La
Cena
Recensione - Opinione di
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Mugnano di Napoli (Na)
– 21 settembre 2023
Andiamo
diritti al punto, questo libro è brutto. Commento lapidario ma è così.
Prevedibile, assurdo e di una banalità immensa. Dalla trama, riportata
nell’aletta della copertina, non sembrava male, al momento dell’acquisto. Una
storia affascinante: due coppie di genitori, di due ragazzi innamorati, genitori
che si incontrano, forse, per la prima volta, verità nascoste, sospetti e una
bella cena svedese di fine anno tutta da scoprire; sembrava interessante come
libro, diverso dai soliti thriller psicologici, ma non lo è stato.
Il più, del libro, è stato prevedibile e scontato ed il finale
orribile, direi sciocco. Tutto il libro è sempliciotto! Faccio, però, un passo
di lato per spiegarmi.
L’autore Martin Österdahl è Svedese, ha studiato in Russia e ama la Russia, fin
qui nulla di strano; anzi è fantastico immergersi in altre culture e altri modi
di vivere ma, forse, tutto, in questo lavoro è stato troppo sopra le righe. Per
capirci, è rientrato tutto nel cliché: “su a nord” - sono distanti, freddi e poco socievoli? - Direi
di Si! Se teniamo in considerazione questo libro.
I sette personaggi del libro sono decisamente strani. Non so se le
persone, realmente, in Svezia si comportino a cena, a lavoro e nella vita, nel
modo in cui si comportano i personaggi di questo libro; ma diciamolo pure: ad
educazione, nel libro, stanno messi, tutti, nessuno escluso, male, ma proprio
male.
Questo giudizio così forte, forse, nasce dal fatto che sono Italiana e
ancor di più Partenopea e che determinati rapporti sociali e atteggiamenti
verso gli altri, “verso gli ospiti” nel caso del libro, sono la base del vivere
civile e dello stare insieme. Il dare importanza e priorità a certe cose,
rispetto ad altre, è necessario nella vita di tutti i giorni, qui, invece, è tutto
sottosopra, senza motivo.
Ad esempio: a lavoro, non te ne strafreghi se dal tuo magazzino, dove
solo tu e il tuo collega avete le chiavi, hanno rubato dei super narcotici
potentissimi, e te ne vai a casa, lasciando a terzi il confronto con la polizia,
soprattutto se il responsabile della struttura sei tu. In questo libro si! Si
lasciano addirittura i pazienti della clinica, prossimi alla morte, senza i medicinali
essenziali per contrastare i dolori, e si va via, senza sapere se nella notte
del 31 dicembre, in Svezia con la neve ovunque, questi medicinali verranno
rimpiazzati e quando. Il comportamento, però, di ogni singolo personaggio mi ha
lasciato basita, non si salva nessuno, o troppo invadenti o troppo distanti,
non vi è misura. Mi chiedo, tutti psicopatici o grande licenza narrativa?
Amicizie che nascono, e si ritengono forti, sulla base di poche
chiacchiere, per poi distruggersi in un niente, per divergenze di opinioni su un argomento.
Traumi esistenziali esasperati all’ennesima potenza e mal spiegati.
Sospetti su cose essenziali della vita, altamente sottovalutati, direi
estremamente sottovalutati; come i dubbi sulla paternità dei propri figli.
Atteggiamenti verso gli altri al limite del ridico. Ma dai! Chi,
invitato ad una cena per il 31 dicembre, se ne sta lì ad essere giudicato e
insultato ripetutamente dai padroni di casa? Ma chi, padrone di casa, manda
quasi a quel paese gli invitati e subito dopo si allontana dalla sua stessa dimora
per poi farvi ritorno fingendo che nulla sia accaduto e ripetendo gli stessi schemi?
Sul serio gli Svedesi si comportano così? Non credo proprio, almeno spero!
Faccio presente che il libro è ambientato per una parte intorno
all’anno 2001 e l’altra parte nel 2018, quindi siamo in un arco temporale quasi
recente, modernissimo, non stiamo parlando di stili di vita dei secoli scorsi.
