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lunedì 26 agosto 2024

Bruno Vitiello - Chiunque Nasce a Morte Arriva

Bruno Vitiello
Chiunque Nasce a Morte Arriva

Luigia Chianese Books Blogger
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 19 luglio 2024
 
“Chiunque Nasce a Morte Arriva” è un libro composto da ben 527 pagine comprese delle solite Note e Ringraziamenti più l’Epilogo. Ho apprezzato molto che all’inizio ci sia proprio una nota che riporti le “Ore Canoniche” visto che il tempo giornaliero, in questo testo, è così scandito, come dico sempre repetita iuvant; non a caso il libro inizia così: Roma, 10 aprile 1517, ai Vespri. I Vespri, l’autore si riferisce al tramonto che in inverno ricade intorno alle 16:00 in estate all’incirca alle 18:00. Da notare che non vi è l’indice per i XXXVII capitoli, peccato perché a me l’indice piace, mi dà senso di ordine.
Spesso Bruno Vitiello, l’autore, utilizza il termine “Urbe”, scritto in maiuscolo; tale parola è latina e tradotta significa città; ma quando è scritta con l’iniziale in maiuscolo, senza che sia preceduta da un punto fermo, assume un significato diverso, ovvero la città per eccellenza, cioè si parla di Roma. Come s’intuisce dalla data, 1517, ci troviamo in pieno Rinascimento che è quel periodo che noi consideriamo dalla metà del XV secolo, ovvero il 1450, fino alla fine del XVI secolo, ovvero il 1599.
In questo romanzo ritroviamo, di nuovo, come nel precedente, intitolato “I Delitti dell’Anatomista” e di cui troverete nota anche nel Blog, un Michelangelo Buonarroti, oramai quarantenne, in versione Detective, più maturo e sicuro di sé, anche più scontroso, sempre più spigoloso, sempre più arrabbiato per il suo aspetto poco piacevole e in perenne competizione con tutto e tutti, ma più forte e determinato, più curioso e più empatico. Nel precedente giallo storico, che non è necessario leggere per inquadrare questo nuovo racconto, Michelangelo, nelle indagini, era accompagnato dalle figure di Leonardo da Vinci, Fracastoro e Macchiavelli, questa volta, invece, Michelangelo investigherà sotto gli ordini del Papa Leone X, insieme al grande pittore Raffaello Sanzio, con cui è rivale, e l’alchimista e astrologo Svizzero Paracelso. Piccola deviazione: sul Blog Libri e Opinioni troverete delle brevissime note sulla vita di questi quattro personaggi.
Torniamo, però, a “Chiunque Nasce a Morte Arriva”. In questo libro - le storie e la Storia -, quella vera, con la S maiuscola, s’intrecciano; e le storielle, le fabule, per così dire, hanno il solo scopo di riempire dei piccoli “vuoti storici” per rendere più dinamico e avvincente il racconto. Come l’autore stesso ci dice, nelle “Note e Ringraziamenti”, per questo libro è stato fatto un grande lavoro di disamina di fonti storiche scritte e iconografiche, fonti artistiche e fonti religiose, senza trascurare le fonti politiche e militari; un lavoro notevole, direi da topo da biblioteca; ma con la preparazione di Vitiello non m’aspettavo di meno! E tutto questo lo si nota subito, dai primi capitoli, e soprattutto in quelli centrali, forse perché in alcuni momenti, forse troppi, per quanto l’avventura e il giallo siano interessanti, spesso, troppo spesso, l’autore si è lasciato andare a lungaggini su luoghi, discorsi e situazioni che comunque ritengo interessati, ma alleggerirle un pochino, secondo me, avrebbe reso il romanzo più fluido.
Bruno Vitiello, anche in quest’opera, ha ridimensionato, dalla leggenda, i grandi personaggi di cui si serve; li ha “umanizzati” nel senso che li ha resi meno straordinari e più vicini a tutti noi; ma non per impoverirli del loro acume, intelligenza, talento artistico o grandezza storica, ma per evitare i soliti stereotipi o meglio “immagini codificate” su di loro, e poter ricostruire le loro personalità. A proposito di personalità, tutti e tre, Michelangelo, Raffaello e Paracelso, vengono introdotti ad uno ad uno nel racconto con un escamotage molto efficace: ovvero attraverso il loro lavoro e con esso viene subito chiarito il loro atteggiamento e le loro caratteristiche sia fisiche che morali. Certo tutto ciò “allunga la lettura” ma è sempre piacevole scavare nella vita di persone così importanti per la storia dell’umanità. Mi ha colpito la figura di Raffaello Sanzio, così vanesio, così leder e soprattutto così emotivo. Il suo lasciarsi trascinare dalle passioni è un istinto naturale che non riesce a domare infatti vive tutto con grande intensità, soprattutto l’amore. L’autore, inoltre, ha messo in atto qualcosa di magistrale: ovvero nei discorsi dei personaggi, mai ha utilizzato termini non pertinenti all’epoca e mai ha messo in bocca a personaggi, di tale levatura, parole e/o discorsi non conformi al loro modo d’intendere la realtà e non solo; la verità storica, di ciò che hanno scritto e detto è presente nei loro pensieri e nel loro modus operandi e per fare ciò, l’autore, si è “ausiliato”, passatemi il termine, di dizionari storici e non solo; un immenso lavoro che rende ancora più straordinario questo testo.
In definitiva posso dire che questo libro è una grande avventura che sa trascinare il lettore accanto ai personaggi, in quelle strade, in quei palazzi sfarzosi, in quelle botteghe malfamate e in quegli intrighi; è un lavoro ricco di suspense e di mistero che lascia il lettore pienamente soddisfatto; consiglio vivamente questo libro di Bruno Vitiello. 
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 4 Libri. 📕📗📘📙🕮
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Bruno Vitiello - Chiunque Nasce a Morte Arriva
Potete vederla qui su You Tube 
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Grazie!

