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Un Libro dà non prende!
Luigia Chianese
Con il
nuovo libro, intitolato “Isole Felici” ci risiamo con le mitiche
avventure di
Pietro Santini. Il nostro protagonista dopo una vita
controcorrente, prova ad aprirsi all’amore ma fatica a adattarsi alla routine
familiare. Tra un figlio autistico, una compagna iperattiva e un cane
invadente, si rifugia, in bagno, nei ricordi del passato. I suoi flashback sono
surreali e comici e sveleranno un’esistenza vissuta al limite. “Isole Felici” affronta, anche temi profondi: tra cui l’autismo e le
crisi di coppia ma lo fa attraverso le tragicomiche avventuredi Pietro Santini. Alla fine, però, Pietro capisce
che la felicità si trova nella condivisione e che la famiglia è la sua vera
isola felice.
Chi è Andrea
Corcione, l’autore
di “Isole Felici” e de “La
Teoria degli Equilibri”? Andrea
Corcione è classe '81, nasce in Campania. Studia
informatica e grafica digitale, appassionato di lettura si avvicina sin da
piccolo al mondo della scrittura. "Pietro Santini" è il personaggio
del suo primo libro “La
Teoria degli Equilibri” che gli ha
portato tanta fortuna quindi ecco il sequel “Isole Felici”.
Sarà altrettanto bello? Per ora la Trama e Cenni
sulla Vita dell’Autore li troverete sotto nel mio Blog www.librieopinioni.com . Per
tutto il resto lo scoprirete tra qualche settimana quando leggerete e/o
ascolterete la mia Recensione.
Io i libri li leggo prima di
parlarne! Baci Baci dalla Vs. Luigia Books Blogger e come sempre Follow me. Luigia Chianese
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TRAMA
Isole Felici di Andrea Corcione
Ripresa da internet
e/o dalla copertina:
Dopo una vita trascorsa a nascondersi dagli altri vivendo sempre
controcorrente, Pietro Santini ha deciso di giocarsi le sue ultime carte
aprendosi all’amore. Sono passati tre lunghi anni e le cose non vanno per
niente bene. Ritroviamo il vecchio Pietro alle prese con le difficoltà della
vita, un figlio autistico, una compagna iperattiva, un odioso cane. Tutto
questo sembra non fare al caso suo, Pietro Santini non si sente per nulla
tagliato per questa vita. Da mesi si rifugia nel bagno per sfuggire alla vita:
guardandosi allo specchio torna indietro nel tempo, ricorda aneddoti di un
lontano passato. Pezzi di vita vissuta sempre ai limiti del surreale, una serie
di lunghi e divertentissimi flashback che descrivono le vicende di un uomo poco
comune. In questo romanzo c’è spazio per tutto, si affrontano tematiche
importanti come l’autismo, la violenza sugli anziani, il complicato rapporto di
coppia. Come un naufrago trasportato dalle onde, il vecchio Pietro Santini
torna sempre a casa, la sua famiglia è la sua isola, nonostante tutto! Proverà
invano a scappare, nascondersi, mandare tutto a monte, ma la corrente lo
riporterà sempre indietro. Forse era tutto scritto, forse la vita lo ha messo
davanti ad un’ultima grande prova. Pietro scoprirà ancora l’amore, la bellezza
nelle piccole cose. Il libro apre ad interrogativi importanti: Cosa ci rende
veramente appagati? Dov’è la nostra isola felice? Esiste un luogo dell’anima
dove sentirsi davvero bene? Attraversando mille difficoltà il vecchio Pietro è
giunto alla fine del viaggio, ora è costretto a darsi una risposta: capirà che
il suo bizzarro percorso di vita non è stato vano, forse tutto è servito a
risolvere il rebus, comprenderà che la felicità è un dono che dobbiamo
condividere, che la famiglia è la vera isola felice. Il romanzo unisce una
narrazione surreale e comica a spunti di riflessione profondi, il sequel de La
Teoria Degli Equilibri non può che essere un mix tra humour e sentimenti. Se
siete alla ricerca di un libro divertente, ironico e profondo, questo secondo
capitolo fa al caso vostro.
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CENNI SULLA VITA di: Andrea Corcione
Ripresa
da internet e/o dalla copertina:
in questo caso la foto è stata un gentile dono
da parte dell'autore.
