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giovedì 3 novembre 2022

Charles Bukowski - Donne

Charles Bukowski
(Henry Charles "Hank" Bukowski Jr)
Donne

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 23.10.2022
 
Questo libro di Charles Bukowski è intitolato - Donne - e di questo tratta, ma è come parla di loro che è eccezionale perché è incredibilmente affettuoso, brutale, crudele, dolce, esagerato, erotico, poetico, sensuale, sguaiato, sincero, vivo, volgare, ma la parola che più indentifica l’autore è crudo. Lui necessita delle donne; anzi vive per tre cose: scrittura, alcol e donne; queste sono le sue fonti, questi i suoi bisogni primari. Sappiamo chi è Charles Bukowski non abbiamo bisogno che ci sia qualcuno che ce lo dica, lui si descrive da solo magnificamente; Da pagina 56:
<< Ero un burbero. Ero squinternato.>>.
Odiava la gente e soprattutto stare in mezzo alla gente, lui è scivolato nella vita per caso e per caso viveva! E anche questo piaceva alle donne, sia alle donne che lui voleva, desiderava e aveva, e ne erano tante, sia a quelle che lui disprezzava. Lui, anche in questo lavoro, è stato diretto, non allusivo, e ha descritto molto di se stesso, ma l’ha fatto attraverso la sua ossessione per le donne; le loro gambe, i loro capelli e la loro testa. Da pagina 180:
<< Non metto mai in mostra la mia volgarità.
Aspetto che arrivi da sola. >>.
Con le donne è stato crudele, spesso infantile, violento e strafottente, ha ferito ed è stato ferito, e senza l’alcol, la sua benzina, si sarebbe ammazzato da tempo, prima che nel 1994 una leucemia fulminante lo portasse via da noi a 73 anni. A quanto traspare da questo lavoro letterario, e non solo, l’alcol e le donne l’hanno salvato da suicidio certo. Sembra assurdo ma è così; Da pagina 192:
<< La gente doveva tenersi occupata nell’attesa di morire.>>.
Ha avuto donne di ogni tipo ed a modo suo le ha amate o almeno apprezzate, di sicuro le ha usate e molte hanno usato lui, ma senza di loro forse non avrebbe scritto. Di loro diceva, tra le altre cose; Da pagina 203:
<<Ogni donna è diversa. 
In genere sembra che sia una combinazione tra bello e brutto…
magiche e tremende allo stesso tempo. 
Comunque sono felice che esistano.>>.
Il realismo sporco di Charles Bukowski è divertente, a volte patetico, spesso ripetitivo, ma se ci s’immerge completamente può spaventare, perché ti entra nell’anima, ti fa scavare in te stesso, ti tira un pugno in faccia lasciandoti tramortito e cosciente ma ti fa vacillare; infatti è così facile cadere nelle braccia dell’alcolismo e lui ne è sempre stato consapevole; Da pagina 185:
<< Ecco qual è il problema con il bere, 
pensai, mentre me ne versavo uno.
Se succede qualcosa di brutto bevi per dimenticare,
se succede qualcosa di bello bevi per festeggiare,
e se non succede niente bevi per far succedere qualcosa.>>.
È come se una parte di lui, vero o inventata che sia, esistesse in ognuno di noi, o perlomeno ci fa sospettare che esista e che possa spuntare fuori. Lui ha la grandezza di vomitarcelo addosso come una brutta marca di cherry bevuta per compiacere una donna.
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 4 Libri. #LuigiaChianeseBooksReviewBlogger
 
TRAMA
Donne
Charles Bukowski
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Le donne per Bukowski (forse non soltanto per lui) sono state un'attrazione costante e prepotente, un sogno e un bisogno che non si è mai interrotto, un desiderio che non ha mai conosciuto pause. In questo, che è il suo romanzo più esplicitamente erotico, Bukowski racconta con strepitosa immediatezza le sue avventure d'amore, vere o immaginarie che siano. Storie tumultuose, incontri tra lo sguaiato e il grottesco, memorabili o miserabili prodezze, dialoghi enormemente e dolcemente sboccati, sullo sfondo di un'esistenza randagia, segnata da maratone alcoliche, assillata dalla ricerca di denaro, vissuta sempre e rigorosamente «on the road». Un mondo di picari audaci e pezzenti che nessuno ha saputo far vivere nelle pagine di un romanzo con l'intensità e l'efficacia di Bukowski.
 
