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martedì 22 novembre 2022

Romy Hausmann - Perfect Day

Romy Hausmann
Perfect Day

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli – 08 novembre 2022
 
Tutta la storia gira intorno ad un problema: l’alessitimia; chi ne è colpito non riesce a provare quasi niente. Come dirà l’assassino a pagina 361:
<< Per gli altri le sensazioni sono come dei bulldozer,
per me sono piuttosto… un alito di vento
…Una brezza che mi sfiora, appena percettibile.>>.
Romy Hausmann scrive un intero thriller psicologico per arrivare all’alessitimia. Non ci sarebbe nulla di anormale in questo eccetto per il fatto che tutta la vicenda è narrata come un’americanata, nel senso negativo del termine. Negativo perché esagerata e grossolana.
Iniziamo dal principioil filosofo di fama mondiale, Walter Lesniak, viene arrestato perché sospettato di essere un killer che ha assassinato ben 10 bimbe lasciandole morire dissanguate dopo aver tagliato loro le vene al polso sinistro. Sempre Walter Lesniak, stimato docente universitario, viene ribattezzato dalla stampa il “Professor Morte” e come presunto killer si ammutolisce, chiudendosi in sé. Dopo la cattura, sua figlia Ann, fa di tutto per provare l’innocenza di quel padre straordinario, affettuoso e protettivo e per scoprire chi, secondo lei, è il vero killer. Ann viene aiutata da un personaggio a noi già noto l’avvocato Polacco-Tedesco Ludwig Abramczyk, ormai in pensione e amico del padre di Ann. Avvocato che abbiamo già conosciuto nel precedente romanzo di Romy Hausmann – La Mamma Si è Addormentata –. Ann viene aiutata anche  dal giornalista Jakob Wesseling, che sembra un pò succube e imbranato. La storia potrebbe anche essere avvincente, se vista con gli occhi di Ann o del giornalista, ma, per me lettore, è stato tutto troppo sovradimensionato, come in un brutto film americano. Da pagina 208:
<< Ma il mondo diventa un posto sgradevole
se non fai altro che porti delle domande invece di vivere.>>.
Ann, ragazzina appena ventenne in tre mesi e poco più riesce:
Uno, a scoprire che il presunto colpevole, Mark Steinhausen, non è colpevole.
Due, a fermare la tortura e l’omicidio di Andreas Steinhausen fratello del sospetto colpevole e a far arrestare Rainer Meller ossessionato da Mark Steinhausen e dalla morte della sua figliastra Larissa.
Tre, a scoprire un omicidio di una donna, Kerstin Seiler.
Quattro, a salvare un padre innocente, Steffen Fester; e far arrestare una madre disturbata, Nathalie, che non accetta la morte per malattia di sua figlia Lenia.
E non  finisce qui! La nostra protagonista, (a questo punto avrete capito che mi sta antipatica, too much!) dopo tante avventure: 
Uno, realizza che è omosessuale ed ha sempre amato la sua amica del cuore Eva Harbert, che per colpa di Ann, finirà in coma in ospedale e lì verrà lasciata! 
Due, Ann, prima sposa e poi si separa da Zoe, ex compagna universitaria, con cui condivide anche un figlio, Noah, geneticamente di Zoe.
E tre, dulcis in fundo, sempre Ann, riesce a far confessare al killer gli omicidi e il perché di tali omicidi e a provocare la morte di quest’ultimo in prigione! 
Lei riesce, in tre mesi e poco più, a fare ciò che avvocati, investigatori, poliziotti, giornalisti, forze dell’ordine e genitori delle vittime non sono riusciti a fare in 14 anni; e succede di tutto, e le succede di tutto. 
Tutto questo perché, la nostra protagonista, segue la massima di Pascal sul cuore e la ragione e lei sceglie il cuore nelle sue decisioni; per farla breve lei ragiona così: Noi conosciamo la Verità non soltanto con la ragione, ma anche con il Cuore! 
Tra citazioni di vari filosofi tra cui Pascal, Socrate, e Platone su tutti, si svolgono tutte le vicende, il tutto narrato molto bene, devo dirlo; vicende presentate su quattro fronti.
Primo fronte: la visione o meglio le avventure di Ann nel presente.
Secondo fronte: i ricordi di Ann, bambina amata dal padre.
Terzo fronte: le interviste all’assassino.
Quarto e ultimo fronte “il Noi” che non vi svelo ma che è il più assurdo di tutti. 
Se non fosse così esagerato sarebbe un ottimo romanzo, ma è, come si dice in questo periodo, decisamente “too much”. L.Ch.
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 e mezzo  Libri. 
📗📘📚🕮🕮 #LuigiaChianeseBooksReviewBlogger
 
