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lunedì 23 ottobre 2023

Patrick McGrath - Racconti di Follia


Recensione - Opinione di
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Mugnano di Napoli (Na) – 23 agosto 2023

La mia prima tentazione è stata quella di scrivere due righe su ogni racconto ma poi ho desistito dopo aver letto il bel lavoro introduttivo di Joyce Carol Oates, che riesce a centrare, in poche pagine, l’essenza del libro stesso. Joyce, infatti, evidenzia a pagina 12-13:
<< … che McGrath mette al servizio della sua letteratura sfrenatamente creativa, e spesso spettralmente “gotica”, un talento narrativo che guarda ai nostri grandi predecessori 
del diciannovesimo secolo
(Poe, Mary Shelley, Algernon Blackwood, M.R. James, 
Robert Louis Stevenson, Bram Stoker, Joseph Sheridan Le Fanu, 
Charlotte Perkins Gilman e Ambrose Pierce, tra gli altri)
pur essendo assolutamente contemporaneo 
nel suo sardonico umorismo nero”.>>.
In questa opera omnia i racconti si dividono in due sezioni:
La prima intitolata – Acqua e Sangue – e sono ben 13 racconti, mentre la seconda è riportata con il titolo – Racconti Inediti – e sono 10. Sono tutti dello stesso tenore e spessore e l’elemento portante è sempre la follia, a prescindere da - chi o cosa - narri la vicenda. Non voglio spoilerare. 
La differenza principale tra le due sezioni è chi ha tradotto cosa. La maggior parte dei racconti della prima sezione - Acqua e Sangue – sono stati tradotti, per la prima volta in italiano, da Alberto Cristofori, mentre – I Racconti Inediti - da Andrea Silvestri. Per le specifiche di ogni singolo racconto a pagina 517, del suddetto mattone, ci sono le note bibliografiche. Divertitevi!
In - Racconti di Follia - troverete una varietà di storie tre le più fantasiose: ad esempio vi ritroverete in una New York surreale, piena di fantasmi, leggerete di storie di vampiri, di delitti passionali, di bizzarre manie inconfessabili, di strane visioni e trasformazioni angeliche, di ossessioni mentali e tanto altro.  
Nell’esporre questo stato d’essere – La Follia – gli individui, o chi per loro, vengono descritti con semplicità e naturalezza e ritenuti folli solo - per e dal - contesto che li circonda e nel tempo in cui vivono; in questo Patrick McGrath è maestro in narrazione.
L’autore ha anche l’abilità di catturare il lettore nella sua esposizione, al punto tale, da rendere del tutto normale, nel senso di consuetudinario, il distacco dalla realtà da parte dei soggetti della follia stessa; l’autore riesce a rendere, ordinario questo lato oscuro della mente umana e quindi la conseguente difficoltà di adattamento al contesto di appartenenza dei soggetti stessi, un lavoro davvero magistrale.
Ciascuno racconto è un’immersione ogni volta diversa nel mondo della follia; che poi è il file rouge del libro. Alcuni racconti potranno piacere e altri no, perché, secondo me, in quelli di stampo più horror viene a calare un pochino di quella eccitazione necessaria che tiene il lettore sul chi va là. 
Altri racconti potranno si spaventare e/o essere tediosi, ma la maggior parte sono tutti racconti molto piacevoli e scorrevoli, divertenti da leggere. 
Le cosiddette - personalità frantumate - hanno anche il loro lato divertente! 
Come avete capito molti racconti strizzano l’occhio anche ai racconti gotici ma sono in chiave decisamente contemporanea, e gli amati del genere sapranno di certo apprezzare il ritmo narrativo e l’elegante suspence che vi è in essi; potrei dire anche che, in alcuni casi, un po' di leggera strizza è assicurata.
Insomma è un bel mattone ma è anche una gran bell’opera. La consiglio. Luigia Chianese
 
