due personaggi di cui sarà facilissimo innamorarsi perché non sono super eroi irraggiungibili, di quelli che fanno sognare, ma persone che svolgono il loro lavoro con amore e attraversano la loro esistenza facendo ciò che devono e ciò che possono tra errori e vittorie.

La location principale è la bergamasca, descritta senza tante illusioni o fantasticherie: cupa e chiusa, però aperta al lavoro e con gente rispettosa e taciturna dove “l’essere taciturna e rispettosa” spesso diventa sinonimo di omertà, non solo di buona educazione. Cambiano i termini, da nord a sud, ma la sostanza non muta, siamo tutti figli della medesima italica madre.  Da pagina 295:

<< Perché la morte,

che è la questione più universale in assoluto,

è una faccenda così vergognosamente personale? >> .

La storia è ben costruita, nulla da aggiungere. La vicenda narrata ovvero i vari omicidi rituali sono simili a degli omicidi avvenuti alla fine del 1800 nel nord Italia; omicidi che furono perpetrati, illo tempore, da Vincenzo Verzeni, il così detto “Vampiro di Bottanuco”, il primo serial killer italiano, studiato dallo psichiatra Cesare Lombroso.

In città, ora, vi è un nuovo serial killer divenuto tale alla scoperta del suo terzo omicidio noto, e saranno i nostri giornalisti Bersana e Piatti a indagare, tra alti e bassi, tra difficoltà e paura, tra astuzia e studio e riusciranno a risolvere il caso.

Verso la fine del racconto il giornalista Marco Bersana rivedrà le sue priorità, iniziando a riconsiderare alcune delle sue scelte mentre la nostra “Piattola”, da stagista sull’orlo del licenziamento, si “ battezzerà  giornalista di nera ”, proprio su un importante giornale italiano, con il suo primo articolo, firmato da sola ed in prima pagina. Un inizio di carriera scoppiettante per l’imbranata, goffa e mal vestita Ilaria Piatti! 

Sta nascendo una nuova collaborazione che ci potrà entusiasmare con il tempo!

Consiglio questa piacevole lettura. L.Ch.

Il mio voto, nella mia scala, da 1 a 5,  apprezzamento libri, è un  pieno 3 Libri!  
📗📘📙🕮🕮  L.Ch.
 
TRAMA
Nostalgia Del Sangue
di Dario Correnti
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Certe mostruosità possono maturare solo in posti così: una provincia del nord Italia, dove soltanto pochi metri separano un gregge di pecore da un centro commerciale con sala slot e fitness, dove la gente abita in villette a schiera con giardino, tavernetta e vetrina con i ninnoli in cristallo, dove riservatezza è il nome che si attribuisce a un'omertà che non ha niente da invidiare a quella dei paesi dove comanda la mafia. Gli stessi luoghi che più di cento anni fa, infestati dalla miseria, dalla denutrizione e dalla pellagra, videro gli spaventosi delitti di Vincenzo Verzeni, il “vampiro di Bottanuco”, il primo serial killer italiano, studiato da Lombroso con la minuzia farneticante che caratterizzava la scienza di fine Ottocento e aggiungeva orrore all'orrore. Il serial killer che sembra citare il modus operandi di quel primo assassino non è però un giovane campagnolo con avi “cretinosi”, è una mente lucidissima, affilata, che uccide con rabbia ma poi quasi si diletta, si prende gioco degli inquirenti. A raccontare ai lettori le sue imprese e, a un certo punto, a tentare in prima persona di dargli la caccia, la coppia più bella mai creata dal noir italiano: Marco Besana, un giornalista di nera alle soglie del prepensionamento, disilluso, etico e amaro come molte classiche figure della narrativa d'azione, e una giovane stagista, la ventiseienne Ilaria Piatti, detta “Piattola”. Goffa, malvestita, senza neppure un corteggiatore, priva di protezioni, traumatizzata da un dolore che l'ha segnata nell'infanzia e non potrà abbandonarla mai, eppure intelligentissima, intuitiva, veramente dotata per un mestiere in cui molti vanno avanti con tutt'altri mezzi, Ilaria è il personaggio del quale ogni lettrice e lettore si innamorerà. Un uomo anziano e una ragazza rappresentanti emblematici delle due categorie più deboli della società italiana di oggi, uniscono la loro fragilità e le loro impensabili risorse per raccogliere la sfida lanciata dal male.

