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martedì 17 novembre 2020

Fabrizio Del Vecchio – Con La Tua Bocca

Fabrizio Del Vecchio
Con la Tua Bocca

 

Recensione – Opinione di

 

Mugnano di Napoli
29.10.2020

 

Come diciamo dalle mie parti, che sarebbe Napoli, potrei utilizzare un tono di voce altezzoso e  saccente, espressione facciale inclusa, e fare “la saputa” ( colei che fa sfoggio di competenze) e spocchiosa e scrivere che …
… questo è un Romanzo altamente Moderno anzi Contemporaneo, di natura decisamente epistolare che trova la sua modernità nella scioltezza del linguaggio, nella sua vivacità, dinamismo e nell’ utilizzo delle chats che rende tutti spregiudicati ed aperti a “parole sciolte”, direi che questo testo è la sintesi perfetta di questa corrente “Popolar Erotica”  dilagata dall’ uscita di  “Cinquanta Sfumature di … di E. L. James”  in poi …  . 
La verità, invece, è che possiamo ridurre tutto a poche parole chiare e semplici: questo  è un romanzo sfacciatamente erotico, la sua etichetta è: Letteratura Erotica o Romanzo Rosa di timbro ordinario e semplice, che di per sé non è un difetto ma una  tendenza ben precisa e anche amata.

 

Iniziamo con la particolarità della mia copia: Sarà un errore, o orrore, di stampa, ma nella mia copia, acquistata on- line, esiste l’ indice, con tanto di riferimento numerico alla pagina per capitolo, ma i numeri nelle pagine non ci sono, voluto? Allora perché nell’ indice vi è il riferimento al numero pagina? Che faccio, le conto una ad una ad ogni capitolo, quando lo trovo? Stranezza! Stizza! Comunque odio i libri senza numeri di pagina. 

 

Continuiamo con lo stile: Dopo le prime pagine mi sono annoiata un po' perché ho pensato che ogni singola frase potesse andare bene per gli incarti dei Baci Perugina.  Sul serio! Chiamate La Perugina hanno lo scrittore che fa per loro. Le pagine successive, in particolare le chats, le userei per una versione hard-core dei suddetti Baci, forse hard-code è eccessivo facciamo Baci Hot …

Dal capitolo “Il Riflesso” che l’ indice dice che si trova a pagina 25, ma nel libro non ci sono numeri di pagina, quindi è alla 3° pagina di questo capitolo; l’autore dice:<< Il connubio perfetto è quello tra sesso e amore, due semplici parole che rappresentano universi infiniti ricchi di sfaccettature da vivere senza limiti né timori … >>. Forza! Ingoiate il primo Bacio Perugina!

 

La stampa dei capitoli: A parte che è stampato in maniera pessima con una grossa quantità di errori di battitura, ma fin dal primo momento ho avuto l’ impressione che fosse  stampato come una tesi di laurea, però in formato piccolo, con le tipiche spaziature da tesina,  solo che questo libro, almeno, è stampato fronte e retro per pagina.  ( Giuro che ho preso la mia tesi di laurea per confrontare e non convinta ho preso anche quella di mio fratello per guardarci dentro e sincerarmi della mia convinzione.).

 

La storia: Quella di lui non è ossessione, come è riportato nella copertina, la follia amorosa di Manuel è l’essere fuori dalla realtà, quasi da T.S.O. immediato, e lei, Marina, è di un’ incoscienza elementare, così infantile da destare una simpatica ilarità nel lettore. Quasi quasi sposto il libro nell’etichetta del fantasy. Per farvi capire l’andazzo, infatti, vi cito dal capitolo “La Freddezza” , che sempre secondo l’indice, di questo bizzarro testo, si dovrebbe trovare a pagina 187, ( e ripeto i numeri alle pagine non ci sono, quindi andate alla 10° pagina di questo capitolo, che dice: << Quando il cuore pone domande la mente ha già le risposte, perché i fatti parlano, le promesse mentono.>>.


