La Carta e il Territorio
Michel Houellebecq
Recensione – Opinione di
Luigia Chianese Books Review Blogger
Mugnano di Napoli
Settembre 2020
Per chi già conosce l’ autore è quasi superfluo affermare che il suo stile di scrittura è favoloso. Leggero, implacabile, veloce, diretto ma soprattutto preciso. Un uso della parola magistrale non ci si può sbagliare ad intendere e capire. In questo lavoro Michel Houellebecq è stato meno duro del solito nel pizzicare la società moderna è stato morbido, direi meno spietato, ma con una leggerissima vena pungente che solo chi ha letto opere come Sottomissione o Serotonina riesce ad intendere. Originale trovare tra i protagonisti dell’opera l’ autore stesso, direi divertente, appassionante ed ovviamente sfacciato, presuntuoso e pieno di sé, caratteristiche che me lo fanno amare sempre più, perché è bravo e chi è bravo può essere presuntuoso, finiamola con questa “corretta umiltà” ad ogni costo, viva l’ esagerazione dove è giusto che ci sia! Torniamo, però, all’ opera: Non manca nulla abbiamo il thriller, il giallo, i colpi di scena e quel pizzico leggero di erotismo ma ciò che più colpisce è l’introspezione utilizzata dall’ autore che rende questo lavoro più cedevole ed originale. Mettersi a nudo non è poi così semplice ma è stato fatto con maestria. Da pagina 209:<< La vita talvolta vi offre un’opportunità, penso, ma quando si è troppo vigliacchi o troppo indecisi per coglierla, essa si riprende la sue carte; c’è un momento per fare le cose e per entrare in una felicità possibile, tale momento dura qualche giorno, talvolta qualche settimana o persino qualche mese ma si verifica solo una volta, soltanto una, e se in seguito si vuole tornare sui propri passi è semplicemente impossibile, non c’è più posto per l’entusiasmo, la convinzione e la fiducia, rimangono una rassegnazione dolce, una pietà reciproca e rattristata, la sensazione inutile e giusta che qualcosa avrebbe potuto esserci, che ci si è semplicemente mostrati indegni del dono che ci era stato fatto.>>. Secondo me con questo romanzo Michel Houellebecq mostra al mondo una caratteristica unica nel suo genere che lo farà apprezzare “con il senno di poi” ovvero saper intuire la modernità, l’umanità e il tempo che si sta vivendo dall’angolazione “della pancia”! L.Ch.
TRAMA
La
Carta e il Territorio
Michel
Houellebecq
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Se Jed Martin, il personaggio principale di questo romanzo,
vi dovesse raccontare la sua storia, probabilmente vi parlerebbe della rottura
della propria caldaia, avvenuta un certo 15 dicembre. Oppure di suo padre,
architetto noto e stimato, con cui era solito trascorrere solo la vigilia di
Natale. Ricorderebbe certamente Olga, una russa molto carina incontrata
all'inizio della sua carriera, in occasione di una mostra delle sue fotografie
delle carte stradali della Michelin. Tutto questo avveniva prima che arrivasse
il successo mondiale con la serie delle opere dedicate ai "mestieri",
ritratti di personalità di diversi ambienti (fra cui lo scrittore Michel
Houellebecq), colte nell'esercizio della loro professione. Dovrebbe dire anche
come ha aiutato il commissario Jacelin a chiarire un'atroce storia criminale
che ha sconvolto la polizia. Sul finire della sua vita, Jed Martin arriverà a
una certa serenità ed emetterà solo dei mormorii. L'arte, il denaro, l'amore,
il rapporto col padre, la morte, il lavoro sono solo alcuni dei temi di questo
romanzo, decisamente classico eppure, evidentemente, contemporaneo, in cui
Michel Houellebecq, con la consueta implacabilità, ritrae la condizione umana.
Autore: Michel Houellebecq
Numero di pagine: 428
Editore: Groupe Flammarion
Generi: Narrativa Moderna e Contemporanea Narrativa Psicologica Giallo
Thriller Thriller Psicologico Poliziesco Romanzo
CENNI
SULLA VITA di:
Michel Houellebecq
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Dopo un’infanzia e un’adolescenza segnate dall’abbandono familiare (a sei anni, viene affidato alla nonna paterna della quale ha preso il cognome come pseudonimo e con lei vive a Dicy, poi a Crécy-la-Chapelle) e dalla vita di collegio, ha scoperto il proprio maestro in H.P. Lovecraft («Non partecipo mai a quanto mi circonda, sono sempre fuori posto»), al quale ha dedicato la sua prima opera, la biografia H.P. Lovecraft. Contro il mondo, contro la vita (H.P. Lovercraft. Contre le monde, contre la vie, 1991).Dopo la raccolta di versi La ricerca della felicità (La Poursuite du Bonheur, 1992), ha pubblicato il suo primo romanzo, Estensione del dominio della lotta (Extension du domaine de la lutte, 1994), radicale denuncia della miseria affettiva dell’uomo contemporaneo, nella tradizione di Céline. Con i romanzi successivi, Le particelle elementari (Les Particules élémentaires, 1998) e Piattaforma (Plateforme, 2001), ha continuato a decostruire, con uno stile violento e provocatorio, politicamente «scorretto», i miti e i riti della civiltà occidentale. Una sua intervista del 2002, critica nei confronti delle religioni monoteiste, gli ha procurato un processo per razzismo dal quale è stato assolto. Da allora vive in Spagna. La sua seconda raccolta di poesie, Il senso della lotta, ha ottenuto il premio di Flore 1996. Nel 1998 vince il Grand Prix nationale des Lettres Jeunes Talents per l’insieme dei suoi scritti.Il suo primo testo pubblicato in Italia è la poesia La fessura, apparsa in “Panta. Amore in versi” (Bompiani, 1999). Nello stesso anno, il romanzo Le particelle elementari, il suo secondo, è premiato come migliore libro dell’anno dalla rivista francese «Lire» ed è tradotto in più di 25 paesi. Del 2005 è il romanzo La possibilità di un'isola. Nel 2009 esce il saggio, scritto con il filosofo Bernard-Henry Lévi Nemici pubblici, dissacrante dialogo epistolare tra il "cattivo ragazzo della narrativa francese" e uno dei filosofi più mediatici del nostro tempo. Del 2010 è il romanzo La carta e il territorio, con il quale lo stesso anno vince il prestigioso Premio Goncourt. Nel 2015 esce Sottomissione, romanzo ambientato in una ipotetica Francia del 2022, in cui un musulmano vince le elezioni presidenziali, battendo il Fronte Nazionale di Marine Le Pen. L'editore di riferimento per l'Italia è Bompiani. Il suo primo testo pubblicato in Italia è la poesia La fessura, apparsa in “Panta. Amore in versi” (Bompiani, 1999); la Bompiani sta pubblicando un'edizione completa delle sue Opere, il cui primo volume è uscito nel settembre 2016
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