Recensioni, Opinioni, Consigli, Anteprime, Info Box Prossimamente, Video, Presentazioni di Libri ed Eventi sui Libri di Luigia Chianese
Le mie Recensioni-Opinioni Rispecchiano le Sensazioni e le Emozioni che i libri mi regalano!
I libri vanno letti! Un Libro dà non prende!
Calabria, estate 1942. A Tarsia, paese su cui
sorge il campo di concentramento situato in località Ferramonti, c’è tanta
trepidazione per l’imminente visita del Duce e della delegazione fascista e
nazista, con la presenza sul territorio della Wermacht.
Il podestà, già
impegnato col partito a Cosenza, nomina la nipote Bianca, appartenente alla
gioventù mussoliniana fin da bambina, come sua fiduciaria e le assegna il
delicato compito di organizzare l’accoglienza per gli ufficiali delle SS e di
ispezionare nelle finte vesti di dama di carità il campo di concentramento, al
fine di destituire il comandante accusato di essere un anti fascista e amico
degli ebrei.
Bianca però nasconde qualche segreto dietro la sua divisa del
fascio femminile: un fidanzato anti fascista al fronte, la migliore amica ebrea
e una famiglia che sotto banco aiuta gli internati di Ferramonti.
Il suo
ingresso al campo le stravolgerà la vita: incontrerà un’umanità varia,
l’accoglienza delle donne ebree nelle baracche, il maestro degenerato e censurato
dai nazisti Michel Fingesten e soprattutto lui, il medico tedesco ebreo, Goran
Jacowitz. Tra i due nascerà un’amore travolgente e illegale per le leggi
razziali in vigore.
Nata a Giarre (Catania), tra le pendici
dell’Etna e il mar Jonio, dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo
Classico si è laureata in Lettere Classiche. Ha pubblicato come giornalista
pubblicista presso testate locale, lavorato come editing e correttrice di
bozze. Ha svolto ricerche di storia locale e nazionale.
Ha poi conseguito il
Diploma di Specializzazione per l’insegnamento. Da sempre cultrice della
storia, in particolare della Seconda Guerra Mondiale e della Shoah, ha
insegnato in diverse scuole di ogni ordine e grado. Dopo diverse esperienze
come Ghostwriter, ha preso il volo come autrice.
Dopo “Il Disertore” e “Gli Odori del Bosco” l’autore Alfredo
Alvino ci sorprende con un nuovo romanzo storico che trova i suoi punti
focali nella guerra tra I Borbone, i Piemontesi e i Garibaldini non
dimenticando le differenze sociali, le amicizie, i drammi e l’Amore. “Nemici
Fraterni” è un libro di grande intensità emotiva, che farà schierare il
lettore da una parte o dall’altra, soprattutto nelle questioni di cuore; immergendolo
nelle vicende narrate tra l’estate del 1848 e il 1860. Questa immersione è
frutto della bella scrittura, fluida ed elegante, di Alfredo Alvino, che riesce
a proporci un racconto asciutto e senza sbavature, mai tedioso, ben elaborato,
conseguenza, sicuramente, di tanto studio e ricerche. L’autore, infatti, riesce
a trasportarci ed a travolgerci emotivamente non
solo nella drammatica battaglia del Volturno, ma in tutto quel periodo storico
che coincide con lo sbarco di Garibaldi e dei Mille, alle battaglie Borboniche,
fino al Brigantaggio, in un Italia che si avvia all’unità. Tutto questo, però,
dalla prospettiva della “provincia” di Napoli: tra amori fulminei ed intensi, tra
i segreti dei suoi notabili, i massacranti e logoranti lavori dei Coloni
terrieri, le ambizioni dei Gendarmi e dei Soldati dell’Esercito de I Borbone;
ma soprattutto tra uomini sanguigni e di alta nobiltà d’animo contro vigliacchi
malfattori e assassini di ogni casta. Non manca nulla nella vicenda raccontata:
amore, odio, gelosie, fraintendimenti, vendette, differenze sociali e
politiche, guerre e quindi cambiamenti. È decisamente un libro ricco di
suspense, è un dramma storico e psicologico che sa sorprendere e coinvolgere il
lettore con un ritmo incalzante, dove Eros e Thanatos, i due impulsi che
dominano lo spirito di ogni uomo, sono magistralmente esposti allo sguardo del
lettore e lo avvolgono in continuo scambio per tutto il racconto.Federico e Turillo,
i Nemici Fraterni del romanzo, sono i due personaggi principali su cui viene
cucita tutta la storia ma anche a tutti gli altri personaggi, che incroceranno
il loro cammino, sarà dato ampio spazio e tanta cura. Un occhio
attento, inoltre, non potrà non notare come l’autore, in vie parallele, ci
rammenterà anche delle condizioni della donna, nobile o contadina che sia, nel
periodo narrato e di quanto l’istruzione o meglio il solo saper leggere, scrive
e far di conto, sappia fare la differenza tra la vita e la morte sia per un
uomo che per una donna. Trecentotrenta pagine in cui viene riportata una storia
comune a tanti uomini e donne in un’epoca che sta per tramontare e che sta lasciando
spazio ad un altro tempo, un tempo nuovo, con il suo carico di aspettative e
speranze.#LuigiaChianese
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro,
questo testo, merita un 4 Libri.📗📘📙📖📖
Il brigante Alfonso Cerullo di Marano, è un personaggio
reale, anche se poco conosciuto, fu condannato a 25 anni di galera nel 1863 e
rimase sempre fedele ai Borbone.
