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martedì 11 ottobre 2022

José Saramago - Cecità

 José Saramago
Cecità

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 24 settembre 2022
 
Non puoi parlare con un Premio Nobel per la Letteratura come Josè Saramago con lui è un ascolto continuo, puoi solo imparare all’infinito; è così la sua scrittura, un fiume in piena, senza possibilità di discussione: periodi immensi, le virgole ci sono per lasciar prendere fiato al cervello, questo libro di appena 276 pagine, può sembrare difficile da leggere, perché richiede una certa concentrazione, ma il testo è ipnotico ed è impossibile non seguire il tutto. Non puoi perdere il filo. È un libro cinico, travolgente, disumano, da leggere ininterrottamente, un distopico puro, destabilizzante, ricco di metafore e anche attuale, in pratica è bellissimo! Due i punti che si notano su tutto:
Primo: nelle descrizioni e nei dialoghi non vengono utilizzati i classici due punti e neppure le virgolette. I dialoghi, in particolare, sono caratteristici perché sono semplicemente separati da una virgola e poi sono seguiti da una parola che comincia con una lettera maiuscola, questo è lo stratagemma per capire chi è che parla.
Secondo: Mancano i nomi propri delle persone, per quasi tutti i personaggi, protagonisti e non protagonisti, vengono semplicemente identificati tramite le loro caratteristiche fisiche, ad esempio: Il Ragazzo Strabico oppure il Vecchio con la Benda Nera o la Ragazza con gli Occhiali Scuri, comportamentali: il Malvagio con la Pistola, o lavorative ad esempio: il Dottore/Oculista o il Tassista.
Ciò che, però, salta al cuore è altro, ed è il tema centrale dell’opera. La carenza di empatia e solidarietà che nasce nella maggior parte degli uomini di fronte alle difficoltà individuali e collettive. La speranza, fortunatamente però, è sempre sul fondo del vaso, e la speranza, piccola ma luminosa, è interpretata dalla Moglie del Medico, l’unica che non riscontra il Male Bianco ovvero la cecità epidemica. Da pagina 37:
<< Dopo, come se avesse scoperto qualcosa 
che fosse obbligato a sapere da lungo tempo,
mormorò triste,
È di questa pasta che siamo fatti, metà di indifferenza 
e metà di cattiveria.>>.
Cecità è lo specchio di ciò che possiamo diventare? Probabile! Perché nonostante l’evoluzione, la democrazia, le religioni, non abbiamo mai perso i nostri istinti animali più pericolosi e bestiali, i nostri egoismi e le nostre bassezze; pensiamo di essere capaci di dominare tutto, anche le emozioni più forti; ma è una pallida illusione che ci costruiamo nella mente, ed è ciò che crediamo di vedere, perché di fronte a difficoltà, che sono o sembrano insormontabili, perdiamo, fin troppo presto e celermente, la logica e il buon senso del vivere civile, perdiamo l’amore e la cura per il prossimo, soprattutto verso il più debole e indifeso, e ci degradiamo da soli, decidendo, badate bene decidendo, di umiliarci da soli, facendoci dominare dagli istinti e dalla forza bruta dimenticando la nostra umanità. L.Ch.
 
Nella mia scala da1 a 5, gradimento libro, questo testo merita abbondantemente un 4 pieno! L.Ch.
 
Piccola Nota Informativa: 
Romanzo Distopico o Anti-Utopico: i romanzi distopici fanno parte di un particolare genere letterario ed è quel filone che riesce a fornire ambientazioni reali e non reali senza confini nell’immaginario prima degli scrittori e a seguire dei lettori. Questo tipo di romanzo permette di spaziare su innumerevoli e importanti tematiche sociali e quindi di far leva su un grande pubblico. Una distopìa, o anche anti-utopia, contro-utopia, utopia negativa o cacotopia, è una descrizione o rappresentazione di una realtà immaginaria del futuro, un futuro prevedibile sulla base di tendenze del presente percepite come altamente negative, in cui viene presagita un'esperienza di vita indesiderabile o spaventosa. (ripresa parzialmente da Wikipedia)

Editore: Feltrinelli 25 febbraio 2013
Lingua: Italiano
Seguito da: Saggio Sulla Lucidità
Lingua Originale: Portoghese
Copertina flessibile: ‎288 pagine - Dimensioni:‎ 13 x 1.83 x 19.99 cm
ISBN-10: ‎8807881578 - ISBN-13: ‎978-8807881572
Traduttrice: Rita Desti
Etichette – Generi: Dark Fantasy Fantasy  Narrativa
 
TRAMA
Cecità di José Saramago
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
In un tempo e un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione diventa cieca per un'inspiegabile epidemia. Chi è colpito da questo male si trova come avvolto in una nube lattiginosa e non ci vede più. Le reazioni psicologiche degli anonimi protagonisti sono devastanti, con un'esplosione di terrore e violenza, e gli effetti di questa misteriosa patologia sulla convivenza sociale risulteranno drammatici. I primi colpiti dal male vengono infatti rinchiusi in un ex manicomio per la paura del contagio e l'insensibilità altrui, e qui si manifesta tutto l'orrore di cui l'uomo sa essere capace. Nel suo racconto fantastico, Saramago disegna la grande metafora di un'umanità bestiale e feroce, incapace di vedere e distinguere le cose su una base di razionalità, artefice di abbrutimento, violenza, degradazione. Ne deriva un romanzo di valenza universale sull'indifferenza e l'egoismo, sul potere e la sopraffazione, sulla guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio della ragione, con un catartico spiraglio di luce e salvezza che non n annulla il pessimismo di fondo.
 
