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martedì 19 marzo 2024

Anna Valente - Risveglio

Anna Valente
Risveglio
Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 17 marzo 2024
 
Quel nastro rosso su un fondo nero, che troviamo in copertina, potrebbe già essere un indizio. Non è una scia di sangue ma una scia di vita e di luce, uno squarcio nel buio. “Risveglio” è un romanzo breve, appena 117 pagine, ma intenso, molto intenso e soprattutto toccante perché ricco di emozioni. Il lettore non può non provare empatia per tutto e tutti: Anna, Andrea e in particolare per Azzurra, la protagonista, e per ciò che lei esprime: per le sue ansie, le sue insicurezze, le sue paure, le sue incertezze, le sue angosce e il suo amore; tutte sensazioni, emozioni e percezioni che, nel racconto, emergono in crescendo catturando il lettore, immergendolo nel mondo interiore di Azzurra.
Una nota stonata nel libro vi è; l’editing; necessita di maggior cura, ma torniamo al contenuto!
La vita della protagonista viene percorsa in una specie di metaverso; una vita perennemente in bilico, sempre sospesa, perché Azzura sembra essere sempre in autoanalisi e in ricerca di risposte e di domande che possano chiarire la sua visione della vita, lei cerca di ritrovare se stessa, di ritornare se stessa. È come se Azzurra vivesse, contemporaneamente, fuori dal tempo ma anche nella realtà stessa, e come se lei, in questo viaggio, cercasse di trovare la sua dimensione più autentica, al di fuori di quella di madre e moglie; quella dimensione che dovrebbe farla ondeggiare, tranquilla, verso la felicità.
Si potrebbe dire che “Risveglio” è un percorso meraviglioso nell’amore per se stessi; un amore sincero e vivo, con basi solide e pronto a sfidare il tempo e le circostanze. Diventa facile condividere e immedesimarsi in tutte le emozioni, sensazioni e percezioni raccontate, ci si fonde empaticamente con Azzura e il finale, che non ho intenzione di spoilerare, ci lascia con gioia e con tante altre domande. 
Consiglio questa piacevole ed emozionante lettura! Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 e mezzo Libri. 📕📗📚🕮🕮
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Per la Video Recensione di 
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sul libro "Risveglio" di Anna Valente
Cliccare il link sottostante 
di You Tube o Premere Play
Buona Visione
Link You Tube: 
https://youtu.be/JYrwhs-M5lM

TRAMA
"Risveglio" di Anna Valente
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Azzurra è una giovane donna alla perenne ricerca di sé stessa. Il suo legame con l’amica Anna, con cui si confida e confessa, e il profondo legame con Andrea, la porteranno a cercare le risposte a quelle domande che ha sempre cercato dalla vita e di quei “perché” a cui nessuno ha mai saputo darle risposta. Azzurra inizierà così un viaggio alla scoperta di sé. Il susseguirsi degli eventi la porteranno a scoprire un mondo dove le sembrerà che realtà e fantasia si intrecciano molto spesso. Risveglio è una storia dove i sentimenti vengono raccontati in tutte le loro forme: amicizia, famiglia, amore.

Sinossi inviatami dall’autrice Anna Valente:
Risveglio è un viaggio, è il racconto di una donna che ama a 360° tutto ciò che la circonda. Qualcosa in lei cerca delle domande alle tante risposte che ha, cosa può aiutare una persona a ritrovarsi? A ritrovare quella tessera del puzzle che manca se non un viaggio al centro di se stessi? A volte penso che dormiamo un po’ tutti, che difficilmente ci Risvegliamo veramente, che spesso la realtà non è brutta ma diversa da come la immaginavamo o la volevamo. Allora ci rifugiamo in un mondo dove non tutto è perfetto ma è imperfetto a modo nostro e a nostro modo potremmo trovare una soluzione.

