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lunedì 13 maggio 2024

Angela Caputo - Amarti in una Clessidra

Angela Caputo
Amarti in una Clessidra

Recensione e/o Video Recensione di
#giftedbook 
 
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Mugnano di Napoli – 27 Aprile 2024
 
Grazie all’editor Francesca Ghiribelli, che ha curato la prefazione di “Amarti in una Clessidra” della talentuosa autrice Angela Caputo, abbiamo un’idea ben precisa dell’opera che si sta per iniziare. Non so se sia un bene, perché ha tolto molto alla voglia di scoprire del lettore, quindi se lo desiderate saltate la prefazione. Un altro aspetto, però, rende utile tale prefazione, quindi ripensateci, ed è l’indirizzarci fin da subito nel genere che stiamo per leggere, ovvero una sperimentazione e fusione di generi, come leggiamo a pagina 7:
<< Un genere di narrativa contemporanea 
quasi prettamente sentimentale 
dall’inizio fino a metà racconto 
per poi finire in conclusione 
con genere fantascientifico 
e quasi distopico.>>.
Quindi in una pagina, più sei righi e mezzo nella successiva, abbiamo il riassunto dell’opera e i generi letterari a cui appartiene il libro! Scegliete voi se leggerla o meno questa prefazione. Vi dico ciò perché il racconto, se pur molto breve, circa 115 pagine in tutto, cattura fin da subito, e si ha voglia di divorarlo. La brevità del testo e la curiosità, praticamente, innescano nel lettore quel desiderio morboso di sapere come finirà, ma tranquilli cari lettori, in massimo 2 ore si arriva all’ultimo rigo. La prima cosa che si percepisce è la facilità con cui ci s’indentifica emotivamente con la protagonista, ovvero la giovane Dafne Valente. Simpatica anche l’autocitazione a pagina 36 di un libro dell’autrice ovvero “Bianca Vestita di Nero” un romance storico che ho amato e troverete recensito e video recensito nel mio Blog Libri e Opinioni. In questo libricino, invece, intitolato “Amarti in una Clessidra”, i personaggi principali non sono molti, abbiamo il miglior amico di Dafne, Edoardo, detto Edo, occhi scuri, naso leggermente aquilino e un tantino stempiato; l’ex fidanzato di Dafne, Mario; Andrea Carbone, un chiamiamolo… incidente di percorso fisico ed emotivo, un ragazzo dagli occhi azzurri tendenti al verde, notevole presenza fisica, slanciato, figo, snello, insomma bello come un principe azzurro, ma un po' troppo vanesio, conosciuto, per così dire, come “il signore dei fornelli”, con il motto pubblicitario “se ai fornelli c’è Carbone, fai un figurone” ma è solo un dongiovanni; e infine, incontriamo il personaggio più enigmatico di tutti ovvero Maurizio Perdonati: sulla cinquantina, occhialuto e canuto, stempiato ma brizzolato, con una barbetta elegante, mai sposato ma padre di 4 figli avuti da 4 mogli diverse sparse per il mondo in 4 continenti diversi; sfoggia sempre anelli vistosi ed è soprannominato l’Arcano. Lui è un insegnante, uno studioso, un ingegnoso, uno scrittore di saggi filosofici, fondatore dell’associazione “Gli Amici della Cultura”, ma soprattutto possessore e utilizzatore di una strana Clessidra, che ha il potere di riportare indietro nel tempo e nello spazio per fermare o cambiare eventi catastrofici successi.
E qui inizia la parte fantasy e distopica del libro; direi dal decimo capitolo in poi. Non vi spoilero le avventure e disavventure dei protagonisti ma faccio notare, con profondo piacere, che l’evento catastrofico che cercano di evitare è lo scoppio della centrale nucleare di Chernobyl, scoprirete leggendo se ci siano riusciti oppure no! Ciò che ho notato è l’estrema accuratezza con cui l’autrice, Angela Caputo, se pur brevemente, è riuscita a riportare nomi e personaggi  di quel maledetto giorno del 25 aprile 1986, ore 23:45 giorno in cui la centrale nucleare, sita nell’attuale Ucràina, scoppiò. Complimenti anche per il ricordo della scrittrice russa, storica e attivista per i diritti umani Ljudmila Alekseevic.
Come sempre, Angela Caputo, per chi già la conosce come scrittrice, è riuscita, anche questa volta, in poche parole a tratteggiare i personaggi principali, i luoghi e i fatti senza mai lasciare il lettore insoddisfatto. È riuscita, se pur brevemente a condensare molte dinamiche all’interno di questo breve lavoro: rapporto conflittuale con la madre, amore e amicizia, volontà di cambiamento, un pizzico di erotismo e molta avventura. Da un punto di vista fantascientifico, la scrittrice, ha deliberatamente ignorato, però, tutto ciò che gli amati dei viaggi del tempo sanno: Linee Temporali parallele, cambi della storia nel presente, cambiando il passato, mutando la storia bisogna tener conto di chi verrà al mondo e chi no? In pratica le conseguenze nel passato e presente e così via. Penso, però, che abbia fatto bene a scegliere d’ignorare ciò che già sappiamo, inventiamo, immaginiamo e speculiamo scientificamente e filosoficamente sui viaggi nello spazio-tempo, perché, per gli scrittori e per i sognatori, nella fantasia e nell’amore, le regole non esistono! Consiglio questo libricino! Luigia Chianese #giftedbook
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 3 Libri. 📗📘📙🕮🕮
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NOTE
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Video Recensione di
Luigia Books Blogger - Blog Libri e Opinioni
Amarti in una Clessidra di Angela Caputo
( #giftedbook )
Potete vederla qui su You Tube 
anche seguendo il link https://youtu.be/2j4NqQfo1zw
Grazie!
 
