lunedì 19 giugno 2023

Lavinia Mannelli - L’Amore è un Atto Senza Importanza

 Lavinia Mannelli
L’Amore è un Atto 
Senza Importanza

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) 
24 aprile 2023
Questo piccolo romanzo, di appena 152 pagine, edito da 66ThAnd2ND, di Lavinia Mannelli, è un esordio letterario. Ho scelto di acquistare il libro durante l’evento NapoliCittàLibro Aprile 2023 prima della sua presentazione perché la trama mi aveva intrigata. Al momento dell’acquisto allo stand dell’editore, alle mie spalle è sbucata l’autrice Lavinia Mannelli, con il suo meraviglioso sorriso, con cui ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere informali, 5 ore prima della presentazione del suo testo, in sala Urania 2, nella bellissima Stazione Marittima di Napoli.
Il titolo iniziale doveva essere - Le Veneri - ma dopo un sondaggio, fatto dall’autrice tra i suoi amici e conoscenti, tra quel titolo e il titolo attuale, che è un aforisma incompleto di Alfred Jarry, (scrittore Francese) ha vinto il secondo. L’aforisma completo è: pagina 145/145
L'amore è un atto senza importanza, 
dal momento che si può farlo all'infinito.
[L'Amur est un acte sans importance, puisqu'on peut le faire indéfiniment].
La comunicazione e il desiderio, nel rapporto di coppia ed il loro confrontarsi con i modelli dominanti dettati dalla Tv e dai social media, sono il tema centrale dell’opera.
I protagonisti sono quattro; Giulia, giovane triste e sciatta, con la treccia azzurra raccolta sulla testa e tanti anelli tribali a forarle le orecchie e le narici e Guido, riccio, con occhiali grossi tondi e dorati, lunghe basette brizzolate, pelle chiara e lattiginosa; sono una giovane coppia di millennial aspiranti intellettuali; aspiranti sia chiaro, e per essere precisi sono due cosiddetti intellettualoidi di sinistra, di quelli che pensano che la loro sia l’unica verità, insomma i peggiori secondo me! Lei Designer, che lavora all’Ikea, e lui insegnante e pittore. Piccola nota: il libro è stracolmo di riferimenti all’arte, alla pittura.
Giulia regala a Guido, per il loro anniversario, una sexy toy, oggetto tipico del desiderio maschile e non solo, per mettere alla prova il rapporto di coppia. Una bambola di silicone può salvare veramente un rapporto di coppia? Ai posteri, lettori, l’ardua sentenza.
Lui le regala qualcosa di più normale, un gattino di nome Luiggi, (si! 2 g) - preso dal Parco Rifugio, un po' brutto, nessuno l’ha voluto perché con l’orecchio ferito e un occhio chiuso e con un pelo grigio non troppo uniforme -.
Abbiamo poi Tamara, una voce narrante nel libro, la sexy toy che prende coscienza; è una tabula rasa, che sul divano in ecopelle della coppia, nel bi-locale stracolmo di libri di via Padova - Milano, impara la vita e l’amore dai programmi della De Filippi e Barbara d’Urso, su Canale 5 Mediaset. Da pagina 29
<< Dove c’è amore vero 
ci sono anche le nostre telecamere
aveva detto Maria una volta 
prima di lanciare la pubblicità.>>.
Tamara è una bambola erotica di silicone, costruita nel deserto Californiano del Mojave, detto Parco Nazionale del Joshua Tree, dotata di intelligenza artificiale ed è letteralmente vittima di Mediaset e – la sua luce – come punto di riferimento diventa Maria De Filippi, conduttrice di programmi popolari. Da canale 5, e le sue trasmissioni, Tamara impara la vita e cosa sia l’amore; ovvero per lei la realtà non è altro che un mondo patinato.
Alla fine abbiamo David Corsini l’avvenente umano di cui s’innamora e disinnamora la bambola Tamara. - David è bellissimo, ricci corti, il naso grande e dritto, fiero, mascella ben definita… elegante, sicuro, un tutt’uno dai deltoidi agli alluci -.
David pieno di dolore e frustrazione per ciò che è, artista in attesa del grande momento, ma che al momento fa la statua vivente in Firenze, è una - copia - umana. Pa pagina 75
<< Ecco il suo destino: 
un pezzo di carne 
senza vita, bellissimo… .>>.
Lui cresce come persona e spera di non essere più “la copia del David di Michelangelo” ovvero un oggetto magnifico e sensuale. David è l’opposto di Tamara perché quest’ultima sceglie di essere un oggetto sessuale. David, invece, è un personaggio tragico perché è il lato oscuro del desiderio che deve fare i conti con i sensi di colpa.
La tensione drammatica nella storia e nei personaggi è palpabile, e la definirei tragicomica soprattutto per Tamara.
Il tema della ripetizione, attraverso la coscienza, la capacità di apprendimento e la volontà, fa da sfondo a tutto il racconto, generando più livelli di desidero che alla fine non è altro che desiderio di essere amati.
Quello di Giulia e Guido verso Tamara che è un desiderio parzialmente esplorato.
Quello a senso unico di Tamara verso David; un amore programmato, indotto dal software.
Quello di David che aspira al successo e ad essere altro oltre il suo magnifico corpo.
Insomma un lavoro sia divertente che carico di tensione; fa riflettere perché è un groviglio di avvenimenti in continua ripetizione! Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 e mezzo Libri. 📕📗📚📖📖
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TRAMA
L’Amore è un Atto 
Senza Importanza
Lavinia Mannelli
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Giulia e Guido sono una giovane coppia di aspiranti intellettuali: lui fa l’insegnante e sogna di diventare un pittore di successo; lei lavora all’Ikea, ha ambizioni da designer e organizza serate contro il patriarcato. 
Il loro rapporto sembra solido e senza ombre, ma un giorno, per festeggiare l’anniversario, lei gli fa trovare sul divano Tamara, una bambola del sesso di ultima generazione. 
Con gli occhi di questo ospite inconsueto, che inaspettatamente e a loro insaputa ha acquisito autocoscienza, osserviamo così lo svolgersi delle dinamiche di coppia. Tamara è un regalo o un ricatto? In ogni caso il suo arrivo scompaginerà a poco a poco ogni equilibrio. 
Lasciata sola a casa in compagnia della tv, giorno dopo giorno la bambola prende lezioni sulla vita e sull’amore da Maria De Filippi, Barbara d’Urso e altre eroine dell’intrattenimento di Mediaset. Quando incontra David, un artista amico della coppia, si sorprende a desiderarlo. 
Ed è proprio attorno al desiderio che Lavinia Mannelli costruisce questo romanzo delizioso e indocile: il desiderio sessuale e quello di successo e di riconoscimento, i volubili desideri dei messaggi mediatici come quello più radicato e radicale di tutti, il desiderio di essere amati.
 
