martedì 3 ottobre 2023

Maurizio Dall'Omo - Omicidi Sincroni

Maurizio Dall'Omo
Omicidi Sincroni


Mugnano di Napoli (Na) – 18 Novembre 2022
 
Omicidi Sincroni - rientra certamente nella categoria Thriller; ne ha tutti gli elementi con tanto di Serial Killer disturbato e squadra investigativa anti crimine alle calcagna. È, però, principalmente, un Thriller Psicologico o meglio un Noir Filosofico. Per il lettore, devo dirlo, possedere piccoli elementi di filosofia e fisica non guasta per farsi piacere tale romanzo che, tra l'altro, è composto da ben 611 pagine e 32 capitoli, stampato con caratteri piccoli e fitti; tipo di stampa che i miei occhi odiano a morte!
La scrittura è chiara e raffinata e anche se sono espresse “teorie importanti”, da un punto  filosofico e fisico-quantistico, il testo non risulta difficile, perché l’autore è stato bravissimo a rendere fruibile il tutto. È un volumone piacevole da leggere, tutto da scoprire. 
Della storia narrata vorrei far notare che comprendere - il perché e il chi - degli omicidi sembra essere l’elemento di maggiore interesse, invece sono la mente e gli atteggiamenti del personaggio principale - Giacomo Ferretti – a prendere il sopravvento sul thriller stesso. O per lo meno lo è stato per me! Direi che in un primo momento mi ha ricordato il film - A Beautiful Mind - (Film del 2001 diretto da Ron Howard, dedicato alla vita del Matematico e Premio Nobel J.F.Nash jr., interpretato da Russell Crowe, e ispirato alla biografia di Sylvia Nasar, pubblicata in Italia col titolo - Il Genio Dei Numeri -), poi sono andata oltre e sono stata avvolta dal Noir Filosofico.
Giacomo, il vero protagonista del romanzo, ha più di quarant’anni, è un fisico, un quasi genio, ma con un problema immenso e non risolvibile: Giacomo è fortemente schizofrenico, drogato e anche mezzo alcolista, ma è sveglio e brillante anche se per la maggior parte della gente risulterebbe un pazzo! Non per il Vice Commissario Paolo Testa e per il Commissario Gianluca De Santis, quest’ultimo prossimo a essere nominato Vice Questore Aggiunto. Da più di 20 anni, i suoi due amici poliziotti, si fanno aiutare a  risolvere i casi più difficili proprio da Giacomo; perché Giacomo utilizza una teoria molto particolare. Giacomo crede che “siamo tutti interconnessi, intricati e impigliati”;  è la teoria dell’Entanglement e Giacomo divulga e utilizza questa teoria per scovare i criminali e lo fa con successo, ma ha difficoltà a farsi capire e ascoltare dai suoi circa trenta allievi all’università; non a caso le situazioni imbarazzanti proprio all'università non sono poche. Volendo semplificare al massimo, la teoria quantistica utilizzata dal protagonista, possiamo dire che Giacomo parte da questo paradigma o assioma, dipende dai punti di vista:  
“Tutto è uno, su un piano non visibile”
Lui crede in un legame naturale esistente fra le particelle che formano un sistema quantistico. In base a codesta correlazione quantistica lo stato quantico di ogni sistema costituente dipende istantaneamente dallo stato degli altri sistemi costituenti. Tale legame si mantiene anche quando le particelle sono a distanze molto grandi. Quindi anche gli omicidi che all’apparenza sembrano slegati tra loro, nello spazio e nel tempo, hanno un qualche legame.
O per lo meno questo è ciò che io ho compreso dalle teorie espresse nel libro dall’autore per bocca di Giacomo Ferretti. Facendola più semplice Da pagina 106:
