Visualizzazione post con etichetta Romanzo Rosa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Romanzo Rosa. Mostra tutti i post

martedì 23 agosto 2022

Anna Salvaje - Nuda

ANNA SALVAJE
NUDA
 
 
Mugnano di Napoli (Na) – 14.08.2022

ALT ab initio lets'

PROVIAMO UNA - PRE RECENSIONE 
UN ESPERIMENTO

Anna Salvaje - Nuda   
Arrivato oggi sabato 13 agosto 2022 e desidero fare una cosa che non ho mai fatto in tanti anni da Books Review Blogger... ovvero mettere "A NUDO" la bozza della creazione di una mia Recensione - Opinione.
Tranquilli non avrete la scheda analitica come s'impara a scuola (personaggi, location, tempo, linguaggio etc.etc.) metterò "A NUDO" altro... ovvero ciò che scrivo nel mio quaderno appunti durante la lettura del libro. 
I miei pensieri, le mie sensazioni, i miei errori, i miei dubbi, le frasi che mi stimolano etc., etc....
Premetto che volutamente non ho letto nulla su questo testo, se non la trama, perché non volevo farmi condizionare e/o non volevo essere spinta da niente e nessuno.
Chi segue il mio Blog ( http://www.libieopinioni.com ) sa già che i miei generi preferiti sono tre: Thriller Psicologici, Noir e Gialli e la Letteratura Erotica... ed ora inizierò la lettura di questo Erotico/Rosa.
Luigia Chianese 
Quindi Iniziamo...

Sabato 13.08.2022 APPUNTO 1 
Dal nome inciso sulla copertina, Anna Salvaje, dovremmo intendere che a scrivere questo libro sia una donna e dalla trama in copertina si ricava che è: 
<< ...Il diario di una donna che si pone come oggetto e soggetto di ricerca,
 osservatrice partecipante, con il suo corpo e i suoi sentimenti, 
per vedere qual è il limite della forza e della fragilità delle persone 
che si scontrano e si combinano... .>>. 
ma a pagina 10 del Capitolo Zero, ovvero la seconda pagina che leggo, una frase mi ha lasciato di stucco: 
<< O meglio, ha funzionato. Con uomini come me.>>,
Noto che vi è un punto, un segno, il classico - punto fermo - che termina una frase, non è una virgola o un punto e virgola o un punto d'esclamazione è proprio un punto forte. 
La Ricerca Emozionata   - (Foto di Luigia Chianese)
Ho, allora, ricominciato la lettura dal principio con il sospetto che fosse un uomo a scrivere, faccio presente che "l'autrice" desidera l'anonimato è che il nome Anna Salvaje è uno pseudonimo, quindi ho prestato attenzione alla terminologia e nella prima pagina, che poi sarebbe pagina 9 del libro, una frase ha alimentato ancor di più i miei sospetti: 
- Per una bella donna è facile - 
Quindi, se questo è un diario, se è scritto come sembra in prima persona, se è una donna a scrivere, se è una donna che si lancia con spregiudicatezza nel bellissimo mondo del sesso e del tradimento, ed anche con una certa forza di carattere, perché non ha scritto - ...per una bella donna come me è facile?... Le donne quando scrivono di se stesse non lesinano nei termini belli o brutti che le qualificano. Vediamo se riuscirò a smentirmi!
 
Sabato 13.08.2022 APPUNTO 2
A pagina 15 ho sottolineato: 
<< L’odore è sempre la prima cosa che deve piacermi di un uomo, 
se voglio portarmelo a letto. >>
Sembra una banalità ma non lo è. È un punto di vista da tenere d’occhio perché l'oggetto del desiderio non è la persona interessante ma la persona che vuole complicità a letto, senza tutto il contorno estetico, morale e fantasioso a cui uomini e donne sono abituati/educati o condizionati. ... ( se continuo così impiegherò settimane per terminare la lettura di  queste 214 pagine… ).
 
Sabato 13.08.2022 APPUNTO 3 da Rimpolpare Continuamente…
- A pagina 16:<< Mi piacevano, ..…to be continued… >>.
- Oppure pagina 18:<< Ecco, io ero l’altrove perfetto. ...to be continued… >>.
- Ops pagina 27:<< dimentichiamo che siamo davvero belle solo… ...to be continued… >>.
- Ma anche a pagina 124: << ...la felicità è riservata a chi... ...to be continued… >>.

Non vado oltre perché non voglio spoilerare più di tanto se volete conoscere il restante di queste frasi compratevi il libro o aspettate la mia recensione; perché queste frasi che ho sottolineato potrebbero divenire dei probabili incipit o note da intermezzo per la mia recensione.
 
Sabato 13.08.2022 APPUNTO 4
Pagina 21 adoro questa frase perché su di me fa leva: 
<< Ma lui si era scusato per la battuta 
e lo aveva fatto in italiano corretto. 
Ah, L’italiano corretto… 
Quanto è sexy l’italiano corretto.>>. 
Mai frase è stata più vera, per certe persone, come me ad esempio; saper scrivere e saper parlare hanno un fascino ineguagliabile, procura brividi che dalla nuca si diffondono per la schiena fino a sesso. Perché la cultura è un qualcosa che col tempo può solo crescere e entrarti dentro lentamente, continuamente e impetuosamente, non appassisce mai; è un distillato infinito di viagra. 
 
Sabato 13.08.2022 APPUNTO 5
La parte finale del Capitolo 4, il primo incontro con tre A. e A., continua a farmi sospettare che a scrivere sia un uomo, o è una donna che si sforza, direi con successo, di sembrare un uomo? Non ho ancora sciolto il dubbio.
Cosa mi fa pensare a ciò in questo momento? Lei in un diario, che è qualcosa di intimo e personale, quasi uno sfogo segreto tra se e sé, lei descrive le sensazioni e le emozioni che lei, in quanto donna, ritiene che un maschio stia provando e lo scrive da maschio! Da cosa lo deduco che scrive da maschio? Dal Linguaggio e dai termini: sono al passivo verso la donna e attivi verso il maschio… forse i termini sono più incisivi o meglio sospetti nel Capitolo 3?  Stantuffarmi, libero di farmele, passera Ci devo prestare attenzione.
 
Sabato 13.08.2022 APPUNTO 6
Ci risiamo; pagina 10
<< Con uomini come me. >>. 
E poi pagina 41: 
<< E con la donna che sono. >>. 
Chi sta scrivendo? È fatto di proposito? Vuole deviare l’attenzione? Per giustificare l’affermazione precedente? E un depistaggio? Cerca l'ambiguità?  
Quella a pagina 40: 
<< Donne giovani perennemente preoccupate dal fatto che gli uomini 
“volessero solo scopare” , 
mentre io… Beh, io volevo solo scopare. >>. 
Un uomo che scrive ciò che una donna pensa su cosa passa per la testa ad un maschio? È un maschio Alfa o una Domina? Avanti con il Capitolo 6.
 
