lunedì 3 gennaio 2022

Davide Rossi - Storia di un Numero

 DAVIDE ROSSI 
Storia di un Numero

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 08-12-2021
 
Tema attualissimo e sensibile - I Flussi Migratori dall’Africa verso l'Europa -  di questo parla il testo, ma l’autore, Davide Rossi, lo fa attraverso la vita del giovanissimo Kenny. 
Sono venti capitoli, venti storie o meglio venti disavventure, scritte in maniera pulita, chiara e scorrevole, tutte legate l’una all’altra, che rapiscono il lettore, per empatia, sofferenza e desiderio di speranza. Il piccolo grande protagonista della storia, Kenny, comprende, già da ragazzino, poco più che diciottenne, che la sua vita, nel bellissimo ma martoriato continente Africano, nel Magreb per l’esattezza, sarà una vita fatta di sofferenze, dove anche un calcio tirato, a piedi nudi, ad una latta arrugginita, ti porta via, in poche ore, un fratello maggiore – Moussa – per un banale taglio, una semplice infezione. Un continente dove impotenza, solitudine, illusioni ma soprattutto di speranze deluse, portano Kenny a scegliere, con il coraggio, l’incoscienza e la disperazione di un adolescente, di cambiare la sua vita. Kenny non vuole rassegnarsi. Da pagina 7:
<< Qui non esiste futuro. 
Stato e religione non ti salveranno dalla fame.>>.
Per realizzare il suo sogno d'arrivare in Italia, il suo sogno di futuro, Kenny si ritroverà ad affrontare il - Viaggio della Speranza per Migranti in Europa - viaggio al limite della sofferenza umana, un reale dramma, un tormento per il corpo e lo spirito, dove la puzza della morte regna sovrana. Un viaggio colmo d’ingiustizie e soprusi, in cui il nostro protagonista si ritroverà a vivere o meglio a sopravvivere al caldo e al freddo, alla prigionia e alle torture, alla fame, alla sete, alla disperazione e alla vergogna. Kenny e molti Africani simili a lui, che incontrerà nella sua traversata, non scappano solo dalla guerra, dalla dittatura e dalla povertà ma scappano anche dagli stessi Africani. Le persone, di qualsiasi età, come Kenny, che diventerà il banalissimo numero 8, scappano dalle innumerevoli torture fisiche ed economiche soprattutto da parte del gruppo terroristico Boko Haram, organizzazione terroristica jihadista diffusa nel nord della Nigeria, nota come Gruppo della  - Gente della Sunna - per la propaganda religiosa e il Jihād. Kenny fugge, subisce ed osserva; guarda impotente, gli omicidi commessi dai trafficanti di uomini ed è egli stesso testimone della corruzione dilagante che esiste nel suo continente, assiste al traffico di droga e al traffico di organi, alla compravendita di esseri umani e allo stupro che patiscono donne e bambini.
Non è solo una storia di un’avventura pericolosa, è un libro denuncia, un reale e moderno viaggio nei gironi dell’infero africano; un racconto che scuote le nostre coscienze perché nessun essere umano è solo un numero in una statistica. È un buon racconto, un racconto di grande impatto emotivo e sociale che non può lasciarci indifferenti.  
Non mancano nel romanzo - Storia di un Numero – due concetti fondamentali: l’amore per gli altri, e per una donna, e l’amore che si estende a tutto il creato. La denunzia delle discariche a cielo aperto, con il conseguente inquinamento dell'habitat e dove la gente, bambini inclusi, vivono, lavorano e cercano cibo. È da notare, anche, che alcuni  capitoli del libro si aprono con la citazione di una fase che riguarda la crescita e la mutazione degli alberi, quindi inni all’esistenza, alla speranza ad un futuro possibile; anche tutto questo è amore; amore verso se stessi e verso la natura. Perché ogni seme piantato è un seme di vita. L.Ch.
Il mio voto in libri da 1 a 5 è un grande 3.  📚📚📚📖📖
 
NOTA:
Da You Tube la presentazione del libro 
- Storia di un Numero - 
 da parte dell’autore Davide Rossi
Clicca QUI
 
