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martedì 20 aprile 2021

Aspettando "I venti di Sabbia" di Kristin Hannah - Luigia Chianese

Aspettando
I Venti di Sabbia di Kristin Hannah
di Luigia Chianese
 
Mugnano di Napoli
27.03.2021
 
Ciao Amici del Blog e Utenti di passaggio.
Grazie per essere approdati sul mio Blog Libri e Opinioni 
Per questa settimana vi presento  l’autrice Statunitense Kristin Hannah autrice complessa e profonda che affronta sempre temi spinosi che coinvolgono storia vera e sentimenti.

Vi lascio qualche cenno sulla sua vita e le trame di 4 sue opere, non sono una serie ci tengo a ribadirlo:
L’Usignolo - Il Grande Inverno -  Come Neve che Cade -   I Venti di Sabbia.
Dei primi tre libri vi lascio anche il link delle mie Recensioni, spero che vi piacciano! 
Per il quarto libro "I Venti di Sabbia", per la Recensione, dovete attendere qualche settimana! Grazie per la pazienza e l' attesa! 

Vi sono grata per essere passati e restati sul mio Blog!
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Grazie di cuore! L.Ch.
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CENNI SULLA VITA
di:
KRISTIN HANNAH
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Kristin Hannah è nata il 25 settembre 1960 Garden Grove, California è una scrittrice americana. Si è laureata in legge a Washington studiando giurisprudenza a Seattle ed  ha lavorato come avvocato prima di dedicarsi  alla scrittura, nel 1991. Attualmente vive a Bainbridge Island, Washington, con suo marito e suo figlio. È una pluripremiata autrice, con oltre venti romanzi pubblicati infatti ha vinto numerosi premi, tra cui il Golden Heart, il Maggie e il premio National Reader's Choice del 1996.  
Tra i suoi romanzi apparsi in Italia ricordiamo:  L'estate in cui imparammo a volare - Mondadori 2014, L'usignolo  - Mondadori 2016,  Il grande inverno - Mondadori 2018, Come Neve che Cade - Mondadori 2020, I Venti di Sabbia - Mondadori 2021. 


TRAMA L' USIGNOLO
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Nel tranquillo paesino di Carriveau, Vianne Mauriac saluta il marito Antoine che si sta dirigendo al fronte. Non credeva che i nazisti avrebbero attaccato la Francia, ma di punto in bianco si ritrova circondata da soldati tedeschi, carri armati, aerei che scaricano bombe su innocenti. 
Ora che il Paese è stato invaso, Vianne è obbligata a ospitare il nemico in casa sua: da quel momento ogni suo movimento è tenuto d'occhio, lei e sua figlia sono in costante pericolo. Senza più cibo né denaro, in una situazione di crescente paura, si troverà costretta a prendere, una dopo l'altra, decisioni difficilissime.  Isabelle, la sorella di Vianne, è una diciottenne ribelle in cerca di un obiettivo su cui lanciarsi con tutta l'incoscienza della giovinezza. 
Mentre lascia Parigi insieme a migliaia di persone, incontra il misterioso Gaëtan, un partigiano convinto che i francesi possano e debbano combattere i nazisti. Rapita dalle idee e dal fascino del ragazzo, Isabelle si unirà alla Resistenza senza mai guardarsi indietro, non considerando i rischi gravissimi a cui andrà incontro. "L'usignolo" racconta di due sorelle distanti per età, esperienze e ideali, ognuna alle prese con la propria battaglia per la sopravvivenza ma entrambe alla ricerca fiduciosa dell'amore e della libertà.


Recensione di Luigia Chianese Books Review Blogger
Kristin Hannah - L' Usignolo
“… perché la vita assorbe tutti, indifferentemente, 
che sia o no il momento del bisogno!”  
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TRAMA - IL GRANDE INVERNO
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Quando Ernt Allbright torna dalla guerra del Vietnam è un uomo profondamente instabile. Dopo aver perso l'ennesimo posto di lavoro, prende una decisione impulsiva: trasferirsi con tutta la famiglia nella selvaggia Alaska, l'ultima frontiera americana, e cominciare una nuova vita.  Sua figlia Leni, tredici anni, è nel pieno del tumulto adolescenziale: soffre per i continui litigi dei genitori e spera che questo cambiamento porti a tutti un futuro migliore. Mentre Cora, sua moglie, è pronta a fare qualsiasi cosa per l'uomo che ama, anche se questo vuol dire seguirlo in un'avventura sconosciuta.  All'inizio l'Alaska sembra la risposta ai loro bisogni: in un remoto paesino, gli Allbright si uniscono a una comunità di uomini e donne estremamente temprati, fieri di essere autosufficienti in un territorio così ostile.  Però quando l'inverno avanza e il buio invade ogni cosa, il fragile stato mentale di Ernt peggiora e il delicato equilibrio della famiglia comincia a vacillare. Ora, i tanto temuti pericoli esterni - il ghiaccio, la mancanza di provviste, gli orsi - sembrano nulla in confronto alle minacce che provengono dall'interno del loro nucleo famigliare.  Chiusi in un rifugio angusto, ricoperto di neve e immerso in una notte che può durare fino a diciotto ore, Leni e sua madre devono affrontare una cruda verità: sono sole. In quel luogo feroce, ai confini del mondo, non c'è nessuno che possa salvarle. "Il grande inverno" ci conduce in una terra dove bellezza e pericolo sono una cosa sola, per raccontarci la storia di una madre e una figlia, due eroine in lotta con una natura selvaggia e le paure più grandi dell'animo umano.

