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martedì 14 febbraio 2023

Noi i Cattivi - Il Sangue Prima di Tutto - Amanda Foody e Christine Lynn Herman

Noi i Cattivi
Il Sangue Prima di Tutto
Amanda Foody e Christine Lynn Herman

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 02 febbraio 2023
 
Noi i Cattivi è un libro di circa 400 pagine con 51 capitoli, di poche pagine ciascuno, più i Ringraziamenti; è coinvolgente, lo stile è semplice e fluido, adatto ai Y.A. (Young Adult) oltre che agli amanti del Fantasy e dell’Horror Fiction e, chiariamolo subito, a me sembra scritto per diventare una Saga da Serie TV.
Molto carina la mappa, in grigio e nero, della città di Ilverneth, luogo in cui è ambientata la storia; mappa che anticipa il primo capitolo. Mentre la studiavo, però, il libro mi è scivolato in terra, e ho fatto una piacevole scoperta. All’interno della quarta di copertina, non viene riportato solo la sinossi del libro, in avanti, e la vita con le foto delle autrici, sul retro, ma, in volta, la Mappa di Ilverneth ingrandita e a colori o meglio due colori di base il nero e il rosa salmone e/o rosso cremisi. (Mappa © Jennifer Hanover).
Rimanendo concentrati su di essa vi anticipo che su tale mappa sono disegnati i Sette Punti di Riferimento, Roccaforti per intenderci: Torre, Caverna, Castello, Cottage, Cripta, Monastero e Mulino, da reclamare; luoghi di riparo e protezione che celano Speciali Incantesimi Magici, di attacco e difesa, e sono posizionati in corrispondenza di una Stella a Sette Punte. Scopriremo poi che in ogni Roccaforte vi è una Colonna che contiene l’Alta Magia e che, durante il -Torneo - , dall’alto del cielo cremisi, cadranno ben 7 Cimeli; scoprirete altro leggendo.
La copertina rigida del libro è nera con l’incisione di mani in posa; dita che si sfiorano. (Cover Design: Barbara Di Landro in Sovraccoperta: Progetto grafico originale e illustrazione © Will Staehle). Questa immagine mi ricorda le mani di Montgomery Burns nel Cartoon Simpson; le mani, sul libro, sono in rosso cremisi, come è in rosso il dorso delle pagine del volume e le varie scritte.
Giusto per far capire che siamo nell’ordine delle favole, dopo la deliziosa mappa, il primo capitolo, anzi tutti i 51 capitoli, non numerati, si aprono con la classica lettera maiuscola ingrandita; favoloso, tocco d’altri tempi!
Già nel soprattitolo in copertina “Il sangue prima di tutto”, motto della casata dei Lowe, e nell’incipit del primo capitolo, abbiamo il tema centrale dell’opera:
<< Una tradizione tragica
la vera storia della città 
che manda a morire i suoi figli.>>.
Per farla breve - qualcuno ha mandato alle stampe -, quindi a tutto il mondo, un libro intitolato “Una Tradizione Tragica” in cui viene alla luce l’antichissimo segreto della città di Ilverneth, dell’Alta Magia, dei misteri delle Sette Famiglie e del loro legame/condanna con una tragica Maledizione. Non solo! Nel suddetto libro si “sputtanano” molti abitanti di Ilverneth legati alle Sette Famiglie.
Queste Sette Famiglie maledette sono: i Lowe, i Macaslan, i Carbry, i Payne, i Grieve, i Blair e i Thorburn.
Nel libro che abbiamo noi lettori tra le mani, invece, si narra la storia di un torneo all’ultimo sangue che viene indetto all’apparizione di un originale fenomeno atmosferico: la Luna di Sangue: una luna color cremisi, luminosa e tagliente. Questo torneo si svolge, con cadenza ventennale, al calare del Velo di Sangue, tra le Sette Famiglie magiche e maledette; e l’esito di tale torneo, ovviamente mortale, condizionerà le sorti della famiglia vincitrice per la generazione successiva e il destino della città di Ilverneth!
Il Velo di Sangue è anch’esso uno strano fenomeno meteorologico in cui le nuvole prendono il colore dell’Alta Magia  ovvero il Rosso Cremisi, e si stendono come un - sudario tinto di rosso - sulla città di Ilverneth. In quel momento preciso ha inizio il torneo/massacro tra i Sette Campioni delle Sette Famiglie. Durante il torneo Il Velo di Sangue diviene sempre più chiaro - alla Morte di ogni Campione -, fino a quando “ne resterà soltanto uno” (Conoscete da quale film ho preso in prestito questa frase, vero?) e Il Velo di Sangue sparirà; ma i Campioni prescelti avranno solo tre mesi per ammazzarsi l’un l’altro, pena la morte di tutti.