Romy Hausmann torna in libreria
con un thriller inquietante e crudele
che ci trascina alla ricerca
dello spietato omicida di dieci bambine.
 


Tutti gli indizi portano a Walter, il Professor Morte. 
Tutti sono ormai certi che lui sia il colpevole,
tutti tranne sua figlia. 


Lei sa che suo padre è innocente.
Ma come dimostrarlo, se suo padre non parla più? 
Come scagionarlo?


TRAMA
Perfect Day
di Romy Hausmann
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Dieci bambine scomparse nei dintorni di Berlino. Dieci piccoli corpi ritrovati nei boschi, in vecchie rimesse, in cantieri abbandonati. E un’unica traccia: una serie di fiocchi rossi appesi ai rami degli alberi, che guidano fino al luogo in cui giacciono le vittime. Sono passati quattordici lunghi anni dal primo omicidio e finalmente la polizia stringe il cerchio intorno al presunto colpevole: il filosofo di fama mondiale Walter Lesniak, ribattezzato dalla stampa il “Professor Morte”. Ma dal momento dell’arresto, quello che un tempo era uno stimato docente universitario, sembra paralizzato dallo shock e aver perduto una delle fondamentali capacità dell’uomo: la parola. Più lui tace, più le cose si complicano. C’è solo una persona che non crede alla sua colpevolezza: sua figlia Ann, determinata a provare l’innocenza di quel padre straordinario, affettuoso e protettivo, e a scoprire chi è il vero killer. Un viaggio che la porterà a esplorare i lati più oscuri dell’animo umano.
 
Editore: ‎Giunti Editore
Prima Uscita Italia: 6 ottobre 2022
Lingua: ‎Italiano 
Traduttrice in Italiano: Alida Daniele

Copertina flessibile: ‎384 pagine 
Dimensioni: 15 x 2.44 x 23 cm
ISBN-10: ‎8809942213 
ISBN-13: ‎978-8809942219
Genere – Etichette : ThrillerPsicologico Giallo Horror 

 
CENNI SULLA VITA di:
Romy Hausmann 
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Romy Hausmann (1981) ha lavorato come caporedattrice di una casa di produzione televisiva a Monaco. Dalla nascita di suo figlio, lavora come libera professionista per la tv. Vive con la sua famiglia in un cottage nei boschi vicino a Stoccarda.  - La mia prediletta - (Giunti 2020) è il suo romanzo d’esordio, divenuto rapidamente un grande bestseller internazionale, rimasto per mesi al 1° posto della classifica dello Spiegel e opzionato per un film di prossima uscita. Un successo confermato dal suo secondo thriller -  La mamma si è addormentata.- . I libri di Romy Hausmann sono tradotti in 24 Paesi. Il 03 Novembre 2021, con la traduzione di Alida Daniele, esce – La mamma si è addormentata – mentre in Italia il 06 ottobre 2022 esce - Perfect Day - sempre con Giunti Editore e traduzione di Alida Daniele
 


