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martedì 29 agosto 2023

Carmen Mola - La Bestia (Jorge Díaz, Antonio Mercero e Agustín Martínez)

Carmen Mola
La Bestia

(Jorge Díaz, Antonio Mercero e Agustín Martínez)

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 29 luglio 2023
 
 La Bestia - è un ottimo thriller storico. Se volete entrare nella Madrid del 1834 ci siete. Madrid e la sua gente sono la base della storia: ricchi e poveri, nobili e straccioni, puttane e ragazzini di strada, nessuno escluso. Ci ritroviamo nella Prima Guerra Carlista, quella dopo l’occupazione Francese; infatti, dopo la morte di Ferdinando VII, la Spagna si ritrova divisa in due opposte fazioni: da una parte i neonati Carlisti, sostenitori di Don Carlos, Carlos Maria Isidoro, Fratello di Ferdinando VII, che si autoproclama re con il titolo di Carlo V, appoggiato dai monarchici, dai cattolici tradizionalisti, gli inquisitori e soprattutto dai reazionari antiliberali; e sull’altro fronte si trovano gli Isabelinos, cioè i liberali, i massoni, i "cattolici" costituzionalisti e le frange più progressiste della società spagnola, che speravano di strappare a Maria Cristina di Borbone, vedova di Re Ferdinando VII e divenuta reggente a causa della giovane età di sua figlia Isabella, alcune riforme in cambio del loro appoggio.
In tutto questo si sviluppa il thriller storico, aggiungiamo anche il colera, come malattia devastante, e la tragedia è servita. Troveremo situazioni umane al limite della decenza, soprattutto nei lazzaretti.
Troveremo protagonisti forti e determinati come la piccola Lucía, 14 anni, povera, anzi poverissima, capelli ricci rossi come il fuoco e occhi neri; la sua sorellina Clara di 11 anni, vittima, come tante altre ragazzine della sua età, degli eventi e delle pratiche esoteriche medievali dei Carbonari; il dottor Alban, giovane medico, che si ammazza di lavoro nei lazzaretti ma riesce a dare un grande contributo alla verità grazie alla sua scienza; Diego Ruiz, giornalista coraggioso, donnaiolo e sognatore che scrive i suoi articoli sotto il falso nome de – El Gato Irriverente – per il giornale Eco del Comercio; e poi ci sono due personaggi eccezionali, dediti alla loro causa fino alle estreme conseguenze: Tomas Aguirre/Frate Baulio, soldato carlista, contrapposto alla nobile Ana Castelar, feroce isabelliana. Ci sono tanti altri protagonisti che tra vigliaccheria e ripensamenti faranno rivoltare gli ingranaggi della storia, tra cui Josefa la Leona, titolare di un bordello di lusso, un ex guardia, un - Calador Real - con un occhio solo, ovvero Danoso Gual; ma nel complesso è una grande narrazione o meglio una grande avventura.
Carmen Mola, l’autrice, non è altro che lo pseudonimo di tre persone; tre scrittori e sceneggiatori spagnoli: Jorge Díaz, Antonio Mercero e Agustín Martínez, che hanno rivelato la loro identità con grande scalpore durante la cerimonia di assegnazione del Premio Planeta, il più importante premio letterario iberico.
Anche se sono in tre a scrivere questo thriller storico hanno una cosa in comune: lo scrivere come se stessero proiettando la storia su un lenzuolo. Tutto è descritto come se dovesse apparire in un film. Sembrano tante scene magistralmente assemblate, il loro essere anche sceneggiatori condiziona la loro scrittura. Il testo è diviso in quattro parti e non si riesce a capire chi dei tre ha scritto cosa e questo è un bene per il racconto, secondo me.
La mappa, in bianco e nero, posta nelle due pagine iniziali del libro, della città di Madrid, all’epoca dei fatti, aiuta il lettore a destreggiarsi in quei luoghi e a comprendere meglio come era vivere dentro e fuori le mura della - Cintia - fatta erigere da Filippo IV nel 1625 e come era la divisione dei luoghi più importanti dove sono accaduti i fatti narrati nel libro.
Arrivando al sodo posso dire che il libro è: Temporalmente ben centrato; Storicamente accennato in maniera adeguata e non tediosa; i Personaggi sono interessanti e ben delineati; le Locations sono descritte come nei migliori set cinematografici; la Vicenda narrata è coinvolgente ed incredibile; la Suspense, piena di situazioni eccezionali, è al cardiopalma; in pratica sono 489 pagine che è un piacere leggere tutte d’un fiato.    Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, 
questo testo, merita un 3 Libri. 
📕📗📘📖📖


