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lunedì 2 ottobre 2023

Mo Malø - (Pseudonimo di Frédéric Mars) - La Notte Bianca

Mo Mal
ø 
Pseudonimo di Frédéric Mars 
La Notte Bianca

Recensione - Opinione di

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Mugnano di Napoli (Na) – 13 agosto 2023
 
Tenetevi forte è un romanzo di 522 pagine, fitte fitte, quindi chi ama i “mattoni” è accontentato. Voglio essere chiara, in questo racconto nomi e luoghi sono un’impresa impronunciabile. Ci si immerge nel mondo del profondo Nord Europa, nel bianco dei ghiacci perenni. Da pagina 8:
<< Il silenzio profondo a volte è più spaventoso 
dei più lugubri lamenti.>>.
Il protagonista è Qaanaaq Adriensen un giovane quarantenne (42 e 45 anni; capirete la congiunzione), padre single di due gemelli adottati; è un eccellente criminologo di Copenaghen ed è Capitano della Omicidi della Polizia Danese, figlio d’arte in questo settore; essendo nativo di due tradizioni, Groelandese e Danese, viene spedito in Groenlandia, ai confini del Circolo Polare Artico, precisamente a Nuuk, più per punizione che per reale necessità. La Groenlandia è il luogo dove è nato e vissuto fino a tre anni, prima di essere adottato. È una terra che non conosce e che non sente sempre sua, fino a questa indagine che lo porterà fino alla città da cui lui stesso prende il nome: Qaanaaq.
L’ambientazione è sicuramente qualcosa che colpisce il lettore, infatti, la natura incontaminata, inospitale, fredda, è da un lato suggestiva e introspettiva e dall’altra spaventosa e tenebrosa; l’autore si lascia andare spesso e volentieri alle descrizioni paesaggistiche, come può essere la - whiteout - la notte polare e non solo.
I co-protagonisti sono in primis Rikke Engell, affascinante quanto fredda responsabile della polizia locale, una bellissima donna, quasi una valchiria moderna; ma Qaanaaq Adriensen viene, anche, affiancato dall’ispettore Apputiku Kalakek, detto Appu, che si farà riconoscere per i suoi innumerevoli silenzi e per le sue espressioni tipiche groenlandesi ma anche per il suo modo di vivere da autentico e fiero Inuit. Un ometto eschimese gentile, basso e con pancia prominente, un personaggio interessante e divertente.  
Il nemico sembra essere la Green Oil, una compagnia  canadese di estrazione petrolifera, ma non è il solo nemico; perché la trama e il dramma degli omicidi rituali, di cui si ha un unico indizio, dei - Tupilak -, ovvero delle piccole statuine d'orso realizzate in zanna d’animale, tipiche del folclore Inuit, si evolvono su più piani e la verità è il fine ultimo per il nostro Capitano della Omicidi Qaanaaq Adriensen. 
Da pagina 15:
<< La verità non era che un animale selvaggio in attesa del suo padrone.
Forse si meritava di essere addomesticata. Non di certo falsificata.>>.
I piani di lavoro, come scrivevo, su cui è incentrata l’intera storia, sono innumerevoli e sono intrecciati quasi in modo forzoso, forse perché la Groenlandia non ha poi così tanti abitanti, comunque i temi sono: la ricerca di se stessi e delle proprio passato per Qaanaaq; l’attaccamento di un popolo alle proprie tradizioni e radici; l’avidità economica di uomini di ogni strato sociale che vogliono sfruttare il profondo Nord a danno di altri, in particolare degli autoctoni; l’ambientalismo estremista; la corruzione; le brame politiche dei singoli e infine l’indipendenza della Groenlandia dalla Danimarca.
Tutto questo bel po’di cose, circa sette, s’intrecciano nel romanzo e lo rendono da una parte interessante dall’altra eccessivamente ingarbugliato, ma alla fine è la ricerca della verità ciò che conta. E per citare i continui modi di dire degli abitanti del Nord o le loro perle di saggezza, concludo con una frase che troviamo a pagina 225:
<< La storia non ha nome, figliolo. 
È sempre la somma di quello che tutti facciamo. 
Appartiene a tutti.>>.
Se amate le storie particolarmente intricate, gli esiti inaspettati e i colpi di scena gelati vi consiglio questo lavoro di Mo Malø. Piccola nota: il nostro autore ama così tanto i soprannomi che li utilizza anche nel suo stesso racconto. Perché Mo Malø non è altri che Frédéric Mars che utilizza uno dei suoi innumerevoli pseudonimi, questo è solo il più famoso e principale, ed è stato scelto perché la sua famiglia è di Saint-Malo, in Bretagna. Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 e mezzo
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Note
“Non era abituato a vedersi dettare l’agenda degli elementi. A Copenaghen, il vento al massimo rovesciava la spazzatura; la neve era una pioggia bianca che diventava fango quando toccava terra.
 