La storiella di per sé è deliziosa e sono cose che in maniera più normale o più folle, ma come dice l’ autore stesso, possono accadere anche nella vita reale! Non mi piace, però, come è stato sviluppato il romanzo epistolare per le chats, avrei dato molto più spazio ad esse, soprattutto se annunciate in copertina. Per il resto lo potete leggere in due o tre ore e di sicuro più di una frase resterà nei vostri pensieri o perché desiderate viverla o perché, come me, l’avete già vissuta o la state vivendo. Buona Lettura. L.Ch.

  

TRAMA

Con La Tua Bocca

di Fabrizio Del Vecchio 


Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:

Tratto da storie realmente accadute e che accadono tutt'ora. La relazione tra Lei e Lui è nata senza preavviso e ha rivoluzionato le loro vite. L'uomo è ossessionato dalla donna, non le dà tregua. Lei vive una nuova fase della vita e sarà costretta a fare una scelta. "Con la tua bocca" è una sorta di romanzo epistolare rivisitato in chiave moderna, dove a carta e penna sono subentrati chatt e smartphone. Eros e amore caratterizzano l'intera trama.

 

Editore e Autore: Fabrizio Del Vecchio
Lingue: Italiano
Pagine: 267
Data di uscita: 02/10/2020 






 


CENNI SULLA VITA di:

Fabrizio Del Vecchio 


Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Nato a Roma il 31/03/1969 dove attualmente vive. Autore di Romanzi, poesie, aforismi, citazioni, racconti. Ha pubblicato cinque libri di poesia, un romanzo letteratura rosa. Adora scrivere amore e vita, romanticismo e dolcezza, erotismo e passione con speranza di trasmettere emozioni. Iniziò scrivendo all'età di 12 anni tra sacrifici, forza di volontà, tenacia e coraggio fino a raggiungere il traguardo stampando libri senza editore. Andando contro tutto e tutti in questa società priva di valori d'un tempo. I migliori riconoscimenti avuti non sono trofei ma le persone conosciutesi attraverso la sua poesia e tutta la gente incontrata in molte città italiane fra commozione ed abbracci, tra gioia e sorrisi. Questo il premio più bello, un sogno da cui l’autore non vorrebbe svegliarsi mai.


 

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sabato 24 ottobre 2020

VIDEO INFO BOX PROSSIMAMENTE . . . CONSIGLIO . . . Fabrizio Del Vecchio Con La Tua Bocca

 VIDEO INFO BOX PROSSIMAMENTE 

 . . . CONSIGLIO . . . 

Fabrizio Del Vecchio 

Con La Tua Bocca


Luigia Chianese Books Review Blogger

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Mugnano di Napoli - 24.10.2020


Salve amici del Blog e non solo, ecco un autore a me sconosciuto, per ora ciò che mi ha attirato di questo libro è il suo essere un romanzo epistolare in chiave moderna. 

La mia Recensione tra qualche settimana; Per ora oltre a lasciarvi l' Info Box Consiglio di Presentazione su YOU TUBE vi lascio, come di consueto, la trama del libro e delle brevi note sulla vita dell' autore. Baci baci! L.Ch.


Cliccate segui sul mio blog, commentate e aiutatemi a crescere! 

ps. Esiste una pagina gemella su F.B. del 

Blog Libri e Opinioni ed è @LibrieOpinioni   


per il video info box su YOU TUBE cliccare il link

https://youtu.be/Kv6L0nfNZDQ

 

TRAMA

Con La Tua Bocca

di Fabrizio Del Vecchio

 

Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:

Tratto da storie realmente accadute e che accadono tutt'ora. La relazione tra Lei e Lui è nata senza preavviso e ha rivoluzionato le loro vite. L'uomo è ossessionato dalla donna, non le dà tregua. Lei vive una nuova fase della vita e sarà costretta a fare una scelta. "Con la tua bocca" è una sorta di romanzo epistolare rivisitato in chiave moderna, dove a carta e penna sono subentrati chatt e smartphone. Eros e amore caratterizzano l'intera trama.