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martedì 30 novembre 2021

Romy Hausmann – La Mamma si è Addormentata

Romy Hausmann 
La Mamma si è 
Addormentata
 
 
Mugnano di Napoli - 22.11.2021
 
Quando ho visto la copertina e il nome dell’autrice, Romy Hausmann, la mia mente e volata all’ultimo libro che ho letto scritto da questa autrice - La mia Prediletta - (Giunti 2020) che è stato il suo romanzo d’esordio, ed essendo stata una piacevolissima scoperta e lettura, letta la trama di – La Mamma si è Addormentata – ho deciso di prenderlo con la speranza di rivivere la medesima emozione. Speranza delusa! Lo so è un commento lapidario ma è un commento sincero. La scrittura è fluida e chiara, come nel primo romanzo, ma il racconto, soprattutto all’inizio, ed intendo almeno per 100/130 pagine, annoia tantissimo. Nella parte centrale si riprende alla grande, pieno di ritmo e suspense, ma si affloscia subito, e ci si ritrova con un finale scontato e banale. A prima lettura potrebbe sembrare che il personaggio principale sia Nadja Kaluka, ragazzina Polacca, con tanta sfortuna e tanti, tantissimi problemi; dal mio punto di vista, però, i protagonisti sono tutti i soggetti coinvolti, perché, al di là della vicenda narrata, che secondo me non è ne piacevole e neanche avvincente, l’unica cosa bella del testo è il viaggio che si compie in tutte le personalità disturbate che ci sono. Spoilero che in questo romanzo gli innocenti di omicidio vanno in galera e degli assassini, gli omicidi, uno resta fuori e l’altro si suicida. Molti personaggi del libro, dall’avvocato Berlinese Gero van Hoven a Marta, la madre di Nadja, a Hannes Liewert, povera vittima, a molti altri, non sono stati capaci di elaborare i traumi, piccoli o grandi del loro passato. Nessuno! È il loro passato, infatti, così forte, così vivo, nel loro presente, che determina la loro vita attuale e futura, le loro azioni quotidiane, le loro scelte o meglio decisioni a volte espiatorie. Tutti, in un modo o nell’altro, si puniscono da soli; Questa è una costante nel testo, l’autopunizione!   Da Marta, madre, operaia, prostituta, ballerina mancata, perseguitata dal suo passato, dai sogni non realizzati per colpa della nascita della figlia, sarà la causa prima delle sofferenze di Nadja e del suo amatissimo fratellastro Janek, mettendo in moto un meccanismo a catena di sofferenze prolungate in un ventennio.
Da pagina 128:
<< Probabilmente è molto difficile amare qualcuno 
quando odi te stesso.
Le persone ferite feriscono le altre persone. 
Possiamo forse biasimarle per questo?>>.
A Nadja che non fa mai un passo avanti, nonostante anni e anni di analisi, pagate da terzi, sempre piena di paure, panico e angosce che però spariscono, per un attimo, o almeno il tempo necessario, solo quando sta per essere uccisa; arrivati a quel punto, però, si potrebbe parlare d’istinto di sopravvivenza non di un passo verso la guarigione. Che si fa? Trauma scaccia trauma? Violenza per violenza? Questo sembra uscire dal racconto. Nel libro vi è una frase, durante l’addio dell’avvocatessa Tabea  Lenggries a Gero van Hoven, che può valere per tutti i personaggi della storia, dai più ricchi, realizzati e fortunati, come la segretaria, allegra e estroversa segretaria-moglie-madre-assassina Laura Brehme e il masochista avvocato Polacco-Tedesco Ludwig Abramczyk, ai più poveri e disgraziati come Marta e Nadja.
Da pagina 135:
<< Automaticamente si sentì solo,
una sensazione che aveva mal sopportato fin dall’asilo,
perché la solitudine rendeva attaccabili. E deboli.>>.
Si arriva al personaggio più assurdo: l’avvocato Gero van Hoven, che paga un crimine non suo per mantenere una promessa alla sua amata Laura Brehme e soprattutto a sua figlia Vivi; una promessa che a lui fu fatta da ragazzino, dalla sua famiglia, e che non fu mai rispettata. Ed al culmine del masochismo, il grande e controllato avvocato Gero van Hoven, dopo averne combinate di cotte e di crude, si auto punisce, autoaccusandosi di omicidio e anche non denunciando il suo aggressore in carcere, Paul Heger, per espiare il suo essersi elevato a giudice proprio con quest’ultimo. Tutto questo solo per essere amato!
Da pagina 149:
<<L’amore, questa creatura impetuosa e imprevedibile,
non faceva domande, ma arrivava barcollando 
su sentieri inaspettati, per poi cadere 
come un ubriaco e rimanere lì disteso.>>.
Ed alla fine abbiamo il patetico, vigliacco e brufoloso Hannes Liewert, una comparsa che prima commette un omicidio d’impeto, poi si pente, poi confessa e alla fine s’ammazza. Tutto per la sua amata Nelly Elisabeth Schutt, ovvero l’amante di Paul Heger. Tutti i personaggi, praticamente, se la cantano e se la suonano, come si usa dire. L’unico che riesce veramente ad affrontare la vita e a fare qualcosa di buono è il vecchio avvocato Ludwig Abramczyk che ha successo nel lavoro e cresce come essere umano aiutando gli altri e  cercando di capire le loro sofferenze e difficoltà. In sintesi, questo racconto, è un viaggio tra persone all’apparenza normali ma che si portano dentro traumi non gestiti a dovere e alla fine viene da chiedersi: - si devono gestire sul serio i traumi o bisogna lasciarli lì e far scorrere l’esistenza così come è perché la vita perfetta non sembra esistere? – Ai posteri e alla psicanalisi l’ardua sentenza. Le uniche note originali, forse, sono la circa 13 lettere, su 32, scritte da Nadja; più i suoi tre/quattro “tentativi” di lettere: 0, 20,21,23, e le sue 01,02,03 lettere finalmente riuscite. L.Ch

Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri. 
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TRAMA
La Mamma si è Addormentata  
di Romy Hausmann
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Era solo una ragazzina di quindici anni quando è stata condannata per un crimine atroce, di cui si è sempre dichiarata innocente. Adesso Nadja è una donna adulta e ha ormai scontato la sua pena. Non chiede altro che una vita normale, e quel lavoro anonimo come assistente in uno studio di avvocati sembra l'unico modo per tenere a bada gli incubi e il panico che la assale all'improvviso. Un'esistenza grigia e ripetitiva che però la fa sentire protetta. Ma un giorno, inaspettatamente, la morte rientra di nuovo nella sua vita. Laura, la moglie del suo capo, l'unica persona che le abbia mai dimostrato amicizia, ha commesso un tragico errore, un errore che è finito nel sangue. Adesso potrebbe perdere tutto: suo marito, sua figlia, le sue sicurezze. Nadja sa bene che cosa significhi. Ma sa anche che aiutarla la renderebbe sua complice. Mentre si dirige nei boschi dello Spreewald con un carico inquietante nel bagagliaio della macchina, non può certo immaginare che quel luogo popolato di oscure leggende diventerà teatro di una caccia spietata. Qualcuno sta cercando di trascinarla in un gioco perverso e Nadja capirà ben presto che il suo passato sanguinoso potrebbe fare di lei la vittima perfetta. O l'assassina perfetta.
 
CENNI SULLA VITA 
di: Romy Hausmann 
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Romy Hausmann (1981) ha lavorato come caporedattrice di una casa di produzione televisiva a Monaco. Dalla nascita di suo figlio, lavora come libera professionista per la tv. Vive con la sua famiglia in un cottage nei boschi vicino a Stoccarda.  - La Mia Prediletta - (Giunti 2020) è il suo romanzo d’esordio, divenuto rapidamente un grande bestseller internazionale, rimasto per mesi al 1° posto della classifica dello Spiegel e opzionato per un film di prossima uscita. Un successo confermato dal suo secondo thriller -  La Mamma si è Addormentata.- . I libri di Romy Hausmann sono tradotti in 24 Paesi. Il 03 Novembre 2021, con la traduzione di Alida Daniele, esce – La Mamma si è Addormentata -

Editore: ‎ Giunti Editore
Prima uscita Italia: 3 novembre 2021
Lingua: ‎Italiano - Traduttrice in Italiano: Alida Daniele

Copertina flessibile : ‎384 pagine - Dimensioni: 15 x 2.24 x 23 cm
ISBN-10 : ‎880995159X - ISBN-13: 978-8809951594

