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martedì 7 dicembre 2021

Lisa Jewell - La Famiglia del Piano di Sopra

Lisa Jewell 
 
Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 02-12-2021
 
Libro originale ma non troppo, già il titolo –La Famiglia del Piano di Sopra– stona, in quanto ti aspetti una situazione da “condominio” invece è una sola grande casa di tre piani con giardino e sottotetto. Il testo, però, ha una giusta e moderata tensione, è scorrevole ed è colmo, fin troppo, di atmosfere oscure e cupe tipiche di un noir. Le dinamiche narrate, per quanto un tantino sopra le righe, ovattano il lettore nel racconto, infatti lo definirei mediamente coinvolgente; si lascia finire con facilità. È semplice comprendere il chi, cosa ed il perché del tutto, non ci sono grandi momenti di tensione o suspense è una lettura che io definisco “Lettura Osservata” ovvero si sa già tutto, e si legge, quasi come si stesse osservando da una finestra, solo per capire più a fondo le varie dinamiche tra i molteplici personaggi. Non è una storia spiacevole ma neanche di alto livello.
I personaggi e le ambientazioni sono abbastanza realistici, da notare i salti temporali: a qualcuno potrebbero sembrare forzati, sono posti tra un capitolo e l’altro, ma concentrandosi con attenzione ci si rende conto che sono solo queste digressioni temporali a generare vivacità nella narrazione e concedere un po' di mordente al thriller psicologico. Confesso che a un certo punto ho disegnato uno “specchietto di albero genealogico” per confermare i miei sospetti, che alla fine si sono palesati tutti. Il personaggio più inquietante ed enigmatico è stato Henry Lamb, figlio di Martina e Henry Lamb, ed intorno alla metà del libro, (prima di pagina 100) già s’intuisce come potrebbe essere andata veramente, grazie a piccole frasi, considerazioni e racconti che scorrono lente come un battello sul Tamigi. La storia ha un quieto lieto fine, ma è troppo riduttivo per i miei gusti, perché, essendo tutti i personaggi rimasti in vita, legati tra loro, da traumi e genetica, si è cercato, troppo sbrigativamente, di dare una soluzione stabile a tutti, come un grande compromesso, ma al ribasso a livello di suspense penalizzando il thriller. Ribadisco che, per me, non è un testo spiacevole ma niente di altamente entusiasmante! L.Ch.
Il mio voto, d’incoraggiamento alla lettura, è un generoso 3 su una scala da 1 a 5 libri. 📚📚📙🕮🕮
 
TRAMA
La Famiglia del Piano di Sopra 
di Lisa Jewell
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Cheyne Walk è una delle strade più eleganti di Chelsea, il quartiere in cui vive la buona società londinese. I suoi appartamenti, tuttavia, non sono soltanto la quinta di una vita ricca e spensierata, ma costituiscono a volte anche il teatro di raccapriccianti ritrovamenti. Come quello che si spalancò davanti agli occhi degli agenti di polizia accorsi al numero 16 di Cheyne Walk, dopo una telefonata anonima che segnalava un possibile triplice suicidio. Sul pavimento della cucina giacevano i corpi dei coniugi Martina e Henry Lamb e di un terzo uomo non identificato. In una camera al primo piano, c’era una bambina di circa dieci mesi in buone condizioni di salute, con una zampa di coniglio sotto la copertina della culla. Stando alle dichiarazioni dei vicini, da alcuni anni in quella casa abitavano molti bambini e diversi adulti, tutti misteriosamente svaniti nel nulla, compresi i due figli maggiori dei Lamb. Una vicenda di cronaca nera irrimediabilmente consegnata al passato per Scotland Yard, una ferita tragicamente riaperta per Libby, ovvero Serenity Lamb, la bambina che venticinque anni prima era stata adottata dai signori Jones, diventando Libby Jones. La giovane donna ha ereditato la casa di Cheyne Walk e, con lei, il suo spaventoso passato, un passato fatto di indagini senza sbocco, tracce di sangue e DNA sconosciuti, messaggi e strane scritte sui muri, pannelli segreti e un orto di piante officinali, alcune delle quali erano state usate per il palese suicidio collettivo dei suoi genitori. Cos’è accaduto davvero tra quelle mura? Che fine hanno fatto gli altri abitanti della casa di Chelsea? E, soprattutto, in che modo quei drammatici eventi hanno a che fare con gli strani rumori che Libby sente provenire dal piano di sopra, benché sia certa di essere sola in quella strana e tetra dimora?
 