Andrea Corcione classe '81, nasce in Campania. Studia
informatica e grafica digitale, da sempre appassionato di lettura si avvicina
sin da piccolo al mondo della scrittura. Scrive brevi testi, raccontini
divertenti. La svolta nel '22 quando, dopo 5 anni di lavoro, nasce la sua prima
opera "La teoria degli equilibri". Il testo si fa velocemente
conoscere e riceve gli apprezzamenti di attori famosi e personaggi di primo
livello del mondo dell'arte. Questa opera umoristica partecipa a diverse e
importanti fiere del libro. L'autore ha creato un personaggio che si chiama
"Pietro Santini" descrivendone la tragicomica vita utilizzando sempre
la chiave ironica. Nel 2024 inizia la scrittura del secondo volume, un sequel
del fortunato libro d'esordio.
Pietro Santini è triviale quasi a limite della volgarità, e ci sono una
marea di aggettivi negativi per definirlo: solitario, sprezzante, calcolatore,
persona dal “vaffa” facile, omofobo e razzista, infatti non ha amici e rifiuta
l’amore, e ama andare a mignotte, parola, che lui ama utilizzare, lo fa da
ragazzino, perché una mignotta la paghi e finisce lì, senza complicazioni, ma è
anche scorbutico e insolente, rompicoglioni, dispettoso e tirannico, e ne sa
qualcosa non solo la commessa cicciottella del minimarket sotto casa; Pietro
Santini critica e giudica tutti in modo sprezzante. Afferma con altezzosità che
ha trascorso la vita nell’attesa d’invecchiare, lavorando il meno possibile e
facendo il meno possibile. Pietro Santini non si stressa per arrivare a
primeggiare o raggiungere il successo, lui è un’ameba che s’adatta e s’accontenta
anche di arrivare ultimo, per lui basta arrivare, non sgomita, non corre, infatti
a pagina 18 afferma con fierezza:
<< Io sono Pietro Santini, orgogliosamente
ruvido come la pietra.>>.
Pietro Santini, il vecchiaccio con la parrucca, ha come scopo ultimo della
vita il vivere come un fanciullo senza pensieri; infatti è questa la sua
filosofia di vita: indifferenza totale verso il mondo, senza condizionamenti o
pressioni esterne, senza responsabilità e impegni, ha scelto di non avere
moglie, figli e amici, ed ha anche perso i genitori, in un incidente stradale,
alla tenera età di otto anni, ha vissuto e amato solo sua nonna, uno autentico spirito
libero ma solitario! E ora che può dirsi finalmente vecchio ha il suo agognato
equilibrio!
Vi è, però, qualcosa di positivo in lui, è una persona coerente con la
sua filosofia di vita e sa anche essere molto ironico con se stesso soprattutto
quando ripercorre la sua vita con continui flashback. Cupido, però, le frecce
le lancia a casaccio, e una freccia l’ha preso in pieno proprio durante l’ambita
vecchiaia, ovvero nel suo momento di miglior equilibrio! La
sua miserevole vita, all’improvviso, viene messa a soqquadro a causa di un “fugace
incontro carnale” del passato, con una morbidosa Rumena che lavorava come
badante nel suo stesso condominio. Il nome del suo squilibrio è Ramona; donnona
robusta con due denti d’oro, una vita piena di fatiche, molte sofferenze alle
spalle e bisognosa di affetto. Dopo 8 anni dall’ultima scopata di Pietro
Santini, Ramona torna dal vecchiaccio con un bel carico, e questo carico si
chiama Pietro Marius, un bimbo problematico ed è il figlio di Santini. E
volendo utilizzare parte della medesima terminologia di Pietro Santini potrei
dire che lui non sospettava che il “suo soldatino a riposo”, (cazzo floscio)
all’ultima sua impresa (ultima scopata), l’unica senza protezione (senza
preservativo), avesse sparato la sua ultima cartuccia (inseminato) nella topa
(nella vagina) di Ramona e avesse colto nel segno!