TRAMA:
Amarti in una Clessidra
di Angela Caputo
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Dafne è una trentenne reduce da una storia d’amore conclusa da qualche anno con Mario. Lui si è rifatto una vita, lei non riesce ad andare avanti e vive di ricordi e rimpianti, finché un giorno capisce di non essere più al centro del suo mondo o forse non lo è mai stata. Ad aiutarla in questa consapevolezza è il migliore amico Edo, col quale decide di frequentare un professore conosciuto in libreria che si fa chiamare l’Arcano. Costui è l’ideatore di una strana clessidra in grado di tornare indietro nel tempo. Il professore è convinto di riuscire a cambiare eventi che hanno stravolto la storia dell’umanità. La clessidra verrà usata per aiutare Dafne a riprendere in mano la sua vita?
 
Editore: ‎Atile Edizioni
Prima Uscita italiana: 17 aprile 2024 
Lingua: Italiano
Copertina flessibile: ‎116 pagine 
Dimensioni: ‎14.81 x 0.69 x 21.01 cm
ISBN-13: 979-1256230266 
ASIN: B0D21YCVHR
Etichette – Generi: Distopico  Fantasy Fantascienza 
 
CENNI SULLA VITA di
Angela Caputo
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Nata a Giarre (Catania), tra le pendici dell’Etna e il mar Jonio, dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo Classico si è laureata in Lettere Classiche. Ha pubblicato come giornalista pubblicista presso testate locale, lavorato come editing e correttrice di bozze. Ha svolto ricerche di storia locale e nazionale. Ha poi conseguito il Diploma di Specializzazione per l’insegnamento. Da sempre cultrice della storia, in particolare della Seconda Guerra Mondiale e della Shoah, ha insegnato in diverse scuole di ogni ordine e grado. Dopo diverse esperienze come Ghostwriter, ha preso il volo come autrice. Libri dell’autrice: -  Bianca Vestita di Nero -un giallo storico; - Amarsi in una Clessidra – di genere Fantasy; inoltre ha collaborato con un racconto in un’Antologia di Gialli dal titolo - 10 Musei 10 Gialli (Crimini e Delitti) – il racconto di Angela Caputo in quest’Antologia è intitolato - Ritratto Criminale –

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Book Trailer di
Amarti in una Clessidra Angela Caputo
Concesso al Blog Libri e Opinioni dall’autrice Angela Caputo
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lunedì 15 aprile 2024

