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mercoledì 13 marzo 2024

Vera Buck - Bambini Lupo

 Vera Buck
Bambini Lupo


Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na)
Domenica 18 febbraio 2024
 
È stata dura! Questo thriller è iniziato malissimo, perché mi sono annoiata per buona parte del libro. Quasi come se fosse fatto di proposito “l’allungare il brodo”. Il libro è composto di 435 pagine, ringraziamenti esclusi, ma a pagina 235 stavo per cedere, poi ho scelto di dargli una possibilità. Ottima scelta, perché la storia, finalmente, ha iniziato a vivacizzarsi e ad avere un senso. Il racconto è narrato in prima persona da ogni personaggio principale e ne sono circa 4/5. Ogni capitolo, infatti, porta come titolo il nome di chi racconta quel tratto di avvenimento in corso.
Tra questi spicca Smilla la giovane giornalista apprendista e traumatizzata dal rapimento della sua amica del cuore, Juli, rapita da oramai 10 anni. A seguire il giovane Jesse Glanzer; tra lui e lei non saprei chi vive più sensi di colpa. Questo povero ragazzo vede la sua vita crollare pezzo dopo pezzo. Abbiamo, poi, il personaggio più carino di tutti, la piccola bambina lupo, la vera outsider tra gli outsider ovvero la piccola Edith Mader, di appena 9 anni, con il suo papà che è un vero criminale. Rebekka, di anni 16, è quella che farà smuovere le acque sconvolgendo non solo la vita nello sperduto villaggio montano di Jakobsleiter ( Jakobsleiter significa Scala di Giacobbe) della comunità Mennonita¹ – Anabattista², ma anche le vite di Jesse e della nuova e giovane insegnate Laura Bender, anche lei super traumatizzata da precedenti avvenimenti, ovvero a scuola uno studente le stava per sparare in testa. Vi chiarisco, fin da subito, che buona parte dei personaggi ha grossi problemi con se stesso, con il mondo e le persone che le circondano, e quasi tutti hanno problemi con il passato. Il racconto è ben ambientato: tra montagne sperdute, tra gallerie segrete e gole nascoste; e l’intreccio è discretamente sviluppato. Ho trovato originale il finale, pensavo che il rapitore e assassino fosse… invece era… tranquilli non vi rovinerò la sorpresa. Ad un certo punto il sospetto non solo viene ma è evidente, solo che non ci sono prove nel testo a suffragio delle supposizioni che il lettore fa nella propria testa, ma alla fine ci si arriva con facilità, perché resta vero il principio che l’insospettabile è il più pericoloso. Non è una brutta lettura, anzi verso la fine è anche ricca di pathos, ma se non fosse per il personaggio di Edith mi sarei annoiata. Spero, però, in un sequel dove lei e il padre diventino protagonisti. Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 e mezzo  Libri.📕📗📚📖📖
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Video Recensione di Luigia Books Blogger 
per il Blog Libri e Opinioni

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https://youtu.be/vDAheoMCrlw

NOTE
1) 
Mennoniti costituiscono la più numerosa delle chiese anabattiste. Devono il loro nome a Menno Simons (1496-1561), che assicurò, riorganizzandoli (1536), la sopravvivenza degli anabattisti olandesi dopo che questi attraversarono un periodo di gravissima crisi, in seguito agli eventi di Münster (1535). Ad oggi infatti si contano più di un milione e mezzo di mennoniti nel mondo, soprattutto negli Stati Uniti, sulle coste caraibiche in Honduras, in Paraguay (soprattutto tra i discendenti degli immigrati tedeschi), in Canada, in Africa e in India.
L'obiettivo dei mennoniti è quello di creare delle comunità di santi, basate su sobrietà e carità. Nelle intenzioni queste comunità si dovrebbero avvicinare molto alle prime comunità cristiane, chiuse al mondo esterno, fortemente disciplinate. I mennoniti, infatti, non hanno particolare interesse nel proselitismo; inoltre le loro congregazioni locali sono dotate di larghissima autonomia: gli organi centrali servono più da collegamento che in effetti per unificare dottrine e pratiche religiose. I mennoniti oggi continuano a combattere il lusso eccessivo e a vivere relativamente appartati rispetto alla società circostante, ma di fatto hanno finito per accettare l'etica sociale calvinista, allontanandosi dall'originale ascesi anabattista.
 