Risposta diretta su F.B. di Anna Salvaje:
Luigia Chianese ", sposati, tra i 40 e 50" come me. Il "come me" si riferisce al target per età, estrazione sociale, stato civile... Non all'identità di genere eh
 
Sabato 13.08.2022 APPUNTO 7
Dopo il Capitolo 9. Mi sto auto condizionando? È perché sono anch’io una donna che fa solo ciò che vuole quando può e se ne sbatte degli altri? O voglio aver ragione e convincermi che Anna Salvaje è un uomo? Questo capitolo rimarca il mio pensare, una donna che racconta in un diario di sé attraverso il piacere di un uomo? Non racconta e non ragiona solo sul piacere che lei provoca in un uomo ma il godimento maschile in quanto godimento al di fuori di tutto, come fosse un uomo a raccontarlo con dovizia di particolari! Gli uomini o meglio gli scrittori uomini sono capaci di raccontare il piacere femminile ma quando devono raccontare quello maschile? Cosa scriverebbe e come scriverebbe il maestro "Hank" (Henry Charles Bukowski)? Anna Salvaje è la versione addolcita al femminile de Taccuino di un Vecchio Sporcaccione” di Bukowski? Vado a cucinare; a pancia piena si ragiona meglio.
 
Sabato 13.08.2022 APPUNTO 8
L’appunto 8 ha un titolo – Aspettative; perché il corpo non mente! - Con questa frase inizierei un ragionamento nella mia recensione. Ho terminato il Capitolo 10 ed il corpo è capitolato, e le parole, consapevoli o no, sono venute fuori; quelle specifiche parole (Amore, Ti Amo, etc.; etc. ...) che possono essere dette nella foga dell’amplesso e dell’orgasmo ma che non vanno accettate e ribattute sullo stesso piano, soprattutto se dette da due amanti legati solo dal sesso. 
Il corpo non mente! Ora, nella storia, m’aspetto l’impennata, la discesa, la stasi e magari la rivincita; ecco cosa mi aspetto dalle pagine successive, e tutto questo, per me, decreterà se il libro mi è piaciuto veramente o no! Se è un Romanzo Rosa molto spinto o grande Letteratura Erotica!

Nel frattempo l’autrice è stata così gentile e direi generosa a rispondermi sull’appunto numero 6. Grazie Anna Salvaje.
 
Sabato 13.08.2022 (ore 23:24) APPUNTO 9
Alla fine del 19° Capitolo, ovvero alla metà del libro, che è composto, a onore di cronaca di 34 micro Capitoli più il Capitolo Zero, ho già nella testa il corpo della mia recensione, che sarà breve. Non servono tante parole per descrivere ciò che è ben fatto. E per ora è così; ben fatto! 
Si tende ad utilizzare tante parole per descrivere in negativo, quasi a volersi giustificare, ma qui non vi è nulla da spiegare o meglio giustificare, quando un libro è scritto bene è perché ha centrato il punto, è andato in fondo al suo compito, ha lasciato la mente soddisfatta! Per ora è così, la verità la scoprirò più avanti! Buona notte!
 
Domenica 14.09. 2022 APPUNTO 10
Ricordarsi di ringraziare l’autrice Anna Salvaje perché è una persona di grande educazione ed estrema gentilezza; per fugare i mei dubbi sul suo “genere” ieri pomeriggio, verso le 18.30 circa, mi ha inviato un messaggio vocale. Non era tenuta a farlo ma si era dispiaciuta che io potessi sospettare che fosse un uomo a scrivere, fingendosi donna.
Sono rimasta lusingata anche dal fatto che lei stia seguendo la creazione della mia recensione sul suo libro ma ciò non mi deve condizionare e non lo farà perché amo essere me, esibire me, anche nella scrittura, al di là di chi mi legge.
Arrivati alla metà del libro ritengo che non sia più così importante scoprire se sia una donna o un uomo. Chiunque sia a scrivere ha diritto alla riservatezza, alla privacy e un po' di mistero è sempre stuzzicante su questo argomento, quindi lascio cadere la questione.
Chiunque sia a scrivere, devo ammettere che, lo fa con la giusta tensione, giusta porcaggine, mai volgare, senza eccessi mielosi, senza tanti fronzoli e neanche troppa durezza. Vi è equilibrio nella scrittura e principalmente nelle descrizioni. (Quest’ultimo periodo forse da inserire nella recensione.).
 
La Bolla tra Reale e Reale 
  (Foto di Luigia Chianese)
Domenica 14.09. 2022 APPUNTO 11
Pagina 179: << … padrone e signore 
del mio desiderio.>>. 
Da dominato a dominatore, con tanto di accettazione da parte del dominante; evoluzione interiore? Comprensione del proprio e altrui desiderio? O semplice gioco erotico nella loro "bolla" fuori dalla “vita reale” con il mondo e le sue leggi? Ma perché non è vita reale giocare con l’amore e con il sesso? Non siamo sempre noi attori protagonisti della vita?   Come valutare questi Capitoli 29 – 30 - 31?
Volere la – felicità tutta intera – non a pezzi è così sbagliato?

Domenica 14.09. 2022 (ore 19:07) APPUNTO 12
Finito, so cosa ha risposto Anna ad Andrea o cosa io voglio che risponda; e questo a me, lettore appassionato, basta! 
Alla mia riflessione dell’appunto 8 ora posso rispondere: non è un romanzetto rosa è letteratura, letteratura erotica perché ha spessore razionale ed emotivo, non è la favoletta in stile 50 Sfumature! (che tra l'altro non ho apprezzato). 
Sono pronta a scrivere una recensione! Quella però dovete leggerla sul mio Blog - Libri E Opinioni - (http://www.librieopinioni.com ) tra qualche settimana! Luigia Chianese Books Review Blogger  