TRAMA
Storia di un Numero 
di Davide Rossi
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
In questo caso ho la sinossi del libro inviatami dall’autore via e-mail:
Un numero non è fine a se stesso: ha un'esistenza, una storia, un inizio e una fine. Un numero può essere umano, vivere e morire. In una contemporaneità corrosa dalla malavita e dall'opportunismo, Kenny nasce in un piccolo stato africano, flagellato dalla povertà, messo in ginocchio dalla corruzione, dimenticato e disprezzato dagli stessi esseri viventi.
 Condizioni disperate per chiunque abbia un minimo di misericordia per se stesso, difficilmente sopportabile per la sua natura estrema che si impone nella quotidianità sugli esseri viventi. 
La sua infanzia la trascorre a osservare il mondo che gli ruota intorno, che ansima, grida, muore, violento e insensato. Lui scruta, annota, studia e prova a conformarsi, ad adeguarsi alla realtà, che cruda e violenta si manifesta, investendolo senza freni: la sparizione del padre, il trasloco in un'altra zona, la morte della adorata zia, la presunta anormalità. 
A confortarlo e a salvarlo dalla solitudine c'è lo studio, i pensieri, vivaci e senza limiti, la curiosità verso l'ignoto e la natura. Camaleonte decide di adattarsi, di vivere secondo i canoni imposti senza rischiare, coltivando un'irrazionale voglia di responsabilità. Ciò non lo salva dai suoi simili, spietati e potenti, che lo costringono a scappare via dalla sua terra, verso un ignoto chiamato Europa. Un viaggio lungo e pericoloso, attraverso posti incantevoli abitati da personaggi senza scrupoli, poveri diavoli, disperati, dalla sopravvivenza e dalla morte. Storie di tanti numeri uniti nella speranza di una resurrezione e dall'infame destino di rappresentare solo delle anonime cifre. Un percorso lungo, attraverso deserto e mare, prigionia e amore, fra carcasse umane e di civiltà.
 
Autore: Davide Rossi
Editore: ‎ Rossini (Rende) (30 dicembre 2020)
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 219 pagine
Generi – Etichette: Dramma - Narrativa  - Narrativa Moderna e Contemporanea  - Romanzo - Romanzo Contemporaneo

 
CENNI SULLA VITA di: 
Davide Rossi
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:

In questo caso mi è stata inviata la biografia dall’autore via e-mail: 

Davide Rossi è nato il 18 gennaio 1985 ed è cresciuto in un piccolo paese della provincia di Pavia, Sant’Angelo Lomellina. Nonostante gli studi di natura prettamente scientifica, continua a coltivare due grandi passioni che lo accompagnano fin dalla tenera età: il cinema e la scrittura. La stesura di varie sceneggiature rappresenta dunque un’evoluzione naturale e una di queste, scritta a sei mani, porta alla realizzazione del film “Benvenuti a casa Verdi” del 2013 (Muccapazza film). Parallelamente all’esperienza cinematografica inizia una fase di sperimentazione che l’ha portato a partecipare a diversi concorsi letterari con racconti brevi, poesie e saggi. "E alla fine c'è la vita" nasce in seguito, e dall’unione, di tutti questi percorsi. Pubblicato con Apollo Editore nel maggio del 2018, il romanzo riscuote un discreto successo presso critica e pubblico, consentendo all’autore di presentarsi a un vasto pubblico di lettori attraverso un tour di presentazioni che ha superato le dieci date.  Parallelamente a questo progetto, e a esso collegato, l’autore ha redatto un manuale di scrittura creativa, “E alla fine c’è la scrittura”, che ha avuto il suo culmine con il corso presso l’associazione “Il cielo capovolto” di Torino.