<< Le coincidenze di per sé non esistono:
sono solo condizioni particolari legate tra di loro 
in maniera non causale.>>.
Pertanto, anche per questa sequenza di quattro omicidi, all’apparenza non connessi tra loro, viene richiesto in “via fortemente informale, come sempre” l’aiuto del fisico Giacomo Ferretti. Un'assistenza che spesso si rivela eccessiva, direi molto fuori dagli schemi e dal legale. Un aiuto importante, però, sia per il Commissario Gianluca De Santis, in quanto la soluzione di questi casi lo porterà diritto alla promozione a Vice Questore Aggiunto, ma anche per lo stesso Giacomo. All’inizio, per il nostro fisico, infatti, la collaborazione con la polizia, per questi quattro casi di omicidi, sarà più per provare, ancora una volta, la sua teoria dell’Entanglement, quindi una sfida personale, sia per liberarsi dalla sua ultima allucinazione ossessiva, ovvero la visione costante di una giovane e bellissima donna bionda che gli sorride con affetto; ma per finire, poi, per realizzare compiutamente il suo più grande desiderio. No spoilero! Per questa volta! Vi dovete leggere, anche voi, le 611 pagine con tutte le teorie filosofico-quantistiche e le simpatiche avventure mentali di Giacomo, per scoprirlo!
Ciò che mi ha affascinato non è stato solo il come si è arrivati al Serial Killer e il perché, o la spiegazione della teoria quantistica applicata, ciò che mi ha affascinato, al di sopra di ogni cosa, è stata la mente di Giacomo. Viaggiare con i suoi ragionamenti ed entrare nel suo mondo interiore, quello di uno schizofrenico, è stato surreale ed innovativo; è stato come condividere la diversità, quasi come connettersi con lui, praticamente la teoria quantistica dell’Entanglement fa presa sul lettore! Il trasformare un disturbo, come la schizofrenia, caratterizzato da eloquio e atteggiamento disorganizzato, da alterazione del pensiero, della percezione e dell’affettività, in un vantaggio logico comportamentale, poi, è stato eccezionale e magistrale da parte dell’autore, Maurizio Dall’Omo.
Alla fine di tutto, però, vi è una cosa che è al di sopra di ogni Filosofia, Ragionamento, Deduzione o Teoria Quantistica, ed è l’essenza di ogni essere umano: l’Ascolto e l’Amore. Queste sono, al fin fine, le interconnessioni più forti! Luigia Chianese  
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri. 📗📘📕🕮🕮
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TRAMA 
Omicidi Sincroni 
di Maurizio Dall’Omo
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Bologna, giorni nostri. Da quando, vent’anni prima, Giacomo si è improvvisato detective e ha conosciuto il giovane poliziotto Gianluca De Santis, i due non hanno più smesso di collaborare. Ogni volta che si presenta un caso complicato, malgrado i suoi problemi di schizofrenia, Giacomo viene chiamato a indagare dietro le quinte.
Nel frattempo, in seguito agli studi e a una spintarella è diventato docente di Fisica. Oltre ad insegnare, è mosso dalla voglia di divulgare al mondo le sue teorie – non convenzionali – sull’entanglement: “tutto è uno, su un piano non visibile”. Questa volta il suo impegno è richiesto su tre omicidi che non hanno nulla a che fare gli uni con gli altri se non il fatto che sono avvenuti tutti in paesini in provincia di Bologna nel giro di un mese. Tutto molto complicato, tanto più che, per Giacomo, l’inizio delle indagini coincide con la visione costante di una donna bionda e sorridente…
 