2)     
L'Anabattismo (da non confondere con il successivo battesimo), in greco ἀνα (di nuovo) + βαπτίζω (battezzare), ovvero ribattezzatori, in tedesco Wiedertäufer, è un movimento religioso di matrice cristiana nato in Europa nel XVI sec., nell'ambito della Riforma Protestante. Il loro nome è tra altri, Fratelli in Cristo e talvolta Chiesa di Dio. Gli Anabattisti non usarono mai questo nome per definirsi credenti; tra loro si chiamavano semplicemente "Fratelli in Cristo" o "Fratelli". Il termine "anabattista" fu coniato dai loro nemici con intento mistificante: quando gli "anabattisti" battezzavano i credenti, non intendevano, "ri-battezzare", perché per loro il battesimo dei neonati, un battesimo ricevuto per volontà altrui e per interposta persona, era nullo. Il movimento nacque a Zurigo la sera di mercoledì 21 gennaio 1525 quando Conrad Grebel amministrò a Blaurock il primo ribattesimo della storia, a sancire l'ingresso volontario e consapevole nella loro comunità. Il movimento anabattista è principalmente basato su: la totale separazione tra Stato e Chiesa, il rifiuto del battesimo degli infanti in favore del battesimo dei credenti, la Chiesa intesa nella sua interezza come comunità locale tra eguali, l'interpretazione biblica (intesa come ermeneutica comunitaria), lo stretto biblicismo con il ruolo predominante del Nuovo Testamento sull'Antico il rifiuto di ogni tipo di violenza, il rifiuto di assumere cariche politiche, il rifiuto del giuramento e, pur accettando il principio luterano della giustificazione per sola fede, la necessità e la possibilità per il credente di vivere conformemente a Cristo, grazie alla potenza dello Spirito. Strenui sostenitori del principio di sobrietà, furono i pionieri del movimento antialcolista.

TRAMA
Bambini Lupo
di Vera Buck
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Il piccolo insediamento di Jakobsleiter non compare su nessuna mappa e i suoi abitanti raramente scendono a valle. Qui si vive secondo i dettami del vento, della pioggia e delle stagioni, a stretto contatto con gli animali e rifuggendo qualsiasi tipo di modernità. È un luogo governato dalle leggi della natura: dure e spietate, ma coerenti. Almeno così è sempre sembrato a Jesse, che è nato lì. A lui e agli altri bambini è stato insegnato che tutto ciò che è cattivo vive in città. Ma la sua amica Rebekka non ci crede e sta cercando un modo per lasciare il villaggio una volta per tutte. Finché un giorno scompare. E non è l'unica. Negli ultimi anni sono state diverse le donne sparite senza lasciare traccia. Eppure solo la giovane giornalista Smilla è convinta che in quelle zone si aggiri un serial killer, forse lo stesso che dieci anni prima le ha portato via la sua migliore amica. Ben presto, però, si diffondono voci che fanno ricadere i sospetti sugli abitanti della isolata comunità montana. Qual è il mistero che si cela dietro Jakobsleiter? Che cosa lega queste sparizioni? Può una bugia, una volta raccontata, diventare la verità? Un thriller serrato, avvincente e molto inquietante, con un'atmosfera cupa e un'immensa potenza linguistica e visiva. Capace di trasportarci nel regno dei lupi, dove foreste e montagne, pendii scoscesi e labirintici passaggi all'interno di grotte millenarie contengono oscuri segreti. 

