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lunedì 30 ottobre 2023

Martin Österdahl - La Cena

Martin Österdahl
La Cena

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 21 settembre 2023
 
Il più, del libro, è stato prevedibile e scontato ed il finale orribile, direi sciocco. Tutto il libro è sempliciotto! Faccio, però, un passo di lato per spiegarmi.
L’autore Martin Österdahl è Svedese, ha studiato in Russia e ama la Russia, fin qui nulla di strano; anzi è fantastico immergersi in altre culture e altri modi di vivere ma, forse, tutto, in questo lavoro è stato troppo sopra le righe. Per capirci, è rientrato tutto nel cliché:  “su a nord”  - sono distanti, freddi e poco socievoli? - Direi di Si! Se teniamo in considerazione questo libro.
I sette personaggi del libro sono decisamente strani. Non so se le persone, realmente, in Svezia si comportino a cena, a lavoro e nella vita, nel modo in cui si comportano i personaggi di questo libro; ma diciamolo pure: ad educazione, nel libro, stanno messi, tutti, nessuno escluso, male, ma proprio male.
Questo giudizio così forte, forse, nasce dal fatto che sono Italiana e ancor di più Partenopea e che determinati rapporti sociali e atteggiamenti verso gli altri, “verso gli ospiti” nel caso del libro, sono la base del vivere civile e dello stare insieme. Il dare importanza e priorità a certe cose, rispetto ad altre, è necessario nella vita di tutti i giorni, qui, invece, è tutto sottosopra, senza motivo.
Ad esempio: a lavoro, non te ne strafreghi se dal tuo magazzino, dove solo tu e il tuo collega avete le chiavi, hanno rubato dei super narcotici potentissimi, e te ne vai a casa, lasciando a terzi il confronto con la polizia, soprattutto se il responsabile della struttura sei tu. In questo libro si! Si lasciano addirittura i pazienti della clinica, prossimi alla morte, senza i medicinali essenziali per contrastare i dolori, e si va via, senza sapere se nella notte del 31 dicembre, in Svezia con la neve ovunque, questi medicinali verranno rimpiazzati e quando. Il comportamento, però, di ogni singolo personaggio mi ha lasciato basita, non si salva nessuno, o troppo invadenti o troppo distanti, non vi è misura. Mi chiedo, tutti psicopatici o grande licenza narrativa?
Amicizie che nascono, e si ritengono forti, sulla base di poche chiacchiere, per poi distruggersi in un niente, per divergenze di opinioni su un argomento.
Traumi esistenziali esasperati all’ennesima potenza e mal spiegati.
Sospetti su cose essenziali della vita, altamente sottovalutati, direi estremamente sottovalutati; come i dubbi sulla paternità dei propri figli.
Atteggiamenti verso gli altri al limite del ridico. Ma dai! Chi, invitato ad una cena per il 31 dicembre, se ne sta lì ad essere giudicato e insultato ripetutamente dai padroni di casa? Ma chi, padrone di casa, manda quasi a quel paese gli invitati e subito dopo si allontana dalla sua stessa dimora per poi farvi ritorno fingendo che nulla sia accaduto e ripetendo gli stessi schemi?
Sul serio gli Svedesi si comportano così? Non credo proprio, almeno spero!
Faccio presente che il libro è ambientato per una parte intorno all’anno 2001 e l’altra parte nel 2018, quindi siamo in un arco temporale quasi recente, modernissimo, non stiamo parlando di stili di vita dei secoli scorsi. Il racconto, infatti, si svolge su due piani temporali differenti ma le omissioni e/o le spiegazioni dell’autore, generano disarmonia tra i due piani temporali, una non affinità, inoltre, fanno intuire ogni cosa e, ripeto, il finale è decisamente assurdo o, mi viene il sospetto, che la polizia Svedese, quella del libro però, ha dei seri problemi d’investigazione! 
Nell’aletta di copertina vi è scritto:
<< Un romanzo dal ritmo martellante, 
che si legge in una sola notte.>>.
Penso, invece, che in una sola notte si decida di usare questo libro come zeppa sotto un mobile che cigola o come fermaporte! Sono arrivata in fondo a libro e ho pensato: << Soldi Buttati>>. (€16,90) Altamente sconsigliato.  
Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 1 Libro, ma giusto perché non ho previsto lo zero! 
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Video Recensione di
Luigia Books Blogger 