Note: 
Noir Filosofico
Ripresa da internet:  
dal sito di Fisica Quantistica e Filosofia  ( https://www.fisicalaterale.it/)
Togliete la recriminazione sociale del classico noir, la denuncia del marciume intriso nelle nostre dinamiche interpersonali, la politica, e metteteci dentro una visuale più ampia. 
Una visuale sulla vita, sulle ragioni principali dell’esistenza, sulle dinamiche del tutto. Tempo, spazio, fisica, logica, psicologia, vita. Tutta questa robetta qua. Prendetela, trasmutatela in domande irrisolte e incorniciatela con un bell’omicidio.
 
Note:  
Intervista a Maurizio Dall’Omo  di Radio Budrio
Clicca sulla parola: Intervista 
 
Maurizio Dall’Omo -  “Omicidi Sinconi”
Maurizio Dall'Omo parla con Ilaria Zavatti del suo ultimo libro. 
 
Paradigma: Esempio, modello.
Assioma: Verità o principio che si ammette senza discussione.
Assioma: Verità o principio che si ammette senza discussione.
 
CENNI SULLA VITA di: 
Maurizio Dall’Omo
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Maurizio Dall’Omo, è nato a Bologna nel 1983, diplomato in grafica pubblicitaria vive in collina con la moglie e i due figli. Sempre in viaggio per lavoro è lettore accanito – specie di gialli – sin da piccolo quando sfilò dalla biblioteca della IV elementare il primo libro: Il fantasma di Thomas Kempe.
Ha iniziato a sedici anni a scrivere poesie e a diciotto ha scritto il primo giallo che conserva in un cassetto. Ha poi iniziato la stesura della trilogia della quale Omicidi sincroni fa parte e che rispecchia le sue tante letture: psicologia (Sigmund Freud in primis), astrofisica e fisica quantistica, gialli, e… qualche libro di cucina.

Editore: ‎ Nolica Edizioni (4 novembre 2022)
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: 612 pagine
ISBN-13: ‎979-1280494481 - ASIN: ‎B0BKTSQY2R
Dimensioni: ‎13.9 x 3.8 x 20.4 cm
 
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lunedì 2 ottobre 2023

Mo Malø - (Pseudonimo di Frédéric Mars) - La Notte Bianca

Mo Mal
ø 
Pseudonimo di Frédéric Mars 
La Notte Bianca

Recensione - Opinione di

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Mugnano di Napoli (Na) – 13 agosto 2023
 
Tenetevi forte è un romanzo di 522 pagine, fitte fitte, quindi chi ama i “mattoni” è accontentato. Voglio essere chiara, in questo racconto nomi e luoghi sono un’impresa impronunciabile. Ci si immerge nel mondo del profondo Nord Europa, nel bianco dei ghiacci perenni. Da pagina 8:
<< Il silenzio profondo a volte è più spaventoso 
dei più lugubri lamenti.>>.
Il protagonista è Qaanaaq Adriensen un giovane quarantenne (42 e 45 anni; capirete la congiunzione), padre single di due gemelli adottati; è un eccellente criminologo di Copenaghen ed è Capitano della Omicidi della Polizia Danese, figlio d’arte in questo settore; essendo nativo di due tradizioni, Groelandese e Danese, viene spedito in Groenlandia, ai confini del Circolo Polare Artico, precisamente a Nuuk, più per punizione che per reale necessità. La Groenlandia è il luogo dove è nato e vissuto fino a tre anni, prima di essere adottato. È una terra che non conosce e che non sente sempre sua, fino a questa indagine che lo porterà fino alla città da cui lui stesso prende il nome: Qaanaaq.
L’ambientazione è sicuramente qualcosa che colpisce il lettore, infatti, la natura incontaminata, inospitale, fredda, è da un lato suggestiva e introspettiva e dall’altra spaventosa e tenebrosa; l’autore si lascia andare spesso e volentieri alle descrizioni paesaggistiche, come può essere la - whiteout - la notte polare e non solo.
I co-protagonisti sono in primis Rikke Engell, affascinante quanto fredda responsabile della polizia locale, una bellissima donna, quasi una valchiria moderna; ma Qaanaaq Adriensen viene, anche, affiancato dall’ispettore Apputiku Kalakek, detto Appu, che si farà riconoscere per i suoi innumerevoli silenzi e per le sue espressioni tipiche groenlandesi ma anche per il suo modo di vivere da autentico e fiero Inuit. Un ometto eschimese gentile, basso e con pancia prominente, un personaggio interessante e divertente.  
Il nemico sembra essere la Green Oil, una compagnia  canadese di estrazione petrolifera, ma non è il solo nemico; perché la trama e il dramma degli omicidi rituali, di cui si ha un unico indizio, dei - Tupilak -, ovvero delle piccole statuine d'orso realizzate in zanna d’animale, tipiche del folclore Inuit, si evolvono su più piani e la verità è il fine ultimo per il nostro Capitano della Omicidi Qaanaaq Adriensen. 
Da pagina 15:
<< La verità non era che un animale selvaggio in attesa del suo padrone.
Forse si meritava di essere addomesticata. Non di certo falsificata.>>.
I piani di lavoro, come scrivevo, su cui è incentrata l’intera storia, sono innumerevoli e sono intrecciati quasi in modo forzoso, forse perché la Groenlandia non ha poi così tanti abitanti, comunque i temi sono: la ricerca di se stessi e delle proprio passato per Qaanaaq; l’attaccamento di un popolo alle proprie tradizioni e radici; l’avidità economica di uomini di ogni strato sociale che vogliono sfruttare il profondo Nord a danno di altri, in particolare degli autoctoni; l’ambientalismo estremista; la corruzione; le brame politiche dei singoli e infine l’indipendenza della Groenlandia dalla Danimarca.
Tutto questo bel po’di cose, circa sette, s’intrecciano nel romanzo e lo rendono da una parte interessante dall’altra eccessivamente ingarbugliato, ma alla fine è la ricerca della verità ciò che conta. E per citare i continui modi di dire degli abitanti del Nord o le loro perle di saggezza, concludo con una frase che troviamo a pagina 225:
<< La storia non ha nome, figliolo. 
È sempre la somma di quello che tutti facciamo. 
Appartiene a tutti.>>.
Se amate le storie particolarmente intricate, gli esiti inaspettati e i colpi di scena gelati vi consiglio questo lavoro di Mo Malø. Piccola nota: il nostro autore ama così tanto i soprannomi che li utilizza anche nel suo stesso racconto. Perché Mo Malø non è altri che Frédéric Mars che utilizza uno dei suoi innumerevoli pseudonimi, questo è solo il più famoso e principale, ed è stato scelto perché la sua famiglia è di Saint-Malo, in Bretagna. Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 e mezzo
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Note
“Non era abituato a vedersi dettare l’agenda degli elementi. A Copenaghen, il vento al massimo rovesciava la spazzatura; la neve era una pioggia bianca che diventava fango quando toccava terra.
 