Luca Doninelli - Nero Fiorentino

Luca Doninelli
Nero Fiorentino

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 08 aprile 2024
 
Quando ho scelto di comprare questo libro ci sono stati vari fattori che mi hanno convinto ad acquistarlo. Il primo fattore è stato la trama, veramente magnifica e ambiziosa, ero carica di aspettative; il secondo fattore è stato la copertina con la Cupola di Santa Maria del Fiore in Firenze di Filippo Brunelleschi, mi sono illuminata, già mi aspettavo chissà quale intrigo; il terzo e ultimo fattore, che mi ha fatto aprire il portafoglio e spendere questi 18,00€, e non sono pochi, è stato l’aver letto, sull’aletta posteriore del libro, la mini biografia dell’autore, un curriculum imponente, una marea di libri scritti e premi vinti e, soprattutto, con la seconda ristampa del libro in meno di quattro mesi nel medesimo anno; e a questo punto mi son detta: Si! Sarà un bel romanzo, lo compro! Ed è arrivata la delusione fin dalle prime cinquanta pagine. 
Da principio mi ero entusiasmata perché il testo parte con un bel elenco dei personaggi principali in ordine di apparizione, e io amo quando gli autori fanno ciò, poi mi sono afflosciata come un orologio di Dalì. Ci ho impiegato giorni per finirlo, anche se è di appena 270 pagine, scritte con un bel carattere grande che non stanca gli occhi, altra cosa che apprezzo tantissimo ed è motivo di scelta nell’acquisto di un libro. Non amo, però, lasciare i libri a metà, e non ho rinunciato neppure questa volta, ma proprio non sono riuscita ad apprezzare lo svolgimento dell’intreccio, sono arrivata alla fine, delusa e annoiata in un caldo pomeriggio di aprile.
Voglio essere chiara, l’autore, Luca Doninelli, ha una bella scrittura, una grammatica curata e precisa, non ci sono imperfezioni, ha ottime capacità narrative con una scelta linguistica adatta per la maggior parte degli utenti, ma è esageratamente prolisso. Troppo! Veramente troppo. In questo libro ci si perde in discorsi e situazioni inutili, che potrebbero essere spiegate con molto meno. Certo l’autore, forse, avrà voluto dare un’aria nostalgica e noir al giallo, ma da lettrice di gialli e thriller penso che abbia esagerato un po' troppo. Mentre leggevo, e immaginavo le scene nella mia mente, pensavo: adesso arriva al punto, adesso capirò il perché di tante spiegazioni, ma a metà libro, ancora non si veniva a capo di nulla, solo una testa piena di confusione tra situazioni e personaggi.
Sono però arrivata in fondo, perché oramai volevo solo sapere non chi avesse commesso gli omicidi o il mandante e neppure il perché, volevo solo sapere dove sarebbero andate a finire le misteriose tavole prospettiche del Brunelleschi.  So, ovviamente, che è un racconto di fantasia ma almeno una curiosità andava soddisfatta ma sono rimasta amareggiata. Alla fine penso che questo grande intrigo, lungo ben quindici anni, non è centrato sulle tavole del Brunelleschi ma sulle vite delle persone e sulle scelte che compiono e che, in un modo o nell’altro, riescono a mutare i destini di tanta gente innocente; il “Fattore Umano”, citato dall’autore, è il vero fulcro dell’intero racconto.  Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 Libri. 📕📗🕮🕮🕮
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NOTE (Riprese da vari siti internet)
Filippo Brunelleschi
e Le Tavole Prospettiche
Filippo Brunelleschi è nato a Firenze nel 1377 ed è deceduto nel 1446; è nato da padre notaio, ebbe una formazione culturale di tipo umanistico, ma presto i suoi interessi si volsero alle arti, praticando la professione dell’orafo e dello scultore, e successivamente all’architettura. Studiò a Roma e viaggio moltissimo, tali studi e viaggi gli diedero modo di conoscere l’architettura antica, spingendolo, poi a dedicarsi a rilievi condotti con tecniche scientifiche. La sua profonda conoscenza della scienza, soprattutto dei procedimenti geometrici, matematici e ottici lo portarono ad un grande risultato  intorno al 1413, con la Tavoletta Prospettica che rappresentava il Battistero di S. Giovanni a Firenze. Antonio Manetti, biografo di Brunelleschi, nel 1475 descrisse l’esperimento.
Brunelleschi, su una tavoletta di forma quadrata con lato di mezzo braccio, all’incirca circa 30 cm, aveva dipinto il Battistero di S. Giovanni a Firenze con i suoi intarsi marmorei precisamente «che non è miniatore che l’avessi fatto meglio». Per dimostrare la convergenza dell’immagine dipinta con quella reale, nella tavoletta fu praticato un buchino svasato verso il retro del dipinto, in modo che l’occhio di chi avrebbe osservato, posto a circa 60 cm all’interno della porta centrale del Duomo, avrebbe potuto percepire l’immagine reale della scena. Con l’aiuto di uno specchio sorretto dall’altra mano, e regolato a distanza opportuna, poi, l’osservatore, avrebbe potuto visualizzare l’immagine dipinta ma riflessa nello specchio per ammirare la perfetta coincidenza dell’immagine dipinta con quella esistente. La verosimiglianza era evidenziata anche da un effetto illusorio ottenuto da una lamina d’argento che nel dipinto cospargeva l’area del cielo, al fine di ottenere un’immagine riflessa del cielo reale. 
Per risolvere l’inversione tra destra e sinistra, con cui l’immagine riflessa dallo specchio mostrava il dipinto, venne eseguito con rovesciamento simmetrico. Questo metodo, escogitato da Brunelleschi, aveva lo scopo di dimostrare la precisione di un disegno realizzato con la geometrica definizione di un punto di vista ovvero la posizione dell’occhio dell’osservatore. Per rendere inconfutabile la validità della sua costruzione, Brunelleschi scelse un edificio già esistente, e non immaginario, in modo da verificarne i risultati. Con la seconda tavoletta fece la stessa cosa, realizzata in Piazza della Signoria, con la vista di Palazzo Vecchio e della Loggia dei Lanzi; ma la posizione angolata non presentava una simmetria come nella prima tavoletta e pertanto non adottò l’espediente del foro e dello specchio. Ritagliata però la parte del cielo sul dipinto, era possibile far collimare il profilo degli edifici disegnati con quello dell’immagine reale e verificarne la perfetta coincidenza visiva. Insomma questi due esperimenti hanno fondato la prospettiva lineare chiamata anche prospettiva artificiale, secondo costruzioni scientifiche. 
I capisaldi di questa scienza prospettica sono conosciuti come «Regola Brunelleschiana» E sono:
-        Rappresentazione è basata sulla definizione di un punto di vista, dal quale partono i raggi visivi che formano la piramide visiva;
-        Immagine prospettica non è altro che l’intersezione della piramide visiva con il piano del quadro;
-        Linee parallele convergono in un punto (punto di fuga);
-        Punto di fuga delle rette perpendicolari al quadro coincide con il punto di vista centrale (punto principale);
-        Rette inclinate a 45° rispetto al quadro convergono in punti (punti di distanza) posti dal punto principale a distanza pari a quella del punto di vista dal quadro.