Editore: ‎Atile edizioni
Prima Uscita Italia: 2 novembre 2022 - Lingua: ‎Italiano
Copertina flessibile: ‎117 pagine - Dimensioni: ‎ 14.8 x 0.69 x 21 cm
ISBN-13: ‎ 979-1280944399 - ASIN: ‎ B0BLGNMYW5
Generi - Etichette: Motivazionale Narrativa Romanzo Rosa
                                      Narrativa Moderna e Contemporanea
                                      Romanzo Romanzo Contemporaneo

CENNI SULLA VITA di:
Anna Valente
Inviatami dall’autrice:
Sono Anna Valente, nasco a Napoli nel 1969 nel mese di dicembre, mese che per l’altro adoro per la sua magia e non solo per il Natale per tutto il mistero che porta con sè. Sono sposata con Giorgio dal 1991. Ho due figli; Domenico detto Niko che ha 31 anni ed è un archeologo, Raffaela detta Faffy che ha 29 anni ed è un Design. Sono un amante dei gatti o meglio una gattara vera e propria, amo la solitudine come questi ultimi e soprattutto adoro leggere. Scrivo da molto tempo! Tre anni fa ho pubblicato il mio primo racconto “DORMIMONDO” che sarà ripubblicato in una nuova edizione a marzo del 2024; mentre nel novembre 2022 ho pubblicato “RISVEGLIO” , libro introspettivo che racconta di un viaggio che potrebbe capitare a chiunque di Noi. Da Napoletana adoro il mare che è il mio miglior amico e ispiratore, lo ascolto parlare attraverso il vento che mi riporta le emozioni del mondo che trasformo in righe nei miei libri.
 
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martedì 17 gennaio 2023

Manolo Trinci - Le Basi Proprio della Grammatica - Manuale di italiano per italiani

Manolo Trinci
Le Basi Proprio della Grammatica
Manuale di italiano per italiani

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 04 gennaio 2023
 
Prima del libro devo ammettere che ho scoperto il personaggio, l’autore intendo, su internet, precisamente sul social Facebook. I suoi video sulla grammatica italiana, sulla pronuncia e l’utilizzo di molti termini, mi hanno affascinato.
Ciò che ha attratto la mia attenzione è il “modus operandi” di Manolo Trinci, questo è il suo nome. Lui spiega, con accento marcatamente romano, penso che lo faccia di proposito, tutti gli errori ed orrori che noi Italiani (nome di popolo; a me hanno insegnato a scriverlo sempre con la maiuscola) commettiamo e lo fa attraverso simpaticissime vignette e/o con esempi concreti, reali, di vita vissuta, di linguaggio parlato. Il suo modo di porsi, simpatico e coinvolgente, rende l’ascolto e la visione di ciò che pubblica molto piacevoli perché le sue spiegazioni sono facili da comprendere e ricordare, anche per chi ha più memoria visiva che logica. Questo mi ha indotto a comprare il suo libro, che pubblicizza sui suoi canali social, infatti è lì che l’ho adocchiato per caso!
Il testo è chiaro e semplice con precisazioni essenziali e con la deliziosa aggiunta di 80 vignette. È vero che oggi tutti utilizziamo il correttore automatico, io lo faccio per gli accenti, o il controllo ortografico e grammaticale fornito anche dal pacchetto - Office Word -  ma scrivere e parlare correttamente in lingua italiana non sono competenze semplici neppure per chi è laureato in materie umanistiche; l’errore e/o l’orrore sono dietro l’angolo. Da pagina 7:
<< “Orrori grammaticali” sono stati commessi 
senza processo e relative pene;
abbiamo assistito a “stragi di congiuntivi”
senza poterle segnalare all’ONU 
per un intervento dei caschi blu; … >>.
I miei errori e orrori sono frutto d’ignoranza, lo ammetto, sono una testa dura, e molte regole studiate le ho dimenticate; ma se penso alla grammatica e alle sue regole rammento un po' di latino prima dell’italiano; sarà l’incubo della versione di latino al liceo che si ripresenta; ma devo anche tollerare che l’essere bilingue non aiuta. Sono Italiana, parlo e scrivo in italiano ma penso in due lingue ovvero l’italiano e il napoletano. Il napoletano è lingua con tanto di grammatica e su questo non voglio discutere. (Non so scrivere in napoletano, troppo difficile per me!).
Mi capita spesso di pensare che sono fortunata, perché parlo molto ma molto velocemente, troppo celermente per molti, così nessuno, neppure all’università, si è mai accorto che quando parlo in una sola lingua, rallento a ‘velocità normale’, perché nella mia testa automaticamente traduco prima di dare fiato alle trombe. Non so se questo accade anche ad altre persone, è un atto involontario e automatico per me, ma succede. Questo libro, quindi, mi è molto utile sia per scrivere che per parlare; ad esempio io e gli accenti gravi o acuti che siano siamo nemici mortali, come le doppie, spesso e volentieri il dubbio in italiano mi assale perché in lingua napoletana ‘incasiamo la mano’ - trad. esageriamo abbondantemente - anche con le consonanti, ma sono altresì convinta che parlare e scrivere correttamente sia importante, sono, anche, forme di rispetto verso la nostra lingua e la nostra cultura.
In questo libro - Le Basi Proprio della Grammatica - si vuole aiutare il lettore a “far pace” con la lingua italiana e questa è, da quanto ho compreso dal libro, la simpatica missione e passione del nostro autore, Manolo Trinci, ovvero dimostrare a tutti che la nostra lingua è bellissima ma è anche ‘alla portata di tutti’. Come dico spesso: - la cultura è magnificentissima; essere colti e capaci di utilizzare al meglio ciò che si è appreso, quindi essere intelligenti, risulta sexy ed elegante e sono qualità e competenze non soggette a invecchiamento ma solo a glorifica maturazione! -
Da pagina 8:
<< A tutti capita di sbagliare e non è un crimine.
C’è sempre speranza di migliorare. >>.
Questo libro ritengo che possa essere utile, anzi necessario, a me in primis, ma anche a tutta quella schiera di giornalisti, politici, influencer, blogger, opinionisti, presentatori e scrittori vari che spesso e volentieri non sbagliano solo nello scrivere ma anche nel parlare e la loro indifferenza e tolleranza verso gli orrori ed errori che commettono, verso la lingua italiana, sono maledettamente irritanti ma, con impegno e volontà, si possono risolvere anche in maniera semplice e divertente. L.Ch. Come scrive l’autore del libro a pagina 12: 
<< Che la grammatica sia con te! >>. 

Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri. 📗📘📙📖📖
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Ps. Sono tra quelle persone che non solo s’irritano quando sbagliano nello scrivere e nel parlare, ma si vergognano ancora tantissimo! #LuigiaChianese 


TRAMA
Le Basi Proprio della Grammatica
Manuale di italiano per italiani
di Manolo Trinci
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Lo sappiamo: la grammatica, come l'aritmetica, incute soggezione. Sarà colpa del nome, sarà perché alle regole noi italiani reagiamo con fastidio. Ma poi che importa fare errori nello scrivere, l'importante è farsi capire, no? Devono pensarla così amici e conoscenti, influencer e politici che non si lasciano frenare dai dubbi e scrivono post, tweet e stories tralasciando la forma. Eppure la forma dice molto, tanto quanto i contenuti. E un messaggio intenso se contiene uno strafalcione rischia di diventare oggetto di derisione e imbarazzo per chi l'ha scritto. Questo libro non vuole dare tutte le risposte ai dubbi grammaticali che quotidianamente ci assillano. Anzi, è bene continuare a farsi domande, fermarsi e controllare prima di scrivere. Se il libro di grammatica delle elementari è sepolto dalla polvere in solaio questo libro è un prontuario semplice e divertente per tutti, dai grandi scrittori ai poveri corteggiatori on line.
 
Editore: Bompiani - 8 maggio 2019
Lingua: ‎Italiano
Copertina rigida: ‎288 pagine
ISBN-10: 8845298655 - ISBN-13: 978-8845298653


CENNI SULLA VITA di:
Manolo Trinci
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Manolo Trinci  è nato a Roma nel 1984 ed è scrittore e bibliofilo. Dal 2015 gestisce e anima su Facebook la pagina “Gram-modi” dove raccoglie errori di grammatica e posta vignette che spiegare le regole grammaticali. Dialoga con una community di circa trentamila persone appassionate di libri, grammatica e scrittura.
 