Lì, la natura assumeva tutt’altra realtà. Palpitava tutto attorno a loro, imponendo la sua legge, le sue buone notizie tanto quanto le cattive, la speranza e la disperazione, la vita ma anche la morte.”
 
TRAMA: 
La Notte Bianca 
Mo Malø 
(Pseudonimo di Frédéric Mars)
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Niente di buono può nascere dai sogni. Ogni inuit lo sa. Tutto ciò che il capitano della polizia di Copenaghen Qaanaaq Adriensen sa della Groenlandia è di esserci nato. Adottato a soli tre anni, è cresciuto in Danimarca, perciò adesso, nel volo verso Nuuk, la capitale più a nord del mondo, dove è chiamato a indagare su tre omicidi, prova una certa malinconia al pensiero di mettere piede su quella enorme macchia lattea che si vede dai finestrini. Ad aspettarlo, al suo arrivo, la polizia locale, capitanata dalla bionda e gelida Rikke Engell, insieme all'ispettore inuit Apputiku Kalakek. Qualcosa nell'accoglienza dei poliziotti lo mette in guardia: anche se è nato lì, il capitano Adriensen non è gradito. Tre operai della Green Oil, la compagnia petrolifera che opera in quella regione, sono stati trovati morti, appena riconoscibili per le orrende ferite che sono state inferte loro, e che fanno pensare all'attacco di un orso polare. Ma ci sono molte incongruenze in questa teoria: le porte dei bungalow in cui i tre abitavano non sono state scardinate; non ci sono impronte dell'animale sulla scena dei delitti, né altre tracce sui loro corpi. C'è un solo indizio, per quanto misterioso: in tutti e tre i bungalow sono stati trovati dei tupilak , piccole statuine d'orso del folclore inuit... L'indagine è appena cominciata, e il capitano Adriensen si ritroverà ben presto al centro di un intrigo in cui s'intrecciano violenza, politica, ecologia e spiritismo. Cercando di non soccombere alla malia del bianco intenso di quel luogo diverso da tutti, cui è impossibile restare indifferenti.
 