Il racconto, infatti, si svolge su due piani temporali differenti ma le
omissioni e/o le spiegazioni dell’autore, generano disarmonia tra i due piani
temporali, una non affinità, inoltre, fanno intuire ogni cosa e, ripeto, il
finale è decisamente assurdo o, mi viene il sospetto, che la polizia Svedese, quella
del libro però, ha dei seri problemi d’investigazione!
Nell’aletta di copertina vi è scritto:
<< Un romanzo dal ritmo martellante,
che si
legge in una sola notte.>>.
Penso, invece, che in una sola notte si decida di usare questo libro
come zeppa sotto un mobile che cigola o come fermaporte! Sono arrivata in fondo
a libro e ho pensato: <<
Soldi Buttati>>. (€16,90) Altamente sconsigliato.
Luigia Chianese
Nella
mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 1 Libro, ma
giusto perché non ho previsto lo zero!
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TRAMA
La
Cena
di
Martin
Österdahl
Lillängen, notte del 31 dicembre. La neve
fiocca lenta sulla città ancora addormentata dopo i festeggiamenti, quando la
polizia si trova davanti uno spettacolo agghiacciante e inspiegabile: sul fondo
della piscina vuota di un'isolata villetta, tra i frantumi del vetro di copertura,
giacciono due corpi nudi, avvinghiati in una pozza di sangue. Solo poche ore
prima, Lisa e Mikael Kjellvander sono immersi nei preparativi per la serata più
attesa dell'anno. La figlia Ebba, diciassettenne, ha invitato il fidanzato
Marlon, un ragazzo ombroso, sempre vestito di nero, appassionato di musica.
Sarà l'occasione per i genitori di entrambi di conoscersi e per lei di vivere
un momento magico: dopo la cena, andrà a una festa e finalmente farà l'amore
con lui. Tutto deve essere perfetto. Ebba ha indossato un abito meraviglioso,
la tavola è imbandita, i calici stanno per essere riempiti di vino. Mancano
solo gli ospiti. Ma quando suona il campanello e Lisa e Mikael vanno ad aprire
la porta, quelli che si ritrovano davanti non sono affatto due sconosciuti. In
un crescendo scandito dal susseguirsi delle portate – dall'aperitivo al dolce –
il loro oscuro passato comune tornerà a galla: uno stillicidio di rivelazioni
che culminerà in un finale inaspettato.
Editore : Giunti Editore (30 agosto 2023)
Lingua : Italiano
Traduttrice : Sara Rossini
Copertina flessibile : 348 pagine
ISBN-10 : 8809977939 - ISBN-13 : 978-8809977938
CENNI SULLA VITA di:
Martin Österdahl
Martin Österdahl Svedese, è scrittore televisivo e supervisore
esecutivo dell’Eurovision Song Contest. La
Cena è il suo primo Thriller in Italia.
Ha studiato in Russia, studi dell'Europa orientale ed economia.
Ha lavorato per vent'anni in produzioni televisive ed è stato
contemporaneamente direttore dei programmi della televisione svedese. Il suo
interesse per la Russia e la sua cultura è cresciuto all'inizio degli anni '80.
Dopo aver studiato russo all’università e aver avuto più volte l’opportunità di
andare oltre la cortina di ferro, ha deciso di trasferirsi lì e finire lì la
sua tesi magistrale.
Gli anni Novanta furono un periodo molto emozionante per la
Russia e il 1996, con le elezioni presidenziali, fu un anno particolarmente
cruciale. Le Elezioni presidenziali in Russia del 1996 videro
contrapposti il Presidente uscente Boris Nikolaevič El'cin e lo
sfidante leader del Partito Comunista Gennadij Zjuganov e videro
il trionfo del primo con il 54% dei voti validi, tuttavia ci furono forti
critiche sia in Russia che all'estero sulla possibilità di frodi elettorali a
favore del presidente uscente e dell'interferenza degli Stati
Uniti a favore di quest'ultimo. Altro avvenimento importante del 1996 fu
nell'agosto 1996 quando El'cin concordò il cessate il fuoco con i ribelli
Ceceni. Vedere la storia in divenire ha ispirato Österdahl a scrivere il primo
romanzo della serie Max Anger, Ask No Mercy. La serie è stata venduta in più di
dieci territori e diventerà presto una serie TV importante.
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