Nella mia scala, da 1 a 5, gradimento libro, questo testo, merita un 4 Libri! 📕📗📘📙🕮
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TRAMA 
Racconti di Follia 
di Patrick McGrath
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
"McGrath mette al servizio della sua letteratura sfrenatamente creativa, e spesso spettralmente 'gotica', un talento narrativo che guarda ai nostri grandi predecessori del diciannovesimo secolo (Poe, Mary Shelley, Robert Louis Stevenson, Bram Stoker e Ambrose Bierce, tra gli altri) pur essendo assolutamente contemporaneo nel suo sardonico umorismo nero. La narrazione di McGrath è magistrale e seducente. È sufficiente la lettura dell'incipit del tipico racconto di McGrath per venirne risucchiati, costretti a divorarlo tutto d'un fiato. Queste storie audaci, originali e inquietanti sono raccontate da narratori a loro volta bizzarri (uno stivale, una mosca - per citarne solo due) e nella maggior parte dei casi onniscienti. Con destrezza, scaltrezza e misteriosa grazia, saltano da un personaggio all'altro, come un film reso surreale dai frequenti stacchi di un montaggio vertiginoso. McGrath sa cosa significhi essere tormentati da fantasmi, e come trascrivere nel modo più persuasivo gli incubi della 'personalità frantumata' che risuonano in ognuno di noi. "Dall'introduzione di Joyce Carol Oates. Per la prima volta raccolti in un unico volume, tutti i racconti di Patrick McGrath, il maestro del noir contemporaneo.

Editore ‏ : ‎ La nave di Teseo (5 marzo 2020)
Lingua ‏ : ‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 518 pagine - Dimensioni ‏ : ‎ 22 x 4.5 x 21.6 cm
ISBN-10 ‏ : ‎ 8834601939 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8834601938
Traduttori: Alberto Cristofori  Andrea Silvestri
 
CENNI SULLA VITA di: 
Patrick McGrath
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Scrittore inglese. Nato a Londra nel 1950. Il padre lavorava come psichiatra nel manicomio criminale di Broadmoor, dove il giovane Patrick passa gran parte della propria infanzia.  A 21 anni si è trasferito in Canada dove ha lavorato nell’ospedale di Oakridge. Non ha perciò seguito la strada del padre e non si è laureato in psichiatria; la sua irrequietezza lo ha portato altrove, alla scrittura, ed ha immediatamente conquistato i lettori con la trama originale e coinvolgente di Follia, con oltre 500 mila copie vendute, e un successo che dura nel tempo.  Tra gli altri suoi libri si ricorda: La lampada del diavolo (La Nave di Teseo, 2021) e Racconti di follia (La Nave di Teseo, 2020). Dai suoi romanzi sono stati tratti i film The Grotesque (1995), di John-Paul Davidson, Spider (2002), di David Cronenberg e Asylum, di David Mackenzie nel 2005.

