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lunedì 26 agosto 2024

Bruno Vitiello - Chiunque Nasce a Morte Arriva

Bruno Vitiello
Chiunque Nasce a Morte Arriva

Luigia Chianese Books Blogger
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 19 luglio 2024
 
“Chiunque Nasce a Morte Arriva” è un libro composto da ben 527 pagine comprese delle solite Note e Ringraziamenti più l’Epilogo. Ho apprezzato molto che all’inizio ci sia proprio una nota che riporti le “Ore Canoniche” visto che il tempo giornaliero, in questo testo, è così scandito, come dico sempre repetita iuvant; non a caso il libro inizia così: Roma, 10 aprile 1517, ai Vespri. I Vespri, l’autore si riferisce al tramonto che in inverno ricade intorno alle 16:00 in estate all’incirca alle 18:00. Da notare che non vi è l’indice per i XXXVII capitoli, peccato perché a me l’indice piace, mi dà senso di ordine.
Spesso Bruno Vitiello, l’autore, utilizza il termine “Urbe”, scritto in maiuscolo; tale parola è latina e tradotta significa città; ma quando è scritta con l’iniziale in maiuscolo, senza che sia preceduta da un punto fermo, assume un significato diverso, ovvero la città per eccellenza, cioè si parla di Roma. Come s’intuisce dalla data, 1517, ci troviamo in pieno Rinascimento che è quel periodo che noi consideriamo dalla metà del XV secolo, ovvero il 1450, fino alla fine del XVI secolo, ovvero il 1599.
In questo romanzo ritroviamo, di nuovo, come nel precedente, intitolato “I Delitti dell’Anatomista” e di cui troverete nota anche nel Blog, un Michelangelo Buonarroti, oramai quarantenne, in versione Detective, più maturo e sicuro di sé, anche più scontroso, sempre più spigoloso, sempre più arrabbiato per il suo aspetto poco piacevole e in perenne competizione con tutto e tutti, ma più forte e determinato, più curioso e più empatico. Nel precedente giallo storico, che non è necessario leggere per inquadrare questo nuovo racconto, Michelangelo, nelle indagini, era accompagnato dalle figure di Leonardo da Vinci, Fracastoro e Macchiavelli, questa volta, invece, Michelangelo investigherà sotto gli ordini del Papa Leone X, insieme al grande pittore Raffaello Sanzio, con cui è rivale, e l’alchimista e astrologo Svizzero Paracelso. Piccola deviazione: sul Blog Libri e Opinioni troverete delle brevissime note sulla vita di questi quattro personaggi.
Torniamo, però, a “Chiunque Nasce a Morte Arriva”. In questo libro - le storie e la Storia -, quella vera, con la S maiuscola, s’intrecciano; e le storielle, le fabule, per così dire, hanno il solo scopo di riempire dei piccoli “vuoti storici” per rendere più dinamico e avvincente il racconto. Come l’autore stesso ci dice, nelle “Note e Ringraziamenti”, per questo libro è stato fatto un grande lavoro di disamina di fonti storiche scritte e iconografiche, fonti artistiche e fonti religiose, senza trascurare le fonti politiche e militari; un lavoro notevole, direi da topo da biblioteca; ma con la preparazione di Vitiello non m’aspettavo di meno! E tutto questo lo si nota subito, dai primi capitoli, e soprattutto in quelli centrali, forse perché in alcuni momenti, forse troppi, per quanto l’avventura e il giallo siano interessanti, spesso, troppo spesso, l’autore si è lasciato andare a lungaggini su luoghi, discorsi e situazioni che comunque ritengo interessati, ma alleggerirle un pochino, secondo me, avrebbe reso il romanzo più fluido.
Bruno Vitiello, anche in quest’opera, ha ridimensionato, dalla leggenda, i grandi personaggi di cui si serve; li ha “umanizzati” nel senso che li ha resi meno straordinari e più vicini a tutti noi; ma non per impoverirli del loro acume, intelligenza, talento artistico o grandezza storica, ma per evitare i soliti stereotipi o meglio “immagini codificate” su di loro, e poter ricostruire le loro personalità. A proposito di personalità, tutti e tre, Michelangelo, Raffaello e Paracelso, vengono introdotti ad uno ad uno nel racconto con un escamotage molto efficace: ovvero attraverso il loro lavoro e con esso viene subito chiarito il loro atteggiamento e le loro caratteristiche sia fisiche che morali. Certo tutto ciò “allunga la lettura” ma è sempre piacevole scavare nella vita di persone così importanti per la storia dell’umanità. Mi ha colpito la figura di Raffaello Sanzio, così vanesio, così leder e soprattutto così emotivo. Il suo lasciarsi trascinare dalle passioni è un istinto naturale che non riesce a domare infatti vive tutto con grande intensità, soprattutto l’amore. L’autore, inoltre, ha messo in atto qualcosa di magistrale: ovvero nei discorsi dei personaggi, mai ha utilizzato termini non pertinenti all’epoca e mai ha messo in bocca a personaggi, di tale levatura, parole e/o discorsi non conformi al loro modo d’intendere la realtà e non solo; la verità storica, di ciò che hanno scritto e detto è presente nei loro pensieri e nel loro modus operandi e per fare ciò, l’autore, si è “ausiliato”, passatemi il termine, di dizionari storici e non solo; un immenso lavoro che rende ancora più straordinario questo testo.
In definitiva posso dire che questo libro è una grande avventura che sa trascinare il lettore accanto ai personaggi, in quelle strade, in quei palazzi sfarzosi, in quelle botteghe malfamate e in quegli intrighi; è un lavoro ricco di suspense e di mistero che lascia il lettore pienamente soddisfatto; consiglio vivamente questo libro di Bruno Vitiello. 
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 4 Libri. 📕📗📘📙🕮
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Bruno Vitiello - Chiunque Nasce a Morte Arriva
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Note Storiche
Riprese da internet e/o dai libri di scuola:

Il Rinascimento: fu un periodo storico che si sviluppò in Italia tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'Età Moderna in un arco di tempo che va dalla metà del quindicesimo secolo, (1450 circa) fino alla fine del sedicesimo secolo (1599 circa).
 
L’Umanesimo: fu un fenomeno culturale che prese vita in Italia negli ultimi anni del XIV secolo (1300) e che si sviluppò in Europa nel Quattrocento.
 
Papa Leone X: nato Giovanni di Lorenzo de' Medici (Firenze, 11 dicembre 1475 –Roma, 1º dicembre 1521), è stato il 217º papa della Chiesa cattolica dal 1513 alla sua morte. Giovanni era il secondogenito di Lorenzo de' Medici e Clarice Orsini e portò alla corte pontificia lo splendore e i fasti tipici della cultura delle corti rinascimentali. Fu l'ultimo papa a essere semplice diacono al momento dell'elezione.
 
Michelangelo Buonarroti: noto semplicemente come Michelangelo nato a Caprese il 6 marzo 1475 e morto a Roma, 18 febbraio 1564; è stato un pittore, scultore, architetto e poeta italiano. Fu protagonista del Rinascimento italiano, già in vita fu riconosciuto dai suoi contemporanei come uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.

Raffaello Sanzio: Urbino, 28 marzo o 6 aprile 1483 – Roma6 aprile 1520) è stato un pittore e architetto italiano, fra i più celebri del Rinascimento. Considerato uno dei più grandi artisti di ogni tempo e fra i massimi interpreti del concetto estetico del Bello, Raffaello ha vissuto una parabola lavorativa relativamente breve, ma estremamente prolifica e profondamente innovativa per le numerose opere iconiche e per il modo in cui queste sono state prodotte, avvalendosi di una bottega altamente strutturata e composta da numerosi professionisti di altissimo livello e varie discipline che il maestro dirigeva e a cui affidava buona parte del suo lavoro. La "maniera" di Raffaello fu di vitale importanza per lo sviluppo del linguaggio artistico dei secoli a venire, sia per emulazione da parte dei suoi collaboratori che ne portarono avanti il linguaggio per decenni in tutta Europa.

Paracelso: Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim, detto Paracelsus, o Paracelso nato a Einsiedeln, 14 novembre 1493 e morto a Salisburgo, 24 settembre 1541; è stato un medico, alchimista e astrologo Svizzero è una delle figure più rappresentative del Rinascimento. Egli è anche noto per aver battezzato lo zinco, chiamandolo zincum, ed è considerato come il primo botanico sistematico. Si laureò all'Università di Ferrara, più o meno negli stessi anni in cui vi si laureò Niccolò Copernico. Fino al 1500 la composizione e i mutamenti della materia erano spiegati sulla base della dottrina dei quattro elementi di Aristotele: acqua, aria, terra e fuoco. Paracelso, per la prima volta, aggiunse ad essa una teoria che contemplava tre nuovi principi della materia (sale, zolfo e mercurio), contrassegnata dalla presenza di spiriti della natura responsabili delle sue trasformazioni e cambiamenti. Egli inoltre rifiutò l'insegnamento tradizionale della medicina, dando vita a una nuova disciplina, la iatrochimica, basata sulla cura delle malattie attraverso l'uso di sostanze minerali.
 