Note Storiche
Riprese da internet e/o dai libri di scuola:

Il Rinascimento: fu un periodo storico che si sviluppò in Italia tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'Età Moderna in un arco di tempo che va dalla metà del quindicesimo secolo, (1450 circa) fino alla fine del sedicesimo secolo (1599 circa).
 
L’Umanesimo: fu un fenomeno culturale che prese vita in Italia negli ultimi anni del XIV secolo (1300) e che si sviluppò in Europa nel Quattrocento.
 
Papa Leone X: nato Giovanni di Lorenzo de' Medici (Firenze, 11 dicembre 1475 –Roma, 1º dicembre 1521), è stato il 217º papa della Chiesa cattolica dal 1513 alla sua morte. Giovanni era il secondogenito di Lorenzo de' Medici e Clarice Orsini e portò alla corte pontificia lo splendore e i fasti tipici della cultura delle corti rinascimentali. Fu l'ultimo papa a essere semplice diacono al momento dell'elezione.
 
Michelangelo Buonarroti: noto semplicemente come Michelangelo nato a Caprese il 6 marzo 1475 e morto a Roma, 18 febbraio 1564; è stato un pittore, scultore, architetto e poeta italiano. Fu protagonista del Rinascimento italiano, già in vita fu riconosciuto dai suoi contemporanei come uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.

Raffaello Sanzio: Urbino, 28 marzo o 6 aprile 1483 – Roma6 aprile 1520) è stato un pittore e architetto italiano, fra i più celebri del Rinascimento. Considerato uno dei più grandi artisti di ogni tempo e fra i massimi interpreti del concetto estetico del Bello, Raffaello ha vissuto una parabola lavorativa relativamente breve, ma estremamente prolifica e profondamente innovativa per le numerose opere iconiche e per il modo in cui queste sono state prodotte, avvalendosi di una bottega altamente strutturata e composta da numerosi professionisti di altissimo livello e varie discipline che il maestro dirigeva e a cui affidava buona parte del suo lavoro. La "maniera" di Raffaello fu di vitale importanza per lo sviluppo del linguaggio artistico dei secoli a venire, sia per emulazione da parte dei suoi collaboratori che ne portarono avanti il linguaggio per decenni in tutta Europa.