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martedì 20 settembre 2022

José Saramago - Le Intermittenze Della Morte

José Saramago

Le Intermittenze Della Morte

Recensione - Opinione di
 
Mugnano di Napoli (Na) – 01.09.2022
 
“ Il giorno seguente non morì nessuno.
Il fatto, poiché assolutamente contrario alle norme di vita, causò negli spiriti un enorme turbamento…”.
Questo è l’incipit e senza girarci intorno vi dico subito che questo romanzo è un capolavoro! Piazzatelo sotto le etichette-generi che volete: Dark Fantasy solo Fantasy, Fiction Gotica, Narrativa ma anche Narrativa Gotica o Narrativa Moderna e Contemporanea non ha importanza, io mi sono divertita dalla prima all’ultima parola, sono rimasta esterrefatta. Ho sorriso, ho provato suspense, ho gioito, mi sono fatta venire l’ansia, ero troppo preoccupata per la Morte, pardon  - morte - con la minuscola, poi leggendo il libro capirete il perché, ma sono sempre stata dalla sua parte; l’ho adorata, l’ho adorato. Per me siamo di fronte ad una delle più belle manifestazioni di Narrativa Umoristica che abbia mai letto, ora che le grandi case editrici lo piazzino sotto l’etichetta/genere desiderano resta il punto centrale: questo lavoro è grandioso! Persino la maphia, si! Con la ph, mi raccomando, che è notoriamente una bruttura, è stata uno spasso! Da pagina 62:
<< Si potrebbe pensare che, dopo tanti e tanto vergognosi cedimenti
quali erano stati quelli del governo durante i tiremmolla delle transazioni con la maphia, fino all’estremo di consentire che  degli umili e onesti impiegati pubblici
passassero a lavorare a tempo pieno per l’organizzazione criminale,
si potrebbe pensare, dicevamo, che non sarebbero possibili maggiori bassezze morali.
Purtroppo, quando si avanza alla cieca  nei pantani terreni della realpolitik,
quando il pragmatismo s’impossessa della bacchetta  e dirige il concerto 
senza badare a cosa c’è scritto nello spartito, è più che sicuro che 
la logica imperativa del degrado finisca per dimostrare che, in definitiva,
c’era ancora qualche gradino da scendere.>>.
A questo punto devo raccontarvi della parola maphia: nella mia lingua il ph si legge F ma ad un certo momento sono stata così immersa nel racconto che ho iniziato a leggerlo ad alta voce, alle 3.00 del mattino, inventandomi intonazioni e voci e rendendo la – maphia – ancora più comica fermando il fiato su - ma - e poi sospirando il ph mentre leggevo. Volevo sentire nel corpo la storia, volevo farne parte! Il racconto è entrato nel mio cervello, solo Shining di Stephen King aveva mai fatto tanto in me! La vicenda narrata ti risucchia in un tornado di avvenimenti e informazioni, non riesci e non vuoi perdere una virgola, un punto, una maiuscola o una minuscola. E bisogna anche prestare attenzione a chi dice cosa e a chi fa cosa. È un delizioso inferno in terra, drammatico e tragico, ma comico all’eccesso! La scrittura, fitta, intensa e dinamica, scorre come la vita, senza sosta; l’autore, José Saramago, premio Nobel per la Letteratura  ricordiamolo, è padrone di un linguaggio raffinato, perfetto, e lo esibisce in una performance magistrale. La vicenda è incredibile, la location perde importanza nella realtà, i personaggi deliziosi, lo stile da premio Nobel insomma non si può chiedere di più! Il finale? Be’! Il finale scioglie il cuore! L.Ch.

Lo so non è una recensione ma una manifestazione d’amore per questo libro e questo autore, quindi avete già capito che nella mia scala da 1 a 5,  di gradimento libro, il mio voto è 5; forse di più! L.Ch.
 
TRAMA
Le Intermittenze Della Morte
di José Saramago
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Un paese senza nome, 31 dicembre, scocca la mezzanotte. E arriva l'eternità, nella forma più semplice e quindi più inaspettata: nessuno muore più. La gioia è grande, la massima angoscia dell'umanità sembra sgominata per sempre. Ma non è tutto così semplice: chi sulla morte faceva affari per esempio perde la sua fonte di reddito. E cosa ne sarà della chiesa, ora che non c'è più uno spauracchio e non serve più nessuna resurrezione? I problemi, come si vede, sono tanti e complessi. Ma la morte, con fattezze di donna, segue i suoi imprendibili ragionamenti: dopo sette mesi annuncia, con una lettera scritta a mano, affidata a una busta viola e diretta ai media, che sta per riprendere il suo usuale lavoro, fedele all'impegno di rinnovamento dell'umanità che la vede da sempre protagonista. Da lì in poi le lettere viola partono con cadenza regolare e raggiungono i loro sfortunati (o fortunati?) destinatari, che tornano a morire come si conviene. Ma un violoncellista, dopo che la lettera a lui indirizzata è stata rinviata al mittente per tre volte, costringe la morte a bussare alla sua porta per consegnarla di persona.
 
