martedì 22 agosto 2023

Bruno Vitiello - I Delitti dell’Anatomista

Bruno Vitiello
I Delitti dell’Anatomista

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 08 luglio 2023
 
Notevole! Veramente notevole questo thriller storico. Come notevole è il curriculum accademico dell’autore Bruno Vitiello. Il romanzo è ambientato in pieno Rinascimento precisamente nel 1505 e quindi possiamo affermare che i protagonisti assoluti del romanzo hanno rispettivamente:
Leonardo da Vinci 53 anni, e per l’epoca possiamo dire che si stava già avviando verso la terza età; morirà a 67 anni nel 1519.  Niccolò Macchiavelli ha 36 anni; segretario della seconda cancelleria della Repubblica Fiorentina dal 1498 al 1512.  Michelangelo Buonarroti ha 30 anni e morirà alla veneranda età di 89 anni. Girolamo Fracastoro, infine, di anni ne ha 27, giovane promettente medico.
Ho ritenuto opportuno sottolineare l’età di questi pilastri della storia italiana per un motivo bene preciso. Loro stessi, come attori protagonisti sono il fulcro della vicenda. La caratterizzazione che l’autore ha dato loro nel racconto, infatti, è davvero originale, piacevole, aspettata ed inaspettata allo stesso tempo!
Iniziamo con il capo Niccolò Machiavelli: nel romanzo chiamato spesso “il Machia”.  È una vera serpe, un politico con i fiocchi e controfiocchi. Un diplomatico a tutto tondo, nonostante i suoi 30 anni di età; navigato, intelligente, brillante e come direbbe Nick Fury, (personaggio immaginario dei fumetti statunitensi pubblicati da Marvel Comics, creato da Stan Lee e Jack Kirby, capo dello S.H.I.E.L.D. negli Avengers) – i suoi segreti hanno segreti – infatti, le mosse di Macchiavelli, sono dei segreti nei segreti; le sue mosse non sono mai comprensibili del tutto e mai note completamente. È proprio come lo si immagina: un viscido calcolatore, ma di parola, e per sempre uno scrittore, filosofo, storico, drammaturgo di fama indiscussa.
Abbiamo, poi, l’uomo più famoso del mondo Leonardo da Vinci: presentato ai lettori per ciò che è: grande e rispettato. Ma anche un tantino arrogante, presuntuoso e molto vanitoso. La sua supponenza è piacevolmente irritante per il lettore. Sappiate solo che osservando gli schizzi di sangue su una parete Leonardo riesce a scagionare un uomo dall’accusa di omicidio. Meglio della balistica moderna. Tutto, in questo Leonardo da Vinci, di Bruno Vitiello, è sontuoso: l’abbigliamento, la casa, i modi, e suoi amatissimi cavalli. Perché Leonardo sa di essere il grande Leonardo da Vinci ovvero uno scienziato, inventore e artista, filosofo; architetto, pittore, disegnatore, scultore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista. Devo aggiungere altro?
Analizzando gli attori/protagonisti de’ – I Delitti dell’Anatomista -  in ordine di età, punto gli occhi, ora, su Michelangelo Buonarroti: nel romanzo è giovane ed affermato. Già ha messo mano al - David (1501-1504) -  e alla - Pietà (databile tra il 1497 e il 1499)  - .  È talentuoso, ed è anche lui, come Leonardo, consapevole del proprio talento. È un Michelangelo molto empatico ed emotivo, si pone tanti interrogativi ed è dubbioso su tutto e tutti. Lui è stato: un pittore, scultore, architetto e poeta italiano. Ho notato, nel romanzo, che questo Michelangelo vive una certa “sudditanza psicologica”, anche forse per l’età, verso il geniale Leonardo da Vinci. Michelangelo “accusa molto” (se la prende) quando viene preso in giro da Leonardo sul lavoro di scultore e sulla sua personale non bellezza fisica.
Ed infine, forse, il personaggio meno noto ai più; il medico Girolamo Fracastoro: lui è il più giovane di tutti. Nella storia narrata il suo ruolo di medico non è richiesto per curare i feriti o gli ammalati ma le sue funzioni sono quelle di un moderno medico legale, alla CSI, per intenderci. Pensate che dalle larve in crescita in un corpo umano in decomposizione, riesce a stabilire, con una discreta precisione, dove è stato ammazzato il soggetto e anche quando. La sperimentazione scientifica, l’osservazione, la prova sono, per Girolamo Fracastoro,  il pane quotidiano e anche durante le indagini non si sottrae all’apprendimento e all’osservazione. Lo conosciamo perché è stato un umanista italiano che si  occupò di medicina, filosofia, astronomia, letteratura, geografia e botanica; ma soprattutto perché è considerato il padre della moderna patologia. La levatura di codesti personaggi e il loro modus operandi, pertanto, attira l’attenzione del lettore al pari del thriller in sé!
La storia, il giallo in sé, è scorrevole ed equilibrata, non si riesce a comprendere prima della fine il movente e chi possa essere l’assassino ma la suspense rimane intatta, questo però fa passare il romanzo da un giallo storico ad un vero e proprio thriller storico-legale. La scrittura è scorrevole e per nulla tediosa ed ho notato che l’autore è stato molto prolisso, nel senso delicato del termine, nel descrivere la sala torture e tutti i suoi strumenti; forse voleva far spaventare anche il lettore; ed ha fatto notare spesso e volentieri, anche quanto, in  quel periodo storico, fosse molto disprezzata e condannata la pederastia e la sodomia; e non sono passate inosservate, su questo argomento, le occhiatacce di Macchiavelli a Leonardo, il tutto considerando anche lo spettro dell’inquisizione. Ho trovato piacevoli e deliziosi, anche, i continui riferimenti che l’autore fa, attraverso le osservazioni di Michelangelo Buonarroti, sull’opera di Dante Alighieri
– La Divina Commedia – in particolare della prima cantica, l’Inferno. Di sicuro, però, nell’opera di Bruno Vitiello, ci saranno ancora tanti rifermenti particolari a personaggi, opere e luoghi che lascio al lettore la gioia di scoprire.
A proposito di luoghi, l’ambientazione in Firenze, nell’epoca rinascimentale, è sublime e descritta in maniera accurata. È la nostra Italia ed è Firenze, si può solo godere di cotanta bellezza! E di tanta bellezza e piacevolezza gode questo romanzo di cui consiglio la lettura!  Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri. 📕📗📘🕮🕮
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Un’ombra oscura aleggia sulle notti fiorentine, un’ombra che mette paura e tinge la città di rosso sangue.
Molte sono le vittime che vengono uccise e anatomizzate con rigore scientifico: chi sarà il responsabile di questi delitti feroci? Chi si nasconde dietro l'anatomista?

