Il
Male allo Specchio
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Mugnano di Napoli (Na) - 08.06.2023
Destabilizzate in emozioni. Questa è la definizione
che mi è balenata nella mente alla fine del libro. Narra la storia di una
vendetta; una vendetta studiata, voluta, cresciuta per anni e ben ideata. Solo
che chi ha ideato questa vendetta non ha tenuto conto dell’imprevedibilità del
caso.
Iduccia Malacarne, l’ideatrice della vendetta, è
una scrittrice famosissima, autrice di libri erotici di successo, che lei
preferisce chiamare - libri di sentimento - ; da pagina 33
<< Erano Libri di Sentimento, diceva l’autrice,
non certo volumetti da casalinghe con le caldane.>>.
Iduccia era divenuta famosa da giovanissima,
pubblicando, sotto uno pseudonimo, il suo diario di adolescente, incorrendo,
poi, nelle ire della sua famiglia ovvero di suo padre, a causa delle scabrose
rivelazioni messe nere su bianco in quelle pagine. Era figlia di un notissimo
antiquario Ferrarese, un uomo molto ricco in soldi ma povero in amore. Iduccia era
cresciuta, per volere della matrigna, in un collegio importante in Svizzera,
dove aveva ricevuto anche una repentina e soprattutto non voluta - educazione
sessuale - da parte delle sue compagne e non solo da loro; non a caso i
suoi libri erano pieni di racconti
lesbici. Iduccia, non amata e quasi diseredata dal padre vive e cresce carica d’odio
e di risentimento. Sono lei ed il suo odio i protagonisti centrali della storia.
Ora Iduccia Malacarne è all’apice del successo e prossima a realizzare i suoi
propositi di vendetta maturati per 18 lunghi anni, ma si ammala dalla sindrome di Behçet, (Nota sotto), detto
anche morbo della Via della Seta. Per tale malattia è costretta a cercare una
sosia che la sostituisca in quella che dovrebbe essere la sua ultima
presentazione letteraria e con essa l’inizio dell’ultima fase di distruzione dei
suoi nemici, ovvero di tutti coloro che negli anni le hanno fatto del male.
In questo
piano diabolico è aiutata da due losche figure: la fedele governante Neide e
dal suo autista, tutto fare e devoto Athos, detto il samurai, per gli immensi
sacrifici che è disposto a fare per la sua Iduccia; entrambi sono legati a lei
da sentimenti di amore e odio. Non spoilero ma già vi accenno che saranno due
personaggi che ci sorprenderanno.
La
vicenda si svolge in Ferrara, nel 2002, e l’autrice, Gaia Conventi, è molto
abile nel descrivere, all’interno della storia, la piccola città, le sue
caratteristiche viuzze, il suo clima umido e le sue bellezze. La sosia di
Iduccia Malacarne dovrà essere Giulia Ferrari, di Trieste, studentessa fuori sede,
povera e cacciata dalla sua famiglia, quindi in perenne ricerca di denaro.
Piccola nota, la deliziosa e bisognosa Giulia non è proprio una santarellina,
visto che si è scopata il futuro marito della sorella a due mesi dal matrimonio di quest’ultima. Da pagina 49:
<< Ci sono sbagli che non fanno di noi cattive persone,
semplicemente ci rendono brave persone
che hanno commesso un
terribile torto.>>.
Ci
sono parti veramente interessanti nel libro, oltre alla vendetta in sé e alle
figure di Iduccia, Neide e Athos.
La
prima è la spersonalizzazione di Giulia da parte di Iduccia e della governante
Neide; spersonalizzazione che viene ben giostrata dall’autrice, senza essere
tediosa o pesante; da pagina 86:
<< È il più bel animale da compagnia che abbia mai
avuto,
una bambola in carne e ossa.>>.
Una
spersonalizzazione che nasce all’insaputa di Giulia ma da quest’ultima
sospettata e vissuta.
La
seconda è “la scelta” o la fermezza di cogliere l’attimo e di accettare tale spersonalizzazione
per costruirsi un futuro diverso; soprattutto dopo l’onta di fango e dolore che
ha gettato su sua sorella e sulla sua famiglia.
