Odore Di Chiuso
Recensione - Opinione di
Mugnano di Napoli (Na) – 14.04.2022
Da dove iniziare? Semplice! Dalla copertina della
mia Edizione Sellerio - Prima Edizione – Promemoria – 2021- in cui ci sono i disegni originali di Noemi
Zavoli. In questi deliziosi disegni sono presenti, come in un rebus, tutti gli
indizi del giallo: la candela, gli ingredienti, in particolare i peperoni, i
funghi e la bottiglia di Porto con il suo bicchiere, i gattoni e soprattutto i
libri; di cui uno, in bella vista, scritto proprio da uno dei protagonisti:
Pellegrino Artusi –
La Scienza in Cucina e l’Arte di Mangiar Bene –. Per notarlo ho
fotografato il dettaglio e l’ho ingrandito, perché in un primo momento avevo
pensato a tutt’altro libro poi, proseguendo nella lettura, ho scoperto, il perché
di proprio quel testo.
I lettori troveranno in questo bellissimo Thriller -
Giallo - Storico, di Marco Malvaldi, tante chicche e tanti riferimenti a fatti
e personaggi importanti; tranquilli l’autore li confermerà quasi tutti nel penultimo
capitolo intitolato proprio –
Non a caso - ma è più gradevole
scoprirli da soli.
Di mio non ho potuto non apprezzare l’omaggio all’immenso
Sir Arthur Conan Doyle, il primo a pagina 30 del testo e il secondo, invece, è
un grazioso riferimento proprio ad un aforisma che proviene da Sherlock
Holmes - Il Segno dei Quattro -, in particolare questo riferimento lo si trova,
in questo libro – Odore di Chiuso - a
pagina 162:
<<
Eliminate l’impossibile.
Quello
che resta, per quanto improbabile,
dev’essere
per forza la verità.>>.
Sono
da notare anche le innumerevoli e brillanti incursioni del narratore-autore, Marco
Malvaldi, nell’opera stessa. Tutte molto appropriate, opportune e spassose;
cosa che avevo già notato in un altro suo romanzo Giallo-Storico –
La Misura dell’Uomo.
Leggere
un romanzo storico di questo autore è sempre un piacere per vari motivi, di cui
io ne ho trovati ben quattro fondamentali:
Il Primo
è che a dispetto della parola storico il romanzo non è mai pesante o noioso come potrebbe
sembrare per taluni, in quanto la Storia, intesa come materia scolastica, è connotata
di date, fatti e perché da ricordare. Questo lavoro letterario, invece, è
fruibile e spiritoso.
Il Secondo
motivo è perché appare ben ambientato. Siamo nel 1895 circa, nella campagna
Toscana, e come scrive lo stesso autore: - … e questo non è un caso, in quest’anno, difatti, nel mondo e in Italia di
cose, di avvenimenti e cambiamenti ne sono accaduti parecchi, anche questi, l’autore,
lì riporterà alla fine sempre nel suddetto capitolo. Le descrizioni del
contesto socio-politico, della famiglia, del ruolo delle donne e del castello
del Barone di Roccapendente, infatti, sono tutti argomenti adeguatamente
strutturati, con dovizia di particolari, opportuni e soprattutto al limite dell’essenziale,
tanto da non risultare mai eccessivi o tediosi.
Il Terzo
e penultimo motivo è il linguaggio utilizzato. Da notare, in prima battuta, la
doppia formula utilizzata: la prima, una narrazione diretta, da parte dell’autore,
la seconda realizzata tramite degli intermezzi di narrazione per diario,
posti tra i vari capitoli. È un linguaggio, quello scelto dallo scrittore, spassoso,
un toscano-italiano di fine 1800, raffinato, ma non sempre, ed estremamente
giocoso e piacevole, che invoglia il lettore a seguire l’intreccio narrativo
immergendosi, oltre che nelle vicende, anche in tale parlata. Certo tutto ciò è
aiutato dalla genialità dell’autore che riporta i “pensieri segreti” dei
vari personaggi che, spesso e volentieri, abbandonano, con nonchalance, l’etichetta
educativa del tempo e del proprio ceto sociale e si avvicinano a noi.