Niccolò Machiavelli, incaricato di far luce su questo mistero, chiede a Michelangelo Buonarroti, Leonardo da Vinci e Girolamo Fracastoro di indagare negli ambienti dell’arte e della medicina. E se il colpevole fosse proprio uno di loro?

Bruno Vitiello ci trascina nei meandri oscuri del Rinascimento con un giallo a tinte forti, “I Delitti dell’Anatomista”.

Note Storiche
Ripresa da internet e/o dai libri di scuola:
Codesti quattro uomini illustri, del rinascimento italiano, sono tutti nati tra il 1452 e 1478 e morti tra il 1519 e 1564 e sono in ordine di età:

Leonardo da Vinci: di ser Piero, nato a Anchiano il 15 aprile 1452 e morto a Amboise il 2 maggio 1519. È stato uno scienziato, inventore e artista italiano. Uomo d'ingegno e talento universale del Rinascimento, considerato uno dei più grandi geni dell'umanità, incarnò in pieno lo spirito della sua epoca, portandolo alle maggiori forme di espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza: fu infatti scienziato, filosofo, architetto, pittore, disegnatore, scultore, trattatista, scenografo, anatomista, botanico, musicista, ingegnere e progettista.
 
Niccolò di Bernardo dei Machiavellinoto semplicemente come Niccolò Machiavelli  è nato in Firenze il 3 maggio 1469 ed è morto in Firenze il 21 giugno 1527. È stato uno scrittore, filosofo, storico, drammaturgo, politico e diplomatico italiano, segretario della seconda cancelleria della Repubblica Fiorentina dal 1498 al 1512.
 
Michelangelo Buonarroti;  noto semplicemente come Michelangelo  nato a Caprese il 6 marzo 1475  e morto a Roma, 18 febbraio 1564; è stato un pittore, scultore, architetto e poeta italiano. Fu protagonista del Rinascimento italiano, già in vita fu riconosciuto dai suoi contemporanei come uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.
 
Girolamo Fracastoro:  nato a Verona nel 1478  e morto a Incaffi nel 1553; è stato un umanista italiano. Si occupò di medicina, filosofia, astronomia, letteratura, geografia e botanica. Viene considerato il fondatore della moderna patologia, precursore di Koch e Pasteur, il suo nome è legato allo studio di malattie quali sifilide e rabbia.
 