Lì, la natura assumeva tutt’altra realtà. Palpitava tutto attorno a loro, imponendo la sua legge, le sue buone notizie tanto quanto le cattive, la speranza e la disperazione, la vita ma anche la morte.”
 
TRAMA: 
La Notte Bianca 
Mo Malø 
(Pseudonimo di Frédéric Mars)
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Niente di buono può nascere dai sogni. Ogni inuit lo sa. Tutto ciò che il capitano della polizia di Copenaghen Qaanaaq Adriensen sa della Groenlandia è di esserci nato. Adottato a soli tre anni, è cresciuto in Danimarca, perciò adesso, nel volo verso Nuuk, la capitale più a nord del mondo, dove è chiamato a indagare su tre omicidi, prova una certa malinconia al pensiero di mettere piede su quella enorme macchia lattea che si vede dai finestrini. Ad aspettarlo, al suo arrivo, la polizia locale, capitanata dalla bionda e gelida Rikke Engell, insieme all'ispettore inuit Apputiku Kalakek. Qualcosa nell'accoglienza dei poliziotti lo mette in guardia: anche se è nato lì, il capitano Adriensen non è gradito. Tre operai della Green Oil, la compagnia petrolifera che opera in quella regione, sono stati trovati morti, appena riconoscibili per le orrende ferite che sono state inferte loro, e che fanno pensare all'attacco di un orso polare. Ma ci sono molte incongruenze in questa teoria: le porte dei bungalow in cui i tre abitavano non sono state scardinate; non ci sono impronte dell'animale sulla scena dei delitti, né altre tracce sui loro corpi. C'è un solo indizio, per quanto misterioso: in tutti e tre i bungalow sono stati trovati dei tupilak , piccole statuine d'orso del folclore inuit... L'indagine è appena cominciata, e il capitano Adriensen si ritroverà ben presto al centro di un intrigo in cui s'intrecciano violenza, politica, ecologia e spiritismo. Cercando di non soccombere alla malia del bianco intenso di quel luogo diverso da tutti, cui è impossibile restare indifferenti.
 
Editore: ‎ Piemme (28 febbraio 2023)
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 519 pagine  
Dimensioni ‏ : ‎ 14 x 3.5 x 21.5 cm
ISBN-10: ‎ 8856687569
ISBN-13: ‎ 978-8856687569
 
