martedì 18 aprile 2023

Enrico Fovanna - Lunedì mi innamoro

Enrico Fovanna
Lunedì mi innamoro

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) 
13 febbraio 2023
 
Lunedì mi innamoro di Enrico Fovanna è un libro commovente. È un giallo, e l’aggettivo commovente spesso non si accosta a tale genere letterario ma questa volta sì, lo centra in pieno. È un giallo che si può solo seguire, non intuire, perché è tutto rinchiuso nella memoria del protagonista Giorgio Camisasca, detto il Toro, e i ricordi che ci vengono proposti da Giorgio vengono centellinati pezzettino per pezzettino senza possibilità, per chi legge, di poter anticipare qualcosa, proporre congetture, di fantasticare supposizioni o soluzioni; cose che, leggendo un giallo, penso che spesso accadono nella mente del lettore, nella mia sicuramente! È un romanzo che scivola leggero con la sua scrittura semplice ed efficace, anche se vi sono salti temporali tra un capitolo e l’altro non si perde mai il filo della matassa. Direi che è una storia che viene narrata quasi sottovoce e ascoltata con rilassata pazienza.
Giorgio, il protagonista della vicenda, è cresciuto a Cravegna un paesino di montagna nella Val Antigorio tra Domodossola e la Val Formazza a pochi km dalla Svizzera; lui è cresciuto con la nonna Adele, senza fratelli e orfano prima di madre e poi di padre. È sempre  Giorgio che ci racconta la sua storia in due linee temporali e logistiche diverse: tra gli anni  1981-1984, anni universitari del protagonista presso il collegio Fraccaro in piazza Leonardo da Vinci, dinnanzi alle Tre Torri in Pavia, e nell’anno 2010 in Milano. L’obiettivo di Giorgio è di scoprire chi si spaccia, sul web, per il suo amico fraterno Febo. Febo Molini: amico ammaliate, colto, elegante, atletico, riflessivo ma molto fragile interiormente e molto tormentato. Febo è morto da quasi trent’anni e Giorgio lo sa! Chi, ora, si spaccia per lui e perché cerca proprio Giorgio tra i tanti studenti che alloggiavano al collegio universitario? Qui inizia il giallo della memoria; perché solo scavando nel suo passato, e rielaborando se stesso e la propria vita, Giorgio riuscirà a giungere alla verità.
È un viaggio tra i ricordi, tra le paure, gli amori, le esperienze e la propria crescita; un viaggio nel proprio vissuto e in ciò che si è diventati da adulti; tra le persone significative, uomini e donne, che hanno condizionato irrimediabilmente la sua vita e le sue scelte passate e presenti. È un viaggio romantico, sotto molti aspetti, soprattutto nel finale, con tante scoperte sorprendenti. Un giallo tra memoria e romanticismo, come dicevo, che scorre piano come un fiume in primavera, incontra qualche sasso qui e lì, ma procede con determinazione per poi giungere al mare della verità.
Il finale, se pur dolce e tenero, non è d’effetto! Perde in credibilità e in azione perché, a pensarci bene, sarebbe bastato molto meno per capire chi si celasse dietro la chat, considerando anche il lavoro di Giorgio. Lo scopo però del misterioso Febo va in porto! Ricordare! E ciò permetterà a Giorgio di scrivere l’ultimo diario di Febo il settimo… Non spoilero!
Come si leggerà nei ringraziamenti questo libro è un misto tra verità e fantasia ed è concepito principalmente per non dimenticare Paolo Molinari, amico dell’autore, deceduto in circostanze non del tutto chiare, quasi misteriose, in un’auto, nella campagna alla periferia di Piacenza; e proprio a quest’ultimo è ispirato il personaggio complesso, affascinate e nebuloso di Febo, co-protagonista della storia.
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, 
merita un 2  e mezzo Libri. 📕📗📚🕮🕮

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Collegio Universitario in cui è ambientato il libro: 
Collegio Plinio Fraccaro, Piazza Leonardo Da Vinci, 2, 
27100 Pavia PV

TRAMA
Lunedì mi innamoro 
di Enrico Fovanna
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
In una luminosa mattina di dicembre Giorgio, giornalista milanese dall’indole solitaria, riceve su Facebook una richiesta di contatto che lo lascia interdetto. Arriva da Febo, l’amico inseparabile della sua giovinezza, morto da quasi trent’anni in circostanze che nessuno ha mai chiarito fino in fondo. Confuso e turbato, Giorgio accetta l’invito e inizia a chattare con lo sconosciuto nel tentativo di smascherarlo. Gli rivolge domande cui solo Febo potrebbe rispondere e non ci sono dubbi: di chiunque si tratti, sembra molto ben informato. È uno scherzo di cattivo gusto? Una trappola legata al suo lavoro? Oppure, ma è un’ipotesi del tutto folle, Febo non è mai morto? Per sciogliere l’enigma Giorgio si butta anima e corpo in un’indagine che lo conduce a ripercorrere la loro indelebile amicizia, fin dagli albori. Siamo a Pavia, nei primi anni Ottanta, fra i corridoi del collegio Fraccaro. Febo è brillante, carismatico, colto, tormentato. Ascolta la musica giusta, è uno spietato seduttore. Giorgio invece è un rustico e introverso figlio delle montagne, maldestro con le ragazze, legato alle sue radici ma in perenne fuga da sé stesso. Condivideranno i giorni migliori della loro vita: le notti che sembrano eterne e gli amori che durano un attimo, le canzoni che non si scordano e le disquisizioni su Dio, la libertà conquistata e subito persa nell’eroina. Si scopriranno così diversi da essere identici: nei sogni, nell’idea che tutto può ricominciare, nel nascondere al mondo le fragilità del proprio cuore. Nell’avere amato la stessa donna, senza esserselo mai detti. Una storia di fratellanza che si legge d’un fiato, una struggente ode al tempo che scorre ma sa custodire i beni più preziosi. E un mistero che si dipana fino a un colpo di scena sorprendente.
 
Editore: ‎ Giunti Editore 
Prima uscita: 25 gennaio 2023
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 312 pagine
ISBN-10: ‎ 8809977963 
ISBN-13: ‎ 978-8809977969


CENNI SULLA VITA di:  
Enrico Fovanna
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Enrico Fovanna, è nato a Premosello (Vb) nel 1961. Vive a Milano, dove si occupa di temi sociali, immigrazione, diritti umani. 
Il 9 novembre 1989, giorno della caduta del Muro di Berlino, è stato assunto dal quotidiano «Il Giorno» dove ancora oggi lavora. 
Con Il pesce elettrico, suo romanzo d’esordio poi ristampato nel 2002, ha vinto il Premio Stresa 1996 e il premio Festival del Primo romanzo, al Salone del libro di Torino 1997. 
Ha pubblicato anche per E/L e Utet e realizzato reportage da Paesi in guerra all’estero, tra cui Iraq e Afghanistan.
 
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