Editore: TEA; 6° edizione (5 marzo 2020)
Lingua: ‎Italiano – Traduzione di: Simona Viciani
Copertina flessibile: ‎318 pagine Dimensioni: ‎12.8 x 2 x 12.8 cm
ISBN-10: ‎ 8850246986 - ISBN-13: ‎ 978-8850246984
Etichette – Generi: Charles Bukowski  Autori USA 
 
CENNI SULLA VITA di:
Charles Bukowski
Henry Charles "Hank" Bukowski Jr
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Henry Charles "Hank" Bukowski Jr., nato  Heinrich Karl Bukowski, noto anche con lo pseudonimo di Henry Chineski, suo alter ego letterario nato a Andernach, 16 agosto 1920  e morto a  Los Angeles il 09 marzo 1994   è stato un poeta e scrittore statunitense. 
Ha scritto sei romanzi, centinaia di racconti e migliaia di poesie, per un totale di oltre sessanta libri. Il contenuto di questi tratta della sua vita, caratterizzata da un rapporto morboso con l'alcol, da frequenti esperienze sessuali, descritte in maniera realistica e senza troppi eufemismi, e da rapporti tempestosi con le persone. La corrente letteraria a cui spesso viene associato è quella del Realismo Sporco. 
Dopo essersi diplomato alla Los Angeles High School, frequentò il L. A. City College (università) per due anni, seguendo corsi di arte, giornalismo e letteratura. Mentre studiava là, si associò brevemente con un gruppo di nazisti, il German-American Bund (Amerika deutscher Volksbund), che prese poi in giro in “Panino al Prosciutto”. Per un po' frequentò anche gruppi di estrema sinistra. 
Nella poesia "Cosa penseranno i vicini" viene sfatata per l'ennesima volta una delle svariate leggende che gli furono attribuite nel corso degli anni, quella di essersi schierato con le frange estremiste di destra: "non ero schierato con nessun gruppo o ideologia. in realtà nell'insieme l'idea della vita e della gente mi ripugnava ma era più facile scroccare da bere a quelli di destra che alle vecchie nei bar"
«Al L.A. City College, poco prima che cominciasse la seconda guerra mondiale, mi atteggiavo a nazista. Distinguevo a fatica Hitler da Ercole e non poteva importarmene di meno. Era soltanto lo stare seduti a lezione e sentire tutte le prediche patriottiche su come dovremmo andar lì e fare del nostro meglio, mi vennero a noia. Decisi di diventare l'opposizione. Non mi prendevo il tempo neppure per informarmi su Adolf, semplicemente sputavo qualsiasi cosa che pensavo fosse malvagia o bestiale.»
(Politics, A sud di nessun nord) Il 22 luglio  1944, con la seconda guerra mondiale che ancora infuriava, fu arrestato dagli agenti del FBI a Filadelfia, in Pennsylvania (dove viveva in quel periodo), con l'accusa di renitenza alla leva e fu tenuto per diciassette giorni in prigione, per non aver dichiarato i suoi spostamenti all'esercito. Sedici giorni dopo non superò un esame fisico-psicologico e fu dichiarato non adatto al servizio militare. In futuro parteciperà ad alcune campagne pacifiste, ma sarà sostanzialmente disinteressato dalla politica:
«La differenza tra dittatura e democrazia è che in democrazia prima si vota e poi si prendono ordini, in dittatura non dobbiamo sprecare il nostro tempo andando a votare.».
A tredici-quattordici anni bevve per la prima volta il vino, grazie al suo amico William “Baldy” Mullinax (chiamato nei libri Eli La Crosse), figlio di un chirurgo alcolizzato. 
“Questo mi aiuterà per tanto tempo”, scrisse in seguito, descrivendo l'inizio del suo amore a vita con l'alcol.
«Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare;
e se non succede niente si beve per far succedere qualcosa.» (Women, Donne)
 
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giovedì 1 marzo 2018

Charles Bukowski - Taccuino di un Vecchio Sporcaccione

Charles Bukowski 
(Henry Charles "Hank" Bukowski Jr.)
Taccuino di un 
Vecchio Sporcaccione
 Titolo Originale: 
Notes of a Dirty Old Man; del 1969

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na)
14 ottobre 2017
Riletto e Recensito il 29 ottobre 2018
 
Affermare che il genere letterario di questo autore sia il Realismo Sporco potrebbe sembrare riduttivo, perché quello di  Henry Charles "Hank" Bukowski Jr. è più che realismo sporco e esagerazione, vizio, crudele libertà. Il suo non è semplice realismo è vita brutale liberamente scelta e narrata con enfasi.
Da pagina 42:
<< ... secondo cui la conoscenza che non viene seguita all’azione
è peggio dell’ignoranza.
Perché se tiri a indovinare e non ci prendi puoi sempre dire,
merda, gli dei mi sono avversi.
Ma se sai e non fai, vuol dire che in testa hai soffitte a anticamere buie
da percorrere avanti e indietro e a cui pensare.
Non è mica una cosa sana, produce serate noiose, un eccesso d’alcol e seghe.>>.
Libro diretto, recensione diretta: Crudo, Difficile, Schietto.
Da pagina 48:
<< ... ma per questo siamo amici, immagino.
È questo il senso dell’ amicizia:
condividere i pregiudizi nati dall’ esperienza. >>.
Essenziale, Sporco, Sfaticato, Vivo e Morto allo stesso tempo, un autentico zombie.
Non lascia indenne nulla. 
Da pagina 30:
<< Jack conosce le segrete cose, ed è strano ma vero capire
che le persone non sono poi granché,
è tutta una fottutissima montatura,
e lo sai ma è buffo sentirlo dire
mentre stai seduto accanto ad un canale di Venice
e cerchi di venir fuori da un mal di testa
da sbornia di proporzioni gigantesche. >>.
Ogni persona costruisce il suo Eden/Inferno e in questa raccolta  l’autore racconta, meravigliosamente, il suo; intrecciato a quello dell’ America in crisi! 
Pagina 30:
<< ... proprio come  c’è troppa gente che ha paura 
di parlar male della sinistra – sul piano intellettuale. 
Non m’importa niente di sapere da che parte andiamo
– so solo che c’è troppa gente che ha paura.>>.
Un’opera strepitosa, senza peli sulla lingua, violenta, tormentata e brillante, che apre gli occhi e la mente! L.Ch.
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un
📕📗📘📙📘 Libri. #LuigiaChianeseBooksReviewBlogger
 
