Recensione - Opinione di
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Mugnano di Napoli (Na)
– 31 maggio 2023
Il libro è un’edizione Amazon composta di 225 pagine, con 30 micro
capitoli e, per mia profonda gioia, vi è l’indice numerato. Cosa che interessa
a non pochi lettori occhialuti come me è il carattere utilizzato è bello
grande. Evviva!
La scrittura di
Antonia Calabrese è alquanto originale. È pulita, chiara e scorrevole,
temporalmente fluida, ma non ho potuto non notare un uso fin troppo abbondante
degli avverbi di modo e di tempo; alcuni di questi avverbi non li leggevo e
tantomeno sentivo, perché spesso leggo ad alta voce anche se sono da sola, da
almeno trent’anni; scelta linguistica originale; ma bisogna stare attenti,
perché tale abbondanza potrebbe non piacere o potrebbe risultare alquanto
leziosa.
Il genere del romanzo, come ci suggerisce la stessa autrice, rientra
nel filone del New Italian Epic; ambientato nel prossimo futuro e il tema
trattato è la diversità sessuale e le sue interpretazioni. Non iniziate a
pensare alla comunità LGBTQ+, no! Qui siamo oltre, siamo di fronte ad una
scelta ancora più diversa, quasi retrò: quella di rispettare il proprio senso
del pudore e il proprio desiderio di castità. Letteralmente in controtendenza,
se paragonato alla nostra epoca e all’attuale società.
Tecla Amilcare Calluzza, la protagonista, è letteralmente stalkerata
dalla sua famiglia e in particolare è tormentata da suo cugino di terzo grado
che vuole per forza sposarla. La famiglia di Tecla, ad eccezione della sua
sorellastra maggiore, Vanessa, si schiera con il cugino Siciliano Roberto
Calluzza: ricco, bello, affascinante, acculturato, medico e candidato a Sindaco
della sua città. Non ci troviamo nel 1800 o giù di lì, dove queste cose
potevano ancora capitare in Italia meridionale, ma nel 2040 e tra due città
bellissime: Matera e Siracusa. Tecla è afflitta
dallo scotoma scintillante; esso è un sintomo che comporta un'alterazione parziale del campo visivo,
caratterizzato dalla comparsa di macchie cieche, scure o
colorate, fisse o scintillanti. Chi ne soffre, come la protagonista del
romanzo, percepisce un'area di minore efficienza
visiva. Tecla perde completamente la vista per poche o lunghe
ore al giorno, in particolare all’alba, ed è afflitta da forti mal di testa. Tutto
questo pregiudica di molto la sua vita sociale e lavorativa. Questo sintomo è
iniziato quando è stata coinvolta in un incidente automobilistico a Siracusa
insieme al cugino Roberto. Fisicamente è risultata illesa ma psicologicamente
ed emotivamente l’incidente e in particolare la continua pressione emotiva, psicologica
e fisica di Roberto, e della famiglia, hanno portato all’accentuarsi e
all’aggravarsi di tale sintomo e Tecla lo sfrutta benissimo per guadagnare
tempo!
Ed è qui che parte
il fulcro del romanzo. Le azioni, i ricordi e i sentimenti che vengono fuori
dai pensieri e soprattutto dai sogni di Tecla, uniti ai discorsi della sua
famiglia, ci fanno riflettere sulla difficoltà di accettare e convivere con determinate
scelte di vita. Scelte di vita che si scontrano tra una generazione e l’altra,
in questo caso tra Tecla e suo padre. Anche nel 2040 diventa difficile farsi
accettare e si finisce per sentirsi come gli altri desiderano che si sia e non
come si è veramente. Ed è la più libertina di tutte, Serina, la nonna paterna
di Tecla, a farcelo notare. Da pagina 109:
<<
Viviamo in due dimensioni diverse,
ciò che siamo e quello che avremmo potuto
essere>>.