CENNI SULLA VITA di: 
Mo Malø 
(Pseudonimo di Frédéric Mars)
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Mo Malø: francese, ha scritto diversi romanzi e saggi con vari pseudonimi, di cui Mo Malø è quello di maggior successo. La notte bianca è il primo di una serie di gialli ambientati in Groenlandia che ha venduto quasi centomila copie in Francia, finalista al premio Meilleur Polar dedicato alla narrativa gialla.
Frédéric Mars, (nato nel 1968 a Rueil-Malmaison) è un autore francese di romanzi, saggi, documenti e libri illustrati su un'ampia varietà di argomenti. Pubblica sotto varie identità, anche come scrittore. La sua famiglia è di Saint-Malo, in Bretagna (35), da qui il suo principale pseudonimo, Mo Malø.
Ex allievo di Saint-Nicolas-Passy-Buzenval e del Lycée Pasteur di Neuilly-sur-Seine, laureato a Celsa. Dopo diversi anni trascorsi nella stampa di riviste e in varie redazioni online (AlloCiné, Club-Internet, ecc.), Frédéric Mars ha lasciato il giornalismo e la fotografia per dedicarsi esclusivamente al suo lavoro di autore di libri. Oltre ai suoi romanzi, ha pubblicato più di sessanta saggi, documenti e libri illustrati, sotto varie identità. Si è fatto un nome per la prima volta per i suoi libri dedicati alle coppie, alla sessualità e ai nuovi modi di incontrarsi. Dalla sua collaborazione con l'illustratrice Pénélope Bagieu sono nate tre opere, tra cui il Chamasutra e l'Eserciziario per adulti che hanno saltato le lezioni di educazione sessuale. È il traduttore francese della raccolta di commedie erotiche Sex&Cie, di Ania Oz (edizioni J'ai lu). Nello stesso periodo ha diretto diverse raccolte, in particolare per Éditions Tana e Éditions de l'Hèbe (Svizzera), e per due anni (2005-2006) ha condotto una rubrica nel programma Lahaie, l'amour and you su RMC Info. All'inizio degli anni 2010, è apparso sulla scena del thriller e del thriller francese, con romanzi abbastanza diversi: Le Sang du Christ, Non-Stop, Le manuel du serial killer, ecc. Questo eclettismo, come il gran numero dei suoi pseudonimi, contribuisce alla sua singolarità nel panorama letterario. Alla fine dello stesso decennio, ha pubblicato una serie di thriller ambientati in Groenlandia, sotto lo pseudonimo di Mo Malø: Qaanaaq (2018), Diskø (2019), Nuuk (2020) e Summit (2022) edito da La Martiniere1.
Nel 2019, Frédéric Mars ha pubblicato il thriller anticipatore La Lame con Cosmopolis, premiato con il Prix de l'Évêché 20202. Lo stesso anno, ha collaborato con il fumettista di estrema destra e figura della "fachosfera" Marsault per il suo album a fumetti intitolato Les Ricette barbares.
Lavora ancora regolarmente con giornalisti professionisti della carta stampata che forma nelle tecniche di narrazione.
Accanto alla sua attività editoriale, Frédéric Mars è l'ideatore del gioco da tavolo Au pire, tu meurs!, gioco di carte e bluff distribuito da Asmodée / Novalis.
 