CENNI SULLA VITA di:
Lisa Jewell
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Lisa Jewell è nata e cresciuta nel nord di Londra, dove vive ancora con il marito e le due figlie. Il suo primo libro, Ralph’s Party, è stato il romanzo d’esordio più venduto del 1999. Ha scritto numerosi altri romanzi che sono entrati nella classifica dei bestseller del Sunday Times. Con Neri Pozza ha pubblicato Io ti ho trovato (2017), Ellie all’improvviso (2018) e Qualcuno ti guarda (2020).
 
NOTE:
«Pochi scrittori di suspense escogitano trame così piene di trappole; meno ancora sono quelli capaci di creare personaggi tanto umani e complessi. La famiglia del piano di sopra brilla come una lama e taglia ancora più a fondo». - A. J. Finn

«Ricco, oscuro rompicapo, questo avvincente thriller mescola la saga familiare con il noir domestico con effetti da brivido». - Ruth Ware

Editore Inglese: Arrow Books
Prima Pubblicazione in Inghilterra: 2019
Editore ‏per l’Italia: ‎ Neri Pozza
Prima Pubblicazione Italia: 22 luglio 2021
Traduzione Italiana: Annamaria Biavasco e Valentina Guani
Copertina flessibile ‏: ‎ 336 pagine
Dimensioni ‏: ‎ 21.6 x 2.7 x 14.3 cm
 
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martedì 1 giugno 2021

Mikaela Bley - Incubo di Famiglia

 Mikaela Bley 
Incubo Di Famiglia

Recensione – Opinione di

Luigia Chianese Books Review Blogger

Blog Libri e Opinioni

@LibrieOpinioni

 Mugnano di Napoli

04.01.2021

Thriller, forse Thriller Psicologico; noioso. Punto!

Farei finire la mia recensione qui ma due parole in più voglio spenderle. A parte che ho capito solo dopo che sarebbe stato necessario leggere il primo libro dell’ autrice Svedese quello intitolato “Segreto di Famiglia” ma questo lo si comprende dopo perché quando si compra il libro non viene scritto da nessuna parte, volutamente secondo me, che” Incubo di Famiglia” è un “to be continued” … ma non mi preoccupo più di tanto perché alla fine codesto testo potrebbe essere letto a se stante, sarebbe bastato solo un piccolo riassunto di tre pagine scarse del precedente volume!

Questo libro, come potete notare, è intitolato - Incubo di Famiglia - ebbene il titolo è più che azzeccato ma è stato anche un incubo leggerlo.

Il primo capitolo attrae il lettore perché sembra aprirsi dinnanzi alla mente di chi legge una discreta avventura;

da pagina 9:

<< Niente era come se l’era immaginato.>>. 

A metà libro, però, ci si rende conto che è stato solo fumo negli occhi. Il libro sembrava partito bene invece è franato durante la stesura ed è finito malissimo.

Iniziamo con il dire che i sospetti sulla morte di Elsa, la gemella di Ellen la protagonista del racconto, si sono palesati, chiariti, evidenziati, scegliete voi, nel preciso momento in cui l’ innamorato di turno, Didrik, ha dichiarato che l’ avrebbe sempre protetta. Che banalità! Quindi ogni atteggiamento di Didrik, descritto successivamente nel romanzo è servito non per fare chiarezza, sulla mente, sui ricordi di Ellen e sul passato della famiglia, ma ad avvalorare un finale più che scontato. In pratica il personaggio di Ellen Tamm non è stato sviluppato psicologicamente bene! L’altro omicidio, quello di Liv Lind, da evento principale della storia, diventa improvvisamente secondario, sparisce sullo sfondo con un finale più che insensato, diciamo pure raffazzonato ed insignificante soprattutto con l’ imbarazzante entrata in scena finale della poliziotta Carola. Parliamoci chiaro, una storia aggregata male; un racconto su un trauma infantile esposto in maniera caotica su cui si è tentato di costruire un thriller, ma la storia e riuscita proprio male, male, male. 

