La
Casa
dell’Architettura Sessuale
Recensione - Opinione di
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Mugnano di Napoli (Na)
– 12 ottobre 2023
A prima lettura è scioccante. È una lettura
erotica ma è un erotismo molto sottile; è erotismo mentale più che fisico.
Penso che non sia solo un’opera originale ma di più: è letteratura erotica che
vira tra l’onirico e il cerebrale. A primo impatto i vari capitoli potrebbero
sembrare poesie ma non lo sono; si potrebbe pensare a filastrocche o ballate, per
alcuni micro capitoli, ma neppure ciò inquadra questo lavoro, direi che quello
che viene descritto sono emozioni e sensazioni erotiche ad alta tensione e sotto
forma di Pensieri Sfoganti.
Sono circa 109 mini capitoli, in 129 pagine,
a volte composti solo da un piccolo paragrafo, ma ogni singolo paragrafo è
carico di velato erotismo e ironia. L’autrice ama i doppi sensi e il volumetto ne
è pieno, ma anche lo sfacciato desiderio è esposto, agli occhi del lettore, con
parole semplici e dirette.
È la storia di un’Ossessione Erotica, ma
soprattutto è la storia di una Sessualità, di un Piacere e di una Consapevolezza
che si evolvono freneticamente.
Il volumetto va letto due volte, per la
cronaca si legge in poche ore: la prima per inebriarsi della prosa, sofisticata
e curata, la seconda per comprenderlo a fondo.
Lo sviluppo - d’Idee Erotiche - e
del personaggio immaginario, quale il Dottor E., ha un percorso ben definito,
in crescendo, come la musica di Aleksandr
Nikolaevič Skrjabin.
Il percorso parte - dall’Ossessione Sessuale
vera e propria -, nei confronti di questo misterioso Dottor E., e subito si procede
alla - Sottomissione - a lui; la bramosia di soddisfarlo ad ogni costo è
imperante.
Qualche insuccesso o il non costante appagamento
genera - la Rabbia e la Frustrazione - che vengono sfogate cercando di indurre nel Dottor E. - la Gelosia. In un crescendo di emozioni, la voce narrante,
ad un certo punto, prende - Consapevolezza di sé - e tale consapevolezza
non resta ostaggio della mente, ma si traduce in azioni concrete che si
manifestano nella - Distanza dall’Oggetto dell’Ossessione -, dando
sfogo, però, ai propri impulsi erotici su e con gli altri.
Il figlio del
farmacista è lo strumento adatto per ciò, in quanto sintesi e antitesi del
Dottor E.. La Sottomessa, finalmente, diviene la Padrona
quindi entra nel gioco - della Padronanza -, siamo di fronte al Dominio;
è lei, è sempre stata lei, a condurre i giochi anche senza accorgersene.
Da pagina 62; titolo
capitolo - Audaces fortuna iuvant:
<<Io
sono il padrone del mio destino,
Io
sono il capitano della mia anima.*
…
Io vengo alla guerra a mani nude,
a
capo scoperto e ginocchia sbucciate.
Dottore,
spostati.
Adesso
sparo.>>.
Del desiderio, però, non ci si libera così
facilmente, perciò la voce narrante sceglie di dare un taglio netto alla
situazione, ed abbiamo l’Abbandono; finalmente lascia da parte l’Ossessione,
relegandola in una banale - Pen-ombra -. Nel momento di massima consapevolezza emotiva
e fisica, in ultimo, ci si può cullare nel Ricordo, magari anche
ridendoci su, perché, oramai, il - Re è Nudo - ed è questa la vera - Liberazione.
Hallelujah! Luigia
Chianese
Nella
mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 4 Libri. 📕📗📘📙🕮
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VIDEO RECENSIONE
LUIGIA BOOKS BLOGGER
Note
*<<Io
sono il padrone del mio destino,
Io sono il capitano della mia anima.>>.
Questi sono due versi di “Invictus” che è una poesia scritta dal poeta inglese William Ernest Henley
(1849- 1903). Il titolo proviene dal
latino e significa “invitto”, ossia “mai sconfitto”.
Dal profondo della notte che mi avvolge,
buia come il pozzo più profondo che va da un polo
all’altro,
ringrazio gli dei chiunque essi siano
per l’indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro
né ho gridato per l’angoscia.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l’Orrore delle ombre,
eppure la minaccia degli anni mi trova,
e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.
TRAMA
La
Casa dell’Architettura Sessuale
di
Giuseppina Barbieri
Ripresa da internet e/o dalla
copertina:
Napoli, centro storico. Una giovane donna senza
nome è attratta e ossessionata dal Dottor E., che non la ricambia. Sempre più
incapace di sopportare la frustrazione, decide di sedurre altri uomini allo
scopo di attirare la sua attenzione e vendicarsi. La casa dell’architettura
sessuale fa da cornice alla vendetta: i balconi sono strumenti di voyeurismo
passivo, il pianoforte assiste a scene provocatorie, il grande piano di marmo
osserva un carnevale di uomini sempre più variegato. L’indifferenza del medico
diventa così un mezzo per mettere alla prova i propri limiti erotici,
intellettuali ed emotivi, in un grande gioco di architettura sessuale nel quale
nessuno sembra avere il controllo. Ma quando la rabbia della donna inizierà a
crescere, la casa sarà testimone attiva di un inaspettato epilogo e il Dottor
E. si rivelerà finalmente nella sua vera essenza. Perché, in fondo, Ci muove il
desiderio.
Editore: Brè Edizioni
Prima Edizione: 30 settembre
2023
Lingua: Italiano
Copertina flessibile:
137 pagine
ISBN-13: 979-1259704085
ASIN: B0CK3K5XM6
Dimensioni: 15.24 x
0.89 x 22.86 cm
CENNI SULLA VITA di:
Giuseppina
Barbieri
Ripresa da internet
e/o dalla copertina: Giuseppina Barbieri è un avvocato di origini calabresi, è
appassionata di esseri umani, palazzi decadenti, fiabe e letteratura erotica.
Collabora con riviste letterarie e blog ed è autrice di racconti, poesie e
filastrocche dove “emerge sempre una sorta di tensione, un tentativo di
sporcare l’infanzia con l’adultità e, viceversa, ripulire l’adultità con tratti
infantili, così da compenetrare i due aspetti”.
Nel 2019 ha pubblicato - Filastroccario per adulti -, sempre con
Brè Edizioni.
“La Casa dell’Architettura Sessuale” è uscita con Brè, in prima
edizione, nel settembre 2023, ed è stata presentata anche al Campania Libri
Festival della Lettura e dell’Ascolto dal 05 al 08 ottobre 2023, Napoli,
Palazzo Reale.
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