CENNI SULLA VITA di:
Vera Buck
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Vera Buck è nata nel 1986 in Germania nel Nord Reno-Westfalia, ha studiato giornalismo, letteratura europea e sceneggiatura in Europa e alle Hawai. Durante gli studi ha scritto testi per la radio, la televisione e riviste, e successivamente racconti per antologie e riviste letterarie. Ha ricevuto borse di studio e premi in patria e all'estero. Il suo primo romanzo “Runa” è stato nominato per il Premio Friedrich Glauser 2016. Mentre "Il libro degli artisti dimenticati", è stato molto apprezzato dai lettori e dalla stampa. Vera Buck vive e lavora come autrice freelance a Zurigo. “Bambini lupo” è il suo debutto nel thriller.

Editore: ‎ Giunti Editore
Prima Edizione Italiana: 3 gennaio 2024
Traduzione: Gaia Bartolesi
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 444 pagine
ISBN-10: ‎ 8809935187 - ISBN-13: ‎ 978-8809935181
Generi - Etichette: Narrativa Suspense Thriller


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martedì 20 febbraio 2024

Barbara Perna - Annabella Abbondante - Il Passato è una Curiosa Creatura

Barbara Perna

Annabella Abbondante

Il Passato è una Curiosa Creatura 

Recensione - Opinione di
Luigia Chianese Books Blogger
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Mugnano di Napoli (Na)  
13  febbraio 2024
 
<< È una curiosa creatura il passato e 
a guardarlo in viso si può approdare 
all'estasi o alla disperazione²>>,
e come nella poesia, anche in questo cosy crime³, il passato assume più forme. Quella della gioia, per i bei tempi andati e felici, che hanno contribuito a costruire il presente di Annabella Abbondante, ma anche la disperazione, per i “non compresi” e per ciò che si sarebbe voluto che accadesse ma che non è successo.
Torniamo al testo. Sarà che il terzo volume è uscito a distanza di anni dagli altri due, sarà che è ritornato di moda creare una pagina “personaggi” anteposta al prologo, come già abbiamo visto, ad esempio, nei gialli di Marco Malvadi o di Marcello Simoni, ma anche Barbara Perna, la creatrice di Annabella Abbondate, ha iniziato questo volume con un breve  “riepilogo “o “elenco”, dir si voglia, dei personaggi; e devo essere sincera è stata una bella iniziativa.
Dal prologo all’epilogo, invece, abbiamo ben 111 micro capitoli, alcuni di pochissime pagine, il tutto in 433 pagine, ringraziamenti esclusi.
Sempre sui personaggi, questa volta possiamo dire che “l’abbondante” famiglia di Annabella è molto più presente nella storia: dalla nonna Angela Sepe Abbondante, matriarca e capostipite, alla sorella Maria Fortuna fino alla nipote Gioia e non solo; tutti personaggi, che già avevamo incontrato, nei precedenti volumi, ora rientrano nella storia con sobrietà e delicatezza, come se fossero sempre stati lì ad aspettarci. Ci sono, poi, i nuovi personaggi tra cui spicca Dolores Sarracino, anche lei detta “Dolly” che lavora presso il tribunale, inventato, di Massa Campana, o l’indomabile “giornalista” Perla Argirò, ma anche l’affascinate e competente Gea Imposimato, Sostituto Procuratore e PM⁴ nella medesima procura di Dolly Due.
La storia è avvincente e ricca di suspense e vi sono ben due storie d’amore principali: quella del passato, che porta nel cuore Annabella verso Tano (Gaetano Brandi), da quando avevano 5 anni; e quella del suo presente, per il garbatissimo e gentilissimo sostituto Procuratore e PM⁴, Ferruccio Landi, che lavora presso la DDA⁴ di Firenze. Ci sono, poi, anche le due storie d’amore secondarie, quelle sullo sfondo, che finalmente arrivano al capolinea, e sono quella di Michele Sinatra, titolare del bar - La Palermitana - , con Ginger, ovvero Alice Villani di Altamura, giornalista freelance, sorella elettiva di Annabella; ma soprattutto la storia d’amore tra il miglior amico di Annabella, Nicola Carnelutti, Commissario di Pianveggio, con il bellissimo e affascinante Gabriele Gualtieri, Capitano dei Carabinieri. Quattro storie d’amore all’interno di un giallo. Anzi vi è una quinta storia fatta d’amore, falsità e tradimenti che scombussolerà, non poco, gli avvenimenti e non sarà a lieto fine. Annabella, per arrivare alla verità, e scoprire cosa sia successo, in cosa sia implicato e dove sia finito il suo Tano, dovrà viaggiare nel suo passato e nel suo presente seguendo, le mollichine di pane, gli indizi lasciati dall’amore della sua vita. La metodologia utilizzata è quella tipica degli esperimenti scientifici, ovvero quella del Doppio Cieco⁵ che, come ci viene spiegato nel testo, a pagina 375, consiste:
<< …Nessuno dei soggetti coinvolti è 
stato messo a conoscenza dell’esistenza e 
dell’identità degli altri,
né della ragione per cui hanno ricevuto gli oggetti 
che serviranno per guidare te fino a questa lettera.>>
Praticamente una caccia al tesoro, in questo caso alla persona, un inseguimento estremamente pericoloso, basato sulla fiducia, sulla perspicacia e sui ricordi di Annabella. Questo svelare d’indizi non servirà solo per arrivare a Tano e scoprire i o il colpevole, ma ad Annabella servirà anche per capire se stessa, quali sono i sui sentimenti e per far luce su ciò che desidera veramente, ma soprattutto le servirà per poter scegliere cosa fare della sua vita.
Annabella Abbondante è un insieme di “abbondanza” in ogni aspetto della sua esistenza e in tutte le sue simpatiche dipendenze: dipendenza al caffè, ai cannoli di Michele, al limoncello, alle sfogliatelle ma soprattutto alla sua dipendenza più bella, quella che dà fuoco alla sua vita, la dipendenza alla verità. Non vi racconterò del finale, chi è l’assassino, il perché e che fine ha fatto Tano ma vi posso dire, fin da ora, che, in perfetto stile Cosy Crime, Annabella finalmente sceglierà di essere felice. Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 4 e mezzo Libri. 📕📗📘📙📚🕮 
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Video Recensione di 
Luigia Books Blogger - Blog Libri e Opinioni
Annabella Abbondante 
Il Passato è una Curiosa Creatura
Link You Tube