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TRAMA
Chiunque Nasce a Morte Arriva
di Bruno Vitiello 
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Roma, 1517. Due spie del Papa vengono trovate morte a pochi giorni di distanza. Non ci sono tracce di ferite né di avvelenamento. Leone X vuole affidare le indagini a uomini di fiducia che possano, senza dare nell'occhio, indagare nei vicoli e nelle osterie più malfamate come nei più lussuosi palazzi della città, seguendo l'unica pista disponibile: una meretrice che è stata vista fuggire dal luogo in cui è stato scoperto l'ultimo cadavere. L'incarico ricade così su Raffaello, noto donnaiolo nonché il pittore più richiesto del momento, Michelangelo, il genio introverso che si è già distinto per il suo acume investigativo, e infine Paracelso, medico e alchimista svizzero famoso per i suoi metodi rivoluzionari. I tre si troveranno a perlustrare l'Urbe in lungo e in largo visitando ospedali e postriboli, tuguri e ville patrizie, partecipando a banchetti e a misteriose operazioni alchemiche. Ma non sarà facile scoprire la verità nella sordida Roma papale, dove congiure e corruzione sono all'ordine del giorno e l'Inquisizione è pronta a scatenare la sua forza contro ogni sospetto di stregoneria. Chi o che cosa ha ucciso le migliori spie del Papa? Si tratta di veneficio oppure di sortilegio? I tre improvvisati investigatori dovranno fornire una risposta per la salvezza di Leone X e della Chiesa stessa, prima che sia troppo tardi... Dopo "I delitti dell'anatomista" Vitiello torna con un nuovo giallo storico dalle atmosfere ancora più cupe. Un avvincente intrigo dalla sorprendente risoluzione.
 
Editore‏: ‎ Giunti Editore
Prima Edizione italiana: 26 giugno 2024
Lingua‏: ‎ Italiano
Copertina flessibile‏: ‎ 528 pagine
ISBN-10‏: ‎ 8809926315
ISBN-13‏: ‎ 978-8809926318
 
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CENNI SULLA VITA di:
Bruno Vitiello
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Nel 1990 si è laureato in lettere moderne presso la facoltà di lettere e filosofia dell'Ateneo Federico II di Napoli, dove ha svolto per tre anni l'attività di assistente alla cattedra di storia del Rinascimento, conseguendo nel 1994 il dottorato di ricerca in storia moderna con uno studio sulla scienza anatomica di Michelangelo. È un appassionato lettore e prolifico autore all'interno del genere fantascientifico. Ha esordito professionalmente come scrittore nel 1989 con il racconto La linea gialla, pubblicato sulla rivista Futuro Europa edita dalla Perseo Libri di Bologna (una delle maggiori case editrici specializzate nel settore in Italia). Bruno Vitiello si dedica da molti anni all'attività di narratore, critico e saggista nel campo della science-fiction (narrativa scientifica), genere letterario nato negli U.S.A. negli anni '20 del Novecento e diffusosi anche in Italia, dai primi anni '50, con il nome di fantascienza coniato per l'occasione da Giorgio Monicelli, primo curatore editoriale della rivista Urania della Mondadori, ancora oggi la principale pubblicazione specializzata italiana nel settore. Dopo aver esordito con un racconto sulla rivista Futuro Europa nel 1989, Bruno Vitiello ha continuato a pubblicare narrativa fantascientifica su diverse testate specializzate, sia in Italia che all'estero. Bruno Vitiello ha numerose pubblicazioni al suo attivo e svariate traduzioni all'estero; suoi romanzi e racconti sono apparsi in Francia, Spagna, Stati Uniti d'America e su riviste internazionali in lingua inglese e tedesca. L'autore ha all'attivo anche due romanzi, La venere nera (tradotto anche in inglese e francese) e Progetto Michelangelo, entrambi pubblicati con discreto successo di pubblico e di critica. Per molti anni ha insegnato presso il liceo statale Alessandro Manzoni di Latina, ma dal 2014 è professeur détaché di italiano e latino nella Scuola Europea di Bruxelles I.
 
