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lunedì 22 gennaio 2024

Oriano Galvanini - Helios - Un Giallo Thriller Ambientato nel Futuro

Oriano Galvanini
Helios

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 16 gennaio 2024
 
Helios è un piccolissimo romanzo di appena 200 pagine, è un Thriller Tecnologico, un Distopico ambientato nel futuro. È anche un giallo-thriller, con i suoi tre delitti, ambientato sul nostro pianeta, oramai quasi del tutto abbandonato a causa di eventi climatici avversi che hanno portato, in circa due anni, all’evacuazione verso colonie spaziali e altri pianeti. Helios è il nome greco (Ἥλιος) del titanico dio del Sole, e proprio la nostra stella sta uccidendo l’umanità. In questo scenario apocalittico, l’ex agente della sicurezza Mortimer s’incarica delle indagini per scoprire il colpevole, o i colpevoli, dei delitti avvenuti tra i pochi umani, poco più di 1000 tra quelli noti, rimasti per scelta o per forza sulla Terra. Qui inizia il bello! In poche e semplici battute Oriano Galvanini, l’autore, imbastisce il racconto. La trama, se pur breve, è ben delineata e non manca di nulla, sia nella descrizione dei luoghi, cupi e ansiogeni, che nei personaggi. A proposito dei personaggi, il modus operandi della descrizione dei personaggi è sempre identico: nome e cognome, eventuale soprannome, a seguire il lavoro che svolgevano prima del “Grande Esodo”, poi l’occupazione che si ritrovano a fare sul pianeta Terra, quasi del tutto deserto e inospitale, ed infine una piccolissima descrizione fisica e caratteriale; il tutto in brevissimi righi.
Gli elementi della fantascienza però, ci sono tutti.
Iniziamo con le armi: spade e lance a raggi, simili a quelle di Star Wars di George Lucas, sono presenti;
Intelligenza Artificiale Umanoide quasi immortale, deviata e non deviata, e Intelligenza Artificiale da combattimento, stile drone, in questo caso a forma di sfera, presenti;
Navi da guerra e da trasporto, classe Explorer, a “Curvatura” ovviamente, presenti;
mezzi da trasporto terrestri, tipo auto e moto, a cuscini magnetici sollevati dal terreno, quindi, che viaggiano anche sui ghiacci e sulle acque, presenti;
e, ovviamente, non potevano mancare laboratori segreti con macchine per il condizionamento mentale e il trasferimento di memoria umana in corpi artificiali. La fantascienza non manca.
Ci sono, però, un po’ di elementi che mi hanno disturbata.
Primo: il ruolo della donna. Completamente assente, se non per piangere o, ripetuto più volte, per cucire borsette, cucinare e badare ai bambini. In un futuro di viaggi intergalattici penso che sia alquanto improbabile che non ci siano donne scienziate o che rivestano ruoli diversi da quelli delle casalinghe preistoriche; questo è stato molto brutto da constatare.
Secondo elemento penalizzante: l’utilizzo della “curvatura” per sposarsi da, ad esempio, Vancouver a Singapore. La curvatura si utilizza principalmente per viaggi interstellari non per “voli” terresti; ma l’autore ha scelto così.
Terzo elemento: la totale sudditanza, di tutti gli umani rimasti, sotto le decisioni di solo tre uomini, sia chiaro, maschi: ovvero Mortimer, Jeremiah e Peter. In pratica qualunque cosa detta o fatta da questi tre, sta bene a chiunque, senza appello.
Quarto elemento, forse il più orribile, è stato l’utilizzo, indiscriminato e ad personam, delle macchine d’Intelligenza Artificiale, con manipolazione mentale, per spiare i pensieri di tutti, senza chiedere permesso o autorizzazione a nessuno e quindi elevarsi ad accusa, difesa e giudice, contemporaneamente, ed infine, anche ad esecutore di sentenza.
Mortimer, Jeremiah e Peter sono come gli dei dell’Olimpo; a loro si rimette ogni decisione, non sbagliano mai, non esiste contraddittorio o opinione diversa dalla loro; ed è prevista anche la tortura, perché per ottenere informazioni, questi tre soggetti, in particolare Mortimer, non si risparmiano di causare danni mentali, fisici ed emotivi nei soggetti interessati senza verificare l’eventuale colpevolezza, ma solo per fini d’indagine. Tra loro e i comportamenti dei nazisti la differenza è minima; ma questa volta non si ubbidisce, in quanto soldati, agli “ordini del Fuhrer”, ma vi è vera volontà d’onnipotenza di questi tre uomini, mascherata con un fine più alto, la salvezza dei pochi umani rimasti o abbandonati sulla Terra.
Concludendo potrei dire che “le scelte” sono il vero focus dell’opera; in quanto le azioni degli uomini sono sempre imprevedibili dinnanzi alla speranza e alla paura, se pur ausiliate dall’Intelligenza Artificiale e da umanoidi; perché la prospettiva della solitudine e della morte porta gli esseri umani ad accettare anche ciò che umanamente intollerabile. Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 Libri. 📕📗📖📖📖
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Video Recensione al Libro di
Oriano Galvanini -  Helios - 
Un Giallo Thriller Ambientato nel Futuro