TRAMA
La Cena
di Martin Österdahl
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Lillängen, notte del 31 dicembre. La neve fiocca lenta sulla città ancora addormentata dopo i festeggiamenti, quando la polizia si trova davanti uno spettacolo agghiacciante e inspiegabile: sul fondo della piscina vuota di un'isolata villetta, tra i frantumi del vetro di copertura, giacciono due corpi nudi, avvinghiati in una pozza di sangue. Solo poche ore prima, Lisa e Mikael Kjellvander sono immersi nei preparativi per la serata più attesa dell'anno. La figlia Ebba, diciassettenne, ha invitato il fidanzato Marlon, un ragazzo ombroso, sempre vestito di nero, appassionato di musica. Sarà l'occasione per i genitori di entrambi di conoscersi e per lei di vivere un momento magico: dopo la cena, andrà a una festa e finalmente farà l'amore con lui. Tutto deve essere perfetto. Ebba ha indossato un abito meraviglioso, la tavola è imbandita, i calici stanno per essere riempiti di vino. Mancano solo gli ospiti. Ma quando suona il campanello e Lisa e Mikael vanno ad aprire la porta, quelli che si ritrovano davanti non sono affatto due sconosciuti. In un crescendo scandito dal susseguirsi delle portate – dall'aperitivo al dolce – il loro oscuro passato comune tornerà a galla: uno stillicidio di rivelazioni che culminerà in un finale inaspettato.
 
Editore ‏ : ‎ Giunti Editore (30 agosto 2023)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Traduttrice : Sara Rossini
Copertina flessibile ‏ : ‎ 348 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8809977939 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8809977938
 
CENNI SULLA VITA di:
Martin Österdahl
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Martin Österdahl Svedese, è scrittore televisivo e supervisore esecutivo dell’Eurovision Song Contest. La  Cena è il suo primo Thriller in Italia.
Ha studiato in Russia, studi dell'Europa orientale ed economia. Ha lavorato per vent'anni in produzioni televisive ed è stato contemporaneamente direttore dei programmi della televisione svedese. Il suo interesse per la Russia e la sua cultura è cresciuto all'inizio degli anni '80. Dopo aver studiato russo all’università e aver avuto più volte l’opportunità di andare oltre la cortina di ferro, ha deciso di trasferirsi lì e finire lì la sua tesi magistrale.
Gli anni Novanta furono un periodo molto emozionante per la Russia e il 1996, con le elezioni presidenziali, fu un anno particolarmente cruciale. Le Elezioni presidenziali in Russia del 1996 videro contrapposti il Presidente uscente Boris Nikolaevič El'cin e lo sfidante leader del Partito Comunista Gennadij Zjuganov e videro il trionfo del primo con il 54% dei voti validi, tuttavia ci furono forti critiche sia in Russia che all'estero sulla possibilità di frodi elettorali a favore del presidente uscente e dell'interferenza degli Stati Uniti a favore di quest'ultimo. Altro avvenimento importante del 1996 fu nell'agosto 1996 quando El'cin concordò il cessate il fuoco con i ribelli Ceceni. Vedere la storia in divenire ha ispirato Österdahl a scrivere il primo romanzo della serie Max Anger, Ask No Mercy. La serie è stata venduta in più di dieci territori e diventerà presto una serie TV importante.
 
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martedì 1 giugno 2021

Mikaela Bley - Incubo di Famiglia

 Mikaela Bley 
Incubo Di Famiglia

Recensione – Opinione di

Luigia Chianese Books Review Blogger

Blog Libri e Opinioni

@LibrieOpinioni

 Mugnano di Napoli

04.01.2021

Thriller, forse Thriller Psicologico; noioso. Punto!

Farei finire la mia recensione qui ma due parole in più voglio spenderle. A parte che ho capito solo dopo che sarebbe stato necessario leggere il primo libro dell’ autrice Svedese quello intitolato “Segreto di Famiglia” ma questo lo si comprende dopo perché quando si compra il libro non viene scritto da nessuna parte, volutamente secondo me, che” Incubo di Famiglia” è un “to be continued” … ma non mi preoccupo più di tanto perché alla fine codesto testo potrebbe essere letto a se stante, sarebbe bastato solo un piccolo riassunto di tre pagine scarse del precedente volume!

Questo libro, come potete notare, è intitolato - Incubo di Famiglia - ebbene il titolo è più che azzeccato ma è stato anche un incubo leggerlo.

Il primo capitolo attrae il lettore perché sembra aprirsi dinnanzi alla mente di chi legge una discreta avventura;

da pagina 9:

<< Niente era come se l’era immaginato.>>. 

A metà libro, però, ci si rende conto che è stato solo fumo negli occhi. Il libro sembrava partito bene invece è franato durante la stesura ed è finito malissimo.