Da pagina 32:

<< Era la morte che aveva formato il suo carattere

ed era la morte a mantenerla a galla.>>.

In aggiunta ci si ritrova di fronte ad una marea di sospesi, o meglio di conclusioni affrettate: dalla vita del poligamo Patrik/Stoffe, al ruolo di Jimmy che all’ improvviso scompare dalle pagine, apparirà in un terzo volume?  Ai posteri l’ ardua sentenza! Non sarò, io, tra i posteri! Per concludere con gli “accartocciati e via” abbiamo le sbrigative decisioni di Hanna e di Alexandra, le due poliamorose con prole e suocera, per chiudere velocemente un altro argomento. Il personaggio, però, trattato peggio è quello dell’ adolescente Bea: piccola teppista disturbata e sofferente che da iniziale sospettata diventa vittima abbandonata anche dalla madre. Insomma una storia brutta, gestita male con un finale scadente! L.Ch.

Voto: 📚🕮🕮🕮🕮 (1/5)

TRAMA

Incubo di Famiglia

di Mikaela Bley

Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:

È un giorno di metà agosto, quando la giornalista di cronaca nera Ellen Tamm lascia Stoccolma per tornare a casa della madre a Örelo. Ha avuto un crollo psicologico dovuto al caso della piccola Lycke, una bambina scomparsa, che l’ha fatta sprofondare nell’abisso del suo passato traumatico. Quando aveva otto anni, sua sorella gemella, Elsa, è morta affogata, e i ricordi vaghi e sconnessi di quel giorno la tormentano. Giunta a casa trova una terribile notizia ad attenderla: in un paese vicino è stato ritrovato il corpo senza vita di una donna sconosciuta, picchiata a morte. Nessuno pare in grado di identificare la vittima o spiegare cosa ci facesse lì. Nonostante abbia un disperato bisogno di riposo, Ellen, incapace di dimenticare il suo ruolo di giornalista investigativa, decide di indagare. Inizia così a fare domande e prova a ottenere informazioni dagli agenti di polizia, senza grandi risultati. Più si addentra nel complicato intrigo di ciò che è accaduto, più si rende conto che l’idilliaca cittadina di provincia nasconde segreti. E alcuni dei più inconfessabili riguardano proprio Ellen e la sua famiglia.

Editore : Newton Compton Editori (31 ottobre 2018)
Lingua: : Italiano
Copertina rigida : 378 pagine

CENNI SULLA VITA di:

Mikaela Bley

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
È nata nel 1979, vive a Stoccolma con il marito e i loro due figli. Ha lavorato come produttrice per il canale televisivo TV4 e ora fa la scrittrice a tempo pieno. Ha esordito con Segreto di famiglia
Dopo l’incredibile successo internazionale del libro, l’autrice sta lavorando a una serie che ha per protagonista l’ostinata giornalista Ellen Tamm.

Corriere della Sera
L’autrice del bestseller Segreto di famiglia
Ai primi posti nelle classifiche in Svezia e in Italia
«Il thriller svedese ha una nuova regina: Mikaela Bley.» 

Tuttolibri - La Stampa
«La scrittrice svedese Mikaela Bley ci racconta che gli incubi peggiori nascono in famiglia.»

Vanity Fair
«Una storia potente che invita a cercare il male dentro casa. Mikaela Bley è la nuova regina del giallo svedese.»

 

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martedì 27 aprile 2021

Kristin Hannah - I Venti di Sabbia

Kristin Hannah
I Venti di Sabbia
 
Recensione – Opinione di
 
Mugnano di Napoli
04.04.2021
 
Ecco tra le nostre mani e/o sui nostri E-Book un’altra grande opera dell’autrice Statunitense Kristin Hannah, che insieme alle sue precedenti opere: “L’Usignolo” , “Il Grande Inverno”,  “Come Neve che Cade crea l’ ennesimo capolavoro.          La Grande Depressione, ovvero la Grande Crisi Economica Americana e il Dust Bowl, in sintesi una serie di tempeste di sabbia che colpirono gli Stati Uniti Centrali e il Canada tra il 1931 e il 1939, sono l’ ambientazione da cui parte tutto il racconto. Da pagina 11:

<<Danneggiare la terra significa

danneggiare i propri figli. >>.

