(Henry Charles "Hank" Bukowski Jr)
Donne
Recensione - Opinione
di
Mugnano di Napoli (Na) – 23.10.2022
Questo libro di Charles Bukowski è intitolato - Donne - e di questo tratta, ma è come parla di loro che è eccezionale perché è
incredibilmente affettuoso, brutale, crudele, dolce, esagerato, erotico,
poetico, sensuale, sguaiato, sincero, vivo, volgare, ma la parola che più
indentifica l’autore è crudo. Lui necessita delle donne; anzi vive per tre
cose: scrittura, alcol e donne; queste sono le sue fonti, questi i suoi bisogni
primari. Sappiamo chi è Charles Bukowski non abbiamo bisogno che ci sia
qualcuno che ce lo dica, lui si descrive da solo magnificamente; Da pagina 56:
<< Ero un burbero. Ero squinternato.>>.
Odiava la gente e soprattutto stare in mezzo alla gente, lui è
scivolato nella vita per caso e per caso viveva! E anche questo piaceva alle
donne, sia alle donne che lui voleva, desiderava e aveva, e ne erano tante, sia
a quelle che lui disprezzava. Lui, anche in questo lavoro, è stato diretto, non
allusivo, e ha descritto molto di se stesso, ma l’ha fatto attraverso la sua
ossessione per le donne; le loro gambe, i loro capelli e la loro testa. Da pagina 180:
<< Non metto mai in mostra la mia volgarità.
Aspetto che arrivi da sola. >>.
Con le donne è stato crudele, spesso infantile, violento e
strafottente, ha ferito ed è stato ferito, e senza l’alcol, la sua benzina, si
sarebbe ammazzato da tempo, prima che nel 1994 una leucemia fulminante lo
portasse via da noi a 73 anni. A quanto traspare da questo lavoro letterario, e
non solo, l’alcol e le donne l’hanno salvato da suicidio certo. Sembra assurdo
ma è così; Da pagina 192:
<< La gente doveva tenersi occupata nell’attesa di
morire.>>.
Ha avuto donne di ogni tipo ed a modo suo le ha amate o almeno
apprezzate, di sicuro le ha usate e molte hanno usato lui, ma senza di loro forse
non avrebbe scritto. Di loro diceva, tra le altre cose; Da pagina 203:
<<Ogni donna è diversa.
In genere sembra che sia una combinazione
tra bello e brutto…
magiche e tremende allo stesso tempo.
Comunque sono felice che
esistano.>>.
Il realismo sporco di Charles
Bukowski è divertente, a volte patetico, spesso ripetitivo, ma se ci s’immerge
completamente può spaventare, perché ti entra nell’anima, ti fa scavare in te
stesso, ti tira un pugno in faccia lasciandoti tramortito e cosciente
ma ti fa vacillare; infatti è così facile cadere nelle braccia dell’alcolismo e
lui ne è sempre stato consapevole; Da pagina 185:
<< Ecco qual è il problema con il bere,
pensai, mentre me ne
versavo uno.
Se succede qualcosa di brutto bevi per dimenticare,
se succede qualcosa di bello bevi per festeggiare,
e se non succede niente bevi per far succedere qualcosa.>>.
È come se una parte di lui, vero o inventata che sia, esistesse in
ognuno di noi, o perlomeno ci fa sospettare che esista e che possa spuntare
fuori. Lui ha la grandezza di vomitarcelo addosso come
una brutta
marca di cherry bevuta per compiacere una donna.
Nella mia scala, da 1
a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 4 Libri.
#LuigiaChianeseBooksReviewBlogger
TRAMA
Donne
Charles Bukowski
Le donne per Bukowski (forse non soltanto per lui) sono state
un'attrazione costante e prepotente, un sogno e un bisogno che non si è mai
interrotto, un desiderio che non ha mai conosciuto pause. In questo, che è il
suo romanzo più esplicitamente erotico, Bukowski racconta con strepitosa
immediatezza le sue avventure d'amore, vere o immaginarie che siano. Storie
tumultuose, incontri tra lo sguaiato e il grottesco, memorabili o miserabili
prodezze, dialoghi enormemente e dolcemente sboccati, sullo sfondo di
un'esistenza randagia, segnata da maratone alcoliche, assillata dalla ricerca
di denaro, vissuta sempre e rigorosamente «on the road». Un mondo di picari
audaci e pezzenti che nessuno ha saputo far vivere nelle pagine di un romanzo
con l'intensità e l'efficacia di Bukowski.