Devo dire, però, che, a molti di noi lettori, un genere simile è già noto perché è “una gara per la sopravvivenza” in stile Hunger Games, ricordate? Dove una sorella partecipa al posto dell’altra? Bene! Qui la dinamica di base è più o meno la medesima. Anche in questa inumana gara, per vincere, bisogna uccidere gli altri concorrenti. O vogliamo essere più schizzinosi e rimembrare un bel torneo come in Harry Potter e il Calice di Fuoco? Da notare, infatti, che ogni famiglia magica sceglie il suo Campione che deve cavarsela da solo nel torneo; un po' come in Harry Potter: Campioni che vogliono e non vogliono partecipare, ma devono, un torneo, amicizie tradite e riappacificate, lutti e fraintendimenti, cosa vi ricorda? Anche se… .
Doveroso far notare, da parte mia, che altre cose presenti nel libro le abbiamo già conosciute in altre opere molto note: infatti troviamo oggetti magici, il primo che s’incontra è una Pietra, e come non ricordare la Pietra Filosofale.
Gli Anelli, inutile dire in quali libri gli anelli sono il perno dell’opera.
La Spada, almeno non è quella di Grifondoro; però mi è venuto da sorridere quando ho scoperto in - Noi i Cattivi –  che anche la spada qui presente, secondo la leggenda, esce da un lago e, guarda caso, poi viene conficcata in una roccia e da un Campione ricco di onore; proprio come un cavaliere… .Viene in mente anche a voi una certa Tavola Rotonda? Un certo Re Artù?
Si parla, poi, di una Corona, almeno non è quella di Corvonero. Leggeremo di un Mantello, almeno non è quello dei Doni della Morte e non mancherà uno Specchio, qui è troppo semplice, la lacrimuccia ironica viene da sé. Gli altri, cimeli e non, li scoprirete da soli; ma non rinunciate, continuate a leggere il libro.
Anche i luoghi sono già visti, non manca ovviamente una tetra foresta e un simpatico pub con un nome bizzarro - La Gazza Ladra! Come non manca un Lago dentro una montagna, come in Harry Potter. Gli incantesimi, invece, sono più che noti; niente di originale insomma! Grossa, immensa, caduta di fantasia per le due giovani autrici, Amanda Foody e Christine Lynn Herman; anche se, devo ammettere che il tutto è amalgamato in maniera più che eccellente ed è questo che fa presa sul lettore; però, come si fa a pensare che non avremmo fatto paragoni con Hunger Games, Harry Potter e altro ancora!
Torniamo al libro. La magia che viene utilizzata è di duplice natura: vi è la Magia Comune, semplice e alla portata di tutti che si può comprare anche al supermercato; e L’Alta Magia, quella più potente e distruttiva ambita dalle Sette Famiglie e non soltanto. La magia in sé è una risorsa preziosa per tutti e può essere trovata, raccolta e intrappolata in delle bottigliette trasparenti e poi trasformata, tramite delle Tavole di Creazione su cui vi è incisa una Stella a Sette Punte, dai Creatori d’Incantesimi o dai Creatori di Maledizioni, il risultato della lavorazione viene rinchiuso, principalmente, in delle pietre. Queste pietre, una volta caricate d’incantesimi e/o maledizioni, vengono, quasi sempre, montate su degli anelli, ma non solo su quelli, per poterli utilizzare facilmente una volta creati. Tra i più importanti e abili creatori di maledizioni vi sono quelli della Bottega di Reid MacTavish. Questa famiglia, di Creatori di Maledizioni, incastona le “sue produzioni” in pietre dal taglio ovale per far riconoscere subito chi ha creato quel tipo di maledizione. Suggerimento: prestate attenzione al personaggio di Reid MacTavish e tenete d’occhio l’Agente governativa Yoo e il creatore d’incantesimi Osmand Walsh.
Siamo chiari, però: sulla genesi di molte cose: magia, maledizioni, strutture socio-economiche-politiche della città di Ilverneth e dai loro abitanti dobbiamo, (per ora?) passarci sopra, perché le autrici, Amanda Foody e Christine Lynn Herman, non danno molte indicazioni in merito; inoltre, se pur appassionante da leggere, il libro è pieno di cliché; fatevene una ragione fin dalla prima pagina.