Il suo equilibrio
costruito su “con un no ti spicci con il sì t’impicci” non crolla ma si
trasforma completamente perché l’Amore sa essere contagioso, sa darti coraggio
e riesce a catturare anche un analfabeta affettivo come Pietro Santini. Il suo
equilibrio inizia a rimodellarsi nel momento preciso in cui pensa realmente a
come è e chi è, e, a pagina 170, si chiede:
<<
Ma io chi sono? Sono solo un pezzo di merda, un
inutile
ammasso di carne senz’anima, perché
vivo se non so amare?>>.
Conosciamo, però,
tutti la celebre risposta nel vento dei vicoli di Napoli, al giuramento fatto
alla Madonna delle Rose nella commedia teatrale di Eduardo De Filippo “Fiumena
Marturano” - E
figlie so' ffiglie - e in qualsiasi epoca, o parte del mondo
ci si trovi, questa frase semplifica una legge di natura che mai cambierà, ma che
cambia le persone, anche un vecchio bastardo con la parrucca come Pietro
Santini.Luigia Chianese #GiftedBook
Nella
mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri. 📕📗📘🕮🕮
Pietro è stato sempre una persona cinica e
opportunista, scontrosa e irriverente. Pietro Santini è un uomo solo che non
crede nell’amicizia, tantomeno nell’amore. Non ha amici, non ha parenti. Per
una vita intera ha sognato di diventare vecchio per non avere responsabilità,
per vivere felicemente solo, senza nessun obbligo. Per lui i vecchi sono come i
bambini dai quali nessuno si aspetta nulla. Tuttavia qualcosa sta cambiando, da
qualche anno non ha più voglia di lottare, di combattere per affermare la sua
idea. La solitudine che ha costruito intorno a sé comincia ad essere un peso,
un’oppressione. Dovrebbe essere finalmente arrivato al tanto ambito traguardo,
ora è finalmente vecchio, ma qualcosa non torna. Da qualche tempo pensa al
suicidio come unica via di uscita da una vita vuota e inutile. Quella
condizione è il frutto della sua personale filosofia di vita. Negli anni ha
elaborato una sua teoria, “La teoria degli equilibri”, un singolare punto di
vista sullo scorrere inesorabile del tempo e sull’affannosa e superflua corsa
del genere umano, alla ricerca della realizzazione personale ad ogni costo.
Tutto questo non fa per lui, ha corso la metà degli altri ed è comunque
arrivato al traguardo. Sempre pronto a giudicare chi nella vita non ha saputo
dire di no e si trova intrappolato in una vita che non gli appartiene. Lui non
è mai sceso a compromessi e ha detto pochi sì. Tutto questo lo ha reso un uomo
arido che spesso si comporta come un adolescente. La sua misera esistenza verrà
stravolta da un incontro, un fugace incontro carnale con una corpulenta badante
Rumena, che sarà il fulcro, il punto di rottura, di un consolidato equilibrio
che sembrava ormai infrangibile. A distanza di otto anni da quell’incontro, in
una sola settimana, sarà costretto a cambiare ogni abitudine, a sconvolgere la
sua vita per amore. Imparerà con fatica ad amare, imparerà ad ascoltare gli
altri e aprirsi al mondo. Tutto questo lo farà a modo suo, senza mai perdere il
suo sguardo indifferente, il suo modo di essere ruvido quando serve. L’opera è
un susseguirsi di eventi tragicomici, un alternarsi di flashback che descrivono
la curiosa vita di Pietro Santini dalla nascita fino all’età adulta. Si ride,
si piange, ci si affeziona ai protagonisti. In maniera apparentemente leggera
si affrontano argomenti importanti come la solitudine degli anziani, la
violenza sulle donne e l’omosessualità. Il tutto utilizzando sempre una chiave
di lettura ironica e irriverente. Ci si può mai affezionare ad un vecchio
bastardo con la parrucca? Pare di sì. Alla fine del romanzo il lettore
ripenserà agli equilibri della propria vita, a quanto avrebbero voluto essere,
almeno una volta nella vita, come il vecchio Pietro Santini.
CENNI SULLA VITA di:
Andrea Corcione
Ripresa da internet
e/o dalla copertina:
Andrea Corcione classe '81, nasce in Campania.
