La Settima Stanza
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Mugnano di Napoli (Na)
08 maggio 2023
Miriam Candurro è un’attrice e con questo suo secondo lavoro letterario ci mostra che è anche una discreta scrittrice. L’ho incontrata alla presentazione del suo Libro, in Sala Ulisse, ore 11.00, Stazione Marittima, Fiera NapoliCittàLibro nell’aprile 2023. Non è stata la presentazione a farmi comprare il libro, già l’avevo preso allo stand - IoCiSto - perché la trama aveva destato il mio interesse perché ruota tra il Noir e un Romanzo di Formazione, questo intreccio di generi ha solleticato la mia curiosità.
Questo testo, a quanto ha raccontato l’autrice durante la suddetta presentazione, è stato scritto durante la pandemia di Covid-19, quando siamo stati costretti, anche noi sani, a restare chiusi in casa; ed anche il libro è ambientato in quel periodo; lei l’ha definito “una scusa per restare”. Perché come titolo La Settima Stanza? Da pagina 19:
<< … e di avere una stanza
in più la settima,
che avrebbe consentito alla
struttura
di essere un albergo e non un
affittacamere.>>.
Da questo capiamo il perché del titolo: il
proprietario dell’alloggio voleva un albergo e per essere una struttura
ricettiva con la denominazione di albergo bisogna possedere almeno 7 camere da
letto con bagno, il tutto di un - X - dimensioni.
La settima stanza dell’albergo - Villa Rosa - non è
proprio della dimensione corretta quindi viene perennemente occupata da
Giovanni protagonista della storia e figlio del proprietario. Da pagina 23:<< La settima stanza, la
mia stanza,
il mio rifugio, il mio luogo dell’anima.>>.
Potrei dire che oltre alle etichette-genere che ho
affibbiato al romanzo, potrei azzardare che questo lavoro letterario è quasi un
giallo perché la verità viene a galla piano piano. Molto piano, tanto che a un
certo punto mi sono stancata del protagonista, Gianni, ci ha messo molto per “sputare
fuori” ciò che il lettore comprende fin da subito. Questo racconto è anche un
libro “sfumato”, perché ogni cosa non è perfettamente delineata, ma è
accennata.I luoghi, se pur chiari sono da considerarsi – non luoghi – in quanto interiorizzazione dei sentimenti dei protagonisti; come il mare di fronte all’albergo, ad esempio, è un – non luogo – perché tende all’immensità.
La stanza stessa, la settima stanza, con le sue vetrate e i sui soffitti con travi, è una protagonista della storia; sia nella sua architettura e arredamento che come involucro di ricordi, di pensieri e di emozioni. La Settima Stanza dell’albergo Villa Rosa diventa lo specchio dell’anima e del mondo di due persone, in primis di Giovanni Durante da pagina 86:
<< … non avrei comunque
permesso a nessuno di entrare lì dentro,
perché ciò avrebbe significato
condividere con qualcuno
una parte profonda e intima di
me. [… ]
ma era la parte più minuscola e
inabitabile di me stesso,
quella che non avrei condiviso
con nessuno.>>.
Ed è invece l’involontario incubo e tormento di
Anna. Anche i personaggi, come i luoghi, non vengono volutamente descritti in
maniera netta dall’autrice; li tiene sfumati, perché lascia al lettore la
fantasia d’immaginarseli, per non distrarre il lettore e non corrompere la
visione mentale che si fa di essi. In effetti si potrebbe azzardare, per questo
romanzo, che è una scrittura per immagini velate.Giovanni è… complicato! È un architetto sulla quarantina, fidanzato da pochi mesi con Emma. Fidanzati, ma forse non veramente innamorati! Lui è tormentato e tormentoso, ma alla fine sceglie di accantonare il passato “ho smesso di pensarti”, Giovanni non dimentica semplicemente lui sceglie di “non tornare” sul dolore. O almeno crede di poterlo fare. Da pagina 6:
<< Ho paura che queste
poche ore trascorse qui facciano riaffiorare,
insieme ai ricordi, la parte
peggiore di me,
quella che ho soffocato dietro
milioni e milioni di scuse
che negli anni ho costruito
intorno a me stesso
per proteggermi, per
giustificarmi, per salvarmi.>>.
Anna, invece, è un personaggio antitetico rispetto
a Giovanni. Anna, nonostante tutto ciò che ha patito è leggera; Anna è la
realtà scomoda, è la componente psicologica disturbatrice che amplifica le
sensazioni; Anna è anche la speranza di realizzare e di superare il dolore. Da
pagina 36:<< Perché, come un giorno
mi disse mia madre,
le cose succedono e basta.>>.
Piccola nota curiosa, il personaggio di Anna
somiglia alla figlia di Miriam Candurro, (Vittoria) magra e con lentiggini;
informazione pervenuta durante la presentazione del libro.Ultimo personaggio è Clara, cugina di Giovanni, lei è personaggio concreto, forte; è la chiave di volta perché è energia positiva che aiuta Giovanni a fare quel salto lontano dal dolore e dai ricordi. Clara, infatti, con la sua personalità decisa, impone a Giovanni, di raccontarle la verità, della sua vigliaccheria, delle sue paure e amarezze e di andare avanti ed aprire tutto: il cuore e la porta della Settima Stanza.