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martedì 22 agosto 2023

Bruno Vitiello - I Delitti dell’Anatomista

Bruno Vitiello
I Delitti dell’Anatomista

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 08 luglio 2023
 
Notevole! Veramente notevole questo thriller storico. Come notevole è il curriculum accademico dell’autore Bruno Vitiello. Il romanzo è ambientato in pieno Rinascimento precisamente nel 1505 e quindi possiamo affermare che i protagonisti assoluti del romanzo hanno rispettivamente:
Leonardo da Vinci 53 anni, e per l’epoca possiamo dire che si stava già avviando verso la terza età; morirà a 67 anni nel 1519.  Niccolò Macchiavelli ha 36 anni; segretario della seconda cancelleria della Repubblica Fiorentina dal 1498 al 1512.  Michelangelo Buonarroti ha 30 anni e morirà alla veneranda età di 89 anni. Girolamo Fracastoro, infine, di anni ne ha 27, giovane promettente medico.
Ho ritenuto opportuno sottolineare l’età di questi pilastri della storia italiana per un motivo bene preciso. Loro stessi, come attori protagonisti sono il fulcro della vicenda. La caratterizzazione che l’autore ha dato loro nel racconto, infatti, è davvero originale, piacevole, aspettata ed inaspettata allo stesso tempo!
Iniziamo con il capo Niccolò Machiavelli: nel romanzo chiamato spesso “il Machia”.  È una vera serpe, un politico con i fiocchi e controfiocchi. Un diplomatico a tutto tondo, nonostante i suoi 30 anni di età; navigato, intelligente, brillante e come direbbe Nick Fury, (personaggio immaginario dei fumetti statunitensi pubblicati da Marvel Comics, creato da Stan Lee e Jack Kirby, capo dello S.H.I.E.L.D. negli Avengers) – i suoi segreti hanno segreti – infatti, le mosse di Macchiavelli, sono dei segreti nei segreti; le sue mosse non sono mai comprensibili del tutto e mai note completamente. È proprio come lo si immagina: un viscido calcolatore, ma di parola, e per sempre uno scrittore, filosofo, storico, drammaturgo di fama indiscussa.
Abbiamo, poi, l’uomo più famoso del mondo Leonardo da Vinci: presentato ai lettori per ciò che è: grande e rispettato. Ma anche un tantino arrogante, presuntuoso e molto vanitoso. La sua supponenza è piacevolmente irritante per il lettore. Sappiate solo che osservando gli schizzi di sangue su una parete Leonardo riesce a scagionare un uomo dall’accusa di omicidio. Meglio della balistica moderna. Tutto, in questo Leonardo da Vinci, di Bruno Vitiello, è sontuoso: l’abbigliamento, la casa, i modi, e suoi amatissimi cavalli. Perché Leonardo sa di essere il grande Leonardo da Vinci ovvero uno scienziato, inventore e artista, filosofo; architetto, pittore, disegnatore, scultore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista. Devo aggiungere altro?
Analizzando gli attori/protagonisti de’ – I Delitti dell’Anatomista -  in ordine di età, punto gli occhi, ora, su Michelangelo Buonarroti: nel romanzo è giovane ed affermato. Già ha messo mano al - David (1501-1504) -  e alla - Pietà (databile tra il 1497 e il 1499)  - .  È talentuoso, ed è anche lui, come Leonardo, consapevole del proprio talento. È un Michelangelo molto empatico ed emotivo, si pone tanti interrogativi ed è dubbioso su tutto e tutti. Lui è stato: un pittore, scultore, architetto e poeta italiano. Ho notato, nel romanzo, che questo Michelangelo vive una certa “sudditanza psicologica”, anche forse per l’età, verso il geniale Leonardo da Vinci. Michelangelo “accusa molto” (se la prende) quando viene preso in giro da Leonardo sul lavoro di scultore e sulla sua personale non bellezza fisica.
Ed infine, forse, il personaggio meno noto ai più; il medico Girolamo Fracastoro: lui è il più giovane di tutti. Nella storia narrata il suo ruolo di medico non è richiesto per curare i feriti o gli ammalati ma le sue funzioni sono quelle di un moderno medico legale, alla CSI, per intenderci. Pensate che dalle larve in crescita in un corpo umano in decomposizione, riesce a stabilire, con una discreta precisione, dove è stato ammazzato il soggetto e anche quando. La sperimentazione scientifica, l’osservazione, la prova sono, per Girolamo Fracastoro,  il pane quotidiano e anche durante le indagini non si sottrae all’apprendimento e all’osservazione. Lo conosciamo perché è stato un umanista italiano che si  occupò di medicina, filosofia, astronomia, letteratura, geografia e botanica; ma soprattutto perché è considerato il padre della moderna patologia. La levatura di codesti personaggi e il loro modus operandi, pertanto, attira l’attenzione del lettore al pari del thriller in sé!
La storia, il giallo in sé, è scorrevole ed equilibrata, non si riesce a comprendere prima della fine il movente e chi possa essere l’assassino ma la suspense rimane intatta, questo però fa passare il romanzo da un giallo storico ad un vero e proprio thriller storico-legale. La scrittura è scorrevole e per nulla tediosa ed ho notato che l’autore è stato molto prolisso, nel senso delicato del termine, nel descrivere la sala torture e tutti i suoi strumenti; forse voleva far spaventare anche il lettore; ed ha fatto notare spesso e volentieri, anche quanto, in  quel periodo storico, fosse molto disprezzata e condannata la pederastia e la sodomia; e non sono passate inosservate, su questo argomento, le occhiatacce di Macchiavelli a Leonardo, il tutto considerando anche lo spettro dell’inquisizione. Ho trovato piacevoli e deliziosi, anche, i continui riferimenti che l’autore fa, attraverso le osservazioni di Michelangelo Buonarroti, sull’opera di Dante Alighieri
– La Divina Commedia – in particolare della prima cantica, l’Inferno. Di sicuro, però, nell’opera di Bruno Vitiello, ci saranno ancora tanti rifermenti particolari a personaggi, opere e luoghi che lascio al lettore la gioia di scoprire.
A proposito di luoghi, l’ambientazione in Firenze, nell’epoca rinascimentale, è sublime e descritta in maniera accurata. È la nostra Italia ed è Firenze, si può solo godere di cotanta bellezza! E di tanta bellezza e piacevolezza gode questo romanzo di cui consiglio la lettura!  Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri. 📕📗📘🕮🕮
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Un’ombra oscura aleggia sulle notti fiorentine, un’ombra che mette paura e tinge la città di rosso sangue.
Molte sono le vittime che vengono uccise e anatomizzate con rigore scientifico: chi sarà il responsabile di questi delitti feroci? Chi si nasconde dietro l'anatomista?