Nella storia vi sono tanti personaggi; ma le vicende vengono narrate, maggiormente, dall’angolatura dei partecipanti al torneo, precisamente dai Sette Campioni. Per essere coincisi anche qui, vi dico che i bigs che meritano più attenzione sono pochi.
Hendry Lowe il figlio maggiore della plurivincente, piccolissima e cattivissima famiglia Lowe. Hendry ha le lentiggini, capelli un po' lunghi, pelle abbronzata, riccioli scuri, il suo posto preferito è il cimitero di famiglia, e tutto sommato non è poi così malvagio come la gente crede ed è un bravo utilizzatore di magia; però… .
Al contrario del fratello minore, di un anno, Alistair Lowe; pelle chiara, occhi scuri, capelli appuntiti è molto potente, capace e certamente cattivo, all’apparenza; sarà lui il Campione scelto dalla sua famiglia con il – Sacrificio dell’Agnello(Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo… come la si canta o la si suona qualcuno deve morire in sacrificio, e quale libro vi viene in mente dove viene sacrificato un figlio? Forza! È il libro più famoso della storia… ci arrivate anche se non siete religiosi.). A questo personaggio, Alistair Lowe,  sono dedicati 13 capitoli, tra cui il primo e l’ultimo. (1- 5 – 9 - 14 - 19 - 21 - 24 - 29 - 32 - 35 - 39 - 44 - 51). Attenti alla nonna di questi due ragazzi, Marianne, una creatura orribile, foggiatrice di mostri. Da pagina 90:
<< I mostri non possono ferirti 
se tu stesso diventi un mostro.>>.
Abbiamo poi, Isobel Macaslan, dai capelli rossi, che, volente o nolente, deve partecipare al torneo. Lei riceve la nomina a Campionessa della sua casata e non può ritirarsi dal torneo a causa delle pressioni della famiglia che sono difficili da superare e gestire e che la condizioneranno prima e durante il torneo.  Sono dedicati, anche a lei, 13 capitoli. (2 - 6 - 12 - 15 - 17 - 22 - 26 - 30 - 33 - 36 - 41 - 47 - 50).
Gavin Grieve (il mio personaggio preferito), occhi verde bottiglia, disgraziato, arrabbiato, massiccio, emarginato, che desidera utilizzare il torneo come una rivalsa, una rivincita personale e familiare. Ha un fratellino di 13 anni, Fergus, e una sorella, Callista Grieve, e lei sarà felice di liberarsi della sua famiglia di origine, i Grieve, per sposare un membro della famiglia Payne, precisamente Ronald Payne. Gavin Grieve  è l’unico personaggio a cui sono stati dedicati12 capitoli. (3 - 7 - 10 - 13 - 18 - 23 - 27 - 34 - 38 - 43 - 45 - 48).
Ed infine, abbiamo Briony Thorburn. Alta, pelle chiara con lentiggini, capelli castani lunghi raccolti in una treccia, studentessa e atleta modello che ha vissuto per partecipare, un giorno, al torneo. La saccente del gruppo per capirci. Il torneo è la sua ragione di vita, ma viene scelta, inaspettatamente, al suo posto, come Campionessa della casa Thorburn, la sorellina Innes Thorburn. Le ragazze sono orfane e sono state cresciute dalla loro numerosissima e rispettata famiglia. Per lei, se la matematica non m’inganna ci sono 13 capitoli. (4 - 8 -11 - 16 - 20 - 25 - 28 - 31 - 37 - 40 - 42  - 46 - 49).
Ogni Campione ha il suo perché, ma a me sembrano tutti caratterizzati come Anime-Manga. Ogni personaggio è ben delineato nell’aspetto e nella personalità, e ognuno di loro, durante il torneo, subisce una crescita interiore; un cambio di personalità e di visione di se stessi e della realtà a cui appartengono. Il torneo darà loro modo di confrontarsi, rivalutarsi e di scegliere liberamente senza… ; mi fermo qui! Altrimenti vi privo del gusto di scoprire la parte più bella della narrazione; su questo punto, bisogna darne atto, le due autrici sono state brave, ma qualcosa di originale ci doveva pur essere in questo libro.
La narrazione, verso la fine, accelera precipitosamente ma non ha un vero finale o, per lo meno, il finale lo si intuisce, ma non è una conclusione definitiva, perché, con ogni probabilità, il libro avrà un seguito. Ci sono, infatti, ancora tante domande a cui rispondere, la maledizione da sciogliere, in un modo o nell’altro, e, soprattutto, mi chiedo ci sarà un Campione?   #LuigiaChianese

