Prima
Persona
Recensione - Opinione di
Mugnano di Napoli (Na) – 10 - 04 - 2022
Potrebbe
sembrare la storia di uno scrittore, che in questo caso è un ghostwriter, che cerca di sbarcare il lunario scrivendo
la vera storia o meglio l’autobiografia di un eccellente criminale,
intervistandolo, ma non è solo questo; è una storia nella storia, un incontro-scontro
tra verità e menzogna, tra ciò che è reale e ciò che deve sembrare reale, tra
ciò che è vero e ciò che deve diventare verosimile, è un autentico gioco di
potere, è un ribaltamento psicologico tra due mondi, due stili di vita, dove
non ha importanza la verità. Da
pagina 21:
<< E io voglio che ci metta dentro
tutto quello i
lettori vorrebbero leggere
su Siegfried Heild.>>.
La
verità non ha mai avuto importanza per nessuno, non ha mai avuto uno scopo, la
verità sarebbe stata quella proposta dal narratore di turno e, soprattutto,
quella che “vorrebbero leggere” i lettori, sotto la logica di un adeguato
profitto.
La
verità, in questo libro, viene negata anche a se stessi, per conformismo, per
volontà o semplicemente perché si ha paura di essa; ma il punto è chiedersi: - la
verità è davvero così indispensabile? -. Da
pagina 102:
<< Trovo sconcertante che tutti diano importanza
alla verità.
Non capisco bene perché l’abbiano inventata,
se per sopravvivere abbiamo bisogno di fingere,
dire bugie bianche e indossare maschere.
Mi segui?>>.
Questo
romanzo racconta la vita di una vita, un viaggio tra il mondo vissuto giorno
per giorno per andare avanti e i mostri che si trascinano nel proprio io. E
questi mostri, viventi o inconsci, si palesano anche quando non agiscono direttamente
e si fanno sentire grattando, affamati, sotto la pelle di tutti anche a
distanza di tempo e passando di persona in persona, superando il confine della
morte. Da
pagina 13:
<< La vita non è una cipolla da sbucciare
né un palinsesto da raschiare per riportare alla luce
chissà quale significato originario e più veritiero.
La vita è un’invenzione continua.>>.
La
leggera comicità che, all’inizio, utilizza il protagonista Kiff Kehlman,
giovane aspirante scrittore, con cui decide di narrare la storia di Siegfried
Heidl, notissimo truffatore, è solo uno stratagemma ben preciso: serve per
superare le difficoltà di una narrazione continuamente frenata, messa in dubbio,
abilmente contorta e manipolata da parte dello stesso Heidl. Da
pagina 144:
<< Pensare? Molta gente è fatta dalle opinioni
altrui, Kif.
E finché io gliene davo, erano tutti felici e
contenti.>>.
Alla
fine, però, il ghostwriter cede e costruisce un doppio personaggio quello di
Heidl e se stesso; o meglio è Heidl che, con la propria morte, riesce a
ricostruire Kiff; quasi in un perverso gioco di ruoli non dichiarato. Da
pagina 158:
<< Da Heidl stavo imparando
il potere della suggestione invece che della spiegazione;
dell’evasività invece che della rivelazione;
del concedere a malapena un dato di realtà
– o meglio, la
chiacchiera su un dato della realtà –
per lasciare che fosse il lettore a immaginare
tutto ciò che lo attorniava.>>.
Il
fine di Heidl, è di divertirsi, di giocare, di fantasticare e di godere dei sui
inganni al prossimo, fino in fondo. Il suo reale intento, per vincere la paura
del futuro, secondo me, è di lasciare un marchio a fuoco nelle persone, una
cicatrice invisibile e dolorosa, che lo facesse vivere ancora, ancora e ancora,
nella memoria di chi lui ha scelto di tenersi accanto e di sentirsi, al
contempo, libero di decidere dove, come e quando porre fine al gioco anche per
gli altri.
Quello
dello scrittore, Kiff Kehlman, invece, è di emergere come autore, ma,
inevitabilmente, si trasformerà in ben altro e si ritroverà cambiato e
trasformato. È questo il passaggio più accattivante e, secondo il mio parere,
il senso di tutto il libro: - la metamorfosi
di un autore attraverso l’illusione della verità. -. Consiglio questa lettura. L.Ch.
Il
mio voto, nella mia scala libri, da 1 a 5, è un bel 3. 📘📗📕🕮🕮
Prima
Persona
di
Richard Flanagan
Siegfried Heidl è il
più celebre truffatore d'Australia. Alla vigilia del processo che segnerà il
suo destino una grande casa editrice decide di pubblicare la sua autobiografia,
commissionandola a un “ghostwriter”. L'incarico viene affidato a Kiff Kehlman,
giovane aspirante scrittore con famiglia a carico e ambizioni al momento
frustrate dalla realtà. Kiff, che accetta a malincuore, spinto dalla necessità,
ha sei settimane di tempo per comporre il ritratto di un uomo che forse non è
mai esistito, che è per sua stessa natura un'illusione, un falso, un inganno.
Dopo una settimana di domande imprecise e risposte evasive, Kiff decide che
l'unico modo per raccontare Ziggy Heidl è riscriverlo, fino a smarrire il
confine tra ciò che è reale e ciò che non lo è. Ispirato a un episodio della
vita di Flanagan, un romanzo comico e raggelante che parla con lucidità del
confine sempre più labile tra vero e falso nel nostro mondo.
Editore:Bompiani (5 settembre 2018)
Lingua:Italiano
Traduttore:
Alessandro Mari
Titolo
originale: ''First Person'' (2017)
Prima
Pubblicazione: 02 ottobre 2017
Copertina
flessibile: 430 pagine
ISBN-10:
884529644X - ISBN-13: 978-8845296444
Dimensioni:
15 x 2.74 x 21 cm
CENNI SULLA VITA di:
Richard Flanagan
Richard Flanagan (1961) è nato e cresciuto in
Tasmania, dove vive con la moglie e i tre figli. È Scrittore, Sceneggiatore e
regista Australiano. Abbandonata la scuola in giovane età, ritorna in seguito a
studiare e si laurea all'università della Tasmania con un Bachelor’s
Degree nel 1983. In seguito frequenta un Master in storia ad Oxford, al
Worcester College, e, prima di dedicarsi alla scrittura, svolge i lavori più
disparati, dalla guida fluviale (tema del suo esordio nella narrativa)
all'imbianchino. Comincia il suo apprendistato (come esso stesso ama definirlo)
nella saggistica trattando temi storico-politici della sua nazione e biografie
come quella del noto truffatore australiano John Friedrich. In seguito, a
partire dal 1994, esordisce come narratore con - Morte di una guida fluviale - il
cui protagonista, Aljaz Cosini, nell'attimo del suo annegamento rivive la
propria storia e quella dei suoi antenati al quale fa seguito una serie di
acclamati romanzi che spingono alcuni critici a definirlo il più talentuoso
romanziere della sua generazione. È autore di sei romanzi tra i quali - La vita
sommersa di Gould -, basato sulla storia d'amore tra l'artista William Buelow
Gould e una giovane donna di colore, che si è aggiudicato il Commonwealth
Writers’ Prize nel 2002, La
donna sbagliata dà voce alle ansie dell'Occidente post 11 settembre,
mentre - Solo per desiderio - verte
sulle storie parallele dello scrittore Charles Dickens e dell'aborigena
Mathinna. - La strada stretta verso il
profondo Nord -, ambientato durante la seconda guerra mondiale presso i campi
di prigionia giapponesi e la Burma Railway, è in trentotto paesi, gli è valso
il Man Booker Prize 2014.
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