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NOTE:
Leggendolo ci si troverà proprio lì, tra i vicoli di Madrid, in una storia di inferno e oscurità "Un thriller storico perfetto, consacrato al trionfo". El País

"Un romanzo che colpisce per la sua trama cruda, sordida e spietata, con personaggi memorabili". Que Leer

"Carmen Mola intreccia magistralmente i fili del miglior giallo in un romanzo che lascia il segno, dal ritmo frenetico e implacabile". 
La Vanguardia

"Una potenza narrativa fuori dal comune". 
Lire Magazine Littéraire


TRAMA
La Bestia di Carmen Mola
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Madrid, 1834: una terribile epidemia di colera ha messo in ginocchio la città. Ma il terrore ha anche un altro nome, quello della Bestia: un essere spietato e inafferrabile che rapisce le bambine dei quartieri più poveri e ne smembra i corpi. Quando la piccola Clara scompare, sua sorella Lucía non vuole aspettare di ritrovarne il cadavere: dà inizio così alla sua lotta contro il male e contro il tempo. Ha quattordici anni e l'inestinguibile coraggio di chi sente di non poter fare altro. Anche perché nessuno sembra voler fermare davvero il mostro. Tranne Diego, un giornalista testardo e temerario, che trascinerà nell'indagine anche il suo amico Donoso, un poliziotto cinico ma leale con un occhio solo. Alla loro ricerca frenetica parteciperanno monaci guerriglieri, ambasciatori e prostitute, mentre una società segreta tesse i suoi intrighi fatali fra taverne e salotti, palazzi e lazzaretti. È l'alba di una capitale che nasce nel sangue, di una città che brulica di vita e di morte e lotta per lasciarsi il medioevo alle spalle.
 
Editore ‏ : ‎ Salani
Prima Edizione Italia: 4 luglio 2023
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Traduzione a cura di: Massimo Sottini
Copertina flessibile ‏ : ‎ 496 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 883101689X
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8831016896
Dimensioni ‏ : ‎ 22.6 x 4.3 x 15.2 cm

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CENNI SULLA VITA di:
Carmen Mola
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Carmen Mola è lo pseudonimo di tre scrittori e sceneggiatori spagnoli: Jorge Díaz, Antonio Mercero e Agustín Martínez, che hanno rivelato la loro identità con grande scalpore durante la cerimonia di assegnazione del Premio Planeta, il più importante premio letterario iberico. A lungo è stata considerata l’Elena Ferrante spagnola. Frutto di una scrittura collaborativa moderna, di cui i tre autori sono tra gli esponenti più acclamati a livello internazionale, La Bestia ha venduto oltre un milione di copie e sarà pubblicato in quindici Paesi. 
Il trio è composto da:
Jorge Díaz (Alicante, 1962), autore dei romanzi Cartas al Palacio e La Justicia de los errantes, oltre a serie tv di grande successo come Central Hospital
Antonio Mercero (Madrid, 1969), che ha scritto sceneggiature di film (Felices 140Central HospitalAxe) e ha pubblicato romanzi tra cui Pleamar e El final del hombre
Agustín Martínez (Lorca, 1975), autore delle serie FairThe Darker Light e The Hunt (Monteperdido e Tramuntana), nonché autore dei romanzi Monteperdido e La mala hierba.
Carmen Mola, almeno in parte, è differente. È nata nel 2017, ed è uno pseudonimo. Dietro questo nome di donna ci sono tre uomini: Jorge Díaz Cortés, Antonio Santos Mercero e Agustín Martínez lavoravano insieme come sceneggiatori di serie tv quando un giorno hanno pensato che non sarebbe stato male provare ad applicare quello stesso metodo di lavoro a un romanzo. Ma quale nome usare? «Volevamo che i lettori si concentrassero solo sulla storia e non su chi l’aveva scritta», spiega Agustín, il più giovane dei tre. «All’inizio ci venivano in mente nomi maschili, poi qualcuno ha detto: “Carmen”, e qualcun altro ha risposto: “Mola!”, che in spagnolo significa “figo”. Carmen Mola è nata così». Prima della Bestia, sotto questo pseudonimo hanno pubblicato la trilogia della detective Elena Blanco, ma è stato solo con questo romanzo che è arrivato il successo.
 
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