NOTE
1.
Recensione del primo volume: 
Annabella Abbondante - La Verità non è una Chimera - QUI 
Recensione del secondo volume:
Annabella Abbondante - L’Essenziale è invisibile agli Occhi - Qui
 
2.
Poesia di Emily Dickinson intitolata
Il Passato                                                        The Past
È una curiosa creatura il passato                       The past is such a curious creature,
e a guardarlo in viso                                             To look her in the face.
si può approdare all'estasi                                  A transport may reward us,
o alla disperazione.                                              Or a disgrace.                                      
 
Se qualcuno l'incontra disarmato,                    Unarmed if any meet her,
presto, gli grido, fuggi!                                        I charge him, fly!
Quelle sue munizioni arrugginite                     Her rusty ammunition
possono ancora uccidere!                                   Might yet reply.

3.
Cosy Crime o anche Cozy Crime:
È una sottocategoria del giallo e del poliziesco. È una categoria più leggera con la particolarità di essere ironica e in cui non troviamo la brutalità, scene di sesso forti e/o di violenza, come nei thriller. I romanzi che appartengono a questo sottogenere vengono anche definiti come “libri coccola” in cui il male viene sconfitto da improbabili eroi. Uno degli elementi caratterizzante il Cosy Crime è il sentimento; i sentimenti ricoprono, spesso e volentieri, un ruolo centrale nel racconto, infatti, l’amicizia e l’amore, che lega i vari personaggi, è di ausilio soprattutto quando le vicende diventano difficili da gestire e analizzare. Il focus di un Cosy Crime resta sempre “il caso da risolvere” e, a volte, viene utilizzato il classico metodo logico-deduttivo, altre volte, metodi meno scientifici e logici, diciamo pure da “principianti”, che però, alla fine, e spesso con molta fortuna e aiuto, riescono a risolvere il mistero.
 
