Storia di un Numero
Recensione - Opinione di
Mugnano di Napoli (Na) – 08-12-2021
Tema
attualissimo e sensibile - I Flussi Migratori dall’Africa verso l'Europa -
di questo parla il testo, ma l’autore, Davide Rossi, lo
fa attraverso la vita del giovanissimo Kenny.
Sono venti
capitoli, venti storie o meglio venti disavventure, scritte in maniera pulita,
chiara e scorrevole, tutte legate l’una all’altra, che rapiscono il lettore,
per empatia, sofferenza e desiderio di speranza. Il piccolo grande protagonista
della storia, Kenny, comprende, già da ragazzino, poco più che diciottenne, che
la sua vita, nel bellissimo ma martoriato continente Africano, nel Magreb per
l’esattezza, sarà una vita fatta di sofferenze, dove anche un calcio tirato, a
piedi nudi, ad una latta arrugginita, ti porta via, in poche ore, un fratello
maggiore – Moussa – per un banale taglio, una semplice
infezione. Un continente dove impotenza, solitudine, illusioni ma soprattutto
di speranze deluse, portano Kenny a scegliere, con il coraggio, l’incoscienza e
la disperazione di un adolescente, di cambiare la sua vita. Kenny non vuole
rassegnarsi. Da pagina 7:
<< Qui non esiste futuro.
Stato e religione non ti salveranno dalla
fame.>>.
Per realizzare il suo sogno d'arrivare in Italia, il suo sogno di
futuro, Kenny si ritroverà ad affrontare il -
Viaggio della Speranza per Migranti in Europa - viaggio al limite della sofferenza umana, un reale
dramma, un tormento per il corpo e lo spirito, dove la puzza della morte regna
sovrana. Un viaggio colmo d’ingiustizie e soprusi, in cui il nostro
protagonista si ritroverà a vivere o meglio a sopravvivere al caldo e al
freddo, alla prigionia e alle torture, alla fame, alla sete, alla disperazione
e alla vergogna. Kenny e molti Africani simili a lui, che incontrerà nella sua
traversata, non scappano solo dalla guerra, dalla dittatura e dalla povertà ma
scappano anche dagli stessi Africani. Le persone, di qualsiasi età, come Kenny,
che diventerà il banalissimo numero 8, scappano dalle innumerevoli torture
fisiche ed economiche soprattutto da parte del gruppo terroristico Boko Haram,
organizzazione terroristica jihadista diffusa nel nord della Nigeria, nota come
Gruppo della - Gente della Sunna - per la propaganda religiosa e il Jihād. Kenny
fugge, subisce ed osserva; guarda impotente, gli omicidi commessi dai
trafficanti di uomini ed è egli stesso testimone della corruzione dilagante che
esiste nel suo continente, assiste al traffico di droga e al traffico di
organi, alla compravendita di esseri umani e allo stupro che patiscono donne e
bambini.Non è solo una storia di un’avventura pericolosa, è un libro denuncia, un reale e moderno viaggio nei gironi dell’infero africano; un racconto che scuote le nostre coscienze perché nessun essere umano è solo un numero in una statistica. È un buon racconto, un racconto di grande impatto emotivo e sociale che non può lasciarci indifferenti.
Non mancano nel romanzo - Storia di un Numero – due concetti fondamentali: l’amore per gli altri, e per una donna, e l’amore che si estende a tutto il creato. La denunzia delle discariche a cielo aperto, con il conseguente inquinamento dell'habitat e dove la gente, bambini inclusi, vivono, lavorano e cercano cibo. È da notare, anche, che alcuni capitoli del libro si aprono con la citazione di una fase che riguarda la crescita e la mutazione degli alberi, quindi inni all’esistenza, alla speranza ad un futuro possibile; anche tutto questo è amore; amore verso se stessi e verso la natura. Perché ogni seme piantato è un seme di vita. L.Ch.