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domenica 2 gennaio 2022

John T. Lescroart – Il Tredicesimo Giurato

 John T. Lescroart 
Il Tredicesimo Giurato

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 03.12.2021
 
Un Legal Thriller articolato, molto coinvolgente. La vera protagonista è Jennifer Witt, madre di un figlio, Matt, di appena 7/8 anni e moglie di un affermato medico di nome Larry entrambi uccisi. Lei è la sospettata numero uno e viene indagata e rinchiusa in carcere, sarà difficile per l’avvocato Dismas Hardy, ex poliziotto, dimostrare la sua innocenza. Ed in questo che sta tutto il thriller sul dimostrare e capire. 
Il miglior personaggio, secondo me, è proprio Dismas  che si trova in un momento “sospeso” della sua esistenza e sta cercando di scegliere cosa fare della sua vita. Da ricordate che questo dovrebbe essere il quarto libro che Lescroart scrive con il personaggio di Dismas, ma non aver letto gli altri non compromette la lettura di questo racconto. Ritornando a Dismas bisogna dire che essendo anche avvocato, oltre che ex poliziotto, si ritrova a ricevere buone offerte d’assunzione e/o collaborazione da alcuni studi legali ma non decolla, lui necessita di qualcosa di più. Decide, allora, d’affittare uno spazio da un bravissimo ma odiatissimo avvocato difensore della città e quando il suo padrone di casa è indaffarato in tribunale Dismas riesce ad ottenere il caso, questo caso. 
Ed ecco il secondo miglior personaggio del libro: Jennifer Witt. Capire una personalità così misteriosa come Jennifer Witt non sarà facile perché la sua esistenza è stata stracolma di violenza, sofferenza, sconforto e solo l’analista che aveva in cura Jennifer era a perfetta conoscenza del passato turbolento della donna; Jennifer, infatti, anni prima, aveva ucciso anche il suo primo marito, con un apparente dose di droga. Tutto questo è magistralmente narrato da Lescroart distillando goccia a goccia, in circa 425 pagine, gli intricati intrecci della vicenda. La trama è come una moneta ha una doppia faccia perché può essere vista sia dalla parte della vittima sia dalla parte di coloro che sono tenuti a giudicare, tra cui – Il Tredicesimo Giurato – La Giudice.
<<Avremmo più considerazione di una donna 
nel giudicarla se sapessimo quanto è 
difficile essere donna.>> P. Geraldy
Questo Giallo – Thriller riesce, abilmente, a trasformare il lettore in giurato/giudice catturando le sue emozioni e tenendolo in perenne suspense. È un romanzo singolare ed è pieno di ambiguità morali, di nuove considerazioni su ciò che è male e ciò che è bene e su maligni giudizi che circondano la donna. L.Ch.
Il mio voto da 1 a 5 libri e un grandissimo 4  📚📚📚📚📖
 

TRAMA 
Il Tredicesimo Giurato 
di John T. Lescroart
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
L'avvocato Dismas Hardy è incaricato di difendere Jennifer Witt, accusata di aver ucciso il marito Larry, un medico affermato, e il figlioletto di sette anni. Lei ha un movente, il ricco premio dell'assicurazione, e nessun alibi; si dichiara innocente, ma si mostra altera e indifferente alla propria sorte. Hardy scopre che anche il suo primo marito è morto in circostanze oscure e che i due uomini le usavano violenza ma, in aula, l'atteggiamento ambiguo di Jennifer e la sua ostinazione a tacere sul passato suscitano l'ostilità della giuria e persino del giudice, donna a sua volta: è lei il "tredicesimo giurato" da cui dipenderà il destino dell'imputata. Chi è Jennifer in realtà, un'assassina calcolatrice o la vittima innocente di indicibili soprusi?
 
Editore: ‎ Sonzogno
Lingua: ‎Italiano
Traduttrice: Roberta Rambelli (Nella mia copia del 1994, quella in alto)
Pagine: 430
Generi - Etichette: Giallo - Horror  - Narrativa Giuridica - Suspense - Thriller -  Thriller Legale 
 

