martedì 20 settembre 2022

José Saramago - Le Intermittenze Della Morte

José Saramago

Le Intermittenze Della Morte

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 01.09.2022
 
“ Il giorno seguente non morì nessuno.
Il fatto, poiché assolutamente contrario alle norme di vita, causò negli spiriti un enorme turbamento…”.
Questo è l’incipit e senza girarci intorno vi dico subito che questo romanzo è un capolavoro! Piazzatelo sotto le etichette-generi che volete: Dark Fantasy solo Fantasy, Fiction Gotica, Narrativa ma anche Narrativa Gotica o Narrativa Moderna e Contemporanea non ha importanza, io mi sono divertita dalla prima all’ultima parola, sono rimasta esterrefatta. Ho sorriso, ho provato suspense, ho gioito, mi sono fatta venire l’ansia, ero troppo preoccupata per la Morte, pardon  - morte - con la minuscola, poi leggendo il libro capirete il perché, ma sono sempre stata dalla sua parte; l’ho adorata, l’ho adorato. Per me siamo di fronte ad una delle più belle manifestazioni di Narrativa Umoristica che abbia mai letto, ora che le grandi case editrici lo piazzino sotto l’etichetta/genere desiderano resta il punto centrale: questo lavoro è grandioso! Persino la maphia, si! Con la ph, mi raccomando, che è notoriamente una bruttura, è stata uno spasso! Da pagina 62:
<< Si potrebbe pensare che, dopo tanti e tanto vergognosi cedimenti
quali erano stati quelli del governo durante i tiremmolla delle transazioni con la maphia, fino all’estremo di consentire che  degli umili e onesti impiegati pubblici
passassero a lavorare a tempo pieno per l’organizzazione criminale,
si potrebbe pensare, dicevamo, che non sarebbero possibili maggiori bassezze morali.
Purtroppo, quando si avanza alla cieca  nei pantani terreni della realpolitik,
quando il pragmatismo s’impossessa della bacchetta  e dirige il concerto 
senza badare a cosa c’è scritto nello spartito, è più che sicuro che 
la logica imperativa del degrado finisca per dimostrare che, in definitiva,
c’era ancora qualche gradino da scendere.>>.
A questo punto devo raccontarvi della parola maphia: nella mia lingua il ph si legge F ma ad un certo momento sono stata così immersa nel racconto che ho iniziato a leggerlo ad alta voce, alle 3.00 del mattino, inventandomi intonazioni e voci e rendendo la – maphia – ancora più comica fermando il fiato su - ma - e poi sospirando il ph mentre leggevo. Volevo sentire nel corpo la storia, volevo farne parte! Il racconto è entrato nel mio cervello, solo Shining di Stephen King aveva mai fatto tanto in me! La vicenda narrata ti risucchia in un tornado di avvenimenti e informazioni, non riesci e non vuoi perdere una virgola, un punto, una maiuscola o una minuscola. E bisogna anche prestare attenzione a chi dice cosa e a chi fa cosa. È un delizioso inferno in terra, drammatico e tragico, ma comico all’eccesso! La scrittura, fitta, intensa e dinamica, scorre come la vita, senza sosta; l’autore, José Saramago, premio Nobel per la Letteratura  ricordiamolo, è padrone di un linguaggio raffinato, perfetto, e lo esibisce in una performance magistrale. La vicenda è incredibile, la location perde importanza nella realtà, i personaggi deliziosi, lo stile da premio Nobel insomma non si può chiedere di più! Il finale? Be’! Il finale scioglie il cuore! L.Ch.

Lo so non è una recensione ma una manifestazione d’amore per questo libro e questo autore, quindi avete già capito che nella mia scala da 1 a 5,  di gradimento libro, il mio voto è 5; forse di più! L.Ch.
 
TRAMA
Le Intermittenze Della Morte
di José Saramago
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Un paese senza nome, 31 dicembre, scocca la mezzanotte. E arriva l'eternità, nella forma più semplice e quindi più inaspettata: nessuno muore più. La gioia è grande, la massima angoscia dell'umanità sembra sgominata per sempre. Ma non è tutto così semplice: chi sulla morte faceva affari per esempio perde la sua fonte di reddito. E cosa ne sarà della chiesa, ora che non c'è più uno spauracchio e non serve più nessuna resurrezione? I problemi, come si vede, sono tanti e complessi. Ma la morte, con fattezze di donna, segue i suoi imprendibili ragionamenti: dopo sette mesi annuncia, con una lettera scritta a mano, affidata a una busta viola e diretta ai media, che sta per riprendere il suo usuale lavoro, fedele all'impegno di rinnovamento dell'umanità che la vede da sempre protagonista. Da lì in poi le lettere viola partono con cadenza regolare e raggiungono i loro sfortunati (o fortunati?) destinatari, che tornano a morire come si conviene. Ma un violoncellista, dopo che la lettera a lui indirizzata è stata rinviata al mittente per tre volte, costringe la morte a bussare alla sua porta per consegnarla di persona.
 
Editore:‎ Feltrinelli (24 gennaio 2013)
Lingua: ‎Italiano
Copertina flessibile: ‎ 224 pagine - Dimensioni ‏ : ‎ 13 x 1.42 x 19.99 cm
ISBN-10: ‎ 8807881357 - ISBN-13:‎ 978-8807881350

Oppure:

Editore: Einaudi; EINAUDI edizione (15 novembre 2005)
Lingua: ‎Italiano
Copertina rigida: ‎205 pagine ­ Dimensioni: ‎14.5 x 1.7 x 22 cm
ISBN-10: ‎ 8806179373 - ISBN-13: ‎ 978-8806179373

Traduttrice Rita Desti

 
CENNI SULLA VITA di:
José Saramago
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
José Saramago nato in portogallo, Azinhaga nel 1922 – e morto a Tias,  Isole Canarie nel 2010, è stato narratore, poeta e drammaturgo portoghese, ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1998. Costretto a interrompere gli studi secondari fece varie esperienze di lavoro prima di approdare al giornalismo che ha esercitato con successo su vari quotidiani. Dopo il romanzo giovanile Terra e due libri di poesia caratterizzati da una forte sensibilità ritmico-lessicale, si è rivelato acquistando fama internazionale con un'originale produzione narrativa in cui rielaborazione storica e immaginazione mistica e allegorica, realtà e finzione si mescolano in un linguaggio tendenzialmente poetico e vicino ai modi della narrazione orale. Tra le sue opere più note pubblicate da Feltrinelli: Il vangelo secondo Gesù CristoCecitàTutti i nomi, L'uomo duplicatoL'ultimo QuadernoDon Giovanni o il dissoluto assolto. Riconosciuto come uno degli autori più significativi del Novecento, la sua produzione spazia dalla poesia al romanzo, dal teatro La seconda volta di Francesco d'Assisi e Nomine Dei ai racconti storici. Intellettuale raffinato e impegnato, ha spesso fatto discutere per i suoi racconti dissacranti che colpiscono al cuore i mali della nostra società. Nel 1998 l’Accademia di Svezia gli ha conferito il Premio Nobel per la Letteratura premiando le sue qualità di scrittore ma anche l’uomo delle battaglie civili. Fissa in una frase il perché del proprio scrivere: “Le parole sono l’unica cosa immortale: quando uno è morto, ai posteri rimangono solo loro". Tra le pubblicazioni più recenti per Feltrinelli figurano: nel 2012 Lucernario, romanzo giovanile perduto e ritrovato; nel 2014 Alabarde Alabarde; nel 2019 Diario dell'anno del Nobel.
 
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