Il Rinascimento fu un periodo storico che si sviluppò in Italia tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'Età Moderna in un arco di tempo che va dalla metà del quindicesimo secolo, (1450 circa) fino alla fine del sedicesimo secolo; (1599 circa).

L'Umanesimo fu un fenomeno culturale che prese vita in Italia negli ultimi anni del XIV secolo (1300) e che si sviluppò in Europa nel Quattrocento.

TRAMA
I Delitti dell’Anatomista
Bruno Vitiello
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Firenze, 1505. Alcuni misteriosi delitti insanguinano le strade della città: le vittime non vengono solo uccise, ma anche anatomizzate secondo i più scrupolosi dettami della scienza. Niccolò Machiavelli, capo della Seconda Cancelleria, riceve l’incarico di assicurare rapidamente alla giustizia l’autore degli efferati omicidi, costringendo Michelangelo Buonarroti, Leonardo da Vinci e Girolamo Fracastoro a indagare negli ambienti dell’arte e della medicina. Sarebbe facile trovare un colpevole a tutti i costi nel sottobosco di ladri, meretrici e zingare dei bassifondi fiorentini, ma solo un medico o un artista dall’anima malata può aver compiuto uno scempio simile. E se il folle e spietato anatomista fosse proprio uno di loro tre? Mentre gli improvvisati detective s’impegnano a superare le reciproche diffidenze per catturare l’assassino, un mostro cerca vendetta. Sullo sfondo di una Firenze in pieno subbuglio, tra feste di carnevale e rivolte di piazza, ha inizio una frenetica caccia all’uomo. Un giallo a tinte forti con una trama a prova di bomba, che ci porta all’interno delle menti dei veri protagonisti del Rinascimento grazie a una ricostruzione storica magistrale.
 
Editore ‏ : ‎ Giunti Editore
Pubblicazione Giunti : 15 febbraio 2023
Prima Edizione : Collana Cocktail n. 7,  Edizioni Della Vigna, Arese 2010.
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 360 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8809967607
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8809967601

 
CENNI SULLA VITA di:
Bruno Vitiello
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Nel 1990 si è laureato in lettere moderne presso la facoltà di lettere e filosofia dell'Ateneo Federico II di Napoli, dove ha svolto per tre anni l'attività di assistente alla cattedra di storia del Rinascimento, conseguendo nel 1994 il dottorato di ricerca in storia moderna con uno studio sulla scienza anatomica di Michelangelo. È un appassionato lettore e prolifico autore all'interno del genere fantascientifico. Ha esordito professionalmente come scrittore nel 1989 con il racconto La linea gialla, pubblicato sulla rivista Futuro Europa edita dalla Perseo Libri di Bologna (una delle maggiori case editrici specializzate nel settore in Italia). Bruno Vitiello si dedica da molti anni all'attività di narratore, critico e saggista nel campo della science-fiction (narrativa scientifica), genere letterario nato negli U.S.A. negli anni '20 del Novecento e diffusosi anche in Italia, dai primi anni '50, con il nome di fantascienza coniato per l'occasione da Giorgio Monicelli, primo curatore editoriale della rivista Urania della Mondadori, ancora oggi la principale pubblicazione specializzata italiana nel settore. Dopo aver esordito con un racconto sulla rivista Futuro Europa nel 1989, Bruno Vitiello ha continuato a pubblicare narrativa fantascientifica su diverse testate specializzate, sia in Italia che all'estero. Bruno Vitiello ha numerose pubblicazioni al suo attivo e svariate traduzioni all'estero; suoi romanzi e racconti sono apparsi in Francia, Spagna, Stati Uniti d'America e su riviste internazionali in lingua inglese e tedesca. L'autore ha all'attivo anche due romanzi, La venere nera ( tradotto anche in inglese e francese ) e Progetto Michelangelo, entrambi pubblicati con discreto successo di pubblico e di critica. Per molti anni ha insegnato presso il liceo statale Alessandro Manzoni di Latina, ma dal 2014 è professeur détaché di italiano e latino nella Scuola Europea di Bruxelles I.
 