CENNI SULLA VITA di:
Lavinia Mannelli
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Lavinia Mannelli è nata a Firenze nel 1991. È dottoranda in Letterature moderne all’Università di Siena e all’Université Paris Nanterre, dove lavora a un progetto di ricerca sulle donne robot. L’amore è un atto senza importanza è il suo primo romanzo.

Editore: ‎ 66thand2nd
Prima Pubblicazione: 3 marzo 2023
Lingua: ‎ Italiano
Copertina flessibile: ‎ 160 pagine
ISBN-10: ‎ 8832972638
ISBN-13: ‎ 978-8832972634
Dimensioni ‏ : ‎ 12 x 1 x 24 cm
Generi - Etichette: Narrativa Moderna e Contemporanea 
 

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martedì 13 giugno 2023

Marco Malvaldi - Oscura e Celeste

Marco Malvaldi
Oscura e Celeste

Recensione - Opinione di
 
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Mugnano di Napoli (Na) 
Sabato 29 aprile 2023
 
Nuovo romanzo storico, o meglio, giallo storico, di Marco Malvaldi. Due precedenti gialli storici molto famosi dell’autore sono – Odore Di Chiusoin cui il protagonista è Pellegrino Artusi, letterato e autore di un libro di cucina; e - La Misura dell’Uomo - che ha come protagonista Leonardo da Vinci. In - Oscura e Celeste –, invece, abbiamo come protagonista un personaggio non da meno, ci troviamo di fronte al grande Galileo Galilei.
Iniziamo dalla fine. Si! Perché sfogliando il testo la prima cosa che ho notato è stato l’indice in numeri romani; XXXI capitoli, più due capitoli finali che non sono altro che le note dell’autore da non sottovalutare. Ho trovato, poi, un capitolo iniziale sui personaggi ed a seguire il capitolo Zero. Per farla breve ho contato 35 capitoli in tutto, in 350 pagine; una sciccheria secondo me.
La seconda cosa che ho notato è stata che, a fine racconto, le note dell’autore non sono semplici ringraziamenti ma vere e proprie spiegazioni, difatti abbiamo - La Cronologia della Vita di Galileo Galilei - e ho scelto di leggerla subito per avere una ripassata mentale sul questo personaggio illustre prima d’iniziare la vera e propria lettura il libro.
Ho letto, subito dopo, l’altra nota dell’autore, che va da pagina 329 a 335, quindi alla fine del racconto. In queste pagine, infatti, ho scovato un concetto basilare, secondo me, che Marco Malvaldi ci spiega ed è:  – Questo non è un Libro di Storia –. Tale nota è importante, prima della lettura effettiva, perché quando si narra e si legge di personaggi di tale levatura, come Galileo Galilei, è opportuno comprendere cosa sia vero e cosa sia verosimile o inventato di sana pianta. Da pagina 329:
<< …Tuttavia, in questo caso, separare il vero dal verosimile 
non è così facile. E molte delle cose che potrebbero apparire incredibili
alla lettrice ( … ) di questo libro sono invece storicamente fondate. >>.
Grazie alla pre-lettura della suddetta nota
- Questo non è un Libro di Storia -  sono riuscita ad inquadrare meglio tutto il racconto, ed a comprendere, con maggior chiarezza ben 6 punti incredibili ma veri. Volendo farne un succinto elenco, senza spoilerare, posso dire che i sei punti veritieri sono:
1) Il poema nel quale Galileo Galilei si lamenta di non poter andare a puttane a causa dell’uniforme universitaria. Pagina 170 e 171; davvero esilarante!