NOTE

Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, 
merita un 2 e mezzo Libri. 📕📙📚🕮🕮
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Cover Design: Barbara Di Landro
In Sovraccoperta: Progetto grafico originale e illustrazione © Will Staehle
In Volta: Mappa © Jennifer Hanover 

Editore: ‎ Mondadori 
Prima edizione Italiana: 17 gennaio 2023
Lingua: ‎ Italiano 
Tradotto in italiano da: Silvia Rosa (Traduttrice ed Editor)
Copertina rigida: ‎ 396 pagine 
Dimensioni: ‎ 16.8 x 3.8 x 23.8 cm
ISBN-10: ‎ 8804770155 
ISBN-13: ‎ 978-8804770152

Generi – Etichette: Avventura Dark Fantasy Fantasy 


TRAMA
Noi i Cattivi
Amanda Foody e Christine Lynn Herman
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
A ogni generazione, al sorgere della Luna di Sangue, le sette famiglie della remota città di Ilvernath scelgono ciascuna un proprio campione che combatterà in un torneo all'ultimo sangue. In palio c'è il controllo assoluto sull'alta magia, la più potente al mondo, a lungo ritenuta esaurita e ora gelosamente custodita in segreto da una delle sette famiglie maledette di Ilvernath. Finora i crudeli Lowe hanno vinto quasi tutti i tornei, e si preparano a confermare il proprio dominio. Ma quest'anno c'è qualcosa di nuovo: grazie al bestseller Una tradizione tragica, che ha svelato tutti i segreti del torneo della Luna di Sangue, i sette contendenti sono sotto i riflettori del mondo intero. Possono avere nuove informazioni, nuovi mezzi per vincere. Più di tutto, possono avere una scelta: accettare il loro destino, o riscrivere la storia. Una storia che, però, deve essere intrisa di sangue.

 
CENNI SULLA VITA di:
Amanda Foody e Christine Lynn Herman
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Amanda Foody
è l'autrice dei romanzi YA Daughter of the Burning City e della serie The Shadow Game (HarperCollins/Inkyard), e della prossima serie di scuola media Wildlore: The Accidental Apprentice (Simon & Schuster/Margaret K. McElderry). Ex contabile che preparava le tasse per le multinazionali, Amanda vive a Boston con Jelly Bean, la sua bestiale compagna felina.
 
Christine Lynn Herman è l'autrice di The Devouring Grey, del suo prossimo sequel The Deck of Omens e di un fantasy contemporaneo indipendente chiamato The Drowning Summer (Little, Brown/Hachette). Puoi trovarla nella foresta più vicina, mentre tenta di diventare un albero, o su Twitter e Instagram su @christineexists.

