Bestie
Recensione –
Opinione
di Luigia
Chianese
Books Review
Blogger
Mugnano di
Napoli
Martedì 03
settembre 2019
Capitolo I, Francia
Parigi, pagina 10: <<Come Bestie non conosciamo colpa. Siamo Bestie e
questo ci consola.>>.
Questa è la scritta che campeggia e da titolo
ai Totem creati dalla scultrice Dorcas e su questo ruota tutto il romanzo dove
sono messi in scena tanti fattori: ossessione, desiderio, istinti primordiali,
mistero legato alla manipolazione mentale, inganno e perversione. Non sono “sciolti”
tutti alla perfezione ma ci sono.
Sii Più spietata! Eccole le parole
ricorrenti nel Romanzo, il male che diventa azione! E’ una storia basata su un
amore sconfitto e malato, una storia black, brutale e cinica in
un’ambientazione da incubo claustrofobico.
La trasformazione e plasmazione
di Gillian Brauer da umana a Bestia è il prodotto di due insegnati forti e
leader, diciamolo pure, spostati di testa, il professor Andre Harrow e sua
moglie; che grazie al loro carisma e anticonformismo attraggono e seducono le
giovani menti, ragazze che in fondo sono prive di volontà e che si abbandonano
con troppa facilità alla leggerezza e al fascino dell’Amore.
Capitolo V, La Pesca,
pagina 36: << A volte ci s’innamora senza accorgersene, senza saperlo. E
quando lo si scopre è troppo tardi, non si può più tornare indietro.>>.
Romanzo noir – gotico
di stile diretto, pulito, schietto, provocatorio e sincero che va diritto al
punto senza giraci troppo in torno. Bestiale! Consigliato! L.Ch.
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Bestie
di
Joyce Carol Oates
Ripresa
da internet e dalla 4° di copertina:
Gillian Brauer,
studentessa di talento del Catamount College nel pieno degli anni Settanta, si
impegna a fondo nel suo corso di poesia con il professor Andre Harrow,
carismatico e anticonformista. Gillian si è innamorata di Andre, della sua
sensibilità estetica, del suo stile di vita bohémien, del suo cottage isolato.
Ma anche dell'atteggiamento ribelle della moglie di Harrow, Dorcas, maestosa e
intrigante scultrice capace di scandalizzare. Oates firma questa fiaba dark in
cui la vita luminosa di un campus universitario sfocia in un incubo torbido e
morboso.
Genere: Black, Romanzo, Letteratura
Straniera, Letteratura Erotica
CENNI
SULLA VITA di:
Joyce Carol Oates
Tra le figure più rilevanti della
narrativa americana contemporanea - è stata indicata, tra l'altro, come
una dei favoriti per l'assegnazione al Premio Nobel della Letteratura -, è
anche una delle più prolifiche. Nata nello stato di New York nel 1938, è da anni
residente a Princeton, presso la cui università ha insegnato scrittura creativa
dal 1977 al 2014. Fa parte della prestigiosa American Academy of Arts and
Letters. Nella sua opera narrativa
esplora le residue potenzialità del realismo sociale e del genere «neogotico».
Dal Giardino delle delizie (A garden of earthly delights,
1966), nel quale mappa di un eden sfigurato dalla violenza, a Quelli (1969), che proietta vite ed
esperienze femminili sul fondale apocalittico della Detroit dei conflitti
razziali, a Bellefleur (1980), saga di una famiglia
potente e maledetta, la Oates ha delineato i temi di una produzione vasta ed
eclettica, che sperimenta generi e stili e mette impietosamente in luce,
tra l'altro, l'ipocrisia e la violenza della vita borghese, l'oppressione delle
famiglie, la grettezza delle piccole comunità, l'oppressione
e la mercificazione delle donne. Tra le sue opere, i romanzi Marya (Marya: a life, 1986), Acqua nera (Black water, 1992), Zombie (1995), Una famiglia americana (We were the Mulwaneys, 1996),
racconti (Storie americane, Where are you going, where have you
been? Selected stories, 1993, dal quale è stato tratto il film, La prima volta, nel 1985, ) e saggi (Sulla boxe, On boxing, 1987). Con lo pseudonimo
di Rosamond Smith si è dedicata alla suspense pubblicando Nemesi ("Nemesis", 1990)
e Occhi di serpente ("Snake eyes",
1992).
Non ha tralasciato nemmeno gli eventi biografici: La figlia dello straniero, suo romanzo del 2007, prende spunto
dalle vicende del nonno, mentre dopo la morte del marito ha scritto il
memoir Storia di una
vedova(Bompiani
2013). Nei
romanzi più recenti ha soprattutto indagato l’evoluzione delle dinamiche familiari
che portano a inattese esplosioni di violenza (La ballata di John Reddy Heart, "Broke heart blues", 1999; Blonde, 2000, su Marilyn Monroe; Un giorno ti porterò laggiù, "I’ll take you there",
2002; La madre che mi
manca, "Missing
mom", 2005; La
figlia dello straniero,
"The gravedigger’s daughter", 2007). Per gli adolescenti ha scritto Bruttona & la lingua lunga (Big mouth and ugly girl, 2002)
e Occhi di tempesta (Freaky green eyes, 2003),
spietati e taglienti. In Italia i suoi libri sono pubblicati da
Bompiani, Mondadori e il Saggiatore, alcuni dei quali sono: Sorella, mio unico amore (Mondadori 2009), Una brava ragazza (Bompiani, 2010), Uccellino del paradiso(Mondadori, 2011), Doppio nodo (Bompiani, 2011), La ragazza tatuata (Mondadori, 2012), Storia di una vedova (Bompiani, 2012), Acqua nera (Il Saggiatore, 2012), Mudwoman (Mondadori, 2013), Scomparsa (2016) e la quadrilogia dell'Epopea americana. Pubblicata da Il Saggiatore nel
2017 si compone di: Il
giardino delle delizie, I ricchi, Loro, Il
paese delle meraviglie;
in essa la scrittrice ripercorre la storia recente degli USA e opera una
definitiva trasfigurazione del sogno americano in un'incubo senza fine. Ha vinto, tra gli altri, il National Book
Award, il Pen Faulkner Award e il Prix Femina Étranger.
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