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martedì 15 dicembre 2020

Romy Hausmann - La mia Prediletta

Romy Hausmann
La mia Prediletta


Mugnano di Napoli

Venerdì 27.11.2020

 

Storia piena di suspense minuto per minuto, praticamente si rimane incollati alle pagine fino a notte fonda, per posare il libro gli occhi si devono proprio chiudere e questo è un grande indizio sulla qualità di scrittura e sulla trama. Questo thriller psicologico potrebbe tranquillamente essere una realtà, una storia reale, se consideriamo ciò che si sente nel mondo. È la storia di un rapimento a lungo termine con risvolti sensazionali, dove le persone non sono ciò che sembrano e qualcuno gioca anche a fare Dio. I Personaggi sono magistralmente strutturati, essi si narrano in prima persona, avanzando nella storia con armonia e sono costruiti in misura opportuna senza mancanze o eccessi. Ciò che rende spettacolare la storia sono i continui sospetti che genera nel lettore, intuizioni, dubbi, antipatie, una trepidazione che cresce di pagina in pagina, generando percorsi e fantasiose congetture parallele nella mente di chi legge questo thriller psicologico con contorni leggermente horror. Da pagina 27:
<< La tristezza non è una bella sensazione. 
Me la  immagino come un animaletto con tanti dentini aguzzi, 
che sta nel nostro corpo. 
Per la maggior parte del tempo dorme, 
ma a volte si sveglia e ha fame. 
Si sente proprio e comincia a rosicchiarti il cuore. 
Non fa così male da gridare, 
ma si diventa più deboli e si vorrebbe solo riposare. >>.
L’epilogo? Da brividi, letteralmente. Potrei sintetizzare così: nel bene e nel male la mente e l’amore restano le cose di più potenti al mondo. L.Ch.

Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri.
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TRAMA

La mia Prediletta

di Romy Hausmann

Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
In una notte gelida, un'ambulanza porta in ospedale una donna investita da un'auto sul ciglio del bosco. È incosciente e senza documenti. Con lei c'è una bambina dalla pelle bianchissima e gli occhi di un azzurro glaciale. L'unica informazione che riesce a dare su sua madre è che si chiama Lena. A poco a poco, però, lo strano comportamento della piccola insospettisce i medici. Non conosce il suo cognome, né il nome di suo padre, né l'indirizzo di casa: vivono chiusi in una capanna perché «nessuno li deve trovare». E il terrore sale quando la bambina afferma innocentemente, come se fosse la cosa più normale del mondo, che sua madre «ha ucciso per sbaglio papà», ma non serve chiamare la polizia perché hanno lasciato il fratellino Jonathan a ripulire quelle brutte macchie rosse sul tappeto... Appena viene avvisato, il commissario capo Gerd Bruhling ha subito un'intuizione: quella donna non può essere che Lena Beck, la figlia del suo migliore amico, scomparsa 14 anni prima. Ma c'è qualcosa di vero in ciò che racconta quella strana bambina? Come ritrovare la capanna, il fratellino e il cadavere del rapitore, se davvero è stato ucciso? All'arrivo dei genitori di Lena in ospedale, una realtà ancora più sconcertante verrà alla luce. E sarà difficile districarsi in questa rete di verità, fantasie infantili, indizi contrastanti.

 

CENNI SULLA VITA di:

Romy Hausmann 

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Romy Hausmann (1981) ha lavorato come caporedattrice di una casa di produzione televisiva a Monaco. Dalla nascita di suo figlio, lavora come libera professionista per la tv. Vive con la sua famiglia in un cottage nei boschi vicino a Stoccarda.  La mia prediletta è il suo romanzo d’esordio, divenuto rapidamente un grande bestseller internazionale. In Germania è appena uscito con altrettanto successo il suo secondo romanzo, Marta schläft.

Editore: Giunti Editore
Lingua: Italiano 
Traduttrice in Italiano: Alida Daniele

Prima Uscita: 28 febbraio 2019 - Italia: 28 ottobre 2020
Copertina flessibile : 384 pagine - Dimensioni : 15 x 2.44 x 23 cm
ISBN-10: ‎ 8809963873 - ISBN-13: ‎ 978-8809963870



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