Perfect
Day
Recensione - Opinione di
Mugnano di Napoli – 08 novembre 2022
Tutta la storia gira intorno ad un problema: l’alessitimia;
chi ne è colpito non riesce a provare quasi niente. Come dirà l’assassino
a pagina 361:
Iniziamo dal principio: il filosofo di fama mondiale, Walter Lesniak, viene arrestato perché sospettato di essere un killer che ha assassinato ben 10 bimbe lasciandole morire dissanguate dopo aver tagliato loro le vene al polso sinistro. Sempre Walter Lesniak, stimato docente universitario, viene ribattezzato dalla stampa il “Professor Morte” e come presunto killer si ammutolisce, chiudendosi in sé. Dopo la cattura, sua figlia Ann, fa di tutto per provare l’innocenza di quel padre straordinario, affettuoso e protettivo e per scoprire chi, secondo lei, è il vero killer. Ann viene aiutata da un personaggio a noi già noto l’avvocato Polacco-Tedesco Ludwig Abramczyk, ormai in pensione e amico del padre di Ann. Avvocato che abbiamo già conosciuto nel precedente romanzo di Romy Hausmann – La Mamma Si è Addormentata –. Ann viene aiutata anche dal giornalista Jakob Wesseling, che sembra un pò succube e imbranato. La storia potrebbe anche essere avvincente, se vista con gli occhi di Ann o del giornalista, ma, per me lettore, è stato tutto troppo sovradimensionato, come in un brutto film americano. Da pagina 208:
Uno, a scoprire che il presunto colpevole, Mark Steinhausen, non è colpevole.
Due, a fermare la tortura e l’omicidio di Andreas Steinhausen fratello del sospetto colpevole e a far arrestare Rainer Meller ossessionato da Mark Steinhausen e dalla morte della sua figliastra Larissa.
Tre, a scoprire un omicidio di una donna, Kerstin Seiler.
Quattro, a salvare un padre innocente, Steffen Fester; e far arrestare una madre disturbata, Nathalie, che non accetta la morte per malattia di sua figlia Lenia.
E non finisce qui! La nostra protagonista, (a questo punto avrete capito che mi sta antipatica, too much!) dopo tante avventure:
Uno, realizza che è omosessuale ed ha sempre amato la sua amica del cuore Eva Harbert, che per colpa di Ann, finirà in coma in ospedale e lì verrà lasciata!
Due, Ann, prima sposa e poi si separa da Zoe, ex compagna universitaria, con cui condivide anche un figlio, Noah, geneticamente di Zoe.
E tre, dulcis in fundo, sempre Ann, riesce a far confessare al killer gli omicidi e il perché di tali omicidi e a provocare la morte di quest’ultimo in prigione!
Lei riesce, in tre mesi e poco più, a fare ciò che avvocati, investigatori, poliziotti, giornalisti, forze dell’ordine e genitori delle vittime non sono riusciti a fare in 14 anni; e succede di tutto, e le succede di tutto.
Tutto questo perché, la nostra protagonista, segue la massima di Pascal sul cuore e la ragione e lei sceglie il cuore nelle sue decisioni; per farla breve lei ragiona così: Noi conosciamo la Verità non soltanto con la ragione, ma anche con il Cuore!
Tra citazioni di vari filosofi tra cui Pascal, Socrate, e Platone su tutti, si svolgono tutte le vicende, il tutto narrato molto bene, devo dirlo; vicende presentate su quattro fronti.
Primo fronte: la visione o meglio le avventure di Ann nel presente.
Secondo fronte: i ricordi di Ann, bambina amata dal padre.
Terzo fronte: le interviste all’assassino.
Quarto e ultimo fronte “il Noi” che non vi svelo ma che è il più assurdo di tutti.
Se non fosse così esagerato sarebbe un ottimo romanzo, ma è, come si dice in questo periodo, decisamente “too much”. L.Ch.
<< Per gli altri le sensazioni sono come dei
bulldozer,
per me sono piuttosto… un alito di vento
…Una brezza che mi sfiora, appena
percettibile.>>.
Romy Hausmann scrive un intero thriller psicologico
per arrivare all’alessitimia. Non ci sarebbe nulla di anormale in questo
eccetto per il fatto che tutta la vicenda è narrata come un’americanata, nel
senso negativo del termine. Negativo perché esagerata e grossolana.Iniziamo dal principio: il filosofo di fama mondiale, Walter Lesniak, viene arrestato perché sospettato di essere un killer che ha assassinato ben 10 bimbe lasciandole morire dissanguate dopo aver tagliato loro le vene al polso sinistro. Sempre Walter Lesniak, stimato docente universitario, viene ribattezzato dalla stampa il “Professor Morte” e come presunto killer si ammutolisce, chiudendosi in sé. Dopo la cattura, sua figlia Ann, fa di tutto per provare l’innocenza di quel padre straordinario, affettuoso e protettivo e per scoprire chi, secondo lei, è il vero killer. Ann viene aiutata da un personaggio a noi già noto l’avvocato Polacco-Tedesco Ludwig Abramczyk, ormai in pensione e amico del padre di Ann. Avvocato che abbiamo già conosciuto nel precedente romanzo di Romy Hausmann – La Mamma Si è Addormentata –. Ann viene aiutata anche dal giornalista Jakob Wesseling, che sembra un pò succube e imbranato. La storia potrebbe anche essere avvincente, se vista con gli occhi di Ann o del giornalista, ma, per me lettore, è stato tutto troppo sovradimensionato, come in un brutto film americano. Da pagina 208:
<< Ma il mondo diventa un posto sgradevole
se non fai altro che porti delle domande invece di
vivere.>>.