CENNI SULLA VITA di:
Dario Correnti
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Dario Correnti è uno pseudonimo. Anzi, un doppio pseudonimo, perché nasconde due autori. Il suo primo romanzo, Nostalgia del Sangue, è stato uno dei thriller più apprezzati del 2018. Tradotto in quindici Paesi, è diventato un caso editoriale internazionale.
Con la seconda uscita, Il Destino dell’Orso (2019), si è consolidata la fortuna della coppia di cronisti Besana e Piatti con la pubblicazione della seconda avventura. . La terza Avventura è intitolata Tutti i Nomi Della Morte.


Editore: ‎Giunti Editore (17 gennaio 2018)
Lingua: ‎Italiano
Copertina rigida: ‎ 544 pagine
ISBN-10: ‎8809856015 - ISBN-13: ‎978-8809856011

 

CONSIGLIATI da

 
*************************************************
#Blog #LibriEOpinioni #LuigiaChianeseBooksReviewBlogger
#Recensioni @LibrieOpinioni #LuigiaChianese
#FollowMe Commenta, Condividi, I Like,
Clicca #Segui sul Blog Libri e Opinioni
Mi trovi anche su FB – YOUTUBE - INSTAGRAM - TWITTER
#DarioCorrenti #NostalgiaDelSangue
#IlDestinoDell'Orso #TuttiINomiDellaMorte 
#Giallo #Narrativa #Noir #Suspense #Thriller
****************************************************

martedì 31 maggio 2022

Gian Andrea Cerone - Le Notti Senza Sonno

 Gian Andrea Cerone
Le Notti Senza Sonno
 
 
Mugnano di Napoli (Na) – 25 maggio 2022
 
Lungo, lunghissimo circa 565 pagine scritte benissimo. Il linguaggio è preciso, gradevole e studiato, direi accurato, raffinato, elegante infatti questo è ciò che si nota immediatamente fin dalle prime pagine.
Le indagini trattate, in questo Giallo/Thriller con accenni Noir, sono temporalmente ambientate, in otto giorni, durante gli inizi della pandemia da Covid19 in Italia; le questioni sulla scrivania sono due, perché non vogliamo farci mancare la regola non scritta che il male non arriva mai da solo: la prima su un killer seriale che mutila di occhi e mano le donne catturate e solo dopo le uccide; la seconda questione è sull’omicidio, durante una rapina, di un noto gioielliere internazionale, il milenese Panizza.
Tutto questo è affrontato presso la Questura di Milano, in particolare le indagini saranno affidate al Commissario Mario Mandelli, un uomo concreto, competente e serio, innamoratissimo di sua moglie Marisa, detta Isa, sua ancora e punto fermo, seguito, fedelmente, dall'Unità di Analisi del Crimine Violento e dai suoi collaboratori, tra cui eccellerà l'Ispettore Antonio Casalegno, sopranominato Norris, per la sua impulsività e finezza nei ragionamenti, un autentico personaggio da Hard-Boiled.
Sarà una grande partecipazione di tutta la squadra investigativa composta da anatomopatologi, nerd informatici, agenti coraggiosi e dotati e di tante altre persone non appartenenti alle forze dell’ordine, tra cui qualche criminale.
Da pagina 565:
<<Non è una regola, è un dato di fatto, Isa. 
Il male lascia sempre un'eredità di dolore>>. ...
Lo ribadisco il testo è lungo ma mai tedioso, la lunghezza è dovuta dalla necessità di dare una prima spiegazione sulle caratteristiche di molti personaggi principali, soprattutto quelli delle forze dell’ordine, questo perché il romanzo potrebbe essere l’inizio di una fantastica serie molto ma molto cinematografica. Ci sono tutti gli attributi adatti: Un capo carismatico il Commissario Mario Mandelli, il suo secondo l'Ispettore Antonio Casalegno donnaiolo e sveglio, l’agente stile “Catarella” il meridionale Santosuso, agenti motivati, tra cui due donne, una di loro è Marica Ambrosio atleta professionista che diventerà “leggenda”, un medico legale la dott.sa Stefania Sileri altamente competente, il “circo” della scientifica con il suo personaggio eccentrico il dott. Bencivenni, abbiamo anche uno spregiudicato vanitoso e ambizioso Anchorman televisivo Alessandro Fuser che farebbe di tutto per lo share televisivo, non mancheranno, ovviamente, criminali Italiani e stranieri, in questo caso, tra gli stranieri i soliti Serbi e Russi, di alto e basso livello e i consueti Questori e Vice Questori che terranno le redini di tutto. Di certo non possiamo dimenticare mogli innamorate, fidanzate, figlie e figli, la solita cameriera dell’est europeo non poteva mancare e per finire amicizie varie che completano il meraviglioso pool. Una valanga di personaggi; ci sono proprio tutti e sono tutti ben presentati e delineati, tutti riescono a far parte delle storie senza sbavature o forzature, e tutto ciò è realizzato magistralmente; anche se per chi conosce la “metodologia/stile Camilleriano” non sarà una novità.
Il ritmo del romanzo è serrato ed è realistico, e tra le tante cose si nota che l’autore, Gian Andrea Cerone, è decisamente innamorato di Milano e dello stile di vita milanese, questo è indubbio; però, da meridionale quale sono, non ho potuto non “rosicare” sul fatto che si è fatto molto presente che il poliziotto stupido e raccomandato sia meridionale, come la poliziotta che deve essere protetta dall’uomo cattivo perché sceglie compagni di vita sbagliati e mezzi criminali sia meridionale anch’essa, mente i “supereroi” del romanzo sono del nord Italia e i simpatici del centro Italia. Cliché disgustoso! Volendo essere buona confido nella buona fede dell’autore che abbia solo voluto utilizzare uno stereotipo in maniera divertente.
Resta lo stesso un ottimo romanzo e ne consiglio la lettura! L.Ch.
Il mio voto, nella mia scala gradimento libri, da 1 a 5, è un 3. 📗📘📙🕮🕮
 