Iniziamo con il dire che i sospetti sulla morte di Elsa, la gemella di Ellen la protagonista del racconto, si sono palesati, chiariti, evidenziati, scegliete voi, nel preciso momento in cui l’ innamorato di turno, Didrik, ha dichiarato che l’ avrebbe sempre protetta. Che banalità! Quindi ogni atteggiamento di Didrik, descritto successivamente nel romanzo è servito non per fare chiarezza, sulla mente, sui ricordi di Ellen e sul passato della famiglia, ma ad avvalorare un finale più che scontato. In pratica il personaggio di Ellen Tamm non è stato sviluppato psicologicamente bene! L’altro omicidio, quello di Liv Lind, da evento principale della storia, diventa improvvisamente secondario, sparisce sullo sfondo con un finale più che insensato, diciamo pure raffazzonato ed insignificante soprattutto con l’ imbarazzante entrata in scena finale della poliziotta Carola. Parliamoci chiaro, una storia aggregata male; un racconto su un trauma infantile esposto in maniera caotica su cui si è tentato di costruire un thriller, ma la storia e riuscita proprio male, male, male. 

Da pagina 32:

<< Era la morte che aveva formato il suo carattere

ed era la morte a mantenerla a galla.>>.

In aggiunta ci si ritrova di fronte ad una marea di sospesi, o meglio di conclusioni affrettate: dalla vita del poligamo Patrik/Stoffe, al ruolo di Jimmy che all’ improvviso scompare dalle pagine, apparirà in un terzo volume?  Ai posteri l’ ardua sentenza! Non sarò, io, tra i posteri! Per concludere con gli “accartocciati e via” abbiamo le sbrigative decisioni di Hanna e di Alexandra, le due poliamorose con prole e suocera, per chiudere velocemente un altro argomento. Il personaggio, però, trattato peggio è quello dell’ adolescente Bea: piccola teppista disturbata e sofferente che da iniziale sospettata diventa vittima abbandonata anche dalla madre. Insomma una storia brutta, gestita male con un finale scadente! L.Ch.

Voto: 📚🕮🕮🕮🕮 (1/5)

TRAMA

Incubo di Famiglia

di Mikaela Bley

Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:

È un giorno di metà agosto, quando la giornalista di cronaca nera Ellen Tamm lascia Stoccolma per tornare a casa della madre a Örelo. Ha avuto un crollo psicologico dovuto al caso della piccola Lycke, una bambina scomparsa, che l’ha fatta sprofondare nell’abisso del suo passato traumatico. Quando aveva otto anni, sua sorella gemella, Elsa, è morta affogata, e i ricordi vaghi e sconnessi di quel giorno la tormentano. Giunta a casa trova una terribile notizia ad attenderla: in un paese vicino è stato ritrovato il corpo senza vita di una donna sconosciuta, picchiata a morte. Nessuno pare in grado di identificare la vittima o spiegare cosa ci facesse lì. Nonostante abbia un disperato bisogno di riposo, Ellen, incapace di dimenticare il suo ruolo di giornalista investigativa, decide di indagare. Inizia così a fare domande e prova a ottenere informazioni dagli agenti di polizia, senza grandi risultati. Più si addentra nel complicato intrigo di ciò che è accaduto, più si rende conto che l’idilliaca cittadina di provincia nasconde segreti. E alcuni dei più inconfessabili riguardano proprio Ellen e la sua famiglia.

Editore : Newton Compton Editori (31 ottobre 2018)
Lingua: : Italiano
Copertina rigida : 378 pagine

CENNI SULLA VITA di:

Mikaela Bley

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
È nata nel 1979, vive a Stoccolma con il marito e i loro due figli. Ha lavorato come produttrice per il canale televisivo TV4 e ora fa la scrittrice a tempo pieno. Ha esordito con Segreto di famiglia
Dopo l’incredibile successo internazionale del libro, l’autrice sta lavorando a una serie che ha per protagonista l’ostinata giornalista Ellen Tamm.

Corriere della Sera
L’autrice del bestseller Segreto di famiglia
Ai primi posti nelle classifiche in Svezia e in Italia
«Il thriller svedese ha una nuova regina: Mikaela Bley.» 

Tuttolibri - La Stampa
«La scrittrice svedese Mikaela Bley ci racconta che gli incubi peggiori nascono in famiglia.»

Vanity Fair
«Una storia potente che invita a cercare il male dentro casa. Mikaela Bley è la nuova regina del giallo svedese.»

 

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