Editore e Autore: Fabrizio Del Vecchio
Lingue: Italiano
Pagine: 267
Data di uscita: 02/10/2020 

CENNI SULLA VITA di:

Fabrizio Del Vecchio


Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Nato a Roma il 31/03/1969 dove attualmente vive. Autore di Romanzi, poesie, aforismi, citazioni, racconti. Ha pubblicato cinque libri di poesia, un romanzo letteratura rosa. Adora scrivere amore e vita, romanticismo e dolcezza, erotismo e passione con speranza di trasmettere emozioni. Iniziò scrivendo all'età di 12 anni tra sacrifici, forza di volontà, tenacia e coraggio fino a raggiungere il traguardo stampando libri senza editore. Andando contro tutto e tutti in questa società priva di valori d'un tempo. I migliori riconoscimenti avuti non sono trofei ma le persone conosciutesi attraverso la sua poesia e tutta la gente incontrata in molte città italiane fra commozione ed abbracci, tra gioia e sorrisi. Questo il premio più bello, un sogno da cui l’autore non vorrebbe svegliarsi mai.

 

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martedì 15 settembre 2020

Slavenka Drakulic - Il gusto di un uomo

SLAVENKA DRAKULIC
IL GUSTO DI UN UOMO

 

Recensione – Opinione di

Luigia Chianese Books Review Blogger

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Mugnano di Napoli

22.08.2020

 

Due stranieri in una città straniera, un’ esperienza sconvolgente che si trasforma in una passione travolgente che porta agli estremi; descrizioni fredde e crude che riescono a cuocerti e a divorarti.

Da pagina 105: << Vieni a me, non marcire così nella terra, lascia che il tuo corpo scompaia nel mio.>>.  

Tutto è esagerato nella scrittura della Drakulic, ma è appassionante e drammatico. Ti incuriosisce e ti fa arrabbiare, ti eccita e ti stupisce, questa narrazione produce uno scorrere di emozioni e sensazioni che percorrono la schiena come un cubetto di ghiaccio. Per gli amanti dell’amore eccessivo, fatto di possesso totale, di patti mortali, di unione complete fatta non solo di spirito e cuore, ma anche di << l’impulso ad incorporare l’oggetto del desiderio>>  questo è il romanzo ideale. La scrittura è fluida e decisa, non ci sono sbavature mielose ma vi è lucida follia amorosa. Non adatto per stomaci deboli! L.Ch.

 

TRAMA
IL GUSTO DI UN UOMO
di SLAVENKA DRAKULIC

 

  

Una poetessa polacca esule a New York incontra José, un antropologo brasiliano che si occupa di un celebre caso di cannibalismo, quello degli uruguaiani che sopravvissero 70 giorni sulle Ande, dopo un disastro aereo, cibandosi di carne umana. Tra i due intellettuali sradicati nasce una passione fortemente fisica che l'io narrante della protagonista sente totale e travolgente. Ma quando il futuro minaccia di separarli, la donna giunge a una scelta estremaPer non dividere l'amante, posseduta da una silenziosa, metodica ossessione, concepirà l'idea di farlo suo per sempre...


Prima pubblicazione: 1995
Autore: Slavenka Drakulic
Prima pubblicazione: 1995/1996
Genere: Letteratura  Letteratura Erotica Narrativa Romanzo Romanzo Contemporaneo  Romanzo Rosa


CENNI SULLA VITA di:
SLAVENKA DRAKULIC

 

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:

Slavenka Drakulić  è nata il 4 luglio 1949 ed è una giornalista, scrittrice e saggista croata le cui opere su femminismo, comunismo e post-comunismo sono state tradotte in diverse lingue. Drakulić è nata a Rijeka, Croazia, il 4 luglio 1949. Si è laureata in letteratura comparata e sociologia presso l'Università di Zagabria nel 1976. Dal 1982 al 1992 è stata redattrice per il quotidiano bisettimanale Start e settimanale Danas (entrambi a Zagabria), scrivendo principalmente su questioni femministe. Oltre ai suoi romanzi e raccolte di saggi, il lavoro di Drakulić è apparso su The New Republic, The New York Times Magazine, The New York Review of Books, Süddeutsche Zeitung, Internazionale, The Nation, La Stampa, Dagens Nyheter, Frankfurter Allgemeine Zeitung, Eurozine, Politiken e The Guardian.  Collabora con The Nation. Vive in Croazia e in Svezia. Drakulić ha lasciato temporaneamente la Croazia per la Svezia all'inizio degli anni '90 per motivi politici. Un famigerato articolo di Globus del 1992 non firmato (Slaven Letica, successivamente ammesso di essere il suo autore) accusava cinque scrittrici croate, Drakulić inclusa, di essere "streghe" e di "violentare" la Croazia. Secondo Letica, questi scrittori non sono riusciti a prendere una posizione definitiva contro lo stupro come tattica militare presumibilmente pianificata dalle forze serbo-bosniache contro i croati, e piuttosto lo hanno trattato come crimini di "maschi non identificati" contro le donne. Subito dopo la pubblicazione, Drakulić ha iniziato a ricevere minacce telefoniche; anche la sua proprietà è stata vandalizzata. Trovando poco o nessun sostegno dai suoi amici e colleghi di una volta, ha deciso di lasciare la Croazia.  Le sue opere note si riferiscono alle guerre jugoslave. As If I Am Not There parla di crimini contro le donne durante la guerra in Bosnia, mentre They I'd Never Hurt a Fly è un libro in cui ha anche analizzato la sua esperienza di supervisione dei procedimenti e dei detenuti del Tribunale penale internazionale per l'ex Jugoslavia al The Aia. Entrambi i libri toccano le stesse questioni che hanno causato la sua emigrazione dal paese d'origine in tempo di guerra. Negli ambienti accademici, è meglio conosciuta per le sue due raccolte di saggi; "Come siamo sopravvissuti al comunismo e persino riso" e 'Cafe Europa'. Questi sono entrambi resoconti di saggistica della vita di Drakulić durante e dopo il comunismo. Il suo romanzo del 2008, Frida's Bed, è basato su una biografia della pittrice messicana Frida Kahlo. Il suo ultimo libro di saggi A Guided Tour Through the Museum of Communism: Fables from a Mouse, a Parrot, a Bear, a Cat, a Mole, a Pig, a Dog, & a Raven è stato pubblicato nel febbraio 2011 negli Stati Uniti da Penguin, e ampiamente recensito con grande successo. Il libro si compone di otto riflessioni raccontate dal punto di vista di un animale diverso. Ogni bestia riflette sul ricordo del comunismo in diversi paesi dell'Europa orientale. Sebbene alcuni revisori abbiano interpretato il libro come una condanna del comunismo e dei suoi effetti persistenti, il libro critica anche le devastazioni del sistema economico che lo ha sostituito. Nel penultimo capitolo, un cane rumeno spiega che sotto il capitalismo tutti sono disuguali "ma alcuni sono più disuguali di altri", un'inversione di una famosa citazione di George Orwell da Animal Farm. Slavenka Drakulic è giornalista, saggista e scrittrice. In Italia è nota sin dagli anni Novanta grazie alla pubblicazione di alcune opere sul mondo comunista e post-comunista. Nel 2004 ha ricevuto il premio Award for European Understanding della Fiera del libro di Lipsia.  Tra le sue opere: Il gusto di un uomo (EST, 1999), La gatta di Varsavia. Favole sul comunismo raccontate da animali domestici, selvatici ed esotici (Dalai Editore, 2010), Il letto di Frida (Elliot, 2014), L' accusata (Keller, 2016). Drakulić vive a Stoccolma e Zagabria.

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martedì 12 maggio 2020

SALVATORE CARANDENTE TARTAGLIA - LE APPARENZE La vita è una stagione enormemente sopravvalutata CONSIGLIO DI LETTURA


SALVATORE CARANDENTE TARTAGLIA

LE APPARENZE
La vita è una stagione 
enormemente sopravvalutata

CONSIGLIO DI LETTURA da
Mugnano di Napoli
06.06.2020
(NOTA: L'autore ha concesso file e permessi )