CENNI SULLA VITA di:
John T. Lescroart
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
John Lescroart è  nato il 14 gennaio 1948, Houston, Texas, Stati Uniti. Coniuge: Lisa M. Sawyer (s. 1984), Leslee Ann Miller (s. 1976–1979). Ha frequentato l’Università della California (1970), si è diplomato alla Junípero Serra High School di San Mateo, in California (classe 1966). Ha conseguito un B.A. in inglese con lode all'UC Berkeley nel 1970.
È apparso come concorrente nel game show Tic Tac Dough nel 1979, così come in The Joker's Wild, Blank Check e Headline Chasers. Inoltre, sotto Crow Art Records, Lescroart ha pubblicato diversi album, incluso un CD di versioni per pianoforte delle sue canzoni eseguite da Antonio Gala. Da un po' di tempo scrive e vive a Davis, in California.
È un autore di bestseller del New York Times noto per la sua serie di romanzi gialli e gialli di thriller con i personaggi Dismas Hardy, Abe Glitsky e Wyatt Hunt. I suoi romanzi hanno venduto più di 10 milioni di copie, sono stati tradotti in 22 lingue in più di 75 paesi e 18 dei suoi libri sono stati nella lista dei bestseller del New York Times.
Il primo romanzo di Lescroart, Sunburn (1981), ha vinto il Joseph Henry Jackson Award della San Francisco Foundation per il miglior romanzo non ancora pubblicato di un autore californiano, battendo Interview With the Vampire di Anne Rice. Dead Irish (1989) e The 13th Juror (1994) sono stati nominati rispettivamente per gli Shamus e Anthony Awards per il miglior romanzo giallo; inoltre The 13th Juror è incluso nella pubblicazione International Thriller Writers "100 Must-Read Thrillers Of All Time". Hard Evidence (1993) è nominato in The Complete Idiot's Guide to the Ultimate Reading List. 
Il suo romanzo Guilt (1997) è stato scelto da Readers Digest Select Edition. The Mercy Rule (1998), Nothing But the Truth (2000) e The Suspect (2007) sono state le principali selezioni del Club del libro di mercato. The Suspect è stato anche il One Book Sacramento del 2007 scelto dalla Sacramento Library Foundation ed è stato scelto dall'American Author's Association come Libro dell'anno 2007. Damage (2011) è entrato nella "Lista dei must" di Entertainment Weekly. 
È stato anche candidato all’Audie Award for Short Stories/Collections, Shamus Award for Best P. I. Hardcover Novel. Nel 2007, Lescroart ha ricevuto l'American Author Medal per The Suspect. Nel 2008 ha fatto parte dei California Library Laureates, in associazione con la California State Assembly. È stato due volte l'ospite d'onore dell'International Thriller Writer's Thrillerfest e nel 2012 è stato l'ospite d'onore del Left Coast Crime. Nel 1998, è apparso in The Best American Mystery Stories, a cura di Sue Grafton, per "L'avventura del ratto gigante di Sumatra". Libraries Unlimited ha incluso Lescroart nella sua pubblicazione The 100 Most Popular Thriller and Suspense Authors. Il senso di colpa era una scelta "Readers Digest Select Edition".
 
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sabato 1 gennaio 2022

BUON 2022 - Luigia Chianese Books Review Blogger

BUON 2022
 
 
Mugnano di Napoli (Na) - 01.01.2022
 
Buon giorno e buon inizio anno a tutti Voi. 
Vi scrivo dal mio paese di provincia che si chiama Mugnano di Napoli, qui, oggi, il tempo è cupo, quasi uggioso, ma io sono tra quella parte di popolazione, fortunata, che vive in una bella casa, al caldo, tutti dovrebbero avere una casa e poter stare al sicuro, chiederò questo al 2022? 
Non lo so! Il mio cuore, però, lo sta già facendo! 
 
Mi sono svegliata 8 minuti fa, ovvero alle 11:20, e nelle mie narici, oltre al profumo di caffè, ricordate sono Partenopea, senza il caffè non mi funziona il cervello, vi sono gli odori che provengono dalla cucina. Oggi pollo in brodo, leggero e caldo, non ho voglia di mega pranzi. È una giornata normale, un sabato normale, solo che siamo tutti, me soprattutto, "abboffati" di cibo ipercalorico e dolce e le riserve dolciarie non sono ancora sulla via del declino, sempre perché sono tra i fortunati a vivere in quella parte del mondo dove il cibo è più che abbondante. Chiederò al nuovo anno di portare cibo a tutti? 
Non lo so! Il mio cuore, però, lo sta già facendo!  
 
È un fine settimana normale, come vi raccontavo, in casa, se pur con lentezza, si svolgono le stesse cose di sempre e per strada vi è il leggero vociare della gente ed io ciondolerò per casa, con la famiglia, tra un film alla tv e ore a giocare a carte! Qualcosa, però, non mi rende serena. Sento in tv parlare, ancora, ancora e ancora, di restrizioni, tamponi, vaccini, malati e morti, tasse aumenti! Non mi piace! Mi sento avvilita!
 
In effetti, realizzo che non è mutato niente da ieri, dall'anno passato per capirci! 
Il covid è ancora qui, più forte che mai, ed abbiamo solo poche certezze tra cui quelle delle tasse e degli aumenti, da oggi gas e luce un circa +50%. Non iniziamo proprio bene!  
 
Non vorrei dimenticare la piccolissima faccenda della "privazione di libertà" che con la "scusa" del covid, e della "Publica Sanitas", molti Stati, tra cui il mio, la grande Italia, l'esempio virtuoso, stanno mettendo in atto. Ma sarà la scelta giusta?
Non lo so! Il mio cuore, però, dice che non sta andando bene!  
 