 
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martedì 3 gennaio 2023

Richard Chizmar - Inseguendo L' Uomo Nero - Macabre

Richard Chizmar  
Inseguendo L'Uomo Nero
Macabre

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 28 dicembre 2022
 
Desidero andare diretta al punto: questo libro è spettacolare; tanto da farmi desiderare di comprare altri testi di Richard Chizmar perché la sua scrittura è piacevole, precisa, leggera, essenziale ma non troppo; in poche parole è un piacere leggerlo! Il testo - Inseguendo L’Uomo Nero - è originale e ipnotico. La trama è fantastica, i personaggi sono ben caratterizzati, le locations sono descritte in modo meticoloso, forse fin troppo, ed il ritmo narrativo è fluido. L’unica parte eccessiva, forse, sono i primi capitoli dove viene minuziosamente descritta la toponomastica della città di Edgewood, nel Meryland, una cittadina a 40 km a nordest di Baltimora, nella contea meridionale di Harford, dove avvengono i fatti, ma forse mi è sembrata eccessiva tale descrizione perché avevo già voglia di saperne di più sull’Uomo Nero ed il suo “inseguimento”.
La mia copia non è un originale in inglese del 1990 di - Inseguendo L’Uomo Nero: La storia vera del Male in una piccola città - (Sottotitolo originale del romanzo) un saggio di 2650 copie circa uscito fuori catalogo nel 1995. La mia copia, in italiano, con traduzione di Luca Briasco, è una 1° edizione del 27 settembre 2022, pubblicata per Sperling & Kupfer da Mondadori Libri S.p.A. e con Illustrazione di Copertina © 2022 di Lorenzo De Felici e Ritratti di Autore e Illustratore © 2022 di Mattia Surroz, perché vi racconto ciò? Vi è un motivo! Nel romanzo l’autore aggiunge e descrive tante cose, anche di se stesso, perché lui è parte integrante del racconto e, a mio parere, nella mia edizione e/o riedizione, a pagina 281,  nel parlare del romanzo e della sua stesura, l’autore stesso, lancia, volontariamente o no, anche la recensione del libro. Da pagina 281:
<< Inseguendo L’Uomo Nero per me è stato questo: 
una storia in attesa sotto la superfice.
Completamene formata, ricca di mistero e con due sorprese.
Sorpresa numero uno: per qualche misteriosa ragione 
ho immediatamente immaginato la sua struttura 
come quella di un true crime: 
infatti è stata presentata come una
<< storia vera del male nascosto in una piccola città>> 
(che, per inciso, era il sottotitolo originale del romanzo). 
Sorpresa numero due: nonostante la meritata reputazione 
di persona schiva che non ama molto i riflettori,
ho visto con assoluta certezza che la storia doveva essere raccontata 
dal mio personale punto di vista.
Rich Chizmar, ventiduenne, 
non solo sarebbe stato il narratore della storia nera,
ma avrebbe anche agito da coscienza centrale.>>…
È questo ciò che mi ha colpito al di sopra di tutto! Non solo la storia in sé ma prima di tutto l’audacia e l’angolazione con cui è stato “inseguito” il Serial killer ovvero dal punto di vista del - vissuto, dell’editore, scrittore e insegnante - tutto in un'unica persona: Richad Chizmar. Un meraviglioso misto tra, come ci fa capire lo stesso autore, tra ciò che è realmente accaduto, perché alcune parti sono reali, e ciò che avrebbe potuto essere. Rammento a chi mi sta leggendo che lo stesso autore, alla fine, indicherà cosa è reale e chi e cosa è frutto di fantasia. Richard Chizmar è parte vivente della e nella storia e non un semplice narratore e/o osservatore; le sue emozioni, le sue sensazioni, le sue paure, angosce, delusioni e gioie diventano le nostre, in ogni singolo capitolo. Noi, con lui, viviamo il tutto! Magnifico! L.Ch.
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 4 Libri. 📕📗📘📙📖
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TRAMA 
Inseguendo L'Uomo Nero 
Macabre 
di Richard Chizmar
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Un'estate come tante, una cittadina americana, un incubo che sembra non finire mai. L'indagine di un ragazzo del luogo destinato a diventare un grande scrittore. Nell'estate del 1988, i corpi mutilati di diverse ragazze cominciano a essere ritrovati a Edgewood, nel Maryland. Le macabre prove portano la polizia all'inquietante supposizione che un serial killer sia tra loro. Ma presto inizia a diffondersi una voce secondo cui il male che perseguita gli adolescenti locali non sarebbe del tutto umano. Il neolaureato Richard Chizmar torna nella sua città natale proprio mentre viene decretato il coprifuoco e si ritrova presto catapultato in una vera storia dell'orrore. Ispirato dagli eventi terrificanti, Richard scrive un resoconto personale di questi ultimi, ignaro che lo continueranno a ossessionare negli anni a venire. «L'innocenza, una volta perduta, non si recupera più. L'oscurità, una volta osservata, non potrà mai essere perduta.» Per noi cittadini di Edgewood, era arrivato il momento dell'oscurità.
 
