LIBRI E OPINIONI di Luigia Chianese Books Review Blogger
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Le mie Recensioni-Opinioni Rispecchiano le Sensazioni e le Emozioni che i libri mi regalano! I libri vanno letti! Un Libro dà non prende!
L’autore
di Requiem,Marco Antonio Abbagnara esce il 12
maggio 2023
con la nuova
edizione del suo romanzo, un Thriller - Noir con
un nuovo titolo:
Lucrezia –
Purificatrice del Male.
«Purificare i
loro cuori
per la gravità delle loro azioni impure,
divorare i loro peccati
affinché la loro anima
ritrovi la pace eterna»
Contessa Lucrezia Montecadi
DATA UFFICIALE
DI PUBBLICAZIONE
12 MAGGIO 2023 è possibile
ordinarlo online e nelle librerie di catena e
indipendenti, con spedizione dal giorno dopo (sulla base dei loro
dettagli di evasione ordini.
A New York spariscono nel nulla degli uomini che non
riconoscono affatto la propria condotta violenta sulle proprie compagne. Non
ritorneranno mai più nelle loro case. - Chi li ha sequestrati? - Che fine hanno
fatto? Il detective Carlos Diabo deve dare una spiegazione a questo mistero.
La contessa Lucrezia Montecadi,
potente imprenditrice e mecenate dell'arte, guida la Radesa, un impero della
farmaceutica da oltre 200 miliardi di dollari di fatturato. Fonda una onlus che
agisce contro la violenza sulle donne, finalizzata a rendere ogni donna
economicamente indipendente, valorizzata, ed autorevole.
Il personaggio principale è
femminile ed è la Contessa
Lucrezia Montecadì ed è lei
il fulcro del Giallo - Thriller. Questa è un’opera con un sottofondo misto tra
il magico e il religioso allo stesso tempo, con riti antichi ed ancora vivi,
letteralmente “serviti” con tanto champagne. Noterete, infatti, che tutti
bevono, in quantità industriali, i più costosi champagne prodotti, champagne a
fiumi, immersi nelle opere d’arte più belle e care del mondo; ma è tutto da
scoprire non vi anticipo nulla.
Colpiscono le descrizioni molto
dettagliate, ma nei Thriller - Noir contano, ed in questo sono anche molto
belle in quanto dinamiche e precise. Da notare la descrizione della strepitosa
Cappella Sansevero (quella del Cristo Velato per capirci) in Napoli, un
autentico tempio massonico, ricco di simbologia e al medesimo tempo chiesa, due
fattori importanti nel romanzo, sempre della stessa città, la descrizione del
prestigioso Teatro San Carlo, tra i più monumentali e antichi d’Europa e del
Cimitero delle Fontanelle (Capuzzelle, per noi Partenopei) che è sito nell’estremità occidentale del vallone naturale
del quartiere Sanità, uno dei rioni di Napoli più ricchi di storia, carico di
tradizioni e magia.
Questi spazi non sono descritti
così dettagliatamente solo per amore di una città magica come sa essere Napoli
o perché la protagonista è una Contessa Partenopea, questi luoghi sono
importanti perché legati alla figura del Principe Raimondo di Sagro, infatti,
consiglio, se potete, di leggere qualcosa, anche su internet, sulla storia, la
leggenda e la vita del negromante ed eclettico Principe Raimondo di Sagro,
Settimo Principe di Sansevero, (La storia, io, la conosco già perché sono
Napoletana e non conoscerla, per me, sarebbe un crimine culturale).
Le locations presentate sono un
misto tra fantasia e realtà; luoghi adatti a cospiratori ricchi e malvagi; come
quello meraviglioso della veggente Manto che è tra i più creativi e immaginosi.
Nel testo ci sono continui flashbacks che possono destabilizzare la lettura ma
si rientra in circolo facilmente, non temete, questi flashbacks, ricordi e
visioni aiutano il lettore a comprendere la psicologia dei protagonisti,
soprattutto quella della nobile Lucrezia: giustiziera o psicopatica? Tenete
d’occhio i libri esoterici, il sangue, chi vive e chi sembra che muoia.