Recensione di Luigia Chianese Books Review Blogger
Kristin HannahIl Grande Inverno
<< Leni scopri che la paura non era lo stanzino angusto e buio che aveva sempre immaginato, con pareti ravvicinate, un soffitto talmente basso da sbattervi la testa e un pavimento gelido. No. La paura era un palazzo, un susseguirsi di stanze collegate da corridoi infiniti.>> ...
Blog Libri e Opinioni #FictionStorica #StoriaStorico
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TRAMA – COME NEVE CHE CADE
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Meredith e Nina Whitson sono due sorelle molto diverse: una si dedica ai figli e al meleto di famiglia; l'altra è una fotoreporter giramondo. 
A unirle è l'amore per il padre; così, quando lui si ammala, entrambe si ritrovano al suo capezzale, sotto lo sguardo gelido della madre Anya. 
È proprio lei a condurle verso un antico segreto di famiglia, raccontando la storia di una ragazza vissuta nella Leningrado dilaniata dalla guerra, sepolta dalla neve, dove le donne erano disposte a tutto pur di salvare i propri figli e se stesse.






Recensione di Luigia Chianese Books Review Blogger
Kristin Hannah  - Come Neve che Cade
<<Perdonare se stessi è quasi sempre 
il primo passo da compiere!>>.
<< Segna l’inizio di questa nuova vita, il momento in cui ho finalmente imparato che, insieme all’ amore,
 arriva il perdono.>> .
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TRAMAI VENTI DI SABBIA
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Texas, 1934. Milioni di persone sono rimaste senza lavoro e la siccità ha distrutto le Grandi Pianure. Gli agricoltori stanno combattendo per non perdere le loro terre e la loro fonte di sostentamento, dal momento che le coltivazioni avvizziscono irrimediabilmente, l'acqua si sta prosciugando e le tempeste di polvere e sabbia minacciano di seppellirli tutti.  Uno dei periodi più bui della Grande Depressione, l'era del Dust Bowl, è arrivato come un'implacabile vendetta. In questo tempo incerto e pericoloso, Elsa Martinelli, una donna e madre coraggiosa, cerca in tutti i modi di salvare la sua famiglia e la fattoria dove vive, l'unica vera casa che abbia mai avuto. 
A un certo punto, però, come tanti suoi vicini, è costretta a fare una scelta angosciosa: continuare a combattere per la terra che ama o andare a ovest, in California, alla ricerca di una vita migliore.  Per dare un futuro ai suoi figli decide di partire, ma il viaggio è estenuante e difficile, e l'arrivo ancora di più: la situazione in California non è così facile come Elsa credeva.  Ampi e abbaglianti, i campi senza grano delle Grandi Pianure prendono vita in questo romanzo che è una parabola di difficoltà e nuovi inizi e al tempo stesso la narrazione epica del fallimento di un sogno, ora più che mai emblematico, e della speranza che ciononostante non viene mai meno. "I venti di sabbia" è un ritratto dell'America e del Sogno Americano, visto attraverso gli occhi di una donna indomabile il cui coraggio e sacrificio arriveranno a definire una generazione.

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I Venti di Sabbia di Kristin Hannah

<< Non avere paura di morire, Elsa.  Abbi paura di non vivere. 

Sii coraggiosa.>>.

