La rete di protezione
Recensione - Opinione
di Luigia Chianese
Mugnano di Napoli
Giovedì 08 giugno 2017
Penso che stiamo arrivando alla fine della storia, e delle storie, del Commissario Montalbano. Mi aspetto, purtroppo, il finale a breve, perché quest'ultimo romanzo, a me, ne sembra l'anticamera.
Per lo stile, è sempre uguale, fedele a se stesso, anche se dettato. Due
indagini che si intrecciano; quella "personale, ufficiosa" e quella
"ufficiale". Personale e ufficiosa, quella della memoria; proiettata
verso il futuro quella ufficiale.
Vecchio e nuovo s' incontrano continuamente nel
modus operanti dei vari personaggi, e sopratutto
nei protagonisti; Montalbano, con le sue abitudini e la sua consapevolezza
degli anni che passano, e il giovanissimo Salvuzzo, con il suo amico Tindaro, e
le nuove tecnologie, saranno, forse loro, il nuovo modo di svolgere le
indagini?
Livia, sempre uguale, come il suo Salvo, un
nonnulla x litigare, x poi capire, accettare e superare ma soprattutto
consolarsi con Selene, cagnolina amabile. Anna Amato il passato che torna,
Luigino il futuro che avanza. Mimì, presente e passato, l'immutato donnaiolo
incallito, ma la cresciuta maturità di padre, che si umilia x proteggere.
Il futuro, il nuovo, che Montalbano non
conosce, ma che non gli interessa comprendere più di tanto, delega, a
Catarella, a Laura Infantino, ormai non può fare altro. Due storie che si
intrecciano nella "rete della mente" al solo
fine di proteggere.
Meraviglioso . . .
L.Ch.
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Trama:

P.S.:
iniziato il giorno mercoledì 07 giugno 2017 finito giovedì 08 giugno 2017
Nota: Comprato venerdì 02 giugno 2017 in una delle librerie di Napoli
(Piazza Dante, Portalba)
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Andrea Calogero
Camilleri – Vita (Cenni)
Ripreso da internet :
Andrea
Camilleri (Porto Empedocle, 1925), regista di teatro, televisione, radio e
sceneggiatore.
Ha insegnato regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte
Drammatica. Ha pubblicato numerosi saggi sullo spettacolo e il volume, I
teatri stabili in Italia (1898-1918). Nato a
Porto Empedocle (Agrigento), Andrea Camilleri vive da anni a Roma.
Dal 1939 al 1943, dopo un periodo in un collegio da
cui viene espulso, studia ad Agrigento al Liceo Classico Empedocle dove
ottiene la maturità classica senza dover sostenere l’esame a causa
dell’imminente sbarco degli alleati in Sicilia. A giugno inizia, come
ricorda lo scrittore, "una sorta di mezzo periplo della Sicilia a piedi o
su camion tedeschi e italiani sotto un continuo mitragliamento per cui
bisognava gettarsi a terra, sporcarsi di polvere di sangue, di paura".
S’iscrive all’Università (Facoltà di lettere) ma non si laureerà mai. Si
iscrive anche al Partito Comunista.Inizia a pubblicare racconti e poesie
e vince il Premio St Vincent. Dal 1948 al 1950 studia regia all’Accademia d’Arte Drammatica Silvio
d’Amico e inizia la sua attività di sceneggiatore e regista.Perde un concorso
per diventare funzionario Rai, ma dopo qualche anno inizia a lavorarvi. Nel
1958 porta in Italia il teatro dell'assurdo di Beckett con Finale di partita, prima al
teatro dei Satiri di Roma e poi in televisione con Adolfo Celi e Renato
Rascel. Insegna al Centro
Sperimentale di Cinematografia di Roma. Molte le produzioni Rai di cui si occupa,
particolarmente famosi gli sceneggiati del tenente Sheridan con Ubaldo Lay e
"Le inchieste del commissario Maigret" con Gino Cervi. Nel 1977
ottiene la cattedra di Istituzioni di Regia all'Accademia di Arte Drammatica.
La manterrà per vent'anni. L’esordio
in narrativa è del 1978 con Il
corso delle cose pubblicato da un editore a pagamento ed è un
insuccesso. Nell’80 pubblica
con Garzanti Un filo di
fumo, il primo romanzo ambientato nell’immaginario paese di Vigàta e
con questo romanzo vince il Premio Gela. Per 12 anni non escono più suoi romanzi. Nel 1992 pubblica per Sellerio La stagione della caccia. Nel
1994 con La forma
dell’acqua dà vita al personaggio del commissario Montalbano,
protagonista di una nutrita serie di romanzi. Da quel momento la sua produzione
è molto ricca e il successo immenso. Alla fine del 2002, accetta la nomina
a direttore artistico del Teatro Comunale Regina Margherita di Racalmuto. Nell’aprile
2003, in onore a Camilleri, il comune di Porto Empedocle assume come secondo
nome «Vigàta». Il 4 settembre 2008 vince il premio de Novela Negra RBA con
un inedito in lingua spagnola dal titolo La muerte de Amalia Sacerdote pubblicato in
Spagna nell’ottobre 2008 ed in Italia nel 2009 con il titolo La rizzagliata. Tra i premi che gli sono stati conferiti ricordiamo
il Premio Campiello 2011 alla Carriera e il Premio Chandler 2011 alla
Carriera. Tra le sue opere più recenti che non hanno come protagonista il
commissario Montalbano:
Il diavolo, certamente (2012), Dentro
il labirinto (2012), Il tuttomio (2013), La rivoluzione della luna (2013), Come la penso (2013), Inseguendo un'ombra(2014), Segnali di fumo (Utet
2014), Il cielo rubato.
Dossier Renoir (Skira 2014), Andrea
Camilleri incontra Manuel Vázquez Montalbán (Skira
2014), La relazione (Mondadori
2015), Il quadro delle
meraviglie. Scritti per teatro, radio, musica, cinema(Sellerio
2015), Le vichinghe
volanti e altre storie d'amore a Vigàta (Sellerio 2015) Topiopì(Mondadori
2016), L' altro capo del
filo (Sellerio 2016), La
cappella di famiglia e altre storie di Vigàta (Sellerio 2016), La
mossa del cavallo (Sellerio 2017), La rete di
protezione (Sellerio Editore Palermo 2017), La targa (Rizzoli
2017), Esercizi di memoria (Rizzoli 2017).
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