Editore:‎ Feltrinelli (24 gennaio 2013)
Lingua: ‎Italiano
Copertina flessibile: ‎ 224 pagine - Dimensioni ‏ : ‎ 13 x 1.42 x 19.99 cm
ISBN-10: ‎ 8807881357 - ISBN-13:‎ 978-8807881350

Oppure:

Editore: Einaudi; EINAUDI edizione (15 novembre 2005)
Lingua: ‎Italiano
Copertina rigida: ‎205 pagine ­ Dimensioni: ‎14.5 x 1.7 x 22 cm
ISBN-10: ‎ 8806179373 - ISBN-13: ‎ 978-8806179373

Traduttrice Rita Desti

 
CENNI SULLA VITA di:
José Saramago
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
José Saramago nato in portogallo, Azinhaga nel 1922 – e morto a Tias,  Isole Canarie nel 2010, è stato narratore, poeta e drammaturgo portoghese, ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1998. Costretto a interrompere gli studi secondari fece varie esperienze di lavoro prima di approdare al giornalismo che ha esercitato con successo su vari quotidiani. Dopo il romanzo giovanile Terra e due libri di poesia caratterizzati da una forte sensibilità ritmico-lessicale, si è rivelato acquistando fama internazionale con un'originale produzione narrativa in cui rielaborazione storica e immaginazione mistica e allegorica, realtà e finzione si mescolano in un linguaggio tendenzialmente poetico e vicino ai modi della narrazione orale. Tra le sue opere più note pubblicate da Feltrinelli: Il vangelo secondo Gesù CristoCecitàTutti i nomi, L'uomo duplicatoL'ultimo QuadernoDon Giovanni o il dissoluto assolto. Riconosciuto come uno degli autori più significativi del Novecento, la sua produzione spazia dalla poesia al romanzo, dal teatro La seconda volta di Francesco d'Assisi e Nomine Dei ai racconti storici. Intellettuale raffinato e impegnato, ha spesso fatto discutere per i suoi racconti dissacranti che colpiscono al cuore i mali della nostra società. Nel 1998 l’Accademia di Svezia gli ha conferito il Premio Nobel per la Letteratura premiando le sue qualità di scrittore ma anche l’uomo delle battaglie civili. Fissa in una frase il perché del proprio scrivere: “Le parole sono l’unica cosa immortale: quando uno è morto, ai posteri rimangono solo loro". Tra le pubblicazioni più recenti per Feltrinelli figurano: nel 2012 Lucernario, romanzo giovanile perduto e ritrovato; nel 2014 Alabarde Alabarde; nel 2019 Diario dell'anno del Nobel.
 