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lunedì 15 aprile 2024

Luca Doninelli - Nero Fiorentino

Luca Doninelli
Nero Fiorentino

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 08 aprile 2024
 
Quando ho scelto di comprare questo libro ci sono stati vari fattori che mi hanno convinto ad acquistarlo. Il primo fattore è stato la trama, veramente magnifica e ambiziosa, ero carica di aspettative; il secondo fattore è stato la copertina con la Cupola di Santa Maria del Fiore in Firenze di Filippo Brunelleschi, mi sono illuminata, già mi aspettavo chissà quale intrigo; il terzo e ultimo fattore, che mi ha fatto aprire il portafoglio e spendere questi 18,00€, e non sono pochi, è stato l’aver letto, sull’aletta posteriore del libro, la mini biografia dell’autore, un curriculum imponente, una marea di libri scritti e premi vinti e, soprattutto, con la seconda ristampa del libro in meno di quattro mesi nel medesimo anno; e a questo punto mi son detta: Si! Sarà un bel romanzo, lo compro! Ed è arrivata la delusione fin dalle prime cinquanta pagine. 
Da principio mi ero entusiasmata perché il testo parte con un bel elenco dei personaggi principali in ordine di apparizione, e io amo quando gli autori fanno ciò, poi mi sono afflosciata come un orologio di Dalì. Ci ho impiegato giorni per finirlo, anche se è di appena 270 pagine, scritte con un bel carattere grande che non stanca gli occhi, altra cosa che apprezzo tantissimo ed è motivo di scelta nell’acquisto di un libro. Non amo, però, lasciare i libri a metà, e non ho rinunciato neppure questa volta, ma proprio non sono riuscita ad apprezzare lo svolgimento dell’intreccio, sono arrivata alla fine, delusa e annoiata in un caldo pomeriggio di aprile.
Voglio essere chiara, l’autore, Luca Doninelli, ha una bella scrittura, una grammatica curata e precisa, non ci sono imperfezioni, ha ottime capacità narrative con una scelta linguistica adatta per la maggior parte degli utenti, ma è esageratamente prolisso. Troppo! Veramente troppo. In questo libro ci si perde in discorsi e situazioni inutili, che potrebbero essere spiegate con molto meno. Certo l’autore, forse, avrà voluto dare un’aria nostalgica e noir al giallo, ma da lettrice di gialli e thriller penso che abbia esagerato un po' troppo. Mentre leggevo, e immaginavo le scene nella mia mente, pensavo: adesso arriva al punto, adesso capirò il perché di tante spiegazioni, ma a metà libro, ancora non si veniva a capo di nulla, solo una testa piena di confusione tra situazioni e personaggi.
Sono però arrivata in fondo, perché oramai volevo solo sapere non chi avesse commesso gli omicidi o il mandante e neppure il perché, volevo solo sapere dove sarebbero andate a finire le misteriose tavole prospettiche del Brunelleschi.  So, ovviamente, che è un racconto di fantasia ma almeno una curiosità andava soddisfatta ma sono rimasta amareggiata. Alla fine penso che questo grande intrigo, lungo ben quindici anni, non è centrato sulle tavole del Brunelleschi ma sulle vite delle persone e sulle scelte che compiono e che, in un modo o nell’altro, riescono a mutare i destini di tanta gente innocente; il “Fattore Umano”, citato dall’autore, è il vero fulcro dell’intero racconto.  Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 Libri. 📕📗🕮🕮🕮
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NOTE (Riprese da vari siti internet)
Filippo Brunelleschi
e Le Tavole Prospettiche
Filippo Brunelleschi è nato a Firenze nel 1377 ed è deceduto nel 1446; è nato da padre notaio, ebbe una formazione culturale di tipo umanistico, ma presto i suoi interessi si volsero alle arti, praticando la professione dell’orafo e dello scultore, e successivamente all’architettura. Studiò a Roma e viaggio moltissimo, tali studi e viaggi gli diedero modo di conoscere l’architettura antica, spingendolo, poi a dedicarsi a rilievi condotti con tecniche scientifiche. La sua profonda conoscenza della scienza, soprattutto dei procedimenti geometrici, matematici e ottici lo portarono ad un grande risultato  intorno al 1413, con la Tavoletta Prospettica che rappresentava il Battistero di S. Giovanni a Firenze. Antonio Manetti, biografo di Brunelleschi, nel 1475 descrisse l’esperimento.
Brunelleschi, su una tavoletta di forma quadrata con lato di mezzo braccio, all’incirca circa 30 cm, aveva dipinto il Battistero di S. Giovanni a Firenze con i suoi intarsi marmorei precisamente «che non è miniatore che l’avessi fatto meglio». Per dimostrare la convergenza dell’immagine dipinta con quella reale, nella tavoletta fu praticato un buchino svasato verso il retro del dipinto, in modo che l’occhio di chi avrebbe osservato, posto a circa 60 cm all’interno della porta centrale del Duomo, avrebbe potuto percepire l’immagine reale della scena. Con l’aiuto di uno specchio sorretto dall’altra mano, e regolato a distanza opportuna, poi, l’osservatore, avrebbe potuto visualizzare l’immagine dipinta ma riflessa nello specchio per ammirare la perfetta coincidenza dell’immagine dipinta con quella esistente. La verosimiglianza era evidenziata anche da un effetto illusorio ottenuto da una lamina d’argento che nel dipinto cospargeva l’area del cielo, al fine di ottenere un’immagine riflessa del cielo reale. 
Per risolvere l’inversione tra destra e sinistra, con cui l’immagine riflessa dallo specchio mostrava il dipinto, venne eseguito con rovesciamento simmetrico. Questo metodo, escogitato da Brunelleschi, aveva lo scopo di dimostrare la precisione di un disegno realizzato con la geometrica definizione di un punto di vista ovvero la posizione dell’occhio dell’osservatore. Per rendere inconfutabile la validità della sua costruzione, Brunelleschi scelse un edificio già esistente, e non immaginario, in modo da verificarne i risultati. Con la seconda tavoletta fece la stessa cosa, realizzata in Piazza della Signoria, con la vista di Palazzo Vecchio e della Loggia dei Lanzi; ma la posizione angolata non presentava una simmetria come nella prima tavoletta e pertanto non adottò l’espediente del foro e dello specchio. Ritagliata però la parte del cielo sul dipinto, era possibile far collimare il profilo degli edifici disegnati con quello dell’immagine reale e verificarne la perfetta coincidenza visiva. Insomma questi due esperimenti hanno fondato la prospettiva lineare chiamata anche prospettiva artificiale, secondo costruzioni scientifiche. 
I capisaldi di questa scienza prospettica sono conosciuti come «Regola Brunelleschiana» E sono:
-        Rappresentazione è basata sulla definizione di un punto di vista, dal quale partono i raggi visivi che formano la piramide visiva;
-        Immagine prospettica non è altro che l’intersezione della piramide visiva con il piano del quadro;
-        Linee parallele convergono in un punto (punto di fuga);
-        Punto di fuga delle rette perpendicolari al quadro coincide con il punto di vista centrale (punto principale);
-        Rette inclinate a 45° rispetto al quadro convergono in punti (punti di distanza) posti dal punto principale a distanza pari a quella del punto di vista dal quadro.