Wendell Berry, Contadino e Poeta

A prima lettura il romanzo ricorda Furore, considerato il Grande Romanzo Americano con cui John Steinbeck vinse due premi:  il Pulitzer e il Nobel; Furore è un classico della letteratura statunitense, pubblicato il 14 aprile 1939, in cui si narra la storia della famiglia Joad, proveniente dall’Oklahoma, costretta a migrare in California in cerca di lavoro dopo i pesanti danni inflitti dalla siccità. Il Sogno Americano che si racconta invece in questo romanzo, I Venti di Sabbia, è simile; anche qui si parte da una delle terre colpite dal Dust Bowl ma in quest’ opera si parte dal Texas e non dall’ Oklahoma però si punta alla medesima meta: quella della terra “del latte e del miele” ovvero la California, ciò che cambia è il punto vista perché vira verso due generazioni di donne. La prima Elsa (Wolcott) Martinelli e di sua figlia Loreda Martinelli. Entrambe affrontano il futuro, le difficoltà e la paura in modo diverso: la prima, Elsa, incatenata ai propri complessi interiori e fisici generati dalla sua famiglia d’origine, i Wolcott, affronta l’ esistenza cercando amore, stabilità e sicurezza; la seconda, Loreda affronta il mondo attraverso il riscatto sociale. Solo alla fine convergeranno in una sola forza e troveranno il vero coraggio spalleggiandosi e comprendendo le diversità e le somiglianze dei loro cuori. Da pagina 396:

<< Niente scuse. Abbiamo litigato, faticato,

ci siamo ferite a vicenda, e allora?

L’ amore è questo, credo.

È lacrime, rabbia, felicità, fatica.

Più di tutto, però, è qualcosa che dura.

Resiste.>>.

Anche se non tutti i loro sogni si realizzeranno loro diverranno l’emblema, il punto di svolta, di quel Sogno Americano che s’infrange con estrema facilità ma che attraverso il dolore, la sofferenza e le privazioni, l’impegno, la fatica, la tenacia e il duro lavoro, può sempre ricrescere, più forte di prima come i fiori d’astri. (Capirete leggendo il romanzo perché proprio gli astri).  Loro, nel racconto,  sono delle coraggiose sopravvissute, le classiche donne Americane forti e tenaci che costruiscono il nuovo.

L’idea del Sogno Americano è una costante in quest’opera che si evidenzia in ogni pagina e l’istruzione insieme al benessere sociale ed economico delle nuove generazioni ne diventano la meta.

Anche questa volta l’autrice Statunitense è riuscita a coniugare un grande e tragico evento storico con un racconto quasi verosimile riuscendo ad emozionare ad ogni pagina ed offrendo ai lettori spunti di riflessione sia sui sentimenti sia sulle emozioni che sulla società Americana tra gli anni 1925-1939. In I Venti di Sabbia, come in altre opere dal tratto storico di Kristin Hannah, lei riesce a presentare al lettore un lato della personalità femminile forte che arriva a sollevarsi e ad andare oltre le paure che la società cuce sulle donne, facendole riemergere dagli abissi dei condizionamenti maschili e familiari. Da pagina 20:

<< Non avere paura di morire, Elsa.

Abbi paura di non vivere. Sii coraggiosa.>>.

È una buona lettura che riesce con facilità ad assorbire il lettore e a coinvolgerlo fra la vita della famiglia Martinelli e un pezzo importante della Storia Americana. L.Ch. Voto da 1 a 5 direi un bel 4 pieno. 📚📚📚📚📖