4.
DDA: Direzione Distrettuale Antimafia; 
PM: Pubblico Ministero.
 
5.
Doppio Cieco:
Un esperimento in “cieco” o in “doppio cieco” è, in termini figurativi, un modo per definire un esperimento scientifico dove viene impedito ad alcune delle persone coinvolte di conoscere informazioni che potrebbero portare a effetti di aspettativa consci o inconsci, così da invalidarne i risultati. Il doppio cieco (triplo, eccetera) si può prospettare quando vi siano coinvolti, oltre agli sperimentatori, altri soggetti coscienti, tipicamente esseri umani.

TRAMA
Annabella Abbondante 
Il Passato è una Curiosa Creatura
di Barbara Perna 
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
A Pianveggio è arrivato il Natale e tradizione vuole che Alice e Nicola aiutino Annabella a fare l'albero. Una composizione colorata e caotica, dove c'è posto per ogni persona importante nella vita della padrona di casa, che ha dedicato a ciascuno una pallina di cristallo. Ci sono i genitori, la sorella, gli amici più stretti e anche Tano, il suo primo amore mai dimenticato, che è atteso in visita, ma tarda ad arrivare. Per quanto sia famoso per le sue sparizioni improvvise, i giorni passano e, quando nessuno ha sue notizie, Annabella comincia a preoccuparsi. Soprattutto dopo che una donna, che potrebbe essere la sua sosia, le affida un messaggio sibillino destinato allo stesso Tano e viene poi trovata morta. E da chi, se non dalla giudice più ficcanaso e pasticciona di sempre? Ha così inizio una vera e propria caccia al tesoro, che porterà Annabella a Sorrento, sulle tracce di Tano e del loro comune passato. Lei sembra essere l'unica a poter risolvere il mistero della sua scomparsa. Ma, come sempre, non sarà da sola. A partire dall'esuberante famiglia Abbondante, passando per i suoi amici, che, anche a distanza, non le faranno mancare il loro aiuto, fino a Ferruccio, il brillante PM amante dell'“abbondanza” e della giustizia, ci saranno proprio tutti a sostenerla in questo percorso a ritroso nel tempo. Da Lucca alla splendida costiera sorrentina, con il suo trionfo di colori e sapori, l'ultimo caso di Annabella Abbondante è un'indagine molto personale e per questo più avvincente, appassionata e avventurosa che mai.
 
Editore ‏ : ‎ Giunti Editore (31 gennaio 2024)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 448 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8809917995
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8809917996
                                       Narrativa Moderna E Contemporanea Narrativa Umoristica
 
CENNI SULLA VITA di:
Barbara Perna
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Barbara Perna è nata a Napoli il 06-09-1969, è felicemente sposata, e ha due figlie. È giudice civile dal 1999. Ha lavorato presso i tribunali di Lagonegro, Santa Maria Capua Vetere e Montepulciano. Attualmente è in servizio presso la sezione fallimentare del Tribunale di Roma. È entrata con il DM 12.7.99. La sua prima destinazione è stata presso il piccolo Tribunale di Lagonegro, in sezione promiscua. Ha svolto soprattutto funzioni di giudice civile e giudice dell’esecuzione. È stata, poi, a Santa Maria Capua Vetere, dove ha fatto solo il GE. Qui ha avuto la sua esperienza professionale più intensa è legata al periodo che Lei definisce “in trincea”, quando svolgeva le funzioni di GE a Santa Maria Capua Vetere, nella terra di “Gomorra”. Con i colleghi ed i cancellieri ma anche con i professionisti delegati, i custodi e gli esperti stimatori si creò un affiatamento e un’intesa irripetibile. Il gruppo di lavoro si compattò moltissimo, forse anche a causa dell’ostilità dell’ambiente in cui eravamo chiamati ad operare, ostilità tradottasi i molteplici atti intimidatori, tra cui anche minacce di morte rivolte anche alla sua persona, che l’ hanno portata a lavorare sotto scorta per oltre un anno. Nel 2010 è stata trasferita a Montepulciano, dove ha ripreso la sua vita da giudice “tuttofare”. Ed è lì che è nata l’ispirazione per il suo romanzo Annabella Abbondante. Da quando è stata trasferita a Roma ho fatto il Ge per i primi anni per poi lavorare alla sezione fallimentare. Il suo motto come magistrato è “Ascoltare, comprendere, immedesimarsi”.  Il suo motto come scrittrice lo prende in prestito da Italo Calvino: “Leggerezza non è superficialità”. Annabella Abbondante, La Verità non è una Chimera, è il suo romanzo d’esordio, L’Essenziale è Invisibile agli Occhi è il seguito mentre il terzo volume sulle avventure e sulla vita di Annabella Abbondante è intitolato – Il Passato è una Curiosa Creatura – sempre Giunti; il 31 gennaio 2024.
 