Questa Recensione è stata scritta e pubblicata da
GRANDE NAPOLI
Un'opera sconvolgente: un crocevia tra un testamento ed un viaggio, a tratti psichedelico, all'interno di una mente consapevole. Benché il titolo e la copertina del libro, suonino come un monito, si rimane davvero stupiti dalla sostanza "incontrata durante il viaggio". Una sostanza profonda, costellata di riflessioni e domande, mai di giudizi: se non per i mafiosi. Argomenti difficili anche solo da isolare nella mente di ognuno: figurarsi renderli a terzi: fede; spiritualità; amore; amicizia; consapevolezza, empatia ma anche vendetta e perdono: l'autore ci è riuscito con una naturalezza a tratti imbarazzante. Benché la trama del romanzo non abbia riscontro preciso rispetto alle vicende della vita dell'autore, appare lampante come le emozioni vissute da quest'ultimo,  siano il fil rouge indissolubile dell'opera: rabbia, tristezza, odio e soprattutto  paura: ma anche gioia nella fede, nell'amore e nell'amicizia. Il concetto dell'amicizia, dalla visione complessiva dell'opera, emerge estremamente profondo, alla stregua di quello della genitorialità: nonostante ciò la resa del concetto risulta spaventosamente naturale e credibile.
Nonostante sia un'opera di denuncia della Ndrangheta e delle parti deviate dello Stato, questa rimane un'opera d'amore. In calce al libro, nella descrizione dell'autore, ho trovato scritto: "In attesa di Enrico Quarto". Solo successivamente ho capito trattasi di un’ esemplificazione di quanto fin qui abbia cercato di rendere. Enrico Quarto sarà la ludoteca che l'autore aprirà, prossimamente, nel cuore di Gaeta. Lo ha dedicato a suo cugino/fraterno, Enrico Amelio, di Quarto, cofondatore del progetto e morto ucciso dalla camorra (come già accertato in sede giudiziaria) Si: questa è un'opera trasversale; un'opera obliqua, a tratti materica, che offre uno spaccato affidabile circa le sofferenze e le paure di un uomo impegnato: di un uomo "sporco di vita".
GRANDE NAPOLI

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TRAMA
LE APPARENZE
La vita è una stagione 
enormemente sopravvalutata
Salvatore Carandente Tartaglia

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Le apparenze possono ingannare; e ciò che sicuramente non fanno, è darci una visione approfondita di quanto al nostro esame. Ciò non vuol dire che le valutazioni basate sulle apparenze siano, di per sé, sbagliate; devono solo essere supportate dalla consapevolezza che sono superficiali (da non intendere, in tal caso, in senso negativo), ovvero maturate da una visione esterna, dalla visione della sola "scorza". È inevitabile che l'uomo si faccia un'idea su una persona incontrata per la prima volta, basata sul modo di parlare, linguaggio del corpo, abito, auto ecc.; a volte avviene in un attimo. Le apparenze sono tutte intorno a noi e ci sollecitano di continuo.

(NOTA: L'autore ha concesso file e permessi )

SINOSSI
LE APPARENZE
La vita è una stagione 
enormemente sopravvalutata
Salvatore Carandente Tartaglia
(Meravigliosa non potevo non pubblicarla)