Paracelso: Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim, detto Paracelsus, o Paracelso nato a Einsiedeln, 14 novembre 1493 e morto a Salisburgo, 24 settembre 1541; è stato un medico, alchimista e astrologo Svizzero è una delle figure più rappresentative del Rinascimento. Egli è anche noto per aver battezzato lo zinco, chiamandolo zincum, ed è considerato come il primo botanico sistematico. Si laureò all'Università di Ferrara, più o meno negli stessi anni in cui vi si laureò Niccolò Copernico. Fino al 1500 la composizione e i mutamenti della materia erano spiegati sulla base della dottrina dei quattro elementi di Aristotele: acqua, aria, terra e fuoco. Paracelso, per la prima volta, aggiunse ad essa una teoria che contemplava tre nuovi principi della materia (sale, zolfo e mercurio), contrassegnata dalla presenza di spiriti della natura responsabili delle sue trasformazioni e cambiamenti. Egli inoltre rifiutò l'insegnamento tradizionale della medicina, dando vita a una nuova disciplina, la iatrochimica, basata sulla cura delle malattie attraverso l'uso di sostanze minerali.
 
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TRAMA
Chiunque Nasce a Morte Arriva
di Bruno Vitiello 
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Roma, 1517. Due spie del Papa vengono trovate morte a pochi giorni di distanza. Non ci sono tracce di ferite né di avvelenamento. Leone X vuole affidare le indagini a uomini di fiducia che possano, senza dare nell'occhio, indagare nei vicoli e nelle osterie più malfamate come nei più lussuosi palazzi della città, seguendo l'unica pista disponibile: una meretrice che è stata vista fuggire dal luogo in cui è stato scoperto l'ultimo cadavere. L'incarico ricade così su Raffaello, noto donnaiolo nonché il pittore più richiesto del momento, Michelangelo, il genio introverso che si è già distinto per il suo acume investigativo, e infine Paracelso, medico e alchimista svizzero famoso per i suoi metodi rivoluzionari. I tre si troveranno a perlustrare l'Urbe in lungo e in largo visitando ospedali e postriboli, tuguri e ville patrizie, partecipando a banchetti e a misteriose operazioni alchemiche. Ma non sarà facile scoprire la verità nella sordida Roma papale, dove congiure e corruzione sono all'ordine del giorno e l'Inquisizione è pronta a scatenare la sua forza contro ogni sospetto di stregoneria. Chi o che cosa ha ucciso le migliori spie del Papa? Si tratta di veneficio oppure di sortilegio? I tre improvvisati investigatori dovranno fornire una risposta per la salvezza di Leone X e della Chiesa stessa, prima che sia troppo tardi... Dopo "I delitti dell'anatomista" Vitiello torna con un nuovo giallo storico dalle atmosfere ancora più cupe. Un avvincente intrigo dalla sorprendente risoluzione.
 
Editore‏: ‎ Giunti Editore
Prima Edizione italiana: 26 giugno 2024
Lingua‏: ‎ Italiano
Copertina flessibile‏: ‎ 528 pagine
ISBN-10‏: ‎ 8809926315
ISBN-13‏: ‎ 978-8809926318
 
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CENNI SULLA VITA di:
Bruno Vitiello
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Nel 1990 si è laureato in lettere moderne presso la facoltà di lettere e filosofia dell'Ateneo Federico II di Napoli, dove ha svolto per tre anni l'attività di assistente alla cattedra di storia del Rinascimento, conseguendo nel 1994 il dottorato di ricerca in storia moderna con uno studio sulla scienza anatomica di Michelangelo. È un appassionato lettore e prolifico autore all'interno del genere fantascientifico. Ha esordito professionalmente come scrittore nel 1989 con il racconto La linea gialla, pubblicato sulla rivista Futuro Europa edita dalla Perseo Libri di Bologna (una delle maggiori case editrici specializzate nel settore in Italia). Bruno Vitiello si dedica da molti anni all'attività di narratore, critico e saggista nel campo della science-fiction (narrativa scientifica), genere letterario nato negli U.S.A. negli anni '20 del Novecento e diffusosi anche in Italia, dai primi anni '50, con il nome di fantascienza coniato per l'occasione da Giorgio Monicelli, primo curatore editoriale della rivista Urania della Mondadori, ancora oggi la principale pubblicazione specializzata italiana nel settore. Dopo aver esordito con un racconto sulla rivista Futuro Europa nel 1989, Bruno Vitiello ha continuato a pubblicare narrativa fantascientifica su diverse testate specializzate, sia in Italia che all'estero. Bruno Vitiello ha numerose pubblicazioni al suo attivo e svariate traduzioni all'estero; suoi romanzi e racconti sono apparsi in Francia, Spagna, Stati Uniti d'America e su riviste internazionali in lingua inglese e tedesca. L'autore ha all'attivo anche due romanzi, La venere nera (tradotto anche in inglese e francese) e Progetto Michelangelo, entrambi pubblicati con discreto successo di pubblico e di critica. Per molti anni ha insegnato presso il liceo statale Alessandro Manzoni di Latina, ma dal 2014 è professeur détaché di italiano e latino nella Scuola Europea di Bruxelles I.
 