Editore: ‎ Piemme (28 febbraio 2023)
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 519 pagine  
Dimensioni ‏ : ‎ 14 x 3.5 x 21.5 cm
ISBN-10: ‎ 8856687569
ISBN-13: ‎ 978-8856687569
 
CENNI SULLA VITA di: 
Mo Malø 
(Pseudonimo di Frédéric Mars)
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Mo Malø: francese, ha scritto diversi romanzi e saggi con vari pseudonimi, di cui Mo Malø è quello di maggior successo. La notte bianca è il primo di una serie di gialli ambientati in Groenlandia che ha venduto quasi centomila copie in Francia, finalista al premio Meilleur Polar dedicato alla narrativa gialla.
Frédéric Mars, (nato nel 1968 a Rueil-Malmaison) è un autore francese di romanzi, saggi, documenti e libri illustrati su un'ampia varietà di argomenti. Pubblica sotto varie identità, anche come scrittore. La sua famiglia è di Saint-Malo, in Bretagna (35), da qui il suo principale pseudonimo, Mo Malø.
Ex allievo di Saint-Nicolas-Passy-Buzenval e del Lycée Pasteur di Neuilly-sur-Seine, laureato a Celsa. Dopo diversi anni trascorsi nella stampa di riviste e in varie redazioni online (AlloCiné, Club-Internet, ecc.), Frédéric Mars ha lasciato il giornalismo e la fotografia per dedicarsi esclusivamente al suo lavoro di autore di libri. Oltre ai suoi romanzi, ha pubblicato più di sessanta saggi, documenti e libri illustrati, sotto varie identità. Si è fatto un nome per la prima volta per i suoi libri dedicati alle coppie, alla sessualità e ai nuovi modi di incontrarsi. Dalla sua collaborazione con l'illustratrice Pénélope Bagieu sono nate tre opere, tra cui il Chamasutra e l'Eserciziario per adulti che hanno saltato le lezioni di educazione sessuale. È il traduttore francese della raccolta di commedie erotiche Sex&Cie, di Ania Oz (edizioni J'ai lu). Nello stesso periodo ha diretto diverse raccolte, in particolare per Éditions Tana e Éditions de l'Hèbe (Svizzera), e per due anni (2005-2006) ha condotto una rubrica nel programma Lahaie, l'amour and you su RMC Info. All'inizio degli anni 2010, è apparso sulla scena del thriller e del thriller francese, con romanzi abbastanza diversi: Le Sang du Christ, Non-Stop, Le manuel du serial killer, ecc. Questo eclettismo, come il gran numero dei suoi pseudonimi, contribuisce alla sua singolarità nel panorama letterario. Alla fine dello stesso decennio, ha pubblicato una serie di thriller ambientati in Groenlandia, sotto lo pseudonimo di Mo Malø: Qaanaaq (2018), Diskø (2019), Nuuk (2020) e Summit (2022) edito da La Martiniere1.
Nel 2019, Frédéric Mars ha pubblicato il thriller anticipatore La Lame con Cosmopolis, premiato con il Prix de l'Évêché 20202. Lo stesso anno, ha collaborato con il fumettista di estrema destra e figura della "fachosfera" Marsault per il suo album a fumetti intitolato Les Ricette barbares.
Lavora ancora regolarmente con giornalisti professionisti della carta stampata che forma nelle tecniche di narrazione.
Accanto alla sua attività editoriale, Frédéric Mars è l'ideatore del gioco da tavolo Au pire, tu meurs!, gioco di carte e bluff distribuito da Asmodée / Novalis.
 
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venerdì 29 settembre 2023

Info Box… Campania Libri Festival della Lettura e dell’Ascolto 2023 Anteprima con Benjamín Labatut

Campania Libri
Festival della 
Lettura e dell’Ascolto
2023 
Anteprima con
Benjamín Labatut
Info Box…

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Mugnano di Napoli (Na) – 
29 settembre 2023

Salve amici del Blog Libri e Opinioni,
Il Campania Libri Festival 2023 si terrà dal 05 al 08 ottobre 2023, nel Palazzo Reale di Napoli.
Ci saranno Oltre 200 appuntamenti tra presentazioni, laboratori e incontri con autori, ospiti e professionisti del mondo dell’editoria, che insieme agli stand delle principali case editrici nazionali, popoleranno gli ambienti della reggia:
dal Seicentesco Cortile d’Onore alle Sale Storiche. 
La manifestazione è Gratuita e quest’anno è dedicata a Italo Calvino in occasione del centenario della sua nascita.