TRAMA
Le Notti Senza Sonno
di Gian Andrea Cerone
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Febbraio 2020: mentre i media diffondono le prime voci ancora confuse su un virus che sta mietendo vittime in Cina e sembra essere arrivato anche in Italia, la Questura di Milano si trova di fronte a un macabro ritrovamento e all'ipotesi di un killer seriale che si accanisce contro le donne, seminando indizi indecifrabili. Le indagini sono affidate al commissario Mario Mandelli dell'Unità di Analisi del Crimine Violento, un cinquantacinquenne solido, vecchia volpe del mestiere, innamorato dell'efficientissima moglie Isa e appassionato di storia. Al suo fianco l'ispettore Antonio Casalegno, affascinante e donnaiolo, talvolta fin troppo impulsivo e spregiudicato, perfettamente complementare al suo capo. Ci sarà bisogno di tutto il loro intuito, della loro competenza e della collaborazione di tutta la squadra investigativa – anatomopatologi e smanettoni informatici, ma anche una giunonica agente con un passato da atleta – per risolvere rapidamente il caso prima che il virus dilaghi e blocchi le ricerche. A complicare le cose interviene un altro crimine che scuote la città, l'omicidio di un noto gioielliere durante una rapina. In un'atmosfera da assedio, le indagini si concentrano in otto giornate tesissime fra colpi di scena e percorsi umani e sentimentali che si intrecciano, trasformandosi in una crudele sfida in cui ognuno metterà a rischio la propria esistenza e i propri affetti. Vincerla significherà dimostrare a se stessi e al mondo che vale la pena lottare fino all'ultimo respiro, per sentirsi ancora vivi.
 
CENNI SULLA VITA di:
Gian Andrea Cerone
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Gian Andrea Cerone savonese classe 1964, milanese d’adozione, vanta una lunga esperienza nell’ambito della comunicazione, delle relazioni pubbliche, istituzionali, dell’editoria tradizionale, digitale e televisiva, settori in cui ha rivestito importanti responsabilità in Italia e all’estero. Tra i numerosi incarichi svolti è stato consigliere per le relazioni esterne presso il ministero dello Sviluppo Economico e responsabile delle relazioni istituzionali presso EXPO 2015. Nel 2018 ha fondato con successo la piattaforma editoriale di podcast Storie libere. Questo è il suo esordio nella narrativa, il primo romanzo della serie che vede in azione la squadra investigativa dell’Unità di Analisi Crimine Violento di Milano.