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lunedì 19 agosto 2024

Info Box Book - Aldo Giorgio Salvatori - Ladri di Orizzonti

Info Box Book
Aldo Giorgio Salvatori
Ladri di Orizzonti

Info Box Book
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 15 luglio 2024
 
Salve Amici ed Amiche del Blog Libri e Opinioni, questo Info Box Book è dedicato ad un libro che dovrebbe arrivami presto. Il titolo del libro è – Ladri di Orizzonti – e l’autore è Aldo Giorgio Salvatori, giornalista, ha lavorato dal 1983 al 2011 al TG2 della RAI ed è anche scrittore. Di questo autore ho avuto il piacere di recensire un altro suo libro intitolato “Naufragio nel Contro Mondo” e su questo Blog troverete oltre alla mia recensione anche la Trama e Cenni sulla Vita dell’autore. Anche di – Ladri di Orizzonti – troverete la trama ma in aggiunta l’autore, Aldo Giorgio Salvatori, mi ha inviato, via e-mail, la Prefazione – Recensione al libro scritta da una persona molto speciale e questa persona è il Generale dei C.C. Sergio De Caprio meglio conosciuto come Capitano UltimoQuindi in questo Info Box Book vi riporto per intero questa Prefazione e/o Recensione, nell’attesa dell’arrivo del Libro. Baci Baci dalla VS. Luigia Books Blogger e come sempre Follow.me. Luigia Chianese

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Per la Recensione “Naufragio nel Contro Mondo”  

Del Generale C.C. Sergio De Caprio
Ovvero “Capitano Ultimo”
Generale dei C.C. Sergio De Caprio 
meglio conosciuto come Capitano Ultimo
Inviatami, via e-mail. Dall’autore Aldo Giorgio Salvatori
:
Ladri di Orizzonti, storie di anime ribelli. Due uomini che si rincorrono cercando una Giustizia che significa impedire la violenza delle bombe, da parte di chi investiga, e impedire la menomazione del paesaggio da parte di chi intende distruggere le torri eoliche. Un capitano dei carabinieri che, da combattente, è disprezzato dai burocrati che vedono nella sua capacità di investigare, nella sua salda identità, un pericolo mortale per il loro mondo di mediazione permanente, di servilismo, di formalismo eretto a valore. Il capitano e il bombarolo che costruisce l’ultima battaglia, per lui possibile, contro le grandi torri che violentano la bellezza del paesaggio, l’identità dei territori, la radice vitale della sua umanità.
Una sfida e una caccia, per capire alla fine che la meta è oltre, che la meta che unisce e supera tutti i profili e tutte le tensioni appartiene al lettore, che è il vero protagonista. È una domanda semplice posta davanti a tutte le Torri, reali e immaginarie del mondo: Tu da quale parte stai? Sì, un bel libro.
 
 
Video Info Box Book di
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Aldo Giorgio Salvatori - Ladri di Orizzonti
Potete vederlo qui su You Tube 
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Grazie!
  