Recensione - Opinione di
Un romanzo erotico, finalmente, scritto bene! Compratelo ne vale la pena e non costa tanto! Non è lunghissimo, sono solo 214  pagine per 34 Capitoli più il Capitolo Zero. Non costa molto, come accennavo, è un
Independently Published e esiste anche in E-Book. Torniamo al libro.
Scritto bene perché è senza eccessi ed è decisamente spinto, non adatto a puritani di ogni natura, ma adatto a gente di carattere che sa e non teme di scoprire la forza e la bellezza del sesso. Le volgarità, se proprio vogliamo chiamarle così per convenzione, sono di una dolcezza e di un vigore infinito, non si può non eccitarsi di fronte alla bellezza del sesso puro. A me alcune scene hanno piacevolmente smosso il basso ventre e alcune cose le ho anche invidiate!
Un “romanzo spinto”, finalmente, che non è un semplice romanzo rosa molto piccante ma una narrazione, o più precisamente un diario, che, con merito, rientra nella letteratura erotica. Perché? Perché ha un senso, tutto questo sesso raccontato ha un senso che non è il solo sesso. Il senso di questo lavoro non è neanche l’amore o la scoperta di se stessi, perché la protagonista sa perfettamente chi è, cosa vuole e come lo vuole, e lo mette in chiaro subito: da pagina 16:
<< Mi piacevano, le mie avventure.
Ero arrivata a un’età tale da sapere esattamente 
che cosa volevo e che cosa no.
E in quel momento della mia vita desideravo soltanto sesso.
Sesso nudo. Sesso entusiasta e spensierato, libero e senza legami,
bello fin quanto durava.>>.
Il senso della storia sta nella pura libertà dell’espressione corporea legata al proprio intimo desiderio. Perché il corpo è vivo, il corpo parla, ha un suo linguaggio, un suo codice che si deve imparare a leggere; il corpo esige la sua quota di felicità e di godimento, di rispetto e fiducia. Il corpo non è solo una macchina a nostro servizio, di cui possiamo prenderci cura o no, di cui possiamo godere o no, il corpo ha una “vita emotiva” . Sembra un azzardo parlare di - vita emotiva del corpo - ma è così. Il corpo ha una volontà sua, che si manifesta anche quando non siamo consapevoli di ciò che ci muove o ci frena, ed è guidato dall’inconscio.
Da pagina 113:
<<Qualche volta l’ho incontrata, una libera come me.
Una in grado di godere del suo corpo come vuole e con chi vuole.>>.
Il corpo non mente! Il corpo sa fare - magie - e quello di Anna, anche grazie ad Andrea ora le fa queste magie; il corpo è mosso da quell’animale molesto che ci insegnano a tenere sotto controllo, anche quando non fa del male a nessuno. È quell’animale autentico che è dentro di noi, un animale che non è sempre una bestia feroce e irrazionale pronta a far danni, ma è un cucciolone che desidera vivere al meglio.
Si giunge, poi, all’incanto assoluto, il voler insegnare ad un altro essere umano ad assecondare e capire il proprio corpo, ad ascoltarlo, a leggerlo, ad appagarlo senza remore e pregiudizi; a divenire maestro in un’arte che riesce a compiacere tre fronti: Mente, Sentimenti e Corpo. Da pagina 27:
<< - dimentichiamo che siamo davvero belle 
solo nel coraggio di essere noi stesse.>>.
Un triangolo perfetto in un solo organismo; ed è qui che si va incontro al sublime: nell’esaudire tre tra gli aspetti più importanti della vita: Mente, Sentimenti e Corpo! Ciò avviene quando ci si sente forti e consapevoli e si arriva anche ad educare se stessi e l’altro simultaneamente; magister et discipulus nel medesimo tempo. Poesia pura, Emozioni alle stelle! Capirsi; Fidarsi; Liberarsi! Da pagina 113-114:
<< Lo so solo ora, dopo anni di onorabilissime scopate,
quanto per un essere umano 
possa avere importanza incontrare un maestro.
In qualsiasi campo, e il sesso non fa differenza…>>.
Questo libro va comprato e letto indistintamente da uomini, donne e tutti gli altri generi esistenti nell’universo, praticamente va bene anche per tutta la galassia LGBTQ+, per un motivo molto semplice: chiunque legga questo libro può arrivare a comprendere e decidere che, forse, nella cella dorata dell’eccesso di regole e convenzioni vi si è chiuso da solo; ne possiede anche le chiavi e sa benissimo dove si trovino queste chiavi e sa ancora meglio come aprire tale cella dorata, con tutti i chiavistelli che negli anni si sono aggiunti.
Questo libro può ricordare alle persone che se vogliono, e se lo desiderano veramente, sono libere di scegliere; basta che riprendano o imparino ad aver Fiducia in loro stesse. Aprite le vostre prigioni!  Da pagina 124:
<< … la felicità è riservata a chi 
non teme d’essere imprudente. >>.
Osserviamo un altro fronte - Vita Reale; Bolla - sono termini che incontreremo spesso nel testo; come se l'altra vita, quella non quotidiana, quella non classica, quella non socialmente accettata, fosse qualcosa al di fuori dello spazio e del tempo; come se un momento, o più momenti, di libertà e felicità non possano avere a che fare con la cosi detta normalità! Condizionamento? Paura del giudizio altrui? Mi chiedo: - perché non è vita reale giocare con l’amore e con il sesso? Non siamo sempre noi attori protagonisti della vita? Perché portare il bello sempre fuori? - La risposta, fortunatamente, dell'autrice, Anna Salvaje, la possiamo scegliere/interpretare noi nell'ultimo verso del libro. Se volete conoscerlo comprate il libro!
Ritornando al diario in sé vi posso raccontare che la location è Milano ma è sullo sfondo, potrebbe essere una qualsiasi città capoluogo di provincia; la protagonista, Anna, - Anna è il nome che mi è stato dato. Salvaje è quello che mi sono scelta, è uno pseudonimo -  è forte e ciò che veniamo a sapere su di lei è sufficiente, sarebbe inutilmente superfluo sapere altro anche perché - data la natura autobiografica del romanzo, l’autrice intende rimanere anonima. 
La scrittura è chiara, fluida con una terminologia schietta e mai veramente porno, anche la porcaggine è al punto giusto; l’autrice non è mai volgare ed è senza eccessi mielosi, senza tanti fronzoli (i fronzoli spesso sono di una scrittura tipicamente femminile) e neanche troppa dura (scrittura tipicamente maschile); In medio stat virtusvi è equilibrio nella scrittura e principalmente nelle descrizioni.
La tensione emotiva e psicologica nel testo viene tutta messa a nudo! Ogni cosa nel romanzo fa vibrare l’anima e il corpo e lascia la mente soddisfatta. Di questa storia ci si può stupire, ci si può immedesimare, si può non crederle, si può tentare di emulare, assorbire con distacco e preconcetti, si può perfino sognare di essere lei, si può sospettare che sia un lui a scrivere, si può fare tutto e pensare tutto, ma su una cosa si è chiari e limpidi ed è sulla Libertà;  Una Libertà di essere, di esprimersi, di usare e osare, qualunque prezzo abbia, senza far del male ad alcuno, che conduce, quasi sempre, alla Felicità – Felicità tutta intera - Libertà che trasuda da tutta opera! L.Ch.
 
Nella mia scala da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, anche per la simpatia e la gentilezza dell’autrice, con cui ho chattato, merita un bel 4 libri. L.Ch.

TRAMA
Nuda
di Anna Salvaje
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Un itinerario erotico verso la libertà, la coscienza di sé, la felicità. Il diario di una donna che si pone come oggetto e soggetto di ricerca, osservatrice partecipante, con il suo corpo e i suoi sentimenti, per vedere qual è il limite della forza e della fragilità delle persone che si scontrano e si combinano. Sfrontato, con l'andatura leggiadra e impudente della parola, lascivo e intriso di romantica sensualità, “Nuda” ci porta lontano dall'ipocrisia conformista che attanaglia gli occhi del mondo. È narrazione oltre il giudizio. Racconta il sudore, la lussuria, i movimenti impercettibili e insieme travolgenti, gli amplessi vivificanti. La pelle, le altezze — o gli abissi — dell'intreccio, erotico perché autentico, delle menti. Tutte cose che vogliamo, e dobbiamo, chiamare Amore. Un libro sincero e diretto, sessualmente esplicito, vissuto con gioia e coraggio. Un libro da regalare ad ogni persona che si ama, ad ogni persona che immagina sbagliati i propri desideri, a chi crede che il proprio sentire sia un errore. Un libro che dice "Puoi!" E non solo nella sessualità, ma in tutto quello che ci appartiene: desideri, passioni, nostalgie, mancanze, silenzi, traumi. E ci svela il dolore della Libertà.

CENNI SULLA VITA di:
Anna Salvaje
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
<<Il viaggio di Anna offre la parola ai ricordi, descrive i desideri e ci accompagna nei nostri sogni ad occhi aperti mentre il cuore batte più forte. L’abbiamo incontrata casualmente nei luoghi che descrive e, forse, ci abbiamo scambiato qualche parola, perché era proprio lì accanto a noi.>>. 
Anna è il nome che mi è stato dato. Salvaje è quello che mi sono scelta, è uno pseudonimo. Data la natura autobiografica del romanzo, l’autrice intende rimanere anonima.