2) Una o più congregazioni religiose dai - Gesuiti del Collegio Romano -, nella persona di Christopher Scheiner, cattivo e invidioso, alla - Congregazione degli Indici -, nella persona di Tommaso Caccini, oppure i vari - Collegi dell’Inquisizione -, che, ognuno con i propri modi e mezzi, dichiarano guerra ad un metodo matematico per calcolare aree e volumi e alle altre opere di Galileo Galilei. Nonostante gli Imprimatur, si! Due, uno a Roma e uno a Firenze, ricevuti da Galileo per mandare “Il Dialogo” in stampa. Da pagina 45:
Nihil obstat quominus imprimatur
3) Altro elemento sconvolgente è stato lo scoprire gli aspetti più terrificanti della vita in convento di alcune suore di clausura. Una vita misera e squallida; in alcuni conventi si pativa la fame più nera e spesso e volentieri le suore si suicidavano, soprattutto quando la clausura non era vocazione ma costrizione o necessità.
4) Che tutti i personaggi citati sono realmente esistiti fatta eccezione per alcune suore/monache.
5) Che autentici sono anche i cognomi dei Padri Gesuiti del Collegio Romano che il 10 agosto 1962 bollarono alcune tesi matematiche, gli Indivisibili, come falsa, sbagliata ed eretica e che non poteva essere insegnata nelle scuole. Ciò che è veramente interessante è comprendere il perché si negasse la verità scientifica. Ah! La politica… .
6) Vincenzo Viviani, che nel libro incontriamo bambino, è stato realmente l’ultimo allievo di Galileo Galilei, anche se, secondo fonti storiche, è improbabile che si trovasse a Siena nel 1633, ma fu il primo ad osservare, nel 1661, il cambiamento dell’angolo di oscillazione di un pendolo nel corso del giorno.
Per le suore, un personaggio veramente di fantasia, è stata Suor Agnese da Peretola ma, il nome di questo personaggio, è un palese omaggio, dell’autore, ad una persona reale: Agnese Pockels, donna pioniera della fisica vissuta a cavallo del XIX e XX secolo.
La terza cosa che mi ha aiutata a comprendere meglio quest’opera, è stato l’ausilio del “Buco Temporale” utilizzato dall’autore per infilare il giallo nelle vicende di Galileo Galilei. Mi spiego!
Virginia Galilei
, figlia primogenita di Galileo Galilei, divenuta per vocazione,  Suor Celeste, ha vissuto gran parte della sua breve vita, nel convento di San Matteo in Arcetri, insieme a sua sorella minore, Livia, divenuta, mal volentieri Suor Arcangela, secondogenita che, nella via reale, sopravviverà alla primogenita e al terzogenito Vincenzo; Virginia alias Suor Celeste, scambiava, frequentemente, lettere con il padre, ma durante il periodo in cui Galileo Galilei visse ad Arcetri, 1631-1632, dove prese in affitto, il 22 settembre del 1631 per l’esattezza, sulla collina accanto al convento di San Matteo, Villa Il Gioiello, non vi furono più scambi di lettere in quanto i due si potevano parlare di persona, ovviamente da dietro le grate in ferro del convento; non dimentichiamo che il convento dove alloggiavano le figlie di Galilei era di clausura e seguiva, in maniera, diciamo ferrea, la regola di Santa Chiara: Clausura, Castità, Obbedienza e soprattutto Povertà. L’autore, Marco Malvaldi, quindi, ha usufruito di questo arco/buco temporale, non documentato da note scritte, per infilare e imbastire il suo giallo storico; ed a dirla tutta gli è venuto molto molto bene!  
Tornando alle prime pagine, invece, ho trovato, la quarta cosa, un pre-capitoli, bellissimo, intitolato: – Dramatis Personae – ovvero un elenco dei personaggi. Tale capitoletto, che va da pagina 11 a18 è diviso in cinque utilissime sezioni.
Nella I sezione intitolata - Presso la Villa Il Gioiello - sono inclusi i due personaggi che vivono nella dimora di Galileo Galilei, lui e la serva Piera; e già vi racconto che gli scambi verbali tra i due sono fantastici.