TRAMA

I Venti di Sabbia

Kristin Hannah

Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Texas, 1934. Milioni di persone sono rimaste senza lavoro e la siccità ha distrutto le Grandi Pianure. Gli agricoltori stanno combattendo per non perdere le loro terre e la loro fonte di sostentamento, dal momento che le coltivazioni avvizziscono irrimediabilmente, l'acqua si sta prosciugando e le tempeste di polvere e sabbia minacciano di seppellirli tutti. Uno dei periodi più bui della Grande Depressione, l'era del Dust Bowl, è arrivato come un'implacabile vendetta. In questo tempo incerto e pericoloso, Elsa Martinelli, una donna e madre coraggiosa, cerca in tutti i modi di salvare la sua famiglia e la fattoria dove vive, l'unica vera casa che abbia mai avuto. A un certo punto, però, come tanti suoi vicini, è costretta a fare una scelta angosciosa: continuare a combattere per la terra che ama o andare a ovest, in California, alla ricerca di una vita migliore. Per dare un futuro ai suoi figli decide di partire, ma il viaggio è estenuante e difficile, e l'arrivo ancora di più: la situazione in California non è così facile come Elsa credeva. Ampi e abbaglianti, i campi senza grano delle Grandi Pianure prendono vita in questo romanzo che è una parabola di difficoltà e nuovi inizi e al tempo stesso la narrazione epica del fallimento di un sogno, ora più che mai emblematico, e della speranza che ciononostante non viene mai meno. "I venti di sabbia" è un ritratto dell'America e del Sogno Americano, visto attraverso gli occhi di una donna indomabile il cui coraggio e sacrificio arriveranno a definire una generazione.
 
Prima pubblicazione2020
Editore : Mondadori (2 marzo 2021)
Lingua : Italiano
Copertina rigida : 444 pagine

 

CENNI SULLA VITA

di:

Kristin Hannah

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Kristin Hannah è nata il 25 settembre 1960 Garden Grove, California è una scrittrice americana ,  ha vinto numerosi premi, tra cui il Golden Heart, il Maggie e il premio National Reader's Choice del 1996. Si è laureata in legge a Washington studiando giurisprudenza a Seattle ed  ha lavorato come avvocato prima di dedicarsi  alla scrittura, nel 1991. Attualmente vive a Bainbridge Island, Washington , con suo marito e suo figlio. È una pluripremiata autrice, con oltre venti romanzi pubblicati. Tra i suoi romanzi apparsi in Italia ricordiamo:  L'estate in cui imparammo a volare - Mondadori 2014L'usignolo  - Mondadori 2016 - Il grande inverno (Mondadori 2018).



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martedì 13 aprile 2021

Fiona Neill - I Traditori

Fiona Neill

I Traditori

 

Recensione – Opinione di

Luigia Chianese Books Review Blogger

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Mugnano di Napoli

27.03.2021


<<La noia è una forma di morte lenta, no?>>.

La verità non è mai una sola e non è sempre quella che si percepisce, si comprende e/o si crede. La verità è legata alla sua ripetizione nel tempo e/o alle emozioni che ne procura sia quando la si genera, nella propria mente, sia quando la si riporta alla luce, volontariamente o no!  

Questo è ciò che accade a tutti i personaggi dei questo thriller psicologico. Possono sembrare tutti protagonisti ma i veri protagonisti non sono le persone fisiche ma sono la mente ed i ricordi in senso generico. La capacità di condizionare un ricordo, di elaborarlo e reagire, sempre e solo per autodifesa fisica e morale, sono il fulcro dell’ intera opera. Questa famiglia disfunzionale, malamente allargata, è solo il guscio di una verità molto scomoda che è parte di ogni essere umano.

Da pagina 56:

<< Lo scopo dei ricordi

non è farci rammentare quello che è successo,

ma insegnarci come reagire in futuro.>>.

 

La percezione degli eventi che  viviamo modifica continuamente il nostro processo mnemonico e più il ricordo è forte o traumatizzante, nelle sue eccezioni positive o negative, della circostanza, tanto più può venir modificato perché si adatta e soprattutto ci adatta alla sopravvivenza, ci scherma in primis dal dolore che esso può provocare e poi fortifica le nostre convinzioni etiche e morali per mantenerci in equilibrio fino ad  innescare in noi reazioni diverse: più o meno rapide, lente, violente, nessuna, a breve o lungo termine che influiscono su di noi e sugli altri. La storia di quest’ opera non resterà nei miei ricordi per la trama ma per l’ effetto che ha fatto sui miei ragionamenti; in me ha generato dubbi tra cui: è corretto tutto ciò che ricordo ed in particolare il modo in cui lo ricordo? Alla fine la mia risposta è sì! Perché è la mia realtà! Ma già questa convinzione è tutto un programma di discussione! Tutto ciò richiede una grossa riflessione. Che non è il caso di imbastire in una recensione e senza un esperto in materia.