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martedì 12 luglio 2022

Carlos Ruiz Zafón - L’Ombra Del Vento

 Carlos Ruiz Zafón

L’Ombra Del Vento

Mugnano di Napoli (Na) – 25 giugno 2022
 
Da pagina 177:
<< Sono poche le ragioni per dire la verità,
mentre quelle per mentire sono infinite. >>.
Andiamo con ordine:
La storia è brillante e coinvolgente ed è raccontata splendidamente senza sproloqui. Si narra la vita di un libro intitolato “L’Ombra del Vento” ritrovato in una quasi impenetrabile e nascosta biblioteca chiamata “Cimitero dei Libri Dimenticati” e si narrano le tragiche vicende del suo scrittore, Julián Carax, e le assurde avventure e disavventure del suo più accanito lettore e fan, il giovanissimo Daniel Sempere figlio di un libraio.
Da pagina 11:
<< Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un’anima,
l’anima di chi lo ha scritto e l’anima di coloro che lo hanno letto,
di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie ad esso.
Ogni volta che un libro cambia proprietario,
ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine,
il suo spirito acquista forza. >>.
La nazione in cui è ambientata la storia è la Spagna, in particolare la città di Barcellona, con la sua storia politica e sociale, sono sfondi ben costruiti senza essere invadenti e senza addentrarsi troppo nelle vicende storiche Iberiche dalla seconda guerra mondiale in poi.
I personaggi e i loro tratteggio sono tra i punti di forza di tutta la vicenda, con numerosi protagonisti come il giovane e curioso Daniel Sempere, il misterioso e sfortunato Julián Carax, il malvagio e violento Fumero e tanti altri, ma su tutti spicca l’uomo dalle mille risorse, Fermin Romero de Torres, tutti protagonisti eccellenti ed eccezionali.
Da pagina 380:
<< Il folle è consapevole di esserlo?
O i pazzi sono coloro che vogliono convincerlo della sua follia
per salvaguardare la loro esistenza insensata? >>.
Il romanzo è misterioso ed appassionante, quasi una fiction gotica, non lascia scoperto nessun punto, nessun personaggio e nessuna vicenda; la storia è commovente, ricca, intrigante dalla prima all’ultima riga, anzi il termine più corretto, arrivati alle ultime pagine, è emozionante estremamente emozionante. L.Ch.
Nella mia scala da 1 a 5 gradimento libro, il mio voto è un pieno 4. 📕📗📘📙🕮
 
TRAMA
L’Ombra Del Vento
di Carlos Ruiz Zafón
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
A Barcellona, una mattina d'estate del 1945 il proprietario di un negozio di libri usati conduce il figlio undicenne, Daniel, al Cimitero dei Libri Dimenticati, un luogo segreto dove vengono sottratti all'oblio migliaia di volumi di cui il tempo ha cancellato il ricordo. E qui Daniel entra in possesso di un libro maledetto che cambierà il corso della sua vita, introducendolo in un mondo di misteri e intrighi legato alla figura di Julián Carax, l'autore di quel libro. Daniel ne rimane folgorato, mentre dal passato iniziano a emergere storie di passioni illecite, di amori impossibili, di amicizie e lealtà assolute, di follia omicida e di un macabro segreto custodito in una villa abbandonata. Una storia in cui Daniel ritrova a poco a poco inquietanti paralleli con la sua vita. Un romanzo in cui i bagliori di un passato inquietante si riverberano sul presente del giovane protagonista, in una Barcellona dalla duplice identità: quella ricca ed elegante degli ultimi splendori del Modernismo e quella cupa del dopoguerra. Uscito in sordina in Spagna nel 2001, L'ombra del vento è divenuto un incredibile successo grazie al solo tam-tam dei lettori. L'esordio sulla scena internazionale di uno straordinario narratore. Mystery, romanzo storico e tragedia amorosa, L'ombra del vento fa rivivere la grande tradizione del feuilleton ottocentesco con una sensibilità squisitamente contemporanea. Clamoroso caso editoriale, è il libro che ha imposto Zafón sulla scena internazionale, e da allora non ha smesso di stregare milioni di lettori in tutto il mondo. Prodotto e realizzato da Emons, per conto di Mondadori.
 
CENNI SULLA VITA di:
Carlos Ruiz Zafón
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Carlos Ruiz Zafón (Barcellona, 1964 - Los Angeles, 2020) è uno degli scrittori più conosciuti nel panorama della letteratura internazionale dei nostri giorni e l'autore spagnolo più letto in tutto il mondo dopo Cervantes. Le sue opere sono state tradotte in più di cinquanta lingue. Ha cominciato la sua carriera nel 1993 con un libro per ragazzi, Il Principe della Nebbia, che, insieme a Il Palazzo della Mezzanotte e Le luci di settembre, forma la "Trilogia della Nebbia". A questa serie è seguito poi Marina. Nel 2001 ha pubblicato L'ombra del vento, il primo romanzo della saga del "Cimitero dei Libri Dimenticati", che comprende Il gioco dell'angeloIl Prigioniero del Cielo e Il Labirinto degli Spiriti: un universo letterario che si è trasformato in uno dei più grandi fenomeni editoriali dei cinque continenti. I suoi romanzi, in Italia, sono tutti pubblicati da Mondadori. La città di vapore è uscito postumo in Spagna nel 2020.