Nella II sezione - Presso il Convento di San Matteo -  l’autore ci narra, in forma breve, i e le dimoranti e tutte le persone di passaggio nel Convento; in totale sono 19; notare “le persone di passaggio” e non dimentichiamo che il Convento di San Matteo era di clausura… quindi a buon intenditor poche parole.
Nella III sezione - Amici, Parenti & Allievi di Galileo - vengono descritti con 1 o 4 righi, circa una decina di persone, per posizionarli nel racconto e nella testa del lettore.
La IV sessione - Alla Corte del Granducato -  troviamo la brevissima descrizione degli 8 personaggi presenti. Ed anche qui gli scambi di battute tra il Granduca Ferdinando II De’ Medici, detta Sua Altezza Serenissima, e il suo segretario di stato Andrea Cioli, sono al cardiopalma.
Ed in ultimo, nella V sezione, quella  intitolata - Gli Inquisitori - abbiamo la  descrizione succinta dei “cattivi” o “quasi cattivi”, una decina di persone anche qui.
Prima di iniziare la lettura, praticamente, ho scoperto che andavo incontro a circa 49 personaggi. Non vi avvilite! Perché vi assicuro che tutti questi personaggi sono ben gestiti dall’autore.
Non posso mancare di citare la quinta cosa: nel testo ci sono varie mappe e immagini, circa una decina; e la loro origine è spiegata in una piccola nota dopo la pagina di frontespizio, sul suo retro; utile per chi è desideroso di scoprine la provenienza.
Quindi posso affermare che il mio principio è cominciato con la fine del libro.
La scrittura di Marco Malvaldi è estremamente piacevole; il racconto è fluido e devo dire molto spassoso; non vi è nulla di complicato, vi sono solo pochi e semplici accenni all’argomento de “Il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo” (un dialogo tra tre filosofi intorno ai due massimi sistemi; quello Tolemaico: terra al centro sole che gira intorno ad essa e quello Copernicano: terra che gira intorno al sole), il libro non è una dissertazione su questo argomento è solo l’elemento scatenante.
Il giallo vero e proprio verte sulla morte e/o suicidio di Suor Agnese da Peretola e su ciò che alcune suore tengono celato e il perché di tanta segretezza. Da pagina 199:
<< Il silenzio, si sa, amplifica ogni cosa. se le cose vanno bene, bene.
Se vanno male ogni sbattere di piatti è un colpo,
ogni cigolare una minaccia, 
ogni respiro è una preparazione all’assalto.>>.
Al capitolo VI finalmente inizia il giallo; e lo devo confessare, ad un certo punto mi sono scese le lacrime di divertimento puro alla descrizione della rissa in convento tra le monache. Da pagina 229:
<<È sempre più facile additare il male che ringraziare per il bene, perché al bene ci si abitua.>>.
L’autore, come suo solito interviene spesso e volentieri a gamba tesa nel racconto, paragonando, in maniera divertente ed irriverente, il tempo narrato, anno della peste in Firenze 1631, con i giorni nostri, e vi assicuro che questi passaggi sono eccezionalmente costruiti, mai inappropriati. Tutto il racconto è ben strutturato, l’autore non si perde in lungaggini, ed i personaggi, soprattutto quelli portanti e divertenti, sono caratterizzati fisicamente, Niccolò Riccardi, detto Padre Mostro, ad esempio, mentalmente e psicologicamente, in maniera eccellente. Consiglio vivamente questa lettura. Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro,  
questo testo, merita un 4 Libri.  📚📚📚📚🕮

