martedì 2 gennaio 2024

Marcello Simoni - La Taverna degli Assassini

Marcello Simoni
La Taverna degli Assassini

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 16 dicembre 2023
 
- La Taverna degli Assassini - è un romanzo giallo delizioso, perché è divertentissimo e piacevole, si legge in un paio d’ore per quanto è scorrevole. È un giallo storico ambientato nel 1793. I personaggi sono esilaranti, in particolare il Barone Leonberto Valendimarca, presuntuoso, flaccido, con gli occhi vacui, mento e collo appiccicati, ignorante e tozzo; appassionato di vino, ma secondo la moglie non ne capisce un tubo. Le vittime sono due: il primo è Giovanni Villafranchi, l’agente di commercio al servizio del Barone, il classico sensale. È per lui che viene chiamato il provetto ma famoso investigatore Vitale Federici, uomo dall’infallibile acume, sottile ingegno, ottima reputazione e anche precettore del giovane Conte al suo seguito, Bernardo della Vipera, Federici è convocato per risolvere l’omicidio e non diffondere troppo la notizia.
Vitale Federici affronta la vita e le situazioni seguendo un po' il – Mito della Caverna – riportato nel dialogo - La Repubblica - di Platone, seguendo l’allegoria che l’opera indica: i sensi possono ingannare, ma la mente è in grado di scoprire la verità, guardando al di là delle ombre, scrutando al di là di quanto vedano gli occhi e sentano le orecchie. 
Da un estratto del libro – La Taverna degli Assassini – pagina 18:
<< A volte siamo noi stessi a creare le nostre paure.>>.
La dimora del barone, sita nel Granducato di Toscana, è un vecchio castello/abbazia con tanto di cantine e ossario dei monaci, decisamente inquietante ma fortemente suggestivo, soprattutto se si pensa ai personaggi che lo popolano. Il sospettoso maggiordomo Mastro Frediano; Geltrude, la governate impicciona; la Baronessa, madonna Augusta Cornelia, moglie del barone, lei dimostra un certo interesse per le vicende francesi d’oltralpe, dalla decapitazione di Maria Antonietta al clima di terrore della Francia post rivoluzione; abbiamo poi, la risentita Lucrezia Cimarelli la tata dei figli dei baroni e soprattutto il mostruoso monaco Morieno Santacroce, Physicus di corte, ovvero il medico del barone; ma il palazzo e il podere circostante, entrambi immensi, sono gremiti e frequentati anche da altre losche figure.
La seconda vittima è Jacopo, il cameriere, precisamente il mastro bottigliere, che viene ritrovato pugnalato, a tradimento, nelle cantine del palazzo. Si proverà ad ammazzare, con il veleno, si presume cicuta, anche l’investigatore e precettore, Vitale Federici e, per poco non viene tagliata la gola, in una taverna del luogo, al giovane Conte Bernardo della Vipera, allievo di Federici. D’indizi ve ne sono tanti, più di dieci, in circa duecento pagine di racconto, ma non conducono dritti al movente o agli assassini, questo perché alcune informazioni sono celate al lettore e spunteranno fuori al momento opportuno, però tali indizi generano tanti sospetti. E, come accade nei romanzi di Agatha Christie, con protagonista Hercule Poirot, alla fine, tutti i coinvolti nella vicenda, diretti e indiretti, vengono convocati nella sala grande, in questo romanzo con delle maschere di animali sul volto, e gli vengono “fatte le pulci”, tirando le somme dinnanzi a loro e in tal modo questi omicidi misteriosi vengono risolti.
Da notare alcune piccole cose: i dieci disegni che si trovano nel libro sono realizzati dall’autore Marcello Simoni, sono semplici ma carini, e tali illustrazioni aiutano a caratterizzare meglio situazioni e personaggi. E non si può non notare che l’abbazia, i monaci, i passaggi segreti, il veleno sui fogli di carta, l’arsenico, le scale pericolanti e non solo, ricordino il famoso romanzo di Umberto Eco – Il nome della rosa – soltanto che, come ha scritto Antonio D’Orrico, giornalista, saggista e critico letterario, Marcello Simoni è più divertente del maestro. Ed è un tocco di classe, anche, presumere che il veleno utilizzato sia la cicuta perché essa è il veleno con cui morì Socrate, maestro di Platone, quest’ultimo citato nella prima parte del libro. Insomma, consiglio questa lettura, perché scritta bene, divertente e spassosa. Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 e mezzo Libri. 📕📗📘📚🕮
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«Simoni è l’unico legittimo erede di Umberto Eco 
(ma è più divertente del maestro).»
Antonio D’Orrico, Corriere della Sera

TRAMA
La Taverna degli Assassini
di Marcello Simoni
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Anno del Signore 1793. Granducato di Toscana. Un castello fondato su un’antica abbazia, un cadavere avvolto nei tralci di una grande vite. Sotto le luci di un’alba invernale, i vitigni innevati del barone Calendimarca si rivelano teatro di un omicidio. Non solo un enigma inspiegabile, ma anche un’onta per il casato del nobiluomo. Vitale Federici, insieme al suo devoto discepolo Bernardo della Vipera, si ritroverà a investigare su un delitto i cui moventi sembrano affondare nell’antica tradizione vinicola della famiglia baronale, e nella sua cantina sotterranea che, simile a una biblioteca, pare celare un indizio sull’identità dell’assassino. Riuscirà Vitale a fare luce su questo caso, in cui ambizione, inganno e antiche passioni si intrecciano in un mistero forse impossibile da decifrare?
 
Editore ‏ : ‎ Newton Compton Editori
Edizioni: 2° edizione del 31 ottobre 2023
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina rigida ‏ : ‎ 224 pagine
Dimensioni ‏ : ‎ 14.1 x 3.1 x 21.8 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8822779320
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8822779328
Generi – Etichette: Giallo Giallo Storico Romanzo
 
CENNI SULLA VITA di:
Marcello Simoni
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Marcello Simoni è nato a Comacchio, il 27 giugno 1975. È uno scrittore, bibliotecario e archeologo italiano. Laureato in Lettere, ha pubblicato diversi saggi storici; con Il mercante di libri maledetti, 2011, suo romanzo d’esordio, è stato per oltre un anno in testa alle classifiche e ha vinto il 60° Premio Bancarella nel 2012. 
Sono seguiti una prolifica serie di saghe e di thriller storici, ambientati per la maggior parte nel Medioevo; infatti è anche autore di alcuni saggi incentrati sempre sul Medioevo. 
Ha vinto inoltre il premio Stampa Ferrara, il premio Salgari, il premio Il Corsaro Nero e il premio Jean Coste. La saga del Mercante ha consacrato Marcello Simoni come autore culto di gialli storici: i diritti di traduzione sono stati acquistati in venti Paesi. Con la Newton Compton ha pubblicato numerosi bestseller tra cui la trilogia Codice Millenarius Saga e la Secretum Saga.


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