TRAMA
Ladri di Orizzonti
di Aldo Giorgio Salvatori
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Bagliori improvvisi, accompagnati da esplosioni, illuminano la notte a Scansano, in Maremma, e a Monteverde, in Irpinia. Abbattute da mani ignote crollano a terra decine di torri eoliche. Chi sono gli attentatori? E perché sono presi di mira proprio i simboli della conversione verde? A investigare viene chiamato un anziano capitano dei carabinieri, Giorgio Interlenghi. Non ha fatto carriera per il suo carattere schivo, ma tutti apprezzano le sue capacità investigative. Interlenghi intuisce che gli attentati sono opera di un personaggio che sfugge a una frettolosa classificazione. Chi è l'uomo nell'ombra? Un terrorista solitario oppure il seguace di un violento gruppo ecologista? Interlenghi segue una pista che lo porta dalla Maremma all'Irpinia e dall'Irpinia al Molise, territori dove il paesaggio è stato pesantemente alterato da gigantesche torri eoliche. Le indagini del capitano si svolgono proficuamente e in segretezza, ma il finale del duello tra i due antagonisti riserva una sorpresa. "Ladri di Orizzonti" non è soltanto un romanzo avvincente, è un eco-thriller che si muove controcorrente rispetto all'osannata conversione green. Seguendo le vicende dei due protagonisti il lettore ha la possibilità di prendere coscienza delle molteplici contraddizioni in cui versa l'umanità globalizzata.
 
Editore: GFE
Data di Pubblicazione: 2024
Pagine: 210
Dimensioni: 216 x 0 x 16
ISBN-13: 9791281164314


Per la Recensione Naufragio nel Contro Mondo”  
Seguire il Link:
 


CENNI SULLA VITA di:
Aldo Giorgio Salvatori
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Aldo Giorgio Salvatori, giornalista professionista, ha lavorato dal 1983 al 2011 al TG2 della RAI occupandosi prevalentemente di difesa del Paesaggio e di Beni Culturali. Per i suoi reportage e docufilm ha ricevuto numerosi premi, tra i quali lo Zanotti Bianco di Italia Nostra e l’Airone d’Argento di Giorgio Mondadori. Ha pubblicato Il Cerchio Sacro dei Sioux (Vallecchi, tre ristampe e due edizioni), Butteri (edizioni Sica), e Il Patto coi Lupi (Innocenti editore), Naufragio nel ControMondo (Solfanelli - Collana: Faretra nel febbraio 2022), e nel 2024 arriva in libreria con l’eco-thriller, Ladri di Orizzonti (GFE Edizioni). Attualmente vive e lavora a Roma. 





 
 

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lunedì 2 ottobre 2023

Mo Malø - (Pseudonimo di Frédéric Mars) - La Notte Bianca

Mo Mal
ø 
Pseudonimo di Frédéric Mars 
La Notte Bianca

Recensione - Opinione di

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Mugnano di Napoli (Na) – 13 agosto 2023
 