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TRAMA
Helios di Oriano Galvanini
Ripresa da internet e/o dalla copertina, in questo caso inviata dall’autore:
La Terra stava morendo. Le improvvise fiammate solari stavano compromettendo le condizioni di vita sulla Terra. Gli scienziati avevano previsto che entro qualche decina di anni la vita sul pianeta non sarebbe più stata possibile. Il Governo aveva predisposto l'abbandono del pianeta per trasferire tutti gli umani su nuovi mondi già colonizzati dove trovare rifugio. Il Grande Esodo durò due anni con delle grandi navi che imbarcarono gli umani che si erano radunati nei centri di raccolta. Ma non tutti lasciarono il pianeta. Un nutrito gruppo di umani, che per vari motivi non erano riusciti a partire, si organizzò nei pressi della baia di Vancouver dove costruirono una città sotterranea, al riparo delle radiazioni solari. Decisero di mettersi alla ricerca di qualche nave abbandonata dal Governo per lasciare il pianeta prima della catastrofe. Tre inspiegabili delitti sconvolgono la comunità già turbata dagli eventi climatici e Mortimer, un ex agente della Sicurezza si incarica delle indagini per scoprire il colpevole.

Editore: ‎ Independently published
Prima Edizione: 31 luglio 2023
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 202 pagine
Dimensioni: ‎ 12.7 x 1.3 x 20.32 cm
ISBN-13: ‎ 979-8854320085 - ASIN: ‎ B0CCZXY251

CENNI SULLA VITA di:
Oriano Galvanini
Ripresa da internet e/o dalla copertina; questa volta inviatami dall’autore:
Alla mia tenera età di settantasei anni, mi è saltato alla mente di scrivere. Non perché io sia un vecchietto che si annoia, anzi, abitando in una grande vecchia casa in campagna, troverei passatempi da bricoleur a volontà.
Oriano Galvanini, nato a Trieste nel 1944, vive attualmente a Pozzuolo del Friuli UD. Ha navigato negli anni 60’ come ufficiale marconista su navi mercantili battenti bandiera panamense. Dopo una vita trascorsa prevalentemente all’estero impegnato in diverse attività, in tarda età si dedica alla scrittura. Da sempre appassionato di storia dell’universo, alla quale si è avvicinato da curioso autodidatta, sceglie di scrivere di fantascienza per poter spaziare con la mente, assieme ai suoi lettori, tra i misteri del cosmo.
Dopo la trilogia de La Saga della Fenice, Oriano Galvanini dedica questo giallo thriller agli appassionati di entrambi i generi rimanendo nel suo filone preferito dell'avventura nella fantascienza.
 