Il Fattore Umano
: titolo originale in lingua ingleseThe Human Factor, è un romanzo di Graham Greene pubblicato nel 1978. Il Fattore Umano racconta la storia di Maurice Castle, un anziano e stimato agente segreto britannico il quale svolge un lavoro di tipo burocratico nella sede centrale dell'MI6Castle conduce apparentemente una tranquilla esistenza in Inghilterra: vive con la moglie Sarah e il figlio Sam in campagna e si reca al lavoro a Londra in treno. Castle ha conosciuto Sarah in Africa; la donna è di colore e, per salvarla da un campo di prigionia sudafricano, Castle ha ottenuto l'aiuto di un comunista e, in segno di gratitudine, si è impegnato a fornire ai servizi sovietici informazioni segrete sull'Africa. I servizi segreti britannici si rendono conto della fuga di notizie dalla sezione nella quale lavora Castle, ma la loro inchiesta porta al colpevole sbagliato: il collega di Castle Arthur Davis, il quale viene eliminato da Percival, uno dei capi dell'MI6. Il ruolo di Castle nella fuga di notizie è tuttavia scoperto da Muller, un collaboratore sudafricano dello spionaggio inglese. Castle si sente braccato e infine viene costretto dai sovietici a un isolamento perpetuo a Mosca, senza speranza di potersi ricongiungere con i familiari, confinati in Inghilterra.
Henry Graham Greene
 è nato a Berkhamsted, il 2 ottobre 1904 ed è morto a Corsier-sur-Vevey, il 3 aprile 1991. È stato uno scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, agente segreto e critico letterario britannico. Le sue opere esplorano la morale ambivalente e le questioni politiche del mondo moderno. Greene fu uno scrittore impegnato molto popolare. Rifiutò sempre l'etichetta di romanziere cattolico per quella di romanziere anche cattolico, tuttavia i temi religiosi, in particolare cattolici, furono alla radice di molti suoi scritti, specialmente i quattro romanzi La roccia di BrightonIl nocciolo della questioneFine di una storia e Il potere e la gloria. Opere come Un americano tranquilloIl nostro agente all'Avana e Il fattore umano mostrano il suo grande interesse per le operazioni di politica internazionale e di spionaggio. Greene soffriva di un disturbo bipolare che ebbe una profonda influenza sulla sua scrittura e lo portò a degli eccessi nella vita privata. In una lettera a sua moglie Vivien, Greene scrisse di avere «un carattere profondamente incompatibile con la vita domestica quotidiana» e che «sfortunatamente, la malattia è una parte rilevante di una persona»