TRAMA
Taccuino di un Vecchio Sporcaccione
Charles Bukowski
(Henry Charles "Hank" Bukowski Jr.)
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Le corse dei cavalli, gli incontri di box, le donne, le sbornie colossali, le interminabili giornate al bar, le avventure spesso sordide sullo sfondo di un’America povera ed emarginata: nel suo libro più celebre, un Bukowski più <<arrabbiato>> che mai ci restituisce con forza tutto il suo universo narrativo, giustapponendo alla crudezza di una resa realistica l’elemento ludico, la vis comica, la capacità di sorridere davanti alla desolazione della vita.
 
Editore ‏ : ‎ Guanda (18 maggio 2017)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 142 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8823517826 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8823517820
Dimensioni ‏ : ‎ 13.3 x 1.5 x 20.3 cm
Etichette – Generi: Charles Bukowski  Autori USA 
 
CENNI SULLA VITA di:
Charles Bukowski
Henry Charles "Hank" Bukowski Jr
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Henry Charles "Hank" Bukowski Jr., nato  Heinrich Karl Bukowski, noto anche con lo pseudonimo di Henry Chineski, suo alter ego letterario nato a Andernach, 16 agosto 1920  e morto a  Los Angeles il 09 marzo 1994   è stato un poeta e scrittore statunitense. 
Ha scritto sei romanzi, centinaia di racconti e migliaia di poesie, per un totale di oltre sessanta libri. Il contenuto di questi tratta della sua vita, caratterizzata da un rapporto morboso con l'alcol, da frequenti esperienze sessuali, descritte in maniera realistica e senza troppi eufemismi, e da rapporti tempestosi con le persone. La corrente letteraria a cui spesso viene associato è quella del Realismo Sporco.  Dopo essersi diplomato alla Los Angeles High School, frequentò il L. A. City College (università) per due anni, seguendo corsi di arte, giornalismo e letteratura. Mentre studiava là, si associò brevemente con un gruppo di nazisti, il German-American Bund (Amerika deutscher Volksbund), che prese poi in giro in “Panino al Prosciutto”. Per un po' frequentò anche gruppi di estrema sinistra. 
Nella poesia "Cosa penseranno i vicini" viene sfatata per l'ennesima volta una delle svariate leggende che gli furono attribuite nel corso degli anni, quella di essersi schierato con le frange estremiste di destra: "non ero schierato con nessun gruppo o ideologia. in realtà nell'insieme l'idea della vita e della gente mi ripugnava ma era più facile scroccare da bere a quelli di destra che alle vecchie nei bar"
«Al L.A. City College, poco prima che cominciasse la seconda guerra mondiale, mi atteggiavo a nazista. Distinguevo a fatica Hitler da Ercole e non poteva importarmene di meno. Era soltanto lo stare seduti a lezione e sentire tutte le prediche patriottiche su come dovremmo andar lì e fare del nostro meglio, mi vennero a noia. Decisi di diventare l'opposizione. Non mi prendevo il tempo neppure per informarmi su Adolf, semplicemente sputavo qualsiasi cosa che pensavo fosse malvagia o bestiale.»
(Politics, A sud di nessun nord) Il 22 luglio  1944, con la seconda guerra mondiale che ancora infuriava, fu arrestato dagli agenti dell FBI a Filadelfia, in Pennsylvania (dove viveva in quel periodo), con l'accusa di renitenza alla leva e fu tenuto per diciassette giorni in prigione, per non aver dichiarato i suoi spostamenti all'esercito. Sedici giorni dopo non superò un esame fisico-psicologico e fu dichiarato non adatto al servizio militare. In futuro parteciperà ad alcune campagne pacifiste, ma sarà sostanzialmente disinteressato dalla politica:
«La differenza tra dittatura e democrazia è che in democrazia prima si vota e poi si prendono ordini, in dittatura non dobbiamo sprecare il nostro tempo andando a votare.».
A tredici-quattordici anni bevve per la prima volta il vino, grazie al suo amico William “Baldy” Mullinax (chiamato nei libri Eli La Crosse), figlio di un chirurgo alcolizzato. 
“Questo mi aiuterà per tanto tempo”, scrisse in seguito, descrivendo l'inizio del suo amore a vita con l'alcol.
«Se succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare;
se succede qualcosa di bello si beve per festeggiare;
e se non succede niente si beve per far succedere qualcosa.»
(Women, Donne)
 
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