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martedì 15 agosto 2023

Federico Maderno - Tre Racconti Vittoriani

Federico Maderno
Tre Racconti Vittoriani

Recensione - Opinione di
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Mugnano di Napoli (Na) – 01 luglio 2023
 
Sono tre racconti tutti ben studiati, infatti, come avverte l’autore, Federico Maderno, toponomastica e riferimenti storici sono rigorosamente verificati; e vi assicuro che tale ambientazione è immersiva e suggestiva. Non a caso è la medesima ambientazione dei racconti di Sherlock Holmes (scritti da Arthur Conan Doyle e sono ambientati tra il 1880 e il 1914.); ed è anche la medesima ambientazione di un altro delizioso romanzo di Federico Maderno - Abigail -.
La scrittura di Federico Maderno è essenziale, senza sbavature, ritmica e dinamica. Affermare che è coinvolgente è quantomeno riduttivo. L’autore scrive in maniera pulita, senza eccessi di fronzoli e senza lungaggini.
I personaggi sono simpatici e misteriosi, tipicamente inglesi, e la loro descrizione fisica e caratteriale non eccede mai; è anch’essa ben studiata dal narratore.
Il tema centrale in - Tre Racconti Vittoriani -, tutti diversi tra loro nelle trame, è, secondo me, – La Suggestione del Male – . Il Male, infatti, può colpire la Sensibilità, il Corpo e l’Animo degli uomini e delle donne in diversi modi e per diverse vie.
Nel primo racconto intitolato - Casa Buttler -, il Male si ripresenta ai protagonisti a modo suo, con il suo tempo e chiede vendetta; ma ciò solo dopo aver instillato (o istillato come dir si voglia) paura e sospetti nell’animo dei protagonisti.
Nel secondo racconto, quello che è stato il mio preferito per suspense e pathos, intitolato - La Vanità - (Vanità! Decisamente il mio peccato preferito; The Devil's Advocate (Al Pacino) del 1997.), il Male, questa volta, riesce ad ammaliare tanti - uggiolanti pusillanimi (pagina 139) benpensanti, colpendo il corpo, l’estetica e portando scompiglio e sofferenza nelle benestanti, nobili e riservate famiglie londinesi.
Nel terzo ed ultimo racconto la Seduzione del Male, si mescola con il caparbio desiderio umano di voler continuare un rapporto, un confronto e, spesso, un conforto, con chi, oramai, non calpesta più la terra, ma in essa giace. Il Male, qui, diventa inganno, illusione; tale Male è rafforzato dall’afflizione e dal desiderio, ma principalmente è alimentato dalla sensibilità di cuori addolorati. Il terzo racconto è il più dolce, perché è quello che riesce a far vibrare  le corde del cuore congiuntamente al desiderio d’addentrarsi nelle vicende e nell’enigma da svelare.
Nel complesso ritengo che questo libro, di appena 300 pagine, di Federico Maderno, sia un’ottima lettura; adatta per un vasto pubblico: dai più giovani ai più maturi. Il mistero, l’avventura e il giallo storico caratterizzano i - Tre Racconti Vittoriani  - a tal punto, da trasportare il lettore, come in un’immaginaria datata macchina del tempo, nell’epoca narrata per osservare lo svolgersi degli eventi da un’angolazione privilegiata. Testo sentitamente consigliato! Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 e mezzo Libri. 📕📗📘📚🕮
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Nota:
Le misure, nel testo, sono citate in Yard.
La iarda (in inglese: yard) è un'unità di misura di lunghezza che non rientra nel Sistema Internazionale di Unità di Misura. Fa parte del Sistema Imperiale ed è tuttora utilizzata nei paesi di cultura anglosassone, come Regno Unito e Stati Uniti. Una iarda è pari a 0,9144 metri e corrisponde a 3 piedi, ovvero 36 pollici. In origine era divisa, usando il metodo binario, in 2, 4, 8, e 16 parti, chiamate rispettivamente mezza-iarda, span, finger e nail.
 
TRAMA
Tre Racconti Vittoriani
di Federico Maderno
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
La Londra vittoriana nei suoi aspetti più misteriosi ed occulti. Spettri, sepolture violate, strane catene di omicidi... Tutto quello che ci si aspetta da una città e da un'epoca che sembrano fatte apposta per incantare, per tenere incollato il lettore alle trame più sbalorditive.
Tre racconti "cinematografici", che fanno vivere le atmosfere inquietanti della Capitale britannica, quando il sole è tramontato e per i vicoli più sudici dell'East End iniziano a materializzarsi le creature della notte. Nella migliore tradizione dei romanzi d'avventura ottocenteschi e con il massimo rigore per l'ambientazione e la coerenza storica.

