Passato e presente, presente e basi per il futuro,
esperienza e modernità, sicurezza e paura, forza e traumi, uomo e donna,
maturità e gioventù; tutto! Vi è quasi tutto in questo giallo/thriller,
sfociante nel noir, un libro ricco di emozioni.
I due personaggi principali sono il giornalista
della cronaca nera, avanti con gli anni, con esperienza e pronto ad andare in
pensione anticipata, Marco Besana e la
giovane stagista, ventiseienne, Ilaria Piatti, detta “Piattola”, molto
imbranata, insicura, portatrice di trauma e con un “non gusto” nel vestire ma
con una spiccata intelligenza. Entrambi descritti con cura, durante tutto il
racconto, nell’aspetto, nelle emozioni e nel modus operandi; due personaggi di
cui sarà facilissimo innamorarsi perché non sono super eroi irraggiungibili, di
quelli che fanno sognare, ma persone che svolgono il loro lavoro con amore e
attraversano la loro esistenza facendo ciò che devono e ciò che possono tra
errori e vittorie.
La
location principale è la bergamasca, descritta senza tante illusioni o
fantasticherie: cupa e chiusa, però aperta al lavoro e con gente rispettosa e
taciturna dove “l’essere taciturna e rispettosa” spesso diventa sinonimo di
omertà, non solo di buona educazione. Cambiano i termini, da nord a sud, ma la
sostanza non muta, siamo tutti figli della medesima italica madre. Da pagina 295:
<< Perché
la morte,
che è la
questione più universale in assoluto,
è una faccenda
così vergognosamente personale? >> .
La
storia è ben costruita, nulla da aggiungere. La vicenda narrata ovvero i vari
omicidi rituali sono simili a degli omicidi avvenuti alla fine del 1800 nel
nord Italia; omicidi che furono perpetrati, illo tempore, da Vincenzo Verzeni,
il così detto “Vampiro di Bottanuco”, il primo serial killer italiano, studiato
dallo psichiatra Cesare Lombroso.
In
città, ora, vi è un nuovo serial killer divenuto tale alla scoperta del suo
terzo omicidio noto, e saranno i nostri giornalisti Bersana e Piatti a
indagare, tra alti e bassi, tra difficoltà e paura, tra astuzia e studio e
riusciranno a risolvere il caso.
Verso
la fine del racconto il giornalista Marco Bersana rivedrà le sue priorità,
iniziando a riconsiderare alcune delle sue scelte mentre la nostra “Piattola”,
da stagista sull’orlo del licenziamento, si “ battezzerà giornalista di nera ”, proprio su un
importante giornale italiano, con il suo primo articolo, firmato da sola ed in
prima pagina. Un inizio di carriera scoppiettante per l’imbranata, goffa e mal
vestita Ilaria Piatti!
Sta
nascendo una nuova collaborazione che ci potrà entusiasmare con il tempo!
Consiglio questa piacevole lettura. L.Ch.
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dott.ssa Luigia Chianese Books Review Blogger |
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