Il Quarto
se pur ultimo motivo, ma non per importanza, è perché è proprio un libro
divertente! Lo so, sembra banale affermare ciò, ma è così. Questo libro è
divertentissimo! Siffatto libro, invero, è un thriller-giallo-storico-comico,
dove tutti i personaggi sono simpatici e anche quelli più negativi riescono a strappare
un sorriso.
Di
motivi potrebbero essercene ancora tanti altri, ma per evitare di formulare un
elenco per la spesa, che farebbe più piacere a Pellegrino Artusi che ad altri, mi
fermerò qui, invitandoVi a leggere questa bellissima opera di Marco Malvaldi
che consegna, ancora una volta, alla letteratura italiana del Thriller-Giallo-Storico-Comico,
un altro simpatico capolavoro. L.Ch.
Il
mio voto, nella mia scala libri da 1 a 5 è un gran del 3 e mezzo. Quindi è
altamente consigliato! 📙📘📗🕮📖
TRAMA
Odore Di Chiuso
di Marco Malvaldi
In un castello della Maremma toscana vicino
alla Bolgheri di Giosuè Carducci, arriva un venerdì di giugno del 1895
l'ingombrante e baffuto Pellegrino Artusi. Lo precede la fama del suo celebre
"La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", il brioso e colto
manuale di cucina, primo del genere, con cui ha inventato la tradizione
gastronomica italiana. Ma quella di gran cuoco è una notorietà che non gli
giova del tutto al castello, dove dimora la famiglia del barone Romualdo
Bonaiuti, gruppo tenacemente dedito al nulla. La formano i due figli maschi, Gaddo,
dilettante poeta che spera sempre di incontrare Carducci, e Lapo, cacciatore di
servette e contadine; la figlia Cecilia, di talento ma piegata a occupazioni
donnesche; la vecchia baronessa Speranza che vigila su tutto dalla sua sedia a
rotelle; la dama di compagnia che vorrebbe solo essere invisibile, e le due
cugine zitelle. In più, la numerosa servitù, su cui spiccano la geniale cuoca,
il maggiordomo Teodoro, e l'altera e procace cameriera Agatina.
Contemporaneamente al cuoco letterato è giunto al castello il signor Ciceri, un
fotografo: cosa sia venuto a fare al castello non è ben chiaro, come in verità
anche l'Artusi. In questo umano e un po' sospetto entourage, piomba gelido il
delitto. Teodoro è trovato avvelenato e poco dopo una schioppettata ferisce
gravemente il barone Romualdo. I sospetti seguono la strada più semplice, verso
la povera Agatina. Sarà Pellegrino Artusi a dare al delegato di polizia le
dritte per ritrovare la pista giusta.
Editore: Sellerio
Editore (28 novembre 2011)
Editore: Sellerio
Editore Palermo (7 ottobre 2021)
Copertina flessibile
: 272 pagine
ISBN-10 :
8838942781 - ISBN-13 : 978-8838942785
Dimensioni :
13.5 x 1.6 x 19.5 cm
Lingua: Italiano
CENNI SULLA VITA di:
Marco Malvaldi
Nato il 27 gennaio 1974 a Pisa, ha
frequentato fra il 1992 ed il 2005 il dipartimento di Chimica e Chimica
Industriale dell'Università di Pisa, dove si è laureato, ha conseguito un
dottorato di ricerca ed è stato assegnista di ricerca. In seguito è stato assegnista
di ricerca per due anni presso il dipartimento di Farmacia.
Ha esordito nella narrativa nel 2007 con
il giallo ambientato sulla costa toscana la Briscola in Cinque, pubblicato
dalla casa editrice Sellerio, presso la quale ha poi pubblicato altri gialli
della serie poi divenuta nota come I romanzi del BarLume. Nel 2012 ha scritto insieme con Robrto
Vacca, La pillola del giorno prima, nel 2014 con il professor Dino
Leporini dell’Università di Pisa Capra e Calcoli, nel 2015 Buchi
nella sabbia con protagonista il giornalista e poeta Ernesto
Ragazzoni.
Nel 2017 viene nominato membro onorario
del CICAP.
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