Il Fattore Umano
: titolo originale in lingua ingleseThe Human Factor, è un romanzo di Graham Greene pubblicato nel 1978. Il Fattore Umano racconta la storia di Maurice Castle, un anziano e stimato agente segreto britannico il quale svolge un lavoro di tipo burocratico nella sede centrale dell'MI6Castle conduce apparentemente una tranquilla esistenza in Inghilterra: vive con la moglie Sarah e il figlio Sam in campagna e si reca al lavoro a Londra in treno. Castle ha conosciuto Sarah in Africa; la donna è di colore e, per salvarla da un campo di prigionia sudafricano, Castle ha ottenuto l'aiuto di un comunista e, in segno di gratitudine, si è impegnato a fornire ai servizi sovietici informazioni segrete sull'Africa. I servizi segreti britannici si rendono conto della fuga di notizie dalla sezione nella quale lavora Castle, ma la loro inchiesta porta al colpevole sbagliato: il collega di Castle Arthur Davis, il quale viene eliminato da Percival, uno dei capi dell'MI6. Il ruolo di Castle nella fuga di notizie è tuttavia scoperto da Muller, un collaboratore sudafricano dello spionaggio inglese. Castle si sente braccato e infine viene costretto dai sovietici a un isolamento perpetuo a Mosca, senza speranza di potersi ricongiungere con i familiari, confinati in Inghilterra.
Henry Graham Greene
 è nato a Berkhamsted, il 2 ottobre 1904 ed è morto a Corsier-sur-Vevey, il 3 aprile 1991. È stato uno scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, agente segreto e critico letterario britannico. Le sue opere esplorano la morale ambivalente e le questioni politiche del mondo moderno. Greene fu uno scrittore impegnato molto popolare. Rifiutò sempre l'etichetta di romanziere cattolico per quella di romanziere anche cattolico, tuttavia i temi religiosi, in particolare cattolici, furono alla radice di molti suoi scritti, specialmente i quattro romanzi La roccia di BrightonIl nocciolo della questioneFine di una storia e Il potere e la gloria. Opere come Un americano tranquilloIl nostro agente all'Avana e Il fattore umano mostrano il suo grande interesse per le operazioni di politica internazionale e di spionaggio. Greene soffriva di un disturbo bipolare che ebbe una profonda influenza sulla sua scrittura e lo portò a degli eccessi nella vita privata. In una lettera a sua moglie Vivien, Greene scrisse di avere «un carattere profondamente incompatibile con la vita domestica quotidiana» e che «sfortunatamente, la malattia è una parte rilevante di una persona»