Editore: ‎ Youcanprint (5 aprile 2023)
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 304 pagine - Dimensioni: ‎ 15 x 1.93 x 21 cm
ISBN-13: ‎ 979-1221472202 - ASIN: ‎ B0C1TPJ1YF
 
CENNI SULLA VITA di:
Federico Maderno
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Di Federico Maderno sappiamo davvero poco (di là da quelle rare notizie che trapelano dalle sue opere e che si può immaginare siano ispirate da esperienze personali). È tipo piuttosto sfuggente, umbratile, niente affatto festaiolo. Possiamo tentare, per amore dei cinque lettori che visiteranno queste note, di riassumere in una scheda ciò che di certo conosciamo sulla sua persona e sulla sua vita. Sono poca cosa, forse, ma Vi assicuriamo che sono notizie assolutamente vere. Tutto quello che siamo riusciti a strappargli a causa del suo riserbo o che abbiamo ricevuto, in confidenza, dai pochi che lo conoscono.
Anno di nascita: 1962 Istruzione: Diploma di Liceo classico e Laurea in Ingegneria. Aspetto: Quello ad inizio pagina non è propriamente un autoritratto, però… Professione: Lui si definisce più ingegnoso che Ingegnere. Residenza: Vive in campagna, da qualche parte in Italia. Motivi per alzarsi, la mattina:   Gli animali, la buona musica (dal Gregoriano alla musica elettronica), la scrittura e la lettura, l’amicizia vera, la natura, gli occhi di una donna, le persone sincere, le gemme delle piante in primavera, la gente intelligente (nel senso di chi sa capire), la speranza di  migliorarsi… Segni particolari: Animalista e Vegetariano Davvero insopportabili: La gente avida, quella che pensa solo al proprio tornaconto, gli avari. Gusti alimentari: Le mega insalate, le caldarroste, le patate cotte alla brace, le insalate di riso freddo,  le arance di Sicilia, pomodoro e mozzarella, il vino piemontese… Per ora, è tutto quello che sappiamo.
 
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lunedì 7 agosto 2023

Ana Danca - La Voce del Silenzio

Ana Danca
La Voce del Silenzio

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Mugnano di Napoli (Na) – 16 giugno 2023
 
Questo è il terzo libro di questa brava autrice Rumena. I primi due sono - Come Vuole la Vita (2016) - e - Patrie Interiori (2018) – questo lavoro, che ho sul mio comodino, in sostanza è la conclusione di una trilogia, ma può essere letto a sé stante. È un via di mezzo tra un’autobiografia e un diario intimo: è la vita, le difficoltà, la realtà, i sogni, e soprattutto la Fede e le speranze di Ana ed è un libro particolare, potrei affermare che un libro introspettivo, emozionale; è la voce dell’anima. Da pagina 101:
<< Una storia basata su un fatto autentico, 
intessuta di coraggio e di dedizione,
di fede e di altruismo, dove amare significa credere 
e credere significa non arrendersi mai…>>.
Il viaggio intrapreso in questo testo è un viaggio che parte in treno ma è soprattutto un viaggio interiore, che segue, volente o nolente, la voce dell’io più profondo e che legge ed interpreta i segnali esterni in base alle proprie conoscenze e alle proprie esperienze emotive; e tutto questo è meravigliosamente descritto dalla nostra autrice Ana Danca. Questo viaggio ha una conclusione chiara: La vita, nonostante tutto, sa essere meravigliosa.
Il linguaggio è pulito, è scritto in  - una lingua in divenire -, perché Ana è Rumena di nascita e studi ma ha scelto di scrivere nella lingua d’adozione l’italiano; è un racconto schietto e sincero e la Fede, unita alla speranza, è sia il punto d’inizio che la meta di questo viaggio. È un lavoro ordinato, chiaro, commovente; è emozione pura. Ci si rende conto subito che lo scrivere, per Ana Danca, ha una funzione vitale: è sfogo, da pagina 10:
<< Ho continuato a pensare, poi ho preso un foglio di carta bianco 
e una matita. È così mi sono messa a parlare con la carta. 
Si, perché la carta, come dicevamo, è veramente paziente.>>.
è anche bisogno, è sopravvivenza, è catarsi. Catarsi che si esprime attraverso l’io interiore della protagonista che viene palesato attraverso Gioia, l’amica immaginaria, sempre pronta a comprendere, alleggerire e consolare il mondo di Ana. Da pagina 18:
<< Ecco Gioia, questo è l’inizio della nostra amicizia. 
È così che vorrei parlare con te, 
di fatti accaduti, eventi misteriosi, 
per i quali io non trovo una risposta. 
A presto!>>.
La sensibilità dell’autrice viene prepotentemente fuori da ogni pagina, paragrafo e riga ed il pathos è palpabile, toccando le corde del cuore di chi legge. Questo breve racconto cattura e travolge sia nelle avventure ma soprattutto disavventure. È un lavoro delicato e coinciso, sono poche pagine in tutto, un centinaio al massimo, e si legge, e, soprattutto, volentieri si rilegge, con facilità e cuore colmo di tenerezza.
Consigliato per chi ama ascoltare - la voce del silenzio - che alberga nell’animo di ognuno di noi.  Luigia Chianese
 