Su questo Blog troverete il link per il Programma cliccando qui .
In occasione del - Campania Libri – Festival della Lettura e dell’Ascolto 2023 - con la Fondazione Campania dei Festival desidero segnalare che lunedì 02 ottobre 2023, sempre a Napoli, ci sarà l’Anteprima di questo evento e sarà lo scrittore Benjamín Labatut il protagonista assoluto dell’anteprima in Collaborazione con la Libreria Ubik Napoli e con Università Pegaso.
 
Per partecipare: Vi comunico che l'ingresso è libero, fino ad esaurimento posti, quindi la prenotazione è consigliata, però un contingente ridotto di posti consentirà l'accesso anche a chi si presenterà il giorno dell'evento senza prenotazione.
 
Torniamo al protagonista dell’anteprima del Campania Libri Festival 2023. 
Benjamín Labatut è uno scrittore Cileno, ma apriamo una parentesi: è nato a Rotterdam, nei Paesi Bassi, nell’Olanda Meridionale e cresce a L’Aia, poi a Buenos Aires e Lima prima di stabilirsi a Santiago del Cile all'età di 14 anni. In questa città studia giornalismo presso la Pontificia Università Cattolica del Cile. Cenni della sua vita e le sue opere le troverete nel Blog Libri e Opinioni.
Chiarito ciò vi comunico, anche, che con lui dialogherà la scrittrice e sceneggiatrice Elena Stancanelli e lo farà dalle ore 18.00 presso Palazzo Zapata, sede di Università Pegaso, in Piazza Trieste e Trento a Napoli.
Parleranno del libro “Maniac”, un testo che, a quanto si vocifera, molto atteso, soprattutto dopo il successo che ha riscosso il precedente libro dell’autore  “Quando Abbiamo Smesso di Capire il Mondo” libro, quest’ultimo, che è diventato un caso letterario nel 2021, in Italia è edito da Adelphi, e nel 2022, sempre con questo testo, vince il Premio Letterario Galileo per la Divulgazione Scientifica. In questo Blog, Libri e Opinioni, potete leggerne la Trama.
“Maniac” è, anch’esso, per l’Italia, pubblicato dalla casa Editrice Adelphi, che poi è l’editore di tutti i titoli di Benjamín Labatut in italiano.
Uno dei temi principali di quest’ultimo libro, “Maniac”  è il legame tra l’arte e la scienza; entrambe secondo l’autore, sono capaci di rendere visibile l’invisibile. Benjamín Labatut si muove con straordinaria abilità tra le origini dell’Intelligenza Artificiale, I.A., infatti il romanzo prende il titolo dal nome di uno dei primi computer della storia, e dalle vite di due famosi matematici - Paul Ehrenfest e John von Neumann, e da un giocatore di GO - Lee Sedol -, dando forma a quella che lo stesso autore definisce “Un’Opera di Finzione Basata su Fatti Reali”. Sempre sul questo Blog, Libri e Opinioni, potrete leggerne la Trama.
Così si apre ufficialmente il - Campania Libri – Festival della Lettura e dell’Ascolto – 2023.
Auguro Buon divertimento e Buone letture a tutti. Luigia Chianese
 
 
TRAMA
“Maniac”
Benjamín Labatut
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Quando alla fine della seconda guerra mondiale John von Neumann concepisce il Maniac – un calcolatore universale che doveva, nelle intenzioni del suo creatore, «afferrare la scienza alla gola scatenando un potere di calcolo illimitato» –, sono in pochi a rendersi conto che il mondo sta per cambiare per sempre. Perché quel congegno rivoluzionario – parto di una mente ordinatrice a un tempo cinica e visionaria, infantile e «inesorabilmente logica» – non solo schiude dinanzi al genere umano le sterminate praterie dell’informatica e dell’intelligenza artificiale, ma lo conduce sull’orlo dell’estinzione, liberando i fantasmi della guerra termonucleare. Che «nell’anima della fisica» si fosse annidato un demone lo aveva del resto già intuito Paul Ehrenfest, sin dalla scoperta della realtà quantistica e delle nuove leggi che governavano l’atomo, prima di darsi tragicamente la morte. Sono sogni grandiosi e insieme incubi tremendi, quelli scaturiti dal genio di von Neumann, dentro i quali Labatut ci sprofonda, lasciando la parola a un coro di voci: delle grandi menti matematiche del tempo, ma anche di familiari e amici che furono testimoni della sua inarrestabile ascesa. Ci ritroveremo a Los Alamos, nel quartier generale di Oppenheimer, fra i «marziani ungheresi» che costruirono la prima bomba atomica; e ancora a Princeton, nelle stanze dove vennero gettate le basi delle tecnologie digitali che oggi plasmano la nostra vita. Infine, assisteremo ipnotizzati alla sconfitta del campione mondiale di go, Lee Sedol, che soccombe di fronte allo strapotere della nuova divinità di Google, Alpha Go. Una divinità ancora ibrida e capricciosa, che sbaglia, delira, agisce per pura ispirazione – a cui altre seguiranno, sempre più potenti, sempre più terrificanti. Con questo nuovo libro, che prosegue idealmente Quando abbiamo smesso di capire il mondo, Labatut si conferma uno straordinario tessitore di storie, capace di trascinare il lettore nei labirinti della scienza moderna, lasciandogli intravedere l’oscurità che la nutre.
 