TRAMA
Nemici Fraterni
di Alfredo Alvino
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Il romanzo esordisce nell’anno 1848 e volge
all’epilogo con la battaglia del Volturno. Narra la storia delle fortune, del
dolore e degli amori di Federico e Turillo. Ambientata alle porte di Napoli,
nel fondo A’ Melella, proprietà del conte Ruotolo di Chiaiano. Tra i figli del
conte e i figli dei coloni regna la promiscuità. Senza distinzione di
lignaggio, i ragazzini formano un gruppo di spensierati coetanei, culla del
rapporto fraterno tra Federico, figlio maggiore di un colono e Turillo, figlio
del conte. Il passare degli anni e l’avvio di Turillo alla carriera militare
determinano un primo inevitabile distacco tra i due, ma sarà poi un gravissimo
fatto di sangue, a far sì che i due amici prima fraterni, diventino nemici
mortali. L’uno, Federico, costretto a darsi alla macchia, braccato dall’altro,
Turillo, ormai parte della Gendarmeria borbonica. Nel frattempo gravi eventi
storici, lo sbarco di Garibaldi e dei Mille a Marsala e la guerra che ne
deriverà, cambieranno le carte in tavola. La lunga e articolata fuga porterà
Federico sulla strada di un amore, pur complicato e ricco di ostacoli, e
all’incontro con il Fungiaro, uomo d’esperienza, che saprà fargli da maestro,
accompagnandolo fino alla fine del romanzo. Turillo diventerà ufficiale della
Cavalleria borbonica, Federico si aggregherà alle truppe garibaldine. Entrambi,
alla fine, si ritroveranno schierati l’uno contro l’altro, su due fronti
diversi, nella drammatica battaglia del Volturno. Si intrecciano, nel nuovo
romanzo storico di Alfredo Alvino, in un contesto di microstoria pre-unitaria,
analisi sociale, vicende umane complesse e singolari, tensione emotiva e
introspezione psicologica.
Editore: Edizioni
dell'Ippogrifo - Collana: I Narratori
In commercio dal: 31 maggio
2022 - Lingua: Italiano
Alfredo Alvino è nato a Napoli, città che ama immensamente, il
25 febbraio del 1951; è attualmente sposato. marito di Angela e padre di
Chiara. Ha frequentato il Liceo Classico per poi proseguire con gli studi in
Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Napoli Federico
II; Avvocato, laureato in legge, ha esercitato la professione
forense per la Regione Campania. Cresciuto nel cuore della sua città natale,
tra Porta grande a Capodimonte e via Salvator Rosa, per poi trasferirsi in
Marano Prov.di Napoli. Giunto alla pensione si dedica a tutte le sue passioni. La
musica è una delle sue passioni, infatti da giovane suonava la batteria e negli
anni universitari, ha anche suonato in diversi locali. È stato, anche, un
promettente Regbysta con il C.U.S. Partenope Rugby. Ora scrive Romanzi e
Racconti. Scrivere anche per il teatro che adora tantissimo infatti nell’ambito
della letteratura teatrale, si è dedicato alla traduzione in vernacolo
napoletano della commedia di Joseph kesselring, Arsenico e Vecchi Merletti, con
il titolo È Signurine Bruschetti, e della pièce francese La
Presidentessa di Charles Maurice Hennequin e Pierre Veber, con il titolo A’Mugliera
d’o Presidente. È autore del romanzo storico, pubblicato nel 2011, Edizioni
Eracle, intitolato “Il Disertore” ed ha vinto due premi letterari
con due racconti: “Il Vicolo” e “Orso” tratti da una raccolta,
intitolata “Autunno Napoletano”. Con il romanzo “Gli Odori del Bosco”,
Edizione Creativa Le Pleadi, 2018 ancor prima della pubblicazione, ha vinto il
secondo premio letterario “IRIDE” , per le opere inedite, svoltosi nell’ottobre
2017. Nel 2022 esce in commercio il nuovo libro “Nemici Fraterni”, altro
romanzo storico.