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lunedì 12 febbraio 2024

Marcello Simoni - Morte nel Chiostro

Marcello Simoni
Morte nel Chiostro

Recensione - Opinione di
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Mugnano di Napoli (Na) 
05  febbraio 2024
 
Morte nel Chiostro è il nuovo giallo storico di Marcello Simoni, e dopo averlo letto, o meglio divorato in una notte, posso dire che ne sono rimasta piacevolmente soddisfatta. In parole semplici il romanzo è bello.
Iniziamo dall’estetica: il racconto è composto da circa 340 pagine, ringraziamenti e note dell’autore esclusi; sono nove capitoli in tutto, dal prologo all’epilogo, e vi dico ciò perché ogni singolo capitolo è corredato, ad inizio pagina, da un piccolo disegno realizzato dallo stesso autore. Ho molto apprezzato soprattutto il primo disegno, quello della pianta del Monastero, inventata o quasi, ed è il Monastero di San Lazzaro il luogo in cui si svolge la vicenda. Avere un’immagine di riferimento, a cui il lettore può affidarsi, è decisamente utile. Altra pagina, molto utile è quella intitolata “Persone”; in questa pagina ritroviamo due piccoli elenchi; il primo è quello della “Familia del Monastero femminile di San Lazzaro” e il secondo dedicato a “Altri Personaggi”; consultarli prima e durante la lettura è molto comodo.
Piccola nota quest’elenco dei personaggi sta andando molto di moda, infatti ho ritrovato questa formula anche nei romanzi storici di altri giallisti, tra cui un autore che amo molto, ed è Marco Malvaldi.
Torniamo al testo. (Attenzione che mi scappa un lieve spoiler). La storia è molto avvincente e intrigante. Si svolge a Ferrara nell’anno del Signore 1187 e precisamente nell’arco di solo giorno, scandito dalle ore canoniche*, quindi dai rintocchi delle campane, o dai suoi non rintocchi, che vanno dal Mattutino e Laudi fino ai Vespri e la Compienta. Il giorno preciso è il 21 ottobre 1187, giorno in cui si celebrano i funerali di papa Urbano III e a seguire la successiva apertura del Concilio per l’elezione di un nuovo pontefice.
Nel Monastero Femminile di San Lazzaro vi è un presunto suicido; la giovane Suor Agata, viene ritrovata, da una novizia, Beatrice de’ Marcheselli, impiccata nel pozzo del Chiostro con una corda - fatta di canapa intrecciata e grossa quanto una gomena -. Le indagini sono frenetiche, misteriose, ma anche accurate e principalmente condotte dalla Magistra Abbatissa, la coltissima Engilberta di Villers, la Badessa in italiano, ma tali indagini sono anche condotte da terzi. 
Non vi è solo il cadavere di Suor Agata, ad agitare la vita delle suore, ma pure il ritrovamento di un altro cadavere, quello di un giovane, sgozzato fuori alle mura del Monastero Femminile, ma nel terreno di proprietà del Monastero stesso; vi è, perfino, l’arrivo di un misterioso Cavaliere, a chiedere asilo, e infine la sparizione, diciamo pure furto, dalla dimora del papa, il giorno della sua dipartita, di una “Sacra Reliquia” o meglio di una “Lingua” o di un “Corpus”, in pratica della” Interrogatio Iohannis apostoli et evangelistae in cena secreta*…”. ( per i non “addetti ai lavori” si tratta di una rarissima Bibbia Apocrifa* comunemente conosciuta come “Libro di Giovanni Evangelista”). Tutti avvenimenti sembrano - apparentemente slegati tra loro, messi in fila per caso - ma tra loro, invece, si riconoscono nessi e segni.