Editore : Independently Published (16 dicembre 2020)
Lingua : Italiano
Prima pubblicazione: 23 novembre 2020
Copertina flessibile : 220 pagine 
Dimensioni : 13.34 x 1.4 x 20.32 cm
ISBN-13 ‏ : ‎ 979-8580622804 - ASIN ‏ : ‎ B08QWH38P1

CONSIGLIATI da


*******************************************
#Blog #LibriEOpinioni #LuigiaChianeseBooksReviewBlogger
#Recensioni @LibrieOpinioni #LuigiaChianese
#FollowMe Commenta, Condividi, I Like,
Clicca #Segui sul Blog Libri e Opinioni
Mi trovi anche su FB – YOUTUBE - INSTAGRAM - TWITTER
#AnnaSalvaje #Nuda #Diario #LetteraturaErotica
#NarrativaModernaEContemporanea 
#Romanzo #RomanzoRosa
*********************************************

martedì 22 dicembre 2020

ROBERTO COTRONEO - L’ ETÀ PERFETTA

ROBERTO COTRONEO
L’ ETÀ  PERFETTA


Recensione – Opinione di
Mugnano di Napoli - 10. ottobre. 2020

 

… Soffiate sul mio giardino
Esalino i suoi aromi …


Sullo sfondo del Canto dei Cantici, libro della Bibbia, antico Testamento, si sviluppa magistralmente una storia basata su un triangolo d’amore e passione: due sorelle  e un professore. Tre personaggi sviluppati nel racconto in ogni direzione, nel loro interiore e nella società, ( Dopoguerra Sicilia) una descrizione raffinata, seducente e molto realistica.  Le differenze di età,  le passioni, il dolore, lo scandalo, nella piccola cittadina Sicula, le convenzioni tutte che vengono distrutte e ribaltate con il cuore e la ragione che innescano una lotta senza fine dentro ogni singolo personaggio di questa triade. Le dicerie sono tra i punti focali del testo, senza di esse non si andrebbe avanti, senza di esse la storia non avrebbe importanza perché è la rottura degli schemi tradizionali di vita che rende avvincente questo romanzo, non è mai tedioso e non scende mai nel volgare è un erotismo leggero, sensuale ed estremamente elegante. L.Ch.


Note:
Non so Voi ma io una rilettura del 
“Canto dei Cantici” l’ho fatta …
Pubblico i versi:


Canto dei Cantici - 1

1Cantico dei Cantici, di Salomone.
2Mi baci con i baci della sua bocca!
Sì, migliore del vino è il tuo amore.
3Inebrianti sono i tuoi profumi per la fragranza,
aroma che si spande è il tuo nome:
per questo le ragazze di te si innamorano.
4Trascinami con te, corriamo!
M’introduca il re nelle sue stanze:
gioiremo e ci rallegreremo di te,
ricorderemo il tuo amore più del vino.
A ragione di te ci si innamora!
5Bruna sono ma bella,
o figlie di Gerusalemme,
come le tende di Kedar,
come le cortine di Salomone.
6Non state a guardare se sono bruna,
perché il sole mi ha abbronzato.
I figli di mia madre si sono sdegnati con me:
mi hanno messo a guardia delle vigne;
la mia vigna, la mia, non l’ho custodita.
7Dimmi, o amore dell’anima mia,
dove vai a pascolare le greggi,
dove le fai riposare al meriggio,
perché io non debba vagare
dietro le greggi dei tuoi compagni?
8Se non lo sai tu, bellissima tra le donne,
segui le orme del gregge
e pascola le tue caprette
presso gli accampamenti dei pastori.
9Alla puledra del cocchio del faraone
io ti assomiglio, amica mia.
10Belle sono le tue guance fra gli orecchini,
il tuo collo tra i fili di perle.
11Faremo per te orecchini d’oro,
con grani d’argento.
12Mentre il re è sul suo divano,
il mio nardo effonde il suo profumo.
13L’amato mio è per me un sacchetto di mirra,
passa la notte tra i miei seni.
14L’amato mio è per me un grappolo di cipro
nelle vigne di Engàddi.
15Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe.
16Come sei bello, amato mio, quanto grazioso!
Erba verde è il nostro letto,
17di cedro sono le travi della nostra casa,
di cipresso il nostro soffitto.
2Mi baci con i baci della sua bocca!
Sì, migliore del vino è il tuo amore.
3Inebrianti sono i tuoi profumi per la fragranza,
aroma che si spande è il tuo nome:
per questo le ragazze di te si innamorano.
4Trascinami con te, corriamo!
M’introduca il re nelle sue stanze:
gioiremo e ci rallegreremo di te,
ricorderemo il tuo amore più del vino.
A ragione di te ci si innamora!
5Bruna sono ma bella,
o figlie di Gerusalemme,
come le tende di Kedar,
come le cortine di Salomone.
6Non state a guardare se sono bruna,
perché il sole mi ha abbronzato.
I figli di mia madre si sono sdegnati con me:
mi hanno messo a guardia delle vigne;
la mia vigna, la mia, non l’ho custodita.
7Dimmi, o amore dell’anima mia,
dove vai a pascolare le greggi,
dove le fai riposare al meriggio,
perché io non debba vagare
dietro le greggi dei tuoi compagni?
8Se non lo sai tu, bellissima tra le donne,
segui le orme del gregge
e pascola le tue caprette
presso gli accampamenti dei pastori.
9Alla puledra del cocchio del faraone
io ti assomiglio, amica mia.
10Belle sono le tue guance fra gli orecchini,
il tuo collo tra i fili di perle.
11Faremo per te orecchini d’oro,
con grani d’argento.
12Mentre il re è sul suo divano,
il mio nardo effonde il suo profumo.
13L’amato mio è per me un sacchetto di mirra,
passa la notte tra i miei seni.
14L’amato mio è per me un grappolo di cipro
nelle vigne di Engàddi.
15Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe.
16Come sei bello, amato mio, quanto grazioso!
Erba verde è il nostro letto,
17di cedro sono le travi della nostra casa,
di cipresso il nostro soffitto.