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martedì 19 maggio 2020

Kristin Hannah - Come neve che cade

Kristin Hannah 
Come neve che cade

Recensione – Opinione
Mugnano di Napoli
27.03.2020

Straordinario, direi quasi epico, avvincente e commovente. Rinascere dall’ inferno del dolore e dei ricordi. Riuscire ad amare ancora, nonostante ogni pezzo della vita sia stato calpestato, distrutto, annientato. È un’impresa stoica, dove paura e coraggio si fondono, dove ci si arrende e si combatte fino alla fine in base alle circostanze e alle possibilità, dove si cade e poi ci si rialza, dove ci si fida dello Stato o del proprio istinto, un’avventura che si trascina, a ritmi incostanti, per tutta la vita. Ogni pagina desta curiosità, speranza, voglia di smascherare. Il finale è un po' troppo costruito ma è bello ugualmente anche perché in tutti noi vive sempre il fanciullo speranzoso che sogna che le “favole/fiabe” abbiano sempre un lieto fine.  (Capirete leggendo il romanzo perché parlo di Favola/Fiaba). La vita e la morte si rincorrono ripetutamente in questo libro, a volte vince il male a volte il bene, come se tutto dovesse necessariamente restare in equilibrio per andare avanti. La voglia di scoprire, di comprendere gli eventi storici da altre prospettive, di afferrare le emozioni e l’amore sono i fili conduttori che fanno attaccare il lettore al libro per ritrovarsi anche noi, con il cuore, in “Giardini d’Estate e d’Inverno” che in un modo o nell’ altro riescono ad essere sfondi di gioie e dolori. La rinascita è il punto focale ed è una rinascita non solo in carne e ossa ma anche dello spirito; il sapersi perdonare e il saper accettare le proprie scelte sbagliate e non, sono compiti essenziali per tutti i protagonisti del romanzo, nessuno escluso. Il senso concreto dell’opera lo si trova, per me, in una piccola frase a pagina 385:<< Segna l’inizio di questa nuova vita, il momento in cui ho finalmente imparato che, insieme all’ amore, arriva il perdono.>> . Perdonare se stessi è quasi sempre il primo passo da compiere! Come  nel L’Usignolo e nel Il Grande Inverno l’autrice, Kristin Hannah, riesce, con magistrale chiarezza e fluidità, a farci immergere in realtà interiori molto complesse e luminose, luminose come l’aurora boreale.   L.Ch.  

TRAMA
Come neve che cade
di
Kristin Hannah

Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Meredith e Nina Whitson sono due sorelle molto diverse: una si dedica ai figli e al meleto di famiglia; l'altra è una fotoreporter giramondo.  A unirle è l'amore per il padre; così, quando lui si ammala, entrambe si ritrovano al suo capezzale, sotto lo sguardo gelido della madre Anya.  È proprio lei a condurle verso un antico segreto di famiglia, raccontando la storia di una ragazza vissuta nella Leningrado dilaniata dalla guerra, sepolta dalla neve, dove le donne erano disposte a tutto pur di salvare i propri figli e se stesse.

Prima pubblicazione2020


CENNI SULLA VITA
di:
Kristin Hannah

Kristin Hannah
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Kristin Hannah è nata il 25 settembre 1960 Garden Grove, California è una scrittrice americana. Ha vinto numerosi premi, tra cui il Golden Heart, il Maggie e il premio National Reader's Choice del 1996.  Si è laureata in legge a Washington studiando giurisprudenza a Seattle ed  ha lavorato come avvocato prima di dedicarsi  alla scrittura, nel 1991. Attualmente vive a Bainbridge Island, Washington , con suo marito e suo figlio.  È una pluripremiata autrice, con oltre venti romanzi pubblicati. Tra i suoi romanzi apparsi in Italia ricordiamo:  L'estate in cui imparammo a volare - Mondadori 2014L'usignolo  - Mondadori 2016 - Il grande inverno (Mondadori 2018).


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giovedì 12 marzo 2020

Luigia Chianese Books Review Blogger

Luigia Chianese
Ho Paura!

In guerra quasi senza armi,
una guerra mondiale contro un mostro creato da noi che si è rivoltato contro di noi.

Complotti? Scegliamo uno a caso: 
creare una guerra mondiale per poi poter ripartire, altrimenti dalla crisi non si esce.
Un nuovo ordine mondiale? Probabile! 

Troppo riduttivo, troppo semplice ma a volte è nella semplicità che si culla la verità.

Ma scegliete pure il complotto che desiderate, anche il caso va bene!

Eppure le pedine politiche sono tutte al loro posto:
Sovranisti, globalisti, dittatori, finti democratici. . . . tutte le pedine al loro posto, una grande partita a scacchi e noi siamo i pedoni. 
A chi daremo lo scacco matto?

Lo voglio sapere? Per ora No! 
Perché nessuno pagherà per questo! 

Ho paura!

