Manuel Rios San Martin
L’Impronta del Male
Recensione – Opinione di
Luigia Chianese Books Review
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Mugnano di Napoli - 09/10/2020
Ciò che proprio non passa inosservato in questo thriller è la capacità
dell’ autore di scavare nella vita dei personaggi, di far emergere emozioni e
sentimenti sia dei vivi che dei morti infine allinea tutto ad una location
originale e reale, ovvero un sito preistorico spagnolo, Atapuerca infatti, che oltre ad essere uno dei siti archeologici
più importanti al mondo, è anche il luogo in cui è stato commesso il primo
omicidio documentato della storia, ed il Thriller è servito!
Da pagina 74:
<<Anche lei, come me, pensa che la
crudeltà sia il prezzo che
abbiamo dovuto pagare per l’
intelligenza?.>>.
Il personaggio femminile, ed anche principale, la Capo Ispettrice Silvia
Guzmán, è la classica donna con un ruolo importante che vive costantemente nel
mondo …. “devo dimostrare di …. “ . Devo dirlo, questo tema di donne forti che
devono dimostrare di essere sia belle che intelligenti e capaci mi ha stancato,
non è originale; come il “macio”, l’ex poliziotto Daniel Velarde, che diventa “meno macio” e mette in dubbio se
stesso dinnanzi alla gran donzella … Basta! Concetti superati … Andiamo oltre!
La scrittura è scorrevole, facile, chiara però non genera grande
suspense, ma non è mai tediosa, diciamo che lascia poco spazio all’
immaginazione e punta molto sulla logica, o meglio tende a rendere logici sia i
sentimenti che le emozioni. Un po' come i vecchi giallisti che stringevano il
cerchio come una spirale, pian piano, intorno all’ assassino fino a far diventare
il cerchio/spirale un punto preciso che, a sua volta, è il cerchio che contiene
il tutto della storia.
L’ incipit del libro è decisamente attraente, cattura alla prima
lettura e lascia grandi aspettative, che, a par mio, a livello di azioni sono
un po' eccessive ma a livello concettuale sono ottimi ragionamenti.
<< L’ istinto alla violenza si nasconde
dentro di noi,
acquattato nel nostro io più profondo. È nel DNA, nell’ anima.
Ciascuno può collocarlo dove vuole, sta di fatto
che, è presente,
e che non si può estirpare senza uccidere l’essenza
dell’ essere umano.
È qualcosa di primitivo, atavico, fondamentale.
Esiste da milioni di anni. È il mistero che ci definisce.
Bisogna solo aspettare che la rabbia o il dolore
lo risveglino.
Oppure l’invidia. O la paura. O la lussuria.
E a quel punto … . >>
Di particolare fascino, che vincono sulla storia narrata, secondo me, sono
le riflessioni che si generano sui concetti di bene e male che convivono all’ interno dell’ individuo.
Da pagina 271:
<< Quando si a che fare con il male, è facile vederlo negli
altri,
in coloro che classifichiamo come criminali;
il difficile è accorgersi che vive dentro ognuno
di noi.>>.
Nozioni messe in luce da un sapiente professore, l’ archeologo/sacerdote
Samuel Henares, che riesce, volontariamente o involontariamente, ad amplificare
i concetti di male negli assassini e i concetti di bene nelle eroine, soprattutto,
però, riesce a dare spunti di meditazione a noi lettori su tali argomenti.
<< Chi lotta coi mostri deve guardarsi di
non diventare, così facendo, un mostro.
E, se tu scruterai a lungo in un abisso,
anche l’abisso scruterà dentro di te.>>.
( Friederich Wilhelm Nietzsche, al di là del
bene e del male)
Come lettrice, amante dei gialli e dei thriller, posso affermare che
della storia narrata con gli anni ricorderò poco o nulla se non solo che è
stata ambientata in Spagna e che si intrecciava con la preistoria, ma ciò che
non potrò mai dimenticare sono i pensieri che ha lasciato frullare nella mia
mente, il far girare concetti ed idee, su cosa siamo stati, come ci stiamo
trasformando e cosa diventeremo.
Da pagina 481:
<< Il prezzo del nostro presunto trionfo
come specie è la mediocrità.
La totale mancanza di libertà .>>.
…
<< I mediocri hanno bisogno di vincoli.
Regole
che gli dicano ciò che è bene e ciò che è male.
La nostra società tenta di reprimere la violenza
facendoci sentire in colpa,
invece di aiutarci a conoscerla e ad accettarla.
… >>.
Alla
fine? Consiglio questa lettura non per la storia in sè ma per l’ introspezione
che produce nel lettore! L.Ch.
TRAMA
L’Impronta del Male
Manuel Rios San Martin
Ripresa da internet e/o
dalla 4° di copertina:
Atapuerca è un
paesino di poco più di cento anime relegato in un angolo sperduto della Spagna,
ma è pure uno dei siti di archeologia preistorica più vasti del mondo. Qui sono
conservati i resti umani più antichi mai rinvenuti. E qui è stato commesso il
primo omicidio documentato della storia. Esattamente nello stesso punto,
millenni dopo, una scolaresca in gita scopre il cadavere di una ragazza: nuda,
in posizione fetale e disposta come nei riti funebri della preistoria. Per
Silvia Guzmán, è un incubo che ricomincia. Sei anni prima, un'altra giovane
donna era stata uccisa e deposta con modalità rituali in un sito funerario.
Quel delitto, mai risolto, aveva quasi distrutto la sua carriera di poliziotta
ed era costato il posto a Daniel Velarde, il suo partner, che adesso lavora nel
settore della sicurezza privata. Ed è proprio a loro che le autorità affidano
la nuova indagine. Per Silvia e Daniel, è l'occasione per affrontare i fantasmi
del passato e i loro demoni personali, e forse per venire a patti coi
sentimenti che ancora provavano l'uno per l'altra. Tuttavia, più tempo passano
in quel luogo inquietante, in cui tutti si conoscono, più i segreti si
moltiplicano e le ombre si tingono di nero. A poco a poco, Silvia e Daniel si
rendono conto che l'unico modo per fare luce sul mistero e sul legame tra i due
omicidi è comprendere le motivazioni dell'assassino, anche se ciò significa
inoltrarsi nei sentieri oscuri della sua mente e seguirli fino agli abissi più
profondi e nascosti dell'animo umano. Là dove il male ha lasciato la sua
impronta fin dalla notte dei tempi...
Prima pubblicazione: 2020
Autore: Manuel Rios San Martín CENNI SULLA VITA di:
Manuel Rios San Martin
Ripresa da
internet e/o dalla 4° di copertina: Manuel Ríos San
Martín è nato a Madrid nel 1965. È laureato in Scienze delle Comunicazioni e ha
lavorato per anni per le maggiori case di produzione televisive spagnole, sia
come produttore sia come regista e sceneggiatore. L'impronta del male è
il suo romanzo d'esordio.