Tenetevi forte è un romanzo di 522 pagine, fitte fitte, quindi chi ama i “mattoni” è accontentato. Voglio essere chiara, in questo racconto nomi e luoghi sono un’impresa impronunciabile. Ci si immerge nel mondo del profondo Nord Europa, nel bianco dei ghiacci perenni. Da pagina 8:
<< Il silenzio profondo a volte è più spaventoso 
dei più lugubri lamenti.>>.
Il protagonista è Qaanaaq Adriensen un giovane quarantenne (42 e 45 anni; capirete la congiunzione), padre single di due gemelli adottati; è un eccellente criminologo di Copenaghen ed è Capitano della Omicidi della Polizia Danese, figlio d’arte in questo settore; essendo nativo di due tradizioni, Groelandese e Danese, viene spedito in Groenlandia, ai confini del Circolo Polare Artico, precisamente a Nuuk, più per punizione che per reale necessità. La Groenlandia è il luogo dove è nato e vissuto fino a tre anni, prima di essere adottato. È una terra che non conosce e che non sente sempre sua, fino a questa indagine che lo porterà fino alla città da cui lui stesso prende il nome: Qaanaaq.
L’ambientazione è sicuramente qualcosa che colpisce il lettore, infatti, la natura incontaminata, inospitale, fredda, è da un lato suggestiva e introspettiva e dall’altra spaventosa e tenebrosa; l’autore si lascia andare spesso e volentieri alle descrizioni paesaggistiche, come può essere la - whiteout - la notte polare e non solo.
I co-protagonisti sono in primis Rikke Engell, affascinante quanto fredda responsabile della polizia locale, una bellissima donna, quasi una valchiria moderna; ma Qaanaaq Adriensen viene, anche, affiancato dall’ispettore Apputiku Kalakek, detto Appu, che si farà riconoscere per i suoi innumerevoli silenzi e per le sue espressioni tipiche groenlandesi ma anche per il suo modo di vivere da autentico e fiero Inuit. Un ometto eschimese gentile, basso e con pancia prominente, un personaggio interessante e divertente.  
Il nemico sembra essere la Green Oil, una compagnia  canadese di estrazione petrolifera, ma non è il solo nemico; perché la trama e il dramma degli omicidi rituali, di cui si ha un unico indizio, dei - Tupilak -, ovvero delle piccole statuine d'orso realizzate in zanna d’animale, tipiche del folclore Inuit, si evolvono su più piani e la verità è il fine ultimo per il nostro Capitano della Omicidi Qaanaaq Adriensen. 
Da pagina 15:
<< La verità non era che un animale selvaggio in attesa del suo padrone.
Forse si meritava di essere addomesticata. Non di certo falsificata.>>.
I piani di lavoro, come scrivevo, su cui è incentrata l’intera storia, sono innumerevoli e sono intrecciati quasi in modo forzoso, forse perché la Groenlandia non ha poi così tanti abitanti, comunque i temi sono: la ricerca di se stessi e delle proprio passato per Qaanaaq; l’attaccamento di un popolo alle proprie tradizioni e radici; l’avidità economica di uomini di ogni strato sociale che vogliono sfruttare il profondo Nord a danno di altri, in particolare degli autoctoni; l’ambientalismo estremista; la corruzione; le brame politiche dei singoli e infine l’indipendenza della Groenlandia dalla Danimarca.
Tutto questo bel po’di cose, circa sette, s’intrecciano nel romanzo e lo rendono da una parte interessante dall’altra eccessivamente ingarbugliato, ma alla fine è la ricerca della verità ciò che conta. E per citare i continui modi di dire degli abitanti del Nord o le loro perle di saggezza, concludo con una frase che troviamo a pagina 225:
<< La storia non ha nome, figliolo. 
È sempre la somma di quello che tutti facciamo. 
Appartiene a tutti.>>.
Se amate le storie particolarmente intricate, gli esiti inaspettati e i colpi di scena gelati vi consiglio questo lavoro di Mo Malø. Piccola nota: il nostro autore ama così tanto i soprannomi che li utilizza anche nel suo stesso racconto. Perché Mo Malø non è altri che Frédéric Mars che utilizza uno dei suoi innumerevoli pseudonimi, questo è solo il più famoso e principale, ed è stato scelto perché la sua famiglia è di Saint-Malo, in Bretagna. Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 e mezzo
Libri.📕📗📖🕮🕮

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Note
“Non era abituato a vedersi dettare l’agenda degli elementi. A Copenaghen, il vento al massimo rovesciava la spazzatura; la neve era una pioggia bianca che diventava fango quando toccava terra.
 
Lì, la natura assumeva tutt’altra realtà. Palpitava tutto attorno a loro, imponendo la sua legge, le sue buone notizie tanto quanto le cattive, la speranza e la disperazione, la vita ma anche la morte.”
 
TRAMA: 
La Notte Bianca 
Mo Malø 
(Pseudonimo di Frédéric Mars)
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Niente di buono può nascere dai sogni. Ogni inuit lo sa. Tutto ciò che il capitano della polizia di Copenaghen Qaanaaq Adriensen sa della Groenlandia è di esserci nato. Adottato a soli tre anni, è cresciuto in Danimarca, perciò adesso, nel volo verso Nuuk, la capitale più a nord del mondo, dove è chiamato a indagare su tre omicidi, prova una certa malinconia al pensiero di mettere piede su quella enorme macchia lattea che si vede dai finestrini. Ad aspettarlo, al suo arrivo, la polizia locale, capitanata dalla bionda e gelida Rikke Engell, insieme all'ispettore inuit Apputiku Kalakek. Qualcosa nell'accoglienza dei poliziotti lo mette in guardia: anche se è nato lì, il capitano Adriensen non è gradito. Tre operai della Green Oil, la compagnia petrolifera che opera in quella regione, sono stati trovati morti, appena riconoscibili per le orrende ferite che sono state inferte loro, e che fanno pensare all'attacco di un orso polare. Ma ci sono molte incongruenze in questa teoria: le porte dei bungalow in cui i tre abitavano non sono state scardinate; non ci sono impronte dell'animale sulla scena dei delitti, né altre tracce sui loro corpi. C'è un solo indizio, per quanto misterioso: in tutti e tre i bungalow sono stati trovati dei tupilak , piccole statuine d'orso del folclore inuit... L'indagine è appena cominciata, e il capitano Adriensen si ritroverà ben presto al centro di un intrigo in cui s'intrecciano violenza, politica, ecologia e spiritismo. Cercando di non soccombere alla malia del bianco intenso di quel luogo diverso da tutti, cui è impossibile restare indifferenti.
 