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martedì 11 ottobre 2022

José Saramago - Cecità

 José Saramago
Cecità

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 24 settembre 2022
 
Non puoi parlare con un Premio Nobel per la Letteratura come Josè Saramago con lui è un ascolto continuo, puoi solo imparare all’infinito; è così la sua scrittura, un fiume in piena, senza possibilità di discussione: periodi immensi, le virgole ci sono per lasciar prendere fiato al cervello, questo libro di appena 276 pagine, può sembrare difficile da leggere, perché richiede una certa concentrazione, ma il testo è ipnotico ed è impossibile non seguire il tutto. Non puoi perdere il filo. È un libro cinico, travolgente, disumano, da leggere ininterrottamente, un distopico puro, destabilizzante, ricco di metafore e anche attuale, in pratica è bellissimo! Due i punti che si notano su tutto:
Primo: nelle descrizioni e nei dialoghi non vengono utilizzati i classici due punti e neppure le virgolette. I dialoghi, in particolare, sono caratteristici perché sono semplicemente separati da una virgola e poi sono seguiti da una parola che comincia con una lettera maiuscola, questo è lo stratagemma per capire chi è che parla.
Secondo: Mancano i nomi propri delle persone, per quasi tutti i personaggi, protagonisti e non protagonisti, vengono semplicemente identificati tramite le loro caratteristiche fisiche, ad esempio: Il Ragazzo Strabico oppure il Vecchio con la Benda Nera o la Ragazza con gli Occhiali Scuri, comportamentali: il Malvagio con la Pistola, o lavorative ad esempio: il Dottore/Oculista o il Tassista.
Ciò che, però, salta al cuore è altro, ed è il tema centrale dell’opera. La carenza di empatia e solidarietà che nasce nella maggior parte degli uomini di fronte alle difficoltà individuali e collettive. La speranza, fortunatamente però, è sempre sul fondo del vaso, e la speranza, piccola ma luminosa, è interpretata dalla Moglie del Medico, l’unica che non riscontra il Male Bianco ovvero la cecità epidemica. Da pagina 37:
<< Dopo, come se avesse scoperto qualcosa 
che fosse obbligato a sapere da lungo tempo,
mormorò triste,
È di questa pasta che siamo fatti, metà di indifferenza 
e metà di cattiveria.>>.
Cecità è lo specchio di ciò che possiamo diventare? Probabile! Perché nonostante l’evoluzione, la democrazia, le religioni, non abbiamo mai perso i nostri istinti animali più pericolosi e bestiali, i nostri egoismi e le nostre bassezze; pensiamo di essere capaci di dominare tutto, anche le emozioni più forti; ma è una pallida illusione che ci costruiamo nella mente, ed è ciò che crediamo di vedere, perché di fronte a difficoltà, che sono o sembrano insormontabili, perdiamo, fin troppo presto e celermente, la logica e il buon senso del vivere civile, perdiamo l’amore e la cura per il prossimo, soprattutto verso il più debole e indifeso, e ci degradiamo da soli, decidendo, badate bene decidendo, di umiliarci da soli, facendoci dominare dagli istinti e dalla forza bruta dimenticando la nostra umanità. L.Ch.
 
Nella mia scala da1 a 5, gradimento libro, questo testo merita abbondantemente un 4 pieno! L.Ch.
 