Per il resto il libro è scorrevole, la storia modestamente avvincente, i personaggi discretamente delineati, il ritmo costante. Per quanto concerne il titolo “ I Traditori” per me l’ autrice, Fiona Neill, non si riferisce alle persone ma ai ricordi! Una lettura decente, il suo merito più rilevante è la riflessione che nasce sui concetti di memoria e ricordi! L.Ch.

Voto 3 su 5 (ma un 3 massimo non di più! ) 📚📚📚🕮🕮 

 

TRAMA

I Traditori

di Fiona Neill

Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:

"Cara Rosie, la ragione per cui ti scrivo è semplice: vorrei vederti un'ultima volta. Vorrei chiederti perdono e dirti una cosa che devi sapere. Prima che sia troppo tardi. Lisa". Rosie e Lisa. Inseparabili fin da bambine, sono rimaste l'una accanto all'altra nei momenti più importanti della loro vita adulta. Fino a quella fatale settimana di vacanza insieme sulla selvaggia costa del Norfolk, battuta dal vento anche d'estate. Una settimana che cambiò per sempre i loro destini, e distrusse come un castello di carte le loro famiglie. Da allora Rosie ha tentato di dimenticare, cercando di rifarsi una vita senza il marito Nick; dal canto loro Daisy e Max, i suoi figli allora bambini, hanno portato dolorosamente su di sé le cicatrici della prima grande delusione delle loro vite. Nick, colpevole di aver spezzato il proprio matrimonio, ha passato a sua volta questi anni a spiegare a se stesso il suo comportamento. A trovarvi un senso che forse non c'è. Tutti e quattro, ciascuno a suo modo, hanno seppellito nel silenzio il ricordo di quello che è stato. Ma il ricordo, anche così, non ha mai smesso di fare male. E adesso Lisa, ormai malata, si rifà viva con una lettera. Per chiedere perdono. Per raccontare anche lei la sua versione. E per svelare un ultimo, terribile segreto rimasto sepolto in quei giorni di tanti anni fa. Un romanzo che intreccia le storie dei suoi personaggi in un inestricabile nodo di affetti, rancori e desideri, ed esplora la natura stessa del rimpianto e del perdono. Rosie, Daisy, Max, Nick: quattro punti di vista, quattro storie, quattro versioni di un unico evento. A quale crederai?

Editore : Piemme (2 marzo 2021)
Lingua : Italiano
Copertina rigida : 379 pagine
Dimensioni : 14.5 x 3.1 x 22.5 cm

CENNI SULLA VITA di:

Fiona Neill

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Fiona Neill è un'autrice e giornalista britannica. Vive a Londra. Cresciuta in un isolato villaggio del Norfolk, dove ancora oggi cerca di trascorrere più tempo possibile. Ha scritto ben cinque bestseller del Sunday Times, incluso il suo ultimo romanzo, I Traditori, che ha venduto oltre 130.000 copie ed era una selezione del Rechard & Jude Book Club. Che in Inghilterra è garanzia di successo, e diventerà presto un film.  Ha lavorato  a lungo in Sud America, prima per una organizzazione internazionale per i diritti dei rifugiati e poi come corrispondente per Reuters in Guatemala. Ha lavorato anche come corrispondente estera in America Centrale, è stata assistente al montaggio per The Times e Marie Claire Magazine e ha scritto per numerose pubblicazioni tra cui il Sunday Times e il Telegraph, e per «London Times Magazine», per il quale ha ideato la popolare rubrica “Slummy Mummy”. La Newton Compton ha pubblicato i suoi romanzi Tutto l’amore che c’è, il grande successo Il profumo del tè  e dell’amore, che è stato per settimane in vetta alle classifiche italiane, e Le cattive ragazze scelgono l'uomo giusto. Ha scritto inoltre una sceneggiatura del suo primo romanzo per il British Film Institute.


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