La grammatica è un diritto e un dovere, certo non presente nella carta costituzionale, rivendicato come fondamentale. Ma (ancora più importante rispetto ai proclami dei pedanti) la grammatica è una necessità per farsi capire bene dagli altri e una ricchezza per le varie forme di comunicazione. Non è qualcosa di astratto e difficile ma è decisamente alla portata di tutti. Manolo Trinci
 

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giovedì 23 giugno 2022

Toshikazu Kawaguchi - 川口 俊和 - Il Primo Caffè Della Giornata

Toshikazu Kawaguchi
Il Primo Caffè 
Della Giornata

Mugnano di Napoli (Na) 
10 giugno 2022
 




Scegli la tua sedia preferita.
Ordina un caffè caldo.
Qualcosa di straordinario sta per cominciare.
LE CINQUE REGOLE PRNCIPALI DA SEGUIRE:
1. Le uniche persone che si possono incontrare 
nel passato sono quelle entrate nel caffè.
2. Qualunque cosa si faccia quando si è nel passato, 
non si può cambiare il presente.
3. La sedia che riporta nel passato è occupata, 
perciò bisogna aspettare che si liberi.
4. Quando si arriva a destinazione, 
non ci si può alzare dalla sedia.
5. Il viaggio comincia quando viene versato il caffè 
e dura solo finché il caffè è caldo.
E tante altre piccole regole!
 
Queste sono le 5 regole di base per vivere e assaporare il caffè in una piccola caffetteria nel cuore del Giappone, precisamente in un locale che si affaccia sul porto di Hakodate, e, soprattutto, queste sono le 5 regole fondamentali per poter viaggiare nel tempo, nel passato o nel futuro.
Da pagina 116:
<< I veri sentimenti della gente 
non sono in bella vista. >>.
Questo è il terzo capitolo di quella che io chiamo la “Saga del Caffè Nipponico”. I primi due romanzi, che hanno scalato le classifiche mondiali, divenendo dei casi editoriali, sono: #FinchéIlCaffèèCaldo e #BastaUnCaffèPerEssereFelici.
Anche in questa terza e breve opera, scritta in maniera chiara e semplice, si rivive un’esperienza magica che richiede volontà e coraggio; il coraggio di sapersi guardare dentro, di perdonare e di perdonarsi, per imparare ad affrontare il presente, il futuro e le sfide della vita con maggiore serenità.
Sono tanti i personaggi tra vecchi e nuovi tra cui: Yayoi, Todoroki, Reiko, Reiji, Nagare, Saki, Kazu e la piccola Sachi Tokita colei che ora verserà il caffè per viaggiare nel tempo; sono tutti personaggi positivi, coraggiosi e dolcissimi, tutto il libro è votato alla positività, al trovare un giusto equilibrio e la giusta armonia con se stessi e con gli altri.
Da pagina 160:
<< Si rese conto del fatto che, per quanto sia difficile,
basta una sola rivelazione per trasformare la vita. >>.
Il messaggio di questo libricino è cristallino; il testo ha lo scopo di mettere in evidenza quanto anche le più piccole cose, quelle a cui spesso non si presta attenzione, per abitudine o per semplice negligenza, cose a cui non si dà importanza, siano, invece, parte essenziale della quotidianità e come siano fondamentali per una vita serena.
A volte si dimentica della felicità, sia di provare felicità, sia di costruire la propria e l’altrui felicità.
A volte si dimentica della piacevolezza che si prova ad avere accanto la persona che si ama, come se fosse una cosa scontata.
Nella vita, invece, non bisogna mai dare per scontato nulla, soprattutto le persone, le loro azioni e le loro parole.
Questo è lo spirito del racconto, questa è la bellezza del vivere. Consiglio questa terza lettura, semplice ma appassionante. L.Ch.
Il mio voto, da 1 a 5, nella scala gradimento libri, 
è un bel 2 e mezzo! L.Ch. 📗📘📚🕮🕮
 