Editore: SPERLING & KUPFER (27 settembre 2022) - Collana: Pandora
Lingua: ‎Italiano con traduzione di Luca Briasco
Copertina rigida: ‎287 pagine - Dimensioni: ‎13.5 x 2.7 x 20.5 cm
ISBN-10:8820074389 - ISBN-13:978-8820074388  - ASIN:B0BG3SDXGT
                                       Horror Horror Fiction Mistero 
                                         Narrativa Gotica  Neo Gotico Real Crime True Crime
 
CENNI SULLA VITA di: 
Richard Chizmar
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Richard Chizmar è editore della casa editrice Cemetery Dance e redattore dell'omonima rivista, specializzata in particolare nel genere horror. Oltre a scrivere racconti, sceneggiature e a insegnare scrittura creativa, collabora da tempo con Stephen King ad alcune edizioni speciali dei suoi libri. Nel 2018 Sperling & Kupfer ha pubblicato il breve romanzo La scatola dei bottoni di Gwendy, scritto a quattro mani con Stephen King. Nel 2020 esce La piuma magica di Gwendy (Sperling & Kupfer).

*****
Un'estate come tante, una cittadina americana, 
un incubo che sembra non finire mai.
L'indagine di un ragazzo del luogo 
destinato a diventare un grande scrittore.
*****
 


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martedì 10 maggio 2022

Patrick McGrath - Follia

Patrick McGrath 
Follia


Ipnotica! È una storia ipnotica narrata magistralmente da Patrick McGrath. La follia amorosa, il sentimento amoroso su tutti i livelli: emotivo, passionale, torbido, sessuale, erotico, conscio ed inconscio, insensato, geloso, possessivo, omicida e suicida, sono trattati dall’autore con delicato magnetismo e con lucida consapevolezza, consapevolezza quasi clinica.
In questo romanzo psicologico i personaggi sono ben caratterizzati; in primis Stella Raphael, Edgard Stark e lo psichiatra criminale Peter Cleave; quest’ultimo è  il più ambiguo di tutti i personaggi; in quanto mescola il suo essere psichiatra al suo voler essere amico; ma fin dalle prime pagine mi viene da chiedere se sia morboso desiderio di Stella o di altro? La conoscenza, la gelosia e il possesso! Da pagina 255:
<< Era infatti essenziale che ora Stella
mi considerasse il suo unico sostegno.>>.
Sia ben chiaro su tutti gli attori del libro non vi è una vera e propria analisi psicologica, neanche dei protagonisti, anche se il mondo psicologico fa da sfondo a tutto, ma ugualmente sono tutti strutturati quel tanto che basta da comprendere la natura più intima di ogni soggetto, è un lavoro di limatura, di fino.
La storia è tutta prevedibile, dall’inizio alla fine, ma è comunque piacevolissima da seguire; invece il finale è aperto. Da pagina 296:
<< E naturalmente ho lui.>>.
Aperto alle varie interpretazioni del lettore e al suo sentire o al suo legarsi a qualche personaggio: all’amicizia psichiatrica di Peter Cleave, all’amore drammatico e romantico di Stella, e non è solo lei ad amare perdutamente, da pagina 93:
<<…perché si stava convincendo che la fiducia,
e la speranza e l’amore sono tali in quanto
nascono e screscono a dispetto della ragione.>>.  
Alla tenera e patetica vigliaccheria di Max, marito di Stella e psichiatra a sua volta o all’uxoricida, artista affascinante e calamitoso persuasore e psicopatico Edgard. Da pagina 250:
<< Era molto semplice: non farlo era impossibile. 
Impensabile. E quando capisci che non puoi più evitare, 
o rinviare, o ignorare una necessità,
il rischio cessa di essere un deterrente.>>.
Ora immaginate tutto questo in una Londra estiva che vira all’autunno, tra brevi e irruenti temporali, come le emozioni di Stella; l’inquietante nebbia come quella che avvolge la mente malata di Edgard, i classici bar Londinesi dove, in atmosfere gotiche e suggestive, si affogano i pensieri nell’alcol e per Stella nel gin, il tutto ambientato, per la maggior parte, in un manicomio criminale in stile vittoriano, ed ecco che il cupo romanzo neo gotico viene servito puntuale come una tazza di tè alle 16.30 in un perbene salotto inglese. Anche queste sono tra le note positive che ho ritrovato in questa piacevole narrazione. Da pagina 176:
<< Se ci pensi, quand’è che cominciamo a fare delle distinzioni
tra quel che è giusto e quel che è sbagliato?
Quando qualcosa ci ferisce a minaccia di farlo.>>.
Un racconto magistrale e leggermente inquietante, facile da leggere, coinvolgente e gradevole ed emotivamente forte, il tutto amalgamato in un linguaggio pulito, brillante e chiaro come un gin di qualità. 
E' un ottimo testo! Consigliato! Luigia Chianese 