 
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Grazie!
 
TRAMA
Nero Fiorentino
di Luca Doninelli
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Nella tarda estate del 2010 Firenze è una città immobile, sonnolenta, da camera con vista, che detesta le novità e ogni invito al cambiamento. Eppure nel suo ventre si agitano forze inquietanti e oscure: nell'interrato di un palazzo del centro storico, sede della casa di moda Dombey & Son, fa la sua apparizione uno strano reperto. La segretaria generale Loredana Fallai decide di farlo valutare a Oreste Marcucci, storico dell'arte e suo ex amante, che riconosce le tavole progettate dal Brunelleschi per studiare la prospettiva, un oggetto della cui esistenza ormai tutti dubitavano. L'indomani Fallai viene trovata uccisa con un colpo di pistola alla tempia, le tavole scompaiono e di Marcucci si perdono le tracce. Quindici anni dopo il mistero non è stato svelato. Ma quando viene lanciato un concorso per il completamento della facciata di San Lorenzo, un evento che chiama in città le più grandi archistar del mondo, la sequenza di omicidi e misteri si riavvia. La prima delle nuove vittime è Paolo del Chierico, ex amministratore delegato della casa di moda. Sua sorella Lucia e la fidanzata Giulia Landi, assieme a Maria Giovanna, la figlia di Fallai, indagano per mettere ordine in una vicenda apparentemente priva di senso e dare pace a chi non c'è più.
 
Autore: Luca Doninelli
Editore: ‎Bompiani
Prima Uscita Italiana: 30 agosto 2023
Costo Cartaceo: € 18.00 (all'aprile 2024)
Lingua: ‎Italiano

Copertina flessibile: ‎274 pagine
Dimensioni: ‎15 x 1.75 x 21 cm
ISBN-10: ‎8830107298
ISBN-13: ‎978-8830107298
Generi – Etichette: Giallo Storico Narrativa Thriller Storico
 

CENNI SULLA VITA di:
Luca Doninelli
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Doninelli, Luca. – Scrittore, critico letterario e giornalista italiano è nato a  Leno, vicino Brescia, 1956. Laureatosi in Filosofia a Milano, ha poi insegnato Etnografia Narrativa all’Università Cattolica di Milano. Oggi è docente di Storytelling alla Iulm. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche, tra cui: Il Giornale e Avvenire. Ha pubblicato i romanzi I Due Fratelli (1990) ma è con il romanzo La revoca del 1992 che ha vinto il premio Selezione Campiello e con la raccolta di racconti Le decorose memorie del 1994/1995 è stato supervincitore del premio Grinzane Cavour. 
Dopo La verità futile (1995) e Talk show (1996), racconto di una puntata di un famoso programma televisivo di talk show, con La nuova era del 1999 si è aggiudicato il premio Grinzane Cavour. Del 2001 è La mano, centrato sulla figura di un musicista rock, e di tre anni più tardi il pluripremiato Tornavamo dal mare (2004). A questi hanno fatto seguito fra gli altri: La polvere di Allah (2007), storia di un’amicizia coltivata tra due protagonisti di culture completamente diverse, Fa' che questa strada non finisca mai (2014), Le cose semplici (2015), finalista al Premio Campiello, La conoscenza di sé (2017), Tre casi per l'investigatore Wickson Alieni (2018), Premio Strega ragazze e ragazzi 2019, La dieta sono io (2019), L'imitazione di una foglia che cade (2020) e Tu credi che io dorma (2021), a seguire La Colpa di essere Nati. Scritti sui “Promessi Sposi” (2023), Nero Fiorentino (Agosto,2023)
 
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