Niccolò Machiavelli, incaricato di far luce su questo mistero, chiede a Michelangelo Buonarroti, Leonardo da Vinci e Girolamo Fracastoro di indagare negli ambienti dell’arte e della medicina. E se il colpevole fosse proprio uno di loro?

Bruno Vitiello ci trascina nei meandri oscuri del Rinascimento con un giallo a tinte forti, “I Delitti dell’Anatomista”.

Note Storiche
Ripresa da internet e/o dai libri di scuola:
Codesti quattro uomini illustri, del rinascimento italiano, sono tutti nati tra il 1452 e 1478 e morti tra il 1519 e 1564 e sono in ordine di età:

Leonardo da Vinci: di ser Piero, nato a Anchiano il 15 aprile 1452 e morto a Amboise il 2 maggio 1519. È stato uno scienziato, inventore e artista italiano. Uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento, considerato uno dei più grandi geni dell'umanità, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza: fu infatti scienziato, filosofo, architetto, pittore, disegnatore, scultore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista.
 
Niccolò di Bernardo dei Machiavellinoto semplicemente come Niccolò Machiavelli  è nato in Firenze il 3 maggio 1469 ed è morto in Firenze il 21 giugno 1527. È stato uno scrittore, filosofo, storico, drammaturgo, politico e diplomatico italiano, segretario della seconda cancelleria della Repubblica Fiorentina dal 1498 al 1512.
 
Michelangelo Buonarroti;  noto semplicemente come Michelangelo  nato a Caprese il 6 marzo 1475  e morto a Roma, 18 febbraio 1564; è stato un pittore, scultore, architetto e poeta italiano. Fu protagonista del Rinascimento italiano, già in vita fu riconosciuto dai suoi contemporanei come uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.
 
Girolamo Fracastoro:  nato a Verona nel 1478  e morto a Incaffi nel 1553; è stato un umanista italiano. Si occupò di medicina, filosofia, astronomia, letteratura, geografia e botanica. Viene considerato il fondatore della moderna patologia, precursore di Koch e Pasteur, il suo nome è legato allo studio di malattie quali sifilide e rabbia.
 
Il Rinascimento fu un periodo storico che si sviluppò in Italia tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'Età Moderna in un arco di tempo che va dalla metà del quindicesimo secolo, (1450 circa) fino alla fine del sedicesimo secolo; (1599 circa).

L'Umanesimo fu un fenomeno culturale che prese vita in Italia negli ultimi anni del XIV secolo (1300) e che si sviluppò in Europa nel Quattrocento.

TRAMA
I Delitti dell’Anatomista
Bruno Vitiello
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Firenze, 1505. Alcuni misteriosi delitti insanguinano le strade della città: le vittime non vengono solo uccise, ma anche anatomizzate secondo i più scrupolosi dettami della scienza. Niccolò Machiavelli, capo della Seconda Cancelleria, riceve l’incarico di assicurare rapidamente alla giustizia l’autore degli efferati omicidi, costringendo Michelangelo Buonarroti, Leonardo da Vinci e Girolamo Fracastoro a indagare negli ambienti dell’arte e della medicina. Sarebbe facile trovare un colpevole a tutti i costi nel sottobosco di ladri, meretrici e zingare dei bassifondi fiorentini, ma solo un medico o un artista dall’anima malata può aver compiuto uno scempio simile. E se il folle e spietato anatomista fosse proprio uno di loro tre? Mentre gli improvvisati detective s’impegnano a superare le reciproche diffidenze per catturare l’assassino, un mostro cerca vendetta. Sullo sfondo di una Firenze in pieno subbuglio, tra feste di carnevale e rivolte di piazza, ha inizio una frenetica caccia all’uomo. Un giallo a tinte forti con una trama a prova di bomba, che ci porta all’interno delle menti dei veri protagonisti del Rinascimento grazie a una ricostruzione storica magistrale.
 