Piccola Nota Informativa: 
Romanzo Distopico o Anti-Utopico: i romanzi distopici fanno parte di un particolare genere letterario ed è quel filone che riesce a fornire ambientazioni reali e non reali senza confini nell’immaginario prima degli scrittori e a seguire dei lettori. Questo tipo di romanzo permette di spaziare su innumerevoli e importanti tematiche sociali e quindi di far leva su un grande pubblico. Una distopìa, o anche anti-utopia, contro-utopia, utopia negativa o cacotopia, è una descrizione o rappresentazione di una realtà immaginaria del futuro, un futuro prevedibile sulla base di tendenze del presente percepite come altamente negative, in cui viene presagita un'esperienza di vita indesiderabile o spaventosa. (ripresa parzialmente da Wikipedia)

Editore: Feltrinelli 25 febbraio 2013
Lingua: Italiano
Seguito da: Saggio Sulla Lucidità
Lingua Originale: Portoghese
Copertina flessibile: ‎288 pagine - Dimensioni:‎ 13 x 1.83 x 19.99 cm
ISBN-10: ‎8807881578 - ISBN-13: ‎978-8807881572
Traduttrice: Rita Desti
Etichette – Generi: Dark Fantasy Fantasy  Narrativa
 
TRAMA
Cecità di José Saramago
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
In un tempo e un luogo non precisati, all'improvviso l'intera popolazione diventa cieca per un'inspiegabile epidemia. Chi è colpito da questo male si trova come avvolto in una nube lattiginosa e non ci vede più. Le reazioni psicologiche degli anonimi protagonisti sono devastanti, con un'esplosione di terrore e violenza, e gli effetti di questa misteriosa patologia sulla convivenza sociale risulteranno drammatici. I primi colpiti dal male vengono infatti rinchiusi in un ex manicomio per la paura del contagio e l'insensibilità altrui, e qui si manifesta tutto l'orrore di cui l'uomo sa essere capace. Nel suo racconto fantastico, Saramago disegna la grande metafora di un'umanità bestiale e feroce, incapace di vedere e distinguere le cose su una base di razionalità, artefice di abbrutimento, violenza, degradazione. Ne deriva un romanzo di valenza universale sull'indifferenza e l'egoismo, sul potere e la sopraffazione, sulla guerra di tutti contro tutti, una dura denuncia del buio della ragione, con un catartico spiraglio di luce e salvezza che non n annulla il pessimismo di fondo.
 
CENNI SULLA VITA di:
José Saramago
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
José Saramago nato in portogallo, Azinhaga nel 1922 – e morto a Tias,  Isole Canarie nel 2010, è stato narratore, poeta e drammaturgo portoghese, ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1998. Costretto a interrompere gli studi secondari fece varie esperienze di lavoro prima di approdare al giornalismo che ha esercitato con successo su vari quotidiani. Dopo il romanzo giovanile Terra e due libri di poesia caratterizzati da una forte sensibilità ritmico-lessicale, si è rivelato acquistando fama internazionale con un'originale produzione narrativa in cui rielaborazione storica e immaginazione mistica e allegorica, realtà e finzione si mescolano in un linguaggio tendenzialmente poetico e vicino ai modi della narrazione orale. Tra le sue opere più note pubblicate da Feltrinelli: Il vangelo secondo Gesù CristoCecitàTutti i nomi, L'uomo duplicatoL'ultimo QuadernoDon Giovanni o il dissoluto assolto. Riconosciuto come uno degli autori più significativi del Novecento, la sua produzione spazia dalla poesia al romanzo, dal teatro La seconda volta di Francesco d'Assisi e Nomine Dei ai racconti storici. Intellettuale raffinato e impegnato, ha spesso fatto discutere per i suoi racconti dissacranti che colpiscono al cuore i mali della nostra società. Nel 1998 l’Accademia di Svezia gli ha conferito il Premio Nobel per la Letteratura premiando le sue qualità di scrittore ma anche l’uomo delle battaglie civili. Fissa in una frase il perché del proprio scrivere: “Le parole sono l’unica cosa immortale: quando uno è morto, ai posteri rimangono solo loro". Tra le pubblicazioni più recenti per Feltrinelli figurano: nel 2012 Lucernario, romanzo giovanile perduto e ritrovato; nel 2014 Alabarde Alabarde; nel 2019 Diario dell'anno del Nobel.
 
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