Non sono una no vax, ma li rispetto e li capisco; non li considero il male o gli untori, come molti ci fanno credere, per me siamo tutti potenziali untori; i no vax sono solo cittadini, che pagano le tasse, come noi,  che non si fidano o hanno un grado di prudenza più elevato e, a tal proposito, il 01 gennaio 2022, un'altra domanda mi frulla in testa: perché non sono stati costruiti, in tempi record, in questi 2 anni, nuovi ospedali? Gli ospedali serviranno sempre? Perché non creare luoghi di cura? 
Non lo so! Il mio cuore, però, sta già sperando!  
 
È una mattinata "pensosa" perché ancora un'altra domanda s'affaccia prepotente nella mia testolina matta, e non sono neppure le 12:00, quindi meglio masticare un roccocò e sbriciolare sul mio nuovo pc, e la domanda è questa: è il caso di augurare, con enfasi e sorrisi, ai miei lettori e non solo, l'ovvio? Ovvero Buon Anno! Buon 2022.
Che quest’anno vi porti le cose più belle: Salute, Famiglia, Amore, Lavoro ed oggi aggiungiamo Libertà.
 
Si! È il caso! Perché, tra le tante cose brutte e i tanti perché, vi è una sola cosa che non viene mai a mancare nel cuore della maggior parte della gente, ed è la stessa da sempre - la Speranza!
 
Ricordando, però, che la Speranza, non è solo una mitologica dea che esce da un vaso, è una forza reale, che va spinta, incoraggiata e aiutata. La stessa Speranza mitologica, per uscire e diffondersi nel mondo, nel cuore della gente, ha avuto bisogno di qualcuno che togliesse il tappo al vaso. 
Quindi ricondiamoci che La Speranza è fuori, da sempre, e dobbiamo aiutarla ad aiutarci!
Buon 2022. L.Ch. 
 
Con affetto sincero!

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venerdì 31 dicembre 2021

Gli Auguri per il 31 dicembre 2021 da Luigia Chianese Books Review Blogger

 
Gli Auguri del 
31 dicembre 2021
 
Mugnano di Napoli (Na) - 31.12.2021
 
Grazie! Grazie a tutti Voi! 
È così che intendo iniziare questi auguri; non desidero parlare di quanto sia stato brutto, causa pandemia da Covid, quest'anno che sta per finire, e neppure desidero augurare chissà che cosa per il 2022. 
Sarebbero pensieri e parole che conosciamo già, che farà di sicuro piacere ascoltare, ma le conosciamo ed in fondo, abbiamo tutti, o quasi, il medesimo desiderio di libertà; libertà in ogni senso. 
Quindi io, ora, desidero solo ringraziare tutti Voi:
per il supporto e l' aiuto che mi avete dato anche quest'anno per il mio Blog Libri e Opinioni, per aver visitato le mie pagine social e magari per aver letto, e anche apprezzato, le mie Recensioni e/o Opinioni.  
Vi ringrazio dal profondo del cuore e, per questa sera, se potete, state sereni, gioiosi e, anche se in pochi e se a casa, come me, sorridete e divertitevi. 
Con affetto sincero!
 


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sabato 25 dicembre 2021

Natale 2021

25 dicembre 2021

25 dicembre 2021
Finalmente Natale in famiglia!
Il covid ci ha piegati, feriti e soprattutto separati, ma questo Natale no! 
Questa piccola battaglia l'abbiamo vinta e possiamo stare insieme, con prudenza, ma insieme con le persone che amiamo. 

È solo una battaglia ma voglio essere fiduciosa e credere che vinceremo anche la guerra contro questa terribile pandemia. 

La luce della vita, della gioia, della speranza, brillerà di nuovo dentro di noi. 

E come la Stella di Natale condusse i Magi dal Nostro Dio Vivente così la nostra luce, la nostra forza, la nostra voglia di vivere si diffonderà per la terra, ed insieme, solo insieme, avremo un mondo nuovo, per tutti, senza lasciare ai margini nessuno.

L' abbiamo imparato sulla nostra pelle: non ci salveremo e non miglioreremo mai senza aiutare chi ci sta accanto.

La Rinascita deve essere per ogni persona, tutti dobbiamo essere stelle di luce e diffondere le nostre scie di Amore.