I personaggi sono strepitosi, la
loro caratterizzazione è eccezionale, quasi da film, sembrano veri interpreti
di un film con tanto di copione ben definito. È un’opera bene strutturata, ed è
anche lunga, sono solo 328 pagine ma scritte con un carattere piccolo in un
libro molto grande.
Scene di sesso, che oggi sono tanto
di moda, sono ridotte all’essenziale e al necessario, di certo innovative, in
particolare per un “assassinio sull’unghia”. Quello che non mi è piaciuto è
l’uso della punteggiatura perché è ridotto al minimo ed ho il sospetto che sia
voluto, quindi tollerabile, invece sono troppi gli errori di battitura, i
cosiddetti refusi; qui ci sta da tirare le orecchie a qualcuno che avrebbe
dovuto prestare più attenzione all’editing; ma questi due piccoli appunti non
tolgono nulla al Thriller narrato, la storia regge bene è originale e
fantasiosa!
Ritengo che questo romanzo potrebbe
avere un seguito in quanto, senza spoilerare, il finale lo permette anche
perché ci sono molti sospesi; ma non ve lo dirò … però lo so già! SONO
CATTIVISSIMA! Lettura Consigliata!Luigia
Chianese
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento
libro, questo testo, merita un 2 e mezzo Libri. 📕📗📚🕮🕮
Qual è il confine tra il bene e il
male? A New York spariscono degli uomini, violenti e vendicativi. Perché? Chi
li ha presi? Che fine hanno fatto? La bellissima Contessa Lucrezia Montecadì,
magnate dell’arte e imprenditrice di successo a livello internazionale, si
adopera per salvare vite umane attraverso la sua industria farmaceutica, la
Radesa.
Fonda un’associazione
no-profit per donne maltrattate, le fa difendere in tribunale, le sostiene
economicamente e le aiuta e reinserirsi nella cosiddetta vita normale. Una vera
benefattrice. Ma cosa nasconde nel suo container giallo?
Nasce a Catania. Nel 1966 ed ha trascorso parte della sua giovinezza pure
in Toscana. Scrittore, Curatore d’arte e Pittore, lavora in
Alitalia ed è spesso in giro per il pianeta, ha prodotto, insieme a un team, la
sceneggiatura di una serie di fantascienza: “Savior”. Adora l'arte
in tutte le sue forme ed è molto influenzato dai dipinti infatti cerca di
vedere negli artisti quella luce che Dio gli ha donato, passioni , paure e odi,
in una spettroscopia di sentimenti che catalizzo anche i sui personaggi e
scritti; i profumi, i cibi e ciò che ha costruito il genere umano l’imprime
nella sua mente, soprattutto quando viaggia, lui stesso dice che
bisogna avere uno straordinario bagaglio mentale per influenzare la mente di
uno scrittore ed è ciò che gli dà il suo continuo errare nella ricerca di
luoghi, persone e costumi diversi per continuare a fantasticare e
scrivere. Egli vive e lavora a Gallarate, una cittadina in provincia
di Varese nel nord-ovest d’Italia. Iniziò a spostarsi da un luogo
all’altro molto presto, tanto è vero che egli stesso si definisce un”
instancabile viaggiatore”. Ha vissuto in Australia per due
anni facendo la conoscenza di giovani artisti dotati di talento come lui.
Nel 1990, a Sidney, frequentò un corso d’arte organizzato
dall’Ente Locale per Giovani Artisti che gli diede l’opportunità di
accrescere la sua competenza in campo artistico e migliorare le sue abilità in
campo tecnico. Dopo molti anni di allenamenti ed esperienze
su tela riesce finalmente a trovare la sua massima forma di espressione
artistica su placche di ferro nero, i Monoliti, tramite i quali
l’artista dà voce ad antiche leggende, ritrae immagini ed esprime sensazioni e
pensieri profondi di ogni genere, sulla base delle proprie esperienze,
direttamente agli occhi degli spettatori.