L'unica cosa che mi risuona in testa è il numero delle vittime e morti quelli conosciuti, ma le sconosciute? 
Questo il prezzo! 
Le vite umane, come sempre nella storia!
La vita!

Ho paura! 

Non si vede perché sono una roccia ma nel silenzio di questa notte io ho paura!

Morirò anche io, un mio familiare? 
Non lo voglio sapere, non lo voglio sapere ora, preferisco morire io perché non la voglio vedere la morte di chi amo.

Ho paura! 

La speranza, la logica, la scienza, la fiducia, sono cose a cui mi aggrappo ma ci credo veramente? 

No, ho solo paura!

L'istinto mi dice di reagire e domani mattina lo farò ma per ora ho paura!

Combattere, questo mi grida il cervello, la carne, le ossa, il cuore, ogni fibra del mio essere, tutto in me tenta di controllare la paura ma non so ancora come e aspettare mi fa ancora più male!

Luigia Chianese
Books Review Blogger

11 marzo 2020 mercoledì 
(giorno dispari di un mese dispari) 
dichiarata la pandemia per 
Corona Virus - Covid 19

martedì 3 marzo 2020

Ho Chi Minh - Diario Dal Carcere - Traduzione di Joyce Lussu


Ho Chi Minh 
Diario Dal Carcere
Traduzione di Joyce Lussu

Recensione - Opinione di

Luigia Chianese Books Review Blogger

Blog Libri e Opinioni

@LibrieOpinioni

 

Mugnano di Napoli (Na)
16.01.2020

La cosa più banale che posso scrivere è che quest’ opera è triste e commovente! Secondo me necessito di anni di studio, ma veramente tanti, per poter capire fino in fondo questo testo e questo autore.
La prima volta che lo lessi, nella mia copia vintage della Garzanti da 600 lire, ovvero meno di 0.50 centesimi di oggi, frequentavo il liceo e già allora ero un’anticomunista convinta.
(Premetto che oltre al libro ho letto anche della vita politica di Zio Ho).
Questo personaggio, era diverso, mi azzardo a dire che era un comunista illuminato, intelligente e sensibile, ma anche un rivoluzionario, un uomo che puntava all’ Unità Nazionale, un demagogo per l'uso della parola, un realista, un patriota, una persona che sapeva coniugare bene il concetto di libertà individuale e comunismo.
(Per me, siamo chiari, uno stato comunista significa uno stato con mancanza di libertà;  è dittatura al pari del nazismo o del fascismo; riduttiva questa mia visione? Controllate i morti ed anche i vivi visto che ci siete!).
Questo libro non è il classico diario in versi all’occidentale, sono 115 quartine e poemetti Tang in stile cinese classico scritti nel periodo che va dal 28 agosto 1942 al 16 settembre 1943 durante il quale Ho fu prigioniero della polizia del Kouomintang nella Cina meridionale.
Da pagina 10 
(Edizione, oramai vintage, della Garzanti; marzo 1972 con l’ Introduzione di Harrison E. Salisbury ) 

… tanto è vero che il 02 settembre 1945 
iniziò con queste parole 
la Dichiarazione di Indipendenza della 
Repubblica Democratica del Vietnam:

<<Tutti gli uomini sono nati uguali: 
dotati dal loro creatore di alcuni diritti inalienabili 
tra cui la vita, la libertà e la ricerca della felicità. … >>.

Vi ricorda la Dichiarazione Americana d’ Indipendenza vero? 
Infatti da lì prese spunto; non a caso Ho citava spesso Abramo Lincoln e ammirava Woodrow Wilson e Franklin Delano Roosevelt.
Queste poesie all’apparenza semplici parlano di Vita, Dolore, Angoscia, Paura, Coraggio, Nostalgia, Forza di carattere ma soprattutto raccontano di Speranza e Libertà.
La sera
Il passero stanco
ritrova il suo nido nel bosco
una nube erra lenta
nel cielo solitario
una fanciulla macina il mais
al villaggio
sul focolare d’argilla
già s’accende una fiamma.

Sono poesie uniche e importanti tanto da diventare un “Inno alla Resistenza” per buona parte della generazione di quegli anni; ovvero quella generazione che scendeva in piazza per dire basta alla guerra in Vietnam e che manifestava per cambiare il mondo; questo testo è  diventato uno dei simboli del desiderio di libertà.

Lontano dalla lotta
Piuttosto morire
che viver servi!
Quando le libere bandiere
si spiegano
che gran dolore
stare in fondo
a una cella
senza potersi battere
in campo aperto!