CENNI SULLA VITA di:
José Saramago
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
José Saramago nato in portogallo, Azinhaga nel 1922 – e morto a Tias,  Isole Canarie nel 2010, è stato narratore, poeta e drammaturgo portoghese, ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1998. Costretto a interrompere gli studi secondari fece varie esperienze di lavoro prima di approdare al giornalismo che ha esercitato con successo su vari quotidiani. Dopo il romanzo giovanile Terra e due libri di poesia caratterizzati da una forte sensibilità ritmico-lessicale, si è rivelato acquistando fama internazionale con un'originale produzione narrativa in cui rielaborazione storica e immaginazione mistica e allegorica, realtà e finzione si mescolano in un linguaggio tendenzialmente poetico e vicino ai modi della narrazione orale. Tra le sue opere più note pubblicate da Feltrinelli: Il vangelo secondo Gesù CristoCecitàTutti i nomi, L'uomo duplicatoL'ultimo QuadernoDon Giovanni o il dissoluto assolto. Riconosciuto come uno degli autori più significativi del Novecento, la sua produzione spazia dalla poesia al romanzo, dal teatro La seconda volta di Francesco d'Assisi e Nomine Dei ai racconti storici. Intellettuale raffinato e impegnato, ha spesso fatto discutere per i suoi racconti dissacranti che colpiscono al cuore i mali della nostra società. Nel 1998 l’Accademia di Svezia gli ha conferito il Premio Nobel per la Letteratura premiando le sue qualità di scrittore ma anche l’uomo delle battaglie civili. Fissa in una frase il perché del proprio scrivere: “Le parole sono l’unica cosa immortale: quando uno è morto, ai posteri rimangono solo loro". Tra le pubblicazioni più recenti per Feltrinelli figurano: nel 2012 Lucernario, romanzo giovanile perduto e ritrovato; nel 2014 Alabarde Alabarde; nel 2019 Diario dell'anno del Nobel.
 
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martedì 20 settembre 2022

José Saramago - Le Intermittenze Della Morte

José Saramago

Le Intermittenze Della Morte

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 01.09.2022
 
“ Il giorno seguente non morì nessuno.
Il fatto, poiché assolutamente contrario alle norme di vita, causò negli spiriti un enorme turbamento…”.
Questo è l’incipit e senza girarci intorno vi dico subito che questo romanzo è un capolavoro! Piazzatelo sotto le etichette-generi che volete: Dark Fantasy solo Fantasy, Fiction Gotica, Narrativa ma anche Narrativa Gotica o Narrativa Moderna e Contemporanea non ha importanza, io mi sono divertita dalla prima all’ultima parola, sono rimasta esterrefatta. Ho sorriso, ho provato suspense, ho gioito, mi sono fatta venire l’ansia, ero troppo preoccupata per la Morte, pardon  - morte - con la minuscola, poi leggendo il libro capirete il perché, ma sono sempre stata dalla sua parte; l’ho adorata, l’ho adorato. Per me siamo di fronte ad una delle più belle manifestazioni di Narrativa Umoristica che abbia mai letto, ora che le grandi case editrici lo piazzino sotto l’etichetta/genere desiderano resta il punto centrale: questo lavoro è grandioso! Persino la maphia, si! Con la ph, mi raccomando, che è notoriamente una bruttura, è stata uno spasso! Da pagina 62:
<< Si potrebbe pensare che, dopo tanti e tanto vergognosi cedimenti
quali erano stati quelli del governo durante i tiremmolla delle transazioni con la maphia, fino all’estremo di consentire che  degli umili e onesti impiegati pubblici
passassero a lavorare a tempo pieno per l’organizzazione criminale,
si potrebbe pensare, dicevamo, che non sarebbero possibili maggiori bassezze morali.
Purtroppo, quando si avanza alla cieca  nei pantani terreni della realpolitik,
quando il pragmatismo s’impossessa della bacchetta  e dirige il concerto 
senza badare a cosa c’è scritto nello spartito, è più che sicuro che 
la logica imperativa del degrado finisca per dimostrare che, in definitiva,
c’era ancora qualche gradino da scendere.>>.
A questo punto devo raccontarvi della parola maphia: nella mia lingua il ph si legge F ma ad un certo momento sono stata così immersa nel racconto che ho iniziato a leggerlo ad alta voce, alle 3.00 del mattino, inventandomi intonazioni e voci e rendendo la – maphia – ancora più comica fermando il fiato su - ma - e poi sospirando il ph mentre leggevo. Volevo sentire nel corpo la storia, volevo farne parte! Il racconto è entrato nel mio cervello, solo Shining di Stephen King aveva mai fatto tanto in me! La vicenda narrata ti risucchia in un tornado di avvenimenti e informazioni, non riesci e non vuoi perdere una virgola, un punto, una maiuscola o una minuscola. E bisogna anche prestare attenzione a chi dice cosa e a chi fa cosa. È un delizioso inferno in terra, drammatico e tragico, ma comico all’eccesso! La scrittura, fitta, intensa e dinamica, scorre come la vita, senza sosta; l’autore, José Saramago, premio Nobel per la Letteratura  ricordiamolo, è padrone di un linguaggio raffinato, perfetto, e lo esibisce in una performance magistrale. La vicenda è incredibile, la location perde importanza nella realtà, i personaggi deliziosi, lo stile da premio Nobel insomma non si può chiedere di più! Il finale? Be’! Il finale scioglie il cuore! L.Ch.