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NOTA:
L’editore, Gilgamesh, in accordo con l’autrice, Ana Danca, ha scelto di conservare il lessico e la sintassi originale dell’autrice. Questo perché l’autrice, di madrelingua romena, ha voluto scrivere questo testo nella sua lingua d’adozione avvero l’italiano. Tutto ciò per valorizzare la varietà linguistica anche se la forma non rispetta le regole codificate dalla sintassi italiana.
A mio modesto parere, posso dire che Ana Danca, ha scritto in lingua italiano decisamente molto meglio di tanti Italiani che scrivono sui social o altrove.

TRAMA
La Voce del Silenzio
Ana Danca
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Il silenzio, molto spesso, rappresenta il timore di esprimersi, l'insicurezza di muovere passi certi nel mondo; altre volte risuona della paura a sé, dell'ascolto della propria voce interiore. 
Ma se si riesce a fissare il burrone senza farsi prendere dal panico, allora si può trasformare questo momento di raccoglimento in risorsa, che può diventare forza interiore, sostegno che ti permette di andare avanti, giorno dopo giorno. 
Conoscere se stessi e ciò che ci ha plasmato - esperienze, sensazioni, ricordi, emozioni, incontri - ci consente di affrontare il futuro con piglio propositivo. 
Questo è il percorso che Ana Danca intraprende nel suo "La voce del silenzio", un romanzo che racconta la vita, e che insegna l'importanza di saper ascoltare la Voce, quella che come un daimonion socratico ti urla dentro l'urgenza più cogente che esista: la necessità di saper vivere la propria vita.
 
Editore ‏ : ‎ Gilgamesh Edizioni (9 maggio 2021)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 123/128 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8868675277 
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8868675271
Dimensioni ‏ : ‎ 13.97 x 0.79 x 21.59 cm


Ufficio Stampa LC Comunicazione 
Addetta alle Comunicazioni: Lucilla Corioni
 
CENNI SULLA VITA di:
Ana Danca
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Ana Danca è nata in Romania, a Buruienesti e attualmente vive e lavora a Mantova. Diplomata in meteorologia ad Arad (RO) ha lavorato presso la Stazione Meteorologica di Tulnici, poi come insegnante supplente nella scuola media del paese nativo. Ha precedentemente pubblicato i romanzi “Come vuole la vita” (2016)  giunto alla sesta ristampa – primo in classifica dei migliori libri al Concorso Letterario Internazionale “Tre Colori – Inventa un Film” – Giornata del libro nell’agosto 2019 a Lenola (LT) e “Patrie Interiori” (2018). Con quest’ultimo, edito sempre da Gilgamesh Edizioni, è stata premiata a Roma dall’Accademia di Romania per il suo progetto “Difendersi con la Cultura (Scrittura)” nel settembre del 2018. Lo stesso romanzo viene premiato con la Menzione di Merito al Concorso Letterario Nazionale “La felicità ritrovata” nel maggio del 2020 dal Comune di Riccione e come “Miglior opera d’autore straniero” al Concorso Letterario Internazionale “Gian Antonio Cibotto” di Lendinara Rovigo – ottobre 2021. “La voce del silenzio” (2021)  rappresenta la conclusione del trittico ispirato ai concetti platonici di Bene, Verità e Bellezza. Quest’opera è stata presentata durante la decima edizione di Bookcity Milano – novembre 2021. Nelle sue opere si percepisce la serenità dell’anima, gioia e felicità per aver raggiunto un traguardo, ma anche di chi ha ancora molto da dare. Il suo interesse nella scrittura è orientato con grande sensibilità verso tematiche quali “Il Dialogo” la “Spiritualità” e “Il Silenzio”. Dalle luci e ombre nascono parole per dare vita ad un benessere interiore che vuole trasmettere agli altri. “Ciascuno di noi è ciò che riesce a scrivere nel cuore delle persone.” 
 
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