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NOTE:
Marco Malvaldi torna al giallo storico riportando in vita il padre della scienza moderna: un toscano verace, amante del vino e della tavola, incline alle facezie ma capace di volgere il proprio straordinario ingegno alla conoscenza, consegnandoci gli strumenti attraverso cui pensare il futuro.

Per altre #recensioni sui #romanzi di #marcomalvaldi
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Per il romanzo – Odore di Chiuso -
Per il romanzo – LaMisura dell’Uomo



TRAMA
Oscura e Celeste
Marco Malvaldi
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
L'Europa è in guerra, le risorse scarseggiano ed è in corso una pandemia: no, non stiamo parlando di attualità ma dell'anno 1631. A Firenze la peste infuria, il Granduca dà disposizioni per limitare i contagi ma c'è chi sa trarre beneficio dalle situazioni di emergenza: tra gli altri, un "filosofo naturale" che con la scusa del morbo ha ottenuto di stampare il suo ultimo libro in città anziché a Roma, eludendo gli accaniti controlli dell'Inquisizione.
È Galileo Galilei, l'uomo che con il suo "cannone occhiale" ha scoperto le fasi di Venere e i satelliti di Giove, che fa esperimenti sul pendolo e sulla caduta dei gravi e adesso sta per pubblicare il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo: un'opera scritta in volgare affinché tutti possano capire che non l'uomo con i suoi dogmi bensì il Sole sta al centro dell'universo. 
La vista di Galileo, però, è sempre più appannata, e le sue minute devono essere trascritte per il tipografo dalla figlia Virginia, che ha preso il velo nel convento di San Matteo in Arcetri.
E come osservando attentamente la Luna si scopre che è coperta di macchie, così anche un luogo di preghiera, a frequentarlo assiduamente, rivela aspetti inattesi: c'è chi dice, per esempio, che alcune sorelle "ricevano"; che in una cella il lume rimanga acceso troppo a lungo; che una notte si sia udito il suono di un corpo che cade... Galileo dovrà portare luce in un mistero più buio di una notte senza stelle, ma nulla può fermarlo perché lui sa che ogni cosa illuminata ha una parte oscura: sta a noi capire da che lato osservarla. E quando arriviamo a vederla nella sua interezza, ci avviciniamo alla nostra natura celeste.
 