Originale, coinvolgente e semplice
da leggere grazie ad una scrittura fluida e a connessioni tra gli eventi più
che appropriate. Questo noir è divertente e affascinante! Tre donne, tre vite,
tre visioni della realtà che il destino fa intersecare. Tre vite coinvolgenti
cariche di suspense che catturano il lettore.
La prima che incontriamo è Ausili Francesca in arte Loredana, la sua arte? Sensitiva e Cartomante a pagamento e controvoglia! Da
pagina 05:
<< Io lavoro per chi vuole
comprare un vaticinio favorevole,
per chi non sa oltrepassare le
proprie misere passioni.>>.
Francesca Ausili è una donna
sola, piena di delusioni e di tristezza verso se stessa e verso il prossimo;
vede la sua vita distrutta e misera ed è perennemente arrabbiata con il mondo
intero. Si piange addosso come una bambina, ma bambina non è, e i suoi capelli
appassiti e grigi e i suoi vestiti usurati glielo ricordano ogni giorno;
sospetta di tutti coloro che la guardano e rimpiange i begli anni trascorsi e
la sua giovinezza oramai sfumata.
La sua rabbia,
inconsapevolmente, fa allacciare la sua sorte al destino di altre due donne. La
prima, una giovane donna, appena diciottenne, è Monica Selloni: una
masochista di alta categoria, che ama farsi torturare fisicamente e
psicologicamente nel suo dungeon, ovvero una cantina attrezzata da lei come stanza delle torture.
Telefona spesso alla sensitiva cartomante Loredana/Francesca per chiedere
consiglio, conferma e/o consolazione ma Loredana la tollera poco e prova pena
per lei; per la vita che sta sprecando inseguendo il suo torturatore: Luca, il meccanico. A pensarci bene
si potrebbe pensare che Monica “porti sfiga” perché alle sue chiamate seguono
problemi ed incidenti; ed è proprio il suo incidente automobilistico ad
innescare un meccanismo di complicazioni e frustrazioni generali in tutti i
personaggi coinvolti.
Altra donna, incazzata come
una belva e pronta a scoppiare, come una mina in un campo da combattimento, è Elena Venanzi; forse il
personaggio più amabile del racconto, secondo me. Elena Venanzi, dai capelli castano opaco tagliati corti e un fisico scialbo
e per niente femminile, lavora come guardia
giurata, controvoglia anche lei, all’Istituto di
Vigilanza privata Security One; un lavoro che la degrada e
la fa sentire umiliata più di quanto non lo sia stata già; perché buttata fuori
dall’Arma dei Carabinieri. Era un ex Marescialla che a Mosul si è fatta
scappare, in modo a dir poco maldestro, un terrorista che poi si è fatto
esplodere addosso al muro di una diga facendo una strage! Per questo episodio è
stata estromessa, per incompetenza, dal Corpo e condannata. Dire che è infuriata
con il mondo intero è quasi un eufemismo!
Questa donna ha la
meravigliosa capacità di fantasticare giustificazioni alle sue azioni e di non
incolparsi mai di nulla; per lei è sempre colpa degli altri che la giudicano,
le mettono i bastoni tra le ruote e la fanno deviare dal giusto percorso. Anche
nell’incrociare l’auto incidentata di Monica Selloni, per lei, è un segno che neppure
il destino è dalla sua parte, mai! Secondo Elena nessuno ha fiducia in lei! Lei,
invece, ha un solo grande desiderio, vendicarsi, sentirsi importante e fare
qualcosa di eroico.