Editore: ‎ Piemme (28 febbraio 2023)
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 519 pagine  
Dimensioni ‏ : ‎ 14 x 3.5 x 21.5 cm
ISBN-10: ‎ 8856687569
ISBN-13: ‎ 978-8856687569
 
CENNI SULLA VITA di: 
Mo Malø 
(Pseudonimo di Frédéric Mars)
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Mo Malø: francese, ha scritto diversi romanzi e saggi con vari pseudonimi, di cui Mo Malø è quello di maggior successo. La notte bianca è il primo di una serie di gialli ambientati in Groenlandia che ha venduto quasi centomila copie in Francia, finalista al premio Meilleur Polar dedicato alla narrativa gialla.
Frédéric Mars, (nato nel 1968 a Rueil-Malmaison) è un autore francese di romanzi, saggi, documenti e libri illustrati su un'ampia varietà di argomenti. Pubblica sotto varie identità, anche come scrittore. La sua famiglia è di Saint-Malo, in Bretagna (35), da qui il suo principale pseudonimo, Mo Malø.
Ex allievo di Saint-Nicolas-Passy-Buzenval e del Lycée Pasteur di Neuilly-sur-Seine, laureato a Celsa. Dopo diversi anni trascorsi nella stampa di riviste e in varie redazioni online (AlloCiné, Club-Internet, ecc.), Frédéric Mars ha lasciato il giornalismo e la fotografia per dedicarsi esclusivamente al suo lavoro di autore di libri. Oltre ai suoi romanzi, ha pubblicato più di sessanta saggi, documenti e libri illustrati, sotto varie identità. Si è fatto un nome per la prima volta per i suoi libri dedicati alle coppie, alla sessualità e ai nuovi modi di incontrarsi. Dalla sua collaborazione con l'illustratrice Pénélope Bagieu sono nate tre opere, tra cui il Chamasutra e l'Eserciziario per adulti che hanno saltato le lezioni di educazione sessuale. È il traduttore francese della raccolta di commedie erotiche Sex&Cie, di Ania Oz (edizioni J'ai lu). Nello stesso periodo ha diretto diverse raccolte, in particolare per Éditions Tana e Éditions de l'Hèbe (Svizzera), e per due anni (2005-2006) ha condotto una rubrica nel programma Lahaie, l'amour and you su RMC Info. All'inizio degli anni 2010, è apparso sulla scena del thriller e del thriller francese, con romanzi abbastanza diversi: Le Sang du Christ, Non-Stop, Le manuel du serial killer, ecc. Questo eclettismo, come il gran numero dei suoi pseudonimi, contribuisce alla sua singolarità nel panorama letterario. Alla fine dello stesso decennio, ha pubblicato una serie di thriller ambientati in Groenlandia, sotto lo pseudonimo di Mo Malø: Qaanaaq (2018), Diskø (2019), Nuuk (2020) e Summit (2022) edito da La Martiniere1.
Nel 2019, Frédéric Mars ha pubblicato il thriller anticipatore La Lame con Cosmopolis, premiato con il Prix de l'Évêché 20202. Lo stesso anno, ha collaborato con il fumettista di estrema destra e figura della "fachosfera" Marsault per il suo album a fumetti intitolato Les Ricette barbares.
Lavora ancora regolarmente con giornalisti professionisti della carta stampata che forma nelle tecniche di narrazione.
Accanto alla sua attività editoriale, Frédéric Mars è l'ideatore del gioco da tavolo Au pire, tu meurs!, gioco di carte e bluff distribuito da Asmodée / Novalis.
 
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