 
Video Recensione di
Luigia Books Blogger - Blog Libri e Opinioni
Potete vederla qui su You Tube 
anche seguendo il link https://youtu.be/A3nFs3V_k-k
Grazie!
 
TRAMA
Nero Fiorentino
di Luca Doninelli
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Nella tarda estate del 2010 Firenze è una città immobile, sonnolenta, da camera con vista, che detesta le novità e ogni invito al cambiamento. Eppure nel suo ventre si agitano forze inquietanti e oscure: nell'interrato di un palazzo del centro storico, sede della casa di moda Dombey & Son, fa la sua apparizione uno strano reperto. La segretaria generale Loredana Fallai decide di farlo valutare a Oreste Marcucci, storico dell'arte e suo ex amante, che riconosce le tavole progettate dal Brunelleschi per studiare la prospettiva, un oggetto della cui esistenza ormai tutti dubitavano. L'indomani Fallai viene trovata uccisa con un colpo di pistola alla tempia, le tavole scompaiono e di Marcucci si perdono le tracce. Quindici anni dopo il mistero non è stato svelato. Ma quando viene lanciato un concorso per il completamento della facciata di San Lorenzo, un evento che chiama in città le più grandi archistar del mondo, la sequenza di omicidi e misteri si riavvia. La prima delle nuove vittime è Paolo del Chierico, ex amministratore delegato della casa di moda. Sua sorella Lucia e la fidanzata Giulia Landi, assieme a Maria Giovanna, la figlia di Fallai, indagano per mettere ordine in una vicenda apparentemente priva di senso e dare pace a chi non c'è più.
 
Autore: Luca Doninelli
Editore: ‎Bompiani
Prima Uscita Italiana: 30 agosto 2023
Costo Cartaceo: € 18.00 (all'aprile 2024)
Lingua: ‎Italiano

Copertina flessibile: ‎274 pagine
Dimensioni: ‎15 x 1.75 x 21 cm
ISBN-10: ‎8830107298
ISBN-13: ‎978-8830107298
Generi – Etichette: Giallo Storico Narrativa Thriller Storico
 

CENNI SULLA VITA di:
Luca Doninelli
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Doninelli, Luca. – Scrittore, critico letterario e giornalista italiano è nato a  Leno, vicino Brescia, 1956. Laureatosi in Filosofia a Milano, ha poi insegnato Etnografia Narrativa all’Università Cattolica di Milano. Oggi è docente di Storytelling alla Iulm. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche, tra cui: Il Giornale e Avvenire. Ha pubblicato i romanzi I Due Fratelli (1990) ma è con il romanzo La revoca del 1992 che ha vinto il premio Selezione Campiello e con la raccolta di racconti Le decorose memorie del 1994/1995 è stato supervincitore del premio Grinzane Cavour. 
Dopo La verità futile (1995) e Talk show (1996), racconto di una puntata di un famoso programma televisivo di talk show, con La nuova era del 1999 si è aggiudicato il premio Grinzane Cavour. Del 2001 è La mano, centrato sulla figura di un musicista rock, e di tre anni più tardi il pluripremiato Tornavamo dal mare (2004). A questi hanno fatto seguito fra gli altri: La polvere di Allah (2007), storia di un’amicizia coltivata tra due protagonisti di culture completamente diverse, Fa' che questa strada non finisca mai (2014), Le cose semplici (2015), finalista al Premio Campiello, La conoscenza di sé (2017), Tre casi per l'investigatore Wickson Alieni (2018), Premio Strega ragazze e ragazzi 2019, La dieta sono io (2019), L'imitazione di una foglia che cade (2020) e Tu credi che io dorma (2021), a seguire La Colpa di essere Nati. Scritti sui “Promessi Sposi” (2023), Nero Fiorentino (Agosto,2023)
 