Molto simile a Elena vi è
l’unico maschio di rilievo nella storia ed è il Commissario Capo di Polizia Walter De Sanctis, colui il quale si ritroverà ad avere a che fare con le frustrazioni, i
disagi, la rabbia e le paure di queste tre donne, tanto diverse tra loro ma
tutte insicure. Anche il Commissario Capo non brilla in pazienza e ha le sue
smanie, tra cui l’ordine, la pulizia e gli odori. Ha anche un problema di
gerarchie e di fiducia, infatti ha perennemente il sospetto che nessuno, a
parte lui, sappia fare bene il proprio lavoro e che nessuno rispetti alla
lettera i suoi ordini. E di lui s’innamora proprio Elena Venanzi, ma lui non lo
sa!
Se gli eventi narrati non
fossero così tragici nel loro insieme si potrebbe dire che questo è il noir più
divertente che abbia mai letto. Sono i personaggi e le loro strutture mentali
ad essere il focus di tutto, più della vicenda in sé, che narra, in fondo, di
un presunto rapimento!
Posso dire che l’autrice,
Roberta Bobbi, è stata bravissima a chiudere in 29 mini capitoli e 157 pagine
una storia fatta di storie complicate, di vite contorte e confuse cariche di
trappole morali, che potrebbero assolutamente essere reali, certe, come l’aria
che respiriamo, e a presentarle, a noi lettori, nel modo più chiaro e gradevole
possibile. Per me è un ottimo lavoro! #LuigiaChianese
Nella mia scala, da 1 a 5,
gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri.
In breve: Francesca Ausili, sessantenne ridotta a
lavorare come cartomante. Elena Venanzi, ex-carabiniera estromessa dall’Arma.
Monica Selloni, giovane masochista mai sazia di maltrattamenti. Tre donne
irretite dai propri fallimenti. In un susseguirsi di ore in cui gli eventi si
accaniscono su di loro e le conducono a intersecare i loro destini, incappano
in un tranello che le inchioda a una corresponsabilità che, nonostante lo zelo
con cui il Commissario De Sanctis cerca di fiaccarle, negano con tutte le loro
forze.
Autrice: Roberta Bobbi
Editore: La Torre dei Venti
Lingua: Italiano
Foto Copertina: Fabio Lupo
Prima Edizione: 15 gennaio
2023
Copertina flessibile: 160
pagine - Dimensioni: 14 x 1 x 21 cm
Roberta
Bobbi nasce a Narni, in Umbria, nel 1964. Si trasferisce poi a Roma dove
intraprende studi di recitazione e di drammaturgia. Scrive dapprima alcuni
testi teatrali tra cui “Ustascia”, prodottoe messo in scena dalla Compagnia Beat 72 e “La farina del diavolo”,
allestito dal Teatro Argentina.
Nel
2016 pubblica, insieme ad un’altra autrice, il romanzo “Da principio venne il
diavolo”, firmato Agatha Beta e pubblicato da Walkabout Agency. Nel 2018
pubblica il romanzo “Velia, amorevole estetista delle salme” con La Caravella
Editrice. Nel 2022 collabora con un suo racconto all’Antologia “Scritti per
gioco” edito da Ronchetti Editore. Sempre nel 2022, con un altro racconto
partecipa all’Antologia “Estate in cento parole” edito da Giulio Perrone.
In breve: Francesca Ausili, sessantenne ridotta a
lavorare come cartomante. Elena Venanzi, ex-carabiniera estromessa dall’Arma.
Monica Selloni, giovane masochista mai sazia di maltrattamenti. Tre donne
irretite dai propri fallimenti. In un susseguirsi di ore in cui gli eventi si
accaniscono su di loro e le conducono a intersecare i loro destini, incappano
in un tranello che le inchioda a una corresponsabilità che, nonostante lo zelo
con cui il Commissario De Sanctis cerca di fiaccarle, negano con tutte le loro
forze.
CENNI SULLA VITA di:
Roberta Bobbi
Ripresa da
internet e/o dalla 4° di copertina:
Roberta
Bobbi nasce a Narni, in Umbria, nel 1964. Si trasferisce poi a Roma dove
intraprende studi di recitazione e di drammaturgia. Scrive dapprima alcuni
testi teatrali tra cui “Ustascia”, prodottoe messo in scena dalla Compagnia Beat 72 e “La farina del diavolo”,
allestito dal Teatro Argentina.