Editore ‏ : ‎ Giunti Editore 
Prima Edizione Italian: 26 aprile 2023
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 352 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8809961382
ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8809961388


Altri Gialli Storici Recensiti da 
Luigia Books Blogger 
nel Blog Libri e Opinioni
Odore di Chiuso – 

 
CENNI SULLA VITA di:
Marco Malvaldi
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Marco Malvaldi è nato a Pisa il 27 gennaio 1974 (stesso giorno di Mozart, Mordecai Richler, Lewis Carrol e Lando Fiorini), ha sempre vissuto a Pisa, a parte una breve e umida parentesi in Olanda.  È sposato, ha un figlio e due gatti. Marco è un tipo eclettico e sa fare male parecchie cose: ha frequentato fra il 1992 ed il 2005 il dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell' Università di Pisa dove si è laureato, dopo la laurea in chimica, ha conseguito un dottorato di ricerca ed è stato assegnista di ricerca per due anni al dipartimento di Farmacia.
Ha studiato anche al conservatorio, ha provato a fare il cantante lirico professionista ma la critica lo ha stroncato presto. Appesa l'ugola al chiodo, e messo in un cassetto chiuso male il mestiere di chimico, nel frattempo ha provato a scrivere un libro. E lì, per fortuna, sembra andare meglio.
Con Sellerio Editore ha pubblicato cinque gialli ambientati sulla costa toscana, che hanno come protagonisti Massimo e i vecchietti: tra il primo - La Briscola in Cinque - uscito nel 2007, ha poi pubblicato altri gialli della serie poi divenuta nota come - I romanzi del BarLume. -  Fino a - Il Telefono Senza fili (2014).
Nel 2012 ha scritto insieme a
Roberto Vacca,  -  La Pillola del Giorno Prima-; nel 2014 con il professor Dino Leporini dell’Università di Pisa - Capra e Calcoli -; nel 2015 - Buchi nella Sabbia - con protagonista il giornalista e poeta Ernesto Ragazzoni.  Nel 2017 viene nominato membro onorario del CICAP.
Nel 2021 scrive a quattro mani con Paolo Cintia - Rigore di Testa -; nel 2022, in collaborazione con Samanta Bruzzone, scrive altri due libri: - Chi si Ferma è Peduto - edito dalla Sellerio e – La Molla e il Cellulare – edito da Raffaello Cortina.
Tra i romanzi storici nel 2011 è spuntato fuori con -  Odore di Chiuso -  il cui protagonista è il noto cuoco e gourmet Pellegrino Artusi. Dei due anni successivi sono il giallo - Milioni di Milioni - e il romanzo, di difficile classificazione in un solo genere letterario (thriller-crime story-feuilleton-libro di cucina),  - Argento Vivo. -  Nel novembre 2018 esce un romanzo storico dove la figura centrale è Leonardo da Vinci ed il titolo del romanzo storico è - La Misura dell’Uomo -; mentre, Il 26 aprile 2023, esce un altro romanzo storico, ma con protagonista Galileo Galilei, titolo dell’opera Oscura e Celeste -. Insomma scrive ciò che gli pare e quando vuole!
 
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martedì 6 giugno 2023

Video Presentazione - Marco Antonio Abbagnara - Lucrezia Purificatrice del Male

Video Presentazione
Marco Antonio Abbagnara
Lucrezia Purificatrice del Male
 
Mugnano di Napoli - Martedì 06.06.2023
 
L’autore di Requiem, Marco Antonio Abbagnara esce il 12 maggio 2023 
con la nuova edizione del suo romanzo, un Thriller - Noir con un nuovo titolo: 
 
Lucrezia – Purificatrice del Male.
 