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martedì 2 aprile 2024

Davide Cossu - Il Castello delle Congiure

Davide Cossu
Il Castello delle Congiure

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) – 27 marzo 2024
 
Ci troviamo nella Ferrara del 1442 e il giallo da risolvere rientra in un arco temporale piuttosto breve, ovvero tra il 07 ottobre e il 02 novembre; il protagonista, alla corte degli Estensi, è sicuramente Leon Battista Alberti², giusto per ricordarlo fu un architetto, scrittore, matematico, umanista, crittografo, linguista, filosofo, musicologo ovviamente italiano, uno degli uomini più poliedrici del Rinascimento, che viene convocato e invitato, dal suo amico, il marchese Leonello d’Este, in funzione di giudice artistico, ma nella realtà dovrà indagare sugl’intrighi del Casato. Gli altri personaggi, che si incrociano nel libro, uomini o donne che siano, non sono semplici comparse, non sono solo personaggi secondari, sono co-protagonisti e lo sono soprattutto le donne, che non sono mai un delizioso contorno estetico ma soggetti attivi, molto attivi. Un esempio lo è la nobildonna Margherita Pio di Carpi, fresca sposa del vecchio capitano Taddeo d’Este cugino di Leonello, una giovane donna meravigliosa, dai capelli corvini su pelle d’avorio, libera e intelligente, piena di passione e furbizia, ma anche vanesia se pur profondamente pragmatica.
Ogni singolo personaggio, infatti, ha caratteriste ben definite: dall’Abate Meliaduse, uomo vile e lussurioso, fratellastro maggiore di Leonello d’Este; gli amici di Leon Battista Alberti, ovvero l’avventuriero veneziano Niccolò dè Conti e il dotto curiale Tommaso Parentucelli, non semplici gregari ma personalità autonome, forti e decise; la mistica Suor Caterina dè Vigri, colei che sa dare valore all’amicizia con devozione e sacrificio; e molti altri, che per denaro, potere, paura o tornaconto personale, saranno artefici e pedine delle congiure di Palazzo d’Este. Tutte vite molto movimentate, che si aggirano tra i pericoli del tempo e i fasti delle feste di corte, ma bisogna ricordalo, anche i divertimenti sono politica a certi livelli, e la politica è anche apparenza, quindi le feste non sono mai semplici feste ma sono luoghi in cui ciascuna delle parti deve ritrovare la sua convenienza.
Il racconto è molto articolato, forse fin troppo, ma di sicuro è stato originale far prendere le mosse della storia dalla tragedia d’amor cortese di Tristano e Isotta, riportando il tragico mito medievale arturiano alla realtà del tempo e a 17 anni dopo la messa a morte di Ugo d’Este e Parisina, rispettivamente figlio e seconda moglie di Niccolò III d’Este, padre di Leonello. Il finale prevede mandanti e moventi facili da intuire, che, sia chiaro, verranno svelati solo alla fine; ma sono le decisioni, o sentenze finali, a essere speciali in quanto sembrano frutto di grande misericordia e compassione, per apparenza verso il popolino, e invece sono solo legate a interessi politici di parte. Raccomando questo originale giallo storico di Davide Cossu. Luigia Chianese

Video Recensione di 
Luigia Books Blogger - Blog Libri e Opinioni 
Link per You Tube: https://youtu.be/RHUTLvCpc7k

 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 e mezzo Libri. 
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 NOTE
1) Aconitum Napellus (L., 1753), deriva dal greco akòniton (= pianta velenosa) comunemente noto come aconito napello, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, originaria dell'Europa centrale e occidentale, anche se le varie sottospecie presentano areali differenti. È una delle piante più tossiche della flora italiana diffusa nelle zone montagnose delle Alpi.