Editore: ‎ Mondadori; Neuauflage (22 aprile 2022)
Lingua: ‎ Italiano – Traduzione: Lia Sezzi
Seguito da: Il Gioco Dell’Angelo
Copertina flessibile: ‎ 420 pagine - Dimensioni: ‎ 13.9 x 2.5 x 21.4 cm
ISBN-10: 8804750480 - ISBN-13: 978-8804750482
 
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martedì 10 maggio 2022

Patrick McGrath - Follia

Patrick McGrath 
Follia


Ipnotica! È una storia ipnotica narrata magistralmente da Patrick McGrath. La follia amorosa, il sentimento amoroso su tutti i livelli: emotivo, passionale, torbido, sessuale, erotico, conscio ed inconscio, insensato, geloso, possessivo, omicida e suicida, sono trattati dall’autore con delicato magnetismo e con lucida consapevolezza, consapevolezza quasi clinica.
In questo romanzo psicologico i personaggi sono ben caratterizzati; in primis Stella Raphael, Edgard Stark e lo psichiatra criminale Peter Cleave; quest’ultimo è  il più ambiguo di tutti i personaggi; in quanto mescola il suo essere psichiatra al suo voler essere amico; ma fin dalle prime pagine mi viene da chiedere se sia morboso desiderio di Stella o di altro? La conoscenza, la gelosia e il possesso! Da pagina 255:
<< Era infatti essenziale che ora Stella
mi considerasse il suo unico sostegno.>>.
Sia ben chiaro su tutti gli attori del libro non vi è una vera e propria analisi psicologica, neanche dei protagonisti, anche se il mondo psicologico fa da sfondo a tutto, ma ugualmente sono tutti strutturati quel tanto che basta da comprendere la natura più intima di ogni soggetto, è un lavoro di limatura, di fino.
La storia è tutta prevedibile, dall’inizio alla fine, ma è comunque piacevolissima da seguire; invece il finale è aperto. Da pagina 296:
<< E naturalmente ho lui.>>.
Aperto alle varie interpretazioni del lettore e al suo sentire o al suo legarsi a qualche personaggio: all’amicizia psichiatrica di Peter Cleave, all’amore drammatico e romantico di Stella, e non è solo lei ad amare perdutamente, da pagina 93:
<<…perché si stava convincendo che la fiducia,
e la speranza e l’amore sono tali in quanto
nascono e screscono a dispetto della ragione.>>.  
Alla tenera e patetica vigliaccheria di Max, marito di Stella e psichiatra a sua volta o all’uxoricida, artista affascinante e calamitoso persuasore e psicopatico Edgard. Da pagina 250:
<< Era molto semplice: non farlo era impossibile. 
Impensabile. E quando capisci che non puoi più evitare, 
o rinviare, o ignorare una necessità,
il rischio cessa di essere un deterrente.>>.
Ora immaginate tutto questo in una Londra estiva che vira all’autunno, tra brevi e irruenti temporali, come le emozioni di Stella; l’inquietante nebbia come quella che avvolge la mente malata di Edgard, i classici bar Londinesi dove, in atmosfere gotiche e suggestive, si affogano i pensieri nell’alcol e per Stella nel gin, il tutto ambientato, per la maggior parte, in un manicomio criminale in stile vittoriano, ed ecco che il cupo romanzo neo gotico viene servito puntuale come una tazza di tè alle 16.30 in un perbene salotto inglese. Anche queste sono tra le note positive che ho ritrovato in questa piacevole narrazione. Da pagina 176:
<< Se ci pensi, quand’è che cominciamo a fare delle distinzioni
tra quel che è giusto e quel che è sbagliato?
Quando qualcosa ci ferisce a minaccia di farlo.>>.
Un racconto magistrale e leggermente inquietante, facile da leggere, coinvolgente e gradevole ed emotivamente forte, il tutto amalgamato in un linguaggio pulito, brillante e chiaro come un gin di qualità. 
E' un ottimo testo! Consigliato! Luigia Chianese 