Editore: Guanda (26 aprile 2022)
Lingua: Italiano
Copertina flessibile: 592 pagine - Dimensioni: 22 x 3.6 x 14.3 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8823529697 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8823529694
Generi – Etichette: Giallo Hard-Boiled Romanzo Thriller  Narrativa Noir

  • «Il giallo italiano ha una voce nuova e originale, che con ritmo incalzante e pungente ironia ci racconta una Milano sotto assedio.» Marco Vichi
  • «Un giallo potente che richiama Scerbanenco.» Severino Colombo, La Lettura - Corriere della Sera
  • «Cerone è al suo esordio nella narrativa, ma non certo nello storytelling: la sua corsa indiavolata contro gli omicidi e il virus è ricca di azione e tensione, crimini e personaggi.» Ttl – La Stampa
 
LINK nel Blog Libri e Opinioni
CONSIGLIATI da
Luigia Chianese Books Review Blogger
INSTAGRAM - TWITTER
#GianAndreaCerone #LeNottiSenzaSonno 
#Giallo #Hard-Boiled #Romanzo #Thriller #Narrativa #Noir
**********************************
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

lunedì 14 febbraio 2022

Kike Ferrari - Da Lontano Sembrano Mosche

Kike Ferrari 
             
 Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 13.02.2022
 
Questo è un noir molto particolare, brevissimo e intenso. Il protagonista è il signor Machi, un ricco mafiosetto, il suo regno è anche il suo locale - El Impero -. Il signor Machi è un essere volgare, drogato, poco colto, molto arrogante e maleducato, tratta con superiorità e disprezzo tutti coloro che incontra. Lui stesso si definisce, continuamente, un self-made man, ed è molto orgoglioso di esserlo e, soprattutto, di apparire tale, lo fa notare frequentemente e lo esternalizza attraverso il lusso, in particolar modo nell’abbigliamento firmato, da testa a piedi, e nel guidare la sua BMW nera da 200 testoni $. Da pagina 14:
<< Vede il successo, nello specchio, il signor Machi.
Cos’è il successo per lui?
Sorride allo specchio e pensa che il successo è lui.>>.
Ha una moglie Mirta, ricca di famiglia, con tanto di doppio cognome, un figlio Alan, probabilmente gay, e una figlia Luciana, che studia all’università; una figlia che il signor Machi non comprende, per gli studi intrapresi, e per il fidanzato che ha scelto.  
Il signor Machi è l’unico protagonista, la vicenda gira tutta intorno a quest’unico uomo, che il narratore chiamerà sempre signor Machi e verrà chiamato Luís o Luisito solo da se stesso. Tutti i personaggi che gravitano intorno al signor Machi sono tutti personaggi squallidi e negativi, il peggio che l’Argentina può presentare.
La storia si svolge in un lasso temporale brevissimo, ovvero in meno di 24 ore, in un' Argentina quasi post dittatura e completamente allo sbando dove riesce a farsi strada proprio il signor Machi, figlio di un immigrato Italiano. Tra le righe l’autore, Kike Ferrari, mette in evidenza proprio la disastrosa situazione socio-politica-economica in cui versa l’Argentina, in particolare la città di Buenos Aires, ma senza girarci troppo in torno.
Chi gira a vuoto, nella sua BMW nera da 200 testoni $, invece, è il signor Machi, a cui gira letteralmente il cervello tra sniffate di cocaina purissima, alcol, prostitute e soprattutto sospetti e dubbi. I suoi pensieri e le sue riflessioni tradiscono la sua vera natura di uomo moralmente piccolo e troppo condizionato dal successo e dall’apparire.
Il ritmo del libro è decisamente dirompente, fin dalle prime pagine; i brevissimi capitoli sono  incalzanti e ogni pagina tiene in tensione il lettore anche attraverso una scrittura fluida e scorrevole piena di piccoli e direi divertenti colpi di scena. È un libro con un finale – non finale, che, a seconda delle inclinazioni letterarie di che legge, può piacere o deludere, non ha vie di mezzo. Tutti pagano, in un modo o nell’altro, il prezzo per le scelte compiute, e il signor Machi lo sta scoprendo tra puttane, manette con il peluche rosa e 300 italianissime sciarpe firmate Marinella. Kike Ferrari è stata una piacevole scoperta!
Consiglio questa lettura e il mio voto, nella mia scala libri, da 1 a 5, è un buon 3. L.Ch. 📗📘📕📖📖