Nella mia scala libri da 1 a 5 il mio voto è un bel 5 pieno! 📕📗📘📙📕
 

NOTE

«Emersi da una lettura che probabilmente avrà avuto poche interruzioni – senza ricorrere a sensazionalismi plateali, McGrath è un maestro nel­l'arte di non mollare la presa – ci si potrà domandare semmai in che categoria collocare questo libro avvincente ... Libro in ogni caso di atmosfere e di inquietudini sotterranee, tali da creare un disagio che a molti non dispiacerà. Ricordate la Gwendolin di Oscar Wilde? “Che tensione intollerabile” osservava quella saggia giovinetta. E continuava: “Speriamo che duri». Masolino d’Amico

TRAMA
Follia
di Patrick McGrath
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Inghilterra, 1959. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre, con apparente distacco, il caso clinico più perturbante che abbia incontrato nella sua carriera – la passione letale fra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra dell'ospedale, e Edgar Stark, un artista detenuto per un uxoricidio particolarmente efferato. 
È una vicenda cupa e tormentosa, che fin dalle prime righe esercita su di noi una malìa talmente forte da risultare quasi incomprensibile – finché lentamente non ne affiorano le ragioni nascoste. Alla fine del libro ci si troverà a decidere se la "follia" che percorre il libro è solo nell'amour fou vissuto dai protagonisti o anche nell'occhio clinico che ce lo racconta.
Il fatto è che in questo straordinario romanzo neogotico McGrath ci scalza dalla posizione abituale, e confortevole, di lettori, chiedendoci di adottare il punto di vista molto più scabroso di chi conduce una forma singolarmente perversa di indagine: il lavoro analitico. 
Eppure qualcosa, forse una tensione che a poco a poco diventa insopportabile, ci avverte che i conti non tornano, e che l’inevitabile, scandalosa e beffarda verità sarà molto diversa da quella che eravamo stati costretti a immaginare.

Editore: Adelphi (21 marzo 2012)
Lingua:‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 296 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8845926982 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8845926983
Lingua Originale: inglese
Titolo Originale: Asylum
Traduttore: Matteo Codignola
Generi – Etichette: Fiction Gotica Neo Gotico Narrativa Narrativa Gotica  

CENNI SULLA VITA di:
Patrick McGrath
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Scrittore inglese. Nato a Londra nel 1950. Il padre lavorava come psichiatra nel manicomio criminale di Broadmoor, dove il giovane Patrick passa gran parte della propria infanzia. 
A 21 anni si è trasferito in Canada dove ha lavorato nell’ospedale di Oakridge. 
Non ha perciò seguito la strada del padre e non si è laureato in psichiatria; la sua irrequietezza lo ha portato altrove, alla scrittura, ed ha immediatamente conquistato i lettori con la trama originale e coinvolgente di Follia, con oltre 500 mila copie vendute, e un successo che dura nel tempo. 
Tra gli altri suoi libri si ricorda: La lampada del diavolo (La Nave di Teseo, 2021) e Racconti di follia (La Nave di Teseo, 2020).
Dai suoi romanzi sono stati tratti i film The Grotesque (1995), di John-Paul Davidson, Spider (2002), di David Cronenberg e Asylum, di David Mackenzie nel 2005.
Dai suoi romanzi sono stati tratti i film The Grotesque (1995), di John-Paul Davidson, Spider (2002), di David Cronenberg e Asylum, di David Mackenzie nel 2005.
 
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