Gentilmente Inviatami dall’ autore con il permesso di pubblicarla:
Le valutazioni basate sull’apparenze non sono, di per sé, sbagliate. Necessitano però la consapevolezza della superficialità: cosa che non va intesa in senso negativo. Vuol dire solo che, esse valutazioni, sono scaturite da una visione esclusivamente esterna; della sola “scorza”. Rispetto alle apparenze si viaggia nel campo della legittimità. Per il merito invece, necessitano migliaia di altre “conoscenze”. In caso contrario si correrebbe il distruttivo rischio di confondere una verità relativa con un’assoluta. Troppo spesso rimuginiamo sul passato o ci proiettiamo a capofitto nel futuro. Troppo spesso viviamo nella nostra testa, quando invece dovremmo fare esperienza diretta del mondo. Qui ed ora. La consapevolezza di ciò è l’unico modo per evitare di essere attratti dal potentissimo vortice del confronto e del giudizio. È l’unico modo per evitare di considerare assolute cose assolutamente relative. La conoscenza è un percorso impegnativo che tira dritto verso l’umiltà FOTO PADRE PINO PUGLISI  (POSSIBILMENTE – IN MANCANZA NOME): quest’uomo, della sua vita, non ha sprecato niente; nemmeno la morte. L’empatia è straordinaria capacità di stare dentro la vita, quant’anche vi sia dolore. Occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana” (John Fitzgerald Kennedy). È difficile essere curiosi ed infelici allo stesso tempo. So di non sapere” (Socrate): è l’intuizione faro di uomini straordinariamente illuminati: “Io vo dattorno ricercando e investigando secondo la parola del Dio se ci sia alcuno tra i cittadini e fra gli stranieri che io possa ritenere sapiente; e poiché sembrami non ci sia nessuno, io vengo così in aiuto al Dio dimostrando che sapiente non esiste nessuno” (Platone). Bisogna, con umiltà, accettare l’idea che il progetto su di noi ci sovrasta sempre ed è sempre avanti” (Padre Pino Puglisi). Nostro Signore ha strutturato l’Universo affinché non si possano avere tutte le risposte, proprio perché in questa continua ricerca risiede il fine dell’essere umano consapevole. La continua espansione dell’Universo, a velocità probabilmente superiore a quella della luce, sembra corollario affidabile di tale postulato. In profondità i dubbi e le domande aumentano in maniera proporzionale. Nella Bibbia è scritto chiaramente: “Dio manda gli stolti per confondere i sapienti”. Vuol dire che siamo destinati all’approfondimento continuo, affinché ci si tenga sempre in “allenamento”. E’ proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva” (Robin Williams). Ci si può gratificare grazie all’incontro con quello che Padre Puglisi ha definito “l’intuito”. La scintilla; una scintilla d’inizio, mai di una fine. Agendo nel giusto, impegnandosi a migliorare, si riceve in dono da Dio conoscenze che nemmeno si credeva potessero esistere. Le nostre caratteristiche, positive o negative che siano, nulla hanno a che fare con i nostri meriti e demeriti; questi, invece, dipendano da cosa ce ne facciamo di tali caratteristiche: quanto siamo disposti ad impegnarci per limare i difetti e cosa siamo disposti a fare per onorare le nostre personali vocazioni. Dipendono, cioè, da ogni singola decisione presa nella nostra vita; partendo da quelle apparentemente meno importanti (come quella di donare o meno un sorriso). Siamo nati per l’amore”. Il principio per cui esso farebbe girare il mondo ha un fondamento consistente; l’amore ci ispira, ci stupisce, ci fortifica, c’insegna: a preoccuparci della sofferenza altrui, a saper perdonare, a comprendere gli errori degli altri. “Amore è apertura esistenziale alla trascendenza” (Padre Pino Puglisi). Le conoscenze, ci permettono di sviluppare l’empatia e non farci attirare dal vortice, tanto ben organizzato dal nostro cervello, del confronto e del giudizio. Albert Einstein, ha detto che le uniche cose infinite sono l’Universo e la stupidità umana, ammettendo poi che dell’Universo non ne era certo; ma ha anche detto che gli esseri umani sono capaci di innescare la “spirale positiva”. “Fra i tanti soprusi commessi dalle mafie vi è anche quello linguistico (Francesco Deliziosi) Potremmo stare a parlare per giorni di principi, senza scoprire, dell’altro quale religione abbia abbracciato. Dio le ha legittimate tutte; tanto è funzionale al Disegno: affinché si possa maturare la convinzione dei propri limiti e, in tal modo, navigare verso l’Infinito. Se non fosse solo una prova lampo, la vita, in essa, Dio, non avrebbe previsto la sofferenza. E, forse, se non avesse avuto bisogno di questa prova, la vita, nemmeno l’avrebbe creata”. Per gli uomini straordinari, il rischio di morte può essere serenamente accettato, certamente più di altri rischi, pur non empiricamente conosciuti. Che pure sentano essere qualcosa assomigliante alla sostanza. 