Canto dei Cantici - 2

1Io sono un narciso della pianura di Saron,
un giglio delle valli.
2Come un giglio fra i rovi,
così l’amica mia tra le ragazze.
3Come un melo tra gli alberi del bosco,
così l’amato mio tra i giovani.
Alla sua ombra desiderata mi siedo,
è dolce il suo frutto al mio palato.
4Mi ha introdotto nella cella del vino
e il suo vessillo su di me è amore.
5Sostenetemi con focacce d’uva passa,
rinfrancatemi con mele,
perché io sono malata d’amore.
6La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.
7Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle o per le cerve dei campi:
non destate, non scuotete dal sonno l’amore,
finché non lo desideri.
8Una voce! L’amato mio!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.
9L’amato mio somiglia a una gazzella
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia dalle inferriate.
10Ora l’amato mio prende a dirmi:
«Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
11Perché, ecco, l’inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n’è andata;
12i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
13Il fico sta maturando i primi frutti
e le viti in fiore spandono profumo.
Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
14O mia colomba,
che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è incantevole».
15Prendeteci le volpi,
le volpi piccoline
che devastano le vigne:
le nostre vigne sono in fiore.
16Il mio amato è mio e io sono sua;
egli pascola fra i gigli.
17Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
ritorna, amato mio,
simile a gazzella
o a cerbiatto,
sopra i monti degli aromi.
un giglio delle valli.
2Come un giglio fra i rovi,
così l’amica mia tra le ragazze.
3Come un melo tra gli alberi del bosco,
così l’amato mio tra i giovani.
Alla sua ombra desiderata mi siedo,
è dolce il suo frutto al mio palato.
4Mi ha introdotto nella cella del vino
e il suo vessillo su di me è amore.
5Sostenetemi con focacce d’uva passa,
rinfrancatemi con mele,
perché io sono malata d’amore.
6La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.
7Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle o per le cerve dei campi:
non destate, non scuotete dal sonno l’amore,
finché non lo desideri.
8Una voce! L’amato mio!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.
9L’amato mio somiglia a una gazzella
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia dalle inferriate.
10Ora l’amato mio prende a dirmi:
«Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
11Perché, ecco, l’inverno è passato,
è cessata la pioggia, se n’è andata;
12i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
13Il fico sta maturando i primi frutti
e le viti in fiore spandono profumo.
Àlzati, amica mia,
mia bella, e vieni, presto!
14O mia colomba,
che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è incantevole».
15Prendeteci le volpi,
le volpi piccoline
che devastano le vigne:
le nostre vigne sono in fiore.
16Il mio amato è mio e io sono sua;
egli pascola fra i gigli.
17Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
ritorna, amato mio,
simile a gazzella
o a cerbiatto,
sopra i monti degli aromi.

Canto dei Cantici - 3

1Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato
l’amore dell’anima mia;
l’ho cercato, ma non l’ho trovato.
2Mi alzerò e farò il giro della città
per le strade e per le piazze;
voglio cercare l’amore dell’anima mia.
L’ho cercato, ma non l’ho trovato.
3Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città:
«Avete visto l’amore dell’anima mia?».
4Da poco le avevo oltrepassate,
quando trovai l’amore dell’anima mia.
Lo strinsi forte e non lo lascerò,
finché non l’abbia condotto nella casa di mia madre,
nella stanza di colei che mi ha concepito.
5Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle o per le cerve dei campi:
non destate, non scuotete dal sonno l’amore,
finché non lo desideri.
6Chi sta salendo dal deserto
come una colonna di fumo,
esalando profumo di mirra e d’incenso
e d’ogni polvere di mercanti?
7Ecco, la lettiga di Salomone:
sessanta uomini prodi le stanno intorno,
tra i più valorosi d’Israele.
8Tutti sanno maneggiare la spada,
esperti nella guerra;
ognuno porta la spada al fianco
contro il terrore della notte.
9Un baldacchino si è fatto il re Salomone
con legno del Libano.
10Le sue colonne le ha fatte d’argento,
d’oro la sua spalliera;
il suo seggio è di porpora,
il suo interno è un ricamo d’amore
delle figlie di Gerusalemme.
11Uscite, figlie di Sion,
guardate il re Salomone
con la corona di cui lo cinse sua madre
nel giorno delle sue nozze,
giorno di letizia del suo cuore.
l’amore dell’anima mia;
l’ho cercato, ma non l’ho trovato.
2Mi alzerò e farò il giro della città
per le strade e per le piazze;
voglio cercare l’amore dell’anima mia.
L’ho cercato, ma non l’ho trovato.
3Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città:
«Avete visto l’amore dell’anima mia?».
4Da poco le avevo oltrepassate,
quando trovai l’amore dell’anima mia.
Lo strinsi forte e non lo lascerò,
finché non l’abbia condotto nella casa di mia madre,
nella stanza di colei che mi ha concepito.
5Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
per le gazzelle o per le cerve dei campi:
non destate, non scuotete dal sonno l’amore,
finché non lo desideri.
6Chi sta salendo dal deserto
come una colonna di fumo,
esalando profumo di mirra e d’incenso
e d’ogni polvere di mercanti?
7Ecco, la lettiga di Salomone:
sessanta uomini prodi le stanno intorno,
tra i più valorosi d’Israele.
8Tutti sanno maneggiare la spada,
esperti nella guerra;
ognuno porta la spada al fianco
contro il terrore della notte.
9Un baldacchino si è fatto il re Salomone
con legno del Libano.
10Le sue colonne le ha fatte d’argento,
d’oro la sua spalliera;
il suo seggio è di porpora,
il suo interno è un ricamo d’amore
delle figlie di Gerusalemme.
11Uscite, figlie di Sion,
guardate il re Salomone
con la corona di cui lo cinse sua madre
nel giorno delle sue nozze,
giorno di letizia del suo cuore.

Canto dei Cantici - 4

1Quanto sei bella, amata mia, quanto sei bella!
Gli occhi tuoi sono colombe,
dietro il tuo velo.
Le tue chiome sono come un gregge di capre,
che scendono dal monte Gàlaad.
2I tuoi denti come un gregge di pecore tosate,
che risalgono dal bagno;
tutte hanno gemelli,
nessuna di loro è senza figli.
3Come nastro di porpora le tue labbra,
la tua bocca è piena di fascino;
come spicchio di melagrana è la tua tempia
dietro il tuo velo.
4Il tuo collo è come la torre di Davide,
costruita a strati.
Mille scudi vi sono appesi,
tutte armature di eroi.
5I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una gazzella,
che pascolano tra i gigli.
6Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
me ne andrò sul monte della mirra
e sul colle dell’incenso.
7Tutta bella sei tu, amata mia,
e in te non vi è difetto.
8Vieni dal Libano, o sposa,
vieni dal Libano, vieni!
Scendi dalla vetta dell’Amana,
dalla cima del Senir e dell’Ermon,
dalle spelonche dei leoni,
dai monti dei leopardi.
9Tu mi hai rapito il cuore,
sorella mia, mia sposa,
tu mi hai rapito il cuore
con un solo tuo sguardo,
con una perla sola della tua collana!
10Quanto è soave il tuo amore,
sorella mia, mia sposa,
quanto più inebriante del vino è il tuo amore,
e il profumo dei tuoi unguenti, più di ogni balsamo.
11Le tue labbra stillano nettare, o sposa,
c’è miele e latte sotto la tua lingua
e il profumo delle tue vesti è come quello del Libano.
12Giardino chiuso tu sei,
sorella mia, mia sposa,
sorgente chiusa, fontana sigillata.
13I tuoi germogli sono un paradiso di melagrane,
con i frutti più squisiti,
alberi di cipro e nardo,
14nardo e zafferano, cannella e cinnamòmo,
con ogni specie di alberi d’incenso,
mirra e àloe,
con tutti gli aromi migliori.
15Fontana che irrora i giardini,
pozzo d’acque vive
che sgorgano dal Libano.
16Àlzati, vento del settentrione, vieni,
vieni vento del meridione,
soffia nel mio giardino,
si effondano i suoi aromi.
Venga l’amato mio nel suo giardino
e ne mangi i frutti squisiti.
Gli occhi tuoi sono colombe,
dietro il tuo velo.
Le tue chiome sono come un gregge di capre,
che scendono dal monte Gàlaad.
2I tuoi denti come un gregge di pecore tosate,
che risalgono dal bagno;
tutte hanno gemelli,
nessuna di loro è senza figli.
3Come nastro di porpora le tue labbra,
la tua bocca è piena di fascino;
come spicchio di melagrana è la tua tempia
dietro il tuo velo.
4Il tuo collo è come la torre di Davide,
costruita a strati.
Mille scudi vi sono appesi,
tutte armature di eroi.
5I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una gazzella,
che pascolano tra i gigli.
6Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
me ne andrò sul monte della mirra
e sul colle dell’incenso.
7Tutta bella sei tu, amata mia,
e in te non vi è difetto.
8Vieni dal Libano, o sposa,
vieni dal Libano, vieni!
Scendi dalla vetta dell’Amana,
dalla cima del Senir e dell’Ermon,
dalle spelonche dei leoni,
dai monti dei leopardi.
9Tu mi hai rapito il cuore,
sorella mia, mia sposa,
tu mi hai rapito il cuore
con un solo tuo sguardo,
con una perla sola della tua collana!
10Quanto è soave il tuo amore,
sorella mia, mia sposa,
quanto più inebriante del vino è il tuo amore,
e il profumo dei tuoi unguenti, più di ogni balsamo.
11Le tue labbra stillano nettare, o sposa,
c’è miele e latte sotto la tua lingua
e il profumo delle tue vesti è come quello del Libano.
12Giardino chiuso tu sei,
sorella mia, mia sposa,
sorgente chiusa, fontana sigillata.
13I tuoi germogli sono un paradiso di melagrane,
con i frutti più squisiti,
alberi di cipro e nardo,
14nardo e zafferano, cannella e cinnamòmo,
con ogni specie di alberi d’incenso,
mirra e àloe,
con tutti gli aromi migliori.
15Fontana che irrora i giardini,
pozzo d’acque vive
che sgorgano dal Libano.
16Àlzati, vento del settentrione, vieni,
vieni vento del meridione,
soffia nel mio giardino,
si effondano i suoi aromi.
Venga l’amato mio nel suo giardino
e ne mangi i frutti squisiti.