TRAMA
Da Lontano Sembrano Mosche
Kike Ferrari
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Il signor Machi è un uomo potente a Buenos Aires, quando si guarda allo specchio vede l’immagine del successo. Padrone di un piccolo impero, colluso in ogni sorta di traffico, Machi procede in modo spregiudicato in tutti gli ambiti. Per intenderci, in Italia sarebbe uno del “mondo di mezzo”. Ma cosa succede se un giorno, alla guida della sua Bmw nera da 200 mila dollari, fora una gomma e scopre nel bagagliaio un cadavere dal volto sfigurato da un colpo di pistola? Chi gli ha voluto giocare un brutto tiro? Sono tanti quelli che lui ha schiacciato e umiliato, e ai suoi occhi sono sempre stati così insignificanti da sembrargli da lontano solo piccole mosche. Così inizia la giornata più difficile dell’indimenticabile signor Machi, un personaggio emblematico e rappresentativo dei nostri giorni, abituato all’impunità del potere, che per la prima volta si ritrova alle prese con una situazione che sembra essergli sfuggita di mano. Di chi ha paura il signor Machi?

Editore: Feltrinelli (11 gennaio 2018)
Prima edizione: 2011
Lingua: Italiano - Traduttore: Pino Cacucci
Copertina flessibile: 183 pagine
ISBN-10: ‎ 8807032724 - ISBN-13: ‎ 978-8807032721
Dimensioni: ‎ 14.2 x 1.8 x 22.2 cm
Generi – Etichette: Giallo Hard-Boiled  Letteratura  Mistero Narrativa  Noir
 

“Probabilmente non vi ricapiterà di leggere una storia così perfetta”
Paco Ignacio Taibo II
 

“Kike Ferrari, scrittore premiato di giorno,
addetto alle pulizie nella metropolitana di notte.” 
El País
 


CENNI SULLA VITA di:
Kike Ferrari
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Kike Ferrari è nato nel 1972 e vive a Buenos Aires con la moglie e i tre figli. Ha esercitato i mestieri più diversi e ha vissuto quattro anni negli Stati Uniti a Fort Lauderdale, dove è andato a cercare fortuna con la moglie, prima di essere entrambi rimpatriati come immigrati illegali. 
Ora lavora come addetto alle pulizie nella metropolitana della capitale argentina di giorno e si dedica alla scrittura di notte. 
Ha pubblicato quattro libri che gli sono valsi premi importanti tra cui il premio Casas de las Américas (Cuba) e ha ottenuto con Da lontano sembrano mosche il premio come migliore opera prima al festival la Semana Negra de Gijón (Spagna). Per Feltrinelli, Da lontano sembrano mosche (2018).


CONSIGLIATI da
******************
#Recensioni @LibrieOpinioni #LuigiaChianese
#FollowMe Commenta, Condividi, I Like,
Clicca #Segui sul Blog Libri e Opinioni
Mi trovi anche su FB – YOUTUBE - INSTAGRAM - TWITTER
#KikeFerrari #DaLontanoSembranoMosche
#Giallo #Hard-Boiled #Letteratura 
#Mystery #Narrativa #Noir

************************



 