Buon Natale a tutti Voi.
Con affetto sincero da
Luigia Chianese Books Review Blogger
Blog  Libri e Opinioni.

venerdì 24 dicembre 2021

Vigilia di Natale 2021

Vigilia di Natale 2021


Vigilia di Natale 2021
Auguri di buona vigilia di Natale  a parenti ed amici reali, a colleghi e conoscenti,  
agli amici virtuali ed a tutti coloro che mi conoscono. 
Auguri, auguri, auguri, auguri!
 
Luigia Chianese Books Review Blogger
BLOG: http://www.librieopinioni.com

martedì 21 dicembre 2021

Guido Morselli - Uomini e Amori

GUIDO MORSELLI
Uomini e Amori

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) - 25.11. 2021
 
Un viaggio nell’anima ma anche nell’amore, così definirei questo romanzo di Guido Morselli. Dove all’amore ci si dà e si dà ma ad un certo punto bisogna riprendersi e avere. La storia narra di due amici, molto amici, ambientato in una Milano prima e tra la Seconda Guerra Mondiale, si narra delle loro avventure di vita, dei drammi e delle malattie ma soprattutto delle loro esperienze amorose; Questi due uomini fanno parte dell’alta borghesia, quella che ha la vita facile e ha la tendenza a giudicare gli altri e guardare gli altri dall’alto in basso.
Nel testo abbiamo due amici, apparentemente opposti, ma con vicende umane, professionali ed erotiche che s’incrociano. Da una parte abbiamo il dottor Saverio Maggio, medico preciso e scrupoloso, pedante e riflessivo, sposato con l’affascinante e dolcissima Nene; dall’altra parte ritroviamo il suo amico Vito Cambria, artista, precisamente pittore, incostante e trasgressivo, e dalle grandi prospettive ma che spreca il suo talento e, virtuoso del “libero amare”, è affiancato della sua compagna, Lucia Weiss, e anche della sua sensuale musa Marina Danzi. Questi due uomini, protagonisti dell’intera opera, sono uno l’opposto dell’altro, ma sono anche due facce della medesima medaglia, sono simili, perché sono entrambi estremamente concentrati su se stessi e sul proprio ego. Avranno un destino comune: essere esiliati, in una postazione militare, in solitudine, in una remota cittadina della Calabria e dove Vito Cambria morirà; entrambi non realizzeranno a pieno i loro propositi e le loro aspirazioni.
In alcuni tratti il testo potrà sembrare eccessivamente ragionato e riflessivo e anche noioso, diciamolo, sia per l’uso della terminologia, molto elaborata, sia per le continue digressioni; insomma è pesante veramente. Devo, però, notare che l’autore, Guido Morselli, riesce, per i protagonisti, Saverio e Vito, a scandagliare bene i loro stati d’animo, ma, per altri personaggi, come Lucia, ad esempio, i tratti, i sentimenti e la loro psicologia, non sembrano sviluppati adeguatamente, come volutamente arronzati, forse perché considerati marginali o di contorno alle meditazioni intellettuali dei due amici.
Il romanzo, secondo me, ha un difetto enorme, anche se stilisticamente può sembrare bello e le vicende molto suggestive, non genera empatia nel lettore. Insomma è stata una fatica, non un piacere, leggerlo fino in fondo infatti, nella mia copia, (maggio 1999; per conto del - Club degli Editori - S.p.a. - Milano; presso Arnoldo Mondadori Editore - S.p.a.) ci sono le tantissime note al testo, sono di Paolo Fazio, e vi è anche un saggio finale di Valentina Fortichiari. Praticamente le istruzioni alla comprensione e al perché al romanzo. L.Ch.
Il mio voto in una scala libri da 1 a 5 è solo un 2 e mezzo! 📚📚📖🕮🕮

 
NOTA:
Uomini e Amori fu il primo romanzo in assoluto composto da Guido Morselli: l’ideazione e le prime redazioni risalgono alla prima metà degli anni Quaranta. L’opera fu abbandonata e rimaneggiata più volte, tra il 1943 ed il 1957, e successivamente abiurata dall’autore. La prima edizione, postuma, risale al 1998.