Editore ‏ : ‎ Giunti Editore
Pubblicazione Giunti : 15 febbraio 2023
Prima Edizione : Collana Cocktail n. 7,  Edizioni Della Vigna, Arese 2010.
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 360 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8809967607
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8809967601

 
CENNI SULLA VITA di:
Bruno Vitiello
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Nel 1990 si è laureato in lettere moderne presso la facoltà di lettere e filosofia dell'Ateneo Federico II di Napoli, dove ha svolto per tre anni l'attività di assistente alla cattedra di storia del Rinascimento, conseguendo nel 1994 il dottorato di ricerca in storia moderna con uno studio sulla scienza anatomica di Michelangelo. È un appassionato lettore e prolifico autore all'interno del genere fantascientifico. Ha esordito professionalmente come scrittore nel 1989 con il racconto La linea gialla, pubblicato sulla rivista Futuro Europa edita dalla Perseo Libri di Bologna (una delle maggiori case editrici specializzate nel settore in Italia). Bruno Vitiello si dedica da molti anni all'attività di narratore, critico e saggista nel campo della science-fiction (narrativa scientifica), genere letterario nato negli U.S.A. negli anni '20 del Novecento e diffusosi anche in Italia, dai primi anni '50, con il nome di fantascienza coniato per l'occasione da Giorgio Monicelli, primo curatore editoriale della rivista Urania della Mondadori, ancora oggi la principale pubblicazione specializzata italiana nel settore. Dopo aver esordito con un racconto sulla rivista Futuro Europa nel 1989, Bruno Vitiello ha continuato a pubblicare narrativa fantascientifica su diverse testate specializzate, sia in Italia che all'estero. Bruno Vitiello ha numerose pubblicazioni al suo attivo e svariate traduzioni all'estero; suoi romanzi e racconti sono apparsi in Francia, Spagna, Stati Uniti d'America e su riviste internazionali in lingua inglese e tedesca. L'autore ha all'attivo anche due romanzi, La venere nera ( tradotto anche in inglese e francese ) e Progetto Michelangelo, entrambi pubblicati con discreto successo di pubblico e di critica. Per molti anni ha insegnato presso il liceo statale Alessandro Manzoni di Latina, ma dal 2014 è professeur détaché di italiano e latino nella Scuola Europea di Bruxelles I.
 