martedì 1 febbraio 2022

Claudia Piñeiro – La Crepa

CLAUDIA PIÑEIRO 
 
Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 06.01.2022
 
Superate le prime 50 pagine la suspense la si troverà solo verso il centro del libro; è un racconto, ambientato in Buenos Aires, con moderata tensione narrativa. Complessa e cruda, invece, è l’esposizione della psicologia dei personaggi soprattutto quella del protagonista: l’architetto quieto, frustrato e passivo, Pablo Simó, marito di una piagnucolosa Laura e padre di una disorientata adolescente, Francisca.
Pablo Simó (da pagina 177) - una persona ossessiva e maniaca dei dettagli - lavora da sempre nello studio di Architettura Borla (Borla Mario) e Associati, dove l’unica associata è l’affascinate e decisa Marta Horvat, e da Marta, con il seno rifatto, il top bianco e gli occhiali da sole, è segretamente attratto. I tre, Pablo, Marta e Mario, custodiscono, sotto un grosso strato di colata di cemento, un orrendo segreto che, dopo tre anni di silenzio, si materializza verbalmente, a causa di una giovane fotografa di nome Leonor, che è alla ricerca, e quindi chiede ai tre, del misterioso Nelson Jara. I motivi per cui Leonor chiede di Nelson Jara sono bel lontani da ciò che temono e sospettano i tre, ma loro non lo sanno e sarà Pablo Simó a scoprirlo ed a scoprire qualcosa su se stesso.
Da Pagina 38: 
<< “ Era un tipo strano, Jara, vai a sapere dov’è”.>>.
Nelson Jara apre una crepa reale in muro ma quella crepa diventa qualcosa in più per Pablo Simó, diventa una crepa nella sua vita di architetto, marito e padre.
Leonor, la giovane e profumata Leonor, è solo colei che allarga la crepa interiore, che s’ingrandisce nella mente e nelle emozioni del nostro protagonista, la si potrebbe definire la goccia che fa traboccare il vaso di una vita triste, piatta e ripetitiva.  
La crepa nel muro, l’omicidio, l’occultazione di cadavere, i problemi economici dello studio, il tradimento fisico, diventano questioni secondarie rispetto all’evoluzione emotiva e psicologica che avviene in Pablo Simó.
La prima crepa di Pablo Simó è come architetto parzialmente e/o insufficientemente realizzato, che continua, in modo ripetitivo e identico a disegnare, con la sua matita Caran d’Arche da tre millimetri, e a solo sognare di realizzare, il suo edificio di 11 piani rivolto a Nord.
La seconda crepa è come uomo; lui stesso arriverà a definirsi - una canaglia - perché l’unica volta che trova un po' di coraggio, nella sua insoddisfacente e piatta vita, è per un’azione criminale e insensata.
Da pagina 42:
<< “ Tu sai come trattare certe questioni, Pablo”.
“ Toglimelo di torno” aveva aggiunto Marta.>>.
La terza crepa è come padre quando comprende che la figlia Francisca lo vede solo come un uomo - patetico - incapace di essere veramente felice.
La quarta crepa, di cui prende coscienza, è come maschio eterosessuale, prevedibile e monotono: percepito - incapace di conquistare una donna - proprio da sua moglie Laura e definito - esemplare raro - o - strano - dalle uniche due donne da cui è attratto, la sensuale collega architetto Marta e la fresca e sveglia fotografa Leonor.
Solo quando prende coscienza di ciò che è diventato negli anni, un uomo che, come lo definisce Nelson Jara, (da pagina 176) - gli piace seppellirsi vivo sotto questa città – non solo fisicamente,  il - Sangue Testardo - di Pablo Simó, inizia a ribollire in lui e, finalmente, sceglie di costruire la sua vita e realizzare il suo sogno, ad ogni costo, cambiando prospettiva su ogni aspetto della sua esistenza. Da pagina 107:
<< “Spaventato di cosa?” Chiede Pablo.
“Che la vita passi mentre tu sei ancora così,” risponde l’amico,
“stufo, magari soltanto un po', è come un piccolo fastidio,
ma ci devi convivere, un malessere leggero ma permanente,
che non fa male e non uccide, ma ti consuma.”>>.
L’autrice, Claudia Piñeiro, attraverso un’angolazione architettonica del tutto singolare di Buenos Aires, narra magistralmente questa evoluzione interiore di Pablo Simó, direi che lo fa con una certa accelerazione emotiva, molta eleganza è una discreta quantità di realismo. L.Ch.
Consiglio questa lettura, infatti il mio voto, nella scala libri 1-5, è di un bel 3 libri. 📚📚📚📖📖
 
TRAMA
La Crepa - Claudia Piñeiro
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Nella vita da uomo qualunque dell'architetto Pablo Simó c'è una fessura inconfessabile, una crepa che gli tormenta la coscienza: Nelson Jara. Forse era solo un piccolo truffatore, una "canaglia", ma anche Pablo Simó sa di essere una canaglia, nonostante l'apparenza di irreprensibile professionista e buon padre di famiglia. Come una crepa che si allunga e si allarga, tutte le piccole certezze quotidiane di Pablo si sgretolano: una giovane donna che sembra sapere chissà cosa su Jara scatena in lui un'attrazione dirompente, la famiglia va in frantumi, il lavoro diventa insopportabile, e passo dopo passo la tentazione di essere canaglia fino in fondo lo travolge. Ancora una volta Claudia Piñeiro ci narra i piccoli inferni di una variegata umanità, nella monumentale Buenos Aires invasa dal cemento delle speculazioni edilizie dove l'apparenza, più che mai, inganna.
 