Studia informatica e grafica digitale, da sempre appassionato di lettura si
avvicina sin da piccolo al mondo della scrittura. Scrive brevi testi,
raccontini divertenti. La svolta nel '22 quando, dopo 5 anni di lavoro, nasce
la sua prima opera "La teoria degli equilibri". Il testo si fa
velocemente conoscere e riceve gli apprezzamenti di attori famosi e personaggi
di primo livello del mondo dell'arte. Questa opera umoristica partecipa a
diverse e importanti fiere del libro. L'autore ha creato un personaggio che si
chiama "Pietro Santini" descrivendone la tragicomica vita utilizzando
sempre la chiave ironica. Nel 2024 inizia la scrittura del secondo volume, un
sequel del fortunato libro d'esordio.
Editore: Independently published Amazon
Prima Edizione: 11 aprile 2022 - Lingua: Italiano
Copertina flessibile: 188 pagine - Dimensioni: 15.24 x 1.09 x 22.86 cm
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CITAZIONI 📚 Tutte le recensioni e i contenuti critici sono
opere originali della dott.ssa Luigia Chianese, Books Blogger;
autrice e curatrice del Blog “Libri e Opinioni” (http://www.librieopinioni.com) e dei relativi canali
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citazione e autorizzazione. ✨ Grazie per aver letto e condiviso la mia passione per i libri!
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Dopo “Il Disertore” e “Gli Odori del Bosco” l’autore Alfredo
Alvino ci sorprende con un nuovo romanzo storico che trova i suoi punti
focali nella guerra tra I Borbone, i Piemontesi e i Garibaldini non
dimenticando le differenze sociali, le amicizie, i drammi e l’Amore. “Nemici
Fraterni” è un libro di grande intensità emotiva, che farà schierare il
lettore da una parte o dall’altra, soprattutto nelle questioni di cuore; immergendolo
nelle vicende narrate tra l’estate del 1848 e il 1860. Questa immersione è
frutto della bella scrittura, fluida ed elegante, di Alfredo Alvino, che riesce
a proporci un racconto asciutto e senza sbavature, mai tedioso, ben elaborato,
conseguenza, sicuramente, di tanto studio e ricerche. L’autore, infatti, riesce
a trasportarci ed a travolgerci emotivamente non
solo nella drammatica battaglia del Volturno, ma in tutto quel periodo storico
che coincide con lo sbarco di Garibaldi e dei Mille, alle battaglie Borboniche,
fino al Brigantaggio, in un Italia che si avvia all’unità. Tutto questo, però,
dalla prospettiva della “provincia” di Napoli: tra amori fulminei ed intensi, tra
i segreti dei suoi notabili, i massacranti e logoranti lavori dei Coloni
terrieri, le ambizioni dei Gendarmi e dei Soldati dell’Esercito de I Borbone;
ma soprattutto tra uomini sanguigni e di alta nobiltà d’animo contro vigliacchi
malfattori e assassini di ogni casta. Non manca nulla nella vicenda raccontata:
amore, odio, gelosie, fraintendimenti, vendette, differenze sociali e
politiche, guerre e quindi cambiamenti. È decisamente un libro ricco di
suspense, è un dramma storico e psicologico che sa sorprendere e coinvolgere il
lettore con un ritmo incalzante, dove Eros e Thanatos, i due impulsi che
dominano lo spirito di ogni uomo, sono magistralmente esposti allo sguardo del
lettore e lo avvolgono in continuo scambio per tutto il racconto.Federico e Turillo,
i Nemici Fraterni del romanzo, sono i due personaggi principali su cui viene
cucita tutta la storia ma anche a tutti gli altri personaggi, che incroceranno
il loro cammino, sarà dato ampio spazio e tanta cura. Un occhio
attento, inoltre, non potrà non notare come l’autore, in vie parallele, ci
rammenterà anche delle condizioni della donna, nobile o contadina che sia, nel
periodo narrato e di quanto l’istruzione o meglio il solo saper leggere, scrive
e far di conto, sappia fare la differenza tra la vita e la morte sia per un
uomo che per una donna. Trecentotrenta pagine in cui viene riportata una storia
comune a tanti uomini e donne in un’epoca che sta per tramontare e che sta lasciando
spazio ad un altro tempo, un tempo nuovo, con il suo carico di aspettative e
speranze.#LuigiaChianese
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro,
questo testo, merita un 4 Libri.📗📘📙📖📖
Il brigante Alfonso Cerullo di Marano, è un personaggio
reale, anche se poco conosciuto, fu condannato a 25 anni di galera nel 1863 e
rimase sempre fedele ai Borbone.