Marcello Simoni è stato chirurgico nelle informazioni rilasciate al lettore e l’esposizione di fatti e personaggi è eccellente ed essenziale; la scrittura è limpida e chiara; la conclusione, inoltre, è nella migliore tradizione giallistica; ovvero tutti i protagonisti, a parte i morti lasciati nel putridarium e nell’intercapedine dei ruderi presenti in loco, vengono riuniti in una sala, in questo caso in quella del parlatorio del Monastero, per il confronto finale e la soluzione del caso - fugando le ombre nefaste - nell’hora lucernaris*!
Non si può non notare, in questo meraviglioso romanzo, che il ruolo delle donne è predominante. Un monastero tutto al femminile, incentrato sulle preghiere, può sembrare tranquillo e a tratti noioso invece, in questo monastero di San Lazzaro abbiamo donne di ogni tipo. Colte e intelligenti, innamorate e devote, inflessibili e astiose, giovani e anziane, lussuriose e timorose di Dio, ubbidienti e selvagge, forti e/o pericolose assassine, arroganti e supponenti, altre lige al proprio dovere morale e altre fedeli alle proprie convinzioni. Donne che pensano e agiscono e non sono solo semplici dispensatrici di preghiere e dedite alla sottomissione e all’obbedienza all’ordine. Spesso la loro intelligentia e la loro perspicacia non è vista di buon occhio, infatti vengono apostrofate con epiteti poco gradevoli come “Paupercula Foemina” (donna di poco conto; poveraccia) o peggio ancora appellate con “un’espressione che alcuni predicatori, forti degli insegnamenti di Sant’Ambrogio e di San Girolamo, divulgavano alla stregua di un divino comandamento” (pagina 39-40) ovvero “Foemina est instrumentum diaboli”*, questo soprattutto quando le azioni di quest’ultime “offendono” per così dire, l’ego maschile. Donne umiliate e offese solo perché ritenute creature inferiori al maschio, dissolute e quindi imperfette. Le Donne in questo racconto, anche se ambientato in quel periodo storico riconosciuto come Basso Medioevo*, (dall'anno 1000 al 1492) si comportano invece da donne moderne, che spesso non si lasciano sopraffare dall’uomo di turno, ma con la loro astuzia, integrità e cultura, portano avanti, anche a loro rischio e pericolo, la propria personalità, ricchezza interiore, cultura e verità. Luigia Chianese 
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 4 e mezzo Libri. 📕📗📘📙📚📖
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*NOTE
Ore Canoniche
Ufficio delle letture è tradizionalmente celebrato durante la notte, prima dell'alba: da qui il nome di Mattutino: o "ufficio di vigilia" in diverse comunità religiose
All'alba: Lodi, (Laudi) in occidente separato dal Mattutino; detto anche "preghiera del mattino"
Alle 6.00: Prima (oggi abolita nel rito latino di Paolo VI)
Alle 9.00: Terza
Alle 12.00: Sesta
Alle 15.00: Nona
Al tramonto: Vespri
Prima di coricarsi: Compieta
Hora Lucernaris: 
è l’ora in cui si accendono ogni lampada e candela.