Salve amici del Blog Libri e
Opinioni, grazie per essere qui sulla mia pagina per sbirciare questo video
girato al volo! Mi è appena arrivato un nuovo libro dello scrittore Alfredo Alvino, titolo del libro Nemici Fraterni. È un romanzo
storico, sotto al video troverete la trama del Romanzo.
Vi lascio anche
la trama di un altro libro dell’autore, un romanzo che ho recensito nel maggio
del 2019 il testo s’intitola “Gli Odori del Bosco” e sotto troverete la
trama anche di questo libro con il link che vi porterà alla mia Recensione. Troverete
anche l’immancabile angolo su Cenni sulla Vita dell’Autore.
Per la Recensione
di Nemici Fraterni, invece, si aspetterà qualche settimana perché
desidero leggerlo con cura e spensieratezza ma soprattutto perché in scaletta, nel
Blog Libri E Opinioni, sono in uscita altri bellissimi libri recensiti
da me!Grazie!
l romanzo esordisce nell’anno 1848 e volge
all’epilogo con la battaglia del Volturno. Narra la storia delle fortune, del
dolore e degli amori di Federico e Turillo. Ambientata alle porte di Napoli,
nel fondo A’ Melella, proprietà del conte Ruotolo di Chiaiano. Tra i figli del
conte e i figli dei coloni regna la promiscuità. Senza distinzione di
lignaggio, i ragazzini formano un gruppo di spensierati coetanei, culla del
rapporto fraterno tra Federico, figlio maggiore di un colono e Turillo, figlio
del conte. Il passare degli anni e l’avvio di Turillo alla carriera militare
determinano un primo inevitabile distacco tra i due, ma sarà poi un gravissimo
fatto di sangue, a far sì che i due amici prima fraterni, diventino nemici
mortali. L’uno, Federico, costretto a darsi alla macchia, braccato dall’altro,
Turillo, ormai parte della Gendarmeria borbonica. Nel frattempo gravi eventi
storici, lo sbarco di Garibaldi e dei Mille a Marsala e la guerra che ne
deriverà, cambieranno le carte in tavola. La lunga e articolata fuga porterà
Federico sulla strada di un amore, pur complicato e ricco di ostacoli, e
all’incontro con il Fungiaro, uomo d’esperienza, che saprà fargli da maestro,
accompagnandolo fino alla fine del romanzo. Turillo diventerà ufficiale della
Cavalleria borbonica, Federico si aggregherà alle truppe garibaldine. Entrambi,
alla fine, si ritroveranno schierati l’uno contro l’altro, su due fronti
diversi, nella drammatica battaglia del Volturno. Si intrecciano, nel nuovo
romanzo storico di Alfredo Alvino, in un contesto di microstoria pre-unitaria,
analisi sociale, vicende umane complesse e singolari, tensione emotiva e
introspezione psicologica.
Editore: Edizioni dell'Ippogrifo - Collana: I Narratori
In commercio dal: 31 maggio 2022 - Lingua: Italiano
"Gli odori del bosco" è un romanzo
ambientato nella Napoli dell'immediato ultimo dopo guerra. Enzo, il
protagonista, è un giovane che, pur vivendo e affrontando le difficoltà, le
ansie e le sofferenze della guerra, faticosamente riesce a realizzare il sogno
di laurearsi in Lettere classiche antiche e guadagnare una cattedra in un liceo
cittadino. Le sue esperienze pregresse legate alle "quattro giornate di
Napoli" (nelle quali si ritroverà travolto e inconsapevole protagonista),
agli studi presso la Scuola Apostolica, al contrabbando e alla dura realtà del
periodo storico, gli rimarranno nel cuore e nella mente. Verrà soprannominato
"Granà" dai suoi ex compagni di lotta che, qualche anno dopo la fine
della guerra, gli saranno di nuovo vicini per aiutarlo a liberarsi dalla morsa
della malavita locale. L'incontro con la giovane Anna, in un ricovero
anti-aereo, proprio alla fine del conflitto, sarà fatale. L'amerà da subito e
continuerà ad amarla e cercarla pur sapendo di non poterla più rivedere. Il
leitmotiv, che dà poi il titolo al romanzo, è legato a un particolare: a ogni
emozione, triste o piacevole che prova nel corso della sua vita, quest'uomo,
anche se per un solo istante, torna bambino, rivivendo un momento sereno della
sua infanzia, sentendo di nuovo nei profumi del bosco di Capodimonte (luogo
bellissimo e verdeggiante dove si recava da fanciullo con la sua mamma), tutta
la nostalgia e il rimpianto di una perduta età felice. Il romanzo si conclude
con la speranza che Enzo e Anna possano insieme ricostruire le loro esistenze.