Editore:
TEA; 6° edizione (5 marzo 2020)
Lingua:
Italiano – Traduzione di: Simona Viciani
Copertina
flessibile: 318 pagine Dimensioni: 12.8 x 2 x 12.8 cm
ISBN-10:
8850246986 - ISBN-13: 978-8850246984
CENNI SULLA VITA di:
Charles Bukowski
Henry Charles "Hank" Bukowski Jr
Henry
Charles "Hank" Bukowski Jr., nato Heinrich Karl Bukowski,
noto anche con lo pseudonimo di Henry Chineski, suo alter ego letterario
nato a Andernach, 16 agosto 1920 e morto a Los Angeles il 09
marzo 1994 è stato un poeta e scrittore statunitense.
Ha
scritto sei romanzi, centinaia di racconti e migliaia di poesie, per un totale
di oltre sessanta libri. Il contenuto di questi tratta della sua vita,
caratterizzata da un rapporto morboso con l'alcol, da frequenti esperienze
sessuali, descritte in maniera realistica e senza troppi eufemismi, e da
rapporti tempestosi con le persone. La corrente letteraria a cui spesso viene
associato è quella del Realismo Sporco.
Dopo
essersi diplomato alla Los Angeles High School, frequentò il L. A. City College
(università) per due anni, seguendo corsi di arte, giornalismo e
letteratura. Mentre studiava là, si associò brevemente con un gruppo di
nazisti, il German-American Bund (Amerika deutscher Volksbund), che prese poi
in giro in “Panino al Prosciutto”. Per un po' frequentò anche
gruppi di estrema sinistra.
Nella
poesia "Cosa penseranno i vicini" viene sfatata per
l'ennesima volta una delle svariate leggende che gli furono attribuite nel
corso degli anni, quella di essersi schierato con le frange estremiste di destra: "non
ero schierato con nessun gruppo o ideologia. in realtà nell'insieme l'idea
della vita e della gente mi ripugnava ma era più facile scroccare da bere a
quelli di destra che alle vecchie nei bar"
«Al
L.A. City College, poco prima che cominciasse la seconda guerra mondiale, mi
atteggiavo a nazista. Distinguevo a fatica Hitler da Ercole e non poteva
importarmene di meno. Era soltanto lo stare seduti a lezione e sentire tutte le
prediche patriottiche su come dovremmo andar lì e fare del nostro meglio, mi
vennero a noia. Decisi di diventare l'opposizione. Non mi prendevo il tempo
neppure per informarmi su Adolf, semplicemente sputavo qualsiasi cosa che
pensavo fosse malvagia o bestiale.»
(Politics, A
sud di nessun nord) Il 22 luglio 1944, con la seconda guerra
mondiale che ancora infuriava, fu arrestato dagli agenti del FBI a
Filadelfia, in Pennsylvania (dove viveva in quel periodo), con l'accusa di
renitenza alla leva e fu tenuto per diciassette giorni in prigione, per
non aver dichiarato i suoi spostamenti all'esercito. Sedici giorni dopo non
superò un esame fisico-psicologico e fu dichiarato non adatto al servizio
militare. In futuro parteciperà ad alcune campagne pacifiste, ma sarà
sostanzialmente disinteressato dalla politica:
«La
differenza tra dittatura e democrazia è che in democrazia prima si vota e poi
si prendono ordini, in dittatura non dobbiamo sprecare il nostro tempo andando
a votare.».
A
tredici-quattordici anni bevve per la prima volta il vino, grazie al suo amico
William “Baldy” Mullinax (chiamato nei libri Eli La Crosse), figlio di un
chirurgo alcolizzato.
“Questo
mi aiuterà per tanto tempo”, scrisse in seguito, descrivendo l'inizio del suo
amore a vita con l'alcol.
«Se
succede qualcosa di brutto si beve per dimenticare; se succede qualcosa di
bello si beve per festeggiare;
e
se non succede niente si beve per far succedere qualcosa.» (Women, Donne)
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