Interrogatio Iohannis
Interrogatio Iohannis apostoli et evangelistae in cena secreta regni coelorum de ordinatione mundi istius et de principe et de Adam”. ( per i non “addetti ai lavori” si tratta di una rarissima Bibbia Apocrifa comunemente conosciuta come “Libro di Giovanni Evangelista”).
Bibbia (o Vangeli Apocrifi) Apocrifa: 
Il termine "apocrifo" ("da nascondere", "riservato a pochi") è stato coniato dalle prime comunità cristiane. I vangeli apocrifi sono un eterogeneo gruppo di testi a carattere religioso che si riferiscono alla figura di Gesù Cristo che nel tempo sono stati esclusi dal canone della Bibbia cristiana.
Fanno parte della "letteratura apocrifa", un fenomeno religioso e letterario rilevante del periodo patristico.  Sovente dotati dell'attribuzione pseudoepigrafa di qualche apostolo o discepolo, furono esclusi dalla pubblica lettura liturgica in quanto in contraddizione con l'ortodossia cristiana.
Fasi del Medioevo: 
Nel 476 avviene la caduta di Romolo Augustolo, ultimo
imperatore romano d'Occidente e questo periodo segna l'inizio formale del medioevo. 
Quindi il Medioevo è quel periodo storico che va dal 476 al 1492 e si divide:
in Alto Medioevo dal 476 all'anno 1000 
e Basso Medioevo dall'anno 1000 al 1492.
Foemina est instrumentum diaboli: 
(la donna è uno strumento del diavolo) e' un’espressione che alcuni predicatori, forti degli insegnamenti di Sant’Ambrogio e di San Girolamo, divulgavano alla stregua di un divino comandamento.

TRAMA :
Morte nel Chiostro di Marcello Simoni
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Ferrara, ottobre 1187. Mentre, davanti alla grande cattedrale, si celebrano le esequie di papa Urbano III, nel piccolo chiostro di San Lazzaro, un monastero femminile isolato tra le selve a margine dei sobborghi cittadini, viene trovata una monaca impiccata. Un suicidio, all’apparenza. Due consorelle della defunta, però, sospettano che dietro quel tragico evento si nasconda un intrigo ordito al di fuori del loro cenobio. La prima è Engilberta di Villers, sapiente badessa originaria dei boschi nordici del ducato di Brabante. La seconda è Beatrice de’ Marcheselli, giovane vedova entrata come novizia a San Lazzaro per trovar requie dal dolore per la scomparsa del marito. Nel corso di un’indagine che si consuma nell’arco di una sola giornata, tra gli inesorabili rintocchi delle campane, il presentarsi di enigmatici visitatori e le difficoltà di una vita comunitaria fatta di inganni, rivalità e menzogne, le due monache scopriranno un inaspettato legame tra il decesso della loro consorella e il furto di una preziosa reliquia, scomparsa dai forzieri del papa il giorno stesso della sua morte. Una reliquia che pare aver lasciato dietro di sé una scia di misteri e di delitti.
 
Editore: ‎La nave di Teseo
Prima Uscita Italiana: 30 gennaio 2024
Lingua: ‎Italiano
Copertina rigida: ‎352 pagine - Dimensioni: ‎15.5 x 3.5 x 21.6 cm
ISBN-10: ‎8834616391 - ISBN-13: ‎978-8834616390
 
CENNI SULLA VITA di:
Marcello Simoni
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Marcello Simoni è nato a Comacchio, il 27 giugno 1975. È uno scrittore, bibliotecario e archeologo italiano. Laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, 2011, suo romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella nel 2012. Sono seguiti una prolifica serie di saghe e di thriller storici, ambientati per la maggior parte nel Medioevo; infatti è anche autore di alcuni saggi incentrati sempre sul Medioevo.  Ha vinto inoltre il premio Stampa Ferrara, il premio Salgari, il premio Il Corsaro Nero e il premio Jean Coste. 
La saga del Mercante ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di gialli storici: i diritti di traduzione sono stati acquistati in venti Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato numerosi bestseller tra cui la trilogia Codice Millenarius Saga e la Secretum Saga. Tra i suoi Gialli storici di successo ricordiamo sempre per la Newton Compton - La taverna degli  Assassini - e con la casa editrice La nave di Teseo - Morte nel Chiostro - . 
 
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