Qualcosa che potrebbe rappresentare la scriminante tra aver vissuto o aver sprecato. Chiunque non abbia mai sbagliato non avrà provato nulla di nuovo (Albert Einstein). “Basta che siete giovani perché vi ami tantissimo” (Don Giovanni Bosco). “Nessuna battaglia è troppo lunga e nessuna guerra è troppo difficile per non combatterla fini in fondo” (On.Le Pietro Grasso). La disciplina dell’arma, rispetto a persone come queste, tendenti al valore, manifesta tutti i suoi meriti. Tanto non possono nulla contro di noi, al massimo possono ucciderci (Joe Pistone). L’eternità è, al tempo stesso, il fine stesso della vita e l’unica cosa in grado di darle un senso. L’Universo, nella sua gamma infinita di colori, suoni, energie, costituisce un’armonia estasiante. È come se l’Universo fosse impegnato a comunicare a se stesso istantaneamente. Al di là di ogni logica di tempo e spazio. Foto Papa Francesco “Lui non è uno dei tanti; con Lui proprio non vi potete confondere. Lui è il degno rappresentante di Nostro Signore. Perché è il Papa? Mhh… no! Perché sta cambiando il mondo! Da solo! E, soprattutto, perché lo sta facendo seguendo fedelmente l’insegnamento”. La ndrangheta è una sorta di mostruoso animale giurassico che non si estingue, perché sono ancora in tanti a proteggerla, a tutelarla, a cercarla ed a legittimarla” (Nicola Gratteri). Il progetto è di concedere lo Spirito Santo a chi si sia veramente impegnato. Le caratteristiche che ognuno di noi ha, positive e negative e concesse con immensa sapienza, non hanno nulla a che vedere con i nostri meriti o demeriti. Questi dipendono da cosa ce ne facciamo di ogn’una di queste cose è incredibilmente interessante prendere atto come una persona, una persona sola, abbia in sé, tanta potenzialità. Ovvero come possa incidere fortemente nella vita di altri esseri viventi. Giudicando ci si sente gratificati per esclusione. Se c’è qualcuno che non abbia mai fatto errori allora vuol dire che non è umano e se saremo consapevoli di ciò sarà il nostro inconscio a ricordarcelo e sarà molto peggio. “Ogni volta avalliamo il male siamo stranieri noi stessi” (Padre Fabio). Padre Pino Puglisi: Quando avverti che un semplice uomo possa spostare le coscienze, avverti, inevitabile, la sensazione che, credendo, si possano veramente smuovere le montagne. Non saremo stati dei buoni genitori se non avremo amato ogni singolo bambino al mondo. I bambini sono doni straordinari concessici affinché li si promuove alla vita, nel mentre s’insegna a noi stessi: loro sono, insieme, l’essenza della vita e la misura di quanto voliamo. Essere amati ci rende forti, ma amare ci rende coraggiosi. Si Signore: se andiamo rischiamo di morire tutti; ma se non andiamo rischiamo molto, molto di più. Questo manipolo di uomini straordinari, la morte, sono pronti ad affrontarla a testa alta: con la fierezza del loro immenso rapporto. Questi uomini stanno facendo, semplicemente, ciò che va fatto: prendere o dare vita per gli uomini che li hanno salvati. Niente più e niente meno. Un uomo che cade offre la possibilità di tendergli una mano. Ineluttabilmente, nella vita, siamo talvolta “quello che cade”, talaltra “quello tende la mano”. In ogni caso possiamo sentire la possente forza edificante della dignità; dell’amore. Il Malgano, inizialmente, rimane fermo. Disorientato e stupito. Poi tradisce tutta la sua debolezza ed inconsistenza, proprie dei mafiosi, pur mascherate dalla capacità di compiere azioni forti. Piagnucolando dal dolore, grida: “Mi ha rotto il naso, mi ha rotto il naso ………….. brutto stronzo, sei morto”. Posto assurdo questo, dove il male ha preso il sopravvento in ogni parte della società, partendo da quelle più importanti. Posto dove nemmeno si pensa possa esserci un’altra possibilità. Ma non è un caso che dove vi sia tanto male, il bene, quello residuo, sia enormemente concentrato. Parlo di quelle persone veramente toste, quelle che onorano la vita, quelle che, guardandole, ti capita di capire perché, la vita stessa, esista ancora”. Bisogna essere disposti pure al sacrificio della vita per Evangelizzare contro la cultura della morte” (Papa Giovanni Paolo II). “Chiunque scandalizzerà uno solo di questi