La
terza parte interessante è il finale perché ricco di suspense, ipnotico e
sicuramente molto originale e ben costruito.
Sono
due, invece, i personaggi che non ho apprezzato; perché le loro scelte sono
state un po' prive di buon senso e forse un tantino forzate; e sono la coinquilina
di Giulia ovvero Maristella e un loro amico, lo zerbino di Maristella, Marco.
Ciò
che disturba il lettore, secondo me, è che Maristella, all’inizio, fa ipotesi
senza movente e senza prove. La scelta, soprattutto da parte di Maristella, più
forzata, che non ho proprio amato, ad esempio, è stata quella di non voler
avvertire la famiglia che è viva e non comunicare, per giorni, alle forze
dell’ordine, di non dover cercare né lei e neppure Giulia nell’incendio dello
stabile dove vivevano; ma semplicemente, senza un concreto motivo o prove, lei
fa altro, pensa a Giulia. Questo mi ha disturbato, Maristella è un personaggio
necessario ma ciò che viene fabbricato intorno a lei e a Marco, per dare un
senso alle loro azioni/decisioni, per me, è forzato.
Gli
altri personaggi che entrano in gioco, invece, potevano essere tratteggiati con
maggiore caratterizzazione, ma nel complesso, potrebbe anche bastare perché il
racconto si evolve eccellentemente, anzi diventa sempre più interessante e avvincente
tanto da riuscire a tenere il lettore incollato alle pagine fino alla fine. È decisamente una piacevole lettura. Luigia Chianese
Nella
mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 e mezzo Libri. 📗📘🕮🕮🕮
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Nota:
La malattia di Behçet è un'infiammazione cronica dei vasi sanguigni (vasculite) che può causare ulcere dolorose della bocca e dei genitali, lesioni cutanee ovunque e problemi oculari. Anche le articolazioni, il sistema nervoso e l'apparato digerente possono infiammarsi.
TRAMA
Il
Male allo Specchio
Gaia
Conventi
Ferrara 2002. La sindrome di Behçet costringe
Iduccia Malacarne, scrittrice all'apice della fama, a cercare una sosia che la
sostituisca in quella che dovrebbe essere la sua ultima presentazione
letteraria. Ultima, per un patto stretto diciotto anni prima. Giulia,
universitaria e attrice alle prime armi, viene scelta per impersonare Iduccia…
Dovrebbe mantenere il più stretto riserbo ma, prima di scomparire, confida a
Maristella d'essere stata portata a Palazzo Malacarne. Quel SMS fa scattare il
piano diabolico di Iduccia perché nessuno deve saperla malata o fragile.
Maristella, con l'aiuto di Marco, si mette alla ricerca di Giulia. Anche
Iduccia resta vittima di un piano che neanche Athos e Neide, i suoi fidati factotum
e governante, riescono a impedire. Chi risorgerà dalle ceneri: Iduccia o
Giulia? Un romanzo sul tradimento, sulla fedeltà, sulla vendetta e… sulle
seconde opportunità.
CENNI
SULLA VITA DI
Gaia
Conventi
Gaia Conventi è nata a Goro, Ferrara, è diplomata al Liceo scientifico e ha
frequentato Scienze dell'Educazione all'Università di Ferrara. Scrive racconti
e romanzi tra cui gialli, noir e mistery, testi teatrali, ‘adattamento e la
regia di radiogialli, l’ideazione e la conduzione di eventi letterari. È
autrice e attrice di recital, sul web è ideatrice dei testi e co-conduttrice
delle dirette di Taimer, su Radio Bunker. il
programma che non era in programma. Attualmente (2023) insegna scrittura
creativa in un liceo ferrarese. Dal 2003, i suoi testi sono sempre ambientati a
Ferrara e provincia. Nel 2009 ha vinto il MystFest, Gran Giallo Città di
Cattolica.
Editore: Golem 9 giugno 2023
I Edizione: Collana Mondo Ombre Maggio 2023 - Lingua: Italiano - Editing: Patrizia Carrozza
Progetto Grafico, Collana e Copertina: Valentina Catto
Copertina flessibile: 240 pagine - Dimensioni: 21.1 x 2.5 x 15.2 cm - ISBN-10: 8892911546
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