Lo so non è una recensione ma una manifestazione d’amore per questo libro e questo autore, quindi avete già capito che nella mia scala da 1 a 5,  di gradimento libro, il mio voto è 5; forse di più! L.Ch.
 
TRAMA
Le Intermittenze Della Morte
di José Saramago
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Un paese senza nome, 31 dicembre, scocca la mezzanotte. E arriva l'eternità, nella forma più semplice e quindi più inaspettata: nessuno muore più. La gioia è grande, la massima angoscia dell'umanità sembra sgominata per sempre. Ma non è tutto così semplice: chi sulla morte faceva affari per esempio perde la sua fonte di reddito. E cosa ne sarà della chiesa, ora che non c'è più uno spauracchio e non serve più nessuna resurrezione? I problemi, come si vede, sono tanti e complessi. Ma la morte, con fattezze di donna, segue i suoi imprendibili ragionamenti: dopo sette mesi annuncia, con una lettera scritta a mano, affidata a una busta viola e diretta ai media, che sta per riprendere il suo usuale lavoro, fedele all'impegno di rinnovamento dell'umanità che la vede da sempre protagonista. Da lì in poi le lettere viola partono con cadenza regolare e raggiungono i loro sfortunati (o fortunati?) destinatari, che tornano a morire come si conviene. Ma un violoncellista, dopo che la lettera a lui indirizzata è stata rinviata al mittente per tre volte, costringe la morte a bussare alla sua porta per consegnarla di persona.
 
Editore:‎ Feltrinelli (24 gennaio 2013)
Lingua: ‎Italiano
Copertina flessibile: ‎ 224 pagine - Dimensioni ‏ : ‎ 13 x 1.42 x 19.99 cm
ISBN-10: ‎ 8807881357 - ISBN-13:‎ 978-8807881350

Oppure:

Editore: Einaudi; EINAUDI edizione (15 novembre 2005)
Lingua: ‎Italiano
Copertina rigida: ‎205 pagine ­ Dimensioni: ‎14.5 x 1.7 x 22 cm
ISBN-10: ‎ 8806179373 - ISBN-13: ‎ 978-8806179373

Traduttrice Rita Desti

 
CENNI SULLA VITA di:
José Saramago
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
José Saramago nato in portogallo, Azinhaga nel 1922 – e morto a Tias,  Isole Canarie nel 2010, è stato narratore, poeta e drammaturgo portoghese, ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1998. Costretto a interrompere gli studi secondari fece varie esperienze di lavoro prima di approdare al giornalismo che ha esercitato con successo su vari quotidiani. Dopo il romanzo giovanile Terra e due libri di poesia caratterizzati da una forte sensibilità ritmico-lessicale, si è rivelato acquistando fama internazionale con un'originale produzione narrativa in cui rielaborazione storica e immaginazione mistica e allegorica, realtà e finzione si mescolano in un linguaggio tendenzialmente poetico e vicino ai modi della narrazione orale. Tra le sue opere più note pubblicate da Feltrinelli: Il vangelo secondo Gesù CristoCecitàTutti i nomi, L'uomo duplicatoL'ultimo QuadernoDon Giovanni o il dissoluto assolto. Riconosciuto come uno degli autori più significativi del Novecento, la sua produzione spazia dalla poesia al romanzo, dal teatro La seconda volta di Francesco d'Assisi e Nomine Dei ai racconti storici. Intellettuale raffinato e impegnato, ha spesso fatto discutere per i suoi racconti dissacranti che colpiscono al cuore i mali della nostra società. Nel 1998 l’Accademia di Svezia gli ha conferito il Premio Nobel per la Letteratura premiando le sue qualità di scrittore ma anche l’uomo delle battaglie civili. Fissa in una frase il perché del proprio scrivere: “Le parole sono l’unica cosa immortale: quando uno è morto, ai posteri rimangono solo loro". Tra le pubblicazioni più recenti per Feltrinelli figurano: nel 2012 Lucernario, romanzo giovanile perduto e ritrovato; nel 2014 Alabarde Alabarde; nel 2019 Diario dell'anno del Nobel.
 
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