Nel
2016 pubblica, insieme ad un’altra autrice, il romanzo “Da principio venne il
diavolo”, firmato Agatha Beta e pubblicato da Walkabout Agency. Nel 2018
pubblica il romanzo “Velia, amorevole estetista delle salme” con La Caravella
Editrice.
Nel 2022 collabora con un suo racconto all’Antologia “Scritti per
gioco” edito da Ronchetti Editore. Sempre nel 2022, con un altro racconto
partecipa all’Antologia “Estate in cento parole” edito da Giulio Perrone.
Dopo “Il Disertore” e “Gli Odori del Bosco” l’autore Alfredo
Alvino ci sorprende con un nuovo romanzo storico che trova i suoi punti
focali nella guerra tra I Borbone, i Piemontesi e i Garibaldini non
dimenticando le differenze sociali, le amicizie, i drammi e l’Amore. “Nemici
Fraterni” è un libro di grande intensità emotiva, che farà schierare il
lettore da una parte o dall’altra, soprattutto nelle questioni di cuore; immergendolo
nelle vicende narrate tra l’estate del 1848 e il 1860. Questa immersione è
frutto della bella scrittura, fluida ed elegante, di Alfredo Alvino, che riesce
a proporci un racconto asciutto e senza sbavature, mai tedioso, ben elaborato,
conseguenza, sicuramente, di tanto studio e ricerche. L’autore, infatti, riesce
a trasportarci ed a travolgerci emotivamente non
solo nella drammatica battaglia del Volturno, ma in tutto quel periodo storico
che coincide con lo sbarco di Garibaldi e dei Mille, alle battaglie Borboniche,
fino al Brigantaggio, in un Italia che si avvia all’unità. Tutto questo, però,
dalla prospettiva della “provincia” di Napoli: tra amori fulminei ed intensi, tra
i segreti dei suoi notabili, i massacranti e logoranti lavori dei Coloni
terrieri, le ambizioni dei Gendarmi e dei Soldati dell’Esercito de I Borbone;
ma soprattutto tra uomini sanguigni e di alta nobiltà d’animo contro vigliacchi
malfattori e assassini di ogni casta. Non manca nulla nella vicenda raccontata:
amore, odio, gelosie, fraintendimenti, vendette, differenze sociali e
politiche, guerre e quindi cambiamenti. È decisamente un libro ricco di
suspense, è un dramma storico e psicologico che sa sorprendere e coinvolgere il
lettore con un ritmo incalzante, dove Eros e Thanatos, i due impulsi che
dominano lo spirito di ogni uomo, sono magistralmente esposti allo sguardo del
lettore e lo avvolgono in continuo scambio per tutto il racconto.Federico e Turillo,
i Nemici Fraterni del romanzo, sono i due personaggi principali su cui viene
cucita tutta la storia ma anche a tutti gli altri personaggi, che incroceranno
il loro cammino, sarà dato ampio spazio e tanta cura. Un occhio
attento, inoltre, non potrà non notare come l’autore, in vie parallele, ci
rammenterà anche delle condizioni della donna, nobile o contadina che sia, nel
periodo narrato e di quanto l’istruzione o meglio il solo saper leggere, scrive
e far di conto, sappia fare la differenza tra la vita e la morte sia per un
uomo che per una donna. Trecentotrenta pagine in cui viene riportata una storia
comune a tanti uomini e donne in un’epoca che sta per tramontare e che sta lasciando
spazio ad un altro tempo, un tempo nuovo, con il suo carico di aspettative e
speranze.#LuigiaChianese
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro,
questo testo, merita un 4 Libri.📗📘📙📖📖
Il brigante Alfonso Cerullo di Marano, è un personaggio
reale, anche se poco conosciuto, fu condannato a 25 anni di galera nel 1863 e
rimase sempre fedele ai Borbone.