Editore ‏ : ‎ Adelphi (29 settembre 2023)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 352 pagine - Dimensioni ‏ : ‎ 22.1 x 3.1 x 14.1 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8845938328 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8845938320
                                       Medicina Narrativa  Tecnologia  
                                       Scienze  Scienze dei Calcolatori
                                       Luigia Chianese  Eventi
 
TRAMA
“Quando Abbiamo Smesso 
di Capire il Mondo”
di Benjamín Labatut
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
C’è chi si indispettisce, come l’alchimista che all’inizio del Settecento, infierendo sulle sue cavie, crea per caso il primo colore sintetico, lo chiama «blu di Prussia» e si lascia subito alle spalle quell’incidente di percorso, rimettendosi alla ricerca dell’elisir. 
C’è chi si esalta, come un brillante chimico al servizio del Kaiser, Fritz Haber, quando a Ypres constata che i nemici non hanno difese contro il composto di cui ha riempito le bombole; o quando intuisce che dal cianuro di idrogeno estratto dal blu di Prussia si può ottenere un pesticida portentoso, lo Zyklon. 
E c’è invece chi si rende conto, come il giovane Heisenberg durante la sua tormentosa convalescenza a Helgoland, che probabilmente il traguardo è proprio questo: smettere di capire il mondo come lo si è capito fino a quel momento e avventurarsi verso una forma di comprensione assolutamente nuova. Per quanto terrore possa, a tratti, ispirare. 
È la via che ha preferito Benjamín Labatut in questo singolarissimo e appassionante libro, ricostruendo alcune scene che hanno deciso la nascita della scienza moderna. Ma, soprattutto, offrendoci un intrico di racconti, e lasciando scegliere a noi quale filo tirare, e se seguirlo fino alle estreme conseguenze.
 
Editore ‏ : ‎ Adelphi (4 febbraio 2021)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 180 pagine - Dimensioni ‏ : ‎ 22.2 x 1.2 x 22.2 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8845935183 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8845935183
                                       Medicina Narrativa  Tecnologia  
                                       Scienze  Scienze dei Calcolatori
                                       Luigia Chianese  Eventi

 
CENNI SULLA VITA di:
Benjamín Labatut
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Benjamín Labatut Nato a Rotterdam nei Paesi Bassi nel 1980, cresce al L’Aia, Buenos Aires e Lima prima di stabilirsi a Santiago del Cile all'età di 14 anni. In questa città studia giornalismo presso la Pontificia università cattolica del Cile.
Ottiene il successo internazionale nel 2021 con il libro Quando abbiamo smesso di capire il mondo, tradotto in decine di lingue e vincitore l'anno successivo del Premio letterario Galileo per la divulgazione scientifica. 
Le sue opere fino ad oggi sono: Raccolte di racconti: La Antártica empieza aquí, Madrid, Alfaguara, 2010. Romanzi: Después de la luz, Santiago del Cile, Hueders, 2016 e Quando abbiamo smesso di capire il mondo (Un verdor terrible, 2020), Milano, Adelphi, 2021.
Maniac, Adelphi, 2023. Per la Saggistica: La pietra della follia (La piedra de la locura, 2021), Milano, Adelphi, 2021. 
 
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