 
2) Leon Battista Alberti è nato a Genova il 14 febbraio 1404 e è morto a Roma il 25 aprile 1472 era figlio naturale di Lorenzo Alberti, proveniente da una ricca famiglia di mercanti e banchieri Alberti fa parte della seconda generazione di umanisti di cui fu una figura emblematica per il suo interesse nelle più varie discipline. 
Un suo costante interesse era la ricerca delle regole, teoriche o pratiche, in grado di guidare il lavoro degli artisti. Nelle sue opere menzionò alcuni canoni, ad esempio: nel "De statua" espose le proporzioni del corpo umano, nel "De pictura" fornì la prima definizione  della prospettiva scientifica e infine nel "De re aedificatoria" (opera cui lavorò fino alla morte, nel 1472), descrisse tutta la casistica relativa all'architettura moderna, sottolineando l'importanza del progetto e le diverse tipologie di edifici a seconda della loro funzione. Tale opera lo renderà immortale nei secoli e motivo di studio a livello internazionale. Come architetto, Alberti viene considerato, accanto a Brunelleschi, il fondatore dell'architettura rinascimentale. L'aspetto innovativo delle sue proposte, soprattutto sia in ambito architettonico che umanistico, consisteva nella rielaborazione moderna dell'antico, cercato come modello da emulare e non semplicemente da replicare. Egli lavoro per le casate più illustri del suo tempo.
  
TRAMA
Il Castello delle Congiure
di Davide Cossu
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Un’indagine di Leon Battista Alberti Dall’autore del bestseller Il quinto sigillo Un delitto dal movente oscuro riporta alla luce antichi segreti della famiglia d’Este Ferrara, autunno 1442Leon Battista Alberti è invitato a corte per partecipare, in qualità di giudice, a un concorso indetto dal marchese Leonello d’Este: al vincitore sarà commissionato un monumento in onore del suo defunto padre, Niccolò III. Nel frattempo, approfittando dell’antica amicizia che li lega, il marchese incarica Leon Battista di indagare su un fatto spinoso che sta turbando la città: la giovane Laura Pendaglia, erede del cittadino più ricco di Ferrara e promessa sposa di Folco Bonacossi, ha deciso di rinunciare alle nozze e rifugiarsi in convento per farsi monaca. Mentre Leon Battista cerca di orientarsi tra giochi di potere e trame ordite dalle famiglie dei mancati sposi, il giovane Folco muore in circostanze che rimandano alle pagine dei romanzi d’amor cortese. Con l’aiuto dei suoi fidati compagni, il dotto Parentucelli e l’avventuriero de’ Conti, e di Margherita, un’audace e bellissima nobildonna, l’Alberti, in una giostra di amori, tradimenti e rivelazioni inaspettate, tenta di far chiarezza sulla scia di sangue che macchia la corte di Ferrara. Una traccia che conduce a una tragedia confinata nel passato oscuro degli Este, la cui ombra minaccia il potere di Leonello e la sorte stessa del suo casato.
 

Editore ‏ : ‎ Newton Compton Editori
Prima Uscita Italia: 5 marzo 2024
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Prezzo alla prima Uscita: €9,90
Copertina rigida ‏ : ‎ 224 pagine
Dimensioni ‏ : ‎ 14.1 x 3.3 x 21.7 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8822781848
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8822781840
Generi – Etichette: Giallo  Giallo Storico Thriller Storico
 
CENNI SULLA VITA di:
Davide Cossu
Ripresa da internet e/o dalla copertina:
Davide Cossu è nato a Cagliari nel 1987. Laureato in Storia del Cinema e Filosofia, ha studiato Scrittura Creativa presso la Scuola Holden di Torino. Il quinto sigillo, suo romanzo di esordio, è stato vincitore del Premio Selezione Bancarella 2023. La Newton Compton ha pubblicato - Il castello delle congiure -, ma è anche autore de – Il quinto Sigillo -
Notizie Riprese da Linkein
Sono goloso di parole. Amo ogni forma di narrazione, dalla pellicola alla carta stampata, dai centoquaranta caratteri del tweet al tomone di filosofia. Il mio percorso di studi mi ha fatto spaziare dal cinema alla letteratura, le mie esperienze mi hanno fatto viaggiare, conoscere e amare i luoghi e le persone che ho avuto la ventura di incontrare durante il cammino. Amo soprattutto la Storia, perché è la madre di tutte le storie. E sono goloso di frasi da cioccolatino come queste. Perché si scartano, ma non si buttano mai via, e ho imparato che è sempre saggio non buttar via niente.
 

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