«Purificare i loro cuori
per la gravità delle loro azioni impure,
divorare i loro peccati
affinché la loro anima
ritrovi la pace eterna»

Contessa Lucrezia Montecadi
 
DATA UFFICIALE DI PUBBLICAZIONE
12 MAGGIO 2023 è possibile ordinarlo online  e nelle librerie di catena e indipendenti,  con spedizione dal giorno dopo (sulla base dei loro dettagli di evasione ordini.
On line su:
 
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Trama 
Lucrezia Purificatrice del Male 
di Marco Antonio Abbagnara
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
A New York spariscono nel nulla degli uomini che non riconoscono affatto la propria condotta violenta sulle proprie compagne. Non ritorneranno mai più nelle loro case. - Chi li ha sequestrati? - Che fine hanno fatto? Il detective Carlos Diabo deve dare una spiegazione a questo mistero.
La contessa Lucrezia Montecadi, potente imprenditrice e mecenate dell'arte, guida la Radesa, un impero della farmaceutica da oltre 200 miliardi di dollari di fatturato. Fonda una onlus che agisce contro la violenza sulle donne, finalizzata a rendere ogni donna economicamente indipendente, valorizzata, ed autorevole.
 
Autore: Marco Antonio Abbagnara
Editore ‏ : ‎ Pathos Edizioni (12 maggio 2023)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 354 pagine 
Dimensioni ‏ : ‎ 14 x 1.8 x 21 cm
ISBN-13 ‏ : ‎ 979-1255230441 ­ ASIN ‏ : ‎ B0C2B5372J
 
 
Recensione di Requiem
Recensione - Opinione di
Mugnano di Napoli - Martedì 17.11.2020

Il personaggio principale è femminile ed è la Contessa Lucrezia Montecadì ed è lei il fulcro del Giallo - Thriller. Questa è un’opera con un sottofondo misto tra il magico e il religioso allo stesso tempo, con riti antichi ed ancora vivi, letteralmente “serviti” con tanto champagne. Noterete, infatti, che tutti bevono, in quantità industriali, i più costosi champagne prodotti, champagne a fiumi, immersi nelle opere d’arte più belle e care del mondo; ma è tutto da scoprire non vi anticipo nulla. 
Colpiscono le descrizioni molto dettagliate, ma nei Thriller - Noir contano, ed in questo sono anche molto belle in quanto dinamiche e precise. Da notare la descrizione della strepitosa Cappella Sansevero (quella del Cristo Velato per capirci) in Napoli, un autentico tempio massonico, ricco di simbologia e al medesimo tempo chiesa, due fattori importanti nel romanzo, sempre della stessa città, la descrizione del prestigioso Teatro San Carlo, tra i più monumentali e antichi d’Europa e del Cimitero delle Fontanelle (Capuzzelle, per noi Partenopei) che è sito nell’estremità occidentale del vallone naturale del quartiere Sanità, uno dei rioni di Napoli più ricchi di storia, carico di tradizioni e magia. 
Questi spazi non sono descritti così dettagliatamente solo per amore di una città magica come sa essere Napoli o perché la protagonista è una Contessa Partenopea, questi luoghi sono importanti perché legati alla figura del Principe Raimondo di Sagro, infatti, consiglio, se potete, di leggere qualcosa, anche su internet, sulla storia, la leggenda e la vita del negromante ed eclettico Principe Raimondo di Sagro, Settimo Principe di Sansevero, (La storia, io, la conosco già perché sono Napoletana e non conoscerla, per me, sarebbe un crimine culturale). 
Le locations presentate sono un misto tra fantasia e realtà; luoghi adatti a cospiratori ricchi e malvagi; come quello meraviglioso della veggente Manto che è tra i più creativi e immaginosi. Nel testo ci sono continui flashbacks che possono destabilizzare la lettura ma si rientra in circolo facilmente, non temete, questi flashbacks, ricordi e visioni aiutano il lettore a comprendere la psicologia dei protagonisti, soprattutto quella della nobile Lucrezia: giustiziera o psicopatica? Tenete d’occhio i libri esoterici, il sangue, chi vive e chi sembra che muoia. 
I personaggi sono strepitosi, la loro caratterizzazione è eccezionale, quasi da film, sembrano veri interpreti di un film con tanto di copione ben definito. È un’opera bene strutturata, ed è anche lunga, sono solo 328 pagine ma scritte con un carattere piccolo in un libro molto grande. 
Scene di sesso, che oggi sono tanto di moda, sono ridotte all’essenziale e al necessario, di certo innovative, in particolare per un “assassinio sull’unghia”. Quello che non mi è piaciuto è l’uso della punteggiatura perché è ridotto al minimo ed ho il sospetto che sia voluto, quindi tollerabile, invece sono troppi gli errori di battitura, i cosiddetti refusi; qui ci sta da tirare le orecchie a qualcuno che avrebbe dovuto prestare più attenzione all’editing; ma questi due piccoli appunti non tolgono nulla al Thriller narrato, la storia regge bene è originale e fantasiosa!
Ritengo che questo romanzo potrebbe avere un seguito in quanto, senza spoilerare, il finale lo permette anche perché ci sono molti sospesi; ma non ve lo dirò … però lo so già! SONO CATTIVISSIMA! Lettura Consigliata! Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 2 e mezzo  Libri. 📕📗📚🕮🕮
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Trama 
Requiem  di Marco Antonio Abbagnara
Ripresa da internet e/o  dalla 4° di copertina:
Qual è il confine tra il bene e il male? A New York spariscono degli uomini, violenti e vendicativi. Perché? Chi li ha presi? Che fine hanno fatto? La bellissima Contessa Lucrezia Montecadì, magnate dell’arte e imprenditrice di successo a livello internazionale, si adopera per salvare vite umane attraverso la sua industria farmaceutica, la Radesa.
 Fonda un’associazione no-profit per donne maltrattate, le fa difendere in tribunale, le sostiene economicamente e le aiuta e reinserirsi nella cosiddetta vita normale. Una vera benefattrice. Ma cosa nasconde nel suo container giallo?
 