Ci sono state persone che certamente meglio di me hanno saputo spiegare bene questo libretto, quindi riporto alcune citazioni di Harrison Salisbury (Giornalista del New York Times autore di reportage dal Vietnam del Nord e dalla Cina) e Joyce Lussu (vedi sotto per la vita):

<<Distinguono i suoi versi la fede e la serenità pur nelle condizioni terribili, la capacità di trarre coraggio da uno squarcio di cielo azzurro, dal volo sfrecciante di un uccello, dal profumo dei fiori nella sera, dalla vista dei monti lontani e delle scene di vita contadina. (Harrison Salisbury)>>.

<<Emerge da questi poemetti l'umanità eccezionalmente ricca e matura del grande rivoluzionario, sempre dialettica nella sua coerenza: utopico e realista, implacabile e generoso, duttile e intransigente, indulgente e severo, scettico ed entusiasta, capace di adattarsi alle circostanze come di adattare le circostanze a sé e ai suoi fini. Nella sua lunga vita di combattente, di animatore, di organizzatore, coronata da un'esemplare vittoria storica di un piccolo popolo di contadini contro gli eserciti più potenti del mondo, c'era posto per la poesia. E questo è importante. È una lezione da non dimenticare. (Joyce Lussu)>>.

<< Leggendo il Diario dal carcere si avverte la presenza di una personalità dura come l'acciaio e insieme sensibile. 
(Harrison Salisbury).>>.

Dopo queste citazioni non vi è altro da dire: deliziatevi con questi meravigliosi versi d’Amore per la libertà. L.Ch.
La Macina
Stretto dentro la macina
soffre il seme di riso
ma passata la prova
guardate com’è bianco!
Così è pure degli uomini
nel mondo in cui viviamo:
il dolore matura
la nostra umanità.

TRAMA
Diario Dal Carcere
Ho Chi Minh
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Un classico ormai introvabile, il diario di Ho Chi Minh, grande capo rivoluzionario vietnamita, scritto durante la sua disumana prigionia. Poesie incredibilmente semplici e potenti, rese eterne dalla traduzione di Joyce Lussu. Edito in Italia per la prima volta alla vigilia dell'annus mirabilis 1968, il libro ebbe un'importanza fondamentale per quella generazione impegnata a voler cambiare il mondo e a fermare la guerra del Viet Nam. Con questi versi Ho Chi Minh scolpisce un canto alla resistenza, all'amore per la vita e la libertà.


Nota: La mia copia è quella vintage


CENNI SULLA VITA
di:
Ho Chi Minh
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Ho Chi Minh – (1890-1969). Rivoluzionario e uomo politico indocinese. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale organizzò la guerriglia contro i giapponesi e, nel 1941 fondò il Viet-minh (Lega indipendentista); nel 1945 divenne Presidente della Repubblica del Viet Nam e si batté contro il dominio francese in Indocina. Continuò fino alla morte la lotta di liberazione del popolo vietnamita. Saigon, dopo la conquista da parte dei vietcong, è stata chiamata Ho Chi Minh in suo onore.
Nacque il 19 maggio nel villaggio di Hoang Tru nella provincia di Nghe An, Viet Nam centro settentrionale. Gli venne dato il nome di Nguyn Sinh Cung. Come da tradizione vietnamita, all'età di dieci anni cambiò il nome e fu chiamato Nguyn Tt Thành ("Nguyn che sarà vittorioso"). Un nome del destino, Ho sconfisse sia il colonialismo francese che l’imperialismo americano. Così si rivolgeva a costoro « Potete uccidere dieci miei uomini per ognuno dei vostri che io uccido. Ma anche così, voi perderete e io vincerò. » Poi emigrato in Francia si fece chiamare Nguyen Ai Quoc (Nguyen il patriota). Dopo essersi fatto chiamare anche Ly Thuy. Nel 1938 in Cina prese il nome definitivo di Ho Chi Minh.

Non posso non citare due personaggi importanti:

Vo Nguyen Giap 
(1911-2013). Leggendario capo militare vietnamita, combatté prima l’esercito coloniale francese, vincendo, nel 1954, la battaglia di Dien Bien Phu, poi le forze statunitensi e sud vietnamite nella Guerra del Viet Nam. Dopo la riunificazione fu Ministro della difesa.

Joyce Lussu Salvadori 
(1912-1998). Partigiana, traduttrice, storica, letterata, attivista politica e poetessa. Testimone eccezionale dei maggiori eventi del Novecento, ha dedicato l’intensa sua vita alla lotta, unendo un instancabile lavoro d’azione ad una raffinata ricerca teorica e di traduzione dei maggiori poeti guerriglieri di tutto il mondo.


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