Il mio voto in libri da 1 a 5 è un grande 3. 📚📚📚📖📖
NOTA:
Da
You Tube la presentazione del libro
- Storia di un Numero -
da parte dell’autore Davide Rossi
Clicca
QUI
TRAMA
Storia di un Numero
di Davide Rossi
In
questo caso ho la sinossi del libro inviatami dall’autore via e-mail:
Un numero non è fine a se
stesso: ha un'esistenza, una storia, un inizio e una fine. Un numero può essere
umano, vivere e morire. In una contemporaneità corrosa dalla malavita e dall'opportunismo,
Kenny nasce in un piccolo stato africano, flagellato dalla povertà, messo in
ginocchio dalla corruzione, dimenticato e disprezzato dagli stessi esseri
viventi.
Condizioni disperate per chiunque abbia un minimo di misericordia per
se stesso, difficilmente sopportabile per la sua natura estrema che si impone
nella quotidianità sugli esseri viventi.
La sua infanzia la trascorre
a osservare il mondo che gli ruota intorno, che ansima, grida, muore, violento
e insensato. Lui scruta, annota, studia e prova a conformarsi, ad adeguarsi
alla realtà, che cruda e violenta si manifesta, investendolo senza freni: la
sparizione del padre, il trasloco in un'altra zona, la morte della adorata zia,
la presunta anormalità.
A confortarlo e a salvarlo dalla solitudine c'è lo
studio, i pensieri, vivaci e senza limiti, la curiosità verso l'ignoto e la
natura. Camaleonte decide di adattarsi, di vivere secondo i canoni imposti
senza rischiare, coltivando un'irrazionale voglia di responsabilità. Ciò non lo
salva dai suoi simili, spietati e potenti, che lo costringono a scappare via
dalla sua terra, verso un ignoto chiamato Europa. Un viaggio lungo e
pericoloso, attraverso posti incantevoli abitati da personaggi senza scrupoli,
poveri diavoli, disperati, dalla sopravvivenza e dalla morte. Storie di tanti
numeri uniti nella speranza di una resurrezione e dall'infame destino di
rappresentare solo delle anonime cifre. Un percorso lungo, attraverso deserto e
mare, prigionia e amore, fra carcasse umane e di civiltà.
Autore: Davide Rossi
Editore: Rossini (Rende) (30 dicembre 2020)
Lingua: Italiano
Copertina flessibile: 219 pagine
Generi – Etichette: Dramma - Narrativa - Narrativa Moderna e Contemporanea - Romanzo - Romanzo Contemporaneo
CENNI SULLA VITA di:
Davide
Rossi
Ripresa da internet
e/o dalla 4° di copertina:In questo caso mi è stata inviata la biografia dall’autore via e-mail:
Davide Rossi è nato il 18 gennaio 1985 ed è cresciuto in un piccolo paese della provincia di Pavia, Sant’Angelo Lomellina. Nonostante gli studi di natura prettamente scientifica, continua a coltivare due grandi passioni che lo accompagnano fin dalla tenera età: il cinema e la scrittura. La stesura di varie sceneggiature rappresenta dunque un’evoluzione naturale e una di queste, scritta a sei mani, porta alla realizzazione del film “Benvenuti a casa Verdi” del 2013 (Muccapazza film). Parallelamente all’esperienza cinematografica inizia una fase di sperimentazione che l’ha portato a partecipare a diversi concorsi letterari con racconti brevi, poesie e saggi. "E alla fine c'è la vita" nasce in seguito, e dall’unione, di tutti questi percorsi. Pubblicato con Apollo Editore nel maggio del 2018, il romanzo riscuote un discreto successo presso critica e pubblico, consentendo all’autore di presentarsi a un vasto pubblico di lettori attraverso un tour di presentazioni che ha superato le dieci date. Parallelamente a questo progetto, e a esso collegato, l’autore ha redatto un manuale di scrittura creativa, “E alla fine c’è la scrittura”, che ha avuto il suo culmine con il corso presso l’associazione “Il cielo capovolto” di Torino.
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