Tecla è un
personaggio triste, disperato, chiuso in se stesso ed è anche molto debole,
certo una ragazza molto bella, acculturata e riflessiva, ma profondamente
debole; la sua debolezza caratteriale è quasi irritante ma sincera. Mette in
dubbio tutto, anche se stessa e il suo proposito di non voler assolutamente
sposare Roberto. Riuscirà, con un po' di aiuto “molto esterno” a venire fuori
dalla sua angosciante vita, aiutata non poco da... non desidero spoilerare. Il
finale è originale, tra il mistico e il violento, e farà sospirare il lettore
perché si arriverà ad una soluzione per Tecla! Luigia Chianese
Nella
mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 Libri. 📗📕🕮🕮🕮
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30
Notti all’Alba
Antonia
Calabrese
Ripresa da internet e/o dalla 4°
di copertina. Inviata dall’autrice:
Il nuovo romanzo di Antonia Calabrese,
"30 notti all'alba", racconta la storia di Tecla, una giovane
ventunenne che vive in un'Italia in cui le distanze sono raccorciate dal
progresso tecnologico ma il ruolo della donna rimane accessorio rispetto al
sistema. Tecla soffre di vertigini e improvvisi episodi di cecità dopo un
incidente automobilistico. Nonostante l'analisi obiettiva la dichiari del tutto
sana, passa le sue giornate fra sedute di psicanalisi e una vita
insoddisfacente, angosciata dall’insistente ossessione di Berto nei suoi
confronti. Per decisione familiare dovrebbe sposarlo, cosa che lei rifiuta e
che la porta a sentirsi vittima di un’insostenibile coercizione. Trattata come
un caso patologico, Tecla avrà modo di sperimentare che “viviamo in due
dimensioni diverse, quello che siamo e quello che avremmo potuto essere”. "30 notti all'alba" è un
romanzo che spinge oltre i confini della società odierna, ipotizzando una
controrivoluzione sessuale negli anni quaranta del duemila, di cui la
protagonista Tecla diventa un emblema. Dopo un incidente automobilistico che la
lascia con vertigini e cecità improvvise, Tecla è costretta ad affrontare la
pressione dei suoi familiari per sposarsi con Berto, nonostante il suo rifiuto
dovuto alla ferma volontà di castità. Nel romanzo, il tema dell'asessualità si
intreccia con questioni più ampie di libertà sessuale e individuale in un mondo
ancora troppo legato a stereotipi e convenzioni di genere. Tecla dovrà lottare
contro la malattia, l'ostinazione e i pregiudizi della società, mentre affronta
le difficoltà quotidiane che la vita le riserva. Una storia toccante e
avvincente, ambientata in una futura Italia in cui le distanze sono raccorciate
dalla tecnologia ma il ruolo delle donne rimane marginale. "È una storia che definirei 'un
rosa al contrario', nel senso che mentre la maggior parte delle storie
romantiche vanno dall’indifferenza all’amore, talvolta alla passione più
sfrenata, quella che racconto va dall’amicizia e dall’affetto iniziale alla
disaffezione", spiega l'autrice. "La vicenda ipotizza l’avvento di
una 'controrivoluzione sessuale', per cui un certo numero individui giovani
potrebbe apprezzare maggiormente l’amore platonico come reazione agli eccessi
delle generazioni precedenti. Se fino a qualche decennio passato era dibattuta
la volontà, o meno, di arrivare vergini al matrimonio, ora il tema controverso
troverebbe dibattito nella scelta personale di chi preferisce
l’astinenza." "30 notti all'alba" non si classifica
facilmente all'interno di un filone letterario prestabilito, ma presenta dei
punti in comune con il "New Italian Epic".
Editore: Independently published
Prima Edizione:
1 maggio 2023
Lingua: Italiano
Copertina flessibile: 225 pagine
ISBN-13: 979-8375390154 - ASIN: B0C2SDCS6D
Dimensioni: 13.34 x 1.3 x 20.32 cm
CENNI SULLA VITA di:
Antonia
Calabrese
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina. Inviata
dall’autrice:
Antonia Calabrese è un'artista e
scrittrice indipendente nata nell'Alta Valle del Sele nella primavera del 1958.
Cresciuta in Toscana, ha frequentato con il massimo profitto l'Istituto d'Arte
"Piero della Francesca" nella sezione di Moda e Costume Teatrale. Ha
completato gli studi artistici conseguendo la Laurea Magistrale in Storia
dell'Arte presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, Corso di Scultura, sotto la
guida dello scultore Pericle Fazzini. Durante il suo periodo romano ha
collaborato come articolista con la rivista culturale Giornate italiane. Dagli
anni novanta vive in costiera cilentana e si dedica alla letteratura e alla
poesia, alla scultura, alla pittura, all'arte digitale e alla mail art. Ha pubblicato i suoi primi lavori nel
1992, il saggio biblico "Lo Spirito e la Sposa" e il commentario
"L'Agnello". È stata ispettore onorario alle Belle Arti per la
provincia di Salerno e dirigente di Sezione ULMO presso il Ministero del
Lavoro, confluita in organico all'Amministrazione Provinciale di Salerno e poi
alla Giunta Regionale della Campania. Nel 2015, il suo lavoro artistico e
letterario è stato premiato con il riconoscimento del Premio Cilento Donna. Nel
2019 ha teorizzato e divulgato il Manifesto del Movimento Artistico
Mutazionista, che illustra la sua controcorrente nei confronti delle leggi di
mercato nell'arte contemporanea. Appassionata di letteratura sacra e
contemporanea, di storia delle religioni e di miti classici, nel 2020 ha
iniziato la pubblicazione della sua collana di poesie "PoeticaMente"
e nel 2021 ha pubblicato il suo primo romanzo, "Welcome", seguito da
"Un'altra vita" nello stesso anno e, a maggio 2022, da "Il
castigo di Alyssa". Il suo ultimo lavoro è il romanzo "30 notti
all'alba". La sua produzione artistica e letteraria
è caratterizzata da un'attenzione particolare alla sperimentazione e alla
ricognizione stilistica, sempre alla ricerca di nuovi modi per esprimere la sua
visione del mondo.
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