TRAMA
Il Primo Caffè Della Giornata
di Toshikazu Kawaguchi - 川口 俊和 -
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Nel cuore del Giappone esiste un luogo che ha dello straordinario. Una piccola caffetteria che serve un caffè dal profumo intenso e avvolgente, capace di evocare emozioni lontane. Di far rivivere un momento del passato in cui non si è riusciti a dare voce ai propri sentimenti o si è arrivati a un passo dal deludere le persone più importanti. Per vivere quest'esperienza unica basta seguire poche e semplici regole: accomodarsi e gustare il caffè con calma, un sorso dopo l'altro. L'importante è fare attenzione che non si raffreddi. Per nessuna ragione. Ma entrare in questa caffetteria non è per tutti: solo chi ha coraggio può farsi avanti e rischiare. Come Yayoi, che, privata dell'affetto dei genitori quando era ancora molto piccola, non crede di riuscire ad affrontare la vita con un sorriso. O Todoroki, cui una carriera sfavillante costellata di successi non ha dato modo di accorgersi della felicità che ha sempre avuto a portata di mano. O ancora Reiko, che non ha mai saputo chiedere scusa all'amata sorella e ora si sente schiacciata dal senso di colpa. E Reiji, per cui una frase semplice come «ti amo» rappresenta ancora un ostacolo invalicabile. Ciascuno vorrebbe poter cambiare quello che è stato. Riavvolgere il nastro e ricominciare da capo. Ma cancellare il passato non è la scelta migliore. Ciò che conta è imparare dai propri errori per guardare al futuro con ottimismo. Torna Toshikazu Kawaguchi e con il suo nuovo libro invita i lettori a scoprire che la felicità si nasconde ovunque se solo impariamo a guardare con il cuore. L'importante è avere una tazza di caffè in mano.
 

CENNI SULLA VITA di:
Toshikazu Kawaguchi
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Toshikazu Kawaguchi è nato a Osaka, in Giappone, nel 1971, ha lavorato come drammaturgo e ora lavora come sceneggiatore e regista. Con "Finché il Caffè è Caldo", suo romanzo d'esordio, ha vinto il Suginami Drama Festival, il suo “ Basta un Caffè per Essere Felici” ha conquistato il pubblico e ora con il terzo tempo della serie, “ Il primo caffè della Giornata”  sta riscuotendo notevole successo.

Editore: Garzanti
1° edizione: 7 gennaio 2022
Lingua: Italiano
Traduzione: Claudia Marseguerra
Copertina flessibile: 180 pagine
ISBN -10:881181894X - ISBN -13:978-8811818946 
Dimensioni:14 x 1.5 x 21.5 cm
 

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martedì 6 aprile 2021

Toshikazu Kawaguchi - 川口 俊和 - Basta un Caffè per Essere Felici

Toshikazu Kawaguchi

川口 俊和

Basta un Caffè 

per Essere Felici

 

Recensione – Opinione di

Luigia Chianese Books Review Blogger

Blog Libri e Opinioni

@LibrieOpinioni

Mugnano di Napoli

17.03.2021

 

Accomodati a un tavolino,

Gusta il tuo caffè.

Lasciati sorprendere dalla vita.

Anche questo testo, come il primo: Finché il Caffè è Caldo (clicca per la mia recensione) è un libro semplice e profondo allo stesso tempo.

In quest’ altra opera si scoprono altre due regole; riassumo le precedenti per completezza:

1. Le uniche persone che si possono incontrare nel passato o nel futuro sono quelle che sono state nel caffè.
2. Qualunque cosa si faccia o si dica nel passato o nel futuro questo non cambierà mai il presente.
3. Per tornare dal passato o andare nel futuro, bisogna sedersi solo ed unicamente su quella sedia
e non bisogna alzarsi da quella sedia altrimenti si ritorna immediatamente al presente.
4. Esiste un limite di tempo che si può stare nel passato o nel futuro ed è scandito dal caffè, quindi ricordati di gustare il caffè a piccoli sorsi prima che si raffreddi e di berlo tutto; non lasciare per alcuna ragione che il caffè si raffreddi altrimenti diventerai un fantasma e resterai bloccato su quella sedia.
5. Chi si è seduto su quella sedia una volta per viaggiare nel tempo non può farlo una seconda volta.
Si aggiunge la 6° regola: Bisogna avere almeno 7 anni per versare il caffè ed essere una donna della famiglia Tokita.

E la 7° regola: Se si è incinte di una femmina, durante la gravidanza non si può versare il caffè, perché in quei momenti il “potere di far viaggiare nel tempo” passa automaticamente dalla madre alla figlia.

Se vogliamo dirla tutta s’intuisce anche una nuova cosa che la cerimonia del versare il caffè si conclude sempre nello stesso modo con la formula: 

<< L’importante è bere il caffè finché è caldo.>>. 