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domenica 16 luglio 2023

Matteo Di Gennaro e Michele Tagliavini - Bornisa

Matteo Di Gennaro 
Michele Tagliavini
Bornisa

Mugnano di Napoli (Na) – 26 maggio 2023
 
Bornisa! Con questo Thriller Legale/Giallo Storico, Matteo Di Gennaro e Michele Tagliavini ci fanno tornare indietro nel tempo, precisamente dalla primavera del 1874 all’agosto del 1911, in Parma; in un periodo di malcontento popolare dopo l'Unita d'Italia, 17 marzo 1861; e ciò che soddisfa il lettore, dopo la lettura del testo, è la consapevolezza che il tutto è ben ambientato; dai luoghi ai personaggi, persino gli oggetti e i beni di uso comune sono tipici dell’epoca, il tutto è molto attendibile. Non a caso a fine libro vengono riportate le fonti:
- Gazzetta di Parma – Bollettino Straordinario – Processo per l’assassinio del Cav. Gaspare Bolla – 1875
- Gli Articoli di vari quotidiani dal 1874 al 1875; e per finire:
- Relazione del dibattimento nella causa contro Pietro Cavalli detto Bornisa ed altri sette coaccusati dell’assassinio del cav. Gaspare Bolla – Supplemento al giornale -  Il Presente -  (Premiato Stabilimento Tipografico Ditta Pietro Grazioli) ed. 1911.
In questo romanzo si narra, principalmente, della costruzione di un processo e del processo stesso che porta ad un epilogo davvero inaspettato per tanti uomini e indirettamente su donne e figli!
I “battibecchi e le frecciatine” tra il Pubblico Ministero Sismonda e la  Difesa dall'Avvocato Priario sono eccezionali nella loro struttura. Attacco e difesa, difesa e attacco; sono come sciabolate. Nessuno cede, ogni attore sprigiona la propria potenza con le parole e con i fatti, con la legalità e con la menzogna. Ogni lettore si divertirà tantissimo a leggere questo romanzo, volando tra gerghi forbiti, tipici degli uomini di cultura, e parlate popolari, quelle del volgo; ed il tutto si tiene in piedi in un equilibrio realistico e perfetto che perdurerà per l’intera narrazione. Da pagina 34:
<< “Non parlate così difficile Consigliere,
noi siamo persone semplici e non capiamo di queste cose…
non chiediamo molto, solo di poter mangiare.”>>.
Adiamo sul concreto, però: - Una Vita per un Ideale – ecco cosa succede in questo romanzo. Tra le righe di un processo farsa e i malcelati desideri di potere e controllo dei più ricchi sul popolo, si gioca con la vita degli uomini, in particolare con la vita del calzolaio Bornisa, ovvero Cavalli Pietro ex Garibaldino. – Una Vita per un Ideale – sembra romantico e infatti cosa sarebbe la vita senza ideali? Che questi, però, abbiano un prezzo è cosa nota; ma la differenza sta nel perseguirli, accettarli e viverli oppure nel doverli subire.
Questo il tema tra e righe: - Chi Subisce Cosa e Perché -. Questo romanzo fa riflettere su quanto sia cara a noi la Libertà, la Verità e la Giustizia; ma quanto sia troppo facile manipolarla a uso e consumo dei più potenti. In - Bornisa - tali potenti, in questo caso squallidi arrivisti, sono incarnati addirittura da chi la Giustizia la dovrebbe esercitare e rappresentare invece ci troviamo di fronte all’infame Presidente della Corte, il Cavalier Scacchetti, sfacciatamente non neutrale, e il viscido Ispettore di P.S. Alberto Montagnini, responsabile per le indagini sulla morte di Gaspare Bolla, Consigliere del Questore di Parma, poco amato dal popolo per i suoi modi sbrigativi nei confronti del popolo stesso. Il loro “giocare sporco” costa la vita e la libertà a uomini semplici e perbene; popolani che hanno come scopo solo d’essere dei buoni cittadini e di voler sfamare le loro famiglie.
Da notare un personaggio fuori dal coro. Vi è chi è incudine e chi martello e poi vi è lei: Gemma. Fuori dal tempo, distante dalle vicende che accadono intorno a lei pur trovandosi nel pieno occhio del ciclone. Per questa donna, l’ingenua governante Gemma, esiste solo il suo amore e la sua passione per l’arrogante Ispettore Montagnini. Un amore non nascosto ma manifestato con mille attenzioni e premure quasi ad arrivare al comico e grottesco; un personaggio sia irritante che divertente!
Il romanzo, anche grazie a questi personaggi, diventa a tratti leggero se pur nella tragicità dei fatti raccontati.
Da tener presente che i due autori ci fanno notare che pur essedo, tale racconto, ispirato a un fatto realmente accaduto, personaggi ed eventi, sono stati alterati ai fini drammatici della storia.
Il finale ci lascia basiti e sconvolti ma con la consapevolezza che anche tutto questo fa parte della storia di noi Italiani. Per questo non si può non ringraziare gli autori Matteo Di Gennaro e Michele Tagliavini per grande lavoro di ricerca svolto e per averlo romanzato per noi lettori. Consiglio questa lettura! Luigia Chianese
 