TRAMA
UOMINI E AMORI
di Guido Morselli
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Nella Milano dei primi anni Quaranta, straordinariamente presente nelle atmosfere e in piccoli tocchi di somma precisione, si disegnano le storie sentimentali ed erotiche del medico Saverio Maggio e di sua moglie Nene, del giovane pittore Vito Cambria, di Lucia Weiss, sua compagna, e di Marina Danzi, sensuale musa di Vito. Tra sedute di posa, rappresentazioni teatrali e serate mondane, le vicende dei protagonisti si intrecciano con il dilemma arte-vita e gli enigmi del desiderio. La guerra, combattuta in una dissimulata località calabrese, allontanerà infine i due personaggi maschili dall’ambiente lombardo e dai loro tormenti amorosi, costringendoli a scoprire bruscamente un’altra realtà.
Uomini e amori è la prima – e inedita – prova di romanzo lasciataci da Guido Morselli. Ancora intrisa di un forte autobiografismo, testimonia dell’ambizione di affrontare un intreccio narrativo di ampio respiro. Preceduta da un minuzioso lavoro preparatorio e passata attraverso intricate e sofferte vicissitudini redazionali, essa mostra già quella complessità di tessitura che ritroveremo in tutta l’opera successiva.
 
Editore: ‎ Adelphi (22 aprile 1998)
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 450 pagine
Dimensioni: ‎ 12 x 1 x 24 cm
Etichette – Generi: Letteratura Letteratura Erotica Narrativa Psicologica Romanzo

 
CENNI SULLA VITA di:
Guido Morselli
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:

(Bologna 1912 - Varese 1973) narratore italiano. Condusse una vita schiva e ritirata, per lo più in una villa a Gavirate, presso Varese. I suoi romanzi furono tutti respinti dai vari editori a cui vennero via via presentati e i continui rifiuti indussero M. al suicidio. Solo dopo la morte cominciarono a essere pubblicate le sue opere, tutte improntate a una grande perizia stilistica e a un’originale costruzione d’intrecci. Situazioni di fantapolitica o di fantastoria sono il pretesto per far emergere la paradossalità delle vicende umane: Roma senza papa (1974) racconta la perdita d’identità di una chiesa tesa al rinnovamento; Contro-passato prossimo (1975) ipotizza una diversa conclusione della prima guerra mondiale; Divertimento 1889 (1975) è la nostalgica rievocazione della fin-de-siècle attraverso il racconto di un’avventura galante di Umberto I; Il comunista (1976) descrive la crisi della fede politica di un deputato emiliano; Dissipatio H. G. (1977) traccia il profilo angoscioso di un mondo senza genere umano. È notevole, in tutti questi romanzi, la capacità di ricostruire i caratteri e i personaggi di diverse culture e ambienti sociali. Scrisse saggi di argomento letterario (Proust o del sentimento, 1943; Realismo e fantasia, 1947) e uno in difesa della fede religiosa: Fede e critica (1977, postumo). Nel 1987 è uscito il Diario di M. per la cura di V. Fortichiari.
 


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martedì 7 dicembre 2021

Lisa Jewell - La Famiglia del Piano di Sopra

Lisa Jewell 
 
Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 02-12-2021
 
Libro originale ma non troppo, già il titolo –La Famiglia del Piano di Sopra– stona, in quanto ti aspetti una situazione da “condominio” invece è una sola grande casa di tre piani con giardino e sottotetto. Il testo, però, ha una giusta e moderata tensione, è scorrevole ed è colmo, fin troppo, di atmosfere oscure e cupe tipiche di un noir. Le dinamiche narrate, per quanto un tantino sopra le righe, ovattano il lettore nel racconto, infatti lo definirei mediamente coinvolgente; si lascia finire con facilità. È semplice comprendere il chi, cosa ed il perché del tutto, non ci sono grandi momenti di tensione o suspense è una lettura che io definisco “Lettura Osservata” ovvero si sa già tutto, e si legge, quasi come si stesse osservando da una finestra, solo per capire più a fondo le varie dinamiche tra i molteplici personaggi. Non è una storia spiacevole ma neanche di alto livello.
I personaggi e le ambientazioni sono abbastanza realistici, da notare i salti temporali: a qualcuno potrebbero sembrare forzati, sono posti tra un capitolo e l’altro, ma concentrandosi con attenzione ci si rende conto che sono solo queste digressioni temporali a generare vivacità nella narrazione e concedere un po' di mordente al thriller psicologico. Confesso che a un certo punto ho disegnato uno “specchietto di albero genealogico” per confermare i miei sospetti, che alla fine si sono palesati tutti. Il personaggio più inquietante ed enigmatico è stato Henry Lamb, figlio di Martina e Henry Lamb, ed intorno alla metà del libro, (prima di pagina 100) già s’intuisce come potrebbe essere andata veramente, grazie a piccole frasi, considerazioni e racconti che scorrono lente come un battello sul Tamigi. La storia ha un quieto lieto fine, ma è troppo riduttivo per i miei gusti, perché, essendo tutti i personaggi rimasti in vita, legati tra loro, da traumi e genetica, si è cercato, troppo sbrigativamente, di dare una soluzione stabile a tutti, come un grande compromesso, ma al ribasso a livello di suspense penalizzando il thriller. Ribadisco che, per me, non è un testo spiacevole ma niente di altamente entusiasmante! L.Ch.
Il mio voto, d’incoraggiamento alla lettura, è un generoso 3 su una scala da 1 a 5 libri. 📚📚📙🕮🕮
 