Canto dei Cantici - 5

1Sono venuto nel mio giardino, sorella mia, mia sposa,
e raccolgo la mia mirra e il mio balsamo;
mangio il mio favo e il mio miele,
bevo il mio vino e il mio latte.
Mangiate, amici, bevete;
inebriatevi d’amore.
2Mi sono addormentata, ma veglia il mio cuore.
Un rumore! La voce del mio amato che bussa:
«Aprimi, sorella mia,
mia amica, mia colomba, mio tutto;
perché il mio capo è madido di rugiada,
i miei riccioli di gocce notturne».
3«Mi sono tolta la veste;
come indossarla di nuovo?
Mi sono lavata i piedi;
come sporcarli di nuovo?».
4L’amato mio ha introdotto la mano nella fessura
e le mie viscere fremettero per lui.
5Mi sono alzata per aprire al mio amato
e le mie mani stillavano mirra;
fluiva mirra dalle mie dita
sulla maniglia del chiavistello.
6Ho aperto allora all’amato mio,
ma l’amato mio se n’era andato, era scomparso.
Io venni meno, per la sua scomparsa;
l’ho cercato, ma non l’ho trovato,
l’ho chiamato, ma non mi ha risposto.
7Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città;
mi hanno percossa, mi hanno ferita,
mi hanno tolto il mantello
le guardie delle mura.
8Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
se trovate l’amato mio
che cosa gli racconterete?
Che sono malata d’amore!
9Che cosa ha il tuo amato più di ogni altro,
tu che sei bellissima tra le donne?
Che cosa ha il tuo amato più di ogni altro,
perché così ci scongiuri?
10L’amato mio è bianco e vermiglio,
riconoscibile fra una miriade.
11Il suo capo è oro, oro puro,
i suoi riccioli sono grappoli di palma,
neri come il corvo.
12I suoi occhi sono come colombe
su ruscelli d’acqua;
i suoi denti si bagnano nel latte,
si posano sui bordi.
13Le sue guance sono come aiuole di balsamo
dove crescono piante aromatiche,
le sue labbra sono gigli
che stillano fluida mirra.
14Le sue mani sono anelli d’oro,
incastonati di gemme di Tarsis.
Il suo ventre è tutto d’avorio,
tempestato di zaffiri.
15Le sue gambe, colonne di alabastro,
posate su basi d’oro puro.
Il suo aspetto è quello del Libano,
magnifico come i cedri.
16Dolcezza è il suo palato;
egli è tutto delizie!
Questo è l’amato mio, questo l’amico mio,
o figlie di Gerusalemme.
e raccolgo la mia mirra e il mio balsamo;
mangio il mio favo e il mio miele,
bevo il mio vino e il mio latte.
Mangiate, amici, bevete;
inebriatevi d’amore.
2Mi sono addormentata, ma veglia il mio cuore.
Un rumore! La voce del mio amato che bussa:
«Aprimi, sorella mia,
mia amica, mia colomba, mio tutto;
perché il mio capo è madido di rugiada,
i miei riccioli di gocce notturne».
3«Mi sono tolta la veste;
come indossarla di nuovo?
Mi sono lavata i piedi;
come sporcarli di nuovo?».
4L’amato mio ha introdotto la mano nella fessura
e le mie viscere fremettero per lui.
5Mi sono alzata per aprire al mio amato
e le mie mani stillavano mirra;
fluiva mirra dalle mie dita
sulla maniglia del chiavistello.
6Ho aperto allora all’amato mio,
ma l’amato mio se n’era andato, era scomparso.
Io venni meno, per la sua scomparsa;
l’ho cercato, ma non l’ho trovato,
l’ho chiamato, ma non mi ha risposto.
7Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città;
mi hanno percossa, mi hanno ferita,
mi hanno tolto il mantello
le guardie delle mura.
8Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
se trovate l’amato mio
che cosa gli racconterete?
Che sono malata d’amore!
9Che cosa ha il tuo amato più di ogni altro,
tu che sei bellissima tra le donne?
Che cosa ha il tuo amato più di ogni altro,
perché così ci scongiuri?
10L’amato mio è bianco e vermiglio,
riconoscibile fra una miriade.
11Il suo capo è oro, oro puro,
i suoi riccioli sono grappoli di palma,
neri come il corvo.
12I suoi occhi sono come colombe
su ruscelli d’acqua;
i suoi denti si bagnano nel latte,
si posano sui bordi.
13Le sue guance sono come aiuole di balsamo
dove crescono piante aromatiche,
le sue labbra sono gigli
che stillano fluida mirra.
14Le sue mani sono anelli d’oro,
incastonati di gemme di Tarsis.
Il suo ventre è tutto d’avorio,
tempestato di zaffiri.
15Le sue gambe, colonne di alabastro,
posate su basi d’oro puro.
Il suo aspetto è quello del Libano,
magnifico come i cedri.
16Dolcezza è il suo palato;
egli è tutto delizie!
Questo è l’amato mio, questo l’amico mio,
o figlie di Gerusalemme.