TRAMA
Nemici Fraterni
di Alfredo Alvino
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Il romanzo esordisce nell’anno 1848 e volge
all’epilogo con la battaglia del Volturno. Narra la storia delle fortune, del
dolore e degli amori di Federico e Turillo. Ambientata alle porte di Napoli,
nel fondo A’ Melella, proprietà del conte Ruotolo di Chiaiano. Tra i figli del
conte e i figli dei coloni regna la promiscuità. Senza distinzione di
lignaggio, i ragazzini formano un gruppo di spensierati coetanei, culla del
rapporto fraterno tra Federico, figlio maggiore di un colono e Turillo, figlio
del conte. Il passare degli anni e l’avvio di Turillo alla carriera militare
determinano un primo inevitabile distacco tra i due, ma sarà poi un gravissimo
fatto di sangue, a far sì che i due amici prima fraterni, diventino nemici
mortali. L’uno, Federico, costretto a darsi alla macchia, braccato dall’altro,
Turillo, ormai parte della Gendarmeria borbonica. Nel frattempo gravi eventi
storici, lo sbarco di Garibaldi e dei Mille a Marsala e la guerra che ne
deriverà, cambieranno le carte in tavola. La lunga e articolata fuga porterà
Federico sulla strada di un amore, pur complicato e ricco di ostacoli, e
all’incontro con il Fungiaro, uomo d’esperienza, che saprà fargli da maestro,
accompagnandolo fino alla fine del romanzo. Turillo diventerà ufficiale della
Cavalleria borbonica, Federico si aggregherà alle truppe garibaldine. Entrambi,
alla fine, si ritroveranno schierati l’uno contro l’altro, su due fronti
diversi, nella drammatica battaglia del Volturno. Si intrecciano, nel nuovo
romanzo storico di Alfredo Alvino, in un contesto di microstoria pre-unitaria,
analisi sociale, vicende umane complesse e singolari, tensione emotiva e
introspezione psicologica.
Editore: Edizioni
dell'Ippogrifo - Collana: I Narratori
In commercio dal: 31 maggio
2022 - Lingua: Italiano
Alfredo Alvino è nato a Napoli, città che ama immensamente, il
25 febbraio del 1951; è attualmente sposato. marito di Angela e padre di
Chiara. Ha frequentato il Liceo Classico per poi proseguire con gli studi in
Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli Federico
II; Avvocato, laureato in legge, ha esercitato la professione
forense per la Regione Campania. Cresciuto nel cuore della sua città natale,
tra Porta grande a Capodimonte e via Salvator Rosa, per poi trasferirsi in
Marano Prov.di Napoli. Giunto alla pensione si dedica a tutte le sue passioni. La
musica è una delle sue passioni, infatti da giovane suonava la batteria e negli
anni universitari, ha anche suonato in diversi locali. È stato, anche, un
promettente Regbysta con il C.U.S. Partenope Rugby. Ora scrive Romanzi e
Racconti. Scrivere anche per il teatro che adora tantissimo infatti nell’ambito
della letteratura teatrale, si è dedicato alla traduzione in vernacolo
napoletano della commedia di Joseph kesselring, Arsenico e Vecchi Merletti, con
il titolo È Signurine Bruschetti, e della pièce francese La
Presidentessa di Charles Maurice Hennequin e Pierre Veber, con il titolo A’Mugliera
d’o Presidente. È autore del romanzo storico, pubblicato nel 2011, Edizioni
Eracle, intitolato “Il Disertore” ed ha vinto due premi letterari
con due racconti: “Il Vicolo” e “Orso” tratti da una raccolta,
intitolata “Autunno Napoletano”. Con il romanzo “Gli Odori del Bosco”,
Edizione Creativa Le Pleadi, 2018 ancor prima della pubblicazione, ha vinto il
secondo premio letterario “IRIDE” , per le opere inedite, svoltosi nell’ottobre
2017. Nel 2022 esce in commercio il nuovo libro “Nemici Fraterni”, altro
romanzo storico.