piccoli, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare”. (Gesù). Essere soli è la disgrazia più grande alla qual possiamo andare incontro (Padre Pino PuglisiNel 2014 Papa Francesco ha scomunicato i mafiosi. “La mafia non è affatto invincibile. È un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine” (Giovanni Falcone). “Ogni anno vedendo quel mare di gente, quell’esercito silenzioso e pieno di speranza che vi commemora, me ne convinco ancora di più. Hai ragione, Giovanni: avrà una fine” (Pietro Grasso). La mafia mi ucciderà quando altri lo consentiranno” (Paolo Borsellino). La persona è immagine di Dio e Dio non disprezza la propria immagine. Trova sempre il modo di riscattarla” (Papa Francesco). Non c’è niente di nobile ad essere migliore di un altro; nobile è essere migliore di ieri” (Oscar Wilde). Niente e nessuno, al di fuori di noi, può dare significato alla nostra vita” (Fromm). Perché il Maestro è dentro: dentro il profondo di ognuno di noi” (S. Agostino). Quando la felicità non la vedi, cercala dentro” (Napoli). Ognuno di noi rappresenta solo una goccia nell’oceano: eppure senza gocce l’oceano non esisterebbe” (Madre Teresa di Calcutta) Se dovesse succedermi qualcosa di molto grave si ricordi questo incontro con il ministro Rognoni, perché a questo incontro è da collegare quanto di grave mi potrà accadere” (Pier Santi Mattarella). Legge La Torre: “E’ l’unico strumento giudiziario veramente efficace nelle mani della magistratura” (Nicola Gratteri). Boris Giuliano: “Il miglior poliziotto d’Italia” (Pietro Grasso). Ninni Cassarà ed i suoi uomini straordinari: allorquando chiedevano mezzi e risorse allo stato si sentivano rispondere che non c’erano fondi. All’epoca ministro dell’interno era un certo Oscar Luigi Scalfaro. Le indagini, le testimonianze, le ricostruzioni e le sentenze dei decenni successivi hanno accertato come, in quegli anni, si spartissero torte enormi. Io stesso ricordo come in prossimità delle elezioni per la composizione del parlamento, i candidati, almeno quelli più “in vista”, per numerose settimane organizzavano due ricevimenti al giorno in location esclusive; sfarzo, ostentazione, benessere indecente. E pure, per quegli uomini straordinari, non c’erano fondi nemmeno per comprare un binocolo! Dovettero fare una colletta per comprarne uno. Quando a Spatuzza, autore di centinaia di uccisioni e della strage di via D’Amelio, durante un esame teologico in carcere, gli venne chiesto quale fosse il delitto che lo aveva segnato di più, lui rispose quello di Padre Puglisi precisando che nulla aveva a che fare il fatto che fosse un prete. Inevitabilmente gli chiesero, quindi, quale fosse il motivo e lui rispose: “Perché nel mentre gli sparavo lui mi sorrideva; quando era in terra e la macchia di sangue si espandeva, lui mi sorrideva”. Li aveva perdonati. A Giovanni Falcone che sperava di avere, dal pur esaustivo e strutturato Tommaso Buscetta, anche i nomi dei politici, quest’ultimo gli rispose, in maniera concludente: “L’Italia non è pronta. Finiremmo al manicomio, io criminale e lei civile”!
(NOTA: L'autore ha concesso file e permessi )

CENNI SULLA VITA
Salvatore Carandente Tartaglia


Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Salvatore Carandente Tartaglia 45 anni. Sposato e con due figli. Proviene da una onesta famiglia di lavoratori. Napoletano di provincia. 
Ha iniziato gli studi presso il liceo classico Ettore Majorano; Anno di diploma 1994 a seguire con la facoltà di Giurisprudenza presso la Federico II di Napoli; (da note indiscrete laurea quasi imposta più che amata); Anno di laurea 2000. Avvocato per oltre 15 anni, anche gestore di stabilimento balneare, per ben quattro anni. 
Quest’ultima esperienza lavorativa l’ha amata molto, donandogli gioie e soddisfazioni, infatti è in procinto di aprire un locale a Gaeta che dedicherà al suo amato cugino che non c’è più, Enrico che era originario, come l’ autore, della città di Quarto: ha già registrato il marchio “Enrico Quarto”.
Tra le sue passioni? Fare lo scrittore.



Trtli
SALVATORE CARANDENTE TARTAGLIA
LE APPARENZE
La vita è una stagione 
enormemente sopravvalutata



(NOTA: L'autore ha concesso file e permessi )

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