Canto dei Cantici - 6

1Dov’è andato il tuo amato,
tu che sei bellissima tra le donne?
Dove ha diretto i suoi passi il tuo amato,
perché lo cerchiamo con te?
2L’amato mio è sceso nel suo giardino
fra le aiuole di balsamo,
a pascolare nei giardini
e a cogliere gigli.
3Io sono del mio amato
e il mio amato è mio;
egli pascola tra i gigli.
4Tu sei bella, amica mia, come la città di Tirsa,
incantevole come Gerusalemme,
terribile come un vessillo di guerra.
5Distogli da me i tuoi occhi,
perché mi sconvolgono.
Le tue chiome sono come un gregge di capre
che scendono dal Gàlaad.
6I tuoi denti come un gregge di pecore
che risalgono dal bagno;
tutte hanno gemelli,
nessuna di loro è senza figli.
7Come spicchio di melagrana è la tua tempia,
dietro il tuo velo.
8Siano pure sessanta le mogli del re,
ottanta le concubine,
innumerevoli le ragazze!
9Ma unica è la mia colomba, il mio tutto,
unica per sua madre,
la preferita di colei che l’ha generata.
La vedono le giovani e la dicono beata.
Le regine e le concubine la coprono di lodi:
10«Chi è costei che sorge come l’aurora,
bella come la luna, fulgida come il sole,
terribile come un vessillo di guerra?».
11Nel giardino dei noci io sono sceso,
per vedere i germogli della valle
e osservare se la vite metteva gemme
e i melograni erano in fiore.
12Senza che me ne accorgessi, il desiderio mi ha posto
sul cocchio del principe del mio popolo.
tu che sei bellissima tra le donne?
Dove ha diretto i suoi passi il tuo amato,
perché lo cerchiamo con te?
2L’amato mio è sceso nel suo giardino
fra le aiuole di balsamo,
a pascolare nei giardini
e a cogliere gigli.
3Io sono del mio amato
e il mio amato è mio;
egli pascola tra i gigli.
4Tu sei bella, amica mia, come la città di Tirsa,
incantevole come Gerusalemme,
terribile come un vessillo di guerra.
5Distogli da me i tuoi occhi,
perché mi sconvolgono.
Le tue chiome sono come un gregge di capre
che scendono dal Gàlaad.
6I tuoi denti come un gregge di pecore
che risalgono dal bagno;
tutte hanno gemelli,
nessuna di loro è senza figli.
7Come spicchio di melagrana è la tua tempia,
dietro il tuo velo.
8Siano pure sessanta le mogli del re,
ottanta le concubine,
innumerevoli le ragazze!
9Ma unica è la mia colomba, il mio tutto,
unica per sua madre,
la preferita di colei che l’ha generata.
La vedono le giovani e la dicono beata.
Le regine e le concubine la coprono di lodi:
10«Chi è costei che sorge come l’aurora,
bella come la luna, fulgida come il sole,
terribile come un vessillo di guerra?».
11Nel giardino dei noci io sono sceso,
per vedere i germogli della valle
e osservare se la vite metteva gemme
e i melograni erano in fiore.
12Senza che me ne accorgessi, il desiderio mi ha posto
sul cocchio del principe del mio popolo.

Canto dei Cantici - 7

1Vòltati, vòltati, Sulammita,
vòltati, vòltati: vogliamo ammirarti.
Che cosa volete ammirare nella Sulammita
durante la danza a due cori?
2Come sono belli i tuoi piedi
nei sandali, figlia di principe!
Le curve dei tuoi fianchi sono come monili,
opera di mani d’artista.
3Il tuo ombelico è una coppa rotonda
che non manca mai di vino aromatico.
Il tuo ventre è un covone di grano,
circondato da gigli.
4I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una gazzella.
5Il tuo collo come una torre d’avorio,
i tuoi occhi come le piscine di Chesbon
presso la porta di Bat-Rabbìm,
il tuo naso come la torre del Libano
che guarda verso Damasco.
6Il tuo capo si erge su di te come il Carmelo
e la chioma del tuo capo è come porpora;
un re è tutto preso dalle tue trecce.
7Quanto sei bella e quanto sei graziosa,
o amore, piena di delizie!
8La tua statura è slanciata come una palma
e i tuoi seni sembrano grappoli.
9Ho detto: «Salirò sulla palma,
coglierò i grappoli di datteri».
Siano per me i tuoi seni come grappoli d’uva
e il tuo respiro come profumo di mele.
10Il tuo palato è come vino squisito,
che scorre morbidamente verso di me
e fluisce sulle labbra e sui denti!
11Io sono del mio amato
e il suo desiderio è verso di me.
12Vieni, amato mio, andiamo nei campi,
passiamo la notte nei villaggi.
13Di buon mattino andremo nelle vigne;
vedremo se germoglia la vite,
se le gemme si schiudono,
se fioriscono i melograni:
là ti darò il mio amore!
14Le mandragore mandano profumo;
alle nostre porte c’è ogni specie di frutti squisiti,
freschi e secchi:
amato mio, li ho conservati per te.
vòltati, vòltati: vogliamo ammirarti.
Che cosa volete ammirare nella Sulammita
durante la danza a due cori?
2Come sono belli i tuoi piedi
nei sandali, figlia di principe!
Le curve dei tuoi fianchi sono come monili,
opera di mani d’artista.
3Il tuo ombelico è una coppa rotonda
che non manca mai di vino aromatico.
Il tuo ventre è un covone di grano,
circondato da gigli.
4I tuoi seni sono come due cerbiatti,
gemelli di una gazzella.
5Il tuo collo come una torre d’avorio,
i tuoi occhi come le piscine di Chesbon
presso la porta di Bat-Rabbìm,
il tuo naso come la torre del Libano
che guarda verso Damasco.
6Il tuo capo si erge su di te come il Carmelo
e la chioma del tuo capo è come porpora;
un re è tutto preso dalle tue trecce.
7Quanto sei bella e quanto sei graziosa,
o amore, piena di delizie!
8La tua statura è slanciata come una palma
e i tuoi seni sembrano grappoli.
9Ho detto: «Salirò sulla palma,
coglierò i grappoli di datteri».
Siano per me i tuoi seni come grappoli d’uva
e il tuo respiro come profumo di mele.
10Il tuo palato è come vino squisito,
che scorre morbidamente verso di me
e fluisce sulle labbra e sui denti!
11Io sono del mio amato
e il suo desiderio è verso di me.
12Vieni, amato mio, andiamo nei campi,
passiamo la notte nei villaggi.
13Di buon mattino andremo nelle vigne;
vedremo se germoglia la vite,
se le gemme si schiudono,
se fioriscono i melograni:
là ti darò il mio amore!
14Le mandragore mandano profumo;
alle nostre porte c’è ogni specie di frutti squisiti,
freschi e secchi:
amato mio, li ho conservati per te.