Alfredo Alvino è nato a Napoli, città che ama immensamente, il
25 febbraio del 1951; è attualmente sposato. Ha frequentato il Liceo Classico
per poi proseguire con gli studi in Giurisprudenza presso l’ Università degli
Studi di Napoli Federico II; Avvocato, laureato in legge, ha
esercitato la professione forense per la Regione Campania.
Da qualche anno è in
pensione e si dedica a tutte le sue passioni; Scrivere per il teatro, Recitare,
Suonare la Batteria e scrivere Romanzi.
Da giovane è stato un promettente
Regbysta. È autore di un romanzo, pubblicato nel 2011, intitolato “Il
Disertore”; ha vinto due premi letterari con due racconti: “Il
Vicolo” e “Orso” tratti da una raccolta, ancora inedita, intitolata “Autunno
Napoletano”.
Con il romanzo “Gli Odori del Bosco” , ancor prima della
pubblicazione, ha vinto il secondo premio letterario “IRIDE” , per le opere
inedite, svoltosi nell’ottobre 2017. Nel 2022 esce in commercio il nuovo libro “Nemici Fraterni”, altro
romanzo storico.
Nuovo regalo a cui seguiranno #Recensioni di #LuigiaChianeseBooksReviewBlogger
#Blog #LibriEOpinioni Sui libri di #FedericoMaderno #ConsapevoleIngranaggiodelCaso E il
Finale è in Omaggio #DiNuvoleEdAcquaSalmastra Grazie per la fiducia! Link per video You Tube : https://youtu.be/LkI9Jgz3ZtQ
TRAMA
Abigail
di Federico Maderno
Ripresa
da internet e/o dalla 4° di copertina:
Immaginate
la vita nella Londra vittoriana del 1868, dove la più nera povertà si trova a
stretto contatto con la ricchezza della Borghesia britannica e dove emergono
stridenti le contrapposizioni culturali e sociali della rivoluzione
industriale. Immaginate una serie incredibile di eventi, tanto enigmatici ed
occulti che anche la Polizia di Scotland Yard sembra incapace di venirne a
capo. Immaginate, poi, inseguimenti notturni e incontri bizzarri, lungo i
vicoli dei quartieri più miseri e violenti della Capitale. Immaginate che
improvvisamente la narrazione urbana si trasformi in un racconto di mare, con i
"Clipper" a vela che si rincorrono sulle rotte del Tè. Immaginate...
Ma perché immaginarlo? C'è tutto questo e altro ancora in "Abigail".
Nella migliore tradizione dei romanzi d'avventura, una storia emozionante,
sostenuta da una rigorosa e documentata ricerca sulla vita nella Londra del XIX
secolo. Libro per tutti e molto appropriato per giovani lettori.
“Dov'è finita la piccola disegnatrice di cieli
stellati? Perché nessuno riesce a trovarla? Se la vita ti sta riservando un insulto
finale, puoi sempre tentare uno sberleffo alla Morte. Evaristo Delai, con la
sua vena bastarda, i pomodori gelati ed una lattina di chinotto, è più
ansimante della sua sveglia stremata. Eppure, sceglie di diventare un
consapevole ingranaggio della storia. Bisogna essere cocciuti come una formica,
naturalmente, perché un professionista è un'altra cosa. E il finale? Vale la
pena scoprirlo, perché è in omaggio!
A Porto Tolle, sul delta del Po, la storia di
uno strano delitto sembra ormai cosa vecchia, risolta e archiviata. C'è gente
alla quale dà perfino fastidio tornare a parlarne. Evaristo Delai, arrivato in
paese a cercare un rifugio tranquillo per trascorrere gli ultimi giorni della
sua vita, potrebbe preoccuparsi soltanto della sua angoscia, di quel male che
ha addosso come una condanna. Ma ci sono persone che soffrono, per quella
tragedia, ed Evaristo (conosce lui per primo il suo carattere) non è tipo da
riuscire voltarsi dall'altra parte. Così, prova a giocare l'ultima partita,
davvero l'ultima, con il destino. Perché a ben pensarci le cose non sono così
chiare come qualcuno vorrebbe fare apparire e se anche di tempo non ne ha
davvero più, c'è ancora il modo, forse, per rimediare.