TRAMA
Nemici Fraterni
di Alfredo Alvino
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Il romanzo esordisce nell’anno 1848 e volge
all’epilogo con la battaglia del Volturno. Narra la storia delle fortune, del
dolore e degli amori di Federico e Turillo. Ambientata alle porte di Napoli,
nel fondo A’ Melella, proprietà del conte Ruotolo di Chiaiano. Tra i figli del
conte e i figli dei coloni regna la promiscuità. Senza distinzione di
lignaggio, i ragazzini formano un gruppo di spensierati coetanei, culla del
rapporto fraterno tra Federico, figlio maggiore di un colono e Turillo, figlio
del conte. Il passare degli anni e l’avvio di Turillo alla carriera militare
determinano un primo inevitabile distacco tra i due, ma sarà poi un gravissimo
fatto di sangue, a far sì che i due amici prima fraterni, diventino nemici
mortali. L’uno, Federico, costretto a darsi alla macchia, braccato dall’altro,
Turillo, ormai parte della Gendarmeria borbonica. Nel frattempo gravi eventi
storici, lo sbarco di Garibaldi e dei Mille a Marsala e la guerra che ne
deriverà, cambieranno le carte in tavola. La lunga e articolata fuga porterà
Federico sulla strada di un amore, pur complicato e ricco di ostacoli, e
all’incontro con il Fungiaro, uomo d’esperienza, che saprà fargli da maestro,
accompagnandolo fino alla fine del romanzo. Turillo diventerà ufficiale della
Cavalleria borbonica, Federico si aggregherà alle truppe garibaldine. Entrambi,
alla fine, si ritroveranno schierati l’uno contro l’altro, su due fronti
diversi, nella drammatica battaglia del Volturno. Si intrecciano, nel nuovo
romanzo storico di Alfredo Alvino, in un contesto di microstoria pre-unitaria,
analisi sociale, vicende umane complesse e singolari, tensione emotiva e
introspezione psicologica.
Editore: Edizioni
dell'Ippogrifo - Collana: I Narratori
In commercio dal: 31 maggio
2022 - Lingua: Italiano
Alfredo Alvino è nato a Napoli, città che ama immensamente, il
25 febbraio del 1951; è attualmente sposato. marito di Angela e padre di
Chiara. Ha frequentato il Liceo Classico per poi proseguire con gli studi in
Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli Federico
II; Avvocato, laureato in legge, ha esercitato la professione
forense per la Regione Campania. Cresciuto nel cuore della sua città natale,
tra Porta grande a Capodimonte e via Salvator Rosa, per poi trasferirsi in
Marano Prov.di Napoli. Giunto alla pensione si dedica a tutte le sue passioni. La
musica è una delle sue passioni, infatti da giovane suonava la batteria e negli
anni universitari, ha anche suonato in diversi locali. È stato, anche, un
promettente Regbysta con il C.U.S. Partenope Rugby. Ora scrive Romanzi e
Racconti. Scrivere anche per il teatro che adora tantissimo infatti nell’ambito
della letteratura teatrale, si è dedicato alla traduzione in vernacolo
napoletano della commedia di Joseph kesselring, Arsenico e Vecchi Merletti, con
il titolo È Signurine Bruschetti, e della pièce francese La
Presidentessa di Charles Maurice Hennequin e Pierre Veber, con il titolo A’Mugliera
d’o Presidente. È autore del romanzo storico, pubblicato nel 2011, Edizioni
Eracle, intitolato “Il Disertore” ed ha vinto due premi letterari
con due racconti: “Il Vicolo” e “Orso” tratti da una raccolta,
intitolata “Autunno Napoletano”. Con il romanzo “Gli Odori del Bosco”,
Edizione Creativa Le Pleadi, 2018 ancor prima della pubblicazione, ha vinto il
secondo premio letterario “IRIDE” , per le opere inedite, svoltosi nell’ottobre
2017. Nel 2022 esce in commercio il nuovo libro “Nemici Fraterni”, altro
romanzo storico.