Ann, ragazzina appena ventenne in tre mesi e poco più
riesce:Uno, a scoprire che il presunto colpevole, Mark Steinhausen, non è colpevole.
Due, a fermare la tortura e l’omicidio di Andreas Steinhausen fratello del sospetto colpevole e a far arrestare Rainer Meller ossessionato da Mark Steinhausen e dalla morte della sua figliastra Larissa.
Tre, a scoprire un omicidio di una donna, Kerstin Seiler.
Quattro, a salvare un padre innocente, Steffen Fester; e far arrestare una madre disturbata, Nathalie, che non accetta la morte per malattia di sua figlia Lenia.
E non finisce qui! La nostra protagonista, (a questo punto avrete capito che mi sta antipatica, too much!) dopo tante avventure:
Uno, realizza che è omosessuale ed ha sempre amato la sua amica del cuore Eva Harbert, che per colpa di Ann, finirà in coma in ospedale e lì verrà lasciata!
Due, Ann, prima sposa e poi si separa da Zoe, ex compagna universitaria, con cui condivide anche un figlio, Noah, geneticamente di Zoe.
E tre, dulcis in fundo, sempre Ann, riesce a far confessare al killer gli omicidi e il perché di tali omicidi e a provocare la morte di quest’ultimo in prigione!
Lei riesce, in tre mesi e poco più, a fare ciò che avvocati, investigatori, poliziotti, giornalisti, forze dell’ordine e genitori delle vittime non sono riusciti a fare in 14 anni; e succede di tutto, e le succede di tutto.
Tutto questo perché, la nostra protagonista, segue la massima di Pascal sul cuore e la ragione e lei sceglie il cuore nelle sue decisioni; per farla breve lei ragiona così: Noi conosciamo la Verità non soltanto con la ragione, ma anche con il Cuore!
Tra citazioni di vari filosofi tra cui Pascal, Socrate, e Platone su tutti, si svolgono tutte le vicende, il tutto narrato molto bene, devo dirlo; vicende presentate su quattro fronti.
Primo fronte: la visione o meglio le avventure di Ann nel presente.
Secondo fronte: i ricordi di Ann, bambina amata dal padre.
Terzo fronte: le interviste all’assassino.
Quarto e ultimo fronte “il Noi” che non vi svelo ma che è il più assurdo di tutti.
Se non fosse così esagerato sarebbe un ottimo romanzo, ma è, come si dice in questo periodo, decisamente “too much”. L.Ch.
📗📘📚🕮🕮 #LuigiaChianeseBooksReviewBlogger
Romy Hausmann
torna in libreria
con un thriller
inquietante e crudele
che ci trascina
alla ricerca
dello spietato
omicida di dieci bambine.
Tutti sono ormai certi che lui sia il
colpevole,
tutti tranne sua
figlia.
Lei sa che suo padre è innocente.
Ma come
dimostrarlo, se suo padre non parla più?
Come scagionarlo?
TRAMA
Perfect Day
di Romy Hausmann
Dieci bambine scomparse nei dintorni di
Berlino. Dieci piccoli corpi ritrovati nei boschi, in vecchie rimesse, in
cantieri abbandonati. E un’unica traccia: una serie di fiocchi rossi appesi ai
rami degli alberi, che guidano fino al luogo in cui giacciono le vittime. Sono
passati quattordici lunghi anni dal primo omicidio e finalmente la polizia
stringe il cerchio intorno al presunto colpevole: il filosofo di fama mondiale
Walter Lesniak, ribattezzato dalla stampa il “Professor Morte”. Ma dal momento
dell’arresto, quello che un tempo era uno stimato docente universitario, sembra
paralizzato dallo shock e aver perduto una delle fondamentali capacità
dell’uomo: la parola. Più lui tace, più le cose si complicano. C’è solo una
persona che non crede alla sua colpevolezza: sua figlia Ann, determinata a
provare l’innocenza di quel padre straordinario, affettuoso e protettivo, e a
scoprire chi è il vero killer. Un viaggio che la porterà a esplorare i lati più
oscuri dell’animo umano.
Prima Uscita
Italia: 6 ottobre 2022
Lingua: Italiano
Traduttrice
in Italiano: Alida Daniele
Copertina
flessibile: 384 pagine
Dimensioni: 15 x 2.44 x 23 cm
ISBN-10:
8809942213
ISBN-13:
978-8809942219
CENNI SULLA VITA di:
Romy Hausmann
Romy Hausmann (1981) ha lavorato come caporedattrice di una
casa di produzione televisiva a Monaco. Dalla nascita di suo figlio,
lavora come libera professionista per la tv. Vive con la sua famiglia in un
cottage nei boschi vicino a Stoccarda. - La mia prediletta -
(Giunti 2020) è il suo romanzo d’esordio, divenuto rapidamente un grande
bestseller internazionale, rimasto per mesi al 1° posto della classifica dello
Spiegel e opzionato per un film di prossima uscita. Un successo confermato
dal suo secondo thriller - La mamma si è addormentata.- . I libri
di Romy Hausmann sono tradotti in 24 Paesi. Il 03 Novembre 2021, con la traduzione
di Alida Daniele, esce – La mamma si è addormentata – mentre in Italia
il 06 ottobre 2022 esce - Perfect Day - sempre con Giunti Editore e
traduzione di Alida
Daniele
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