Autrice: Claudia Piñeiro
Editore: ‎Feltrinelli (14 gennaio 2016)
Copertina flessibile: ‎208 pagine
Lingua: ‎Italiano
Traduttore: Pino Cacucci
Lingua Originale: Spagnolo
Titolo Originale: Las Grietas de Jara
1° Edizione Originale: 2009
Ambientazione: Buenos Aires
Genere – Etichette: Autori Argentini Giallo Mistero Narrativa  
 
CENNI SULLA VITA di:
Claudia Piñeiro
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Claudia Piñeiro nasce il 10 aprile 1960 a Burzaco, nella provincia di Buenos Aires. Al momento di iscriversi all'università il suo desiderio era quello di studiare lettere o sociologia, ma in quegli anni la dittatura militare precluse alle donne la possibilità di seguire una carriera legate alle scienze umanistiche e così Claudia fu costretta a cambiare percorso di studi. Si laurea nel 1983 all’ Università di Buenos Aires come contabile pubblico nazionale, professione che eserciterà per 10 anni prima di dedicarsi alla scrittura.
In un'intervista pubblicata nel 2005 nella Revista Ñ del diario Clarín, racconta come iniziò la sua carriera di scrittrice. Nel 1991 lavorava in una società che aveva una filiale a San Paolo, ma trovava la mansione noiosa e insoddisfacente. Un giorno, leggendo un’inserzione in un giornale riguardante un concorso di scrittura, “La Sonrisa Vertical”, decise di parteciparvi e il suo romanzo El secreto de las rubias arrivò tra i primi 10 finalisti, ma non venne mai pubblicato.
Il primo romanzo della Piñeiro, Un ladrón entre nosotros, vede le stampe nel 2004. Nello stesso anno la scrittrice porta nei teatri anche la sua prima opera teatrale, Cuánto vale una heladera, con la quale vince il premio offerto dal Grupo Editorial Norma in Colombia.
Nel 2005 scrive Le vedove del giovedì (Las viudas de los jueves), con il quale vince il Premio Clarìn. Quattro anni dopo l’uscita del romanzo, il regista Marcelo Piñeyro ne realizza la versione cinematografica.
Sempre nel 2005 pubblica il romanzo Tua (Tuya). Alejandro Doria inizia la pre-produzione del film basato su questo romanzo, ma la sua morte, avvenuta nel 2009, impedirà di portarlo a termine. Il film verrà poi realizzato nel 2015, con regia e sceneggiatura di Edgardo González Amer, Juanita Viale, Jorge Marrale e Andrea Pietra.
Nel 2006 Claudia Piñeiro pubblica un altro romanzo di grande successo, Elena Sabe, e tre anni dopo La crepa (Las grietas de Jara). Nel 2010 il produttore Vanessa Ragone annuncia che Julia Solomonoff dirigerà un film basato su questo romanzo.
Nel 2011 esce Betibú, da cui sarà tratto un film nel 2014, diretto da Miguel Cohan e interpretato da Mercedes Morán, Daniel Fanego e Alberto Ammann.
Oltre a scrivere romanzi, la Piñeiro lavora come giornalista, drammaturga e sceneggiatrice televisiva. Tiene una rubrica intitolata "Il giovedì di Claudia Piñeiro" nel Suplemento Literario Télam dell'agenzia di stampa omonima.
Le sue opere sono state tradotte in diverse lingue.
 
CONSIGLIATI da
*********************************
#Blog #LibriEOpinioni #LuigiaChianeseBooksReviewBlogger
#Recensioni @LibrieOpinioni #LuigiaChianese
#FollowMe Commenta, Condividi, I Like,
Clicca #Segui sul Blog Libri e Opinioni
Mi trovi anche su FB – YOUTUBE - INSTAGRAM - TWITTER
#ClaudiaPiñeiro #LaCrepa #AutoriArgentini 
#Giallo #Mistero #Narrativa
#NarrativaModernaEContemporanea  
#NarrativaPsicologica #Noir #Suspense
************************************

Iscriviti come Lettore Fisso


Post più popolari degli ultimi 7 giorni!

POST SCELTO DA LUIGIA

Stephen King - Fairy Tale

Stephen King Fairy Tale Recensione - Opinione di Luigia Chianese Books Review Blogger Blog Libri e Opinioni FB Libri E Opinioni Twitter Libr...