La Separazione Del Maschio
Ripresa per il Blog
Martedì 13/11/2018
Equilibrio
privo di colpa:
Un Maschio
che cerca di separare il tutto della sua vita ma allo stesso tempo non vuole
mollare nulla; in pratica un’impresa fallimentare ed impossibile; tragicomica
per certi aspetti. Da pagina 25: << Avevo tenuto ogni cosa sotto
controllo, non c’era mai stata la minima percezione che le cose precipitassero
.... così la prima cosa che mi è venuta in mente è stata di predispormi a un
tempo vuoto per dedicarmi a quanto mi stava succedendo. ... Ho sofferto ma non
mi sono disperato nel tentativo di capire>>. E’ un aspira
briciole emotivo, che cancella le tracce di un probabile senso di colpa; tentativo,
vano a parer mio, di tenere tutto in equilibrio: Da pagina 55 <<La verità è che io ho sempre scopato con chi e quando
volevo. O potevo. Scopavo con le altre prima di sposarmi con Teresa, quando Teresa
era incinta, dopo essermi sposato con Teresa, dopo che è nata Beatrice; ho
continuato a scopare e scoperò adesso che Teresa se n’è andata – se davvero se
n’è andata – ma comunque non intendo subito. In fondo, penso, anche Alessandra
può aspettare qualche giorno in più. Mi piace, mi è sempre piaciuta, ma può
aspettare>>. L’equilibrio, per questo Maschio, è dato solo e solamente dal sesso.
L’affetto, l’amore, la vita stessa di ogni giorno, le emozioni ed i
sentimenti, propri e altrui, sono subordinati al sesso. E’ un romanzo in bilico
tra due dimensioni: a tratti vero, rude e divertente, in altri, sopratutto
letto da una donna, egoista e disgustoso. Vero fino ad un certo punto però, perché la sincerità delle situazioni e delle
sue azioni non sono così complicate semplicemente perché sono prive di senso di
colpa. Pagina 39: <<il mio pensiero più nascosto e istintivo era stato:
voglio scoparti anch’ io>>. E’ un romanzo di pseudo verità; è elementare,
a volte prolisso e ripetitivo, mette in evidenza un istinto bestiale che forse
cerca la ragione, oppure giustificazione, nella ragione e nell’ istinto stesso,
ma, essendo priva del vero senso di colpa, spudoratamente ignorato, il protagonista
non sa se vince o perde, se riesce o fallisce! Forse non gli importa. Fa sorridere il tutto; va preso
con leggera spensieratezza! L.Ch.
VOTO: 📚📚📚🕮🕮
TRAMA
Francesco Piccolo
La Separazione del
Maschio
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina: Ci sono
libri destinati a ricoprire il mondo con una coltre di parole. Ce ne sono altri
che sollevano l’angolo del tappeto per vedere quanta polvere c’è sotto. Il
protagonista di questo libro, il Maschio, un poligamo recidivo e impenitente ma
anche un padre capace di tenerezza e di attenzione, è un marito allegro e
appassionato. Il sistema in apparenza è semplice, basta scomporre le giornate
in segmenti, per cercare di vivere molteplici vite: frammenti di tempo, storie
parallele, frazioni di felicità possibile. Il protagonista ha molte altre
donne; relazioni di lunga durata, in cui
il sesso è il veicolo primario attraverso il quale passano la comunicazione,
l'affetto, la curiosità, la scoperta dell'altro. Il sesso è un pensiero
costante, un'ossessione e una consuetudine, un modo per entrare in contatto con
il mondo esterno. Più ancora della seduzione e della conquista, più dell'amore
che in forme diverse è parte fondamentale di ciascuna di queste relazioni.
Ascoltando il suo racconto ci troviamo a ridere, sorridere e pensare, e mentre
inorridiamo delle sue malefatte siamo costretti a riconoscere quanta verità ci
sia nelle sue parole.
È questo la separazione del maschio, dunque;
la speranza
(vana?) di ricucire a tenere tutto insieme, di dare e prendere felicità e
piacere eludendo – spudoratamente – il senso di colpa. Dove per maschio
s'intende davvero, genericamente, il maschio di uomo nell'apice dell'età
riproduttiva, in un ambiente circostante quanto mai generoso di sollecitazioni
e stimoli. E per separazione s'intendono due cose: quella, letterale, dalla
moglie, a cui condurrà fatalmente il percorso del romanzo; e quella, fisica e
metaforica, che divide all'interno dello stesso uomo il padre dal marito e
dall'amante, gli impulsi e i sentimenti
per scoprire amaramente, che la felice separazione è un’utopia, perché lo spirito non è all’ altezza di tanto filosofico materialismo.
Note:
La mia copia è una prima edizione Enaudi
Genere: Narrativa
e forse Letteratura Erotica
La sopra copertina (bianca
con foto scura, la mia) Carla Cerati, Nudo, 1974
CENNI
SULLA VITA di:
Francesco Piccolo
Ripresa
da internet e/o dalla 4° di copertina:
Per Einaudi ha pubblicato:
·
La separazione del
maschio (2008),
·
Momenti di
trascurabile felicità (2010),
· Il desiderio di
essere come tutti (Premio Strega 2014,
romanzo
confessione sulla sinistra italiana),
·
L'Italia
spensierata (2014).
·
Momenti di
trascurabile infelicità (2015).
Per Feltrinelli, invece,
·
Storie di
primogeniti e figli unici (1996),
·
E se c'ero, dormivo (1998),
·
Il tempo imperfetto (2000),
Allegro occidentale (2003).
Ha firmato sceneggiature per:
· Nanni Moretti (Il Caimano, Habemus
Papam, Mia madre),
· Paolo Virzì (My name is Tanino, La
prima cosa bella, Il capitale umano, Ella & John),
· Silvio Soldini (Agata e la tempesta,
Giorni e nuvole),
· Francesca Archibugi (Il nome del
figlio, Gli Sdraiati).
È stato anche autore di programmi televisivi quali:
· “Vieni via con me”,
· “Quello che (non) ho”,
· “Viva il 25 aprile”,
· "Falcone e Borsellino".
Collabora con il Corriere della Sera; nel 2018 diventa docente all'Università IULM di Milano nel master di Arti del racconto, dove
tiene il corso di adattamento cinematografico e televisivo.
Dalla breve ma intensa recensione di Luigia è nata in me la curiosità di andarmi a vedere su internet cosa ne pensassero di questo romanzo, perché penso ridurlo, come la trama sembra indirizzare il lettore, verso una storia di sesso e senza "testa" mi sembrava troppo sbrigativo e anche fuorviante. Ma grazie alla recensione di Luigia si intravede qualcosa di più che assilla il protagonista "separato" da un conflitto che abita in se stesso che lo lega alla moglie ma che non basta per vincere la "smania di scopare". Credo che sia un testo da leggere e approfondire perché penso che questa "separazione" alberga in ognuno di noi (maschio e femmina), combattuti dal vivere l'amore e la passione, tra chi riesce a nascondere questa separazione e chi invece, come direbbero gli antichi, "carpe diem", cioè di cogliere il momento anche di passione e lasciarsi andare; una sorta di dottor jekyll e mister hyde presente in ogni essere umano. Grazie Luigia perché con le tue recensioni, fai nascere la curiosità di approfondire le tematiche e le domande che i romanzi che presenti suscitano. Kiss
RispondiEliminati ringrazio! Sei molto gentile! Le tue parole mi danno forza perchè provo gioia nel sapere che le mie Recensioni - Opinioni sono gradite .... GRAZIE
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