TRAMA
La Famiglia del Piano di Sopra 
di Lisa Jewell
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Cheyne Walk è una delle strade più eleganti di Chelsea, il quartiere in cui vive la buona società londinese. I suoi appartamenti, tuttavia, non sono soltanto la quinta di una vita ricca e spensierata, ma costituiscono a volte anche il teatro di raccapriccianti ritrovamenti. Come quello che si spalancò davanti agli occhi degli agenti di polizia accorsi al numero 16 di Cheyne Walk, dopo una telefonata anonima che segnalava un possibile triplice suicidio. Sul pavimento della cucina giacevano i corpi dei coniugi Martina e Henry Lamb e di un terzo uomo non identificato. In una camera al primo piano, c’era una bambina di circa dieci mesi in buone condizioni di salute, con una zampa di coniglio sotto la copertina della culla. Stando alle dichiarazioni dei vicini, da alcuni anni in quella casa abitavano molti bambini e diversi adulti, tutti misteriosamente svaniti nel nulla, compresi i due figli maggiori dei Lamb. Una vicenda di cronaca nera irrimediabilmente consegnata al passato per Scotland Yard, una ferita tragicamente riaperta per Libby, ovvero Serenity Lamb, la bambina che venticinque anni prima era stata adottata dai signori Jones, diventando Libby Jones. La giovane donna ha ereditato la casa di Cheyne Walk e, con lei, il suo spaventoso passato, un passato fatto di indagini senza sbocco, tracce di sangue e DNA sconosciuti, messaggi e strane scritte sui muri, pannelli segreti e un orto di piante officinali, alcune delle quali erano state usate per il palese suicidio collettivo dei suoi genitori. Cos’è accaduto davvero tra quelle mura? Che fine hanno fatto gli altri abitanti della casa di Chelsea? E, soprattutto, in che modo quei drammatici eventi hanno a che fare con gli strani rumori che Libby sente provenire dal piano di sopra, benché sia certa di essere sola in quella strana e tetra dimora?
 



CENNI SULLA VITA di:
Lisa Jewell
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Lisa Jewell è nata e cresciuta nel nord di Londra, dove vive ancora con il marito e le due figlie. Il suo primo libro, Ralph’s Party, è stato il romanzo d’esordio più venduto del 1999. Ha scritto numerosi altri romanzi che sono entrati nella classifica dei bestseller del Sunday Times. Con Neri Pozza ha pubblicato Io ti ho trovato (2017), Ellie all’improvviso (2018) e Qualcuno ti guarda (2020).
 
NOTE:
«Pochi scrittori di suspense escogitano trame così piene di trappole; meno ancora sono quelli capaci di creare personaggi tanto umani e complessi. La famiglia del piano di sopra brilla come una lama e taglia ancora più a fondo». - A. J. Finn

«Ricco, oscuro rompicapo, questo avvincente thriller mescola la saga familiare con il noir domestico con effetti da brivido». - Ruth Ware

Editore Inglese: Arrow Books
Prima Pubblicazione in Inghilterra: 2019
Editore ‏per l’Italia: ‎ Neri Pozza
Prima Pubblicazione Italia: 22 luglio 2021
Traduzione Italiana: Annamaria Biavasco e Valentina Guani
Copertina flessibile ‏: ‎ 336 pagine
Dimensioni ‏: ‎ 21.6 x 2.7 x 14.3 cm
 
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