Tante piccole scoperte che fanno piacere a coloro che hanno amato il primo volume.

Le 4/5 storie narrate sono di una delicatezza estrema e raccolgono, in maniera dolce, la gentilezza emotiva della filosofia nipponica.

Anche questo è un testo motivazionale, direi educativo e filosofeggiante, un po' come le nostre favole di Esopo, che raccontano una storia per insegnare qualcosa.

In questo caso riprendendo la citazione di Fëdor Dostoevskij riportata in prima pagina precisamente alla 7°:

<< La cosa più difficile nella vita è vivere senza mentire.>>,

e dopo aver letto con piacere queste storie, mi viene fuor un pensiero facile, quasi banale ma non troppo: Gli imprevisti nella vita capitano e sono inevitabili, alcune volte, ma questi imprevisti non vanno corretti ad agni costo e non dobbiamo necessariamente sentirci perennemente in colpa se, di questi imprevisti, siamo concausa, soprattutto se non si può porre rimedio per quanti sforzi si possano fare.

In pratica dobbiamo imparare a perdonare prima noi stessi e poi gli altri, dobbiamo concederci di essere felici nonostante i dolori e le difficoltà! Sembra un pensiero ordinario ma non è così facile da attuare, spesso ci puniamo da soli anche senza rendercene conto, perché ci sembra giusto così, ma nella realtà la cosa migliore che possiamo fare, per rispettare la nostra vita, è cercare, sempre o nei limiti del possibile, di essere felici.

Torniamo al libro; Lettura coinvolgente, ritmo lento, più del precedente, stile molto simile al primo, quindi molto armonioso, sono buona nel dire che è sulla stessa scia, riusciamo a scoprire ancora di più sulla vita dei personaggi principali, ma ci sarà di sicuro altro da sapere, tra cui il perché la madre di Kazu non è voluta o potuta ritornare dal passato e abbia scelto o sia stata costretta a diventare un fantasma, per questo attenderemo il prossimo volume! Resta un testo piacevole da affrontare che lascia spunti di riflessione individuali ma anche da condividere. L.Ch. Il mio voto è: 3 su 5 📚📚📚🕮🕮

 

TRAMA

Basta un Caffè per Essere Felici

Di Toshikazu Kawaguchi

川口 俊和

Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Accomodati a un tavolino. Gusta il tuo caffè. Lasciati sorprendere dalla vita.   L'aroma dolce del caffè aleggia nell'aria fin dalle prime ore del mattino. Quando lo si avverte, è impossibile non varcare la soglia della caffetteria da cui proviene. Un luogo, in un piccolo paese del Giappone, dove si può essere protagonisti di un'esperienza indimenticabile. Basta entrare, lasciarsi servire e appoggiare le labbra alla tazzina per vivere di nuovo l'esatto istante in cui ci si è trovati a prendere una decisione sbagliata. Per farlo, è importante che ogni avventore stia attento a bere il caffè finché è caldo: una volta che ci si mette comodi, non si può più tornare indietro. È così per Gotaro, che non è mai riuscito ad aprirsi con la ragazza che ha cresciuto come una figlia. Yukio, che per inseguire i suoi sogni non è stato vicino alla madre quando ne aveva più bisogno. Katsuki, che per paura di far soffrire la fidanzata le ha taciuto una dolorosa verità. O Kiyoshi, che non ha detto addio alla moglie come avrebbe voluto. Tutti loro hanno qualcosa in sospeso, ma si rendono presto conto che per ritrovare la felicità non serve cancellare il passato, bensì imparare a perdonare e a perdonarsi. Questo è l'unico modo per guardare al futuro senza rimpianti e dare spazio a un nuovo inizio.

Editore : Garzanti (14 gennaio 2021)
Lingua : Italiano
Lingua Originale: giapponese
Copertina flessibile : 176 pagine
Dimensioni : 21.7 x 1.5 x 14.4 cm

VITA di:

Toshikazu Kawaguchi

川口 俊和

Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Toshikazu Kawaguchi è nato a Osaka, in Giappone, nel 1971, ha lavorato come drammaturgo e ora lavora come sceneggiatore e regista. Con "Finché il Caffè è Caldo", suo romanzo d'esordio, ha vinto il Suginami Drama Festival.

 


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