Charles Bukowski
Taccuino di un vecchio sporcaccione
(Titolo originale Notes of a Dirty Old Man;
del 1969)
Recensione-Opinione
di
Luigia Chianese
Mugnano
di Napoli (Na)
14 ottobre
2017
ripresa il 29 Ottobre
2018
per il mio blog
Pagina 42:
<<... secondo cui la conoscenza che non viene seguita all’azione è
peggio dell’ignoranza. Perché se tiri a indovinare e non ci prendi puoi sempre
dire, merda, gli dei mi sono avversi. Ma se sai e
non fai, vuol dire che in testa hai soffitte a anticamere buie da percorrere
avanti e indietro e a cui pensare. Non è mica una cosa sana, produce serate
noiose, un eccesso d’alcol e seghe.>>
Libro diretto,
recensione diretta: Crudo, Difficile, Schietto,
pagina 48
<<... ma per questo siamo amici, immagino. E’ questo il senso dell’
amicizia: condividere i pregiudizi nati dall’ esperienza>>.
Essenziale,
Sporco, Sfaticato, Vivo e Morto allo stesso tempo, un autentico zombie.
Non lascia
indenne nulla: pagina 30 <<Jack conosce le segrete cose, ed è strano ma
vero capire che le persone non sono poi granché, è tutta una fottutissima
montatura, e lo sai ma è buffo sentirlo dire mentre stai seduto accanto ad un
canale di Venice a cerchi di venir fuori da un mal di testa da sbornia di
proporzioni gigantesche>>.
Ogni persona costruisce
il suo Eden/Inferno e in questa raccolta l’autore racconta, meravigliosamente, il suo;
intrecciato a quello dell’ America in crisi! Pagina 30 << ... proprio
come c’è troppa gente che ha paura di
parlar male della sinistra – sul piano intellettuale. Non m’importa niente di
sapere da che parte andiamo – so solo che c’è troppa gente che ha
paura.>>
Un opera strepitosa, senza peli sulla lingua, violenta, tormentata e brillante, che apre gli occhi e la mente!
L.Ch.
Charles Bukowski
Taccuino di un vecchio
sporcaccione
TRAMA
(Trama ripresa dal retro della
copertina della mia copia): le corse dei
cavalli, gli incontri di box, le donne, le sbornie colossali, le interminabili
giornate al bar, le avventure spesso sordide sullo sfondo di un’America povera
ed emarginata: nel suo libro più celebre, un Bukowski più
<<arrabbiato>> che mai ci restituisce con forza tutto il suo
universo narrativo, giustapponendo alla crudezza di una resa realistica l’
elemento ludico, la vis comica, la capacità di sorridere davanti alla
desolazione della vita.
n.b.: la mia copia l’ho comprata giovedì 05 ottobre
2017 presso la libreria Giunti al punto, nel centro commerciale Auchan in
Giugliano in Campania (Na) è una 14° edizione tascabili Guanda ISBN:
978-88235-1782-0, iniziata venerdì 13 ottobre e finita la mattina successiva.
Charles Bukowski – Cenni sulla VITA
(Note riprese da vari siti internet): Henry
Charles "Hank" Bukowski Jr., nato Heinrich Karl Bukowski, noto anche con
lo pseudonimo Henry
Chinaski, suo alter ego letterario nato a Andernach, 16 agosto 1920 morto a Los Angeles, 9 marzo 1994 è stato un poeta e scrittore statunitense.

Dopo essersi diplomato alla Los Angeles High School, frequentò il L. A.
City College (università) per due anni, seguendo corsi di arte, giornalismo e letteratura. Mentre studiava là, si associò brevemente con un gruppo di nazisti, il German-American Bund (Amerikadeutscher Volksbund), che
prese poi in giro in “Panino al
Prosciutto”. Per un po' frequentò anche gruppi di estrema sinistra.
Nella poesia "Cosa penseranno i vicini" viene sfatata per
l'ennesima volta una delle svariate leggende che gli furono attribuite nel
corso degli anni, quella di essersi schierato con le frange estremiste di
destra:
"non ero schierato con nessun gruppo o
ideologia. in realtà nell'insieme l'idea della vita e della gente mi ripugnava
ma era più facile scroccare da bere a quelli di destra che alle vecchie nei bar"
«Al L.A. City College, poco prima
che cominciasse la seconda guerra mondiale, mi atteggiavo a nazista.
Distinguevo a fatica Hitler da Ercole e non poteva importarmene di meno. Era
soltanto lo stare seduti a lezione e sentire tutte le prediche patriottiche su
come dovremmo andar lì e fare del nostro meglio, mi vennero a noia. Decisi di
diventare l'opposizione. Non mi prendevo il tempo neppure per informarmi su
Adolf, semplicemente sputavo qualsiasi cosa che pensavo fosse malvagia o
bestiale.»
(Politics, A sud di
nessun nord)
Il 22 luglio 1944, con la seconda guerra mondiale che ancora infuriava, fu arrestato dagli
agenti dell'FBI a Filadelfia, in Pennsylvania (dove viveva in quel
periodo), con l'accusa di renitenza alla leva e fu tenuto per diciassette
giorni in prigione, per non aver dichiarato i suoi spostamenti all'esercito.
Sedici giorni dopo non superò un esame fisico-psicologico e fu dichiarato non
adatto al servizio militare. In futuro parteciperà ad alcune campagne
pacifiste, ma sarà sostanzialmente disinteressato dalla politica:
«La differenza tra dittatura e democrazia è che in
democrazia prima si vota e poi si prendono ordini, in dittatura non dobbiamo
sprecare il nostro tempo andando a votare.»
A
tredici-quattordici anni bevve per la prima volta il vino, grazie al suo amico
William “Baldy” Mullinax (chiamato nei libri Eli LaCrosse), figlio di un
chirurgo alcolizzato. “Questo mi aiuterà per tanto tempo”, scrisse in seguito,
descrivendo l'inizio del suo amore a vita con l'alcol.
«Se succede qualcosa di brutto / si beve per
dimenticare;
se succede qualcosa di bello / si beve per festeggiare;
e se non succede niente / si beve per far succedere qualcosa.»
(Women, Donne)
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