Canto dei Cantici - 8

1Come vorrei che tu fossi mio fratello,
allattato al seno di mia madre!
Incontrandoti per strada ti potrei baciare
senza che altri mi disprezzi.
2Ti condurrei, ti introdurrei nella casa di mia madre;
tu mi inizieresti all’arte dell’amore.
Ti farei bere vino aromatico
e succo del mio melograno.
3La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.
4Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
non destate, non scuotete dal sonno l’amore,
finché non lo desideri.
5Chi sta salendo dal deserto,
appoggiata al suo amato?
Sotto il melo ti ho svegliato;
là dove ti concepì tua madre,
là dove ti concepì colei che ti ha partorito.
6Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l’amore,
tenace come il regno dei morti è la passione:
le sue vampe sono vampe di fuoco,
una fiamma divina!
7Le grandi acque non possono spegnere l’amore
né i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cambio dell’amore, non ne avrebbe che disprezzo.
8Una sorella piccola abbiamo,
e ancora non ha seni.
Che faremo per la nostra sorella
nel giorno in cui si parlerà di lei?
9Se fosse un muro,
le costruiremmo sopra una merlatura d’argento;
se fosse una porta,
la rafforzeremmo con tavole di cedro.
10Io sono un muro
e i miei seni sono come torri!
Così io sono ai suoi occhi
come colei che procura pace!
11Salomone aveva una vigna a Baal-Amon;
egli affidò la vigna ai custodi.
Ciascuno gli doveva portare come suo frutto
mille pezzi d’argento.
12La mia vigna, proprio la mia, mi sta davanti:
tieni pure, Salomone, i mille pezzi d’argento
e duecento per i custodi dei suoi frutti!
13Tu che abiti nei giardini,
i compagni ascoltano la tua voce:
fammela sentire.
14Fuggi, amato mio,
simile a gazzella
o a cerbiatto
sopra i monti dei balsami!
allattato al seno di mia madre!
Incontrandoti per strada ti potrei baciare
senza che altri mi disprezzi.
2Ti condurrei, ti introdurrei nella casa di mia madre;
tu mi inizieresti all’arte dell’amore.
Ti farei bere vino aromatico
e succo del mio melograno.
3La sua sinistra è sotto il mio capo
e la sua destra mi abbraccia.
4Io vi scongiuro, figlie di Gerusalemme,
non destate, non scuotete dal sonno l’amore,
finché non lo desideri.
5Chi sta salendo dal deserto,
appoggiata al suo amato?
Sotto il melo ti ho svegliato;
là dove ti concepì tua madre,
là dove ti concepì colei che ti ha partorito.
6Mettimi come sigillo sul tuo cuore,
come sigillo sul tuo braccio;
perché forte come la morte è l’amore,
tenace come il regno dei morti è la passione:
le sue vampe sono vampe di fuoco,
una fiamma divina!
7Le grandi acque non possono spegnere l’amore
né i fiumi travolgerlo.
Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa
in cambio dell’amore, non ne avrebbe che disprezzo.
8Una sorella piccola abbiamo,
e ancora non ha seni.
Che faremo per la nostra sorella
nel giorno in cui si parlerà di lei?
9Se fosse un muro,
le costruiremmo sopra una merlatura d’argento;
se fosse una porta,
la rafforzeremmo con tavole di cedro.
10Io sono un muro
e i miei seni sono come torri!
Così io sono ai suoi occhi
come colei che procura pace!
11Salomone aveva una vigna a Baal-Amon;
egli affidò la vigna ai custodi.
Ciascuno gli doveva portare come suo frutto
mille pezzi d’argento.
12La mia vigna, proprio la mia, mi sta davanti:
tieni pure, Salomone, i mille pezzi d’argento
e duecento per i custodi dei suoi frutti!
13Tu che abiti nei giardini,
i compagni ascoltano la tua voce:
fammela sentire.
14Fuggi, amato mio,
simile a gazzella
o a cerbiatto
sopra i monti dei balsami!

*********** 

TRAMA

L’ ETÀ  PERFETTA

di ROBERTO COTRONEO

 
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Un giovane professore di liceo fa pubblicare sul giornale di una cittadina siciliana due versi del “Cantico deiCantici. “ E' un segnale destinato a Francesca, la donna che, in tempi e luoghi diversi, ha ossessionato la sua mente per anni. Tutto farebbe pensare all'avvio di una vicenda di "amour passion", ma accanto a Francesca il professore trova la sorella minore, Nunzia. La passione per Francesca si frantuma all'impatto che Nunzia ha sulla sua vita. I due versi, ambigua metafora carnale dell'unione tra l'anima e Dio, diventano per Nunzia, un manuale scandaloso a uso personale. Il professore si accorgerà troppo tardi di essere diventato parte di un vortice che lo trascina oltre il lecito.

Autore: ROBERTO COTRONEO
Prima Pubblicazione: 1999
Generi :  Narrativa 
 


CENNI SULLA VITA di:

ROBERTO COTRONEO


Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Giornalista, scrittore e critico letterario italiano. Ha studiato Filosofia all’università di Torino e pianoforte al Conservatorio di Alessandria. Dal 2004 è editorialista dell’“Unità” e collaboratore di “Panorama”. Nel 2003 esce per Mondadori Chiedimi chi erano i BeatlesLettera a mio figlio sull'amore per la musica, un racconto sulla musica vista attraverso storie, ricordi, pensieri e grandi suggestioni. Ha curato il volume delle Opere di Giorgio Bassani per la collana di classici “i Meridiani” di Mondadori (1998) e ha scritto saggi su Fabrizio De André e Francesco Guccini. Alcuni suoi racconti sono pubblicati in varie antologie. I suoi libri sono tradotti in molti paesi del mondo. Finalista al Premio Campiello nel 1996 con Presto con fuoco. Nel 1999 vince il premio Fenice-Europa con il libro L'età perfetta. Nel tempo libero ama suonare il pianoforte. Tra gli altri suoi libri ricordiamo: Se una mattina d’estate un bambino.   Lettera a mio figlio sull’amore per i libri (1994), Eco: due o tre cose che so di lui (2001), Presto con fuoco (1995), Otranto (1997), L’età perfetta (1999), Per un attimo immenso ho dimenticato il mio nome (2002), Il vento dell'odio (2008), Manuale di scrittura creativa (2011), Il sogno di scrivere.  Perché lo abbiamo tutti. Perché è giusto realizzarlo (2014), Lo sguardo rovesciato.  Come la fotografia sta cambiando le nostre vite (2015), Genius loci. Nel teatro dell’arte (2017), L'invenzione di Caravaggio (2018) e Il demone della perfezione (Neri Pozza 2020).


Link nel Blog Libri e Opinioni

 Consigliati da

Luigia Chianese Books Review Blogger

 

Romanzo rosa

****************

Commenta, Condividi, I Like, Clicca Segui sul 

Blog Libri e Opinioni

Mi trovi anche su FB – YOUTUBE - INSTAGRAM - TWITTER

Luigia Chianese Books Review Blogger @LibrieOpinioni @ChianeseLuigia

#LuigiaChianese #LibriEOpinioni #LuigiaChianeseBooksReviewBlogger #FollowMe #Segui #RobertoCotroneo #LEtàPerfetta #Narrativa#NarrativaModernaeContemporanea #RomanzoRosa #LetteraturaErotica  #CantoDeiCantici

#Salomone #AnticoTestamento 

#Bibbia #Sicilia #Dopoguerra

*********************************

 

Iscriviti come Lettore Fisso


Post più popolari degli ultimi 7 giorni!

POST SCELTO DA LUIGIA

Stephen King - Fairy Tale

Stephen King Fairy Tale Recensione - Opinione di Luigia Chianese Books Review Blogger Blog Libri e Opinioni FB Libri E Opinioni Twitter Libr...