Marco Antonio Abbagnara
Titolo REQUIEM
Editore: PlaceBook
Pagine: 330 -Uscita: 29 settembre 2020
 

Cenni sulla vita  di: 
Marco Antonio Abbagnara
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Nasce a Catania.  Nel 1966 ed ha trascorso parte della sua giovinezza pure in Toscana. Scrittore, Curatore d’arte e Pittore, lavora in Alitalia ed è spesso in giro per il pianeta, ha prodotto, insieme a un team, la sceneggiatura di una serie di fantascienza: “Savior”.  Adora l'arte in tutte le sue forme ed è molto influenzato dai dipinti infatti cerca di vedere negli artisti quella luce che Dio gli ha donato, passioni , paure e odi, in una spettroscopia di sentimenti che catalizzo anche i sui personaggi e scritti; i profumi, i cibi e ciò che ha costruito il genere umano l’imprime nella sua  mente, soprattutto quando viaggia, lui stesso dice che bisogna avere uno straordinario bagaglio mentale per influenzare la mente di uno scrittore ed è ciò che gli dà il suo continuo errare nella ricerca di luoghi, persone e costumi diversi per continuare a  fantasticare e scrivere. Egli vive e lavora a Gallarate, una cittadina in provincia di Varese nel nord-ovest d’Italia. Iniziò a spostarsi da un luogo all’altro molto presto, tanto è vero che egli stesso si definisce un” instancabile viaggiatore”. Ha vissuto in Australia per due anni facendo la conoscenza di giovani artisti dotati di talento come lui. Nel 1990, a Sidney, frequentò un corso d’arte organizzato dall’Ente Locale per Giovani Artisti che gli diede l’opportunità di accrescere la sua competenza in campo artistico e migliorare le sue abilità in campo tecnico. Dopo molti anni di allenamenti ed esperienze su tela riesce finalmente a trovare la sua massima forma di espressione artistica su placche di ferro nero, i Monoliti, tramite i quali l’artista dà voce ad antiche leggende, ritrae immagini ed esprime sensazioni e pensieri profondi di ogni genere, sulla base delle proprie esperienze, direttamente agli occhi degli spettatori.
 
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