martedì 26 aprile 2022

Marco Malvaldi - Odore di Chiuso

Marco Malvaldi
Odore di Chiuso

 
Da dove iniziare? Semplice! Dalla copertina della mia Edizione Sellerio - Prima Edizione – Promemoria – 2021-  in cui ci sono i disegni originali di Noemi Zavoli. In questi deliziosi disegni sono presenti, come in un rebus, tutti gli indizi del giallo: la candela, gli ingredienti, in particolare i peperoni, i funghi e la bottiglia di Porto con il suo bicchiere, i gattoni e soprattutto i libri; di cui uno, in bella vista, scritto proprio da uno dei protagonisti: Pellegrino Artusi La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene –. Per notarlo ho fotografato il dettaglio e l’ho ingrandito, perché in un primo momento avevo pensato a tutt’altro libro poi, proseguendo nella lettura, ho scoperto, il perché di proprio quel testo.
I lettori troveranno in questo bellissimo Thriller - Giallo - Storico, di Marco Malvaldi, tante chicche e tanti riferimenti a fatti e personaggi importanti; tranquilli l’autore li confermerà quasi tutti nel penultimo capitolo intitolato proprio – Non a caso - ma è più gradevole scoprirli da soli.
Di mio non ho potuto non apprezzare l’omaggio all’immenso Sir Arthur Conan Doyle, il primo a pagina 30 del testo e il secondo, invece, è un grazioso riferimento proprio ad un aforisma che proviene da Sherlock Holmes - Il Segno dei Quattro -, in particolare questo riferimento lo si trova, in questo libro – Odore di Chiuso -  a pagina 162:
<< Eliminate l’impossibile.
Quello che resta, per quanto improbabile,
dev’essere per forza la verità.>>.
Sono da notare anche le innumerevoli e brillanti incursioni del narratore-autore, Marco Malvaldi, nell’opera stessa. Tutte molto appropriate, opportune e spassose; cosa che avevo già notato in un altro suo romanzo Giallo-Storico La Misura dell’Uomo.
Leggere un romanzo storico di questo autore è sempre un piacere per vari motivi, di cui io ne ho trovati ben quattro fondamentali:
Il Primo è che a dispetto della parola storico il romanzo non è mai pesante o noioso come potrebbe sembrare per taluni, in quanto la Storia, intesa come materia scolastica, è connotata di date, fatti e perché da ricordare. Questo lavoro letterario, invece, è fruibile e spiritoso.  
Il Secondo motivo è perché appare ben ambientato. Siamo nel 1895 circa, nella campagna Toscana, e come scrive lo stesso autore:  - … e questo non è un caso, in quest’anno, difatti, nel mondo e in Italia di cose, di avvenimenti e cambiamenti ne sono accaduti parecchi, anche questi, l’autore, lì riporterà alla fine sempre nel suddetto capitolo. Le descrizioni del contesto socio-politico, della famiglia, del ruolo delle donne e del castello del Barone di Roccapendente, infatti, sono tutti argomenti adeguatamente strutturati, con dovizia di particolari, opportuni e soprattutto al limite dell’essenziale, tanto da non risultare mai eccessivi o tediosi.
Il Terzo e penultimo motivo è il linguaggio utilizzato. Da notare, in prima battuta, la doppia formula utilizzata: la prima, una narrazione diretta, da parte dell’autore, la seconda realizzata tramite degli intermezzi di narrazione per diario, posti tra i vari capitoli. È un linguaggio, quello scelto dallo scrittore, spassoso, un toscano-italiano di fine 1800, raffinato, ma non sempre, ed estremamente giocoso e piacevole, che invoglia il lettore a seguire l’intreccio narrativo immergendosi, oltre che nelle vicende, anche in tale parlata. Certo tutto ciò è aiutato dalla genialità dell’autore che riporta i “pensieri segreti” dei vari personaggi che, spesso e volentieri, abbandonano, con nonchalance, l’etichetta educativa del tempo e del proprio ceto sociale e si avvicinano a noi.
Il Quarto se pur ultimo motivo, ma non per importanza, è perché è proprio un libro divertente! Lo so, sembra banale affermare ciò, ma è così. Questo libro è divertentissimo! Siffatto libro, invero, è un thriller-giallo-storico-comico, dove tutti i personaggi sono simpatici e anche quelli più negativi riescono a strappare un sorriso.
Di motivi potrebbero essercene ancora tanti altri, ma per evitare di formulare un elenco per la spesa, che farebbe più piacere a Pellegrino Artusi che ad altri, mi fermerò qui, invitandoVi a leggere questa bellissima opera di Marco Malvaldi che consegna, ancora una volta, alla letteratura italiana del Thriller-Giallo-Storico-Comico, un altro simpatico capolavoro. Luigia Chianese

Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 e mezzo Libri. 📙📘📗🕮📖

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TRAMA
Odore di Chiuso
di Marco Malvaldi
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
In un castello della Maremma toscana vicino alla Bolgheri di Giosuè Carducci, arriva un venerdì di giugno del 1895 l'ingombrante e baffuto Pellegrino Artusi. Lo precede la fama del suo celebre "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", il brioso e colto manuale di cucina, primo del genere, con cui ha inventato la tradizione gastronomica italiana. Ma quella di gran cuoco è una notorietà che non gli giova del tutto al castello, dove dimora la famiglia del barone Romualdo Bonaiuti, gruppo tenacemente dedito al nulla. La formano i due figli maschi, Gaddo, dilettante poeta che spera sempre di incontrare Carducci, e Lapo, cacciatore di servette e contadine; la figlia Cecilia, di talento ma piegata a occupazioni donnesche; la vecchia baronessa Speranza che vigila su tutto dalla sua sedia a rotelle; la dama di compagnia che vorrebbe solo essere invisibile, e le due cugine zitelle. In più, la numerosa servitù, su cui spiccano la geniale cuoca, il maggiordomo Teodoro, e l'altera e procace cameriera Agatina. Contemporaneamente al cuoco letterato è giunto al castello il signor Ciceri, un fotografo: cosa sia venuto a fare al castello non è ben chiaro, come in verità anche l'Artusi. In questo umano e un po' sospetto entourage, piomba gelido il delitto. Teodoro è trovato avvelenato e poco dopo una schioppettata ferisce gravemente il barone Romualdo. I sospetti seguono la strada più semplice, verso la povera Agatina. Sarà Pellegrino Artusi a dare al delegato di polizia le dritte per ritrovare la pista giusta.
 
Editore: Sellerio Editore (28 novembre 2011)
Editore: ‎Sellerio Editore Palermo (7 ottobre 2021)
Copertina flessibile ‏ : ‎ 272 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8838942781 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8838942785
Dimensioni ‏ : ‎ 13.5 x 1.6 x 19.5 cm
Lingua: Italiano
 
CENNI SULLA VITA di:
Marco Malvaldi
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:

Marco Malvaldi è nato a Pisa il 27 gennaio 1974 (stesso giorno di Mozart, Mordecai Richler, Lewis Carrol e Lando Fiorini), ha sempre vissuto a Pisa, a parte una breve e umida parentesi in Olanda.  E' sposato, ha un figlio e due gatti. Marco è un tipo eclettico e sa fare male parecchie cose: ha frequentato fra il 1992 ed il 2005 il dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell' Università di Pisa dove si è laureato, dopo la laurea in chimica, ha conseguito un dottorato di ricerca ed è stato assegnista di ricerca per due anni al dipartimento di Farmacia. Ha studiato anche al conservatorio, ha provato a fare il cantante lirico professionista ma la critica lo ha stroncato presto. Appesa l'ugola al chiodo, e messo in un cassetto chiuso male il mestiere di chimico, nel frattempo ha provato a scrivere un libro. E lì, per fortuna, sembra andare meglio. Con Sellerio Editore ha pubblicato cinque gialli ambientati sulla costa toscana, che hanno come protagonisti Massimo e i vecchietti: tra il primo - La Briscola in Cinque - uscito nel 2007, ha poi pubblicato altri gialli della serie poi divenuta nota come - I romanzi del BarLume. -  Fino a - Il Telefono Senza fili (2014). Nel 2012 ha scritto insieme a Roberto Vacca,  -  La Pillola del Giorno Prima-;  nel 2014 con il professor Dino Leporini dell’Università di Pisa - Capra e Calcoli -; nel 2015 - Buchi nella Sabbia - con protagonista il giornalista e poeta Ernesto Ragazzoni.  Nel 2017 viene nominato membro onorario del CICAP. Nel 2021 scrive a quattro mani con Paolo Cintia - Rigore di Testa -; nel 2022, in collaborazione con Samanta Bruzzone, scrive altri due libri: - Chi si Ferma è Peduto - edito dalla Sellerio e – La Molla e il Cellulare – edito da Raffaello Cortina. Tra i romanzi storici nel 2011 è spuntato fuori con -  Odore di Chiuso -  il cui protagonista è il noto cuoco e gourmet Pellegrino Artusi. Dei due anni successivi sono il giallo - Milioni di Milioni - e il romanzo, di difficile classificazione in un solo genere letterario (thriller-crime story-feuilleton-libro di cucina),  - Argento Vivo. -  Nel novembre 2018 esce un romanzo storico dove la figura centrale è Leonardo da Vinci ed il titolo del romanzo storico è - La Misura dell’Uomo -; mentre, Il 26 aprile 2023, esce un altro romanzo storico, ma con protagonista Galileo Galilei, titolo dell’opera Oscura e Celeste -. Insomma scrive ciò che gli pare e quando vuole!

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