La storia inizia durante la pandemia del Covid 19 ed ha una data ben precisa il 22 marzo 2020 quando, dopo 22 anni, Giovanni ritorna verso sud, da Bologna, lungo l’autostrada del Sole fino a San Falco in Puglia. Il padre, con cui volutamente non aveva più rapporti, è morto e Gianni è costretto ad andare da un notaio per le ultime pratiche ma… scopritelo leggendo il libro o la trama sotto.
Le altre date importanti nel racconto sono: la notte del 15 giugno 1998 quando Giovanni salva, dal suicidio in mare, Anna; e l’altra è una sera di settembre, il 15 settembre 1998, giorno della festa di San Nicola a Malafonte, il giorno della fuga, della scelta e della vigliaccheria. 1998-2020 due date, due vite, due svolte! Da pagina 70:
<< Chissà se è stata la
scelta giusta, dimenticare.
Ma sì, certo che lo è
stata.>>.
Chi, però, dimentica e chi ricorda? Il passato,
realmente, si può lasciare alle spalle? E per quanto tempo? Le emozioni, quelle
potenti, sono il filo rosso che tiene insieme i personaggi e quindi tutto il
romanzo. L’empatia che si genera tra il lettore e i protagonisti rende questa lettura
altamente piacevole, pertanto posso affermare che questo Romanzo di Formazione
e di Narrativa Psicologica, alla fine, ha soddisfatto la mia curiosità. Consiglio
questo libro. Luigia ChianeseNella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 e mezzo Libri.
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TRAMA
La Settima Stanza
Miriam Candurro
Ripresa
da internet e/o dalla 4° di copertina:Ci sono momenti che restano indelebili. È a questo che pensa Giovanni mentre percorre la litoranea che lo porta a casa. Una casa da cui vuole stare lontano e in cui non torna da vent’anni. Vent’anni di assenza, di silenzio, di sensi di colpa. Tutto è cominciato lì, a Villa Rosa, di fronte a un mare immenso e cristallino: una sera d’estate l’adolescente Giovanni, affacciato alla finestra della sua stanza, aveva visto una ragazza lottare tra le onde. Senza pensarci, era corso in spiaggia e si era buttato in acqua per salvarle la vita. Quel momento aveva cambiato tutto: Giovanni ancora non lo sapeva, ma il suo destino e quello della ragazza sarebbero stati inesorabilmente legati. Ora, mentre i cancelli di Villa Rosa si riaprono, i ricordi riaffiorano vividi, prepotenti, e Giovanni si trova a fare i conti con il passato e con un sentimento che, forse, non ha mai dimenticato.
Editore: Sperling & Kupfer
Prima Edizione Italia: 25 ottobre 2022
Lingua: Italiano
Copertina flessibile: 262 pagine - Dimensioni: 15.4 x 2.3 x 21.3 cm
ISBN-10: 8820076721
ISBN-13: 978-8820076726
Generi – Etichette: Noir Narrativa NarrativaPsicologica Romanzo di Formazione Educazione Letteratura
CENNI SULLA VITA di:
Miriam Candurro
Ripresa da
internet e/o dalla 4° di copertina:Miriam Candurro è nata a Napoli nel 1980, consegue la maturità presso il liceo ginnasio statale Giuseppe Garibaldi, e dove successivamente si laurea in Lettere classiche all'Università degli Studi di Napoli Federico II.
A Napoli vive con il marito e i figli, il marito è l’avvocato napoletano Mauro Tornincasa ed è madre di due figli, Vittoria e Fabrizio.
Dopo l’esordio cinematografico nel 2004 in - Certi Bambini - di Andrea e Antonio Frazzi, film vincitore di tre David di Donatello il ruolo complesso e sofferto di Caterina le farà ricevere il Premio Domenico Rea, come miglior attrice esordiente. Successivamente partecipa a varie fiction tv tra cui: - E poi c'è Filippo, con Neri Marcorè e Giorgio Pasotti; Angela: film TV di Rai1, con Sabrina Ferilli; Don Matteo5; La squadra7; L'inchiesta.
Nel 2007 è protagonista, insieme a Massimo Ranieri e Michelle Bonev, della miniserie tv Operazione pilota, in onda su Rai 1. Continua la sua carriera nel mondo del cinema/TV e partecipa a altre serie tv di successo: il12 marzo 2012 debutta in - Un Posto al Sole - soap di culto su Rai 3 in cui è una delle protagoniste nel ruolo di Serena Cirillo. Ma nel suo c.v. d’attrice vi sono anche le fictions - Capri – (2008 e nel 2010 in Capri 3). Sul grande schermo la ritroviamo con la commedia - La seconda volta non si scorda mai - e con il film italo-americano - The Eternal City – Non si dimentica la sua interpretazione nella serie - I Bastardi di Pizzofalcone -. Nel 2015 e 2016 è stata testimonial del marchio Biancaluna fotografata da Gaetano Mansi.
Insieme a Massimo Cacciapuoti ha scritto il romanzo - Vorrei che fosse già domani - (Garzanti 2018). – La settima Stanza è il suo romanzo per adulti d’esordio.
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