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TRAMA
- Bornisa  -
Matteo Di Gennaro e Michele Tagliavini
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
5 giugno 1874. La vita di Cavalli Pietro, detto "Bornisa", e improvvisamente travolta dall'accusa di omicidio. Il Consigliere del Questore di Parma, Gaspare Bolla, viene trovato morto sul selciato della strada, a pochi metri da casa colpito da uno stiletto (coltello a lama lunga e affilata). Le indagini frettolose porteranno al calvario del protagonista che verrà sottoposto a un incalzante e aggressivo giudizio processuale. Nella Parma ottocentesca, infuocata dal malcontento popolare per l'Unita d'Italia, si consuma un processo avvincente: il Pubblico Ministero Sismonda e il Collegio della Difesa, capitanato dall'Avvocato Priario, si scontrano in un confronto senza esclusione di colpi. Tra società segrete e complotti si gioca tra l'arroganza del benessere e la disperazione della miseria. In questo thriller storico, niente è come sembra: i continui colpi di scena mettono a nudo, una realtà sociale alla deriva. Chi vincerà la partita della vita?
 
Editore: ‎ Tozzuolo (30 marzo 2023)
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 240 pagine - Dimensioni: ‎ 14.8 x 1.2 x 21 cm
ISBN-13: ‎ 979-1280114884 - ASIN: ‎ B0C2XJC7JG
 
CENNI SULLA VITA di:
Matteo Di Gennaro e Michele Tagliavini

Riprese da internet e/o dalla copertina:
MATTEO DI GENNARO: Matteo Di Gennaro nato a Parma il 23 Giugno 1968. La vita mi ha portato a visitare molti posti, Corsica, Giamaica, Cuba, la nostra splendida Italia nelle città di Milano, Torino, Roma, Pistoia, Firenze. Negli ultimi dieci anni ho vissuto a Bardi, un tranquillo paese delle montagne parmensi sorvegliato dall’imponente Castello dei Landi, per ritornare poi a Parma, la mia casa. Diplomato. Master in Psicologia e Neuro psichiatria Infantile. Scrittore/Ghostwriter.
Le esperienze vissute nel corso degli anni insieme ai molteplici libri letti avidamente hanno formato non poco la mia mente, orientandola a scoprire verità alternative che nella maggior parte dei casi si sono rivelate vere e proprie maestre di vita. Da sempre scrivere è la mia più grande passione, ora, è divenuta la mia professione. 
Nel 2006 ho pubblicato con la Casa Editrice Battei “Frammenti di Vita”, una raccolta di poesie tutt’ora disponibile su Amazon, edita dalla Casa Editrice Battei di Parma. 
Dopo tredici anni dedicati allo studio delle filosofie orientali e alla meditazione riprende con vigore la scrittura mettendovi anima e corpo. “La Casa Malata”, racconto esoterico che mette a nudo l’eterno conflitto interiore dell’uomo, segna un ritorno in grande stile, dal settembre 2023 disponibile anche in lingua inglese e spagnala. 
“Uno Strano Amico” è una straordinaria storia d’amicizia dentro la quale prendono vita suggestive riflessioni sulla vera essenza dell’Uomo. Pubblicato in Self Publishing il 06 maggio 2020 ma ora non è più in commercio perché verrà rielaborato e sarà pubblicato in giugno 2023 con il titolo di “Ovidio”.
Il romanzo "Angeli Caduti" (25 gennaio 2023) è un thriller coraggioso, che cerca di dare voce a chi non ne ha: tra Italia, Colombia e Cuba un susseguirsi di avvenimenti che destabilizzeranno il lettore avvolgendolo in un turbinio di emozioni. Ache questo romanzo dal settembre 2023 è disponibile anche in Spagnolo e Inglese. 

MICHELE TAGLIAVINI: Laureato in economia, da sempre tifoso del Parma è fondatore dell’agenzia pubblicitaria Makia, del marchio di abbigliamento About e del sito parma1913.com. 
Ha voluto portare a Parma l’ambito statistico storico sulla squadra mettendo alla luce tutti i dati dalla fondazione, è co-autore dei libri pubblicati “almanacco Parma 100” e “la maglia nel cuore” vol.1 e vol.2.

Per Contattare l’Autore:  
https://matteodigennaro.com/  
e mail: matteo.digennaro1968@libero.it
 
Scopri l'antica verità leggendo il testo sotto il video.
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