Nella mia scala libri da 1 a 5 il mio voto è un bel 5 pieno! 📕📗📘📙📕
 

NOTE

«Emersi da una lettura che probabilmente avrà avuto poche interruzioni – senza ricorrere a sensazionalismi plateali, McGrath è un maestro nel­l'arte di non mollare la presa – ci si potrà domandare semmai in che categoria collocare questo libro avvincente ... Libro in ogni caso di atmosfere e di inquietudini sotterranee, tali da creare un disagio che a molti non dispiacerà. Ricordate la Gwendolin di Oscar Wilde? “Che tensione intollerabile” osservava quella saggia giovinetta. E continuava: “Speriamo che duri». Masolino d’Amico

TRAMA
Follia
di Patrick McGrath
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Inghilterra, 1959. Dall'interno di un tetro manicomio criminale vittoriano uno psichiatra comincia a esporre, con apparente distacco, il caso clinico più perturbante che abbia incontrato nella sua carriera – la passione letale fra Stella Raphael, moglie di un altro psichiatra dell'ospedale, e Edgar Stark, un artista detenuto per un uxoricidio particolarmente efferato. 
È una vicenda cupa e tormentosa, che fin dalle prime righe esercita su di noi una malìa talmente forte da risultare quasi incomprensibile – finché lentamente non ne affiorano le ragioni nascoste. Alla fine del libro ci si troverà a decidere se la "follia" che percorre il libro è solo nell'amour fou vissuto dai protagonisti o anche nell'occhio clinico che ce lo racconta.
Il fatto è che in questo straordinario romanzo neogotico McGrath ci scalza dalla posizione abituale, e confortevole, di lettori, chiedendoci di adottare il punto di vista molto più scabroso di chi conduce una forma singolarmente perversa di indagine: il lavoro analitico. 
Eppure qualcosa, forse una tensione che a poco a poco diventa insopportabile, ci avverte che i conti non tornano, e che l’inevitabile, scandalosa e beffarda verità sarà molto diversa da quella che eravamo stati costretti a immaginare.

Editore: Adelphi (21 marzo 2012)
Lingua:‎ Italiano
Copertina flessibile ‏ : ‎ 296 pagine
ISBN-10 ‏ : ‎ 8845926982 - ISBN-13 ‏ : ‎ 978-8845926983
Lingua Originale: inglese
Titolo Originale: Asylum
Traduttore: Matteo Codignola
Generi – Etichette: Fiction Gotica Neo Gotico Narrativa Narrativa Gotica  

CENNI SULLA VITA di:
Patrick McGrath
Ripresa da internet e/o dalla 4° di copertina:
Scrittore inglese. Nato a Londra nel 1950. Il padre lavorava come psichiatra nel manicomio criminale di Broadmoor, dove il giovane Patrick passa gran parte della propria infanzia. 
A 21 anni si è trasferito in Canada dove ha lavorato nell’ospedale di Oakridge. 
Non ha perciò seguito la strada del padre e non si è laureato in psichiatria; la sua irrequietezza lo ha portato altrove, alla scrittura, ed ha immediatamente conquistato i lettori con la trama originale e coinvolgente di Follia, con oltre 500 mila copie vendute, e un successo che dura nel tempo. 
Tra gli altri suoi libri si ricorda: La lampada del diavolo (La Nave di Teseo, 2021) e Racconti di follia (La Nave di Teseo, 2020).
Dai suoi romanzi sono stati tratti i film The Grotesque (1995), di John-Paul Davidson, Spider (2002), di David Cronenberg e Asylum, di David Mackenzie nel 2005.
Dai suoi romanzi sono stati tratti i film The Grotesque (1995), di John-Paul Davidson, Spider (2002), di David Cronenberg e Asylum, di David Mackenzie nel 2005.
 
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